Categoria: Sport

  • È arrivato il nuovo esterno Gerry Blakers

    È arrivato il nuovo esterno Gerry Blakers

    Il primo straniero per la nuova stagione

    È arrivato questa mattina alle 11 all’Aeroporto di Milano-Malpensa, con un volo da Miami, Gerry Blakes.

    L’esterno californiano è il primo dei giocatori stranieri della Red October Pallacanestro Cantù a sbarcare in Italia per la stagione sportiva 2018-2019.

    Nel pomeriggio il 26enne nativo di Inglewood si è sottoposto alle visite mediche di rito, per poi prendere confidenza con lo staff biancoblù e con il nuovo ambiente.

  • Europei di atletica a Berlino: convocati Giorgi e Cattaneo

    Europei di atletica a Berlino: convocati Giorgi e Cattaneo

    Ci saranno anche due comaschi ai Campionati Europei di atletica, in programma a Berlino, in Germania, dal 6 al 12 agosto. Faranno infatti parte della spedizione azzurra la cabiatese Anna Eleonora Giorgi  che parteciperà alla gara di marcia sui 20 chilometri, e il velocista rovellaschese Federico Cattaneo.Vestiranno l’azzurro in totale 90 atleti (50 uomini e 40 donne).

  • Fair-play, la cerimonia del Panathlon. Domani la consegna a Riva, Fancellu e Libertas

    Fair-play, la cerimonia del Panathlon. Domani la consegna a Riva, Fancellu e Libertas

    L’invito a partecipare all’evento di domani mattina è esteso a tutti, non solo ai soci del Panathon. La convocazione è per domani mattina alle 11 a Como, Villa del Grumello. Il Panathlon di Como si prepara a celebrare l’edizione 2018 della giornata del fair-play.Già svelati i nomi dei vincitori del riconoscimento.L’ex cestista Antonello Riva, il ciclista Alessandro Fancellu (tra l’altro bronzo ai Mondiali Juniores in Austria) e la Libertas San Bartolomeo. Sono gli sportivi e la società che riceveranno i riconoscimenti e che sono stati scelti dalla commissione capitanata da Roberta Zanoni.Antonello Riva riceverà il premio alla carriera dedicato ad Antonio Spallino. Classe 1962, cresciuto nella Pallacanestro Cantù, ha giocato anche con Milano, Pesaro, Gorizia e Rieti. Dal 1981 al 1992 ha giocato in Nazionale, con cui ha conquistato un oro e un argento europei. Vanta il record di punti segnati nella serie A tricolore: esattamente 14.397.Per il ciclista Alessandro Fancellu, portacolori del Canturino, ci sarà invece il riconoscimento “Gabriele Coduri de’ Cartosio” per un gesto di fair-play per un fatto che risale allo scorso 27 maggio alla gara Fagnano Olona- Brinzio.Il 18enne Fancellu era in fuga con il compagno di squadra Alessandro Motti e, per caratteristiche tecniche, avrebbe vinto sicuramente. Ma scelse di arrivare secondo e di far vincere Motti, che con questo gesto ottenne così la sua prima vittoria.Per la promozione del fair-play, il Panathlon Como ha scelto la società cittadina Libertas San Bartolomeo quale esempio di integrazione e di società che promuove prima di tutto i valori dello sport e li considera prioritari rispetto ai risultati agonistici. Il trofeo è dedicato a Filippo Saladanna.

  • Alessandro Fancellu, storico bronzo ai mondiali di Innsbruck. Oro alla promessa Evenepoel

    Alessandro Fancellu, storico bronzo ai mondiali di Innsbruck. Oro alla promessa Evenepoel

    Meritatissimo bronzo per  Alessandro Fancellu a Innsbruck: il 18enne di Binago, portacolori del Club Ciclistico Canturino oggi pomeriggio è arrivato terzo  ai Mondiali diciclismodi Innsbruck, in Austria, nella gara degli Juniores. Un risultato storico per l’atleta di Binago, il Canturino, la sua squadra e per tutto il ciclismo comasco. La prova in linea si  è disputata sulla distanza di 134 chilometri ed è stato vinta dalla promessa belga Remco Evenepoel, che ha preceduto il tedesco Marius Mayrhofer e il giovane lariano. Fancellu  per tutta la gara è stato nelle posizioni di testa e nel finale ha avuto il merito di scattare, quando ormai Evenpoel e Mayrhofer non erano più raggiungibili ed è riuscito a battere in volata in un appassionante testa a testa lo svizzero Alexandre Balmer. A Innsbruck la squadra azzurra schierava sei atleti. Oltre a Fancellu erano al via Gabriele Benedetti, Marco Frigo, Andrea Piccolo, Samuele Rubino e Antonio Tiberi.

  • Fancellu rivive lo storico bronzo iridato «Non potevo perdere quella medaglia».

    Fancellu rivive lo storico bronzo iridato «Non potevo perdere quella medaglia».

    «Non potevo perdere quella medaglia, dovevo dare tutto per salire sul podio». Alessandro Fancellu, 18 anni, di Binago, il giorno dopo il bronzo ai Mondiali di ciclismo è ancora emozionato nel rivivere la sua corsa. Un risultato storico per il ciclismo comasco nella gara in linea della categoria Juniores a Innsbruck, in Tirolo.Una corsa iridata che rimarrà indimenticabile anche per il successo di quella che sarà probabilmente la stella del ciclismo dei prossimi anni, il belga Remco Evenepoel, che ha dominato dopo essere rimasto coinvolto in una caduta e aver recuperato senza particolari problemi.Evenepoel ha concesso il bis dopo aver vinto la prova a cronometro. Un talento di grandi prospettive al punto che l’anno prossimo, saltando la categoria Under 23, gareggerà già fra i Professionisti.«Mi sentivo bene – spiega ancora Fancellu – e sono sempre stato con il gruppo dei primi. Ho avuto qualche difficoltà, ma nel finale, quando è stato il momento decisivo, mi sono detto che non potevo sbagliare e dovevo trovare le energie per conquistare la medaglia».Quando ha riacceso il telefonino dopo la gara, l’apparecchio è quasi andato in tilt per i tanti messaggio che sono arrivati. Ma il diretto interessato rimane con i piedi per terra. «È stata una bella soddisfazione, la medaglia e tutto ciò che ne è conseguito mi ha fatto piacere. Forse non mi rendo ancora conto completamente di quello che è successo».Alessandro Fancellu è prima di tutto una persona umile, che non si dà arie, e anche questa sua tranquillità rispetto ad un risultato di grande valore rispecchia il personaggio, che pensa già al suo ritorno a scuola e sui pedali. «Frequento l’istituto tecnico di Limbiate, in provincia di Monza – conclude – Il ritorno a casa per me significa studiare e riprendere gli allenamenti».Alessandro Fancellu visto da vicino. Lo conosce bene, sicuramente, Eugenio Pesenti, presidente della squadra Calzolari-Da Moreno, in cui la medaglia di Innsbruck ha corso ai suoi esordi.«Il suo pregio? La caparbietà – afferma Pesenti – Alessandro non molla mai e insegue gli obiettivi che si pone. Ha alle spalle una famiglia che lo lascia tranquillo e lo segue con passione e affetto ma senza assillarlo ed essere pesante. Il problema di molti genitori, infatti, è pensare di avere in casa il nuovo Eddy Merckx».«Fancellu ha un’altra caratteristica che è emersa nella gara di Innsbruck – aggiunge il dirigente – Anche quando non ha più energie sa sempre trovare le risorse mentali e fisiche per trovare lo spunto finale decisivo. Ai Mondiali era stanco, ma alla fine ha vinto la medaglia in volata, lui che è uno scalatore, contro lo svizzero Alexandre Balmer».Eugenio Pesenti era nella città austriaca al pari di Paolo Frigerio, presidente del Club Ciclistico Canturino, l’attuale formazione di Fancellu, che nel 2019 passerà tra gli Under 23 nella squadra Continental Polartec-Kometa della fondazione Contador e del manager Ivan Basso.«Al ritorno da Innsbruck con una tanto agognata medaglia di bronzo mondiale – spiega Frigerio – va il mio sentito ringraziamento a tutto il Canturino: tecnici, atleti, sponsor, amatori e supporter, che, mai come in questa stagione, hanno raggiunto un risultato sempre agognato e quasi temuto. Una medaglia iridata che oggi possiamo gustare con tutta la soddisfazione che il momento storico ci consente e che ci permetterà di continuare nella tradizione di questa società».Fancellu sarà festeggiato dal club nella serata di fine stagione, quando ogni anno c’è il passaggio del testimone fra i nuovi arrivati e i corridori promossi nelle categoria maggiore. Una festa che in questo 2018 avrà davvero un grande significato.

  • Felleca sull’addio di Nicastro: «Dispiaciuto, non preoccupato»

    Felleca sull’addio di Nicastro: «Dispiaciuto, non preoccupato»

    Si dice «dispiaciuto, ma non preoccupato». Roberto Felleca, amministratore delegato del Como, commenta così a caldo le parole pronunciate dal presidente azzurro, Massimo Nicastro, che in un’intervista pubblicata ieri su queste colonne ha annunciato la sua volontà di lasciare il Como per «divergenze sul progetto societario».Nicastro, che soltanto un mese fa programmava il trasferimento del club negli Usa e uno stadio nuovo degno di una serie A, ha spiegato che sarebbe ripartito dalla serie D, per consolidare la società.Felleca, iniziamo con i problemi nell’immediato. Per l’eventuale iscrizione in serie C serve un milione di euro, senza Nicastro come farà?«Massimo ha assicurato che rispetterà fino in fondo ogni impegno preso».Ma lei se lo aspettava?«Ne stiamo parlando da settimane – spiega Felleca – Non mi sarei aspettato una decisione così rapida e con queste motivazioni. Massimo Nicastro rimane una bravissima persona. Un socio serio. Noi continuiamo a lavorare. Oggi (ieri ndr) ero a Cagliari con due appuntamenti con degli sponsor».L’attuale società vede le quote divise tra lei e Nicastro al 50%. La sensazione però, dal primo giorno, anche tra i tifosi, è stata che il socio “forte”, con maggiori disponibilità finanziarie fosse proprio Nicastro, immobiliarista con attività a Miami, mentre lei quello più operativo e addentro il mondo del pallone.«Lo so, c’è chi dice che i soldi li metteva solo Nicastro e questa è una cosa che mi ha fatto incavolare anche tanto – dice Felleca – Io e Nicastro abbiamo gestito al 50% tutto. Se c’erano da mettere 10 euro, 5 li mettevo io e 5 Massimo».E adesso?«Nicastro mi sta facendo gestire direttamente anche le sue quote, ma io non ho intenzione di tenere il 100%. Anche se Felleca – lo scriva per cortesia – i soldi li ha. Oggi mi hanno intervistato anche sull’Unione Sarda».State cercando nuovi soci?«Sì, a breve si potrebbe concretizzare l’ingresso nel Como con il 10% di Stefano Verga. Si tratta di una persona che è stata con noi fin dall’inizio e che mi ha chiesto più volte di entrare anche in società».Si parla anche dell’ingresso di Nico Bisazza, che di fatto ha già assunto la gestione di tutto il settore giovanile azzurro.«Se anche Bisazza chiederà il 10% delle quote oggi di Nicastro, non ci saranno problemi a trattare con lui, anzi».Soci con quote minoritarie e il controllo in mano a lei.«Io mi sono spostato dalla Sardegna per fare calcio. Ho scelto Como dopo alcune valutazioni anche logistiche, come la vicinanza con Malpensa – spiega Felleca – Ma qui voglio restare. Non sono venuto sul lago per passare il tempo. Voglio arrivare al massimo gestendo bene, a livello economico, l’intera questione. Non voglio perdere soldi con il calcio – sottolinea Felleca – ma neppure lucrare».Intanto, con Ninni Corda, pensate già alla squadra per la serie C?«Abbiamo incontrato due dei possibili mister, Roberto Pochesci, un peperino, uno alla Ninni… e Agenore Maurizi. Due ottimi professionisti. Abbiamo stretto accordi con una decina di giocatori, giovani dell’Inter e dell’Udinese. Firmato precontratti con Cicconi, Gentile, Gozzi, Bovolon. Questo vuol dire anche tirare già fuori dei soldi. Ora aspettiamo la Federazione per i ripescaggi in serie C. La squadra il 23 partirà per il ritiro e il 3 agosto presenteremo il nuovo asset societario. Segnatevi la data».

  • Festa delle Fiamme Gialle. Celebrato anche l’oro di Mondelli

    Festa delle Fiamme Gialle. Celebrato anche l’oro di Mondelli

    Filippo Mondelli alla cerimonia di fine anno della Fiamme Gialle. Per l’altra cernobbiese, campione del mondo di canottaggio nel 2018, l’ennesimo momento di celebrazione della vittoria iridata ottenuta in Bulgaria con il “Quattro di coppia Senior”.A Roma, ospiti del Coni, Filippo Mondelli e i portacolori della Fiamme Gialle hanno ricevuto i complimenti del presidente Giovanni Malagò e del numero uno del Comitato paralimpico Luca Pancalli.Il generale Raffaele Romano, comandante del Centro Sportivo della Guardia di Finanza, ha porato il suo saluto: «Ritengo che i risultati che abbiamo raggiunto siano il frutto della bellissima sinergia che esiste tra il Coni, le Federazioni, i gruppi sportivi, i tecnici e gli atleti tutti» sono state le sue parole.«Se il 2017 è stato un anno eccezionale per il 2018 sono esauriti gli aggettivi – ha aggiunto – Grazie a tutto il Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle, non solo alla parte tecnica ma anche a quella amministrativo-logistica, che lavora dietro le quinte. L’atleta che si prepara a una competizione ha bisogno di una serie di supporti, occorre fare gioco di squadra».Nel corso della cerimonia assegnati il premio “Atleta dell’Anno Fiamme Gialle 2018” a Filippo Tortu e il riconoscimento alla carriera a Manuela Moelgg, sciatrice che ha dato l’addio all’attività agonistica, e al tecnico dello sci alpino Matteo Guadagnini. Ad Alice Bellandi, ventiduenne judoka che ha vinto nel 2018 il Campionato Mondiale under 21 l’Europeo Juniores è stato assegnato il premio “Promessa dell’anno”.Oltre al lariano Filippo Mondelli, erano presenti altri importanti atleti delle Fiamme Gialle. Fra loro Sofia Goggia, Arianna Fontana, Alessia Trost, Daniele Garozzo e Giorgio Avola.

  • Challenger Atp di Como: definite le semifinali. Ci sarà uno scontro tutto italiano

    Challenger Atp di Como: definite le semifinali. Ci sarà uno scontro tutto italiano

    Da Como a Mariano a causa della pioggia: malgrado il maltempo, il Challenger Atp “Città di Como” non si è fermato. Dopo ore di attesa, con le precipitazioni che non accennavano a placarsi sui campi di Villa Olmo, gli organizzatori hanno deciso di trasferire il torneo (arbitri, giudici di linea, ball boys, supervisor dell’Atp, staff e ovviamente i giocatori) sui campi coperti del Tennis Club Mariano Uso.I quarti, che avrebbero dovuto disputarsi venerdì, sono quindi stati portati a termine solo nel pomeriggio di oggi sulla terra rossa Indoor. Le semifinali e le finali torneranno invece domani regolarmente (tempo permettendo) a Como.Nella parte alta del tabellone al mattino si sfideranno il croato Viktor Galovic e il 22enne di Santiago del Cile Christian Garin. Nella parte bassa il confronto tutto azzurro fra Matteo Donati e Salvatore Caruso. Al pomeriggio è previsto l’epilogo dell’evento.Mentre Matteo Donati, l’unico a raggiungere la semifinale già venerdì, si allenava al Tennis Como, l’altro italiano Salvatore Caruso ha lottato per raggiungerlo, raggiungendo l’obiettivo contro l’argentino Facundo Arguello, superandolo al tie-break.In finale al Challenger di Como, per il terzo anno consecutivo, ci sarà dunque un italiano che cercherà di aggiungere il proprio nome all’unica vittoria tricolore del torneo, quella di Simone Bolelli nel 2006. Lo scorso anno sfiorò l’obiettivo Marco Cecchinato, che nella finalissima fu superato dal portoghese Pedro Sousa.Il grande favorito della vigilia, Martin Klizan, slovacco, numero 71 dell’Atp, vincitore a inizio agosto del torneo di Kitzbuhel, si è arreso al croato Viktor Galovic nel match chiuso a Mariano Comense dopo l’interruzione per pioggia di venerdì.Dopo di lui, a finire al tappeto è stata anche l’ultima testa di serie presente nel tabellone, l’atleta argentino Juan Ignacio Londero che si è arreso – in un derby tutto sudamericano – al giovane cileno Christian Garin.

  • Ci ha lasciato un “vecchio cuore biancoazzurro”: addio ad Antonio Lonardi, portiere negli anni ’50 e ’60

    Ci ha lasciato un “vecchio cuore biancoazzurro”: addio ad Antonio Lonardi, portiere negli anni ’50 e ’60

    Un altro “vecchio cuore biancoazzurro” è scomparso. Poche settimane fa era morto Carlo Della Corna, portiere del Como negli anni ’80 in serie A; ora gli appassionati piangono Antonio “Tony” Lonardi. Nato a San Michele Extra (Verona), nel 1936, Lonardi era arrivato giovane nel Como negli anni ’50. Militò con la squadra azzurra dal 1951 al 1956 e poi tra il 1967 e il 1969. Viene ricordato per il record di imbattibilità di 1008 minuti nel torneo 1967-1968, che peraltro si concluse con la promozione dei lariani dalla serie B alla C. Tra i suoi compagni di squadra in quel periodo personaggi che hanno scritto momenti importanti nella storia del club e del calcio italiano come Giuseppe “Pinela” Baldini,  Nello Governato, Fermo “Mino” Favini, Aristide Guarneri, Bruno Ballarini, Carlo Dell’Omodarme,  Dino Baccheretti, Antonio Ghelfi, Attilio Perotti, Franco Vannini, Sergio Magistrelli e un giovanissimo Luigi “Gigi” Meroni.  Lonardi giocò anche con Genoa, Bari e Varese. In seguito è stato un apprezzato tecnico dei portieri. Ha lavorato soprattutto con mister Osvaldo Bagnoli, rimasto al suo fianco anche nelle ultime ore di vita di Lonardi: assieme conquistarono lo storico scudetto con l’Hellas Verona nel 1985. Tra i messaggi più commossi nel suo ricordo, quella di Antonio Di Gennaro, tra i grandi protagonisti di quella stagione in gialloblù.

  • Accordo tra Unicef e Pallanuoto Como

    Accordo tra Unicef e Pallanuoto Como

    CPallanuoto Como ha siglato con Unicef, che rende la società partner ufficiale di Unicef nella tutela dei diritti dei minori. La collaborazione con Unicef è nata a seguito dell’annuncio da parte di Pallanuoto Como della totale rinuncia al vincolo sportivo, ovvero a far valere la proprietà dei cartellini dei suoi atleti (siano questi bambini, ragazzi o professionisti).

    Pallanuoto Como è stata la prima società in Italia a garantire e offrire questa tutela, ancora poco o per nulla seguita dalle altre società pallanuotistiche.

    L’accordo è stato siglato dalla presidente provinciale di Unicef Manuela Bovolenta e il presidente di Pallanuoto Como Giovanni Dato.