(ANSA) – ROMA, 15 FEB – C’è anche Meena Harris, la giovane nipote della vicepresidente americana, Kamala Harris, fra le voci che si stanno levando in queste ore a favore della liberazione di Disha Ravi, l’attivista indiana imprigionata nel suo Paese per aver diffuso un documento di solidarietà con i contadini india in rivolta che conteneva parti criptate con informazioni su come aiutare la loro lotta: un documento poi rilanciato anche dall’attivista sul clima Greta Thunberg. “Le autorità dell’India hanno arrestato un’altra giovane attivista donna, la 21/enne Disha Ravi, perché avrebbe postato sui social uno strumento su come appoggiare la protesta dei contadini”. In un “thread” su Twitter, Meena Harris ha anche postato una foto in cui si vedono manifestanti induisti che bruciano sue foto, per aver già chiesto il rilascio di Nodeep Kaur, altra attivista per i diritti umani arrestata un mese fa e, secondo la nipote della vicepresidente Usa, “stuprata e torturata” dalla polizia. Delhi in queste ore ha risposto con toni infuriati alle prese di posizione a favore di Disha, che annoverano, fra gli altri, anche la popstar Rihanna. (ANSA).
Categoria: Ansa
-
Israele: a Fauci il ‘Dan David Prize’ per lotta al Covid
(ANSA) – TEL AVIV, 15 FEB – Lo scienziato Usa Anthony Fauci, capo del Comitato ufficiale contro il Covid negli Stati Uniti durante l’ex presidenza Trump, ha vinto il Dan David Prize 2021, uno dei massimi riconoscimenti di Israele, nella categoria ‘Salute pubblica’ per la lotta alla malattia. Fauci – che ora è capo consigliere per la sanità del presidente Joe Biden – è stato premiato (un milione di dollari) non solo per la sua attività passata nei confronti dell’infezione da Hiv, ma anche per “aver difeso con coraggio la scienza contro l’opposizione disinformata durante la crisi del Covid”. (ANSA).
-
Johnson, vaccini a tutti gli over 50 in Gb per aprile
(ANSA) – LONDRA, 15 FEB – Il Regno Unito guarda a un nuovo obiettivo dopo aver completato la somministrazione della prima dose dei vaccini anti Covid a oltre 15 milioni offrendolo a tutti gli ultrasettantenni del Paese e a addetti alla sanità e all’assistenza in prima fila; e si impegna ora a portare a termine la copertura vaccinale di tutte e 9 le categorie indicate come prioritarie, inclusi tutti gli over 50 residenti sull’isola, “entro la fine di aprile”. Lo ha annunciato oggi in un nuovo briefing a Downing Street il primo ministro britannico, Boris Johnson. (ANSA).
-
Kosovo: 99% schede, vince VV di Kurti con 48,1%
(ANSAmed) – PRISTINA, 15 FEB – In Kosovo, con lo spoglio delle schede quasi ultimato al 99%, si conferma il largo successo di ‘Autodeterminazione’ (Vetevendosje, VV), il movimento della sinistra nazionalista guidato da Albin Kurti, che ottiene il 48,17% dei voti espressi nelle legislative anticipate di ieri. Come ha riferito la commissione elettorale a Pristina, segue a grande distanza con il 17,35% il Partito democratico del Kosovo (Pdk), la formazione del presidente dimissionario Hashim Thaci e di altri ex leader come lui dell’Uck arrestati per crimini di guerra e attualmente detenuti all’Aja. Al terzo posto si pone la Lega democratica del Kosovo (Ldk, centrodestra) del premier uscente Avdullah Hoti che ottiene il 13,18%, mentre alla Alleanza per il futuro del Kosovo (Aak) dell’ex premier ed ex leader Uck Ramush Haradinaj va il 7,42%. Non ha superato lo sbarramento del 5% Nisma di Fatmir Limaj che è ferma al 2,59%. L’affluenza alle urne è risultata del 45,06%. (ANSAmed).
-
Lega Serie A: nuovo rinvio su voto ingresso Fondi
PT (ANSA) – MILANO, 04 FEB – Nuovo rinvio sulla creazione di una media company con l’ingresso dei Fondi Cvc, Advent e Fsi in società con la Lega calcio di Serie A. Lo apprende l’ANSA. I club, riuniti in assemblea, hanno appena deciso di approfondire ulteriormente la questione e non arrivare oggi a una votazione. (ANSA).
-
Libia: Consiglio sicurezza Onu ordina invio di osservatori
(ANSA) – NEW YORK, 04 FEB – Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha ordinato il dispiegamento di osservatori in Libia per monitorare il rispetto del cessate il fuoco. Il Consiglio ne ha fatto richiesta con una lettera inviata al segretario generale Antonio Guterres. (ANSA).
-
Libia: media, Sarraj a Roma per un intervento chirurgico
(ANSA) – IL CAIRO, 15 FEB – Il presidente uscente del Consiglio presidenziale libico, Fayez al Sarraj, ha lasciato la Libia per sottoporsi ieri a Roma a un intervento chirurgico. Lo riferisce al Hadath, la tv dedicata alle crisi regionali arabe dell’emittente al Arabiya, secondo cui Sarraj avrebbe subito l’asportazione di un tumore. Secondo i media, prima di partire per il viaggio definito “breve”, Sarraj ha lasciato i poteri al suo vice Ahmed Maitig. Ma secondo analisti e indiscrezioni a Tripoli, citati da al Hadath, Sarraj potrebbe aver deciso di lasciare la presidenza definitivamente, visti il suo stato di salute e l’imminente avvicendamento con il nuovo capo del Consiglio presidenziale libico, Mohamed Menfi, e il nuovo premier Abdul Hamid Dbeiba che nelle prossime settimane dovrà presentare la squadra di governo e poi al parlamento per il voto di fiducia. (ANSA).
-
20 anni fa moriva Nando Viola, giocatore gentiluomo
(ANSA) – ROMA, 04 FEB – Il 14 marzo prossimo avrebbe compiuto 70 anni, ma il 5 febbraio di 20 anni fa, sulla soglia delle 50 primavere, morì in un tragico incidente stradale. Fernando Viola da Torrazza Piemonte (Torino) perse la vita su viale Parioli, il quartiere dove aveva scelto di vivere con la moglie e i figli che, all’epoca, avevano 14 e 15 anni. Viola, centrocampista a tuttodondo cresciuto nel vivaio della Juve, era a bordo del proprio scooter che si schiantò contro un’auto. Di lui restano i ricordi delle prodezze in campo, ma anche il suo essere un giocatore atipico, un gentiluomo: dalla Juve di ‘Cesto’ Vyckpalek, lo zio di Zeman, fino alla Lazio. Proprio l’allenatore ceco lo fece esordite in bianconero, il 12 marzo 1972, in Juventus-Bologna, vinta 2-1 dai bianconeri. Viola venne gettato nella mischia per sostiture il ‘Barone’ Causio, a sua volta erede del ‘panzer’ Helmut Haller. Qualche settimana dopo, in seguito a un digiuno di alcuni anni, i bianconeri riconquistano lo scudetto. L’apporto di Nando Viola è minimo, ma essenziale. Giocatore di talento, dotato di buona tecnica, fantasia e uno straordinario dinamismo, Viola è stato un antesignano del centrocampista moderno. Uomo di calcio, ma anche di lettere e di cultura. Il calcio ai massimi livelli, infatti, non gli impedì di coltivare la passione per gli studi: riuscì a laurearsi in lingue e fu uno dei primi nella storia del calcio italiano a diventare dottore. Dopo la Juve, il prestito in B a Mantova, il ritorno alla casa madre – dove vide muovere i primi passi di un giovanissimo Paolo Rossi – poi il Cagliari, la Lazio, il Bologna, quindi ancora quattro stagioni in biancoceleste e l’epilogo – per diletto – a Subiaco, la squadra del paese di Ciccio Graziani. Infine, l’addio al calcio e lo schianto in viale Parioli che mise fine a tutto. (ANSA).
-
78 anni fa la strage di Domenikon,i greci chiedono giustizia
(ANSA) – ROMA, 14 FEB – Il 16 febbraio 1943 si consumò un Grecia, nel villaggio di Domenikon, uno dei peggiori eccidi compiuti dalle forze italiane di occupazione: almeno 140 civili furono trucidati come (illegittima) rappresaglia per l’uccisione, in una imboscata partigiana, di nove camicie nere: dopo 78 anni nessuno ha mai pagato per quella strage, oggetto di più inchieste, l’ultima delle quali archiviata recentemente, e i familiari delle vittime continuano a chiedere “giustizia”. “Queste persone non sono venute da sole, né in Grecia né nel mio villaggio. Le ha mandate lo Stato italiano ed erano rappresentanti dello Stato italiano”, ha scritto – parlando dei soldati che hanno compiuto la strage – Stathis Psomiadis, presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime di Domenikon, in una lettera al magistrato Marco De Paolis che, nonostante le indagini condotte, fu costretto a chiedere l’archiviazione perché tutti i possibili imputati erano ormai morti. E per questo chiese scusa. Psomiadis, pur ringraziando per l’impegno profuso, ha lamentato che l’Italia non ha mai assunto alcuna iniziativa per risarcire le vittime del massacro. Più in generale – come sottolineano gli storici Filippo Focardi e Lutz Klinkhammer nella prefazione al libro “Domenikon 1943. Quando ad ammazzare sono gli italiani” (Mursia), del giornalista Vincenzo Sinapi – fin dal dopoguerra è stata stesa una coltre di silenzio sui crimini compiuti dall’esercito fascista nei territori occupati, dove vennero fatte “migliaia di vittime innocenti per le quali non c’è mai stata giustizia”. A differenza di quanto avvenuto in Francia e nella stessa Germania, in Italia “un pubblico esame di coscienza sulle proprie responsabilità (…) è stato finora frenato da vari fattori, fra cui interessi politici e istituzionali restii a riconoscere le malefatte del Paese, non ultimo per scongiurare eventuali richieste di indennizzi da parte dei familiari delle vittime dei crimini italiani”. Resta questa una “pagina rimossa della storia del nostro Paese”, con la quale però “l’opinione pubblica dovrebbe finalmente confrontarsi”. (ANSA).
-
Aggredito in casa a Parigi lo scrittore ebreo Marek Halter
(ANSA) – PARIGI, 14 FEB – Lo scrittore ebreo Marek Halter è stato aggredito in casa la notte fra venerdì e sabato da due uomini con il passamontagna, che non hanno rubato nulla ma lo hanno colpito e gli hanno intimato di non gridare. Lo ha raccontato lui stesso a Le Figaro, precisando che i due uomini “non hanno rubato nulla”, lasciando anche sul tavolo la sua carta di credito “per mostrare che non era quella che li interessava”. “Volevano spaventarmi, avvertirmi”, ha detto lo scrittore, che ha presentato una denuncia alla polizia. (ANSA).