Rientro in Italia per Serena Pivotti, tecnico della Comense Scherma, chiamata a Doha a collaborare per un progetto congiunto delle Federazioni d’Italia e del Qatar. Un camp all’Aspire Academy che ha coinvolto dodici atleti azzurri Under14, vincitori del titolo italiano e del Gran Prix Kinder+Sport.In Qatar i giovani hanno svolto sedute d’allenamento, test fisici e varie attività all’interno dell’avveniristico impianto della capitale.Ad accompagnarli, oltre al presidente federale, Giorgio Scarso ed al testimonial Valerio Aspromonte, i maestri Francesco Archivio e Serena Pivotti appunto.La preziosa esperienza si chiude oggi con il rientro in Italia della delegazione azzurra. Al di là dei momenti dedicati allo sport sono stati organizzati visite culturali, escursioni ed incontri, compreso quello con Pasquale Salzano, l’ambasciatore italiano in Qatar.
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Elezioni a Cernobbio, Furgoni chiede il bis
Paolo Furgoni vuole fare il bis. Presentata la lista “Con noi per Cernobbio” che candida sindaco l’attuale primo cittadino e alcuni ex amministratori, da Roberto Valtancoli, Emilia Bianchi, Carlo Bonetti e Ivano Mazza.
Paolo Furgoni, secondo da sinistra, con un gruppo di candidati
«Orgoglioso della nostra squadra – ha detto Furgoni – una vera lista civica che rappresenta il buono che c’è a Cernobbio, attraverso la volontà di stare insieme e di essere aperti alla città e ai cittadini, senza mettere muri a nulla e a nessuno». La lista è composta da metà donne e metà uomini. Giovanni Lo Monaco e Margherita Fantinato hanno meno di 25 anni, Alessandra Piatti 28. Completano i candidati Rossana Acierno, Andrea Pozzi, Daniele Lironi, Elena Urio e Federica Bernardelli. Furgoni ha poi ripercorso brevemente l’attività della sua amministrazione.
«Abbiamo aperto il parcheggio a raso di Villa Erba e ci stiamo impegnando per creare un autosilo di oltre 200 posti nello spazio dietro al Comune», ha spiegato.
In tema di sicurezza, Furgoni ha detto: «Servono azioni concrete, non solo slogan: il sistema di telesorveglianza non era efficace. Abbiamo messo in fila una serie di opere e ora il piano è a buon punto. Le telecamere consentono un controllo vero del territorio. Ringraziamo il nuovo gruppo di “Controllo del Vicinato”».
«Da quando ero ragazzo sento parlare di turismo – ha aggiunto – tanti esperti ma poi nel concreto? Per questo siamo partiti dal compendio di Villa Bernasconi con il museo che rappresenta un’attrattiva già adesso e che si svilupperà ancora di più».
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Schianto a Nesso: ragazzo di 16 anni muore in un incidente stradale
Dramma della strada a Nesso. Nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 13.30, un 16enne è morto in seguito ad un incidente mentre era in sella ad un motorino. Coinvolta nell’impatto anche un’auto.
Le dinamiche dello schianto sono al vaglio dei carabinieri della compagnia di Como giunti sul posto per i rilievi. In via Borgonuovo è arrivato anche l’elicottero del 118 ma per il ragazzo era già troppo tardi.
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Don Pietro Mitta nuovo prevosto a San Fedele
Don Pietro Mitta
Parrocchia di San Fedele: cambio alla guida. La comunità religiosa del centro storico di Como a settembre accoglierà don Pietro Mitta come nuovo prevosto. Nato a Torre Santa Maria (in provincia di Sondrio) nel 1957, don Pietro è stato nominato sacerdote il 27 giugno 1981.Attualmente è parroco a Mandello Sacro Cuore. È stato vicario a Campodolcino e a Sondrio, parroco di Madesimo e di Novate Mezzola.
Don Carlo Calori resterà prevosto di san Fedele sino al 31 agosto di quest’anno, giorno della festività del patrono di Como, Sant’Abbondio; insieme con il fratello don Lorenzo Calori sarà poi collaboratore presso la comunità pastorale di Brunate-Civiglio.Ad annunciare l’avvicendamento lo stesso don Carlo Calori, ieri mattina, al termine della messa.
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Docenti della scuola primaria e dell’infanzia domani in sciopero
Il nuovo anno scolastico si apre con uno sciopero. Domani infatti, invece di tornare sui banchi, per molti ragazzi potrebbe essere un’ulteriore giornata di vacanza, che si andrebbe ad aggiungere a quelle appena trascorse per le festività natalizie.A protestare saranno i docenti della scuola primaria e dell’infanzia.I sindacati infatti si sono schierati contro quella che è stata definita una “sentenza vergognosa”, emanata dal Consiglio di Stato lo scorso 21 dicembre che ha respinto dalle graduatorie ad esaurimento (Gae) i diplomati magistrali con titolo conseguito entro il 2001-2002.Una decisione, quella che indicherebbe il diploma magistrale non essere più un titolo abilitante, potenzialmente devastante e che ha scatenato una lunga seri di ricorsi.Questo perchè una simile sentenza potrebbe “condannare” alla perdita dei diritti acquisiti diversi insegnanti anche in provincia di Como.«Nel nostro territorio sono circa 500 i docenti potenzialmente coinvolti in questa realtà decisamente allarmante – spiega Gerardo Salvo, Uil scuola – Già 200 sono quelli che hanno deciso di presentare ricorso». La situazione dunque è decisamente molto tesa.Lo sciopero è stato indetto dai sindacati di base Cobas, Anief, Cub e Saese. Chiare le motivazioni. «La sentenza pone drammatici problemi, professionali ed umani, ai diplomati magistrali. Molti di loro hanno avuto nomine annuali dalle Gae, in diversi sono già stati immessi in ruolo, e ora, oltre alla perdita del posto di lavoro, rischiano di ritrovarsi improvvisamente reinseriti in seconda fascia o, secondo un’interpretazione ancora più penalizzante della sentenza, in posizioni ancor più penalizzanti per tutte queste persone», si legge nel comunicato sindacale.Tra le richieste avanzate quella di «mantenere, per chi è stato immesso in ruolo, il proprio posto. Si tratta di una vicenda complessa. Ho notizia che alcune scuole anche in provincia di Como, domani, rimarranno chiuse. Si tratta di istituti che non si trovano però in città», conclude sempre Gerardo Salvo della Uil Scuola.
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Disordini per il match di hockey su ghiaccio: fermate 13 persone
Fermate in Ticino 12 persone di età compresa tra i 41 e i 18 anni nonché un minorenne diciassettenne. Si tratta di tifosi – spiega la Polizia cantonale – che lo scorso 14 gennaio ad Ambrì, in occasione dell’incontro di hockey su ghiaccio Ambrì Piotta- Losanna, hanno partecipato a vario titolo e con varie responsabilità ai disordini scoppiati a margine della partita.
Con il lavoro d’inchiesta degli inquirenti della Polizia cantonale, è stato possibile identificare una quarantina di persone, appartenenti alla tifoseria locale e a quella losannese, sospettati di sommossa, violenza contro funzionari, lesioni, vie di fatto, danneggiamento, infrazione alla Legge federale sulle armi e gli esplosivi nonché dissimulazione del volto. Durante le perquisizioni è stato trovato del materiale pirotecnico.
Sono previste in altri cantoni svizzeri e all’estero, ulteriori operazioni per il fermo di altre persone. In questo modo la Polizia cantonale – conclude il comunicato – in collaborazione con altre autorità di polizia, intende inviare un forte segnale, affinché si possa godere in sicurezza dello spettacolo offerto dagli eventi sportivi, punendo chi si macchia di episodi di violenza, quel giorno con l’aggravante della presenza di numerose famiglie con bambini. L’inchiesta è coordinata dal Procuratore pubblico capo Nicola Respini e dalla Magistratura dei minorenni.
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Deve scontare 6 mesi e va a giocare a poker: arrestato a Campione
La passione per il poker è costata cara ad un 45enne torinese, destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione risalente allo scorso mese di febbraio. Il reato è quello di violazione agli obblighi di assistenza famigliare: la pena residua da scontare è di 6 mesi di detenzione.
La segnalazione circa la probabile presenza dell’uomo al Casinò di Campione è pervenuta dai carabinieri di Imperia, che stavano cercando il 45enne. Ai militari dell’exclave sono bastate poche ore di attività di ricerca all’interno della casa da gioco, dove era in corso un torneo di poker, per individuarlo e arrestarlo. Il torinese è stato quindi portato in carcere a Como, dove sconterà la pena.
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Derby benefico con i miti del basket lombardo
Santo Versace con Andrea Mauri, ad della Pallacanestro Cantù
I grandi nomi del basket di ieri tornano in campo per beneficenza: la data da segnare in agenda è quella di sabato 24 febbraio. Al palasport di Desio andrà infatti in scena l’Old star game 2018 con protagonisti i giocatori che hanno scritto le pagine di storia più importanti con le maglie di Cantù, Milano e Varese.Un derby benefico, per raccogliere fondi a favore di Operation smile Italia Onlus, ente che ha come presidente Santo Versace, che dal 1982 cura in tutto il mondo i bambini nati con malformazioni facciali.Ieri a Desio la presentazione dell’evento. A fianco dello stesso Versace a rappresentare Cantù c’erano Pierluigi Marzorati e l’amministratore delegato Andrea Mauri; per Varese è intervenuto il direttore generale Claudio Coldebella; per Milano c’era il g.m. Flavio Portaluppi. Non poteva poi mancare un grande ex di Milano e Varese come Dino Meneghin.
Santo Versace con Pierluigi Marzorati
Sabato 24 febbraio, dunque, a partire dalle 20.30, al PalaDesio andranno in scena tre partite. In panchina e in campo icone del basket nazionale e internazionale. Cantù sarà guidata da Arnaldo Taurisano – per lui un grande ritorno – Fabrizio Frates e Stefano “Pino” Sacripanti. Per Milano i coach saranno Dan Peterson – che sarà anche il presentatore della serata – e Franco Casalini. Varese avrà come tecnici Sandro Gamba, Tonino Zorzi e Carlo Recalcati.La lista dei giocatori è lunghissima ed è in via di aggiornamento. Anche in base all’elenco completo si deciderà se far disputare, nelle singole gare, tempi da 8 o 10 minuti.Tra i nomi che hanno dato il loro assenso spiccano Antonello Riva, Pace Mannion, Gianluca Basile, Dan Gay, Alberto Rossini, Beppe Bosa, Andrea Gianolla (Cantù), Gregor Fucka, Nando Gentile, Hugo Sconochini e Nando Gentile (Milano), Gianmarco Pozzecco, Arijian Komazec e Andrea Meneghin (Varese).Gli organizzatori hanno scelto prezzi popolari per avere un largo afflusso di pubblico con promozioni riservate a gruppi.
Da sinistra, Dino Meneghin, Santo Versace e Pierluigi Marzorati
La manifestazione è alla terza edizione: la prima fu nel 2016 a Reggio Calabria, mentre bel 2017 ben 5mila persone seguirono il derby Virtus-Fortitudo a Bologna.«È per noi un motivo d’orgoglio essere stati coinvolti in questa iniziativa – ha detto l’amministratore delegato di Cantù, Andrea Mauri – sia per il suo scopo benefico, sia perché riporterà in campo personaggi che hanno segnati i momenti più gloriosi non solo delle nostre società, ma del basket italiano».A fianco degli organizzatori anche Tutti Insieme Cantù, rappresentata da Mattia Paganoni: «Siamo felici di supportare un evento che, attraverso i campioni di ieri, darà un a linfa importante anche al basket contemporaneo».Massimo Moscardi
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Davide Ballerini, un Giro d’Italia indimenticabile
Davide Ballerini al Giro d’Italia (foto Sirotti.it)
Un Giro d’Italia che è tornato a parlare un po’ comasco. Anche se la “Corsa rosa” non è passata dalla nostra provincia, l’unico corridore lariano al via, il canturino Davide Ballerini, non ha perso occasione per mettersi in luce.
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Dakar 2018, Jacopo Cerutti lancia la sfida
Cerutti con la moto con cui parteciperà alla Dakar 2018
Partenza per il Sud America nella giornata di ieri, prologo il 6 febbraio in Perù e partenza ufficiale il 7. La conclusione il giorno 20 in Argentina. Tutto è pronto per l’edizione 2018 della Dakar e per la trasferta di Jacopo Cerutti, il centauro comasco, alla sua terza partecipazione ad una tra le corse più famose e impegnative del mondo.Pochi giorni prima della partenza per presentare la sua gara, Cerutti ha scelto la trasmissione di Espansione Tv “Angoli”. Il lariano sarà al via della prova delle moto con una Husqvarna Rally 450 schierata dal team della Repubblica Ceca Moto Racing Group. Al suo fianco papà Gianni e un tecnico italiano, Paolo Raza. «In questo modo, in caso di bisogno, ci sarà una comunicazione più immediata – spiega Jacopo –
Alla fine di ogni tappa guadagnare tempo è fondamentale e l’interfacciarsi con un italiano facilita tutto».Cerutti nel 2016, alla sua prima partecipazione, si piazzò 12° nella sfida delle moto e fu il migliore italiano. Lo scorso anno si fermò nelle fasi iniziali per una banale caduta con un conseguente infortunio a una mano; in quel momento era 24°.Nel 2017 Jacopo si è tolto la soddisfazione di conquistare il suo terzo titolo italiano Motorally. Un campionato importante, un utile allenamento in vista della Dakar.«Non ho lasciato nulla di intentato per arrivare pronto all’appuntamento – ha spiegato il comasco ad “Angoli” – La preparazione fisica è stata portata avanti con grande attenzione, con allenamenti in Marocco, dove le condizioni sono simili al Sud America e in Sardegna. Mi sento pronto anche sotto l’aspetto mentale, che è fondamentale in una competizione come la Dakar».Il centauro dell’Husqvarna si è poi soffermato sulle caratteristiche del percorso. «La parte iniziale della gara sarà in Perù – ha detto – e subito ci sarà un terreno molto ostico, con dune e sabbia».
«Poi ci si sposterà in Bolivia – ha aggiunto – a 3-4mila metri di altezza, con temperature molto basse. L’esatto contrario dell’Argentina, dove ci sarà la parte finale della gara: oltre a percorsi tutt’altro che semplici ci saranno 40 gradi». In totale i partecipanti dovranno percorrere 8.200chilometri; più di 4.500 saranno di settori cronometrati.«Il mio obiettivo? Vorrei lasciarmi alle spalle qualche pilota ufficiale – ha sempre spiegato Jacopo – come nel 2016. In questa edizione ce ne saranno almeno una ventina: sicuramente non lascerò nulla di intentato. In ogni caso la priorità è terminare la competizione, poi tireremo le somme».Massimo Moscardi