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  • Hockey paralimpico: in Corea parte bene l’Italia di Stillitano

    Hockey paralimpico: in Corea parte bene l’Italia di Stillitano

    Santino Stillitano, portiere della Nazionale di sledge hockey (foto dal sito del Comitato Paralimpico)

    Un buon esordio per l’Italia dello sledge hockey alle Paralimpiadi invernali di PyeongChang: gli azzurri (in rosa anche il portiere comasco Santino Stillitano) hanno battuto ai rigori per 3-2 la Norvegia. Un successo di grande valenza, visto che nel girone che comprende anche Canada e Svezia, la lotta per il secondo posto (il Canada è grande favorito) è proprio fra Norvegia e Italia, con la Svezia che dovrebbe essere un gradino più sotto.L’Italia è andata in vantaggio per due volte, ma poi è stata sempre raggiunta. Nessuna rete anche al supplementare e a quel punto la gara è stata decisa con i rigori finali, con gli azzurri che hanno segnato la rete decisiva con Nils Larch.Due punti, dunque, per l’Italia e uno alla Norvegia. Le gare del girone di qualificazione proseguono oggi: Stillitano e compagni sfidano il Canada alle 11 italiane. Nordamericani favoriti, ma azzurri pronti a lottare e a tentare lo sgambetto.

  • Gran finale per il festival “LacMus”

    Gran finale per il festival “LacMus”

    Domani, 8 luglio, grande concerto di chiusura a cinque stelle per il festival LacMus 2018,alle ore 19.30 al Grand Hotel di Tremezzo, dove il pubblico potrà applaudire, riuniti in un’unica imperdibile serata, i protagonisti che hanno animato la seconda edizione del festival della Tremezzina.

    Ritornano infatti in veste di solisti l’arpista francese Marie-Pierre Langlamet, prima parte dei Berliner Philharmoniker e il clarinettista Anton Dressler, docente di conservatorio in Italia e grande esperto di musica contemporanea. Ad accompagnarli sarà il LacMus Festival Ensemble diretto da Paolo Bressan: nelle file di questa orchestra, creata per l’occasione, siedono artisti attivi presso istituzioni prestigiose come la Dallas Symphony Orchestra, la Royal Academy of London, i Berliner Philharmoniker, le italianissime orchestre dell’Arena di Verona e della RAI di Torino, il Conservatorio di Amsterdam e,last but not least, la Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio. Una squadra di fuoriclasse, chiamata a chiudere in crescendo l’edizione 2018 di LacMus.

    Anche il programma si ricollega ai contenuti musicali degli appuntamenti che hanno costituito, giorno dopo giorno, il fitto cartellone del festival, accostando ancora una volta Rossini, Debussy e Tchaikovskij per ricordare i rispettivi anniversari. Ingresso  35/ 25 euro.

  • Governo: Nicola Molteni nominato sottosegretario all’Interno

    Governo: Nicola Molteni nominato sottosegretario all’Interno

    Una scelta che Matteo Salvini aveva annunciato giorni fa proprio in occasione del suo blitz a Como e che ora è stata confermata: il canturino Nicola Molteni è stato nominato sottosegretario all’Interno. Al fianco del deputato leghista 42enne ci saranno il collega di partito Stefano Candiani e gli esponenti del Movimento 5 Stelle Luigi Gaetti e Carlo Sibilia.

  • Gli uffici del distretto sanitario dell’Asst lariana lasciano via Cadorna per via Napoleona. Ma scoppiano le polemiche

    Gli uffici del distretto sanitario dell’Asst lariana lasciano via Cadorna per via Napoleona. Ma scoppiano le polemiche

    Il monoblocco di via Napoleona

    Trasloco non privo di polemiche. Da ieri mattina i servizi dell’ex distretto sanitario dell’Asst Lariana di via Cadorna si sono spostati nel piano rialzato del monoblocco del Poliambulatorio di via Napoleona. Un passo importante per far rinascere il monoblocco anche se questa novità ha creato dei disagi. Numerosi utenti infatti, all’oscuro del cambiamento, ieri mattina si sono recati in via Cadorna. Davanti alla porta sbarrata degli uffici, in tanti si sono lamentati. A informare del cambio solo un piccolo cartello attaccato sulla porta e un numero di telefono da chiamare per avere informazioni. Numero che però fino alle 16 di ieri pomeriggio suonava a vuoto. Da qui le segnalazioni arrivate in redazione che hanno reso questo trasloco difficoltoso. Polemiche a parte va specificato come nella nuova sistemazione i servizi avranno a disposizione circa 450 metri quadrati con uffici, area di attesa, sportelli, spazi di back office e ambulatori. L’ingresso alla zona che sarà occupata dai servizi dell’Area Territoriale sarà possibile non solo dal piano terra dell’edificio, ma anche dall’accesso laterale della Radiologia-Mammografia, più vicino al parcheggio Val Mulini. Nella porzione di piano destinata alle attività dell’ex Distretto l’Asst Lariana ha provveduto al rifacimento degli impianti elettrici, della rilevazione incendi, del cablaggio oltre che alle imbiancature, alla realizzazione del bagno disabili, alla creazione di due nuovi sportelli e sale attesa. Questo trasloco potrebbe anche rivelarsi utile per le sorti dell’autosilo della Valmulini anche se almeno ieri non si sono registrati ingressi superiori alla media di un giorno qualsiasi, ovvero circa 300 auto. «La speranza è che i comaschi dopo aver appreso la novità possano utilizzare la struttura», dice il direttore di Csu Marco Benzoni.

  • Gli automobilisti svizzeri non pagano le multe: a “Striscia la notizia” Staffelli con il comandante Ghezzo

    Gli automobilisti svizzeri non pagano le multe: a “Striscia la notizia” Staffelli con il comandante Ghezzo

    L’inviato di “Striscia” Valerio Staffelli con il comandante della polizia locale di Como Donatello Ghezzo

    Gli automobilisti svizzeri, indisciplinati sulle strade italiane, sono i protagonisti della puntata di stasera di “Striscia la notizia”, il programma satirico in onda su Canale 5 alle 20.35. L’inviato Valerio Staffelli mette sul banco degli imputati i tanti automobilisti elvetici che in Italia non rispettano i limiti di velocità e fa tappa a Palazzo Cernezzi per analizzare il fenomeno con la polizia locale cittadina. «A chi guida una macchina con targa elvetica e non paga una multa presa in Italia non succede nulla: non è possibile costringerlo a pagare – sottolinea un comunicato del tg satirico di Mediaset – Se invece un italiano non paga una multa presa in Svizzera, viene bloccato alla frontiera e deve sborsare 300 franchi per evitare tre giorni d’arresto. Ma perché non succede lo stesso in Italia?».

    È il comandante della polizia locale di Como, Donatello Ghezzo, a spiegare perché ciò accada: «Se non c’è il pagamento spontaneo da parte del trasgressore svizzero, non è possibile costringerlo, anche se torna in città – afferma Ghezzo – Così, solo nel 2016 a Como non è stato pagato il 60% delle sanzioni, pari a circa 350mila euro».

    Quadri, Lega dei Ticinesi: «Multe non pagate? L’Italia riveda le norme»

  • Furto a Cassina Rizzardi, denunciate due donne

    Furto a Cassina Rizzardi, denunciate due donne

    I carabinieri di Fino Mornasco hanno denunciato due donne italiane di 41 e 28 anni, accusate di furto aggravato in concorso. Le due – residenti nel Milanese ma di fatto senza fissa dimora – il 22 maggio scorso, al Bennet di Cassina Rizzardi avrebbero rubato il portafoglio e il cellulare a una donna di Guanzate. Le indagini dei militari dell’Arma hanno permesso di arrivare ad identificare le due responsabili, poi riconosciute dalla vittima.

  • Frontalieri, nasce l’osservatorio provinciale. Nuovo referendum contro la libera circolazione

    Frontalieri, nasce l’osservatorio provinciale. Nuovo referendum contro la libera circolazione

    Dopo il tavolo della Regio Insubrica, il Consiglio Sindacale Interregionale Ticino Lombardia e Piemonte (Csir) arriva ora l’osservatorio permanente delle Province di Como e di Varese. I frontalieri tengono evidentemente banco. Visto che si moltiplicano i consessi – più o meno istituzionali, più o meno formali – in cui l’argomento diventa oggetto di discussione e di trattativa.La reale utilità di tutti questi tavoli non è chiara. Anche perché ogniqualvolta nasce un problema i decisori sono sempre altrove. In ogni caso, il consiglio provinciale di Como ha approvato il primo atto per la costituzione dell’Osservatorio permanente sul fenomeno del frontalierato nelle province di Como e Varese, uno «strumento di consultazione tra i principali soggetti operanti sul tema del lavoro transfrontaliero».Perché lo stesso osservatorio inizi a esistere serve un analogo voto del consiglio provinciale di Varese, che non tarderà ovviamente ad arrivare.Dopodiché, al nuovo tavolo saranno invitati il Csir, le Camera di Commercio, gli enti locali. Ma anche la Lombardia, il Piemonte e il Ticino, che – si legge nel comunicato ufficiale – avranno un «diritto di tribuna». In eguale modo sarà garantita la partecipazione «a quegli enti pubblici o privati che operano a vario titolo nel sistema del lavoro transfrontaliero, su richiesta qualificata degli aderenti».Obiettivo dell’osservatorio, secondo il presidente del Csir Giuseppe Augurusa, è «diventare un luogo di autentico confronto sulle tante questioni aperte tra soggetti coinvolti direttamente nel complesso fenomeno» del frontalierato.In particolare – sembra di capire dalle parole dello stesso Augurusa – le «tentazioni di dumping salariale da parte di imprenditori spregiudicati» o la libera circolazione delle persone messa a rischio da «provvedimenti “etnici” di dubbia efficacia».Come, ad esempio, il referendum annunciato dall’Udc qualche mese fa contro la libera circolazione delle persone tra la Svizzera e l’Unione Europea e per il quale sono state raccolte 125mila firme (ne bastavano 100mila).Proprio ieri, il presidente del partito conservatore elvetico, Albert Rösti, ha dichiarato al quotidiano di lingua tedesca Blick di essere rimasto «sorpreso della rapidità con la quale sono state raccolte le stesse firme. È sembrato che la nostra iniziativa fosse scontata – ha detto il presidente dell’Udc svizzera – la preoccupazione per i posti di lavoro ha fortemente mobilitato i cittadini soprattutto nelle regioni di frontiera come Ginevra, Ticino, Vaud e Basilea Città». Come dire: è ricominciata la guerra ai frontalieri.

  • Europei in Serbia: oro azzurro con Errigo, Mancini, Volpi e Cini

    Europei in Serbia: oro azzurro con Errigo, Mancini, Volpi e Cini

    Un successo sul filo di lana, con un clamoroso recupero di Alice Volpi che ha trascinato l’Italia alla medaglia d’oro contro la Russia. Agli Europei di Novi Sad, in Serbia, l’Italia del fioretto ha vinto, ma con tanta sofferenza. Oltre ad Alice Volpi sono salite sul gradino più alto del podio Chiara Cini, Camilla Mancini e Arianna Errigo.Proprio Errigo, atleta cresciuta nella Comense, è incappata in una finale decisamente negativa. Nella seconda serie un suo clamoroso 1-8 contro Anastasia Ivanova ha compromesso seriamente il cammino delle azzurre, che fino a quel punto erano state in partita e avevano lottato alla pari contro le accreditate avversarie.Quando tutto sembrava compromesso, è stata la senese Alice Volpi all’ultimo giro a piazzare un secco 8-3 (e di conseguenza il 41-40 conclusivo) contro una Ivanova che fino a quel momento era stata protagonista assoluta del match.L’Italia ho così conquistato il suo primo oro nella rassegna continentale 2018 con la squadra di fioretto donne, che tradizionalmente è una fucina di medaglie per la scherma e per lo sport tricolore e di cui Errigo – che ha compiuto 30 anni lo scorso 6 giugno – è un punto di riferimento da lungo tempo.Prima di superare in finale la Russia, le azzurre avevano vinto con lo stesso punteggio (45-26) con l’Ucraina nei quarti e con la Germania in semifinale.Sempre ieri, nella spada maschile, era invece arrivato un bronzo. Nella “finalina” gli azzurri (Enrico Garozzo, Marco Fichera, Andrea Santarelli e Gabriele Cimini) hanno superato per 45-29 la rappresentativa svizzera.Per Arianna Errigo gli Europei si sono dunque conclusi con lo stesso risultato delle Olimpiadi di Londra: argento nella prova individuale (con successo della russa Inna Deriglazova, 15-9 nella sfida decisiva) e l’oro a squadre.Archiviati gli Europei di Novi Sad, per le atlete del fioretto e per i colleghi delle altre specialità ora ci sono nel mirino i Mondiali. L’appuntamento è dal 19 al 27 luglio a Wuxi, in Cina.

  • Emergenza acqua a Como, riparato il guasto

    Emergenza acqua a Como, riparato il guasto

    Como, emergenza idrica. L’impianto di via Baradello

    Alle 16.47, è arrivata la notizia tanto attesa. Acsm-Agam ha comunicato di aver completato la riparazione del guasto all’acquedotto che da martedì mattina ha lasciato tutta la zona est della città senz’acqua. Il ritorno alla normalità però, fanno sapere ancora dalla società che gestisce le reti di acqua e gas, sarà lento e progressivo e richiederà comunque tempo. Difficile dire con certezza quando il servizio di erogazione dell’acqua potrà tornare a tutti gli effetti a pieno regime. La nota di Acsm-Agam precisa che «è stata completate la riparazione con la sostituzione del tratto di rete interessato dal guasto. Sono state avviate le operazioni per il pieno ripristino della distribuzione idrica a Como. Alcune zone scontano ancora carenze di approvvigionamento. L’operazione è delicata e deve avvenire in maniera progressiva e controllata».L’attenzione, dopo la riparazione del guasto resta massima. Si tratta infatti di verificare eventuali ulteriori problemi dopo il ripristino completo della rete e della distribuzione dell’acqua.

  • Elisoccorso, quintuplicati in tre anni i voli su Como,

    Elisoccorso, quintuplicati in tre anni i voli su Como,

    Interventi notturni dell’elisoccorso di Como quintuplicati in tre anni, dai 65 del 2014 ai 327 del 2017. Ora un nuovo importante passo in avanti per il servizio di emergenza con l’elicottero in tutta la Lombardia. L’Enac, Ente nazionale Aviazione civile, ha infatti autorizzato l’attività di manovre “speciali” di notte con l’uso dei visori notturni.In pratica, l’elicottero del soccorso potrà calare con un verricello l’equipe sanitaria e tecnica «su siti noti e censiti». Due le condizioni necessarie, l’utilizzo dei visori notturni e la disponibilità dei siti Hoist, che consentono le manovre speciali. Si tratta di prati, zone in prossimità di rifugi, zone vicine a strade difficili. Gli Hoist a regime saranno più di 70 sull’intero territorio lombardo. Per ora l’utilizzo è limitato all’elicottero della Base di Como.L’elisoccorso in Lombardia è sempre più protagonista degli interventi. Per quanto riguarda le missioni con esito regolare nel 2017, in tutta la Regione sono state 4.603, ben 1.275 quelle di Como, che detiene il record su scala regionale.I visori notturni sono una tecnologia all’avanguardia che permette ai piloti degli elicotteri di vedere come di giorno. Le aree di intervento notturno sono state censite da tempo per le sale operative.