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  • L’arpista lariano Fabio Conistabile  sarà cavaliere della Repubblica

    L’arpista lariano Fabio Conistabile sarà cavaliere della Repubblica

    L’arpista lariano Fabio Conistabile, in arte Fabius Constable,
    cittadino comasco nonché virtuoso dell’arpa celtica e direttore
    della Celtic Harp Orchestra, con decreto del Presidente della
    Repubblica in data 2 giugno 2019 ha ricevuto il conferimento
    dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine ” Al Merito 
    della Repubblica Italiana”.

    La notizia giunge al
    termine di una stagione primaverile/estiva che ha visto la nota
    orchestra di arpe lariana impegnata in numerosi concerto in Italia e
    all’estero, in particolare a Mosca, a Madrid e in Marocco, e nel
    momento di preparazione dei concerti autunnali/natalizi tra i quali
    anche il tradizionale concerto di Natale proprio nel cuore della
    città di Como. La cerimonia ufficiale di conferimento avrà luogo il
    prossimo 27 dicembre a Como.

  • La sfida del Carducci, cultura  sulle barricate

    La sfida del Carducci, cultura sulle barricate

    di Lorenzo Morandotti

    Due edifici di Como consacrati alla cultura,  uniti dallo stesso anno di nascita, il 1910, ma separati dal destino oltre che da pochi passi. Da una parte l’ex cineteatro Politeama di piazza Cacciatori delle Alpi, rudere appeso a un filo e Comunale per oltre l’80% ma chiuso dal 2005. L’altro, l’istituto Carducci di viale Cavallotti 7, fondato dall’ingegnere Enrico Musa, pure comunale ma affidato  in uso gratuito all’omonima associazione (obiettivo da mantenere  i 500 soci), finché durerà. I lavori di manutenzione straordinaria a carico di Palazzo Cernezzi in agenda non sono pochi, così come gli interventi a tutela e promozione delle collezioni (archivi, Museo Casartelli, biblioteca) che la struttura meriterebbe nel rispetto di un Dna che la vuole casa della cultura aperta a tutta la comunità.  Forte anche di un contributo di Fondazione Cariplo (circa 50mila euro), l’associazione Carducci ha varato la nuova stagione con un corposo programma  tra conferenze, teatro, musica e  i tradizionali corsi di belle arti. Obiettivi ambiziosi costellano il calendario  2019-2020: ciò fa onore ai volontari che animano il sodalizio comasco, posto di fronte alla sfida di tempi che cambiano  e mettono a disposizione del pubblico un’offerta culturale variegata e su più fronti. La concorrenza non spaventa però il Carducci, tanto che si punta a conquistare nuovo pubblico specie tra i giovani. Un compito arduo ma necessario visti i tempi di impoverimento culturale che patiamo. Sfida nella sfida è l’evento di stasera alle 21, debutto del cartellone musicale a cura di Antonietta Loffredo e Sabina Concari. Le danze si aprono con un’opera messa in scena nel salone “Musa” del Carducci in versione da camera ma integrale, a eccezione dei cori.  È il  “Don Pasquale”, opera buffa in tre atti di Gaetano Donizetti. Ingresso 10 euro per i non soci, libero per i tesserati. Un’ora e mezza di  allegria e ottima musica dal vivo, proposta da professionisti in un luogo storico che non va dimenticato.

  • La rabbia dei pendolari comaschi: «Abbandonati a noi stessi»

    La rabbia dei pendolari comaschi: «Abbandonati a noi stessi»

    «Totale disorganizzazione. E nessuna informazione. Siamo abbandonati a noi stessi». Sono le parole diEttore Maroni, portavoce dei pendolari comaschi, al termine di un’altra giornata d’inferno sulla tratta Como-Milano di Trenord.

    Anche oggi tutti i treni in partenza al mattino da Como San Giovanni sono stati in ritardo.

    L’intervista a Ettore Maroni e tutti i dettagli sul caos treni domani in edicola con ilCorriere di Como.

  • La nuora della vittima: «Celestina era una combattente»

    La nuora della vittima: «Celestina era una combattente»

    «Non si faceva mettere i piedi in testa, soprattutto a casa sua»

    Le grida festose dei bambini che giocano nel cortile della scuola, sul retro di via Cartesio a Vighizzolo di Cantù, stridono con le voci ovattate e le parole sussurrate degli inquirenti che si muovono con delicatezza nella palazzina in cui è stata uccisa Celestina Castiglia. È l’ora del pranzo per gli alunni e la routine, in questo angolo della città, prevede che in sottofondo vi siano soltanto risate e chiasso.Solo il pianto disperato del figlio della vittima, Roberto, riesce per pochi interminabili secondi a sovrastare quei suoni allegri di voci di bambini.Poi, dopo che il cataletto porta via il corpo di Celestina, gli investigatori mettono i sigilli all’abitazione e vanno via, uno dopo l’altro. Anche l’intervallo è finito nella scuola vicina e in via Cartesio resta solo il silenzio.Tocca alla nuora di Celestina, Filomena, arrivata più tardi in via Cartesio, trovare nel dolore qualche parola per cercare di dare un perché alla tragedia.«Mia suocera era una combattente – dice la moglie di Roberto con la voce rotta dal dolore – fin che ha potuto si è occupata anche dei nipotini. Lui, invece, voleva comandare su tutto. Anche qui. Ma la casa l’aveva fatta mia suocera e non si faceva mettere i piedi in testa».«Le liti erano continue. Lui le faceva continui dispetti, su tutto. Le avevamo anche detto di lasciare la casa. Ma non l’avrebbe mai fatto» ha aggiunto la nuora di Celestina Castiglia davanti alle telecamere di Espansione Tv.Anche altri familiari di Celestina confermano, lontano dalle telecamere, i continui litigi tra il genero e la suocera.

  • Incontro sul “Gattopardo” a Lurago d’Erba

    Incontro sul “Gattopardo” a Lurago d’Erba

    Dopo la serata di apertura dedicata a luci e ombre della rivoluzione cubana continua il viaggio nelle ricorrenze e negli eventi del Novecento conLa Storia siamo noi, rassegna a cura della biblioteca comunale e dell’assessorato alla cultura di Lurago d’Erba. Domani, giovedì 3 ottobre sarà ospite Marzio Zanantoni, direttore editoriale e collaboratore dell’Università Statale di Milano, che ricostruirà la storia editoriale delGattopardo, uno dei più importanti romanzi del Novecento italiano (Premio Strega 1960) e darà conto delle furiose polemiche letterarie e politiche che seguirono alla sua pubblicazione. La serata sarà introdotta e moderata da Ivano Gobbato, bibliofilo. Nel mese di ottobre la rassegna proseguirà con il seguente calendario: giovedì 17 ottobre Felice Casati presentaSigmund Freud. Il disagio della civiltà; martedì 24 ottobre Carlo Antonio Barberini presentaLa Resistenza tedesca ed europea. L’incontro con Marzio Zanantoni è nella Sala consiliare del Comune di Lurago d’Erba. Ingresso libero.

  • Incidente mortale sulla linea Milano-Asso. Un uomo di 47 anni è stato travolto e ucciso da un treno a Paderno Dugnano

    Incidente mortale sulla linea Milano-Asso. Un uomo di 47 anni è stato travolto e ucciso da un treno a Paderno Dugnano

    Incidente mortale oggi sulla linea ferroviaria Milano-Asso.

    Un uomo di 47 anni è stato investito e ucciso dal treno attorno alle 12.30 all’altezza di Paderno Dugnano, mentre attraversava i binari.

    La linea è rimasta chiusa a lungo per l’intervento delle forze dell’ordine e gli accertamenti dell’autorità giudiziaria.

    I treni hanno ricominciato a circolare dopo le 16.30.

  • Incidente in montagna: perde la vita  il comasco Sergio Mascheroni, preparatore atletico del Crotone

    Incidente in montagna: perde la vita il comasco Sergio Mascheroni, preparatore atletico del Crotone

    Precipitato in una scarpata durante una battuta di caccia con il padre sui monti della valle Antrona, in Piemonte, nella provincia del Verbano Cusio Ossola, è morto nonostante i tempestivi soccorsi Sergio Mascheroni, 42 anni, comasco di Veniano, preparatore atletico del Crotone Calcio, formazione che milita in serie B.Il tragico incidente è avvenuto questa mattina. Secondo le prime informazioni, il tecnico comasco era andato sui monti piemontesi con il padre per una battuta di caccia. I due erano a un’altezza di circa 1.800 metri quando si è verificata la tragedia. In un momento in cui padre e figlio erano distanti l’uno dall’altro, Sergio sarebbe scivolato percorrendo un pendio ripido e sarebbe volato per una quarantina di metri. Non vedendolo più, il padre ha provato invano a chiamare il figlio e ha poi allertato i soccorsi, intervenuti rapidamente.

    Un elicottero del 118 che era già impegnato in un altro servizio nella stessa zona ha subito avviato le ricerche, con la collaborazione del Soccorso Alpino e della squadra di soccorso della guardia di finanza di Domodossola. Mascheroni è stato individuato abbastanza rapidamente ma, quando lo hanno raggiunto, i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare la morte del 42enne. Il corpo è stato recuperato e dopo i primi accertamenti, non essendoci dubbi sulla dinamica della tragedia, è già stato restituito ai familiari per l’estremo saluto.Mascheroni era di Veniano. Nella sua carriera di preparatore, prima di arrivare al Crotone il tecnico comasco aveva collaborato con il Milan e poi con il Foggia. Moltissimi i messaggi di cordoglio delle società sportive e di persone legate al mondo del calcio. La società calabrese ha dato tra i primi l’annuncio della tragica scomparsa del tecnico . “Siamo attoniti, senza parole e non riusciamo ad esprimere tutto il nostro dolore – hanno postato sui social – Ci stringiamo tutti alla famiglia di Sergio. Il presidente, il direttore generale, i calciatori, i dipendenti e tutta la società piangono un uomo straordinario e un professionista eccezionale”.

  • Il sindaco Landriscina a Etv: «La mozione di sfiducia non mi preoccupa»

    Il sindaco Landriscina a Etv: «La mozione di sfiducia non mi preoccupa»

    «La mozione di sfiducia? Fa parte del gioco». Il sindaco di Como, Mario Landriscina, è tornato ieri sera in diretta tv sulla questione che agita, in questi giorni, il mondo politico cittadino.Rispondendo alle domande di Andrea Bambace durante il settimanale appuntamento con Etg+, Landriscina ha spiegato di «non temere» assolutamente per il suo futuro politico e ha lanciato anche qualche frecciata. Al Pd, ad esempio: «Hanno detto che ci saranno forse perché sanno che il quorum non verrà raggiunto».Il quorum, ovvero le 13 firme necessarie affinché la mozione di sfiducia depositata da Alessandro Rapinese possa essere discussa in aula, sembra in questo momento uno scoglio insormontabile. «Vedremo se Rapinese e il suo gruppo potranno contare sui necessari appoggi – ha detto il sindaco – guardo con rispetto all’iniziativa ma all’accusa di aver fatto poco o di immobilismo rispondo alla mia maniera: nessuna giunta ha asfaltato tante strade quanto la nostra, nessuno si è mai interessato alle scuole come abbiamo fatto noi. Forse alcuni vorrebbero che mi occupassi di altro ma il sindaco sono io e decido le priorità a modo mio».Un messaggio chiaro è arrivato da Landriscina anche a Forza Italia, partito che da quando è uscito dalla giunta ha provocato non pochi scossoni in consiglio comunale.Una delle cose che ho capito in questi due anni è che ogni compagine ha bisogno di attirare su di sé attenzione. Vedremo se parte della maggioranza si presterà a questo gioco. Forza Italia, ovviamente, deciderà liberamente che cosa fare e come muoversi. Le valutazioni sono dei singoli consiglieri anche se – ha ricordato Landriscina – dai dirigenti di Forza Italia mi è stato garantito l’appoggio esterno. Se il loro modo di lavorare vuole essere uno stimolo bene, se pensano invece di impaurirmi si sbagliano. Se vorranno chiudere la partita se ne assumeranno la responsabilità».

  • Gli architetti premiano “Campo Quadro”

    Gli architetti premiano “Campo Quadro”

    Il progetto “Campo Quadro”, in Pinacoteca a Como, spazio volutamente raccolto dedicato alla contemplazione di opere d’arte e pertanto moltiplicatore di attività e di collaborazioni, ha ricevuto la Menzione del Premio Maestri Comacini 2019 per la categoria D – Architettura d’interni e allestimenti temporanei e permanenti.

    Il Premio Maestri Comacini MMXIX è un premio di architettura organizzato dall’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Como, con la collaborazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como e dell’Ance Como.   ?Il premio riconosce la qualità delle opere più meritevoli, intesa come sinergia culturale tra progettista, impresa esecutrice e committenza. L’edizione 2019 introduce significativi rinnovamenti rispetto alle precedenti edizioni: il Premio viene assegnato a opere realizzate in territorio nazionale e internazionale, a differenza delle scorse edizioni, dove potevano partecipare solo opere realizzate sul territorio comasco.   Tale rinnovamento è dettato dalle nuove condizioni della società, incentrata ormai sullo scambio veloce ed internazionale di conoscenze e informazioni, che ha consentito ai professionisti di operare in territori più ampi, proprio come, in passato, avevano fatto i Maestri Comacini esportando i loro saperi e la loro cultura in Italia e all’estero. Hanno partecipato opere presentate da architetti e ingegneri iscritti agli Albi della Provincia di Como e, per la prima volta, anche dalle imprese iscritte ad Ance Como che così hanno potuto direttamente concorrere. Ulteriore novità è l’introduzione di una nuova categoria: le opere di design industriale.

  • Giro di Lombardia, ecco le strade interessate dalla corsa

    Giro di Lombardia, ecco le strade interessate dalla corsa

    La corsa entrerà a Como da via Torno, secondo le previsioni tra le 16 e le 16,40. Le strade interessate dal passaggio saranno chiuse due ore prima: si sconsiglia l’uso dell’auto in città tra le 14,30 e le 18,30. Questo l’elenco delle vie interessate dalla manifestazione: via Torno, piazza Amendola, via Manzoni, via Dante, via Tommaso Grossi, via per Brunate, via per Civiglio, via dei Patrioti, piazza Quinto Alpini, via Appiani, via Ghislanzoni, SP 37, via Zampiero, via Rienza, via Briantea, via Castelnuovo, via Ambrosoli, viale Giulio Cesare, viale Roosvelt, viale Innocenzo XI, piazzale San Rocchetto, viale Masia, viale F.lli Rosselli, piazzale Santa Teresa, via Bixio, via XXVII Maggio, via per San Fermo, largo Ceresio, via Camozzi, via Bellinzona, largo Spluga, via Borgovico, piazzale Santa Teresa, viale F.lli Rosselli, lungolario Trento, piazza Cavour.