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  • Morti sul lavoro. Sono 4 in provincia nel 2018

    Morti sul lavoro. Sono 4 in provincia nel 2018

    In base ai dati Inail, l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering, ha elaborato le statistiche relative agli infortuni mortali sul lavoro a livello provinciale nel 2018, considerando solo i decessi accaduti in occasione di lavoro, con esclusione quindi di quelli in itinere. In Lombardia sono stati 113: 33 a Milano, 18 a Brescia, 15 a Mantova, 13 a Bergamo, 8 a Pavia, 6 a Monza e Brianza, 7 a Varese e 4 in provincia di Como.

  • Minaccia i vicini con un taglierino. Patteggia 18 mesi da fare in cella

    Minaccia i vicini con un taglierino. Patteggia 18 mesi da fare in cella

    UN 44ENNE DI BINAGOPer giustificarsi, di fronte a chi l’accusava, avrebbe usato una scusa poco credibile: «Mi avevano invitato per bere un caffè, e poi non me l’hanno più offerto». In realtà, con quella coppia di vicini del piano di sotto, ci litigava da tempo. Un 44enne di Binago pagherà in modo pesante la notte brava tra lunedì e martedì, quando si è reso protagonista di un tentativo di aggressione ai danni dei vicini, brandendo per di più un taglierino. Uno scontro verbale e non solo, visto che il 44enne è poi scappato di casa con un telefono di proprietà dei vicini, e all’arrivo del carabinieri è pure andato ulteriormente in escandescenza gridando «vi ammazzo» in direzione dei militari, sempre brandendo il taglierino. Ieri ha patteggiato un anno e 6 mesi che sconterà in cella.

    Mauro Peverelli

  • Locatelli: «Sarà il ministero della Disabilità e della Famiglia»

    Locatelli: «Sarà il ministero della Disabilità e della Famiglia»

    Ieri la prima conferenza stampa a Palazzo Chigi. Le parole del sindaco

    Ieri, Alessandra Locatelli ha affrontato il suo primo Consiglio dei ministri, come titolare del Dicastero della Disabilità e della Famiglia, poi, con il premier Giuseppe Conte e il suo predecessore, Lorenzo Fontana, passato alle Politiche europee, la conferenza stampa a Palazzo Chigi.«Il tema della famiglia è fondamentale, abbiamo bisogno di crescita, di sostegno, di misure che possano garantire un sostegno degno alle famiglie in difficoltà – ha detto il neoministro comasco – E poi c’è il tema dell’antidroga, che riguarda i minori, le scuole e le famiglie. Le mie competenze e le mie esperienze ruotano molto intorno alle disabilità e abbiamo pensato di ridefinire le mie deleghe, si chiamerà ministero delle Disabilità e della Famiglia» ha ribadito.In interviste sui media nazionali, Alessandra Locatelli ha spiegato di non essere andata al discusso Congresso delle famiglie di Verona e, sulle “famiglie arcobaleno”, ha tagliato corto con un «ne parleremo più avanti».Parole di stima sul neoministro sono arrivate ieri da parte del sindaco Mario Landriscina e dalla giunta comunale di Como. Landriscina aveva preferito non commentare a caldo la nomina della sua vice. Ieri, il sindaco del capoluogo si è affidato a una nota diffusa dall’ufficio stampa di Palazzo Cernezzi.«Esprimiamo grande soddisfazione per la nomina del vicesindaco Alessandra Locatelli a Ministro della Famiglia e delle Disabilità – si legge nel comunicato – Al di là delle differenti posizioni politiche e partitiche, tutta Como deve essere orgogliosa di esprimere un ministro della Repubblica italiana, anche considerando l’impegno e l’attenzione dedicati proprio ai temi del sociale e della famiglia da parte di Alessandra Locatelli nel suo ruolo di assessore comunale».Il testo sottoscritto dal sindaco e dagli assessori ricorda come Alessandra Locatelli sia il primo ministro donna tra i comaschi e ripercorre poi i precedenti uomini di governo.«Con la nuova nomina si arricchisce la storia politica del territorio e la sua rappresentanza parlamentare, attualmente composta da otto esponenti tra i quali un sottosegretario – si legge ancora – Ad Alessandra Locatelli e a tutti i comaschi impegnati nell’azione di governo dello stato nazionale auguriamo buon lavoro».

  • L’effetto Locatelli-ministro sulla giunta. Ora manca un assessore, ipotesi Bonduri

    L’effetto Locatelli-ministro sulla giunta. Ora manca un assessore, ipotesi Bonduri

    Da un rimpasto all’altro. La storica nomina di Alessandra Locatelli a ministro della Famiglia e dei Disabili o, meglio, “dei Disabili e della Famiglia”, così avrebbe subito chiesto il neoministro, ha liberato a Palazzo Cernezzi la poltrona più importante dopo quella del sindaco, Mario Landriscina.L’onorevole e neoministro della Lega ha infatti rassegnato le sue dimissioni dalla giunta. Ha salutato e ringraziato sindaco, assessori e consiglieri anche dal suo profilo Facebook, un paio d’ore dopo aver giurato e firmato davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al premier, Giuseppe Conte.«Grazie in particolare anche al sindaco di Como e ai colleghi della giunta e a tutti i consiglieri con i quali ho aperto dibattiti e confronti – ha scritto il ministro Locatelli – ma ai quali auguro di lavorare sempre bene per la nostra Como».E ora a Palazzo Cernezzi? Chi ricoprirà le deleghe di Alessandra Locatelli? Vicesindaco e assessore alle Politiche sociali?Inutile dire come il totonomi sia partito da diverse ore. Anche perché l’identikit che porterà alla scelta del sindaco Landriscina è ben definito. Dovrà essere una donna, per il rispetto delle “quote rosa”, dovrà essere della Lega, per il rispetto delle forze politiche che hanno sostenuto la candidatura del sindaco Landriscina due anni fa.Da mercoledì, il partito di Salvini si trova con un solo assessore leghista, ovvero Adriano Caldara al Bilancio. Lo stesso Caldara che, salvo una improbabile rinuncia, dovrebbe accettare da Landriscina il ruolo di vicesindaco lasciato vacante.Più complicate invece le ipotesi che ruotano attorno al volto del nuovo assessore alle Politiche sociali di Palazzo Cernezzi.Il sindaco Landriscina in realtà potrebbe avere buon gioco scegliendo direttamente dal consiglio comunale. Nel caso il nome sarebbe quello di Alessandra Bonduri, 42enne, eletta nelle file della Lega. Curriculum di alto profilo, maturità al Classico del Gallio, poi laurea in Giurisprudenza all’Insubria con tesi sul federalismo spagnolo, master in mediazione conciliazione, collaboratrice di un noto studio legale di via Volta, figlia di un farmacista del centro.Ma, soprattutto, in due anni di consiglio comunale a Como, mai un’uscita sopra le righe, anche quando ha dovuto discutere e affrontare temi delicatissimi.Un assessore insomma che rischia di spiccare all’interno di una giunta non proprio brillante.L’interessata ha spiegato di non aver avuto alcuna richiesta al momento dal sindaco o dai vertici della Lega. Alla precisa domanda se accetterebbe, Alessandra Bonduri non ha però dubbi.«Sono a disposizione del mio partito, saranno loro a fare le valutazioni più giuste – spiega – Certo, mi farebbe piacere e sarebbe un grande onore».L’eventuale nomina di Alessandra Bonduri, oggi in consiglio comunale, innescherebbe però il classico effetto domino. A Palazzo Cernezzi dovrebbe infatti entrare il primo dei non eletti alle amministrative del 2017, ovvero Pierangela Torresani con 39 preferenze, seguita in graduatoria da Ivan Cavadini con 27 voti.La Torresani però, pur componente da tempo del gruppo verde comasco, stopperebbe l’ingresso di Cavadini, un militante attivissimo, che la Lega vorrebbe invece in qualche modo premiare.Questo oggi appare l’ostacolo più alto da superare per la nomina di Alessandra Bonduri ad assessore. In tal caso il nome della nuova leghista in giunta potrebbe arrivare dall’esterno. Con la scelta di una persona nell’orbita di Salvini, ma non residente nel capoluogo.

  • L’autopsia: Samuel è morto per colpa di ciò che ha mangiato

    L’autopsia: Samuel è morto per colpa di ciò che ha mangiato

    Il decesso del piccolo di appena 16 mesi sarebbe dovuta a una forma devastante di enterite acuta

    E’ morto per una enterite acuta. Un batterio oppure un virus killer – probabilmente preso dagli alimenti assaggiati – che gli è costato la vita. Sarebbe questo il primo esito dell’autopsia effettuata all’ospedale Sant’Anna di San Fermo sul corpo del piccolo Samuel Mancini, deceduto domenica all’alba ad appena 16 mesi mentre trascorreva qualche ora di vacanza in Valle Intelvi.La comunicazione del medico legale sarebbe già giunta negli uffici del pm Massimo Astori che sta curando il fascicolo aperto sull’accaduto. Ora rimane da capire quale parte del riso in insalata sia stata la protagonista del dramma. Le analisi sono state affidate all’Asl. I carabinieri hanno sequestrato tutto ciò che la madre aveva utilizzato, venerdì sera, per confezionare il pranzo del giorno successivo che è poi costato la vita al piccolo Samuel.

  • La Comense si consola con il vivaio. Cantù sul mercato

    La Comense si consola con il vivaio. Cantù sul mercato

    Pallacanestro comascaAspettando la grande sfida Italia-Germania agli Europei di calcio, si annuncia un mercoledì da leoni anche per l’azzurro del basket femminile. L’Italia “rosa” delle due nerostellate Giulia Gatti e Laura Spreafico scende in campo a Latina per uno scontro cruciale nel cammino verso le qualificazioni ai prossimi Europei.Le azzurre, caricate dal doppio successo ottenuto contro Lussemburgo e Grecia, oggi sfidano la Finlandia, appaiata al secondo posto in classifica. Vincere permetterebbealle azzurre di fare un passo importante verso uno dei primi due posti che valgono la qualificazione. Un’affermazione sarebbe il prologo migliore al match clou di sabato, sempre a Latina, quando sarà ospite la capolista Lettonia nel primo turno di ritorno.Intanto non ci sono novità sul futuro del Pool Comense. Dal quartier generale lariano tutto tace: un silenzio preoccupante, visto che non si è ancora fissata la data dell’atteso consiglio direttivo rimandato la settimana scorsa. Nell’attesa, e sperando in buone nuove sul futuro, a rendere meno amaro il presente è il settore giovanile nerostellato. Mentre la squadra Under 15 partirà sabato alla volta di Vasto-Termoli, dove dal 1° al 7 luglio sarà protagonista delle finali nazionali di categoria, l’intero vivaio nerostellato si è dato appuntamento per giovedì dalle ore 18.30 al centro sportivo di Casnate, adiacente al Palasampietro, per la festa di chiusura dell’annata sportiva che ha visto protagoniste (due qualificazioni alle finali nazionali Under 17 e Under 15 ma anche un terzo posto regionale Under 13) le cestiste nate dal 1994 al 2002 con premiazioni, giochi e musica.Buone nuove azzurre intanto arrivano anche in casa della Pallacanestro Cantù. Il giovane cestista canturino Awudu Abass, infatti, figura tra i convocati per il raduno della nazionale italiana Under 20 che fino a domenica 1 luglio sarà a Domegge di Cadore in vista del consueto torneo internazionale con Francia, Croazia e Grecia. Una bella chance per il 19enne esterno canturino, che probabilmente farà parte del roster di serie A della Pallacanestro Cantù così come il rientrante Giacomo Maspero entrambi candidati a ricoprire i ruolo di 11° e 12° nella prossima stagione.Intanto sembra ormai in dirittura d’arrivo il contatto tra Cantù e il centro azzurro Marco Cusin quest’anno in forza con la Scavolini Pesaro a cui il club brianzolo avrebbe offerto un contratto biennale per rinforzare la batteria di lunghi. Sempre dal mercato rimbalza la notizia che proprio la Juve Caserta diretta dal canturino Pino Sacripanti sarebbe sulle tracce del capitano biancoblù Nicolas Mazzarino. Non è un mistero, infatti, che la permanenza del cardinale non sia più così scontata.

    Andrea Piccinelli

  • Il neo ministro Locatelli a Como dopo la nomina

    Il neo ministro Locatelli a Como dopo la nomina

    Come se nulla fosse cambiato negli ultimi giorni, Alessandra Locatelli, neo ministro alla Disabilità e Famiglia, questo pomeriggio è arrivata sul lungolago dove è stato allestito un gazebo della Lega. Ma le cose sono cambiate e anche tanto in questo brevissimo lasso di tempo. Arrivata a piedi, senza scorta precisa subito come «la mia vita non è cambiata. Mi muovo da sola e non mi vedrete certamente mai con un auto blu o la scorta. Ho la mia piccola utilitaria. E anche a Roma continuo a soggiornare nello stesso hotel. Insomma sono conscia del grande impegno che mi attende e desidero lavorare, ma non cambio». Prima di parlare di Roma, del Governo e del suo ministero c’è però tempo ancora per qualche battuta sulla città e sul territorio.A partire dalla ricerca di un nome, per sostituirla alla guida dell’assessorato ai Servi sociali. «La Lega sta lavorando, ci sono ovviamente degli incontri e so per certo che entro breve la segretaria provinciale darà delle indicazioni», spiega il neo ministro che precisa la sua intenzione di voler continuare comunque sempre a rimanere legata a Como. Molti i militanti che si sono dati appuntamento sul lungolago per salutare il neo ministro che è stato accolto da un applauso, tra la sorpresa e la curiosità dei tanti turisti in coda per prendere il battello.Tra loro anche il sottosegretario di Regione Lombardia Fabrizio Turba e il capogruppo in consiglio comunale Giampiero Ajani. E prima di passare a raccontare le emozioni vissute dal momento della chiamata che le annunciava l’intenzione del Governo di darle un dicastero e il suo giuramento, c’è tempo per fare un ultimo riferimento alla città e a uno dei temi che da sempre l’hanno vista sulle barricate: la presenza di immigrati e bivacchi in più punti della città che anche recentemente sono comparsi. «Mi allontano un attimo da Como e subito si ripresentano certi fenomeni – dice tra lo spirito e il serio – È importante stare sempre attenti e cercherò comunque di tenermi sempre aggiornata». Da Como però il salto a Roma è necessario.Partendo dall’inizio, da quando è arrivata la convocazione del presidente del consiglio Giuseppe Conte fino all’incarico. «Sinceramente sono rimasta molto colpita ma è altrettanto vero che ho subito pensato al lavoro che ho davanti e alla fiducia che mi è stata data – ha raccontato il ministro – Grande l’emozione durante il primo consiglio dei ministri, per la sede istituzionale e il contesto particolare». Ma superati gli attimi iniziali di ambientamento ed emozione, adesso l’obiettivo è quello, dopo aver preso possesso e conoscenza del ministero assegnato, di mettersi al lavoro. «Il dipartimento della Famiglia ha un ampio numero di deleghe da quello della disabilità alle politiche antidroga, altro tema importante. Tra i primi atti c’è la volontà di portare avanti la commissione speciale sui fatti di Bibbiano. Poi si lavorerà ai provvedimenti economici a supporto della famiglia e della disabilità. Per quanto riguarda le persone fragili visiterò le strutture su tutto il territorio».

  • Giro della Provincia Allievi. Cambia la tappa dell’11 agosto

    Giro della Provincia Allievi. Cambia la tappa dell’11 agosto

    Cambio in corsa per il tracciato del Giro della Provincia riservato alla categoria Allievi, gara che verrà disputata nel mese di agosto. La tappa di domenica 11 per problemi organizzativi non potrà più essere a Sirtori, nel Lecchese. Franco Bettoni, presidente della Federazione comasca, ha trovato subito l’alternativa.In accordo con i promoter locali, la corsa si sposterà nella Bergamasca. La tappa, dunque, sarà la Clusone-Clusone, di 73 chilometri, curata dal Gruppo Sportivo Scuola Ciclismo Cene.Confermate tutte le altre frazioni, dal cronoprologo a Lurago d’Erba fino al gran finale sul Colle del Ghisallo.

  • Esplosione mortale di Gravedona, fuori pericolo il proprietario della casa

    Esplosione mortale di Gravedona, fuori pericolo il proprietario della casa

    E’ fuori pericolo l’uomo di 66 anni di Stazzona ferito ieri a Gravedona per l’esplosione di un serbatoio di Gpl nel giardino della sua abitazione.Il drammatico inciednte è costato la vita a un operaio di 53 anni del Lecchese, Mauro Pigazzini, dipendente della Butangas, che stava rifornendo il contenitore.

    La causa dello scoppio non è ancora stata chiarita e sono in corso gli accertamenti. La Procura di Como ha aperto un’inchiesta. Dopo lo scoppio, l’operaio è stato sbalzato a diversi metri di distanza ed è morto purtroppo sul colpo.Il padrone di casa, che era a poca distanza, è rimasto invece ferito in maniera seria al viso e alle gambe. Soccorso con l’elicottero, è stato ricoverato al Niguarda di Milano. Dal presidio arrivano notizie incoraggianti. Il 66enne infatti non sarebbe più in pericolo di vita e a breve potrebbe lasciare la terapia intensiva.

    Oggi dovrebbero intervenire gli esperti del nucleo investigativo
    antincendio dei vigili del fuoco per le analisi per chiarire la causa
    dell’esplosione del serbatoio.

  • Esplode un serbatoio di gas a Gravedona, un morto

    Esplode un serbatoio di gas a Gravedona, un morto

    Tragico incidente attorno alle 10.30 a Gravedona ed Uniti, in località Brienzo. Un operaio che stava rifornendo un serbatoio di Gpl in un’abitazione privata è morto per lo scoppio della cisterna. L’esplosione è avvenuta per cause ancora in fase di accertamento, mentre avveniva il rifornimento alla cisterna di gas per le utenze domestiche. Ferito in maniera seria un uomo che era a poca distanza. La vittima è un operaio di 53 anni.

    L’incidente è avvenuto nel giardino di un’abitazione privata. A Gravedona sono al lavoro i vigili del fuoco con tre squadre, i carabinieri della compagnia di Menaggio, i tecnici dell’Ats, oltre ai mezzi di soccorso. Ulteriori aggiornamenti nelle prossime edizioni