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  • Cappellini, trasferta ok a Tokyo. Sorridono anche le nuove leve

    Una serie di risultati prestigiosi

    Una trasferta lunga e faticosa ma certamente redditizia. Da Tokyo, dove si è disputato l’Nhk Trophy, quarta tappa del Grand Prix di pattinaggio di figura su ghiaccio, Anna Cappellini e Luca Lanotte tornano con il pass per la finale che, tra un mese, vedrà scendere sul ghiaccio di Fukuoka (Giappone) i migliori specialisti mondiali di danza e artistico.Allo Yoyogi National Stadium di Tokyo, Anna e Luca replicano il secondo posto ottenuto a Detroit tre settimane fa: ancora troppo superiori

    gli statunitensi Meryl Davis e Charlie White che dominano sia la short che la free dance (primato mondiale in questo segmento di gara) e, alla fine, il tabellino marca un divario di oltre 26 punti (186,65 contro 160,06).Nella short dance, il livello tecnico della prestazione degli azzurri è stato leggermente inferiore a quella esibita nella precedente uscita di Grand Prix e anche la free dance, dopo un avvio brillante, ha registrato un calo di ritmo nella parte finale del programma.In ogni caso, il compito (partecipazione alla finale) è stato svolto correttamente: un mese di tempo sarà più che sufficiente per permettere ad Anna e Luca di riposarsi e rivedere qualche passaggio tecnico dei programmi onde presentarsi a Fukuoka nelle migliori condizioni possibili.Prospettive positive, dunque, per i due azzurri che, va ricordato, in questa stagione agonistica sono attesi dall’appuntamento olimpico di Sochi 2014, in Russia, collocato in un periodo denso di gare: si parte con gli Europei (Budapest, 13-19 gennaio); seguirà poi la gara di Sochi (6-23 febbraio) per chiudere con i Mondiali (Saitama, 24-30 marzo).Ma le buone notizie per il pattinaggio artistico arrivano anche dall’Alto Adige: alla ventiseiesima Coppa dell’Amicizia, i portacolori lariani hanno infatti conseguito un discreto bottino di medaglie.Da Merano, dove un manipolo di pattinatori lariani (due maschi e sedici femmine) ha partecipato alla manifestazione, gara internazionale di pattinaggio artistico su ghiaccio con oltre 350 partecipanti, sono tornati con una medaglia d’oro, una d’argento, due di bronzo ed alcuni buoni piazzamenti.Sale sul gradino più alto del podio Giorgia Gervasoni, atleta in forza al Gruppo Giovanile Ritmico di Como, che nella categoria Junior B sbaraglia l’agguerrita e folta schiera di avversarie (28 le partecipanti).Una prova sicura e priva di errori ha premiato giustamente questa sedicenne comasca, il cui score finale riporta un totale di 56,21 punti contro i 53,09 della seconda classificata Marta Castagno da Pinerolo. Terza, a soli quattro centesimi (dovuti ad un’uscita non molto sicura da una combinazione di tre salti doppi), un’altra comasca, Sara Corti, mentre Altea Sassi, anche lei di stanza a Casate, conclude settima.Secondo posto con un po’ di rammarico per Nik Folini della Ghiaccio Ambrosiana, che nella categoria Junior è sembrato disporre delle potenzialità per far sua la gara: un pasticcio su un salto semplice (che nelle intenzioni sarebbe dovuto essere doppio) gli ha praticamente sottratto i punti necessari per scalzare dalla vetta della classifica il romano Olgier Febbi.Ottimo debutto stagionale anche per Filippo Clerici (portacolori del Ggr Como) classificatosi terzo nella categoria Novice Advanced in cui si è nettamente imposto Giorgio Vianello, atleta che si allena a Cavalese. In evidenza anche le prove di Lucrezia Mapelli (ottava tra le Principianti B) e di Giorgia Galimberti (decima tra le Esordienti A).

    C.M.

  • Caporalato, tre arresti in Puglia

    (ANSA) – BARI, 11 AGO – Tre imprenditori, titolari di una azienda agricola di Spinazzola (Bat), sono stati sottoposti agli arresti domiciliari per caporalato, colti in flagranza di reato. A quanto riscontrato dai Carabinieri del Comando provinciale di Bari e del Nucleo ispettorato del lavoro, braccianti italiani e africani venivano sfruttati nei campi per 9 ore al giorno, con una paga di 3,80 euro l’ora, invece dei 9,60 previsti dal contratto nazionale di lavoro. Sarebbero inoltre state fatte figurare solo 15 giornate al mese, invece delle 30 effettivamente prestate. L’azienda agricola è stata individuata con controlli sul territorio compiuti anche con i droni. E’ stato così che a Spinazzola gli investigatori hanno notato il via vai di braccianti diretti nei campi o alle serre, a bordo di mezzi di fortuna. Al momento delle verifiche in quell’azienda erano occupati circa dieci lavoratori. Dagli ulteriori approfondimenti è emerso che la forza lavoro veniva reclutata tra persone che ne avevano una grande necessità, a volte con il permesso di soggiorno in scadenza. Alcuni erano alloggiati in un locale di 20 metri quadrati, senza elettricità e senza bagni. Gli arrestati sono gli amministratori e i legali rappresentanti dell’azienda ai quali sono state tra l’altro comminate sanzioni amministrative per 73mila euro. (ANSA).

  • Canzo, il sospetto: il marito addormentato prima dell’aggressione con il machete

    Il marito colpito dalla moglie con cinque fendenti di machete al volto mentre era nel sonno, potrebbe essere stato addormentato prima dell’aggressione. Una pista investigativa nata dal ritrovamento, all’interno della casa di Canzo dove è avvenuto il fatto, di una boccettina di benzodiazepine, sostanze che svolgono una funzione calmante e di sonnifero. Il medicinale è stato posto sotto sequestro, e ora toccherà agli esami del sangue accertare l’eventuale presenza e il quantitativo delle benzodiazepine nel corpo del ferito.

    Insomma, gli elementi che sarebbero stati raccolti dai carabinieri all’interno dei locali dell’aggressione, farebbero propendere per questa tesi ma la conferma deve arrivare dagli accertamenti clinici. Anche il machete intanto (e pure un coltello e il bastone usato dall’uomo per un disperato tentativo di difesa) sono stati posti sotto sequestro, come pure l’intera casa di via delle Rimembranze a Canzo. Il marito rimane ricoverato al Sant’Anna. La moglie è stata arrestata per tentato omicidio.

    Ulteriori dettagli sulCorriere di Comoin edicola sabato 15 novembre

  • Campione, gli operatori economici sono ridotti allo stremo

    Le misure per contrastare il diffondersi del Covid-19 stanno avendo un impatto dirompente, come è facile osservare passeggiando per Como, anche sulle attività commerciali. La stessa situazione, in forma ancor più devastante, si sta ripresentando anche sui pochi esercizi rimasti aperti a Campione d’Italia dopo l’aggravarsi della crisi generata dal fallimento della casa da gioco. In questo caso a lanciare ancora una volta l’allarme è Massimo d’Amico, presidente associazione operatori economici di Campione d’Italia. «Ho scritto al Governo per chiedere di riflettere sull’anomala realtà campionese. Ho voluto sottolineare innanzitutto la stranezza che porta alla chiusura di bar e ristoranti alle 18 in Italia mentre in Canton Ticino non è stato assunto alcun provvedimento del genere, ma soprattutto dell’invito a evitare spostamenti. Questo “invito” è foriero di effetti estremamente negativi, mettendo in forse i rifornimenti di beni di prima necessità (e non), indispensabili per poter continuare a vivere ed operare a Campione. Ho voluto sottolineare questa situazione per chiedere ad esempio nel caso di spostamenti per approvvigionamenti di cibo, di fare in modo che sia possibile ai campionesi recarsi in Italia e far ritorno nell’exclave senza alcuna limitazione, come pure non vengano applicate nell’exclave le limitazioni d’orario di apertura di bar e ristoranti previste dall’esecutivo. Campione è ormai una città fantasma», chiude D’Amico.

  • Cambi: euro sale a 1,1815 dollari

    Cambi: euro sale a 1,1815 dollari

    (ANSA) – ROMA, 14 AGO – Euri in rialzo in avvio di giornata: la moneta unica europea passa di mano a 1,1815 sul dollaro a fronte del valore di 1,1807 di ieri sera dopo la chiusura di Wall street. Sullo yen la moneta unica è a quota 126,24- (ANSA).

  • Cambi: euro in calo sul dollaro a 1,1768

    (ANSA) – MILANO, 17 SET – Avvio di mercati valutari in lieve calo per l’euro: la moneta unica europea viene scambiata a 1,1768 sul biglietto verde rispetto al valore di 1,1801 di ieri sera dopo la chiusura di Wall Street. Sollo yen l’euro sale leggermente a 123,5 (ANSA).

  • Calcio: dopo ko Europa Roma in vacanza, appuntamento il 27/8

    (ANSA) – ROMA, 07 AGO – Ieri l’eliminazione dall’Europa League per mano del Siviglia, oggi il rompete le righe. Cala il sipario sulla deludente stagione della Roma, alle prese fuori dal campo col passaggio di proprietà da James Pallotta al Gruppo Friedkin. La squadra si ritroverà a Trigoria il 27 agosto per sottoporsi a un ciclo di tamponi mentre non sono in programma le consuete visite mediche pre-ritiro poiché saranno valide quelle effettuate per la ripartenza del campionato dopo la sosta causata dall’emergenza coronavirus. Dzeko e compagni torneranno ad allenarsi agli ordini di Paulo Fonseca il 28, ma il giorno successivo il tecnico portoghese dovrà già fare a meno dei nazionali che partiranno per aggregarsi alle rispettive squadre impegnate tra Nations League e amichevoli. L’intera preparazione pre-campionato si svolgerà al centro sportivo, ai giocatori inoltre è stato fornito un programma di allenamento da seguire durante i giorni di pausa oltre a un gps per monitorarne la condizione. (ANSA).

  • Caccia ai ladri tra Albavilla e Lipomo

    Dopo le polemiche sulle ronde nuova operazione delle forze dell’ordine nella notte tra martedì e mercoledìRocambolesco inseguimento delle volanti lungo la statale che scende verso Como

    Altro che ronde. Alla fine sono le forze dell’ordine a chiudere il cerchio attorno ai malviventi.E l’ultima operazione portata a termine nella notte lo testimonia, con due auto rubate recuperate dalle volanti della Questura, e con esse una serie infinita di arnesi utili per scassinate serrature e infissi uniti a una parte del bottino di un precedente furto. I poliziotti sono entrati in azione nella notte tra Albavilla e Lipomo, zona quest’ultima recentemente finita al centro delle polemiche

    per le ronde compiute da alcuni giovani per monitorare i furti nelle case. Gruppi che però spesso finiscono con il creare più problemi di quelli che vorrebbero risolvere, costringendo le forze dell’ordine a ulteriori controlli. Fatto sta che alle 2 della notte tra martedì e mercoledì, una pattuglia delle volanti nel transitare da Albavilla ha notato un’auto sospetta ferma in uno spiazzo sterrato con lo sportello del conducente aperto.Giunti sul posto, gli agenti hanno verificato che il mezzo (una Fiat Uno con il motore ancora caldo) era stato rubato a Cantù. Attorno però non c’erano malviventi, probabilmente fuggiti dopo aver notato l’arrivo delle volanti. L’ispezione ha permesso di trovare oggetti utili per scassinare serrande e serrature, come cinque cacciaviti, un paio di guanti da giardiniere ed un piede di porco lungo 62 centimetri.Il pattugliamento degli agenti di polizia è poi proseguito lungo la strada che porta a Lipomo.E questa volta, alle 4.30, l’attenzione è caduta su una Golf con a bordo due uomini che scendeva verso Como lungo la statale. A insospettire gli agenti i volti parzialmente coperti degli occupanti. I poliziotti hanno così intimato l’alt ma la Golf ha forzato il blocco cercando di scappare. Ne è nato un rocambolesco inseguimento che è proseguito fino all’altezza del nuovo McDonald.Qui, i malviventi sono scappati a piedi approfittando dell’oscurità ma lasciando sul posto l’automobile, anche quest’ultima (come la precedente Fiat Uno) risultata rubata in Emilia.I poliziotti hanno controllato la Golf abbandonata, ritrovando (pure in questa occasione) arnesi utili allo scasso come sei cacciaviti, una forbice lunga 21 centimetri, una pinza, una chiave a pappagallo, due piedi di porco artigianali e pure un passamontagna.Ma gli uomini delle volanti della Questura hanno anche recuperato oggetti provenienti da un precedente furto, tra cui un pc, indumenti di vario tipo e pure alcune medaglie d’oro. Sia la Golf, sia la Fiat Uno sono state poste sotto sequestro e verranno ora passate al setaccio in cerca di impronte utili per risalire all’identità dei malviventi.

    M.Pv.

  • Buche sulle strade, aumenta la responsabilità degli enti

    Buche sulle strade, aumenta la responsabilità degli enti

    Il pronunciamento della Cassazione

    (m.mos.) Una sentenza della Cassazione che responsabilizza maggiormente gli enti che gestiscono le strade, con un annunciato aumento dei costi da sostenere per i risarcimenti di incidenti avvenuti in caso di buche o di strade e marciapiedi malmessi. E nel Comasco, in città e in tutta la provincia, si sa, quello delle buche nelle strade è un problema reale e sentito.Ma nella sostanza che cosa è successo? La Cassazione è intervenuta in merito a una sentenza relativa a una donna di Napoli

    che è inciampata e si è fratturata una gamba.L’interpretazione è sottile. Di fatto la Cassazione ha detto che l’articolo 2.051 del Codice Civile va interpretato in maniera più restrittiva. Si parla del “custode” e delle “cose che ha in custodia”. Per anni, dopo una sentenza del 1999 della Consulta, si era deciso, relativamente agli incidenti, che, in caso di lunga estensione della rete stradale e di marciapiedi, gli enti non potessero garantire una custodia effettiva di tutta la rete.E così in molte occasioni gli enti stessi sono stati assolti. Ora c’è stato un cambiamento dell’interpretazione. La Cassazione dice che i gestori di una strada devono sempre avere la massima attenzione rispetto alle condizioni di sicurezza e non possono rispondere che, in caso ci sia un problema, l’estensione è troppo lunga e quindi è impossibile avere una costante vigilanza.Un’interpretazione che potrebbe portare a un numero maggiore di sentenze sfavorevoli in caso di incidenti. Anche se i cittadini devono tener conto di un’altra indicazione, ossia che il danneggiato dovrà sempre e comunque dimostrare di avere avuto la massima attenzione.Una determinazione che fa discutere e pone temi di riflessione agli amministratori. Claudio Ghislanzoni, avvocato e vicesindaco di Erba, dice: «Da un lato viene richiamata la responsabilità degli amministratori a mantenere strade e marciapiedi in efficienza. Cosa che peraltro non deve comunque mai mancare». Ma allo stesso tempo Ghislanzoni sottolinea: «Non mi sembra che ci sia uno stravolgimento, anche perché, come in passato, da parte della Corte di Cassazione rimane sempre il riferimento al fatto che il pedone o l’automobilista debbano comunque mantenere la massima attenzione in ogni situazione», conclude Ghislanzoni.

  • Broggi: «Ho preso il bonus Covid, non vivo di politica»

    Broggi: «Ho preso il bonus Covid, non vivo di politica»

    Si è “autodenunciato” su Facebook per trasparenza e perché non vuole passare per un «furbetto», lui che di politica, certo non vive, Federico Broggi, sindaco 31enne di Solbiate con Cagno e segretario provinciale del Pd. Il tema in oggetto è il cosiddetto bonus Covid e il polverone che ha sollevato la scoperta che tra i richiedenti il bonus vi siano stati anche 5 parlamentari italiani. L’inchiesta si è poi allargata ad altri esponenti della politica, fino appunto a infangare pure i sindaci di piccoli comuni, agli assessori e i consiglieri comunali, persone che ricevono piccole indennità o gettoni per l’impegno amministrativo svolto.Il rischio, come sempre, è fare di tutta l’erba un fascio. Sul Corriere della Sera, Anna Pirovano, consigliere comunale di Milano, si è detta «indignata» per essere stata paragonata a deputati, assessori e consiglieri regionali che guadagnano cifre molto alte.«Un consigliere comunale o un sindaco di un piccolo Comune, invece, non fanno politica per arricchirsi» ha detto la Pirovano. Il suo esempio è stato seguito da tanti altri amministratori italiani, tra i quali appunto Broggi.«Apprendo da internet – scrive Broggi – che sindaci e consiglieri comunali che hanno richiesto i 600 euro debbano essere considerati dei “furbetti”. Per grande trasparenza non aspetto che qualcuno trafughi notizie, ma preferisco dire subito che, pur essendo sindaco di un piccolo comune, ho chiesto il bonus come libero professionista. E non l’ho fatto per rubare qualcosa, ma per un semplice e chiaro motivo: dopo l’ultima fattura del 26 febbraio, a marzo, aprile e maggio ho fatturato zero con la mia partita iva».Per lavoro, Broggi si occupa di selezionare candidati per le aziende e collabora con una società ticinese, come risulta anche dal suo profilo Linkedin. «Il mio lavoro non è quello del sindaco (tra meno di 4 anni io ho finito) – scrive Broggi – ma fare selezione del personale. Anche oggi sto dedicando più tempo al Comune che al mio vero lavoro (pensate com’è felice la mia azienda), perché ogni giorno Regione e Governo emanano norme su norme che poi ci smazziamo noi. Nonostante il non fatturato di 3 mesi, tra luglio e ottobre ho giustamente versato e verserò quasi 3mila euro di contributi e tasse (perché a differenza di altri non evado). Nonostante tutto ciò, ho continuato a saldare gli impegni presi negli anni precedenti, che sono stati assunti sulla base delle entrate attese».«Sembra poi che se hai richiesto 600 euro è perché sei un nababbo che vuole truffare lo Stato (leggo sul Fatto “I furbastri del Covid: politici, star tv e ricchi”). Bene. Nel 2019 con la mia partita iva ho fatturato, con 9 fatture – scrive su Facebook – 17.100 lordi, cioè meno di quanto guadagna un deputato in un mese. Fate voi le considerazioni sul senso di fare questi accostamenti. Mi si spieghi però perché se un amministratore comunale ha preso la cassa integrazione va bene, mentre se prendi i 600 euro no».Il segretario del Pd provinciale indica anche la disponibilità a restituire il bonus nel momento in cui qualcuno dimostrerà il suo errore, «ma fino a quel momento – conclude – evitiamo di fare come sempre di tutta un’erba un fascio».