Categoria: Notizie locali

  • Giancarlo Frigerio: «Collaboreremo alla gestione di Porta Pretoria»

    L’associazione«Finalmente sono state risolte le difficoltà trovate lungo il percorso. Per la città di Como è un evento importante». Commenta così il presidente della Società Archeologica Comense, Giancarlo Frigerio, l’apertura del parco archeologico sotterraneo della “Porta Pretoria”. Va ricordato tra l’altro che uno dei sostenitori più illustri di questo prezioso sistema di reperti è stato Giorgio Luraschi, cui l’Archeologica ha dedicato il nuovo volume della sua monumentale “Storia di Como” dedicato

    proprio al periodo romano dove ci sono pagine importanti proprio sui ritrovamenti di via Cesare Cantù e sul sistema di fortificazioni cittadino. «Ci siamo messi a disposizione del Comune per sostenere la funzione turistica di questo grande tesoro cittadino – continua Frigerio – e siamo pronti a collaborare alla sua gestione. Speriamo sia il primo passo per arrivare un giorno a una più completa fruizione del sistema di fortificazioni che cinge il centro storico di Como».

  • Giovani promesse del basket. Un canturino ai mondiali

    Luca Cesana si è qualificato con la Nazionale Under 16 per Dubai 2014

    (a.p.) «Peccato non aver vinto la medaglia di bronzo, ma sono contento lo stesso perché ci siamo qualificati per i prossimi Mondiali di Dubai 2014».Stanco ma felice ieri è tornato a casa, nella sua Brianza, Luca Cesana, il giovane cestista di Albavilla in forza alla Pallacanestro Cantù il quale si è classificato al quarto posto con la Nazionale ai campionati europei Under 16 conclusi domenica a Kiev, in Ucraina.L’avventura di Cesana con la maglia azzurra è stata un mix di emozioni

    e si è chiusa ai piedi del podio in virtù della sconfitta subìta domenica nella finale per il 3° posto contro la Grecia per 78-50. Una sconfitta netta (4 punti per il canturino in 7 minuti di gioco) che però non ha guastato il morale del giovane alfiere brianzolo.«Sono comunque molto soddisfatto del quarto posto anche se è rimasto un pizzico di amaro in bocca per non aver vinto la medaglia, ma la qualificazione per il mondiale è già un grandissimo risultato».Già, perché Cesana parteciperà con i compagni azzurri la prossima estate alla rassegna iridata a cui si qualificavano sole le prime cinque degli Europei: un risultato storico anche per il Progetto Giovani Cantù che premia ulteriormente il buon lavoro svolto negli ultimi anni del vivaio biancoblù dopo la medaglia d’oro conquistata il mese scorso da Abass Awudu agli Europei Under 20. L’ultima cestista nostrana a partecipare a un mondiale giovanile è stata l’ex della Comense Giulia Maffenini, miglior marcatrice dell’Italia Under 19 nel 2011 in Cile.Cesana ripercorre il suo cammino ai campionati andati in scena a Kiev. «Il momento più bello è stato sicuramente la vittoria ottenuta contro la Turchia per 82-73 ai quarti che non solo ci ha qualificato per le semifinali ma ci ha anche regalato il biglietto per i Mondiali 2014. Personalmente, invece, il momento più emozionante l’ho vissuto all’ingresso in campo durante la prima partita contro la Croazia, il mio esordio ai campionati. Da brividi».Il bilancio finale è indimenticabile per il baby biancoblù che, ricordiamo, ha avuto in Nazionale un altro canturino doc in veste di team manager: Fabrizio “Ciccio” Della Fiori. «Questo campionato europeo – sottolinea Cesana – mi ha insegnato molto ed è stata una grande occasione per fare esperienza». Un’esperienza vissuta con i genitori, primi tifosi a bordo campo.«È vero, non sono voluti mancare a Kiev. Li ho visti soddisfatti e felici, ci hanno sempre sostenuto anche dopo le sconfitte».Ora per il 15enne canturino un po’ di meritate vacanze prima di iniziare la nuova stagione agonistica che lo vedrà impegnato sia nel Progetto Giovani sia aggregato con la serie A di Stefano Sacripanti.«Per me il prossimo sarà un anno importante, devo crescere in vista dei mondiali con la Nazionale ma anche con Cantù per provare a migliorare il risultato ottenuto dai compagni del 1996 alle ultime finali nazionali Under 17. Ora ho una settimana di riposo per recuperare, poi inizierò ad allenarmi con la serie A. Non vedo l’ora, sarà un’altra occasione per fare nuove esperienze e crescere sotto la guida di un ottimo allenatore come Pino Sacripanti e al fianco di grandi campioni». Ricordiamo che la prima squadra della Pallacanestro Cantù si radunerà domenica 25 agosto alla Ngc Arena, anche se non sarà a ranghi completi mancando i nazionali. Prima del fine settimana, però, potrebbero esserci novità sul fronte mercato: nel quartier generale biancoblù si continua a lavorare per chiudere il roster con l’ultimo giocatore, il numero 4, probabilmente americano, che dovrà fare il cambio di Marty Leunen. Aspettando i campioni della serie A, ieri si sono radunate le prime squadre del vivaio canturino: apripista i gruppi Under 19 e Under 17, domani invece toccherà agli Under 16, Under 15 e Under 14. La stagione 2013-14 in casa biancoblù, di fatto, ha ormai aperto i battenti.

  • Grand hotel Carlotta

    Grand hotel Carlotta

    Tesori lariani – La storica villa di Tremezzo, arricchita da un prestigioso parco botanico, si appresta a ospitare una nuova mostra tematicaSe il turismo lariano – come recitano le ultime statistiche rese note dalla Camera di Commercio di Como e dagli Albergatori della provincia – deve molto agli stranieri, uno dei poli di eccellenza che attraggono visitatori oltre i patri confini è Villa Carlotta di Tremezzo,

    autentico gioiello seicentesco che viene celebrato ora da un sontuoso volume di grande formato e con splendide foto a colori, curato dalla direttrice Simona Bertolucci e pubblicato da Allemandi & C. (Villa Carlotta. Museo, parco  storico, giardino botanico sul lago di Como, pp. 108, 18 euro), edito anche in inglese e diffuso pure negli Stati Uniti, tanto che è in vetrina nella prestigiosa libreria Rizzoli di New York.

    Un volume che racconta, con il contributo di storici dell’arte e di esperti di botanica, tutte le valenze di questo tesoro lariano: oltre 70mila metri quadri visitabili tra giardini e strutture museali, con un parco celeberrimo in tutto il mondo per la stupefacente fioritura primaverile dei rododendri e delle azalee in oltre 150 varietà, un patrimonio verde di prim’ordine che offre straordinari scorci che ben giustificano la fama di questo luogo, fin dall’Ottocento considerato «un angolo di paradiso» tanto che di Villa Carlotta si innamorarono fior di scrittori, da Stendhal a Flaubert, da Twain a De Marchi, come documenta in una appendice letteraria proprio il volume appena edito da Allemandi & C. Autori innamorati del paesaggio, del patrimonio floreale della villa ma anche di quello artistico, con i celebri dipinti di Francesco Hayez e i marmi di Antonio Canova che sono diventati alcuni dei più importanti simboli della cultura lariana nel mondo.Un’eredità importante che la villa tutela ancora oggi, come membro dei più prestigiosi circuiti artistici e botanici d’Italia: circuito dei “Grandi Giardini Italiani”, “Rete degli Orti Botanici della Lombardia”, “Rete Museale dell’800 lombardo”. Senza contare le collaborazioni con altri prestigiosi enti culturali.La mostra temporaneaUn’altra freccia all’arco della storica dimora sarà da sabato prossimo la nuova mostra “Andiamo al Grand Hotel”. La vita in albergo sul Lago di Como agli albori del ‘900 che fa seguito al grande successo della mostra di pittura del maestro comasco Virgilio Vairo e che, in oltre 100 scatti e reperti d’epoca celebrerà il mito del turismo d’élite del Lago di Como all’alba del secolo scorso, quando già il Lario rappresentava una tappa immancabile per il l’èlite colta che in quel periodo stava imparando a viaggiare: un turismo ricco, colto e internazionale proveniente dall’Inghilterra, dalla Francia, dalla Germania, dall’Austria, dal Belgio, dalla Svizzera e persino dalla Russia degli Zar.Il tutto magicamente riflesso di una società mondana e aristocratica, amante degli ambienti eleganti e raffinati, che proprio sul lago trovava i luoghi adatti per ristorarsi, far salotto e tessere amori e trame.L’esposizione che, accanto ai Principi di Savoia, immortala Josephine Baker, Ava Gardner o il dirigibile Norge N-1 di Umberto Nobile subito dopo la trasvolata del Polo Nord che l’ingegnere realizzò nel 1926, offrirà così l’occasione per un viaggio nel tempo che ha anche uno scopo didattico preciso oltre che di intrattenimento.La mostra, che chiuderà domenica 1° settembre, è curata dal professor Francesco Soletti, saggista e autore per conto del Touring Club di una lunga serie di guide, e dalla stessa Serena Bertolucci, direttrice di Villa Carlotta.Per maggiori informazioni, è possibile contattare l’ente che gestisce dal lontano 1927 Villa Carlotta al numero 0344.40.405 o mandare una mail all’indirizzo di posta elettronica segreteria@villacarlotta.it. Orario: tutti i giorni 9-18.30. Prezzo incluso nel biglietto. Sito web www.villacarlotta.it.

  • Grandi mostre, nuovo scontro sui costi

    Arte e turismo – La replica dell’assessore Gaddi: «Quest’anno sarò io in prima persona a occuparmi degli sponsor»Deficit complessivo di 226mila euro: tensione in maggioranzaPuntuali, come ogni anno, arrivano le polemiche sull’organizzazione delle grandi mostre sul Lario. Ad agitare le acque sono stati, ieri, i consiglieri comunali di maggioranza Massimo Serrentino (Pdl) e Pasquale Buono (Autonomia liberale, ma con tessera Pdl in tasca). I due – a pochi giorni di distanza dalle proteste espresse in giunta anche dall’assessore leghista Diego Peverelli – sono andati all’attacco sull’ennesima “scoperta” relativa ai conti degli eventi a Villa Olmo.Leggi l’articolodiCasoinCRONACA

  • I conti in tasca al campus del San Martino

    (da.c.) «Lavoriamo alla costruzione di un piano finanziario. Quando sarà pronto e circostanziato, dirò com’è fatto». Sono le parole con cui Mauro Frangi, presidente di Univercomo, ha risposto giovedì scorso alla domanda sulle risorse necessarie a realizzare il primo lotto del campus universitario del San Martino.Domanda inevitabile, perché relativa alla questione principale: dove si trovano i 15 milioni di euro necessari per avviare il cantiere? Ieri mattina, a Cernobbio, sono giunte

    le rassicurazioni del presidente della Regione, Roberto Maroni. Utili, certo. Ma tutte da verificare nella loro praticabilità.Le risorse e i tempiProviamo a fare un po’ d’ordine. La realizzazione del campus costa, all’incirca, 80 milioni di euro. Univercomo e Politecnico vorrebbero però avviare in questa fase un primo lotto funzionale per il quale servono 15 milioni. Allo stato attuale, sarebbero disponibili soltanto 2,3 milioni, una riserva che Univercomo ha a bilancio per interventi a favore del Politecnico lariano. I promotori dell’iniziativa puntano, com’è noto, a ottenere anche 5 milioni dal bando Cariplo in scadenza il prossimo 15 novembre.Se tutto andasse per il verso giusto, nel giro di un paio di mesi il progetto potrebbe contare su 7,3 milioni di euro. Ne mancherebbero altri 7,7.Sino a oggi, la Regione non aveva dato alcuna garanzia su possibili investimenti. Le dichiarazioni di Maroni potrebbero cambiare il quadro. Nel bilancio del Pirellone non sono stati stanziati fondi sul campus ma una variazione, per quanto molto consistente, è sempre possibile.I dubbi dei revisori dei contiSenza i soldi della Regione, la faccenda si complica. E parecchio. Stando a quanto è stato detto ai tavoli tecnici, l’ipotesi percorsa da Univercomo e Politecnico per finanziare il campus è legata alla cessione della sede di via Valleggio.In pratica, il Politecnico venderebbe all’Università dell’Insubria una parte dell’attuale polo universitario per reinvestire subito dopo nel campus.Questa manovra, però, non è di così semplice attuazione. Anzi, appare allo stato dei fatti praticamente impossibile. Sembra infatti che i revisori dei conti del Politecnico abbiano fatto notare come non sia possibile cedere una parte del proprio patrimonio per destinare il ricavato ad altri enti. Non potendo acquisire le aree e gli edifici del San Martino, infatti, il Politecnico userebbe i propri fondi per ristrutturare edifici di proprietà della Regione Lombardia.Una manovra azzardata che, oltre a non avere il via libera del collegio dei revisori del Politecnico, dovrebbe scontare tempi lunghissimi, incompatibili con il bando Cariplo. Bisogna rammentare come una volta assegnati i fondi, il cantiere deve partire entro sei mesi. Si può immaginare che la Fondazione adotti una politica “elastica” e non spulci necessariamente i giorni sul calendario. Ma un ritardo di qualche settimana o due-tre mesi è un conto, uno stop lungo un anno (o più) è tutto un altro paio di maniche.Il progetto: costi e tempiC’è poi un’ultima questione. Per partecipare al bando Cariplo bisogna presentare un progetto esecutivo. In attesa di vedere i disegni, sorge spontanea la domanda su chi paga. Se anche fosse realizzato internamente al Politecnico, il progetto costerebbe il 3% del valore complessivo dell’opera: 450mila euro almeno. Anche questo è un punto oscuro.3. Fine

  • I NODI DELLA SETA

    Focus sul futuro del tessile comasco

  • A Locarno l’estate dei grandi concerti spera in Mika

    A Locarno l’estate dei grandi concerti spera in Mika

    Tempi davvero difficili anche per la musica live. Darsi un orizzonte dal quale provare a ripartire sembra sempre più difficile. Eppure, con le dovute premesse, ci prova il Canton Ticino con il “Connection Festival” di Locarno: «Abbiamo deciso di annunciare questo grande artista perché abbiamo pensato che un’infusione di positività servisse a tutti. Sono momenti duri per ognuno di noi, eppure continuiamo a sperare che la cooperazione di tutti argini il problema quanto prima, per tornare ad abbracciarci stretti davanti a un palcoscenico cantando a squarciagola la nostra canzone preferita».Ed ecco che il 21 giugno a Locarno, naturalmente se l’emergenza virus sarà rientrata come tutti speriamo, arriverà Mika, una grande voce, un eccezionale performer, che ha la straordinaria capacità di coinvolgere il pubblico dall’inizio alla fine dello show, un artista internazionale, apprezzato in tutto il mondo, che in molti ricorderanno anche protagonista al Teatro Sociale di Como nel 2015.Il “Connection Festival”, giunto quest’anno alla sua terza edizione, si conferma l’evento di apertura dell’estate ticinese che, dopo l’annuncio di Marracash, atteso il 20 giugno, aggiunge al suo cartellone un nuovo grande nome a garanzia di un’edizione emozionante e ricca di divertimento. Dopo il singolo Ice Cream, che ha anticipato l’album My Name Is Michael Holbrook, uscito a ottobre 2019, Mika porta le nuove canzoni e tutti i suoi straordinari successi in tour con uno spettacolo colorato ed eclettico che farà il giro dell’Europa e del mondo.Dopo la partecipazione a show televisivi di successo come Stasera CasaMika e X Factor in Italia e The Voice in Francia, Mika ha deciso di riportare il focus totalmente sulla musica: a dodici anni dal debutto di Life In Cartoon Motion che fu lanciato dalla hit Grace Kelly, il nuovo progetto dell’artista libanese arriva dopo quattro album che gli hanno fruttato certificazioni d’oro e di platino in 32 Paesi del mondo per oltre 10 milioni di dischi venduti.Anche a luglio, protagonista della musica live ticinese sarà ancora Locarno con il suo luminoso “Moon&Stars”, considerato dal pubblico e dai big del pop il festival più bello della Svizzera.L’attesa kermesse, sperando che per l’estate sia tutto tornato alla normalità, si terrà dal 10 al 19 luglio; gli organizzatori hanno già annunciato quasi tutto il programma della rassegna. Tra gli artisti internazionali più attesi troveremo a Locarno Gwen Stefani, Lenny Kravitz, Lionel Richie e James Blunt. Andiamo con ordine e partiamo dalla pop star americana che si è vista costretta ad annullare ben quattro date del suo tour a Las Vegas a causa di un esaurimento nervoso. Fan in apprensione ma per Gwen Stefani, nota anche come vocalist dei No Doubt, c’è tutto il tempo per rimettersi in salute e tornare in concerto con la sua musica. Se per Lenny Kravitz ci saranno le canzoni del suo ultimo album Raise Vibration, per Lionel Richie la scaletta sarà invece una cavalcata fatta di 30 anni di successi. Infine, il corpo del concerto di James Blunt sarà incentrato sui brani del recente Once Upon a Mind.

  • A Sanremo con il brano per Lugano

    A Sanremo con il brano per Lugano

    L’autore lo propone come nuovo inno dell’Hockey Lugano. Per ora non si sentirà alla Resega, il palazzetto dei bianconeri, ma alla sfida canora “Sanremo Senior”, un concorso musicale per autori Over 40.

    Silvano Orlando, nato nel 1950, originario della Valle Intelvi e ticinese di adozione, si è qualificato alla finale del concorso con il brano “Sogna sogna, mia Lugano”.«Sarei felice che diventasse l’inno ufficiale dell’Hockey Lugano», spiega l’autore, che ha voluto dedicare

    questo tributo alla città ticinese, come in passato aveva fatto con la Valle Intelvi.Orlando vanta nel suo curriculum musicale importanti collaborazioni, tra cui quella con Alberto Radius.

  • “Abbondino d’Oro”, lunedì la commissione

    LE CIVICHE BENEMERENZE DI COMOLa commissione per le civiche benemerenze del Comune di Como si riunirà lunedì prossimo, 4 novembre, alle 14.30, per esaminare le 28 candidature presentate dai cittadini per l’attribuzione degli “Abbondini d’Oro”. L’organismo è composto dai componenti della Commissione I (Affari Generali e Istituzionali, Bilancio e Programmazione, Personale), dal sindaco o da un assessore delegato e dal presidente del consiglio comunale. Le civiche benemerenze non possono superare ogni anno il numero complessivo di tre e vengono conferite a persone in vita o decedute entro l’ultimo biennio e ad enti operanti in città. Tra i candidati quest’anno figurano la Società Ortofloricola Comense, la Federazione Cuochi Comaschi, la Società dei Palchettisti proprietaria del Teatro Sociale che compie quest’anno due secoli di vita, l’associazione “La Stecca”, i vigili del fuoco di Como, la “Famiglia Comasca”, la “Banda Baradello” e la Caritas Diocesana.

  • Aggrediti mentre scendono dall’auto. Paura a Rovello Porro per marito e moglie

    Brutta avventura a Rovello Porro per una coppia di coniugi 50enni che stava rincasando dopo una serata di divertimento. Appena arrivati nel parcheggio della propria abitazione, sono stati avvicinati da due malviventi e rapinati dell’auto.Una Fiat Bravo nuovo modello di cui sono state disposte le ricerche. Del mezzo, al momento, si son perse le tracce.L’episodio, di cui si è saputo solo nella giornata di ieri, risale però alla notte tra sabato e domenica scorsa ed è avvenuto nelle

    strade del centro di Rovello Porro.Qui, i due coniugi, a bordo della loro auto, dopo una serata spesa fuori casa hanno fatto rientro alla propria abitazione.Al momento di scendere dall’auto, tuttavia, una coppia di malviventi si è fatta loro incontro minacciandoli e intimando di lasciare la vettura. Non c’è certezza se i due rapinatori fossero o meno armati.Marito e moglie, che avevano appena parcheggiato, sono stati fatti scendere con la forza dalla loro Fiat Bravo.L’azione è stata fulminea e i malviventi sono poi saliti a bordo della stessa vettura scappando senza lasciare tracce.Le vittime del colpo hanno poi avvisato i carabinieri della compagnia di Cantù. I militari hanno iniziato le ricerche che al momento non hanno ancora dato esito.Per i coniugi di Rovello Porro tanto spavento ma per fortuna non avrebbero riportato ferite.

    M.Pv.