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  • Bivacco per lo spaccio a Fino  Mornasco: carabinieri in azione

    Bivacco per lo spaccio a Fino Mornasco: carabinieri in azione

    I carabinieri di Fino Mornasco hanno smantellato un nuovo bivacco, in una zona boschiva, utilizzato per lo spaccio di sostanze stupefacenti. I militari dell’Arma sono intervenuti in località Campagnola e, in una tenda, hanno scoperto quasi 100 grammi di hashish e 1,3 grammi di cocaina, oltre a materiale per il confezionamento delle dosi. La droga è stata sequestrata dalle forze dell’ordine e il bivacco è stato prontamente smantellato. Resta alta l’attenzione dell’Arma ed è costante l’impegno nella prevenzione e nel contrasto a questo genere di reati. I carabinieri invitano i cittadini lariani a segnalare ogni episodio ritenuto sospetto.

  • Baby gang,  oggi gli interrogatori dei minori arrestati. Saranno sentiti in carcere al Beccaria

    Baby gang, oggi gli interrogatori dei minori arrestati. Saranno sentiti in carcere al Beccaria

    Il racconto dei loro colpi, delle rapine ai coetanei, dei furti, dei danneggiamenti, delle violenze gratuite, da mercoledì scorso riempie le cronache di giornali, televisioni e siti d’informazione della provincia comasca e non solo.A partire da questa mattina, però, toccherà direttamente ai ragazzini della baby gang di Como parlare, rispondere alle domande, provare a spiegare il perché di cinque mesi di follia. I motivi di azioni che hanno messo in moto indagini delle forze dell’ordine sfociate poi in un’ordinanza del Tribunale dei minori contro diciassette giovanissimi tra i 14 e i 17 anni, accusati di una serie impressionante di reati.Si parla di almeno 38 episodi contestati da polizia e carabinieri ai minori adesso indagati dalla Procura del capoluogo ambrosiano.Proprio a Milano, questa mattina, nel carcere minorile intitolato a Cesare Beccaria, sono in programma gli interrogatori dei cinque tra i componenti della baby gang per i quali è stata prevista la misura restrittiva più drastica, ovvero la reclusione.I cinque sono in cella da mercoledì scorso e adesso, assistiti ovviamente dai loro difensori, potranno per la prima volta esporre ai magistrati la propria versione dei fatti.La scelta di parlare, naturalmente, sarà loro, perché potrebbero anche decidere di restare in silenzio e avvalersi della facoltà di non rispondere.Tutti e cinque gli interrogatori di garanzia dovrebbero comunque concludersi nella giornata di oggi.Dalla prossima settimana, invece, saranno sentiti altri sei ragazzini per i quali il giudice del Tribunale dei minori ha deciso l’affidamento in comunità; a seguire, infine, i cinque giovanissimi per i quali è stato disposto soltanto l’obbligo di permanenza in casa, senza contatti con persone diverse dai familiari più stretti.I 17 componenti della baby gang – un diciottesimo non risulta tra gli indagati perché ha meno di 14 anni e non è quindi imputabile – sono accusati a vario titolo di rapina, estorsione, furto aggravato, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.I baby delinquenti avevano creato attorno a loro un clima di terrore, in particolare tra i coetanei. La banda spadroneggiava soprattutto in centro a Como, ma in qualche caso ha colpito anche fuori dal capoluogo. Fermati più volte dalle forze dell’ordine, non esitavano a insultare, prendere in giro e persino minacciare poliziotti e carabinieri.Fino a tre giorni fa, a mercoledì scorso, quando sono rimasti in silenzio davanti all’ordinanza che li ha fermati.

  • Baby gang a Como. Il filosofo Galimberti: «Genitori e scuola sono assenti»

    Baby gang a Como. Il filosofo Galimberti: «Genitori e scuola sono assenti»

    «La fretta che ogni giovane ha di realizzare i propri sogni rischia di degenerare in una forma di cinismo del tutto sconosciuta alla generazione dei suoi genitori. Ragazze e ragazzi si affidano all’indifferenza e al controllo dei sentimenti e delle emozioni, per evitare che le passioni diventino un ostacolo all’autoaffermazione. Questi giovani, allora, hanno bisogno di essere ascoltati e hanno bisogno di risposte».Nelle pagine del suo ultimo libro dedicato ai giovani, il filosofo e psichiatra Umberto Galimberti, ordinario di Filosofia della Storia all’università Ca’ Foscari di Venezia, sembra in qualche modo prevedere quanto accaduto a Como negli ultimi giorni. Non per qualità particolari di veggenza, ma perché il fenomeno della violenza giovanile, il bullismo e il cyberbullismo sono ormai purtroppo una caratteristica del panorama adolescenziale del nostro Paese.Professor Galimberti, che cosa sta succedendo?«Niente di straordinario, in realtà. Un fenomeno molto diffuso in Inghilterra si è spostato altrove. Davvero qualcuno pensava che non potesse mai arrivare da noi?».Da dove nasce tutta questa violenza? Molti sostengono che a monte vi siano soprattutto situazioni legate a famiglie in difficoltà.«Quello delle famiglie disagiate è un dato oggettivo. Ma esiste anche una impressionante frigidità delle famiglie borghesi, all’interno delle quali non c’è dialogo. Il primo problema è quindi l’assenza dei genitori».E che cos’altro?«L’incapacità della scuola di educare. La scuola italiana è in una situazione disastrosa. Non educa, al massimo istruisce. Educare i ragazzi significa portarli dallo stadio pulsionale a quello emotivo, fare in modo che possano distinguere il bene e il male, capire la differenza tra corteggiare e stuprare».È quella che lei chiama «risonanza emotiva».«Certo. Nei giovani si deve formare la risonanza emotiva che non è un processo prestabilito ma educativo. Le nostre nonne che ci leggevano le favole prima dormire ci raccontavano la differenza tra bene e male. Le fiabe servivano a questo, a farci acquisire gradatamente la risonanza emotiva».C’è chi sostiene che questi ragazzi siano privi di sentimenti. Lei che ne pensa?«Il sentimento non è un dato naturale ma culturale. Va insegnato. Com’è sempre accaduto, dalle culture più primitive agli antichi greci con i loro miti. Oggi c’è la letteratura, dove si impara il dolore, l’amore, l’accidia, l’entusiasmo. Noi riempiamo le scuole di strumenti digitali mentre dovremmo riportare in classe la letteratura, ricordando che la scuola serve a formare. Le competenze si acquisiscono dopo».Quanto pesa la società digitale in tutto questo?«Moltissimo. La rivoluzione digitale influisce in modo radicale. Prendiamo i cosiddetti social che di sociale non hanno nulla. Il sociale comincia quando si è insieme, dove non c’è la persona fisica non esiste. Oggi non ci sono più oratori, partiti, luoghi di aggregazione».Perché questi ragazzi si ribellano alle istituzioni?«Si ribellano verso le istituzioni perché non hanno “ucciso” il mondo adulto. Perché sono “amici” dei genitori dei quali dovrebbero invece essere figli. Se non superi Edipo dove dovresti, in famiglia, lo fai nella strada o nella curva nord».

  • Ats Insubria, confermato il programma per la salute nei luoghi di lavoro

    Ats Insubria, confermato il programma per la salute nei luoghi di lavoro

    Salute sul luogo di lavoro, l’Ats Insubria aderisce al programma Whp – Workplace Health Promotion. Per favorire l’accesso da parte delle aziende al progetto, il Dipartimento di Igiene e Promozione della salute ha dedicato un’intera pagina del sito Internet agli approfondimenti rivolti alle aziende che intendono promuovere la salute tra i loro dipendenti.Numeri, quelli delle imprese, in continua crescita anche nel Comasco. «Le realtà desiderano proporre stili di vita salutari nei luoghi di lavoro», spiegano da Ats Insubria, che offre semplici e concrete azioni, Buone Pratiche, per lo scopo. Si passa dalla promozione dell’attività fisica e di una sana alimentazione, all’offerta di opportunità per smettere di fumare e contrastare le dipendenze. Vengono fatte proposte di conciliazione famiglia-lavoro e per una mobilità sostenibile e sicura.«Il crescente numero di aziende che hanno aderito alla progettualità testimonia la sensibilità del territorio – spiega Lucas Maria Gutierrez, direttore Generale di Ats Insubria – Viene confermata l’importanza della progettualità che vogliamo perseguire nei prossimi cinque anni, mantenendo costante l’attenzione».Ad oggi, le aziende aderenti al programma e attive sul territorio di Como e Varese sono 78. La pagina del sito di Ats Insubria dedicata al Whp è stata arricchita di approfondimenti e materiale in modo da fornire una prima infarinatura, un tutorial rivolto a coloro che ancora non conoscono il progetto.

  • Argentina, il ciclista comasco Dotti in fuga per 160 chilometri alla Vuelta a San Juan

    Argentina, il ciclista comasco Dotti in fuga per 160 chilometri alla Vuelta a San Juan

    Una fuga di 160 chilometri, prima con 14 e poi con 4 colleghi, nella quinta tappa della Vuelta a San Juan, in Argentina. Il ciclista comasco Ottavio Dotti non ha perso occasione per mettersi in luce nell’importante gara argentina a cui sono ammesse anche squadre con elementi Under 23, come il Team Beltrami-Tsa-Hopplà-Petroli Firenze, di cui fa parte l’atleta lariano. A 10 chilometri dalla fine Dotti e gli altri compagni d’avventura sono stati raggiunti, ma per Ottavio, classe 1997, rimane la soddisfazione di essersi proposto all’attenzione degli addetti ai lavori. La frazione San Martin-Alto Colorado terminava in quota, a 2.600 metri. Alla fine c’è stata una tripletta, sul podio, di tre colombiani, nell’ordine Winner Anacona, Cesar Nicolas Paredes e Cristhian Montoya. Ottavio Dotti ha poi chiuso al 71° posto a 10’51” dal primo.

    In classifica generale comanda Winner Anacona, 31 anni, di Bogotà, con 41” sul francese Julian Anaphilippe, con 57” sullo spagnolo Oscar Sevilla e con 1’03” sull’italiano Valerio Conti. Dopo 5 tappe, a due frazioni dalla fine, Ottavio Dotti è 73° a 13’39” da Anacon, mentre nella graduatoria dei giovani è 13° a 12’03” dal primo, il talento belga Remco Evenepoel, caampione del mondo in carica Juniores di Innbruck, nella stessa gara in cui giunse terzo il comasco Alessandro Fancellu. Un predestinato Evenepoel, al punto che dagli Juniores è passato direttamente fra i Professionisti, saltando il passaggio tra gli Elite-Under 23.

  • Droga nei boschi di Valmorea, denunciato un marocchino 25enne

    Un marocchino di 25 anni è stato denunciato dai carabinieri di Olgiate Comasco con l’accusa di spaccio. Il giovane è stato fermato dai militari dell’Arma mentre usciva dalla zona boschiva nel territorio di Valmorea, spesso utilizzata dagli spacciatori di sostanze stupefacenti. Il giovane nascondeva un grammo di hashish, scoperto e sequestrato dai carabinieri.

  • Cultura e spiritualità, gli Iubilantes presentano il nuovo programma

    Cultura e spiritualità, gli Iubilantes presentano il nuovo programma

    Sabato 2 febbraio, alle 16, presso l’Auditorium “Don Guanella” a Como, in via Grossi 18 (ampio parcheggio interno) Iubilantes presenterà il nuovo Annuario e i programmi per il 2019. Molti gli ospiti previsti, tra cui mons. José Fernandez Lago, canonico della Cattedrale di Santiago de Compostela; Angelo Porro, presidente della Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù e Claudio La Corte, presidente della sezione comasca dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.

    Durante l’incontro verranno ricordate le più importanti
    iniziative del 2018, Anno Europeo del Patrimonio Culturale, attività per le
    quali Iubilantes ha ottenuto anche il patrocinio MIBAC. Fomdamentali, come
    sempre, le iniziative legate ai cammini e alla scoperta lenta del territorio,
    tra cui la via Francigena Renana, percorsa nel 2018 nel tratto delle “ville di
    delizia” dell’alto Milanese, la Strada Cavallina, tra Milano e Lugano, oppure i
    percorsi urbani dei Camminacittà di Argegno, di Erba, della Como Voltiana; o la
    Como poco nota delle Mura e dei loro “giardini segreti”.

    Ma si parlerà soprattutto dei nuovi importanti progetti che
    si svolgeranno nel 2019, consolidando sinergie già in atto e costruendo nuove
    reti di partenariato. Uno dei progetti caratterizzanti il nuovo anno ha come
    titolo “Monumenti aperti, per una città per tutti”; finanziato con il Bando
    regionale del volontariato, vedrà la collaborazione tecnica dell’Associazione
    cagliaritana Imago Mundi, e la partnership di Auser Insieme Canturium, Unione
    Italiana Ciechi e Ipovedenti di Como, Associazione Nocetum di Milano. E la
    partecipazione di scuole ed altre istituzioni. Le azioni verteranno su tre
    poli, Como, Cantù e Milano: la città di confine, il cuore antico della Brianza
    comasca, la capitale metropolitana. Lo scopo di questo progetto è quello di
    promuovere una città per tutti, percorribile a piedi, accessibile, dove
    monumenti e beni comuni possano essere riscoperti, fatti conoscere, amati,
    tutelati e valorizzati e tutto questo grazie all’impegno di giovani e
    giovanissimi,  ma anche di anziani e disabili: una importante prova di
    cittadinanza attiva e di inclusione sociale.

    Si parlerà di Andare adagio, scoprire, raccontare, proposta
    di facili passeggiate guidate, una in Alto Lario, sull’antica Via Regina nel
    tratto da Dongo a Santa Maria Rezzonico, e l’altra nel suggestivo borgo di
    Torno (Bandiera arancione TCI) con incontri, racconti, momenti di musica, di
    lettura dei luoghi e di approccio lento ai monumenti.

    Si celebreranno Leonardo da Vinci e Alessandro Volta con
    l’iniziativa “Un lago di scienza”, che verrà presentata anche alla BIT, nello
    stand di Regione Lombardia, il prossimo 10 febbraio. Ma si parlerà anche di un
    “Giardino dei Giusti” in città…  e infine tutto da scoprire è il
    percorso dedicato agli “affreschi ritrovati” nelle più antiche chiese di
    Armenia e Artzakh, in un “viaggio del cuore” che porterà anche nel “cuore”
    antico e aspro del Caucaso georgiano: la regione di Svaneti.  Domenica 3
    febbraio 2018, alle 16.30, presso la Basilica di S. Abbondio a Como, mons. José
    Fernandez Lago, portavoce del Capitolo della Cattedrale di Santiago de
    Compostela, presiederà la messa di inizio anno per l’associazione comasca,
    animata dal Coro Polifonico “Pieve d’Isola” diretto dal maestro Luigi Ricco. La
    celebrazione si chiuderà con la solenne benedizione dei pellegrini.   Al termine della benedizione, nella Basilica,
    si terrà una breve elevazione spirituale a cura dello stesso coro, seguita da
    un aperitivo nella vicina Sala Studio dell’Università dell’Insubria. Per
    informazioni: Iubilantes, via Giuseppe Ferrari 2 a Como; tel. 031279684 oppure
    3477418614; e-mailiubilantes@iubilantes.it;
    sito internet:www.iubilantes.it.

  • Champions, la Briantea vuole il pass per i quarti. Oggi e domani a Meda il girone di qualificazione

    Champions, la Briantea vuole il pass per i quarti. Oggi e domani a Meda il girone di qualificazione

    Aria di Champions League in Brianza. Oggi e domani Meda ospita il girone preliminari della coppa europea di basket paralimpico. Il PalaMeda sarà la sede del gruppo A, con organizzazione a cura della Briantea84 di Cantù. Un evento che avrà grande seguito, anche per il lavoro di coinvolgimento svolto dal sodalizio promotore per far conoscere e promuovere la pallacanestro in carrozzina e i valori dello sport paralimpico.Insieme alla UnipolSai altri quattro club tra i più blasonati d’Europa sono pronti a contendersi due dei sei pass disponibili per accedere ai quarti di Finale di Champions: Galatasaray (Turchia), Bidaideak Bilbao (Spagna), Bg-Baskets Hamburg (Germania) e Bkis Nevskiy Alyans (Russia).Ma non solo. A Meda sabato alle 21 si svolgerà anche il sorteggio ufficiale che assegnerà le sei finaliste dei tre raggruppamenti preliminari ai due ulteriori gironi dei quarti di finale, in programma dal 7 al 10 marzo.«Ci aspetta un raggruppamento di altissimo livello – spiega il coach della UnipolSai Marco Bergna – Quattro partite in due giorni che non permettono distrazioni».«Affronteremo quattro tra i club più forti d’Europa, squadre ben posizionate nei rispettivi campionati e che vantano nel loro roster giocatori di grande fama – aggiunge il tecnico della formazione brianzola – La formula dei preliminari richiede grande maturità nella gestione delle energie, fisiche e mentali».La Champions rimane un obiettivo prioritario per la società canturina, che da anni domina in Italia. «Stiamo preparando da mesi questo appuntamento – afferma ancora Bergna – Abbiamo una qualificazione da centrare: non ci sono margini per commettere errori, servirà applicare alla perfezione tutto quello su cui stiamo lavorando».Il tecnico è ottimista: «Abbiamo la forza e il potenziale per fare bene conclude – possiamo contare su ampie rotazioni e su grande carattere. Certo non ci sarà nulla di facile ma siamo pronti a dare il massimo per raggiungere la qualificazione, per noi un obiettivo prioritario».Sarà il Galatasaray, uno tra i club più vincenti d’Europa, il primo avversario della UnipolSai Briantea84 nel turno preliminare di Champions League (oggi alle 15.45).Il Bidaideak Bilbao è la seconda forza del Campionato spagnolo (20 punti), alle spalle della capolista Mideba Extremadura. Nove vittorie su undici match disputati per il team di coach Esteban Nuñez, tra le quali spiccano quelle contro il blasonato Ilunion (68-56) e l’Amiab Albacete (79-74).Quello tra Bilbao e UnipolSai sarà certamente uno degli incontri più avvincenti di questo girone preliminare: appuntamento ancora oggi, con inizio alle 20.15.Il Bg-Baskets Hamburg è attualmente la terza squadra della Bundesliga tedesca, con 22 punti in classifica a sei lunghezze di distanza dalla capolista e campione d’Europa in carica Thuringia Bulls. Terza avversaria della UnipolSai nel raggruppamento A (domani alle 14.30), Amburgo si presenta al Palameda dotata di un ottimo roster con l’iraniano (ex della Briantea) Ahmadi Alireza.Da scoprire sul campo la formazione russa Bkis Nevskiy Alyans, ultima sfidante dei biancoblù nel match in calendario domani alle 19. Il club di San Pietroburgo, sei volte campione nazionale, è il primo a rappresentare la Russia ai preliminari di Champions League.

  • Cantieri, senso unico per un mese sulla provinciale a Claino con Osteno

    Cantieri, senso unico per un mese sulla provinciale a Claino con Osteno

    Cantieri sul Lario, senso unico alternato per un mese lungo la Provinciale 14 “San Fedele-Osteno-Porlezza” nel Comune di Claino con Osteno. Per consentire lavori di messa in sicurezza del versante boscato a monte della strada provinciale, la circolazione lungo la stessa sarà regolata da movieri da domani, 1° febbraio, fino al 28 febbraio, dalle ore 9 alle 12 e dalle ore 14 alle 17.

  • Baby gang, il vescovo: «Quanto accaduto ci mette in discussione»

    Baby gang, il vescovo: «Quanto accaduto ci mette in discussione»

    «Un simile quadro non può non metterci in discussione, come adulti e come comunità educante».Il vescovo di Como, monsignor Oscar Cantoni interviene sull’operazione di polizia e carabinieri che ha permesso di smantellare la baby gang che per mesi ha seminato il panico nel capoluogo. E affida le sue riflessioni al Settimanale della Diocesi.«Sto seguendo con apprensione le notizie in merito alle indagini sulla baby-gang che per mesi, a Como, ha operato ai danni di tanti coetanei – scrive monsignor Cantoni – e sono molti gli aspetti che mi colpiscono della vicenda. Resto colpito, innanzitutto, dall’età, giovanissima, dei componenti del gruppo. E resto colpito dalla consistenza di quello che è stato definito “branco”. Diciassette ragazzi sono un’enormità – continua monsignor Cantoni – Quindi i motivi del loro agire: spaventare e acquisire potere… Ma che cos’è il potere nell’immaginario di un adolescente?». Una domanda che molti, probabilmente, si sono fatti in queste ore.«Un simile quadro non può non metterci in discussione, come adulti e come comunità educante. Non possiamo non interrogarci su quali siano i valori di riferimento della società contemporanea – conclude il vescovo di Como – È una preoccupazione che nutro pensando non tanto ai giovani, quanto a chi i giovani è chiamato ad accompagnare nel percorso di crescita umana. Questa è una vicenda che ci richiama alla responsabilità e che deve essere oggetto di seria e condivisa riflessione, a tutti i livelli e in tutti i contesti».Tavolo in ComuneIntanto il vicesindaco di Como, Alessandra Locatelli, ha annunciato per lunedì prossimo la convocazione a Palazzo Cernezzi di un tavolo sul disagio giovanile mentre il Pd chiede con la consigliera Patrizia Lissi di non chiudere i centri di aggregazione attivi in città e anzi di potenziarne i mezzi e le attività.