Autore: Redazione

  • Acqua S.Bernardo Cantù: ufficializzato il Cda, è Marson il presidente

    Acqua S.Bernardo Cantù: ufficializzato il Cda, è Marson il presidente

    In consiglio anche Passeri, Paparelli, Allievi, Biella e Pantoni. Incarico all’ingegnere Beretta per il palasportL’undicesimo presidente dell’Acqua S.Bernardo Pallacanestro Cantù è Davide Marson. I drammatici fatti che lo hanno coinvolto di recente all’Isola d’Elba hanno rallentato di un paio di settimane l’annuncio ufficiale.Il titolare della “Mia” e da febbraio proprietario del Palasport Pianella, succede così a Irina Gerasimenko. Nel cda della società ci sono Sergio Paparelli e Angelo Passeri (che mantiene la carica di presidente di Tutti insieme Cantù), entrambi eletti vicepresidenti. «Ci facciamo tutti carico di un grande onore ma anche di una maggiore responsabilità per portare avanti un progetto pluriennale» ha detto Passeri.Andrea Mauri, dirigente responsabile della prima squadra nell’ultima stagione, diventa amministratore delegato. In consiglio anche Roberto Allievi, figlio del compianto presidente Aldo e lui stesso già dirigente di Cantù e presidente della Legabasket, Antonio Biella, direttore generale di Acqua S.Bernardo, title sponsor della squadra, il commercialista Gioacchino Pantoni, fondatore dell’associazione professionale “Studium” di Milano.Il Cda, inoltre, ha affidato all’ingegner Alberto Beretta l’incarico di studiare tutti gli aspetti legati alla costruzione del nuovo palasport e per lo sviluppo di nuove partnership connesse alla struttura. Beretta è un professionista molto noto, ha collaborato con B&B Italia, Rizzani de Eccher e Impregilo. Confermato il ruolo di senior advisor ad Angelo Zomegnan.

  • Cantù, giovedì sera il liceo “Fermi” festeggia quarant’anni di autonomia

    Cantù, giovedì sera il liceo “Fermi” festeggia quarant’anni di autonomia

    Quarant’anni fa il liceo scientifico “Enrico Fermi” di Cantù conquistava l’autonomia dal “Paolo Giovio” di Como. Per celebrare l’anniversario, giovedì 11 luglio è in programma una serata di festeggiamenti organizzatadal Direttivo dell’Associazione “Amici del Fermi” e aperta a tutti coloro che – in veste di studenti, professori, genitori degli alunni, personale amministrativo e collaboratori scolastici – hanno frequentato il liceo in questi quarant’anni, ieri e oggi.

    L’appuntamento è per giovedì prossimo, a partire dalle ore 20, nel cortile della scuola, in via Giovanni XXIII a Cantù, dove, spiegano gli organizzatori, sarà allestito “un ricco aperitivo accompagnato da musica dal vivo”. Suoneranno infatti i Sulutumana e il cantautore Alberto Pinelli.Saranno presenti  il presidente dell’Associazione “Amici del Fermi”Antonio Silva e la preside Erminia Colombo.

    Per partecipare ai festeggiamenti è
    necessario registrarsi compilando l’apposito modulo presente sul sito
    dell’istituto, all’indirizzowww.liceofermicantu.gov.it.Nel corso della serata verrà presentata la neonata associazione “Amici del Fermi”,aperta a chi è stato
    studente, docente, preside o collaboratore scolastico del liceo.
    L’associazione, come detto, è presieduta da Antonio Silva, alla guida
    dell’istituto canturino per 22 anni

    Il nucleo originario del liceo risale al 1973, quando a Cantù, nei locali di uno stabile in via Corbetta,  vennero istituite due classi prime come sede staccata del liceo scientifico statale “Paolo Giovio” di Como. Dopo il primo quinquennio, visto il crescente numero di ragazzi e ragazze iscritti, il liceo fu trasferito in un edificio in via Carcano, dove restò fino alla costruzione della nuova e attuale sede, in cui il trasloco avvenne durante le vacanze natalizie del 1985, come si legge sul sito del “Fermi”, nella sezione che rievoca la storia del liceo.

    È datato 10 luglio 1979, quarant’anni fa appunto, il telegramma ministeriale che comunicò al Provveditorato agli studi di Como la concessione dell’autonomia al liceo canturino, a partire dall’anno scolastico 1979-1980. E l’11 agosto 1979, con decreto del presidente della Repubblica, venne ufficializzata l’istituzione del nuovo liceo scientifico che prese il nome di “Enrico Fermi”.

    Oggi il “Fermi”, al tradizionale corso di liceo scientifico, affianca i corsi di liceo classico, linguistico e delle scienze applicate.

  • Campione e paratie, il conto dell’ingordigia

    Campione e paratie, il conto dell’ingordigia

    di Giorgio Civati

    C’è una considerazione comune possibile tra la crisi della
    casa da gioco di Campione d’Italia, e quindi di tutto il paese, e lo scandalo
    delle paratie anti esondazione, forse in questi giorni a una svolta? A nostro
    modo di vedere sì, perché in entrambi i casi – pur diversissimi – cogliamo come
    fondamentale una specie di voglia di approfittare di una situazione
    evidentemente anomala, una sorta di ingordigia che ha poi prodotto disastri.

    Partiamo da Campione. Che quel Casinò fosse un’anomalia lo
    sapevano tutti, così come tutti si rendevano conto che il paese su quello viveva.
    E, però, almeno fino a qualche anno fa, nessuno sembrava preoccuparsene,
    nessuno ipotizzava tempi di “vacche magre”. Anzi, un posto di lavoro
    nell’enclave sembrava una vincita al lotto. Come sta andando è tragicamente
    cronaca, soprattutto per gli ultimi di quella catena di ricchezza e sperperi, i
    dipendenti, che ora pagano miopie e una grandeur non certo imputabile a loro.
    Ne hanno goduto? Certamente sì, basta pensare a stipendi altissimi fino a
    qualche anno fa, ma non erano loro a decidere. Altri, per esempio, hanno voluto
    una sede faraonica e costosissima che forse ha rappresentato l’inizio della
    fine.

    Insomma, c’era una specie di miniera d’oro: tutti hanno
    pensato a come sfruttarla e nessuno si è posto il problema che il filone aureo
    prima o poi potesse esaurirsi.

    Un po’ come è accaduto con le paratie: c’erano dei fondi per
    la ricostruzione legati alla Valtellina e a territori veramente disastrati,
    dissestati dall’acqua, messi in ginocchio. Soldi che avrebbero potuto arrivare
    fino a Como e così è stato.

    A distanza di decenni, con preventivi triplicati, processi e
    una lampante dimostrazione di approssimazione gestionale dell’idea da parte di
    un po’ tutti, resta la sensazione che si sia tentato di arraffare fondi –
    lecitamente, dal punto di vista legale: era consentito e Como l’ha fatto – con
    poche idee confuse e con un’unica parola d’ordine di fondo: approfittiamone.

    Ecco, è questo senso dell’approfittare che ci lascia
    sgomenti.

    Il Casinò era “ricco”? E allora via con stipendi e compensi
    e spese senza limite. Lo Stato elargiva fondi per opere idrogeologiche di
    difesa del territorio? E perché non anche a Como, anche se probabilmente
    c’erano paesini o torrenti o ponti in Valtellina che, loro sì, ne avevano
    bisogno?

    Va detto che in questa ingordigia  noi comaschi non siamo soli. È così ovunque,
    almeno in Italia, ma questo non giustifica.

    Il cantiere della paratie coi suoi 12,9 milioni di base
    d’asta per la gara europea, avviata un paio di giorni fa da Regione Lombardia,
    ultima voce di una spesa “impazzita”, e il lungolago “ferito a morte” per
    decenni; Campione d’Italia prima eden agognato e ora in ginocchio.

    Ubriachi di soldi, soldi facili, li abbiamo presi, usati,
    sperperati: pensavamo di essere furbi, c’è rimasto il conto da pagare.

  • Campione d’Italia, giovedì il commissario prefettizio in udienza in Regione

    Campione d’Italia, giovedì il commissario prefettizio in udienza in Regione

    Domani a Milano la Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Confederazione svizzera ascolterà in audizione sia Giorgio Zanzi, commissario prefettizio del Comune di Campione d’Italia, che le organizzazioni sindacali e il Comitato civico. «Vogliamo ascoltare la situazione e gli aggiornamenti sulla situazione», ha detto il consigliere del Pd Angelo Orsenigo. L’audizione sarà congiunta assieme alla Commissione Attività produttive. Invece, il Comitato civico Campione d’Italia ha chiesto di discutere della direttiva europea che cambierebbe lo status doganale del comune. Il consigliere Pd auspica che questo sia solo « un primo passo per cercare di portar fuori la nostra exclave dal baratro nella quale è precipitata ormai un anno fa. Per questo chiediamo ancora una volta che sia il Governo centrale a intervenire e che Regione Lombardia si faccia portavoce della comunità e della provincia di Como alla quale appartiene».

  • Azouz Marzouk in tribunale a Como chiede copia degli atti sulla strage

    Azouz Marzouk in tribunale a Como chiede copia degli atti sulla strage

    Era da anni che non faceva ritorno in quel palazzo di giustizia dove tutto era iniziato, quando ancora era al fianco dell’accusa per chiedere la condanna all’ergastolo di Rosa Bazzi e Olindo Romano. Pena che arrivò, confermata anche in Appello e poi di fronte ai giudici della Cassazione. Già a Milano, tuttavia, Azouz Marzouk (padre di Youssef e marito di Raffaella Castagna) aveva cambiato idea, iniziando a prospettare una presunta innocenza per i coniugi Romano. Convinzione che con il passare del tempo si è sempre più radicata, fino ad essere ormai sovrapposta a quella della difesa di Rosa e Olindo.

    Oggi, dicevamo, dopo tanti anni Azouz è tornato in Tribunale a Como accompagnato dai suoi legali. Ha raggiunto il quinto piano del palazzo di giustizia e ha chiesto copia del fascicolo dell’indagine sulla strage di Erba. È arrivato alla mattina, poi vi ha fatto ritorno alle 12.30 per ritirare le carte e allontanarsi di nuovo. Una presenza che ovviamente non è passata inosservata. Nessuna risposta “ufficiale”, da parte del tunisino, sul perché della visita.

  • Attacco di Forza Nuova alle sedi del Pd di Como e Cantù

    Attacco di Forza Nuova alle sedi del Pd di Como e Cantù

    Blitz di Forza Nuova contro le sedi del Partito Democratico di Como e di Cantù. Il fatto si è verificato nella notte tra domenica e lunedì e così sono comparsi, affissi ai cancelli e sulle facciate delle sedi politiche, alcuni manifesti che portavano l’attenzione sulla vicenda “Angeli e Demoni” di Bibbiano.I cartelli affissi parlavano chiaramente e recitavano: «Quelli del #restiamoumani, strappano i bambini alle loro famiglie, li plagiano e li affidano ad amici o a coppie omosessuali».Un attacco in piena regola per cercare di sottolineare le responsabilità – tutte ovviamente da provare – dei servizi sociali del Comune e dello stesso sindaco di Bibbiano (di area Pd) nella triste vicenda dei presunti abusi sui bimbi per strapparli alle loro famiglie.«Attaccano le nostre sedi, giocano sulla pelle dei bambini e si nascondono. Noi non insultiamo, non attacchiamo così chi la pensa in modo diverso, perché il rispetto è la base di una società. Noi #restiamoumani, si! A tutto ciò rispondo sempre con un sorriso, perché non voglio essere parte di questo circo in cui dominano l’odio e l’attacco personale. Scontriamoci sulle idee se siamo in grado. Questa roba non è politica», ha scritto il segretario provinciale del Partito Democratico, Federico Broggi.

  • Affreschi e “affrescati” sulla riva di Torno

    Affreschi e “affrescati” sulla riva di Torno

    Il collettivo di “Arte per l’Arte” si muove per valorizzare Torno e il patrimonio artistico delle due chiese principali del paese, Santa Tecla alla Riva e San Giovanni nel Borgo. In particolare, nella chiesa di San Giovanni, i lavori già effettuati dagli allievi della Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como, sotto la direzione di Vanda Franceschetti, hanno riportato alla luce preziose pitture murali del XIV secolo. Sono stati anche effettuati restauri conservativi di affreschi del XV e XVI secolo. Per celebrare l’evento gli artisti Elena Borghi, Bruno Luzzani, Adriano Caverzasio, Anaid Manoukian, Vito Cimarosti, Fabrizio Musa, Alberto Colombo, Jaime Poblete, Vanda Maria Franceschetti, Emanuele Prina, Basilio Luoni e Antonio Teruzzi creeranno opere sul tema dell’affresco, che verranno donate e messe in vendita. Il ricavato finanzierà interventi di conservazione. Il 12 luglio alle 18, in via De Benzi 17, l’apertura della manifestazione che proseguirà fino a domenica 14. Info: www.prolocotorno.it

  • Con l’auto contro un palo: soccorsa una donna di 75 anni

    Con l’auto contro un palo: soccorsa una donna di 75 anni

    Con l’auto contro un palo. Paura questa mattina per una donna di 75 anni che, al volante dell’auto, è andata ad impattare violentemente contro un palo. L’incidente a Cantù alle 12.30, in via per Alzate. Sul posto anche i vigili del fuoco che hanno lavorato per liberare la signora e consegnarla alle cure del 118. Le condizioni non destano preoccupazione. La ferita è stata portata per un controllo all’ospedale di Cantù.

  • Campione d’Italia, chiude il banco alimentare che aiutava 250 famiglie

    Campione d’Italia, chiude il banco alimentare che aiutava 250 famiglie

    Campione si sta spegnendo. Le luci del Casinò ormai da mesi non brillano più e, giorno dopo giorno, chi vive in paese riesce con fatica ad arrivare alla sera. Da diversi mesi per aiutare le famiglie più bisognose, era nato un banco alimentare, aperto da alcuni ex dipendenti e sostenuto dalle donazioni di associazioni di volontariato ticinesi, per fornire beni di prima necessità.Purtroppo però dal prossimo 26 luglio non ci sarà più neanche quest’ultima zattera di salvataggio. Una scelta obbligata perchè «alcune associazioni si sono ritirate – dice una delle fondatrici del banco Rosy Bianchi – Pensavano che si trattasse di un impegno di pochi mesi e ormai non riescono più a stare dietro alle necessità. E poi ormai noi non possiamo più continuare a sostituirci alle istituzioni. Facciamo il possibile ma non è più sostenibile, ecco perchè dobbiamo chiudere». Le famiglie che ne beneficiavano erano 250 ma il «numero aumentava giorno dopo giorno. Affrontiamo ormai da troppo tempo situazioni insostenibili. Grazie ai fondi paghiamo le bollette della luce a molte persone. C’è chi ci chiede la cifra necessaria a pagare il bus per i figli che devono andare a scuola a Como, chi non ha i soldi per pagare la cassa malati. Chi si deve muovere in macchina ma non ha le risorse per pagare l’assicurazione ormai scaduta – racconta Rosy – Non riusciamo più a fare da cuscinetto. Le associazioni rimaste (Lyon’s di Campione d’Italia e il Tavolino Magico di Lugano) si continuano a impegnare ma non si riesce ad andare avanti, dobbiamo chiudere. Anche se i Lyon’s vogliono continuare il loro impegno sotto qualche altra forma. Vedremo». L’impegno è stato massimo e ovviamente «non possiamo fare finta di nulla davanti a persone che ci chiedono il latte in polvere per i figli. Ma siamo volontari, ci hanno abbandonato», dice Rosy Bianchi che lancia un altro allarme. «Ad agosto scadrà la sospensiva di un anno concessa dalle banche per il pagamento delle rate dei mutui. Questo comporterà inevitabilmente ulteriori problemi per molte famiglie».

  • Doppio incidente a Bregnano nella notte e questa mattina

    Doppio incidente a Bregnano nella notte e questa mattina

    Doppio incidente nella notte e questa mattina a Bregnano. Poco prima della mezzanotte, in via Resegone, un’auto si è ribaltata. Alla guida c’era un 54enne che avrebbe fatto tutto da solo. I soccorsi sono stati portati dal 118 e dai vigili del fuoco che hanno rimesso la vettura sulle quattro ruote. Alle 11 di ieri invece, sulla provinciale 32, si sono scontrate una moto e un’auto. Tre i feriti. Il più grave è stato trasferito in ospedale a Cantù.