Sabato 13 ottobre, alle 16.30, il Circolo Culturale Ricreativo “Sardegna” di Como in via Isonzo 30 organizza, presso la propria sede (foto) “Radici Sarde”, evento dedicato alla storia della lingua sarda (il titolo originale è «De sa lìngua a s’istòria e de s’istòria a sa lìngua»). Un viaggio nel passato alla scoperta dell’anima sarda, in un incontro dibattito sulla origine della lingua sarda e dei nuraghi. Parteciperanno Cristian Urru, insegnante di lingua sarda, Federico Angius, ricercatore; modererà l’incontro Antonio Murgia, scrittore di origine sarda. Al termine, degustazione di prodotti tipici. Informazioni su www.circolosardegnacomo.it.
Blog
-
Le opposizioni criticano sindaco e giunta per il super lavoro del consiglio comunale a luglio
Fusione tra Spt e Cpt, il consorzio pubblico dei trasporti, la transazione con Multi sulla Ticosa, la gestione di Villa Erba e l’appalto per il servizio di refezione scolastica che assicura polemiche per lungo tempo.Quattro temi da “brividi” che il consiglio comunale affronterà nelle prossime sedute per arrivare, alla fine del mese di luglio, con un quadro delineato. Una tempistica serrata, da “straordinari” assicurati che però non piace proprio alle minoranze.L’accusa non è o non sembrerebbe essere quella del dover lavorare troppo con l’estate che si avvicina ma tutt’altro.
«Troppi impegni in poche settimane, dopo mesi passati a tergiversare», dicono i capigruppo delle minoranze Stefano Fanetti (Pd), Vittorio Nessi (Svolta Civica) e Bruno Magatti (Civitas). «Una programmazione del tutto sballata – aggiungono i tre capigruppo – con provvedimenti pesanti da discutere, con tutte le polemiche che li seguono. E persino, ovviamente, il bilancio. Tutto entro luglio. Una vergogna. Invitiamo il sindaco e la giunta a ripensare gli ordini del giorno dei prossimi consigli comunali. Tutto questo è una vera vergogna. Lavorare così, soprattutto se si vuole scegliere il bene della comunità non ha senso. Ci sono argomenti talmente importanti che forse è meglio rinviarli di un mese o due, piuttosto che trattarli in fretta e male».Intanto già domani sera l’assemblea di Palazzo Cernezzi dovrà votare la delibera proposta dall’assessore alla Pianificazione urbanistica di Palazzo Cernezzi, Marco Butti, che risolverà definitivamente il rapporto tra il Comune di Como e la Multi.In caso di voto favorevole, l’area tornerebbe nelle mani del Municipio. Dopo l’ok della giunta, in settimana è arrivato anche quello della Commissione II, con un ampio assenso.
-
Le monete d’oro meritano uno scatto d’orgoglio
di Lorenzo Morandotti
Che estate memorabile. La notizia del ritrovamento definito «epocale» delle monete in via Diaz in un cantiere del centro storico ha riacceso i riflettori sull’identità profonda di Como, in modo forse mai così netto. In modo altrettanto chiaro e più di ogni altra occasione cinematografica, il film di Netflix con Jennifer Aniston girato a Como e sulla Regina, ha schiacciato l’acceleratore sul fronte Lariowood. Ora, direbbe Dante Alighieri, qui si dovrà dimostrare la “nobilitate” dei lariani, ovvero sta alla capacità dei comaschi di rimboccarsi le maniche per essere all’altezza del proprio passato e del presente che esso può alimentare.
Tanto più che dietro l’angolo, appena in tempo per poter organizzare qualcosa di serio, non episodico e coinvolgente non solo per gli specialisti, c’è il bimillenario della nascita di un illustre scrittore latino che Italo Calvino definì «protomartire della scienza sperimentale», Plinio il Vecchio (2023-2024).
Se, come pare, il tesoro aureo appena scoperto è destinato a rimanere nella città, probabilmente nei musei di Como, merita di essere valorizzato come volano turistico di primaria importanza, e quindi in un contesto adeguato. Altrove nel mondo per patrimoni culturali molto meno prestigiosi si creano musei con capacità di attrazione internazionale. Peraltro la scoperta non è avvenuta nel deserto: tutto il centro storico è una miniera da esplorare, lo sa bene chi intraprende un cantiere di ristrutturazione in città murata e deve scendere anche di pochi metri nel sottosuolo. Como non ha solo le monete di recente acquisizione ma stratificazioni di valori storici e artistici che dall’epoca preromana (va menzionato almeno il cerchio litico accanto al Sant’Anna, “Stonehenge” lariana unica in Italia) arrivano fino al Razionalismo del Novecento. Merita quindi ribadire il significato di città di transito aperta all’Europa che ebbe nel 59 avanti Cristo, quando Giulio Cesare fondò appunto proprio a Como un grande centro urbano di frontiera nel mezzo della convalle bonificata. Sono notevoli le vestigia di epoca romana, a cominciare proprio dalle sale dedicate al periodo al Museo Giovio di Como, e poi ci sono le mura, valorizzate dalla recente fiera patronale di Sant’Abbondio che ne ha recuperato la funzione collettiva e conviviale con le attività legate all’enogastronomia. Proprio la valorizzazione del sistema di fortificazioni sotto le quali sono stati tra l’altro realizzati interessanti rifugi antiaerei in epoca bellica potrebbe essere un ulteriore motivo di indagine, scavo culturale e valorizzazione come giacimento di pubblica utilità per richiamare turisti e amplificare la nei lariani la consapevolezza di avere radici molto ramificate ed estese lungo l’asse della storia. Purtroppo però non è tutto oro quel che luccica, e per essere all’altezza di tale eredità occorrerebbero pazienza, pianificazione e investimenti: solo per fare un esempio, i musei non hanno un direttore che ne determini e ne guidi le attività con una ricerca scientifica orientata anche a mostre di richiamo almeno nazionale. In assenza di uno scatto di orgoglio, avrà più senso custodire le monete altrove.
-
Le magie dell’antica Persia rivivono a Cantù
Nuova serata della rassegna culturale Viaggio intorno al viaggio, curata dall’associazione Albatros di Cantù. Venerdì 11 gennaio alle 21 all’istituto Tibaldi di via Manzoni 19 a Cantù si terrà la serata dal titoloIl fascino della Persia. Un viaggio lento, nel tempo e nelle tradizioni, con immagini e racconti di Enrico Radrizzani. Ingresso libero.«Se la parola evasione significa scappare da qualche cosa, l’avventura è invece qualcosa che vale la pena di vivere»: con questa frase del poeta del fumetto d’avventura Hugo Pratt il circolo canturino introduce il primo evento dell’anno che racconterà un viaggio in Persia e dalla Persia all’Iran, tra storie di popoli e di regni.Sarà un rapido viaggio nel tempo per comprendere parte della storia dell’Iran moderno e soffermarsi sugli aspetti attuali che un viaggiatore attento incontra in un Paese bellissimo e ricco di contraddizioni. Un viaggio culturale alla scoperta di città e siti archeologici.Enrico Radrizzani ha iniziato nel 2000 ad occuparsi di turismo responsabile in Cappadocia, proponendo viaggi lenti, a contatto con la gente, accompagnati da guide locali esperte. L’Iran è uno dei Paesi più amati, scoperto seguendo la mitica “Via della Seta”.Durante la serata saranno mostrate immagini di Radrizzani, ma anche di Claudio Silighini e Anna Serrano, due fotografi professionisti. Silighini arriva alla fotografia seguendo la sua passione per le sensazioni e le emozioni procurate dall’immagine. La sua curiosità e sensibilità lo portano a percepire e cogliere l’attimo e la poesia di volti e espressioni, catturandoli con semplicità. Viaggiatore instancabile riesce ad osservare le diversità e le unicità dei popoli che incontra.Anna Serrano, affermata professionista della fotografia di viaggio, collabora con numerose riviste del settore come National Geographic e Bell’Italia.
-
Le immagini di viaggio di Agresti protagoniste a Cantù
Nuova serata della rassegnaViaggio intorno al Viaggio, curata dall’Associazione Albatros Cantù.Venerdì 12 ottobre alle 21 all’istituto Tibaldi di via Manzoni 19 l’incontro “La fotografia, il viaggio, i luoghi, le persone e noi” vedrà al centro le foto e i racconti di viaggio di Edoardo Agresti, fotografo di professione con al suo attivo oltre 130 spedizioni in altrettanti Paesi (nella foto, un suo lavoro).
A Cantù racconterà di Cuba, Haiti, Bangladesh e India, ma anche di cosa significa per lui fotografare. La sua fotografia è reportage, sia questo un viaggio, un matrimonio o il backstage di un evento. Membro di importanti associazioni internazionali, fondatore della Best of Wedding Photography, fotografo della Nikon School Travel, ha avuto numerosissimi riconoscimenti fra cui quelli del National Geographic Contest e della Royal Geographic Society. Per Polaris ha pubblicato i due libri fotografici “Viaggiando l’Africa” e “AfriAsia”.Ingresso libero.
-
Le denuncia di Coldiretti: «Campi devastati e vigneti divelti dai cinghiali»
Per gli agricoltori del territorio lariano situazione sempre più esasperante per l’invasione di cinghiali. Lo denuncia una nota di Coldiretti che parla di «campi di mais devastati, vigneti divelti, prati a fieno rivoltati più di quanto avrebbe potuto fare un aratro meccanico».Non solo cinghiali. Pure cervi e caprioli hanno devastato, negli ultimi giorni, anche alcuni vigneti, specie nella zona dell’Alto Lago (sfondando le recinzioni e nutrendosi dei grappoli maturi), mentre nel Lecchese si registrano danni gravissimi anche sulle alture che dominano il capoluogo. Disagi e problemi che riguardano il Nord della Brianza, la valle d’Intelvi, il Triangolo Lariano, i confini con il Varesotto, e l’intera zona che va dalla Valsolda al territorio di Sondrio.«Le imprese sono esasperate e hanno ragione. La loro, la nostra, è una lotta quotidiana contro le difficoltà della burocrazia e la lentezza dei rimborsi, ma anche contro i limiti di una legislazione profondamente ingiusta: alcuni danni non rientrano nemmeno tra quelli risarcibili», commenta il presidente di Coldiretti Como Lecco, Fortunato Trezzi.
-
Le danze di Cristin diventano un musical
La passione per la danza non ha confini: c’è un giovane comasco che insegna ai tedeschi a ballare come vuole la tradizione degli irlandesi. È la storia di Alessandro Cristin, ingegnere in scienze ambientali, che lavora per un’azienda informatica tedesca. Ha deciso di fare del suo amore per la danza irlandese tradizionale un’esperienza didattica di successo a Gottinga, città di 130mila abitanti, con lezioni che lo tengono occupato tutto l’anno e anche lezioni laboratori e masterclass in altre città come la vicina Kassel.
Cristin sta passando l’estate a preparare danze, musiche, scene e costumi del suo primo musical, basato su un suo racconto originale, dal titolo I quattro elementi, che lo vedrà impegnato (debutto previsto per il Paddy’s Day, festa che si celebra il 17 marzodi ogni anno in onore di San Patrizio, patrono dell’Irlanda) con una ventina dei suoi allievi. Si lavora anche a una versione in italiano da presentare successivamente a Como, probabilmente sul palcoscenico del teatro Don Guanella di via Grossi. Informazioni sulla scuola di Cristin, che è l’unica del genere a Gottinga, sul sito Internet www.thiaraschool.de. Su canale dedicato all scuola di YouTube le precedenti esibizioni in pubblico della scuola lariana in terra tedesca
-
Le conferenze del premio “Fogazzaro”. Venerdì appuntamento a Porlezza
Il premio letterario intitolato allo scrittore vicentino e valsoldese di adozione Antonio Fogazzaro ospiterà venerdì 7 settembre nella sala rossa della sede del Bacino Imbrifero Montano di via Cuccio 8 a Porlezza Luca Cerchiari che presenterà il libro “Storia del musical. Teatro e cinema da Offenbach alla musica pop”. Sabato 15 settembre, a Villa Camozzi di Grandola ed Uniti, si terrà la cerimonia di premiazione dei concorsi letterari del Premio Antonio Fogazzaro 2018. Inoltre sabato 29 settembre, Alberto Buscaglia ideatore del premio e Tiziana Piras parleranno sul tema “Daniele Cortis – Il film di Mario Soldati dalla sceneggiatura allo schermo” nella splendida cornice di Villa Fogazzaro a Oria Valsolda, uno dei patrimoni più importanti del Fondo Ambiente Italiano in Lombardia. Info su www.premioantoniofogazzaro.it.
-
Le casette dei “Balocchi” a ridosso del Duomo. Sul Web infuriano le polemiche e le proteste
La Città dei Balocchi “invade” con le sue casette i luoghi simbolo della Como religiosa e sul Web – ma non solo – si scatena il putiferio.Il mercatino di Natale organizzato nel capoluogo lariano dal Consorzio Como Turistica si è, quest’anno, ampliato oltremisura. Una lunga teoria di casette di legno è stata addossata anche alle mura del Duomo, lungo la via Pretorio. Una decisione che ha creato subito una discussione dai toni forti online e tra i cittadini.Tra i più critici l’avvocato Ada Mantovani, esponente della Lista Rapinese e consigliera comunale più votata alle elezioni del 2017.«Mi rendo conto quanto la manifestazione natalizia sia apprezzata – premette – ma mi sembra di poter dire che quest’anno le bancarelle si siano espanse a dismisura in zone che sarebbe stato meglio preservare: non soltanto via Pretorio, ma anche via Boldoni». Secondo Mantovani i mercatini sono stati «mal distribuiti. Ai Portici Plinio c’è ormai una muraglia, così come in piazza Cavour. Mi chiedo allora se non sarebbe stato più utile vivacizzare altre zone della città».Un esempio? «I Giardini a lago, oppure Piazza Roma – dice Mantovani – Poteva essere l’unica vera occasione per dare una chance a una piazza di cui nessuno riesce a immaginare il destino».La rappresentante della Lista Rapinese torna poi sulla «mozione approvata in consiglio e relativa ai conti finali della Città dei Balocchi. Anche alla luce di questa esplosione di casette – dice Mantovani – sarà importante a fine manifestazione avere dagli organizzatori una rendicontazione puntuale e precisa».A dir poco tranchant e affidato a un breve commento pubblicato su Facebook il giudizio sulla collocazione delle casette espresso dall’architetto Attilio Terragni, il quale ha probabilmente messo a confronto la città razionalista del suo più illustre antenato con le scelte contemporanee: «Comunque si vede la nostra dimensione di nani rispetto a quella che avevamo nel passato…».
-
Auto ribaltata a Lazzago, tre feriti
E’ di tre feriti lievi, portati all’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù, il bilancio di un incidente stradale avvenuto ieri sera poco prima delle 23 a Lazzago.
Un’auto è finita su un fianco sulla rampa del sottopassaggio. Tre i mezzi complessivamente coinvolti, tre anche i feriti, tutti giovanissimi, ragazzi di 20, 18 e 17 anni. Sono intervenuti i vigili del fuoco di Como e la Croce azzurra di Como.
I feriti sono stati portati all’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù per accertamenti.