Categoria: Cultura e spettacoli

  • Giovani astrattisti al Grumello

    Giovani astrattisti al Grumello

    Viaggio nell’astrattismo comasco domani, domenica 20 ottobre dalle 15 a Villa del Grumello in via per Cernobbio 15 a Como con un divertente laboratorio per bambini alla scoperta di forme e colori dell’acqua.I giovani partecipanti al laboratorio del Grumello, luogo magico e poetico sulla riva del lago, scopriranno che questa stessa idea sta alla base di un grande cambiamento portato nell’arte: l’astrattismo, movimento artistico nato proprio a Como nei primi anni Trenta del XX secolo. I pittori avevano bisogno di tornare a vedere le cose con i loro occhi per poterle comprendere: proprio come fanno i bambini, che verranno invitati a mostrare solo la forma degli elementi naturali, con semplici linee e colori, così come aveva fatto il gruppo degli “astrattisti comaschi”.L’acqua sarà l’ispiratrice di questo secondo incontro sull’astrattismo. L’elemento acquatico, naturalmente presente nel paesaggio lacustre, verrà visto con gli occhi dei bambini, che verranno invitati a esprimere l’essenza di ciò che hanno visto e percepito mediante la creazione di disegni astratti.Il laboratorio si svolgerà nella Serra di Villa del Grumello che sarà anche vetrina per tutta la giornata della mostra fotografica realizzata con una selezione degli “spunti di vista” dei partecipanti agli incontri di visual storytelling curati quest’anno da Daniela Manili Pessina, con il contributo del fotografo Andrea Butti. Il laboratorio creativo è per bambini dai 6 ai 10 anni ed è a cura della filosofa Manuela Moretti. Consigliata la prenotazione: parco@villadelgrumello.it.

  • Cinelandia, ciclo di film in lingua originale

    Cinelandia, ciclo di film in lingua originale

    Film in lingua originale sottotitolati al multisala Cinelandia di Camerlata. Dove è in arrivo una scorpacciata di titoli ogni martedì del mese di novembre alle 21, prezzo 6 euro. Si parte il 5 conC’era una volta a Hollywood, l’ultimo capolavoro di Quentin Tarantino con Leonardo DiCaprio e Brad Pitt. Secondo titolo saràJokercon Jaquin Phoenix.

  • Garbo, live alla Rsi il 30 ottobre

    Garbo, live alla Rsi il 30 ottobre

    Nuovo appuntamento per gli appassionati di Garbo. Il cantautore lariano sarà in concerto con lo spettacolo “Scortati A Berlino” mercoledì 30 ottobre, alle 20 nello Studio 2 della Radio della Svizzera Italiana a Lugano Besso. Padre putativo della New Wave Italiana, 40 anni di ininterrotta carriera, 15 Tour, 17 Album (tributi compresi),Garbo a Lugano presenterà il suo tour definitivo in cui risuona interamente “A Berlino ….Va Bene” e “Scortati”, i primi due dischi della carriera. Album pubblicati rispettivamente nel 1981 e nel 1982, dischi presenti nella classifica degli Album fondamentali della Musica Italiana (secondo la classifica della rivista musicale Rolling Stone).

  • Asilo Sant’Elia, l’Archivio Terragni risponderà a Bella

    Asilo Sant’Elia, l’Archivio Terragni risponderà a Bella

    L’articolata risposta dell’assessore comunale
    ai Lavori pubblici Vincenzo Bella alla petizione contro i lavori in
    corso all’Asilo Sant’Elia, giunta mercoledì scorso, è destinata
    ad aprire un dibattito sul restauro dell’architettura moderna nel
    capoluogo lariano e in particolare sulla destinazione d’uso della
    struttura di via Alciato a Como.

    Capolavoro
    del Razionalismo architettonico del XX secolo progettato e realizzato
    tra il 1934 e il 1937 dall’architetto Giuseppe Terragni e
    dall’ingegnere Renato Uslenghi per la parte strutturale.

    L’Archivio
    Terragni, firmatario della petizione, sta infatti studiando una
    risposta alla relazione dell’assessore di Palazzo Cernezzi, che
    verrà resa pubblicamente nota nei prossimi giorni e che, a quanto è
    dato sapere finora, puntualizzerà un aspetto metodologico:
    l’assessore Bella ha rammentato nel suo documento che l’Archivio
    stesso nel 2017 ha sottoscritto un protocollo di intesa per la
    promozione e valorizzazione dell’architettura di Giuseppe Terragni.

    Ma
    lo stesso Archivio non sarebbe stato adeguatamente interpellato
    quando si è trattato di dar corso ai lavori di manutenzione
    ordinaria e straordinaria che si sono resi necessari per il
    mantenimento della struttura di via Alciato.

    «Siamo
    tutti d’accordo – ha detto ieri Roberta Lietti, tra i firmatari
    della petizione insieme con l’architetto Paolo Brambilla – che al
    primo posto come sostiene il Comune di Como ci debba essere la
    salvaguardia e la tutela dei piccoli cui l’Asilo è destinato. La
    sicurezza strutturale degli edifici rappresenta il primo elemento da
    rispettare, dice Vincenzo Bella, e questo lo sottoscriviamo».

    Ma
    pare che nel dossier Bella sull’Asilo Sant’Elia ci siano non
    pochi punti da chiarire, sosterrà l’Archivio Terragni. Uno dei
    punti su cui si chiederà di aprire un dibattito è la necessità di
    demolire i controsoffitti. Scrive Bella nella sua relazione: «Per
    quanto riguarda l’Asilo Sant’Elia, è stata eseguita una apposita
    indagine per valutare lo stato di conservazione dei controsoffitti di
    tipo “Perret”, soluzione particolarmente pesante di costruzione.
    Le analisi effettuate hanno infatti confermato un peso di ca. 44
    chilogrammi per metro quadrato, il tutto posizionato al di sopra
    degli spazi destinati all’uso scolastico (ca. 1.000 mq.) in
    situazione critica, e peraltro individuando come non procrastinabile
    un intervento di rimozione completa per un carico appeso così
    elevato».

    Pare
    proprio che la questione dei controsoffitti da demolire sia al centro
    della replica dell’Archivio Terragni in fase di elaborazione: si
    metterà in discussione la necessità dell’intervento e i criteri
    di valutazione con cui è stato deciso.

    Ma
    più in generale il dibattito che è alle porte dovrebbe vertere sul
    seguente tema, di vastità notevole e riguardante altri edifici del
    Razionalismo come la Casa del Fascio di Terragni: l’asilo di via
    Alciato così come è richiede interventi di messa in sicurezza e
    adeguamento normativo tali da soprassedere rispetto a qualsivoglia
    vincolo culturale o va considerato un patrimonio dell’umanità e
    quindi come tale destinato a usi culturali come museo del
    Razionalismo in alternativa alla stessa Casa del Fascio, centro studi
    dove valorizzare gli archivi dell’architettura razionalista e dove
    ospitare attività di laboratorio magari aperte magari anche ai
    giovanissimi, per i quali in origine la struttura è nata?

  • Balasso rilegge Goldoni in chiave anni Settanta

    Balasso rilegge Goldoni in chiave anni Settanta

    Spettacolo inaugurale venerdì 25 ottobre alle ore 20.30 per il Cinema Teatro di via Dante a Chiasso, fulcro delle attività di spettacolo della località di confine e tornato ormai solidamente in auge dopo un passato che lo ha visto cinema in declino poi sottoposto ad accurato restauro.Va in scenaI due gemellidi Natalino Balasso liberamente tratto daI due gemelli venezianidi Carlo Goldoni per la regia di Jurij Ferrini con Jurij Ferrini, Francesco Gargiulo, Maria Rita Lo Destro, Federico Palumeri, Stefano Paradisi, Andrea Peron, Marta Zito.Nel Settecento, Carlo Goldoni scrisse, per dipingere con cinismo feroce la decadenza morale della Repubblica di Venezia, una spassosa commedia costruita sulle vicende alterne di due fratelli identici ma lontani nei comportamenti e nel modo di affrontare la vita.Natalino Balasso si serve degli stessi meccanismi comici della commedia goldoniana, che rilegge in chiave contemporanea, ambientandola nell’Italia degli anni Settanta.«C’era – dice Balasso – una curiosa gemellarità nei giovani di quegli anni, i movimenti di protesta, gli studenti, i giovani operai si erano polarizzati su due fronti opposti: comunisti e fascisti, rossi e neri. Erano gli anni di piombo e quando non erano criminali erano tutti giovani che desideravano divorare la vita e lottavano da opposte fazioni per un futuro migliore. Questo sguardo a quasi mezzo secolo di distanza coincide con il nostro presente. E allora nel grigiore di questa modernità disperante, presente distopico dove la bugia si accoppia con bugia, fino a far della menzogna una compagna della vita quotidiana, immagino che questa commedia possa offrirci un interessante spunto di riflessione sul tema dell’apparenza. Perfino sul concetto di virtuale; che tende sempre più a sostituirsi al reale. O quanto meno a manipolare la realtà da confonderci fino al più totale smarrimento».Biglietti da 38 e 20 euro. Info: 004158.122.42.72.

  • Coldiretti lancia le ricette antispreco made in Lario

    Coldiretti lancia le ricette antispreco made in Lario

    L’esperienza e i rimedi contadini per recuperare, in modo goloso, il “cibo buono” destinato a finire nella spazzatura. E’ il buon senso della cucina popolare e delle ricette che ottimizzano il recupero della dispensa la risposta al grave fenomeno dello spreco alimentare testimoniato dal rapporto sullo Stato dell’alimentazione e dell’agricoltura 2019 (Sofa) presentato dalla Fao, che ha aperto laSettimana mondiale dell’alimentazione. Particolarmente rilevanti a livello nazionale sono gli sprechi domestici che – denuncia Coldiretti – rappresentano in valore ben il 54% del totale e sono superiori a quelli nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell’agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%).“Non si tratta solo di un problema etico ma che determina anche – commenta il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi – effetti sul piano economico ed anche ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti”.

    La crescente sensibilità sul tema nelle nostre province di Como e Lecco ha però portato oltre sette cittadini lariani su dieci (74%, secondo le nostre
    rilevazioni effettuate negli AgriMercati) a diminuire o annullare gli sprechi alimentari adottando nell’ultimo anno strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, ma anche la spesa a chilometri zero
    dal campo alla tavola con prodotti più freschi che durano di più.

    Ma è proprio la “cucina del recupero” ad essere l’asso nella manica dei nostri consumatori: gli esempi non mancano, dallafrittata rognosacon la salsiccia (uno dei “piatti contadini” per eccellenza“che si cucinava nei giorni immediatamente successivi alla macellazione del maiale”come sottolinea l’Agrichef di Campagna AmicaGiulia Di Scanno) aglignocchi di paneestrangolapreti: altro piatto storico, quest’ultimo la cui ricetta compare nel 1842 nel libro “La cucina degli stomachi deboli” di Angelo Dubini, medico milanese che si ritirò a vivere
    a Lecco al termine della sua carriera. Il nome, va da sé, è curioso: gli strangolapreti, come si intuisce, hanno un fondo di ironia nei confronti del clero.

    Con la carne macinata e gli avanzi dei salumi si può interpretare, invece,  una delle ricette-simbolo della tradizione milanese e, più in generale,
    lombarda: si tratta deimondeghili, le tradizionali polpette di carne, che le nostre nonne preparavano con pane secco, latte, biancostato, mortadella di fegato, uova, salsiccia e patate. Una curiosità: questa preparazione si diffonde in Lombardia
    sotto l’occupazione spagnola, come dimostra il nome derivato, appunto, dallo spagnoloalbondeguito(e a sua volta dall’araboal-bunduc!)che indica un consimile piatto tutt’oggi in voga nella penisola iberica.

    Altrettanto “rurale” e “antispreco” iltortino di patate e cipolle, che valorizza due produzioni identitarie per il territorio lariano: la patata bianca comasca e la cipolla di Brunate, ma anche il burro di fattoria, il Taleggio Dop e l’olio extravergine che si produce lungo le coste
    del lago di Como. Pare ne andasse matto Alessandro Volta, che curava personalmente le sue coltivazioni di patate a Camnago. I formaggi contenuti nel frigo possono essere utilizzati per preparare la tradizionalepolenta uncia(che risulta straordinaria utilizzando Taleggio, Bitto o Semuda). Ma anche lamiasciasi prepara utilizzando il pane raffermo, così come le torte di pane diffuse nell’area montana. Scorrendo indietro nei secoli, troviamo il più autorevole esponente della storia della cucina lariana, il Maestro Martino da Como, che già nel
    XV secolo proponeva nei suoi ricettari molti esempi di cucina economica rurale, tra cui le “frictele de fior di sambuco” una “minestra di herbette”, giungendo persino a proporre una delle prime ricetta con ilriso(che, a quel tempo, iniziava la sua diffusione nell’area tra Milano e Pavia anche grazie al coevo Leonardo Da Vinci): anche questo piatto è in forma di “frittelle” e si tratta di una sorta di “arancini” ante litteram.

  • Film di qualità all’Uci di Montano

    Film di qualità all’Uci di Montano

    Lunedì 21 ottobre all’Uci Cinemas di Montano Lucino continuaEssai. Rassegna di cinema d’autore, l’appuntamento settimanale del circuito pensato per tutti gli amanti dei film di qualità. Protagonista di questa settimanaThe Rider – Il Sogno di un Cowboy, il film diretto da Chloé Zhao e distribuito da Wanted. Il lungometraggio racconta la storia di Brady Blackburn, una stella nascente del rodeo che, in seguito a una brutta caduta, apprende dal suo medico di non poter più gareggiare. Tra un padre dipendente dal gioco e una sorella affetta dalla sindrome di Asperger, il giovane dovrà trovare il suo posto in un paese che non fa sconti.

  • “Art’In Como” festeggia un anno

    “Art’In Como” festeggia un anno

    L’Associazione Culturale Art’In Como invita a uno speciale incontro con concerto che si svolgerà domenica 3 novembre alle ore 17 presso la Sala Vergani del Centro Civico in Via Collegio dei Dottori, 9 a Como. L’occasione è il primo compleanno di un’associazione che si è posta l’obiettivo di portare un’offerta culturale a tutto tondo nella città di Como e che in un solo anno di vita, sotto il Patrocinio del Comune di Como, ha saputo programmare un ventaglio di eventi culturali innovativi e inclusivi su un territorio che già si distingue per eccellenze culturali. E così Anna Maria Vezio e Lina Luraschi, entrambe nomi già noti del panorama poetico letterario nazionale e rispettivamente presidente e vice presidente di questa realtà che sta muovendo sicura i suoi primi passi, prendono atto dei successi raggiunti, dell’interesse crescente dimostrato dai partecipanti e delle lungimiranti prospettive dei progetti volti a valorizzare qualsiasi arte che sia l’espressione artistica dell’essere umano in ogni stadio della sua vita.

    Dove tutto è iniziato per una comune passione per la poesia, dalla ricerca espressiva di una ricerca che è stata prima di tutto introspettiva , è nato un concorso di poesia dal titolo senza dubbio celebrativo “Rime sul Lago” che già alla sua edizione zero ha attirato l’interesse di poeti da “quel ramo del lago” fino a diverse provincie della Lombardia e oltre le frontiere di diversi paesi europei ; un laboratorio gratuito di scrittura e pittura creativa per la terza età che apre uno spazio espressivo e ri-creativo ai cittadini senior di Como e limitrofi, attraverso esercitazioni di pittura libera e scrittura creativa a tema per conoscere ed esprimere in libertà e leggerezza il proprio potenziale artistico sopito; incontri di Storytelling :una parentesi di poesia e bellezza per rivivere il fascino di antiche e nuove storie; Il Laboratorio creativo per l’infanzia rivolto ai bambini dai 5 agli 11 anni con l’obiettivo di guidare i più piccoli alla scoperta delle proprie emozioni attraverso una serie di attività creative come il disegno a mano libera, con tempere e acquerelli, la scrittura di filastrocche e poesie; sedute di Arpaterapia e i Reading itineranti, convivium di poeti ad interpretare proprie poesie.

    Che festa sarebbe se la musica non fosse contemplata? A rendere più preziosa la circostanza sarà la presenza dei musicisti della Celtic Harp Orchestra guidati da Fabio Conistabile.

  • Asilo Sant’Elia, così il Comune risponde alle critiche

    Asilo Sant’Elia, così il Comune risponde alle critiche

    Caso Asilo Sant’Elia di Como, ieri è arrivata la replica del Comune. La polemica è in corso da settimane: Attilio Terragni, pronipote dell’architetto Giuseppe Terragni cui si deve il monumento tra via Alciato e via dei Mille, contesta la qualità dei lavori di ristrutturazione sul monumento, in particolare la «mancanza di un progetto globale di restauro dell’immobile, le tende esterne che sarebbero state distrutte, alcuni graffi sulle vetrate e infine il colore individuato per la verniciatura degli infissi che a detta dell’architetto non troverebbe riscontro nella cartella colori dell’asilo».L’assessore ai Lavori Pubblici del Comune, Vincenzo Bella, ieri ha replicato punto per punto: «Sulla scelta del colore degli infissi, lo stesso è stato scelto previo adeguato sopralluogo e campionatura con la Soprintendenza, dopo che questa aveva consultato l’Archivio Terragni, accertando che non esistono evidenze di prova di quali fossero i colori originali degli infissi e – quindi – operando con tecniche di scelta che – in casi analoghi – si effettuano per gli interventi sugli edifici vincolati».Sulla scelta della ditta che sta eseguendo i lavori di manutenzione, l’assessore spiega: «Non si esclude che l’impresa abbia commesso un errore, danneggiando i vetri degli infissi – si legge nel comunicato – ma i «tecnici del Comune responsabili del cantiere sono già intervenuti con le procedure previste di convocazione, contestazione e addebito dei danni provocati. Si interverrà a breve con la sostituzione dei vetri danneggiati, risalenti ad anni recenti e non certo originali».Poi sulla non necessità degli interventi sui controsoffitti interni dell’edificio, «nel rispetto di ogni opinione espressa dall’esterno e peraltro non surrogata dalla conoscenza oggettiva dei problemi, la necessità di intervenire è strettamente connessa con la sicurezza da garantire per l’uso pubblico dell’edificio».In sintesi, il Comune ridimensiona le criticità contestate: «Fatte salve le doverose contestazioni su lavorazioni mal eseguite, già notificate all’impresa esecutrice – dice Bella – ritiene che i lavori in corso siano realizzati nel rispetto di norme, regole tecniche e autorizzazioni da parte degli Enti di controllo. Le scelte fatte sono state condivise con la Soprintendenza e da questa costantemente vigilate». Un intervento, quello in atto, pari a circa 56.000 euro oltre oneri e iva, da inserire in un contesto più ampio: «Un intervento per un importo complessivo di 470.000 euro è in fase di progettazione – ha annunciato l’assessore Bella – Intendimento dell’amministrazione è di indire le procedure di appalto entro la fine del 2019, prevedendo le opere necessarie alla sistemazione e impermeabilizzazione della copertura, onde evitare infiltrazioni, rimuovere il controsoffitto pesante e realizzarne uno alleggerito (con pari estetica) oltre a opere di antisfondellamento sulla soletta esistente, adeguare gli impianti elettrici e di sicurezza; in aggiunta alcune opere di rifinitura e imbiancatura».Attilio Terragni domani sarà a Roma dove sottoporrà all’attenzione del Mibact, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, le contestazioni già portate a conoscenza della Soprintendenza e del Comune di Como.

  • Cocco e Magella, cena benefica per l’istituto Perretta

    Cocco e Magella, cena benefica per l’istituto Perretta

    Presentazione del nuovo romanzo dei giallisti lariani Cocco & MagellaLa sposa nel lagoedito a Venezia da Marsilio domani venerdì 18 ottobre, akke 19.30, a Orsenigo in va Carducci 2, con cena presso Trattoria San Biagio. L’iniziativa è a sostegno dell’Istituto di Storia Contemporanea Pier Amato Perretta di Como. Info e prenotazioni:isc-como@isc-como.orgo 347. 2681803. Il romanzo ambientato sul lago di Como è un nuovo capitolo della saga di gialli che vede protagonista il commissario Stefania Valenti della questura di Como. Giovanni Cocco e Amneris Magella hanno già venduto oltre 60mila copie con i loro gialli ambientati nel comasco.