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  • Coppa Italia: 1-0 all’Inter, sorride il Napoli

    Coppa Italia: 1-0 all’Inter, sorride il Napoli

    (ANSA) – MILANO, 12 FEB – Colpo del Napoli a San Siro. La squadra di Gattuso si è imposta 1-0 (0-0) sull’Inter nell’andata della semifinale di Coppa Italia. A sbloccare il risultato il gran gol di Fabian Ruiz al 12′ della ripresa. Nel finale i nerazzurri provano il tutto per tutto per agguantare il pari: doppia occasione prima con Lautaro e poi con Eriksen. Nel recupero Lukaku di testa prova a servire D’Ambrosio ma Ospina è bravo a trattenere il pallone. (ANSA).

  • Chiusa indagine Salvini, diffamò Rackete

    Chiusa indagine Salvini, diffamò Rackete

    (ANSA) – MILANO, 12 FEB – La Procura di Milano ha chiuso l’indagine in vista della richiesta di processo nei confronti dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini accusato di diffamazione dopo la querela depositata lo scorso luglio, tramite i suoi legali, da Carola Rackete, comandante della Sea Watch3. Il pm Giancarla Serafini, titolare del fascicolo trasmesso per competenza da Roma, un paio di settimane fa, ha appreso l’ANSA, ha notificato l’avviso di chiusura dell’inchiesta.

  • Chiusa inchiesta Alitalia, 21 indagati

    Chiusa inchiesta Alitalia, 21 indagati

    (ANSA) – ROMA, 12 FEB – Rischiano il giudizio in 21 tra vertici, ex componenti del cda, commissari e consulenti che si sono susseguiti negli anni nell’amministrazione di Alitalia. La Procura di Civitavecchia ha chiuso le indagini sulla gestione della compagnia di bandiera notificando il 415 bis agli indagati. Le ipotesi di reato, a vario titolo, sono bancarotta fraudolenta aggravata, false comunicazioni sociali e ostacolo alle funzioni di vigilanza. Tra gli indagati figurano anche l’attuale ad di Unicredit Jean Pierre Mustier, la vice presidente di Confindustria Antonella Mansi e l’ex commissario di Alitalia e liquidatore di Air Italy, Enrico Laghi. Nel procedimento – oltre ai nomi già conosciuti di Montezemolo, Ball Cramer e Hogan – risulta indagata anche la società Alitalia Sai per responsabilità amministrativa degli enti. A condurre le indagini, il Nucleo di polizia economico finanziaria del comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma.

  • Cassonetto in fiamme a Lomazzo

    Cassonetto dei rifiuti in fiamme ieri mattina a Lomazzo, in via del Seprio. L’incendio ha interessato un contenitore nell’area all’esterno del centro commerciale.Ancora da chiarire la causa del rogo. I vigili del fuoco sono intervenuti rapidamente e hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’area, evitando che l’incendio si propagasse. Accertamenti sull’origine dell’incendio.

  • Cassazione,via assoluzioni fondi Marche

    Cassazione,via assoluzioni fondi Marche

    (ANSA) – ANCONA, 12 FEB – Nel procedimento per le spese di gruppi consiliari e singoli consiglieri regionali delle Marche, la sesta Sezione della Cassazione ha annullato, con rinvio alla Corte d’appello di Perugia, le assoluzioni dall’accusa di peculato pronunciate dalla Corte d’appello di Ancona riguardanti l’ex presidente della Regione Gian Mario Spacca, l’ex segretario Pd Francesco Comi, l’ex vice presidente del Consiglio regionale Giacomo Bugaro, l’ex consigliere Massimo Binci e l’ex addetto al gruppo Pd Oscar Roberto Ricci. I legali degli imputati, presenti a Roma, avevano chiesto alla Corte di dichiarare inammissibile il ricorso contro le assoluzioni in appello proposto dalla Procura generale della Corte d’appello di Ancona, riguardanti spese sostenute tra il 2008 e il 2012, in due diverse legislature. I giudici d’appello, ribadendo quanto statuito in primo grado in abbreviato dal gup di Ancona, avevano ritenuto legittimi i rimborsi per le spese effettuate “nell’esplicazione di attività politica in senso lato”.

  • Casa Bianca accusa Huawei di rubare dati

    Casa Bianca accusa Huawei di rubare dati

    (ANSA) – WASHINGTON, 12 FEB – Huawei ha realizzato delle porte di accesso segrete nei suoi sistemi hardware per potersi impossessare dei dati contenuti nelle reti mobili: lo afferma sul Wall Street Journal Robert O’Brien, il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca. Il colosso cinese delle tlc – accusa O’Brien – ha nascosto questa sua capacita’ di intrusione per almeno un decennio e questa realtà dovrebbe bastare a convincere gli alleati degli Usa a non usare Huawei per la realizzazione delle reti di nuova generazione 5G. L’azienda, sempre sul Wsj, smentisce categoricamente le accuse e nega di essere una pedina nelle mani del partito comunista cinese.

  • Caporalato: migranti pagati 3 euro l’ora

    Caporalato: migranti pagati 3 euro l’ora

    (ANSA) – PADOVA, 12 FEB – Tre euro all’ora per 11 ore di lavoro nelle vigne, a potare le piante e raccogliere l’uva. Era questa la vita di tutti i giorni di alcuni migranti sfruttati da caporali loro connazionali, secondo quanto accertato da un’indagine dei carabinieri del lavoro di Venezia, Padova e Rovigo che ha portato all’emissione di 4 misure cautelari con l’obbligo di dimora. L’accusa nei confronti di quattro cittadini marocchini è di aver costituito un’associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della manodopera. Le indagini hanno accertato che i migranti che venivano impiegati nei vigneti, alcuni dei quali senza permesso di soggiorno, lavorano senza alcun dispositivo di protezione individuale e senza nessuna protezione assicurativa o previdenziale. Di fatto ‘fantasmi’ a servizio della produzione vinicola locale.

  • Caporalato, ‘ho visto schiavi lavorare’

    Caporalato, ‘ho visto schiavi lavorare’

    (ANSA) – FOGGIA, 12 FEB – “Sono passato dalla tua azienda e ho visto gli schiavi lavorare”. Lo dice, in una conversazione intercettata dai Carabinieri, un conoscente all’imprenditore agricolo Libero Perugini, titolare dell’omonima azienda agricola e in carcere da due giorni con accuse di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, e false dichiarazioni all’Inps. L’indagine anticaporalato della Procura e dei Carabinieri di Foggia lo coinvolge con Giovanni Capocchiano e Natale De Martino (titolari dell’Ortofrutta De Martino, ai domiciliari) e 3 ‘caporali’ ricercati, due marocchini e un guineano. Per l’accusa il guineano è il ‘caporale’ che reclutava manodopera per Perugini. In un’altra conversazione, dice all’imprenditore: “Come facciamo con i conti? Loro non hanno da mangiare, tu devi cacciare i denari”. E Perugini: “Inizi da me, poi mi abbandoni perché trovi di più da altre parti”. Il guineano: “Non abbandono nessuno, ma quando chiamo padrone per tre giorni e padrone non risponde, cosa posso fare? Cercare un altro padrone”.

  • Canepa fuori dalla crisi, c’è l’accordo: salvati oltre 400 posti di lavoro

    Canepa fuori dalla crisi, c’è l’accordo: salvati oltre 400 posti di lavoro

    La Canepa è fuori dalla crisi. I creditori della storica azienda serica di San Fermo della Battaglia hanno accettato il piano proposto. L’udienza di lunedì, in Tribunale, a Como, di fronte al giudice delegato Marco Mancini ha dato esito positivo. Tecnicamente serviva l’accettazione del piano da parte del 50% più uno dei creditori.Già nel corso dell’udienza dello scorso novembre si era arrivati oltre il 43%, percentuale che faceva ben sperare per la seconda chiamata, che, come anticipato ha dato lunedì esito positivo.È direttamente l’imprenditore Michele Canepa, che con la sua Taroni Re aveva acquisito lo scorso aprile il 96% delle quote di Canepa Holding srl, che controlla Canepa spa in concordato preventivo, a dare la notizia.«L’omologa del decreto è attesa per domani – spiega Michele Canepa – Ma finalmente possiamo guardare con speranza al futuro. La relazione presentata dal commissario ha avuto esito positivo. Dal principio di questa operazione ho pensato a confermare l’avvenire delle famiglie che lavorano alla Canepa, sono numeri importanti, abbiamo 320 dipendenti, oltre una novantina di addetti nella stamperia. Insieme possiamo affrontare le nuove sfide che il mercato propone» conclude Canepa.Alla vicenda del gruppo tessile di San Fermo si era interessata anche la politica, regionale e nazionale, scesa a fianco del sindacato durante le manifestazioni di sensibilizzazione.

  • Cambi: euro in calo a 1,0106 dollari

    Cambi: euro in calo a 1,0106 dollari

    (ANSA) – ROMA, 11 FEB – Euro in lieve calo nei primi scambi della mattinata rispetto al dollaro. La moneta unica scambia a 1,0106 dollari, in ribasso dello 0,1% rispetto alle quotazioni di ieri. Pochi movimenti invece nei confronti dello yen a 119,85.