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  • Libertas Cantù, secca sconfitta sul campo di Taranto

    Libertas Cantù, secca sconfitta sul campo di Taranto

    Nulla da fare per la Libertas Cantù di pallavolo maschile, impegnata sul campo di Taranto, formazione di vertice del torneo di serie A2. I brianzoli ieri sono stati infatti sconfitti con un secco 3-0 dai padroni di casa della Prisma.

    Il tabellino

    Prisma Taranto-Pool Libertas Cantù 3-0(25-17, 25-15, 25-18).

    Prisma Taranto:Coscione 1, Padura Diaz 14, Fiore 11, Gironi 16, Alletti 8, Di Martino 5, Goi (L1), Cottarelli. N.E.: Cominetti, Hoffer, Presta, Persoglia, Cascio, Di Felice (L2). All: Di Pinto, 2° All: Racaniello (battute vincenti 7, battute sbagliate 10, muri 3)

    Pool Libertas Cantù:Viiber 1, Motzo 9, Bertoli 11, Mariano 5, Monguzzi 3, Mazza 4, Butti (L1), Galliani, Picchio. NE: Regattieri, Corti, Pellegrinelli, Malvestiti (L2). All: Battocchio, 2° All: Abbiati, 2° All: Redaelli (battute vincenti 1, battute sbagliate 6, muri 3).

    Arbitri:Christian Palumbo (Cosenza) e Antonio Gaetano (Cosenza)

    “Taranto è stata superiore a noi, ha giocato molto bene – ha detto alla fine Matteo Battocchio, tecnico dei brianzoli – Sembra brutto dirlo dato che abbiamo perso 3-0, ma io ho comunque visto una progressione nel nostro gioco a livello di qualità. Sappiamo che da febbraio saremo a regime; è chiaro che perdere così non fa piacere, non è bello, e l’umore non è dei migliori. Ma sono super-tranquillo perché quello che siamo riusciti a fare nel nostro campo era comunque di buona fattura”.

  • Lettera di opera Don Guanella: vaccini anche per i disabili

    Lettera di opera Don Guanella: vaccini anche per i disabili

    Le persone con disabilità dovrebbero essere tra le prime a ricevere il vaccino contro il Covid-19. Don Marco Grega, Superiore della Provincia “Sacro Cuore” della Congregazione dei Servi della Carità-Opera Don Guanella di Como, ha inviato una lettera aperta al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, al nuovo assessore al Welfare Letizia Moratti, al direttore generale del Welfare lombardo Marco Trivelli, oltre che ai vertici delle direzioni di Ats e, per conoscenza, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al ministro della Salute Roberto Speranza e al commissario straordinario Domenico Arcuri. Così scrive don Grega: «Ci troviamo a constatare l’assenza tra le priorità del piano strategico nazionale delle persone con disabilità accolte dal sistema socio sanitario in regime di residenzialità, che vengono così di fatto escluse dalla prima tornata vaccinale. Ci chiediamo il perché di una tale esclusione quando, rispetto ai protocolli di sicurezza, le Comunità socio sanitarie e le Comunità alloggio “sociali” vengono equiparate alle Rsa. È a nome loro, dei nostri operatori, oltre che nostro che portiamo all’attenzione la necessità e l’urgenza di inserire tra le priorità nella distribuzione del vaccino anche gli ospiti di queste strutture».

  • Leonardo: l’Aw139 nuovo elicottero presidenziale in Colombia

    Leonardo: l’Aw139 nuovo elicottero presidenziale in Colombia

    (ANSA) – ROMA, 11 GEN – L’AW139 di Leonardo sarà il nuovo elicottero per il Presidente della Repubblica di Colombia. “Caratterizzato da una speciale configurazione ‘VVIP’ – spiega l’azienda -, l’elicottero sarà consegnato in primavera quest’anno e sarà impiegato dalla Forza Aerea del Paese”. Con la fornitura di questo elicottero “la Forza Aerea colombiana diventerà il primo cliente militare nel paese, mentre cresce la flotta di AW139 in Colombia, dove questo modello ha già ottenuto successo per operazioni di trasporto civile a supporto dell’industria Oil&Gas, con cinque elicotteri entrati in servizio presso l’importante operatore Helistar S.A.S”. L’AW139 presidenziale colombiano, spiega Leonardo, “sarà dotato, fra gli altri allestimenti, di una configurazione a otto posti nella cabina più spaziosa della sua categoria, i più elevati standard di sicurezza oltre ad includere una suite di autoprotezione, generalmente prevista negli elicotteri utilizzati per il trasporto di Capi di Stato o di Governo”. Per l’azienda “la scelta dell’AW139 VVIP in Colombia conferma il ruolo di leadership di Leonardo nel mercato mondiale degli elicotteri VIP bimotore, del quale detiene una quota del 40%, e accresce anche il successo del modello in tutta l’America Latina per un’ampia gamma di applicazioni tra cui trasporto VIP e offshore, sicurezza e servizi di pubblica utilità”. L’AW139 “è stato spesso scelto per sostituire gli obsoleti UH-1. La variante militare AW139M viene anche proposta da Leonardo per rispondere ai requisiti multiruolo dell’Aeronautica, dell’Esercito, della Polizia e della Marina della Colombia. Con più di 400 elicotteri civili e militari in servizio in America Latina attualmente, Leonardo è una delle maggiori realtà sul mercato di riferimento in tutta la regione”. (ANSA).

  • La protesta degli esercenti a Trento, “vogliamo riaprire”

    La protesta degli esercenti a Trento, “vogliamo riaprire”

    (ANSA) – TRENTO, 11 GEN – Parte da Trento la protesta dei grembiuli bianchi di esercenti e ristoratori, indetta da Fipe-Confcommercio e alla quale hanno aderito anche Fiepet – Confesercenti e Associazione dei pubblici esercizi del Trentino. Circa 250 imprenditori si sono dati appuntamento stamane al parcheggio ex Zuffo con le loro auto e si sono poi mossi in corteo fino al Commissariato del Governo, dove dopo un breve momento di confronto con il prefetto Sandro Lombardi, che ha incontrato all’esterno dell’edificio i manifestanti, hanno consegnato simbolicamente i loro grembiuli in segno di protesta per la situazione di stallo creatasi, con orari ristretti e penalizzanti, obblighi e divieti. “La nostra categoria conta in Trentino 3.500 aziende, che con responsabilità e investimenti hanno affrontato la pandemia cercando di rendere sicuri il più possibile i nostri luoghi”, dice Marco Fontanari, presidente Fipe. “Ad oggi dopo tante promesse di riapertura e tanti sacrifici il momento di ripartire non è ancora arrivato. Per noi diventa veramente difficile andare avanti se non ci viene permesso il lavoro quotidiano. A fronte dell’impossibilità di lavorare ci aspettiamo che lo Stato ci aiuti, qualcosa è arrivato ma non in maniera sufficiente e nei tempi necessari per dare dignità di vita a imprenditori e lavoratori. Vogliamo riaprire, per dignità ma anche per un sacrosanto diritto sancito dalla Costituzione, che è quello del lavoro”. Il Commissario del Governo Sandro Lombardi ha detto: “Il vostro documento e la mia relazione verranno inviati già in mattinata ai ministeri competenti affinché venga fatto un focus sulla situazione della vostra categoria, che è penalizzata al massimo. Chiedo di stringere i denti, è il momento della compattezza e dell’unità, cerchiamo di affrontare i mesi che verranno insieme, con determinazione e orgoglio”. (ANSA).

  • La Lombardia verso la “zona rossa”. I dati non sono incoraggianti

    La Lombardia verso la “zona rossa”. I dati non sono incoraggianti

    È cominciata una settimana decisiva per capire se la Lombardia ripiomberà nell’incubo “zona rossa”. I prossimi giorni dovranno infatti fornire i numeri utili per decifrare l’andamento del virus e decidere così se già da sabato 16 gennaio il colore dell’emergenza tornerà a essere quello più grave, ovvero il rosso.

    Le prospettive non sembrano incoraggianti e lo stesso governatore della LombardiaAttilio Fontanalo ha comunicato senza giri di parole.

    «Il Governo ci ha spiegato quali potrebbero essere le eventuali restrizioni da porre in essere nel prossimo Dpcm», ha detto. Guardando specificatamente alla Lombardia e all’ipotesi di un passaggio della Regione in “zona rossa”, il governatore ha aggiunto che «tenuto conto dell’abbassamento dei parametri introdotti nell’ultimo Decreto legge, che ha portato il limite della zona rossa da 1,5 a 1,25 di Rt, dobbiamo prestare grande attenzione a quello che accadrà questa settimana», ha specificato Fontana a margine dell’incontro con il Governo che si è tenuto questa mattina.

    La scorsa settimana l’indice Rt si «è improvvisamente innalzato a 1,24 e, tenendo conto dei nuovi parametri, ci stiamo sicuramente avvicinando alla zona rossa. Mi auguro che questi numeri si invertano, ma se non avverrà il rischio è più che concreto. Stiamo infatti peggiorando in tutti i parametri», ha aggiunto.

    Ulteriori approfondimenti sull’edizione di domani, martedì 12 gennaio, del Corriere di Como

  • Kazakhstan:’il partito di governo vince le elezioni col 71%’

    Kazakhstan:’il partito di governo vince le elezioni col 71%’

    (ANSA) – MOSCA, 11 GEN – Le elezioni parlamentari di ieri in Kazakhstan sono state vinte dal partito di governo Nur Otan con il 71,09% dei voti: lo ha annunciato la Commissione elettorale centrale citando i dati preliminari. Alle elezioni era praticamente assente l’opposizione dato che nessuno degli altri quattro partiti che hanno partecipato al voto è apertamente critico nei confronti del potere. Nur Otan è guidato da Nursultan Nazarbayev, presidente per circa 30 anni, fino alle dimissioni nel 2019, ma considerato ancora tra le persone più potenti del Paese visto che è a capo sia del partito di governo sia del Consiglio di Sicurezza e gode del titolo di Leader della Nazione. Anche l’attuale presidente, Kassym-Jomart Tokayev, è un membro di rilievo del partito Nur Otan. L’unico movimento politico ritenuto di opposizione, il Partito Socialdemocratico Nazionale, ha deciso di boicottare il voto in segno di protesta. (ANSA).

  • Israele: l’8 febbraio riprende il processo a Netanyahu

    Israele: l’8 febbraio riprende il processo a Netanyahu

    (ANSA) – TEL AVIV, 11 GEN – Il processo al premier Benyamin Netanyahu riprenderà lunedì 8 febbraio. Lo hanno stabilito i giudici del Tribunale distrettuale di Gerusalemme depositari del giudizio. La nuova data sostituisce quella del 13 gennaio rimandata a causa delle restrizioni anticovid imposte dal lockdown in corso in Israele fino a circa fine gennaio. Netanyahu è accusato di corruzione, frode e abuso di potere in due distinte inchieste. La prima è il cosiddetto ‘Caso 2000’, relativo alla natura di una trattativa (mai concretizzata) fra Netanyahu e l’editore del popolare tabloid Yediot Ahronot. La seconda, ‘Caso 4000’, concerne i rapporti del premier col proprietario del sito di informazione Walla, un magnate che all’epoca controllava la compagnia telefonica Bezeq. I tre giudici del Tribunale – Rivka Friedman-Feldman, Moshe Bar-Am e Oded Shaham – hanno deciso, secondo i media, che sia Netanyahu sia gli altri accusati dovranno essere presenti in aula. (ANSA).

  • India: dilaga influenza aviaria, Delhi chiude zoo e mercati

    India: dilaga influenza aviaria, Delhi chiude zoo e mercati

    (ANSA) – NUOVA DELHI, 11 GEN – L’influenza avaria sta dilagando rapidamente in tutta l’India: almeno nove stati hanno confermato casi del morbo mentre numerosi altri stanno attendendo i risultati di laboratorio sugli uccelli trovati morti. Secondo notizie di agenzia di questa mattina l’aviaria ha raggiunto anche Delhi: la capitale ha ordinato l’immediata chiusura del mercato di Ghazipur, il suo più grande mercato all’ingrosso di pollame, dopo che alcune centinaia di uccelli, in gran parte corvi, sono stati trovati morti in varie zone della città. In tutta la capitale, oltre allo zoo, sono stati chiusi ai visitatori tutti i parchi con laghi e le riserve naturali . In Uttar Pradesh, stato che confina con Delhi, è stato chiuso lo zoo di Kanpur. In Maharashtra, lo stato di cui Mumbai è capitale, negli ultimi due giorni centinaia di polli sono stati trovati morti: Deepak Madhukar Muglikar, il funzionario statale responsabile del distrettto di Parbhani, a 500 chilometri da Mumbai ha detto alla rete NDTV di avere ordinato la chiusura degli otto allevamenti della zona, e l’eliminazione di 8.000 capi. L’Haryana e il Madhya Pradesh hanno ordinato agli allevatori di eliminare le galline, mentre i negozi che vendono pollame sono stati chiusi per una settimana. Il Kerala, lo stato del sud in cui la settimana scorsa si sono manifestati i primi casi di avaria,informa di avre ha completato l’abbattimento di oltre 50.000 anatre di allevamento. (ANSA).

  • Imposte cantonali e comunali, in Ticino la pressione fiscale è al 26%

    Quella che in Italia chiamano “pressione fiscale”, in Svizzera diventa “sfruttamento fiscale”, con parole ancora più eloquenti. La sostanza però non cambia: è la quota della ricchezza prodotta in un Paese che viene divorata dalle tasse. Nella Confederazione, in media, le imposte di Cantoni e Comuni gravano per circa un quarto sul potenziale economico dei contribuenti elvetici, per l’esattezza il valore medio è pari al 24,7%.Il Canton Ticino è in sostanza allineato alla media nazionale, con un indice di sfruttamento pari al 26%, dunque con uno scostamento minimo, considerato che l’insieme dei 26 Cantoni presenta ampie oscillazioni. Con una quota pari all’11%, infatti, Zugo presenta il valore più basso, assieme a Svitto, di poco inferiore al 13%, mentre Ginevra, con il 34,1%, è il Cantone con la pressione fiscale più elevata.A tracciare l’andamento dell’“indice di sfruttamento fiscale”, questa le definizione ufficiale, è l’Amministrazione federale delle finanze (Aff) che, nei giorni scorsi, ha pubblicato un dettagliato resoconto sulla pressione fiscale nella Confederazione.Le imposte prese in considerazione sono la somma dei tributi fiscali cantonali e di quelli comunali, mentre non comprendono quelli federali. In Svizzera, va ricordato, Confederazione, Cantoni e Comuni riscuotono circa 30 diversi tipi di tasse. Oltre alle imposte dirette sulle persone fisiche e giuridiche, nelle entrate fiscali dei Cantoni e dei Comuni rientrano, per esempio, anche le imposte sulla sostanza, ovvero sui beni mobili (depositi in contanti, titoli, automobili e così via) e immobili (appartamenti, terreni), quelle sulle successioni e le imposte di circolazione.Rispetto all’inizio dello scorso anno, il valore medio su scala nazionale dello sfruttamento fiscale è leggermente diminuito (-0,2 punti percentuali). In particolare, si legge nel comunicato diffuso dall’Amministrazione federale delle finanze, «17 Cantoni hanno ridotto il loro sfruttamento fiscale, anche se per la maggior parte di essi si tratta solo di un calo marginale. Soltanto nel caso di Berna il calo è marcato (-1,2 punti percentuali). In nove Cantoni lo sfruttamento del potenziale di risorse è invece rimasto costante o è aumentato, soprattutto nei Cantoni di Friburgo (+1,5 punti percentuali) e Svitto (+1,1 punti percentuali)».Anche su questo fronte il Ticino – nella foto, la città di Lugano – si conferma virtuoso visto che la variazione percentuale del Cantone a ridosso del confine italiano è praticamente pari a zero. Ciò è dovuto al fatto che imposte e risorse potenziali sono cresciute sostanzialmente di pari passo. Come spiega la stessa Amministrazione federale, «le variazioni delle entrate fiscali e dei potenziali di risorse sono in equilibrio e l’onere fiscale è rimasto costante rispetto all’ultimo anno di riferimento. Questa situazione si verifica esclusivamente nel Cantone Ticino».Nei Cantoni Svitto e Friburgo, in cui la crescita della pressione fiscale è stata la più alta tra quelle registrate nell’intera Svizzera, a un calo del potenziale economico dei contribuenti si è invece accompagnata una crescita delle entrate fiscali.

  • Golf: Trump li premia, bufera su Sorenstam e Player

    Golf: Trump li premia, bufera su Sorenstam e Player

    (ANSA) – ROMA, 08 GEN – Negli Usa è bufera su Annika Soresntam e Gary Player che ieri hanno ricevuto da Donald Trump alla Casa Bianca la Medaglia presidenziale della libertà. E lo hanno fatto poche ore dopo l’assalto dei sostenitori del tycoon al Congresso degli Stati Uniti che stava certificando la vittoria di Joe Biden alle elezioni presidenziali dello scorso novembre. Il portale “Golfweek”, tra i punti di riferimento – sponda golf – della stampa americana, ha pubblicato un articolo della opinionista Christine Brennan che, con il suo scritto, ha puntato il dito sui due campionissimi del green. “Ricevendo quella onorificenza hanno fatto vergognare il mondo del golf”, l’attacco. A cui hanno fatto seguito le parole di Marc Player (uno dei 6 figli di Gary), che con il papà non ha mai avuto un buon rapporto. “Mio padre avrebbe dovuto rifiutare il riconoscimento”, la stoccata. (ANSA).