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  • Dormitorio bis, spunta la proposta di Santa Teresa

    Dormitorio bis, spunta la proposta di Santa Teresa

    Il nuovo dormitorio permanente nell’ex collegio universitario di piazza Santa Teresa. È la proposta lanciata dalla consigliera comunale Patrizia Maesani, cofirmataria della mozione che impegna la giunta a destinare appunto un immobile di proprietà pubblica alle persone senza fissa dimora.Una mozione che, a oggi, ha i numeri per essere approvata nonostante il no annunciato della Lega e della Lista Rapinese. A favore si sono infatti schierate tutte le altre opposizioni, ma anche Forza Italia e Fratelli d’Italia.«A Como i numeri degli homeless sono drammatici. Si parla di 230-240 persone, soltanto in parte ospitate dalla struttura di via Napoleona e dai centri parrocchiali o dei Padri Comboniani. Oggi a Como – dice Maesani – vivono in strada almeno in 80: un 40% di italiani e un 60% di stranieri. Di questi ultimi, soltanto il 10% è privo di documenti». Una realtà durissima, che giustifica l’ipotesi di aprire un secondo dormitorio dopo quello di via Napoleona.«L’emergenza non è legata soltanto al freddo – dice ancora Maesani – Le persone senza fissa dimora sono in crescita ovunque. Purtroppo c’è una strategia mediatica che gira a vuoto attorno al problema e non lo affronta. Anzi, c’è pure chi alimenta l’odio contro queste persone».Il Comune, insiste la consigliera del gruppo misto, «deve assumersi il dovere di intervenire. Per dare una risposta al disagio e per eliminare i bivacchi».Di qui la proposta dell’ex foresteria di Santa Teresa, riconsegnata ormai da tempo dall’Insubria. «Santa Teresa non richiede interventi massicci, è disponibile, non è nel piano delle alienazioni ed è in un quartiere prossimo al comando dei vigili, a vantaggio della sicurezza», conclude Patrizia Maesani.Sul tema, come detto, la maggioranza di centrodestra appare divisa. Contrari Lega e Lista Landriscina, favorevoli invece Forza Italia (che ha firmato il testo sin dall’inizio) e Fratelli d’Italia, che ha annunciato voto positivo nel caso in cui fosse accolto un suo emendamento sulla gestione della struttura.La gara per via NapoleonaIntanto ieri il Comune di Como ha dato via libera alla procedura per l’appalto della gestione del dormitorio aperto dal Comune nel 2010 in via Napoleona. L’affidamento è previsto per il prossimo mese di settembre.

  • Cultura integrata, Chiasso è vincente

    Cultura integrata, Chiasso è vincente

    di Lorenzo Morandotti

    Chiasso non è solo una città che ha il decimo degli abitanti di Como, con un reddito pro capite più alto, meno emergenze sociali e asfaltature impeccabili. Rimane  un modello di gestione degli eventi culturali, un laboratorio anche per il Lario, che invece arranca da sempre alla disperata ricerca di una identità su tale fronte che non fa certo onore alle pur nobili e ramificate radici.

    Max Museo e Cinema Teatro della città di confine sono sempre  alleati sul fronte mostre, e promossi come un unico pacchetto integrato.

    Insomma, così vicini, così lontani per parafrasare una celebre aria operistica di Richard Wagner.

    Il centro culturale municipale di Chiasso (città  lo ripetiamo da 8mila abitanti e non da 80mila come la lariana) formato da Max Museo, Spazio Officina e Cinema Teatro in via Dante più la locale biblioteca, che di recente ha presentato la ricca programmazione per il biennio 2019-2020, ha una  particolarità ed è appunto il saper valorizzare in modo unitario  il trittico di spazi in cui è possibile produrre mostre e farle interagire fra di loro, diversamente da quando avviene in altri contesti come ad esempio proprio quello lariano, per allargare l’interesse, la conoscenza e il raggio d’azione delle attività stesse. Una serie di azioni virtuose che richiedono però visione, lungimiranza, capacità di lavoro di squadra.

    E così, ogni volta che da Chiasso parte un comunicato stampa, un depliant promozionale, una mail che illustra una delle tante attività culturali integrate e coordinate in questo modo virtuoso e sinergico, implicita e sonora parte la  “tirata d’orecchi” ai lariani.

    A Como le strutture pubbliche non mancano, sono prestigiose e hanno anche personale in abbondanza, ma  occorre motivare una struttura perché renda al meglio. Non hanno affatto una programmazione integrata per ottimizzare produttività e limitare i costi.

    Chiasso non solo produce in autonomia le mostre ma le propone in coabitazione ad altri enti, spesso italiani, come musei e fondazioni e sa costellarle di  molti eventi collaterali. Insomma, oltre confine mettono il turbo, qui a Como si viaggia ancora a pedali.

  • Concorsi scolastici ingestibili e poco oggettivi

    Concorsi scolastici ingestibili e poco oggettivi

    di Adria Bartolich

    Il Tar del Lazio, accogliendo uno dei tanti ricorsi presentati dai candidati relativo all’irregolarità delle prove, ha annullato il concorso per dirigenti scolastici  che doveva essere propedeutico all’assunzione di un numero di dirigenti tale da coprire la montagna di sedi vacanti sul territorio nazionale, circa 2.300. Contro la pronuncia del Tar ha fatto ricorso l’Associazione Nazionale Presidi (Anp) e il Miur (Ministero dell’istruzione, università e ricerca) ha chiesto una sospensiva appellandosi  a sua volta  al Consiglio di Stato.

    Niente di nuovo. Non c’è stato concorso negli ultimi quindici anni che non sia stato sommerso da ricorsi di ogni genere e poi corretto con aperture a candidati rimasti esclusi a vario titolo. Come dire, prima fai un concorso con  criteri tali  da garantire, almeno sulla carta, la qualità dell’assunto, poi apri e apri ancora fino a garantire l’assunzione di quasi tutti. Morale:  i concorsi sono diventati ormai ingestibili né garantiscono più di tanto sui criteri e i requisiti richiesti. La loro presunta oggettività, perciò, persino fatte salve le clientele e le relazioni untuose che spesso caratterizzano il rapporto tra Paese e amministrazione pubblica, è assolutamente messa in discussione dai fatti.

    Non so se mai sia stato fatto un computo di quanto spenda lo Stato per fronteggiare le opposizioni che di volta in volta si costruiscono attraverso le vie legali nei confronti dei suoi provvedimenti, dal funzionamento dei tribunali agli emolumenti per i giudici,  funzionari, uffici e via discorrendo: io credo che mettendo insieme tutti i costi recupereremmo un gruzzolo consistente per un bell’aumento  salariale a tutti  i lavoratori della scuola o da investire in miglioramenti strutturali.

    A fronte di questo periodico disastro  è persino paradossale leggere cose che riguardano ogni ipotesi di decentramento, flessibilità, vicinanza al territorio, fuoriuscita da sistemi barocchi, bollate come tentativo di privatizzare il sistema pubblico. La centralizzazione non è mai stata, nella storia del mondo,  il risultato di un processo democratico, bensì il contrario.  Né, se vogliamo dirci tutta la verità, può essere spacciato per il regno della democrazia e della partecipazione quello che resta degli organi collegiali dove quasi non esiste rapporto tra i delegati e gli elettori, o si può parlare di gestione collegiale dei rapporti di lavoro, sempre se si vuole parlare di quello che succede e non di ciò che ci si immagina possa accadere.

    A fronte di una totale assenza di elaborazione su che cosa sia la scuola del futuro non ci si può trincerare in frasi fatte o analisi buone per gli anni ’70. Pensare alla scuola come ad un sistema statale unico è avere lo sguardo rivolto al passato. Unico è il diritto alla cultura e all’istruzione, molte sono le forme e i modi per renderlo effettivo. Tra questi il meno utile ai tempi è la scuola dei concorsi, delle graduatorie e delle circolari.

  • Malviventi in azione a Como, rapinata gioielleria in centro storico

    Rapina in pieno centro storico a Como ieri mattina. Due uomini, pistola e ascia in mano, sono entrati a volto scoperto nella gioielleria Pennacchioli di via Vittorio Emanuele – proprio davanti al Comune – seminando il terrore. Fuori dal negozio, erano da poco passate le 10.20, turisti a spasso, scolaresche in gita e persone al lavoro non si sono accorte di nulla.Dentro, in pochi minuti, si è consumato il colpo. Nel negozio erano in quel momento presenti il titolare, Sisto Casartelli, e un amico.I due, alla vista dei rapinatori si sono subito gettati a terra. Intanto, mentre uno dei due malviventi trafugava i gioielli presenti in una delle vetrine che danno sull’esterno, l’altro teneva sotto mira con la pistola – non si è capito se vera o finta – i due malcapitati.Pochi istanti e poi la fuga. I ladri, prima di dileguarsi per le strade del centro, hanno spruzzato dello spray al peperoncino in faccia al titolare e all’amico. Non si è ancora capito se e dove avessero un’auto ad attenderli.Sta di fatto che i delinquenti, in base alle prime testimonianze, erano a volto scoperto. E nella zona, a partire da quelle di Palazzo Cernezzi e del negozio svaligiato, sono attive delle telecamere. I filmati verranno ovviamente visionati dai Carabinieri che sono immediatamente intervenuti sul luogo con la Polizia. Insieme a loro gli uomini della scientifica che hanno lavorato a lungo per recuperare degli indizi. A pochi centimetri dalla vetrinetta svuotata, in terra è rimasta l’ascia. «Stavamo parlando quando all’improvviso sono entrati questi due uomini – racconta il signor Roberto, dentro alla gioielleria con il titolare – Ci hanno subito fatto mettere in terra e uno dei due ci puntava addosso la pistola. Sono stati momenti terribili. Poi, prima di andarsene, ci hanno spruzzato lo spray in faccia. Mi hanno colpito in pieno volto, mentre Sisto solo di striscio. C’è voluta un mezz’ora buona per farmi passare il bruciore. Dall’accento mi sono sembrati dell’Est. Hanno raccattato tutto quello che potevano e sono spariti. Una signora di passaggio ha assistito proprio al momento in cui svuotavano la vetrina». Pochi minuti dopo è arrivata Silvia Pennacchioli, altra titolare della gioielleria e moglie di Sisto Casartelli.«È terribile. Mio marito è scosso ma è intenzionato a riprendere subito il lavoro. Non sappiamo ancora a quanto ammonta il bottino».

  • Como, i nodi critici della viabilità. Acus presenta un documento dettagliato

    Como, i nodi critici della viabilità. Acus presenta un documento dettagliato

    L’associazione civica utenti della strada (Acus), ha redatto un documento per illustrare le criticità che devono essere attentamente valutate e che necessitano di interventi urgenti in ambito viabilistico.Dopo aver lodato l’idea della rotatoria sperimentale a San Rocco, Acus invita anche a valutare l’idea di una nuova rotatoria a doppio livello a Lazzago – cioè in parte interrata – dove oggi c’è l’alambicco. Spazio poi a un nuovo raccordo tra via Oltrecolle e la Madruzza e a una rotatoria in sopraelevazione nel tratto di via Scalabrini a ridosso del passaggio livello ferroviario. E si prosegue con la necessità – secondo l’Acus – di riorganizzare la rotatoria che in piazzale Cà Merlata immette sulla Canturina. Sono solo alcuni dei suggerimenti messi nero su bianco. «Siamo poi disponibili ad ogni approfondimento anche su altri aspetti della mobilità: da quella ferroviaria, a quella lacuale e ciclopedonale nonchè al necessario coordinamento con il piano dei parcheggi», scrivono sempre gli esponenti dell’Acus.

  • Città immobile, anche la Compagnia delle Opere alza la voce

    Città immobile, anche la Compagnia delle Opere alza la voce

    Politica – Attilio Briccola: «Sfugge ciò che una volta chiamavano bene comune. Si occupano soltanto di beghe personali e di ripicche»Il presidente della potente associazione critica il consiglio comunale. E lancia Gaddi come nuovo sindacoÈ durissimo con i rappresentanti del consiglio comunale di Como e, contemporaneamente, lancia Sergio Gaddi come nuovo sindaco del capoluogo. Il presidente della Compagnia delle Opere, una delle associazioni economiche più potenti di Como, entra in modo chiaro nel dibattito politico cittadino. Attilio Briccola interviene in un momento particolarmente caldo, con un consiglio comunale totalmente paralizzato dal dibattito sul bilancio.Leggi l’articolodiBambaceinCRONACA

  • Carrubba, poesie in scena

    Carrubba, poesie in scena

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    La poesia è protagonista con lo scrittore lariano Francesco Carrubba, che è anche giornalista del radiogiornale di Radio Popolare. Con il suo nuovo  libro di poesie “Canzoni quasi d’amore” giovedì prossimo, 16 febbraio, parteciperà alSanteria Open Micdi Milano e reciterà alcuni testi. Intanto due poesie del libro sono in finale al Premio Letterario Nazionale Poetika: l’autore riceverà un riconoscimento durante la cerimonia di domenica 2 aprile a Desenzano del Garda. Il volume è disponibile sia in formato cartaceo sia eBook anche sugli store online.

  • Cantù, lastroni di piazza Garibaldi: al via i lavori di messa in sicurezza

    Cantù, lastroni di piazza Garibaldi: al via i lavori di messa in sicurezza

    Dopo anni di polemiche per la scarsa stabilità dei lastroni di piazza Garibaldi a Cantù, ribattezzati come “ballerini”, lunedì prossimo, 22 luglio, inizieranno i lavori per la messa in sicurezza della pavimentazione della piazza, nei tratti da via Roma a via Manzoni e, a scendere, da via Volta a via Corbetta.I diversi interventi di emergenza effettuati nel corso degli anni non sono mai riusciti a porre fine al problema, lamentato in particolare da commercianti e residenti, per i rumori causati da automobili e bus e per la pericolosità al passaggio di pedoni, ciclisti e motociclisti.«Nei tratti interessati dai lavori – spiega il sindaco di Cantù, Alice Galbiati – si provvederà a tagliare i lastroni in quattro parti per offrire maggiore stabilità, come era stato fatto lo scorso anno in altre parti carrabili della piazza, dove le pietre si staccavano dal fondo e provocavano un movimento ondulatorio al passaggio dei mezzi».«Con i prossimi interventi intendiamo completare tutto il giro di piazza Garibaldi. Proprio in queste ore avrò una riunione – spiega ancora il primo cittadino del centro brianzolo – nella quale valuteremo se inserire in questo lotto anche l’ultimo tratto che necessita di essere messo in sicurezza, quella che va da via Volta a salire in via Dante».Diverse le modifiche alla viabilità previste in occasione dei lavori. In particolare, sarà istituito divieto di accesso, residenti esclusi, con doppio senso di marcia in via Roma, nel tratto tra via dei Pizzi e piazza Garibaldi con divieto di sosta. I lavori inizieranno lunedì prossimo e nelle previsioni dovrebbero durare quaranta giorni.«La prima settimana di settembre è il termine massimo di chiusura del cantiere – sostiene ancora Alice Galbiati – Abbiamo concordato con i commercianti il periodo di chiusura della piazza, per non incidere troppo sulle loro attività, soprattutto nel periodo dei saldi».

  • Aggredisce operatrice: arrestato un 25enne

    Aggredisce operatrice: arrestato un 25enne

    È entrato clandestinamente, scavalcando la recinzione, all’interno del centro dei Salesiani in via Conciliazione. Una volta individuato dalla responsabile che lo invitava a uscire, prima reagiva colpendola a un braccio con un cubetto di porfido, poi la prendeva per il collo torcendole anche il braccio. Infine, non contento di quanto aveva già fatto, ha iniziato a lanciare sassi e porfido danneggiando un’auto parcheggiata – una Matiz – e rompendo la vetrata del salone ricreativo del centro Salesiani di Tavernola. Il pomeriggio di un ragazzo della Costa d’Avorio, 25 anni, è finito nella camera di sicurezza della Questura di Como, dopo l’intervento delle volanti. Gli agenti hanno arrestato il giovane con le ipotesi di reato di violazione di domicilio, lesioni (l’operatrice aggredita ha rimediato 8 giorni di prognosi) e anche danneggiamento. Il 25enne è un richiedente asilo non riconosciuto, in quanto è in attesa della sentenza dopo aver appellato il provvedimento. Il giovane – non nuovo a episodi simili e già conosciuto dalle forze di polizia del territorio – è stato arrestato e l’accaduto segnalato in Procura a Como al pm di turno.