Non c’è più scampo per nessuno: il BOLLO AUTO adesso lo dovete pagare tutti | Il Ministro Salvini ha firmato la legge: è ufficiale

automobile - depositphotos.it - corrieredicomo

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Altra stangata in arrivo per gli automobilisti: il disegno diventa legge e non c’è più scampo per nessuno: il bollo auto va pagato da tutti.

Da sempre è la tassa automobilistica più onerosa e contestato per gli italiani. Il bollo auto, un’imposta, di competenza regionale, legata al mero possesso del veicolo iscritto al Pubblico Registro Automobilistico, indipendentemente dal suo effettivo utilizzo su strada.

Storicamente, il tributo è concepito come una tassa sulla proprietà, e non come un pedaggio per la circolazione, generando spesso confusione e malcontento tra gli automobilisti. Le modalità di calcolo variano in base a criteri come la potenza del motore in kW e la classe ambientale del mezzo.

Per mitigare la pressione fiscale, negli anni sono state introdotte diverse esenzioni e agevolazioni che riguardano specifiche categorie di veicoli o proprietari. Le auto storiche, ad esempio, godono di riduzioni o esenzioni totali al compimento di una certa anzianità.

I veicoli a basse emissioni, come quelli elettrici e ibridi, altro esempio, beneficiano spesso di esoneri temporanei o permanenti. Anche i soggetti con disabilità, grazie alla Legge 104, hanno diritto all’esenzione completa per il veicolo a loro intestato o in uso.

Il quadro normativo si evolve

Tuttavia, il quadro normativo è in continua evoluzione e la recente riforma della fiscalità locale ha portato con sé novità di notevole impatto per tutti gli automobilisti. L’obiettivo dichiarato del Governo, e in particolare del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è quello di semplificare la gestione del tributo, rendendo le regole più chiare e uniformi a livello nazionale.

La delega fiscale, approvata dal Consiglio dei Ministri, quel disegno che diventerà legge a partire da gennaio 2026 mira a sanare alcune lacune interpretative e a ottimizzare i flussi di cassa regionali, ma non senza sollevare polemiche.

Motore auto - pexels - corrieredicomo
Motore auto – pexels – corrieredicomo

Una volontà politica

Una delle modifiche più significative in discussione riguarda proprio l’uniformità delle scadenze e la metodologia di calcolo per i veicoli nuovi e usati, cercando di superare le attuali differenze regionali. La volontà politica, che si traduce in un imminente decreto legislativo, è quella di garantire una maggiore certezza del diritto e di rendere più difficile l’elusione del pagamento per vie traverse.

Ma la vera svolta che sta scuotendo l’opinione pubblica e che è stata confermata dalla firma del Ministro Salvini sulla nuova legge, concerne una platea specifica di veicoli finora “protetta” dall’obbligo di pagamento in determinate circostanze. Con la nuova normativa, infatti, il bollo auto diventerà esigibile in ogni caso di possesso, con l’obbligo di pagamento anche per i veicoli soggetti a fermo amministrativo. Insomma, chi ha l’auto bloccata per debiti dovrà comunque pagare la tassa di proprietà. Non c’è più scampo per nessuno, il bollo auto è dovuto in ogni circostanza.