Per suscitare l’attenzione dei donatori, coinvolgerli e mobilitarli è importante presentare loro un racconto e delle immagini autentiche che possano generare emozioni, interesse, impegno. Ogni ente non profit ha al suo interno infiniti spunti che potrebbe usare per farsi strada nel caos mediatico che ci circonda e raggiungere il cuore di tanti potenziali donatori. Non sempre però ci si riesce e la tentazione di scimmiottare i cliché che dominano l’industria della comunicazione è a volte troppo forte, con esiti che non sempre si rivelano adeguati. Per aiutare le organizzazioni a valorizzare questo patrimonio, la Fondazione provinciale della comunità comasca, in collaborazione con il Master per promotori del dono della sede di Como dell’Università dell’Insubria, ha organizzato due giornate di confronto su questi temi. Non si tratterà di un normale convegno, ma di una vera e propria consulenza pubblica, in cui esperti della comunicazione e della raccolta fondi analizzeranno i racconti e le immagini che alcune organizzazioni usano per coinvolgere i loro donatori, dando spunti, mostrando criticità, suggerendo alternative. Attraverso l’analisi di casi concreti tutti i presenti avranno la possibilità di individuare il percorso che meglio risponde alle loro caratteristiche ed esigenze. Dopo il successo del primo incontro che ha affrontato il tema del racconto, il secondo, che si terrà domani 25 ottobre presso l’Università Insubria, sede di Sant’Abbondio, in aula Magna, dalle 17 alle 19, si focalizzerà sul tema delle immagini(foto e video). Daranno il loro contributo all’analisi delle esperienze che verranno presentate Paolo Lipari, regista, autore, organizzatore del Festival del Cinema Italiano di Como e Guya Raco, consulente strategico per la raccolta fondi di fundraiser per passione.
Categoria: Cultura e spettacoli
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Cacciagione, prodotti del bosco e di acqua dolce: tanti menu autunnali nei ristoranti comaschi
Prosegue nel Comasco la
rassegna
gastronomica “Selvatica”
organizzata da Confcommercio
Como per i ristoranti associati. La rassegna terminerà il 17
novembre e vuole, dice il
presidente Giovanni Ciceri, “incentivare
il consumo consapevole dei prodotti della nostra terra con
particolare riferimento a quella parte del pescato meno noto,
cacciagione e prodotti spontanei delle nostre valli. L’utilizzo di
questi prodotti rappresenta una scelta sostenibile a bassissimo
impatto ambientale, volta a rivalutare il vero prodotto locale”.
Sarà presente in ogni ristorante un piatto o un menù che
rispecchierà la stagionalità e che il territorio propone: pescato,
erbe, prodotti del bosco. L’elenco dei ristoranti aderenti con
tutti i menù si trova sul sitowww.rassegnaselvatica.it.
PerMauro Elli,
vicepresidente dell’Associazione Pubblici Esercizi di Confcommercio
Como, “la Rassegna è legata alla storia del territorio, i
ristoratori parlano del territorio e della sua storia attraverso i
loro piatti e attraverso quello che il lago e il territorio offrono”. -
Colate di ruggine ed erbacce sul Patria, e la burocrazia lo tiene fermo al palo
Lunghe colate di ruggine, deiezioni di piccioni ed erbacce. È questo in sintesi il triste declino di uno dei sogni più belli e ambiziosi di Como. Veder tornare in navigazione il Patria dopo anni di stop e dopo un lungo iter che ha portato al suo restauro e ha comportato denari ed energie spesi con generosità e lungimiranza.Uno sforzo che però rischia di essere vanificato. Nel corso di recenti sopralluoghi sono state infatti evidenziate criticità importanti come infiltrazioni e ammaloramenti dovuti a incuria sullo storico piroscafo che si avvicina al centenario.L’acqua del lago non è salata, ma gli agenti aggressivi e inquinanti sono comunque presenti nel Lario, sia per le parti in metallo che per quelle in legno. Ed è sempre vero un detto universale: le navi da ferme si consumano di più. E poi c’è la pioggia, che è sempre deleteria specie per un natante immobile.Oltre al degrado agisce sul Patria la nemesi della burocrazia. Il proprietario, e cioè l’amministrazione provinciale, è in attesa di due differenti autorizzazioni che, allo stato attuale, pendono ancora dinnanzi al Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo per la Lombardia: sono la formalizzazione del vincolo di interesse culturale ai sensi degli articoli 10 e seguenti del Codice dei Beni Culturali e la richiesta di autorizzazione all’uso individuale del bene ai sensi dell’art. 106 del Codice dei Beni Culturali. Entrambe le richieste sono state inviate in data 10 gennaio 2019. La risposta era attesa entro 120 giorni, ossia entro maggio.Per la formalizzazione del vincolo di interesse culturale pare che ci sia una risposta positiva e il documento dovrebbe essere trasmesso a breve, per la seconda, ovvero la richiesta di autorizzazione all’uso individuale del bene la pratica attende ancora la decisiva accelerazione. Decisivo è il parere della Soprintendenza, dato che il bene è vincolato per legge, anche se Villa Saporiti ha già sollecitato sulla questione il ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini, tramite il deputato lariano del Pd Chiara Braga.Ad attendere notizie positive non c’è solo la Provincia, ma c’è anche la società Lake of Como Steamship Company Snc, costituita da Giorgio Porta ed Enrico Guggiari, che a novembre dello scorso anno si è aggiudicata l’appalto ottenendo il via libera della commissione tecnica provinciale. Il verdetto della Soprintendenza è essenziale per dare il via libera ai lavori di ristrutturazione necessari alla ripartenza.
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All’Insubria nasce il Cerm: è il primo Centro di ricerca italiano a occuparsi di minoranze
All’Università dell’Insubria nasce il Cerm, Centro di ricerca sulle minoranze, il primo in Italia, che ha lo scopo di promuovere ricerche interdisciplinari di sociologia e sociolinguistica delle popolazioni minoritarie nel contesto italiano e europeo, coinvolgendo linguisti, sociologi, storici, giuristi, educatori, filosofi, demografi, economisti e studiosi di letteratura e di storia delle religioni. Il Cerm è sostenuto da Paolo Luca Bernardini, direttore del Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio con cui condivide la sede, a Como. Lo dirige Paola Bocale, slavista, esperta di minoranze italiane in Europa centro-orientale e di minoranze slave in Italia; vicedirettore è Daniele Brigadoi Cologna, sinologo, sociologo delle migrazioni e esperto di relazioni interculturali.
Fanno parte del Consiglio scientifico: Nieves Arribas, ispanista, studiosa delle minoranze della Penisola Iberica e delle nuove minoranze latinoamericane in Italia; Paola Baseotto, anglista e esperta delle minoranze religiose nell’Inghilterra dei secoli XV-XVII; Paolo Luca Bernardini, storico e esperto delle minoranze ebraiche in Europa; Elisa Bianco, storica e studiosa delle minoranze in età moderna; Omar Hashem Abdo Khalaf, anglista e studioso del rapporto minoranze-dissenso nell’Inghilterra medievale e rinascimentale; Ruggero Lanotte, specialista di Tecniche di Informazione multimediale e studioso di minoranze-Digital Media; Andrea Sansò, linguista e tipologo, studioso della diversità linguistica e di lingue minoritarie o in pericolo.
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Festa filatelica a Como con il Club Esperia
Cento anni orsono nasceva il Club Esperia 1919, sodalizio glorioso che nel tempo ha appassionato migliaia di comaschi, coinvolgendoli, quando ancora non esisteva né la televisione, né il computer, in svariate attività culturali e sportive. Possiamo ricordare le numerose iniziative di intrattenimento, quelle in campo teatrale, le gite in montagna, le sfilate del calendimaggio, il concorso presepi, quello delle biciclette fiorite, il concorso barche fiorite, la danza, il carnevale dei bambini, l’orchestra a plettro Flora, le Feste navali del Lario, la filatelia, gli scacchi, la fermodellistica A.Volta e persino l’Esperanto. Non dimentichiamo, inoltre, le numerose ed importanti attività sportive nell’ambito del calcio e del calcetto, l’atletica, la palla a volo, il tamburello, il rugby, il pattinaggio a rotelle, il tennistavolo, la scherma.
Quell’organizzazione così fertile vive oggi tramite il Club Esperia – filatelia e collezionismo, un’associazione a cui, per quanto piccola, non manca la volontà di celebrare degnamente un così importante anniversario.
Il programma delle celebrazioni del centenario è stato così progettato. La manifestazione filatelica non competitiva, ad ingresso libero ed a tema sportivo, avrà luogo in Como, via Cesare Battisti n. 8, presso il Centro Cardinal Ferrari, alle spalle del salone principale all’ingresso, nei giorni 14, 15 e 16 novembre. La tematica è stata scelta in memoria delle origini sportive del Club Esperia. Prevista l’apertura al pubblico nei tre giorni con orario continuato 10-18.
Verrano esposte una selezione di rare cartoline d’epoca di Como, una selezione dei trofei e delle coppe conquistate dagli atleti Esperia nei decenni passati, vari esempi di fermodellistica, in memoria della sezione che a suo tempo fu attiva all’interno del Club e grazie alla collaborazione dell’Associazione Como in Treno. Più alcune delle migliori collezioni filateliche italiane a tema sportivo, ottenute grazie alla collaborazione dell’associazione nazionale UICOS, altre collezioni locali di soci di Como e del Circolo Canturium di Cantù. Inoltre una collezione su Como, la città, i personaggi e le attività sociali.
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Gite d’autunno, alle radici di Villa Carlotta
“Al ritorno che farete alla Patria vedrete un casino mio proprio sul lago di Como con qualche delicia di spalliere” Cosi scriveva al fratello nel 1677 il marchese Giorgio II Clerici (1648-1736), personaggio di primo piano dell’aristocrazia milanese del tempo, che volle la villa al centro del lago destinata – dopo i passaggi di proprietà al collezionista Giovan Battista Sommariva e alla principessa di Prussia – a prendere il nome di una nobildonna tedesca, Carlotta di Sassonia Meiningen.Il commercio tessile e il prestito finanziario furono i fattori determinanti della straordinaria ascesa sociale della famiglia Clerici ai tempi di Giorgio I (1575-1665), nonno del costruttore della villa. Quest’ultimo ascese ad altissime cariche e fu Presidente del Senato di Milano.Fino al prossimo 3 novembre, una visita autunnale a Villa Carlotta di Tremezzo consentirà la scoperta della storia della dimora e dei suoi primi proprietari con la mostra “Splendori del Settecento sul Lago di Como. Villa Carlotta e i marchesi Clerici” (orari: 10 – 13, 14 – 18; infowww.villacarlotta.it).Ritratti di casa Clerici, documenti, stampe, dipinti, gioielli d’epoca ricostruiscono l’avventura di un’ambiziosa ascesa sociale e insieme riti e atmosfere della vita nobiliare e delle villeggiature aristocratiche sul lago.In apertura, i due protagonisti della fortuna dei Clerici sono rappresentati dai rispettivi ritratti: familiare quello di Giorgio I, in cui figura anche un cane, ed ufficiale quello di Giorgio II, proveniente dalla galleria dei benefattori dell’Ospedale Maggiore di Milano.Cuore dell’esposizione è il ciclo di tre grandi dipinti barocchi dedicati a San Francesco Saverio – opere di Legnanino, Filippo Abbiati e Paolo Cazzaniga – che decoravano l’oratorio della villa, ora restaurati e ricollocati negli spazi della dimora.Preziosa testimonianza della magnificenza delle residenze nobiliari è la collezione delle stampe di Marcantonio Dal Re, con le scenografiche vedute delle ville di delizia dei Clerici.Correlati alla mostra, il 26 ottobre alle 15, “Les soirées amusantes”, eibizione di danze settecentesche, e alle 16 la conferenza “L’oratorio di Villa Clerici: le storie di San Francesco Saverio”; infine, Halloween in villa, il 31 ottobre alle 16.30, con “Il Flauto magico” di Mozart del Teatro dei Burattini di Como.Giuliana Panzeri
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Ballerini porta Amleto in farmacia
Luogo insolito per una performance teatrale, la farmacia. Eppure l’attore Marco Ballerini è talmente versatile da proporre il suo Shakespeare anche tra pillole e bugiardini. Avverrà domani martedì 22 ottobre in Svizzera a Gravesano presso la Farmacia Tosi in via San Pietro 1 dove alle 20 andrà in scena “Amleto solo”, monologo dell’attore comasco. Da sempre a proprio agio con i classici letterari di ogni tempo, Ballerini matura una personale versione del capolavoro di Shakespeare – nell’immagine – che rappresenta per lui una sfida nella sfida, un corpo a corpo con un testo epocale, che ha voluto intitolare appunto “Amleto solo”. «William Shakespeare scrisse Amleto in cinque atti – spiega l’attore – Mettendo in scena tra l’altro una pièce che parla proprio del teatro. Il mio è un solo atto. Un Amleto espresso: 65 minuti». Info: 004191.605.26.81.
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Evento manga all’Uci Cinemas
Il 21 ottobre in 46 multisale del circuito Uci Cinemas compresa la sttruttura di Montano Lucino arriva l’anteprima diOne Piece: Stampede – Il Film,il nuovo lungometraggio di Takashi Otsuka, distribuito da Anime Factory, etichetta di Koch Media. Inoltre fino al 14 novembre i fan del genere potranno collegarsi al sitohttps://onepiecestampede.ucicinemas.it/e caricare una foto travestiti da un personaggio principale di One Piece. L’autore dell’immagine più votata avrà diritto a un voucher per la realizzazione di un vero tatuaggio presso lo studio “Ligera Ink Tattoo”. Inoltre gli spettatori che registreranno sul sito il biglietto valido per le proiezioni diOne Piece: Stampede – Il Filmparteciperanno all’estrazione di ricchi premi a tema. È possibile acquistare i biglietti presso le casse e sul sitowww.ucicinemas.it.
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Fiera del Crocifisso a Cantù, scende in campo Coldiretti
Ha 117 anni ma mantiene intatto il suo appeal e la sua centralità nel contesto rurale canturino. E non solo. E da quest’anno arriva nuova linfa, grazie alla collaborazione tra l’Associazione Pro Loco per Cantù e Coldiretti, che domani porterà nei pressi del Santuario della Beata Vergine i produttori dell’Agrimercato e gli allevatori, dando altresì vita a una vera e propria “Fattoria Didattica” all’aria aperta con i suoi animali. Un appuntamento, quest’ultimo, che vede protagonista l’Azienda Agricola La Cascina del Sole di Asso, che porterà sul posto asini, pecore e capre. Ci saranno anche i laboratori didattici per i più piccoli.
Uno degli appuntamenti centrali sarà la mostra zootecnica, con la presenza dei nostri allevatori: all’AgriMercato (parcheggio di via Brighi) sarà
invece presente un’amplissima gamma di prodotti della tradizione rurale altolombarda, tra cui: miele e prodotti dell’alveare, zafferano e cosmetici a base di zafferano, formaggi vaccini e caprini, confetture, conserve, composte, castagne, frutta, agrumi, pane
e prodotti da forno.“Tutte le nostri allevatori sono pronti a presentarsi ai cittadini canturini con la grande passione con cui, da decenni, allevano i propri animali – commenta Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como-Lecco – Importante, quindi, la valenza didattica dell’iniziativa, che porta la campagna in città e parla anche ai più piccoli: è l’agricoltura spiegata con i gesti, con la pratica quotidiana, e ciò vale molto più di mille racconti o nozioni. E’ quanto faremo domenica a Cantù, ed è quanto viene realizzato lungo tutto il corso dell’anno nelle numerose fattorie didattiche del territorio, che accolgono le scolaresche proponendo percorsi di approccio e conoscenza con le realtà rurali. Condividiamo dunque con piacere l’esperienza di una fiera storica, un evento giunto a 117 anni di vita e che richiamerà anche quest’anno un gran numero di partecipanti”.
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Frankenstein Junior apre il festival “PiazzaParola”
Prenderà avvio martedì 22 ottobre – con l’anteprima alle ore 20.30 al Cinema Iride di Lugano e la proiezione di “Frankenstein Junior” di Mel Brooks – la nona edizione di PiazzaParola, il festival di letteratura e società che si terrà a Lugano – nella Hall del LAC – dal 23 al 27 ottobre.L’evento è realizzato in coproduzione con LAC Lugano Arte e Cultura, nell’ambito del progetto LAC edu. Come ogni anno, il programma prende vita da un classico della letteratura internazionale. Grande protagonista di questa edizione sarà Frankenstein, figura letteraria che, per la sua originalità e la sua straordinaria attualità, è considerata un’icona della modernità. Scritto da un’aristocratica inglese all’epoca appena diciannovenne, Mary Shelley, moglie del grande poeta romantico Percy Shelley, “Frankenstein ovvero il Moderno Prometeo”è stato pubblicato nel 1818 e ristampato migliaia di volte, continuando ad offrire sempre nuovi e molteplici spunti di riflessione. Scrittrici e scrittori, saggisti, giornalisti e scienziati esploreranno varie possibili interpretazioni di questa magnifica opera, straordinariamente ricca di significati: tra gli altri, la scrittrice e critica letteraria Nadia Fusini, la psicologa Silvia Vegetti Finzi, la scrittrice Lidia Ravera, il filosofo Vito Mancuso, il giornalista e saggista Ezio Mauro, lo storico dell’architettura Cesare De Seta, il professor Gianfranco Pacchioni, chimico e ricercatore….Oltre a importanti esponenti del mondo letterario e scientifico italofono, PiazzaParola proporrà anche quest’anno una rosa di scrittori e scrittrici svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Tra i rappresentanti delle letterature svizzere ci saranno in particolare la vincitrice del Gran Premio svizzero di letteratura 2019, Zsuzsanna Gahse, la vincitrice del Premio svizzero di letteratura Christina Viragh, la scrittrice Isabelle Flükiger, nonché due esponenti dell’area culturale romancia: Rico Valär e Gianna Olinda Cadonau.