Categoria: News

  • Da Anzano alla Nuova Zelanda a piedi: Claudio Moja è ora in Friuli

    Da Anzano alla Nuova Zelanda a piedi: Claudio Moja è ora in Friuli

    La partenza di Claudio Moja lo scorso 15 aprile da Anzano del Parco

    Primi venti giorni di viaggio per Claudio Moja, il giovane partito da Anzano del Parco lo scorso 15 aprile e che punta ad arrivare a piedi, in tre anni, in Nuova Zelanda. Il cammino procede. Dopo qualche iniziale problema tecnico, tutto si è assestato e la marcia di Claudio, 25 anni, e del suo carrello – con tenda, vestiti e generi necessari ad affrontare questa avventura – va avanti spedita.

    Un selfie di Claudio Moja

    Proprio ieri Moja è arrivato in Friuli e ha passato questa notte a Latisana. In questi giorni i posti scelti per dormire sono stati svariati: dai boschi del Bergamasco al prato a fianco della tangenziale di Brescia. Sempre nel Bresciano c’è anche chi gli ha aperto le porte del suo bar per fargli passare la notte. Quotidianamente – più o meno all’ora del tramonto – Claudio Moja aggiorna gli amici e i fans con le dirette, sempre più seguite, sulla sua pagina Facebook. Un’occasione per raccontarsi e per salutare le persone che lo conoscono.

    L’anzanese con la sua tenda

    “E’ un viaggio molto logorante, sono stanco morto” ha esordito ieri sera Claudio, che poi ha spiegato che sabato dovrà essere a Trieste, dove incontrerà i suoi genitori. L’ultimo passaggio in Italia prima di sconfinare in Slovenia.  Oggi, per intanto, la sua meta è Cervignano del Friuli.

    Un bivacco notturno

    Poi l’anzanese ha ammesso un suo cruccio: “Non ho mai tempo per studiare. Mentre cammino vorrei leggere e informarmi, ma non ci riesco, perché devo stare attento a macchine e camion. Ma dovrò impegnarmi per risolvere questo problema”. Tra le idee per i prossimi giorni “quella di alleggerire il carrello. Io e il mio staff studieremo qualche soluzione” ha spiegato ancora Claudio, che da casa ha un gruppo di amici che lo seguono costantemente e lo supportano.

    La tenda montata nei pressi di un fiume

    Intenzione del 25enne è  attraversare l’Europa dell’Est, scendere verso la Turchia dai Balcani per poi fare tappa in Iran. Seguirà il passaggio in India e nei paesi del Sud-Est asiatico. Dopo il viaggio in nave Claudio farà l’attraversata del  deserto australiano per chiudere con un ultimo trasferimento verso la Nuova Zelanda.

    A piedi dalla Brianza alla Nuova Zelanda. Iniziato il viaggio di Claudio Moja. Le foto della partenza

  • Domenica prossima votano oltre 40mila comaschi. Ecco tutti i candidati sindaci

    Domenica prossima votano oltre 40mila comaschi. Ecco tutti i candidati sindaci

    Sono oltre 40mila i comaschi chiamati domenica prossima alle urne per eleggere 13 sindaci e altrettanti consigli comunali. I 43 seggi del Comasco resteranno aperti dalle 7 alle 23. Non sono previsti turni di ballottaggio, poiché nessuno dei paesi al voto supera i 15mila abitanti. Lo scrutinio inizierà subito dopo la chiusura delle operazioni elettorali.

    In questa competizione fa il suo esordio sulla scena amministrativa lariana il nuovo comune di Centro Valle Intelvi, nato dalla fusione di Casasco, Castiglione e San Fedele Intelvi.

    Di seguito, i comuni al voto e i candidati sindaci:

    Bulgarograsso

    Carlazzo

    Carugo

    Cassina Rizzardi

    Centro Valle Intelvi

    Cernobbio

    Laglio

    Lambrugo

    Lurago D’erba

    Montemezzo

    Mozzate

    San Siro

    Sorico

  • Dopo un lungo infortunio Bianchetti in campo a San Siro

    Dopo un lungo infortunio Bianchetti in campo a San Siro

    Dopo un infortunio che lo ha tenuto a lungo fermo, oggi è tornato in campo Matteo Bianchetti, comasco doc, che gioca nel Verona. Un rientro non molto fortunato, visto che gli scaligeri sono stati sconfitti per 3-0 a San Siro dall’Inter (doppietta di Mauro Icardi e rete di Ivan Perisic).   Bianchetti al 12′ del secondo tempo ha sostituito Alex Ferrari. Classe 1993, Bianchetti è cresciuto proprio nel vivaio dell’Inter, dove è finito ai tempi del fallimento del Calcio Como nel 2004. Agli inizi, infatti, il difensore era stato arruolato dagli osservatori della società lariana. Poi l’addio forzato e il passaggio ai nerazzurri.

    Matteo Bianchetti

    «Il mio rientro? E’ stata una bella emozione tornare a giocare dopo 10 mesi in questo stadio, sono soddisfatto per questo ma c’è rammarico per come è andata la partita – ha dichiarato Bianchetti sul sito ufficiale del Verona –  L’avevamo preparata in un altro modo, il gol preso subito ha condizionato tutta la gara ma sono errori che non possiamo permetterci perché poi diventa tutto più difficile. Abbiamo la fortuna di giocare tra tre giorni contro il Benevento nel primo match di un filotto molto importante per noi, la dovremo preparare bene sotto il punto di vista fisico e psicologico. Nelle partite precedenti abbiamo dimostrato di poter giocarcela in Serie A, dobbiamo tornare a fare punti a cominciare da mercoledì».

  • Droga, oltre 2mila tossicodipendenti  Il prefetto: «Il fenomeno è serio»

    Droga, oltre 2mila tossicodipendenti Il prefetto: «Il fenomeno è serio»

    «È innegabile che il fenomeno della droga sia presente seriamente nella provincia». Sono parole pronunciate dal prefetto di Como, Bruno Corda, nel corso di una recentissima conferenza stampa sui giardini a lago. Il prefetto aveva fatto eco al questore, Giuseppe De Angelis, che aveva risposto a una domanda sullo spaccio ai giardini e sul fatto che in Tribunale, a Como, da diverso tempo, vi siano circa due processi per direttissima per reati di droga ogni settimana. «Se il numero dei sequestri è alto, significa che l’attenzione è elevata e le forze dell’ordine presenti – aveva spiegato il questore – La situazione va alla rovescia rispetto ad altri reati. Purtroppo qui c’è grande domanda di droga da parte dei consumatori». In Prefettura arrivano anche tutte le segnalazioni degli assuntori, persone sorprese con modiche quantità di stupefacente. «C’è di tutto – ha spiegato Corda – dal ragazzino della Como bene al professionista».

    E per fotografare meglio la situazione, ecco i dati del Sert (Servizio dipendenze) dell’Asst Lariana, che ha sede in via Cadorna a Como. I comaschi in cura per tossicodipendenza da droghe sono stati ben 2.163 nel corso del 2017. Poco meno di un quinto di questi, ovvero 436 persone, sono detenuti nel carcere del Bassone e seguiti quindi direttamente nella casa circondariale, gli altri 1.727 hanno invece nella maggior parte dei casi una vita “normale”. A questi si deve naturalmente aggiungere il notevole sommerso, ovvero assuntori non ancora incappati in un qualsiasi tipo di controllo. Il Sert nel complesso ha in carico 2.806 pazienti con dipendenze patologiche. Elevato anche in numero degli alcolisti, sono 453 quelli seguiti (di cui 16 nella casa circondariale di Como); sono inoltre 144 le persone dipendenti da gioco d’azzardo patologico (20 al Bassone) e 61 i comaschi che vengono seguiti per la dipendenza dal tabacco.

    Paolo Annoni

  • Elena Barolo, relax sulle rive del lago per l’ex “velina”

    Trasferta a  Cernobbio per Elena Barolo, già “velina” di Striscia la Notizia e ora conduttrice televisiva, attrice e blogger. La showgirl si è concessa uno scatto a Villa d’Este e, in risposta ad un fan che le ha scritto sulla pagina Instagram, ha ammesso di avere il Lago di Como fra le sue mete preferite.

    Nata a Torino nel 1982, Elena Barolo è stata “velina” dal 2002 al 2004 con Giorgia Palmas, poi negli anni ha collaborato con una lunga serie di produzioni televisive, tra queste “Centovetrine”, “Donnavventura”, “Tutti pazzi per amore”, “Don Matteo” e “Il processo di Biscardi”.

  • Eupilio: la “Marcia di Primavera” in ricordo di Cristina Mazzotti

    Eupilio: la “Marcia di Primavera” in ricordo di Cristina Mazzotti

    Una marcia non competitivain ricordo di uno degli episodi più tristi della storia d’Italia e della provincia di Como. La “Marcia della Primavera” di Eupilio, in programma a Pasquetta (lunedì 2 aprile) con due percorsi da 7 e 13 chilometri, sarà inmemoria di Cristina Mazzotti.

    L’iniziativa è del Gruppo Giovani Eupilio che non dimentica – a 43 anni dai tragici fatti – la giovane del paese rapita (per ottenere un riscatto) e poi uccisa nel 1975. Il costo per partecipare alla marcia è di 5 euro. Ritrovo alla Pro Loco di Eupilio alle 8, partenza alle 9.

  • Evade dai domiciliari: un 66enne di Mariano Comense finisce in cella

    Evade dai domiciliari: un 66enne di Mariano Comense finisce in cella

    Era costantemente controllato dai carabinieri nel corso della sua detenzione ai “domiciliari”, misura cautelare successiva ad una indagine per spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di una verifica, tuttavia, i militari non l’hanno provato. Ne è dunque nata una segnalazione che ha portato ad una ordinanza di aggravamento della misura cautelare e all’arresto.

    In cella è finito un 66enne di Mariano Comense, denunciato dai carabinieri della Tenenza del paese per evasione. Il controllo – che ha poi portato alla modifica della misura – risale alla metà di maggio.

  • Forza Italia candida ufficialmente Alessandro Fermi alla presidenza del consiglio regionale

    Forza Italia candida ufficialmente Alessandro Fermi alla presidenza del consiglio regionale

    Giovedì mattina sarà eletto il nuovo presidente del consiglio regionale della Lombardia

    (da.c.) Il gruppo di Forza Italia in consiglio regionale ha indicato oggi all’unanimità il comascoAlessandro Fermiquale candidato alla presidenza dell’assemblea del Pirellone.

    L’elezione di Fermi è prevista per giovedì mattina, giorno in cui prenderà formalmente il via l’undicesima legislatura lombarda.Si chiude quindi ancora prima di iniziare il “giallo” sul possibile avvicendamento di Fermi con Silvia Sardone, la giovane consigliera eletta a Milano sempre nelle liste di Forza Italia con oltre 11mila preferenze personali.

    Sardone non ha partecipato alla riunione del gruppo forzista, probabilmente in polemica con la decisione di escluderla dalla giunta regionale.

    L’appoggio esplicito del governatore della Liguria, Giovanni Toti, che nei giorni scorsi aveva rilanciato suFacebookl’idea di un possibile “risarcimento” per la Sardone proprio con una candidatura alla presidenza del consiglio regionale, non ha avuto alcun effetto. Il candidato di Forza Italia e di tutto il centrodestra resta Fermi, il quale dovrà comunque superare lo scoglio del voto segreto.

    In soccorso del consigliere comasco potrebbero arrivare alcuni voti dal Pd, che con il capogruppoFabio Pizzulha fatto capire di essere disponibile a indicare Fermi «non per ragioni politiche ma per rafforzare il ruolo di garanzia rivestito dal presidente dell’assemblea».

    Tutto sarà più chiaro giovedì. Nelle prime tre votazioni, il presidente del consiglio regionale deve ottenere la maggioranza dei due terzi, ovvero 54 voti. Dalla quarta votazione è sufficiente la maggioranza assoluta dei componenti (41).

    «Il nostro candidato alla presidenza è sempre stato Alessandro Fermi – dice alCorriere di ComoGianluca Comazzi, neocapogruppo di Forza Italia in consiglio regionale – Lo abbiamo indicato in modo unanime per la sua esperienza e per il suo riconosciuto equilibrio. Mi sembra davvero la persona adatta a ricoprire un così importante ruolo super partes». Tra gli eletti di Forza Italia, aggiunge Comazzi, «non ci sono state obiezioni».

    E sull’appoggio eventuale del Pd? «Sarebbe positivo se ci fosse, dopotutto si tratta di eleggere il garante di tutti».

  • Forza Italia, si studia il rimpasto. Cresce intanto l’attesa per il coordinatore provinciale

    Forza Italia, si studia il rimpasto. Cresce intanto l’attesa per il coordinatore provinciale

    Una veduta di Palazzo Cernezzi

    Una riunione di passaggio che ha comunque messo sul piatto alcuni temi caldi. Forza Italia, in attesa di conoscere il nome del nuovo coordinatore provinciale e nel tentativo di capire come si tradurrà l’annunciato giro di deleghe che il sindaco ha in mete di realizzare con ogni probabilità dopo l’estate, si è riunita prima in Comune e poi al tavolo di un ristorante cittadino.Il vertice si è tenuto lo scorso giovedì. Presenti i forzisti presenti in Comune, insieme al coordinamento cittadino e, cerimoniere, il neo presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi.  Dopo aver ribadito la necessità di arrivare quanto prima all’individuazione di un coordinatore provinciale, ci si è concentrati su quanto sta accadendo e dovrà accadere in Comune. Sul primo fronte il nodo da sciogliere è a livello regionale dove la coordinatrice lombarda Mariastella Gelmini potrebbe lasciare dopo essere stata eletta capogruppo alla Camera del partito di Berlusconi. Va chiarito quindi se si dovrà trovare un suo sostituto prima di discutere delle singole province come quella comasca. Fondamentale in tal caso un confronto tra Alessandro Fermi e questo nuovo interlocutore prima di arrivare all’indicazione del suo sostituto. Il rebus Gelmini dovrebbe chiarirsi entro metà maggio. Passando alla città sarebbero emersi dei malumori sulla situazione non chiarissima del vicesindaco Alessandra Locatelli (Lega), neo parlamentare e assolutamente intenzionata – come ribadito più volte dalla stessa interessata – a non lasciare il suo posto in giunta per dedicarsi “solo” all’attività parlamentare. Il gruppo avrebbe poi individuato alcuni temi cittadini su cui concentrare al massimo gli sforzi a partire dal regolamento di polizia locale.Intanto Forza Italia ha comunque deciso di riunirsi nuovamente già la prossima settimana per andare avanti con il discorso iniziato lo scorso giovedì e in attesa di risolvere il nodo cruciale del coordinamento provinciale che avrebbe delle ricadute inevitabili anche a livello cittadino

  • Frodi al fisco ed evasione: numeri da capogiro. Sono 281 le persone denunciate dalla Finanza

    Frodi al fisco ed evasione: numeri da capogiro. Sono 281 le persone denunciate dalla Finanza

    Sono numeri che destano impressione quelli diffusi annualmente dalla guardia di finanza. E anche quest’anno non ha fatto eccezione: sono 113 gli evasori totali individuati solo nel Comasco, ovvero persone completamente sconosciute al fisco che vivono e guadagnano alle spalle della collettività.Soggetti che da soli hanno evaso oltre 29 milioni di euro di Iva.Poi ci sono i 225 milioni di euro sottratti allo Stato da quelli che vengono chiamati i “grandi evasori” (26 accertati nella nostra provincia) ovvero chi, per sottrarsi ai propri obblighi fiscali, utilizza artifici contabili, fatture false, frodi “carosello” e altro, il tutto spesso avvalendosi di consulenze professionali.Dati che sono stati illustrati oggi nel corso delle celebrazioni per il 244° anniversario di fondazione della Guardia di finanza.Sono state 281 le persone denunciate nell’ambito delle frodi fiscali in un anno e mezzo di attività, dal 1° gennaio 2017 al 31 maggio 2018. Per sedici di queste sono scattate anche le misure cautelari chieste dall’autorità giudiziaria.Notevole anche il volume dei sequestri portati avanti dai finanzieri su beni che erano a disposizione di chi ha frodato il fisco: la cifra ha toccato i 14 milioni di euro, con proposte – in attesa di risposta da parte dell’autorità giudiziaria – per altri 140 milioni di euro.Numeri che fanno capire come tra i problemi dell’Italia non bisognerebbe mai dimenticare anche quello di chi quotidianamente froda il fisco.Titoli e valutaNon cessa poi il movimento di soldi e titoli dall’Italia verso l’estero e viceversa. Sono stati 160 i milioni di euro intercettati dalla guardia di finanza di Como in denaro oppure in titoli. Di questi, 135 milioni di euro sono stati sottoposti a sequestro. L’ultimo in ordine di tempo solo poche settimane fa, quando al valico di Como-Brogeda è stato fermato un 41enne broker di Campobasso che viaggiava senza scomporsi con nascosti nell’auto 253mila euro (il limite è 9.999 euro) con tagli da 500 euro.Contraffazione e drogaImportanti anche i dati sulla contraffazione, attività che la Finanza porta avanti a tutela del “made in Italy”. Sono stati 300mila gli articoli sequestrati in un anno e mezzo, con 25 operazioni e 20 denunciati.Nel campo della lotta al traffico di sostanze stupefacenti, infine, sono state 241 le persone finite con l’essere iscritte sul registro degli indagati della Procura di Como. Sequestrati 431 chili di hashish e marijuana, 8 chili di cocaina, 60 chili di eroina e ben 850 chili di sostanze psicotrope. Da segnalare anche 137 persone indicate al Prefetto in quanto assuntori di sostanze stupefacenti.