Categoria: Notizie locali

  • Maltrattamenti alla ex moglie sul posto di lavoro: 43enne arrestato a Cantù

    Maltrattamenti alla ex moglie sul posto di lavoro: 43enne arrestato a Cantù

    I carabinieri del Radiomobile di Cantù erano intervenuti per una segnalazione in via del Lazzaretto. Un uomo minacciava e inveiva contro la ex moglie da cui si era separato. Vessazioni che, secondo la vittima, proseguivano da almeno due anni, ovvero da quando la relazione era finita. Nei guai, con le accuse di stalking e maltrattamenti in famiglia, arrestato in flagranza di reato, è finito un 43enne dello Sri Lanka, residente a Cantù, regolare in Italia e corriere di professione. L’intervento ha fatto aprire in fascicolo di quello che ormai viene comunemente chiamato “codice rosso”, procedura “accelerata” che porta a combattere gli atti persecutori e le violenze contro le donne ma anche i soggetti deboli. La vittima, 41 anni, sarebbe stata raggiunta dall’ex marito sul posto di lavoro e minacciata di morte oltre che ingiuriata. Nell’ultimo episodio (sabato alle 13.30) la vittima si sarebbe rinchiusa all’interno di un caseggiato per poi chiedere l’intervento dei carabinieri del Radiomobile della compagnia di Cantù. L’uomo nelle prossime ore verrà sentito dal giudice.

  • Aggredito un vigile della polizia locale di Cantù

    Aggredito un vigile della polizia locale di Cantù

    Una ragazza di 25 anni, visibilmente ubriaca, ha aggredito mercoledì scorso, dopo le 16, un agente della polizia locale intervenuto con un collega in via Roma, a Cantù, dove era stato segnalato un incidente. In realtà, si trattatava di un’auto che, abbandonata dietro a un’altra vettura regolarmente parcheggiata, impediva a quest’ultima di muoversi.

    Durante le verifiche, da un vicino pubblico esercizio è uscita la 25enne, residente a Lurago d’Erba, che ha iniziato a inveire contro i vigili e ha tentato di salire sull’auto in sosta vietata. Gli agenti hanno tentato di calmare la giovane, la quale, per tutta risposta, ha colpito ripetutamente uno di loro. Il vigile ha riportato lesioni guaribili in 10 giorni.

    Ulteriori particolari sul “Corriere di Como” in edicola sabato 3 maggio

  • Agrinatura, la difesa della biodiversità per tutelare il settore. Esperti e ricercatori si confrontano

    La difesa della diversità biologica è sicuramente uno dei temi di stringente attualità internazionale da cui dipende il futuro dell’agricoltura e dell’intero pianeta.E Agrinatura non poteva non dedicare un convegno al tema. Nel calendario degli appuntamenti infatti, venerdì 26 aprile alle 11 in sala Lario, autorevoli ricercatori e giovani agricoltori interverranno al convegno “Agricoltura e tutela dell’agro-biodiversità” con riflessioni e proposte concrete per realizzare un’agricoltura veramente sostenibile che tuteli gli agro-ecosistemi. Una riflessione necessaria visto che l’aggressione da parte dell’uomo alle risorse naturali, a partire dalla biodiversità, sta minacciando ormai la sua stessa sopravvivenza.Nel 2005 l’Onu denunciava che il 60% dei servizi eco-sistemici del pianeta erano stati degradati e che il tasso di estinzione delle specie era di circa 100-1000 volte superiore al tasso naturale. Nel 2018, inoltre, il Wwf stimava una perdita del 60% delle popolazioni dei vertebrati e spiegava che il 75% della superficie terrestre aveva ormai perso le sue condizioni di naturalità: la perdita del 75% delle piante e degli animali estinti negli ultimi 500 anni sarebbe da imputare all’agricoltura. Ecco perché agricoltura e biodiversità sono due temi profondamente legati.Da un lato, lo sfruttamento intensivo e il ricorso massiccio ai fitofarmaci, che dalla seconda metà del secolo scorso caratterizzano l’agricoltura, sono una delle cause principali della perdita di biodiversità, non solo di quella agricola, ma a livello planetario. Dall’altro, proprio la agro-biodiversità, intesa come ricchezza di varietà, razze, forme di vita e genotipi, di habitat, di elementi strutturali e di colture agrarie diversificate, è una condizione fondamentale perché l’agricoltura stessa possa sopravvivere.In questo scenario si inserisce il convegno che ha l’intento di contribuire allo studio e alla promozione di forme di agricoltura che mirino a ricostruire gli agro-ecosistemi e la loro biodiversità: una priorità che, da tempo, è ai primi posti nell’agenda politica mondiale e sta toccando la coscienza di molti cittadini e consumatori.Il convegno vedrà la partecipazione di accademici e ricercatori, quali la professoressa Ilda Vagge, del Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali – Produzione, territorio, agroenergia dell’Università degli Studi di Milano, e il professor Fabio Taffetani, ordinario di Botanica applicata della Università Politecnica delle Marche.

  • All’Insubria due giorni sulla “metafisica”

    Al convegno del Centro Internazionale Insubricopartecipa anche il celebre filosofo Carlo Sini. A lui la “lectio” introduttiva

    Due giorni intensi per ritagliarsi un tempo per la mente e trattare di temi che vanno oltre la natura, cioè, per dirla con gli antichi, per confrontarsi con la “metafisica”, con ciò che, come indica l’etimologia stessa della parola, va al di là di quel che possiamo vedere e toccare.L’invito arriva dall’Università dell’Insubria, e in particolare dal Centro Internazionale Insubrico, organizzatori di un convegno nazionale che si terrà in modalità webinar giovedì 15 e venerdì 16 aprile. Organizzato in collaborazione con lo storico “Giornale di metafisica”, l’evento è aperto agli studenti, alle scuole e al pubblico interessato.«Se per metafisica si intende una conoscenza assoluta e definitiva del reale, questa conoscenza si colloca senz’altro al di là dell’orizzonte umano – spiegaFabio Minazzi, direttore scientifico del Centro Insubrico, nonché professore ordinario di Filosofia della scienza – Ma se, invece, si intende l’architettura del pensiero, ovvero le modalità specifiche con cui qualunque riflessione e qualunque programma di ricerca deve strutturarsi, allora la metafisica, in questa accezione critica, svolge ancora un ruolo imprescindibile entro tutte le più diverse attività umane, anche quella scientifica». In apertura, il 15 aprile dalle ore 9, dopo i saluti del rettore dell’Insubria Angelo Tagliabue, la lectio magistralis del grande filosofo Carlo Sini, Accademico dei Lincei, che offre un excursus sul ruolo e la funzione che la metafisica ha avuto dal pensiero greco di Platone e Aristotele fino alla riflessione del Novecento e a quella contemporanea. Seguiranno altri interventi di docenti di filosofia provenienti da diverse università italiane: Giuseppina Strumiello, Mauro Visentin, Marco Buzzoni, Rossella Fabbrichesi e lo stesso Fabio Minazzi.Il simposio termina venerdì pomeriggio con una discussione collettiva, coordinata da Giuseppe Nicolaci e Leonardo Samonà dell’Università di Palermo, a cui partecipano tutti i relatori insieme al pubblico che si è prenotato. La partecipazione è libera e gratuita ma è richiesta l’iscrizione, con una mail a: sbarile@uninsubria.it.

  • Aperto lo store del “bike sharing”

    Aperto lo store del “bike sharing”

    Ieri mattina l’inaugurazione

    (a.cam.) Punto vendita dedicato, aperto 7 giorni su 7, con la possibilità di acquistare abbonamenti brevi o lunghi, da un giorno a un anno. Bike sharing più facile per comaschi e turisti nello store di “Bici in Città”, inaugurato ieri in via Volta 45 a Como.

    Presentandosi in negozio sarà possibile acquistare una tessera per l’utilizzo delle bici del bike sharing. L’abbonamento per un giorno costa 3 euro; 5 per una

    settimana; 10 per un mese e 35 per un anno. Per la prima settimana di apertura dello store, pedalare 365 giorni costerà soltanto 30 euro.La prima mezz’ora di utilizzo è sempre gratuita. Nei primi 2 mesi di attivazione del servizio, a Como sono stati attivati 100 abbonamenti, mentre le bici sono state prelevate 2mila volte. Il 92% delle pedalate è durato meno di mezz’ora e il tragitto più gettonato è stato quello dalla Funicolare a Santa Chiara. Già in previsione, per il 2014, l’apertura di tre nuove stazioni a Tavernola, in piazza Cacciatori delle Alpi e in zona Politecnico. Lo store Bike & Co è aperto da lunedì a venerdì dalle 10 alle 19 e sabato e domenica dalle 10 alle 16.

  • Arrestato per possesso di droga: «Sono senza lavoro, volevo guadagnare»

    Arrestato per possesso di droga: «Sono senza lavoro, volevo guadagnare»

    Era incensurato, ma anche senza lavoro.«Ero disperato, è stato un tentativo di guadagnare qualcosa», avrebbe detto al giudice che lo interrogava.Si è tenuto ieri mattina l’interrogatorio del giovane arrestato dai carabinieri dopo essere stato trovato in possesso di diverse sostanze stupefacenti durante un controllo nel comune di Bregnano.Di fronte al giudice delle indagini preliminari che lo stava interrogando, il 23enne – assistito dall’avvocato Annalisa Abate – avrebbe risposto a tutte le domande, spiegando anche il perché avesse nel proprio borsello sia hashish sia marijuana, ma anche un piccolo quantitativo di cocaina.«Sono senza lavoro – avrebbe detto, parola più, parola meno – È stato un tentativo di guadagnare qualcosa».Il ragazzo è stato poi scarcerato ed è andato ai domiciliari. L’interrogatorio si è tenuto ieri mattina.L’intervento dei carabinieri risaliva invece alla fine della scorsa settimana.Il ragazzo, residente a Lazzate (nella provincia di Monza Brianza), era stato fermato per un controllo a Bregnano.L’accusa nei suoi confronti è quella di spaccio di stupefacenti. Ai militari dell’Arma della compagnia di Cantù, impegnati nei controlli sul territorio, il giovane era apparso agitato in modo sospetto, tanto da spingerli ad approfondire gli accertamenti. Nel borsello, il 23enne nascondeva 99 grammi di hashish. Sotto il sedile poi, i carabinieri avevano scoperto anche un sacchetto con 557 grammi di marijuana e un altro con una dose di cocaina.In totale dunque oltre 650 grammi di sostanza stupefacente di diverso tipo.La droga era stata posta sotto sequestro e il ragazzo di Lazzate era stato arrestato e trasferito in carcere al Bassone – nella foto – presso Como, in attesa dell’interrogatorio di convalida.Il giudice delle indagini preliminari, Massimo Mercaldo, ha sentito il 23enne nella mattinata di ieri, ascoltando la sua versione dei fatti, e decidendo infine per la concessione di una misura meno afflittiva, quella dei domiciliari.

  • Asfaltature, prevista la chiusura a tratti della Lariana durante le ore notturne

    Asfaltature, prevista la chiusura a tratti della Lariana durante le ore notturne

    Chiusura totale al traffico per alcuni tratti della S.P. 583 Lariana nel territorio dei Comuni di Bellagio, Lezzeno, Faggeto Lario e Torno. Per consentire lavori di rifacimento del manto stradale, la circolazione sarà vietata nelle notti dei giorni di lunedì 8 marzo, martedì 9, mercoledì 10, giovedì 11 e venerdì 12 marzo prossimi, nella fascia oraria dalle ore 22 alle ore 6 del giorno successivo.

  • Briantea84: è morto Carlo Capararo, per 15 anni tecnico del settore nuoto

    Briantea84: è morto Carlo Capararo, per 15 anni tecnico del settore nuoto

    Lutto alla società sportiva canturina Briantea84 per la scomparsa di Carlo Capararo, storico tecnico del settore nuoto del club “che per oltre quindici anni ha dedicato il suo tempo alla crescita sportiva e umana degli atleti, allenandoli con dedizione, appassionandoli allo sport – dice una nota della Briantea – La sua presenza si è sempre sentita anche fuori dalla vasca, dando supporto e motivazione costante al gruppo staff, ai volontari e alle famiglie”.

    “Carlo è stato un amico, con una sensibilità di altri tempi, di una grande purezza – ha detto Alfredo Marson, presidente di Briantea84 – Ci prendevamo spesso in giro e amavamo scherzare, ci voleva tanto bene. In tanti con lui hanno imparato a nuotare, trasmettendo semplicità e donando la pazienza mentre insegnava. Sapeva guardare in faccia le persone per quello che potevano dare, cogliendo da tutti la parte migliore e riuscendo a tirarla fuori”.

    “Carlo è stato il papà di tutti, un punto di riferimento importante per ciascuno di noi – ha aggiunto Alessandro Pezzani, responsabile del settore nuoto di Briantea84 – Possono sembrare parole di rito, ma per chi lo ha vissuto è stato così. Personalmente sono cresciuto molto con lui, sia professionalmente che umanamente: abbiamo vissuto il corso allenatori insieme, tra le tante cose. Lui risolveva i problemi cercando di trovare una soluzione che accontentasse tutti, senza fare torti a nessuno. La sua mancanza si sentirà tantissimo”.

    “Carlo è stato il mio mentore – ha detto Ilaria Spadaro, tecnico e responsabile del settore Finp (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico) del club canturino – Se io sono in Briantea84 è soprattutto grazie a lui, alla passione che mi ha trasmesso e al punto di vista alternativo che lui ha sempre avuto sulle cose. Un uomo buono, uno dei più buoni che io abbia mai conosciuto”.

    “Anche per me Carlo è stato un punto di riferimento – ha concluso Silvia Longoni, tecnico e responsabile del settore Fisdir (Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo relazionali) di Briantea – una fonte infinita di sapere in tutti gli ambiti. Questo lo dico sia per la sua incredibile umanità e sia per l’infinita passione che metteva in tutto quello che faceva, con dedizione e attenzione al prossimo. Carlo rimarrà per sempre colui che mi ha aperto gli occhi verso la bellezza della diversità e che mi ha reso consapevole di quanto sia importante trovare un canale di comunicazione per ciascuna persona. Sono certa che Carlo sia fiero di tutti i suoi atleti e che loro oggi lo possano continuare ad amare alla follia, per la sua bontà, nonostante abbiano il cuore a pezzi. Io ancora non ci credo”.

  • Casinò di Campione, è la settimana decisiva

    Siamo nella settimana chiave per la ripartenza o il definitivo crollo del Casinò di Campione d’Italia. Domani, mercoledì 14 aprile alle 20.30, la sala consiliare ospiterà (in una seduta pubblica) il consiglio comunale convocato in via straordinaria per l’atto di indirizzo alla società di gestione della casa da gioco. Il clima è tanto acceso quanto teso. Ieri sera sono scaduti anche i termini per aderire al piano Ambrosini da inserire nel concordato che dovrà essere presentato per ottenere il via libera dal Tribunale di Como.Prevista l’assunzione di 170-180 dipendenti, con stipendio mensile di 3.600 franchi, il pagamento di Tfr e mancato preavviso a tutti. Molti dipendenti della casa da gioco erano già andati a firmare per il concordato sul finire della scorsa settimana, ma solo con una adesione quasi assoluta la via potrebbe avere speranza di raggiungere la meta. La scadenza per i dipendenti, inizialmente fissata per domenica, era stata poi posticipata di un giorno, a ieri sera.Ma non è tutto, perché sempre questa settimana il Tribunale di Como dovrà ricevere l’ultima relazione da parte dei commissari giudiziali di Campione d’Italia, chiamati dal palazzo di giustizia lariano a verificare l’operato della società di gestione. Il 19 aprile scadono i tempi che erano stati concessi per il piano concordatario, mentre l’udienza di fronte al tribunale in composizione collegiale è fissata per il 3 maggio. Quel giorno verrà valutato il piano messo nero su bianco dalla società di gestione per rilanciare il Casinò, una strategia che dovrà essere molto convincente visto che sul capo pende sempre l’istanza di fallimento avanzata dalla Procura di Como.

  • Cernobbio va alla scoperta delle sue edicole votive

    In un agile libro di 48 pagine il cernobbiese Mario Minatta, presidente del Centro artistico culturale Carlo Mira, ha censito e offre al pubblico edicole votive, croci e raffigurazioni sacre del Comune rivierasco.Minatta mostra gusto per la ricerca e nell’anno della pandemia si è armato di scarpe comode e di macchina fotografica, battendo strade e sentieri di Cernobbio, le frazioni di Piazza Santo Stefano e Rovenna, Casnedo e Stimianico, i rioni e le località del territorio.«La riflessione stimolata da un anno particolarmente difficile per tutti – spiega lo stesso autore – mi ha indotto a guardare al passato, cercare di capire come mai intorno a noi sopravvivono quei “segni di devozione” appartenenti a tempi assai lontani, il cui senso, oggi, si svela tanto chiaro».Le decine di immagini scattate e proposte da Minatta in un agile volumetto che può essere richiesto all’indirizzo di posta elettronica cenobium@alice.it, permettono di identificare il luogo, l’ambientazione delle diverse effigi e i loro particolari presi da vicino.Brevi note didascaliche informano su notizie storiche o sul tipo di collocazione.Alcune edicole e raffigurazioni si affacciano da case e cortili privati, altre ai crocicchi di strade o mulattiere, oppure all’esterno di chiese e cappelle.Scrive ancora l’autore: «Purtroppo non tutte sono in buono stato, alcune sono lì da decine o addirittura centinaia di anni, installate in tempi in cui le persone si spostavano con il cavallo di San Francesco, quando chi transitava davanti a un’immagine sacra, per abitudine, si toglieva il cappello in segno di riverenza e si soffermava a recitare una preghiera invocando aiuto».Il lavoro di Mario Minatta, prezioso anche per la memoria che fa del territorio, permette di conoscere la storia della Croce dell’Uomo, della tradizionale processione che vi si teneva e della messa che si celebra in quella località il 31 agosto di ogni anno. Così come il rito penitenziale delle Rogazioni, anch’esso sinonimo di antica devozione.Marco Guggiari