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  • Abusi subiti a 12 anni: si andrà in aula con la vittima ormai maggiorenne

    Abusi subiti a 12 anni: si andrà in aula con la vittima ormai maggiorenne

    L’accusa è di quelle pesanti, particolarmente indisponenti e inaccettabili: aver compiuto atti sessuali con una persona che, al momento del fatto, non aveva ancora compiuto i quattordici anni. Ed in effetti, la vittima di questa brutta storia, di anni ne aveva appena 12. La bambina, residente in un comune della cintura urbana di Como, sarebbe stata adescata via computer e cellulare, tramite i social. Sono tre le persone – due di 29 anni, uno di 28 residenti in Romagna, in Toscana e in Sicilia – che dovranno rispondere dell’accusa di fronte ai giudici del Tribunale di Milano competenti per questo tipo di reato. L’udienza preliminare è stata fissata per settembre. L’accusa è ovviamente quella di aver compiuto atti sessuali con una minorenne.La vittima è una bambina comasca. I fatti sarebbero però avvenuti tra il 2012 e il mese di novembre del 2013, quando una querela firmata dalla madre della ragazzina pose fine a quanto stava avvenendo.Secondo quanto ricostruito all’epoca dai carabinieri di Como ma anche dalla polizia postale, che hanno passato al setaccio pc, hard disk e cellulari della vittima e degli indagati, la bambina avrebbe intrattenuto delle relazioni virtuali con i tre sospettati, che le chiedevano di inviare fotografie nude e di compiere atti di autoerotismo. Gli stessi orchi che, secondo il capo di imputazione, contraccambiavano con foto oscene. Richieste e scambi che erano preceduti da adescamenti e complimenti sull’aspetto fisico scambiati sui socia network e applicazioni di messaggistica. In fase di indagine, la bambina era stata sentita in audizione protetta a un anno dai fatti che, come detto, risalgono al 2013. Le indagini furono immediate, peccato però (è l’amara chiosa) che per l’udienza preliminare si sia dovuto aspettare fino al 2020, quando l’allora 12enne si presenterà in aula maggiorenne.

  • A un comasco il premio “Urania” di fantascienza

    A un comasco il premio “Urania” di fantascienza

    si è occupato di astrofisica. È docente a contratto di Teoria e tecniche dei nuovi media all’Università di Milano Bicocca e risiede a Bregnano. Per quanto riguarda la narrativa, ha pronti due romanzi brevi di carattere fantastico, uno dei quali è stato pubblicato sul sito “Ilmiolibro.it”. Il romanzo edito da Urania (nella foto, la copertina del numero 1.600) si apre con l’apparizione del cadavere congelato di uno scienziato, il professor Jan De Ruiter, e tratta di misteri della fisica ai confini della realtà, come il teletrasporto e i varchi tra le varie dimensioni spazio-temporali. Secondo la giuria del Premio Urania, è «un romanzo di solido intreccio, ottime e verosimili premesse scientifiche, oltre che uno spiccato gusto per l’ambientazione e i dialoghi».

    L.M.

  • Sabato romantico al ristorante del Casinò

    Beatrice Dalì e Piero Cotto, un sodalizio artistico e di vita dei cui risultati è esemplare l’originale interpretazione di classici senza tempo – Frank Sinatra, Liza Minelli, Barry White, i Blues Brothers sono tra i loro modelli – che sabato 28 aprile, al ristorante Seven del Casinò Campione d’Italia, ribadirà il tono romantico di un appuntamento con la musica live sempre più apprezzato.

    La cena, alle 20, per gli ospiti un tenero a tu per tu, sarà ritmata sia dai brani cui Piero Cotto deve la notorietà fin dall’epoca della sua storica band, i Cottonfields, con la quale nel 1972 esordì a “Un disco per l’estate”, sia dalla sintonia con Beatrice Dalì per il repertorio internazionale. Un recital di estensione non comune, di cui Beatrice Dalì e Piero Cotto saranno interpreti lasciando agli ospiti il ruolo di intimi protagonisti di una serata romantica nell’incanto primaverile di Campione d’Italia. Con la possibilità di un’emozione ulteriore nelle sale della casa da gioco e con il confort assicurato da una tradizione che può ben dirsi di classe, oltre alla garanzia di qualità della rinomata cucina del Casinò.Per le prenotazioni telefonare al numero + 41 91 640 11 11 (numero verde + 800 800 77 700).

  • Rosasco, mito tessile tutto comasco

    Rosasco, mito tessile tutto comasco

    Economia

    (Eugenio Rosasco: un industriale antifascista e il Comitato di liberazione nazionale”), Antonio Petraglia (“L’educazione tecnica all’ISIS; perché la storia dei Rosasco; cosa è stato fatto”), Salvatore Amura (“L’alta formazione e il tessile a Como”) e Graziano Brenna (La seta e il distretto di Como: quale legame?”), più Gioacchino Garofoli (“La seta a Como: competitività per il futuro”), Paolo De Santis (“La rete dei servizi per le imprese”) e Ambrogio Taborelli (“Como, seta e non solo”). Le conclusioni saranno riservate al sindaco di Como, Mario Lucini.L’incontro di giovedì prossimo sarà anche l’occasione per presentare il volume “La storia della tessitura serica meccanica Enrico Rosasco” curato dal professor Antonio Petraglia e realizzato da studenti e docenti dell’istituto di Setificio “Paolo Carcano” di Como.Il Museo didattico della Seta di via Castelnuovo 9 a Como è visitabile da martedì a venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. I visitatori possono seguire le varie fasi della lavorazione della seta che si snoda tra le sale museali, dall’allevamento del baco alla torcitura, dalla tessitura a mano a quella meccanica, dalla tinto-stamperia alla nobilitazione dei tessuti. Info: 031.303180.

  • Ricostruire la fiducia tra enti e cittadini

    Ricostruire la fiducia tra enti e cittadini

    Efficienza dei servizi pubblici

    In questi tempi di crisi sembra lecito pensare alla qualità dei nostri servizi comunali in varie località in quanto, purtroppo, molte volte succede che i cittadini che pagano le tasse devono rassegnarsi davanti alle carenze pubbliche.Questo accade non per chissà quali richieste o pretese rimaste senza risposta, ma per normali esigenze che toccano la vita quotidiana.Lo scorso inverno, per citare un esempio lontano nel tempo ma eloquente, è accaduto di sollecitare interventi per rendere agibili le strade dopo una nevicata, ma senza ottenere risposta. Lo stesso può dirsi nei comuni dove ci sono profonde buche nelle strade. Non è così che si ricostituisce la fiducia tra enti locali e cittadini, tra politica e gente.

    Gianni Noli

  • Rendiconto insufficiente. L’assessore Butti scrive alla Città dei Balocchi:  chieste delucidazioni sulle voci di uscita

    Rendiconto insufficiente. L’assessore Butti scrive alla Città dei Balocchi: chieste delucidazioni sulle voci di uscita

    Insufficiente e lacunoso. L’assessore al Commercio di Como, Marco Butti, ha inviato venerdì una mail agli organizzatori della Città dei Balocchi per chiedere «approfondimenti e delucidazioni» sul rendiconto della manifestazione.Il documento depositato mercoledì scorso non è in linea con quanto previsto dal contratto di appalto, in cui si parlava di un conto «dettagliato e analitico». Quello presentato è un bilancio generico, ancorché «asseverato» da un commercialista. «Abbiamo chiesto in particolare più informazioni sulle voci di costo – dice Butti – rispetto agli anni scorsi il bilancio è più ampio, nelle uscite ci sono 17 voci rispetto alle 8 di prima, ma mancano le specifiche. Voglio tuttavia sottolineare come, al contrario di quanto detto da qualche giullare, quest’anno gli organizzatori della kermesse abbiano pagato 75mila euro di tassa del suolo».L’assessore Butti dà poi atto al consigliere di opposizione Alessandro Rapinese di aver «giustamente richiamato la mozione del consiglio comunale del dicembre 2017. Nonostante i toni siano da virulenta e perenne campagna elettorale e la mozione non sia vincolante, riconosco il valore di un atto politico importante e anche per questo ho ritenuto opportuno e doveroso scrivere subito agli organizzatori della manifestazione chiedendo loro di inviarci il dettaglio dei costi e degli incassi».Ancora reazioniLa mossa di Butti e il deposito di un rendiconto insufficiente hanno provocato ieri nuove reazioni. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Fabio Aleotti, ha parlato di «una necessaria trasparenza. Non vedo perché non debbano essere forniti all’amministrazione i dati completi del bilancio. Se si utilizzano soldi della collettività il passaggio è obbligato. Il consiglio comunale lo aveva richiesto, anche in considerazione del fatto che la manifestazione occupa la città per molte settimane e ha un impatto fortissimo sulla vita di Como». Anche il capogruppo di Civitas ed ex assessore Bruno Magatti, accenna a una «questione di trasparenza» che si trascina da anni. «Qui si è creata una dipendenza quasi insolubile, al bando per le manifestazioni natalizie partecipa ormai soltanto un unico concorrente e non è mai stato possibile uscire da questo perimetro. Si tratta di una situazione paradossale ed è quindi importante che sia garantita almeno la trasparenza dei bilanci e la loro analiticità».Secondo il segretario cittadino del Partito Democratico, Tommaso Legnani, «non è la prima volta che non viene considerato un pronunciamento del consiglio comunale. Bene ha fatto quindi l’assessore Butti ad agire subito e a chiedere a chi ha vinto il bando informazioni più dettagliate. Leggeremo la risposta e valuteremo il da farsi. L’augurio è che parta un confronto con gli organizzatori per discutere su mobilità e maggiore attenzione alle associazioni».

  • Pusiano, inaugurato il cantiere.  Del Tenno contro gli ambientalisti

    Pusiano, inaugurato il cantiere. Del Tenno contro gli ambientalisti

    La variante dello scandaloL’assessore regionale promette: «Opera finita in tre anni»Inaugurato oggi il tanto discusso cantiere della galleria di Pusiano. Presenti, come da programma, i rappresentanti delle istituzioni: dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Maurizio Del Tenno, al commissario della Provincia di Como, Leonardo Carioni, al sindaco Andrea Maspero e al prefetto di Como Michele Tortora. «Un cantiere importante atteso da molti anni», ha detto il prefetto, ma che costerà alla Regione

    oltre 23 milioni di euro. Tanti, forse troppi per poco più di 2 km di strada.A far lievitare il costo è la complessità dell’opera: oltre 1.300 metri di strada sono scavati nella roccia. La variante che consentirà al centro del piccolo paese di Pusiano di liberarsi dal traffico è stata definita dall’assessore regionale «un’opera infrastrutturale di fondamentale importanza, decisa dai cittadini del territorio». Nel corso dell’inaugurazione, il sindaco Maspero, pur definendo la variante stradale «un beneficio per tutta la viabilità erbese e lecchese», non ha mancato di manifestare qualche timore per la durata dei lavori e ha auspicato che «i tempi vengano rispettati e che non si creino quelle situazioni poco prevedibili tipiche di queste grandi opere».A placare ogni preoccupazione, almeno sulla carta, è intervenuto ancora Del Tenno: «Dovesse succedere anche il finimondo, quest’opera finirà nell’autunno del 2016. C’è un ribasso d’asta di 10 milioni di euro, che possiamo usare per gli imprevisti».Anche Carioni ha lodato l’opera: «Una delle infrastrutture più imponenti eseguite in provincia di Como». Il progetto è, però, stato oggetto di pesanti critiche, anche da parte degli ambientalisti che hanno più volte definito la variante «inutile e dannosa». Ai detrattori Del Tenno ha voluto ribattere.«Gli ambientalisti che hanno criticato il progetto sono estremisti al contrario di me. Qualche volta, anche se di rado, ascolto le loro indicazioni. Non è questo il caso».Ma l’assessore ha poi rincarato la dose dicendo che «gli ambientalisti vorrebbero vivere in un mondo senza strade, con tanti giardini e con margherite ovunque, purtroppo però quello che vogliono loro è un mondo totalmente irreale».Proprio sopra quello che sarà l’ingresso della galleria al confine tra il comune di Pusiano e quello di Cesana Brianza sorgono due abitazioni, ma è ancora il rappresentante del governo regionale ad assicurare che «sicuramente i residenti che abitano nelle vicinanze del cantiere verranno ascoltati dagli amministratori locali. Per il momento i progettisti hanno assicurato che non ci saranno cedimenti strutturali».

    Giorgia Amarotti

  • Positivo in locali:750 test fatti, 150 processati e negativi

    (ANSA) – CATANZARO, 14 AGO – Sono 750 i tamponi effettuati fino ad ora sui giovani che nei giorni scorsi hanno frequentato le discoteche di Soverato o sono entrati in contatto con l’uomo che sui social ha divulgato la notizia di essere positivo al Covid-19 indicando anche i nomi dei locali frequentati nel weekend scorso. Di questi, secondo fonti ufficiali dell’Asp, sono stati processati 150 tamponi, al momento tutti negativi. Gli altri sono in fase di analisi nei tre laboratori di cui l’Asp sta usufruendo: negli ospedali Pugliese Ciaccio e Mater Domini a Catanzaro e a Lamezia Terme. Nelle prossime ore saranno eseguiti ulteriori tamponi su altre persone fino a raggiungere un numero di oltre duemila. (ANSA).

  • Positivi 8 giovani rientrati da Malta

    (ANSA) – ROMA, 9 AGO – “La Asl Roma 3 ha comunicato la positività di 8 ragazzi tra i 17 e i 19 anni, rientrati il 7 agosto da Malta dove sono stati in vacanza per una settimana”. A renderlo noto l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.L’assessore ha aggiunto che è stato avviato “il contact tracing sui contatti stretti che al momento sembrano circoscritti”. “Sempre la Asl Roma 3 comunica di un ulteriore nuovo positivo di ritorno da Ibiza il 31 Luglio dove aveva alloggiato in una villa con amici – aggiunge l’assessore -. È stato avviato il contact tracing internazionale. Massima attenzione al rispetto delle misure di prevenzione non bisogna abbassare la guardia”. “Voglio rivolgere un appello ai ragazzi a fare attenzione con il Covid non c’è da scherzare, si rischia di mettere a repentaglio voi e i vostri affetti più cari. Ci attendiamo un aumento dei casi”, aggiunge l’assessore.

  • Ponte: Bucci, oggi ricordo morti e monito per opere sicure

    (ANSA) – GENOVA, 14 AGO – “Oggi la giornata sarà tutta per il ricordo delle vittime del crollo del ponte Morandi, anche la targa che scopriremo a Tursi ha questo significato, ma da Genova oggi deve partire un altro messaggio, un monito, affinché si trovino le risorse umane, finanziarie e tecnologiche per fare sì che le infrastrutture non siano solo belle ma anche sicure”. Lo ha detto il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione del viadotto, Marco Bucci, prima di partecipare alla messa di suffragio per le vittime del ponte. (ANSA).