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  • Pallacanestro Cantù in lutto: è morto Robert “Bob” Lienhard

    Pallacanestro Cantù in lutto: è morto Robert “Bob” Lienhard

    Una notizia luttuosa ha colpito il mondo del basket e la Pallacanestro Cantù. All’età di 70 anni questa mattina si è infatti spento Robert “Bob”Lienhard. Nato il 2 aprile del 1948 a New York, Lienhard aveva vestito i colori del club brianzolo dal 1970 al 1978, segnando oltre 3mila punti e vincendo una gran quantità di trofei internazionali: nel suo palmares tre coppe Korac, una Coppa Intercontinentale, due volte la Coppa delle Coppe. E poi lo scudetto del 1974-1975. Dopo aver chiuso la sua carriera di cestista aveva scelto di rimanere in Italia e di vivere sul Lario.

    Qualche anno fa, ilCorriere di Comogli aveva dedicato una lunga intervista, in cui si era raccontato a Katia Trinca Colonel. «Il mio arrivo in Italia? Avevo 22 anni, era il 13 agosto del 1970, fu un’emozione grandissima ritrovarmi in un Paese così diverso dal mio, senza sapere bene quale sarebbe stato il mio destino – aveva detto – La prima cosa che mi colpì furono le automobili così piccole». Sui suoi trascorsi con la formazione canturina disse: «Ho tantissimi ricordi divertenti, eravamo una squadra affiatata sia dentro che fuori dal campo. Dopo le partite ci ritrovavamo sempre con mogli e fidanzate. Facevamo lunghe chiacchierate, spaghettate a mezzanotte, si parlava della partita. Gli avversari di allora erano terribili. Ricordo, per esempio, quando fui bloccato all’aeroporto di Tel Aviv in occasione di una gara per le eliminatorie della Coppa Korac; mi fecero dei controlli assurdi per innervosirmi e i giornalisti sportivi mi stavano a guardare sghignazzando. Beh, in quella partita segnai 40 punti».

    Tra i personaggi che hanno ricordato in queste ore Bob Lienhard, Valerio Bianchini, storico allenatore del club brianzolo. «Credo che pochi giocatori americani nella storia del nostro basket abbiano unito in sè tante qualità tecniche e umane – ha scritto – Ne ricordo la gentilezza, il suo rispetto per me che ero l’assistente di Taurisano, il suo antidivismo, la sua disponibilità ad ascoltare quel grande maestro e ad intendersi, lui puro giocatore di college, con compagni di alto livello europeo come Marzorati e Recalcati, Della Fiori, Farina».

  • Pallacanestro Cantù: bagno di folla per la presentazione in piazza Garibaldi

    Pallacanestro Cantù: bagno di folla per la presentazione in piazza Garibaldi

    Piazza Garibaldi a Cantù ha ospitato la presentazione ufficiale della prima squadra della Pallacanestro Cantù, con lo staff tecnico capitanato da Evgeny Pahutin e Nicola Brienza e i giocatori salutati da un migliaio di tifosi. La serata, condotta dal giornalista Matteo Gandini, supportato da Francesca Buriani (conduttrice e grande tifosa del team brianzolo), è stata aperta dal discorso del sindaco di Cantù, Edgardo Arosio. A salire sul palco per primi, dopo l’allenatore e i suoi collaboratori, gli aggregati Luca Pappalardo e Biram Baparapè. A chiudere il vicecapitano Salvatore Parrillo  e capitan Ike Udanoh, in compagnia del suo cagnolino “Pablo”, già diventato la mascotte del gruppo e dei tifosi. Al termine, come da tradizione, foto di squadra e tutti in piazza per selfie e autografi.

  • Pallacanestro Cantù a Cittadella contro la Reyer

    Pallacanestro Cantù a Cittadella contro la Reyer

    Dopo la sconfitta rimediata in finale ad opera di Varese nel “Trofeo Lombardia”, la Pallacanestro Cantù si appresta a tornare in campo per la quinta partita amichevole della preseason 2018-2019.

    La prossima avversaria dei biancoblù sarà la Reyer Venezia che la formazione allenata da coach Evgeny Pashutin affronterà domani sera alle 20.30 a Cittadella (Padova), per il 2° “Trofeo di Basket Città di Cittadella”. Sabato test con il Friburgo, dalle 19 al Palasport Parini di Cantù.

  • Palio del Baradello, domani la festa per famiglie

    Palio del Baradello, domani la festa per famiglie

    Il Palio del Baradello archivia  l’edizione numero 38 (già si lavora al quarantennale del 2020) con una grande festa finale per famiglie e bambini. Andrà in scena domani dalle 14.30 a Como nelle vie Grassi e Garibaldi e in piazza Volta, ossia in uno dei più suggestivi scorci del centro storico, con tante iniziative per bambini e famiglie: animazioni, musica, artigiani medievali e momenti ludici. In caso di maltempo la manifestazione sarà spostata a sabato 29 settembre.

  • Palazzo Cernezzi, oggi la verifica di maggioranza e il voto sulla Sicurezza

    Palazzo Cernezzi, oggi la verifica di maggioranza e il voto sulla Sicurezza

    Non è un lunedì come gli altri, oggi, a Palazzo Cernezzi. Due grandi nodi sono infatti destinati a venire al pettine. Il primo riguarda il chiarimento all’interno della maggioranza, dopo la questione Forza Italia, le dimissioni dell’assessore Amelia Locatelli e l’affaire Pettignano, dimesso e riammesso nel giro di poche ore, dopo un clamoroso cambio di partito, da Forza Italia a Fratelli d’Italia. Alle 16 il sindaco Landriscina incontra i coordinatori dei partiti che lo sostengono, ovvero gli azzurri forzisti, Fratelli d’Italia e Lega, oltre al capogruppo della sua civica. In serata durante il consiglio comunale è finalmente atteso il voto sulla delibera riguardo l’istituzione di una commissione speciale sulla sicurezza in città. Delibera superata secondo la giunta, dalla delega alla Sicurezza conferita dal sindaco all’assessore Elena Negretti. Servono 17 voti per approvare la commissione. I 12 consiglieri di minoranza con i 5 di Forza Italia sarebbero insomma sufficienti per arrivare al quorum.

  • Palazzo Cernezzi, depositata proposta di legge popolare

    In Comune a Como è stata depositata la proposta di legge di iniziativa popolare: “Insegnamento di educazione alla cittadinanza come materia autonoma con voto, nei curricula scolastici di ogni ordine e grado”. Il termine della raccolta firme è fissato entro sei mesi dal 24 luglio 2018, la prima data riportata sui moduli. L’Ufficio Elettorale si trova nel cortile antico di Palazzo Cernezzi. È aperto lunedì, martedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 12; fino al 12 settembre il mercoledì è aperto dalle 9 alle 13.30; dal 19 settembre apertura continuata alle 8.30 alle 15.30 in occasione del Mercoledì del Cittadino.

  • Palazzo Cernezzi, bando per i quartieri

    Palazzo Cernezzi, bando per i quartieri

    Sostegno a eventi e manifestazioni, il lancio in agosto. Sembra tagliato su misura anche per la Borgo Vico vecchia

    Il Comune di Como lancia un bando per favorire iniziative sul territorio. Ieri mattina l’assessore al Commercio della giunta Landriscina, Marco Butti, ha incontrato i rappresentanti delle categorie dei commercianti nell’ambito delle attività del Distretto Urbano del Commercio.

    In tale occasione ha illustrato agli operatori economici le tempistiche e le linee guida del settore, ossia la metodologia e la progettualità, dall’estate 2018 fino al 2019. E come detto ha annunciato lo strumento con cui chi è attivo nel commercio e anche le associazioni potranno ottenere dal Comune contributi a iniziative degli esercenti, sulla base di un bando che Palazzo Cernezzi presenterà il prossimo mese.

    Il bando che sarà “multimisura” (cioè con diversi destinatari) permetterà di sostenere eventi, manifestazioni e attività varie, con una copertura economica ancora da annunciare.

    Avrà così l’opportunità concreta di rilancio, ad esempio, una realtà cittadina su cui nei giorni scorsi abbiamo aperto il dibattito, ossia via Borgo Vico vecchia, che ha già presentato al Comune un autonomo piano di rilancio con eventi e iniziative che ne prevedono la temporanea chiusura al traffico.

  • Palasampietro, lavori e manutenzione in forte ritardo. Il sindaco di Casnate chiede l’intervento di Como

    Palasampietro, lavori e manutenzione in forte ritardo. Il sindaco di Casnate chiede l’intervento di Como

    A pochi chilometri da Como, il glorioso Palasampietro, di proprietà del Comune di Casnate con Bernate ma in concessione a Palazzo Cernezzi che lo mette a disposizione delle società sportive, riserva problemi e preoccupazioni per l’assessorato allo Sport cittadino.

    Si tratta come sempre di questioni economiche che ciclicamente ogni estate, con lo sguardo rivolto alla stagione successiva, mettono di fronte il sindaco di Casnate con Bernate, Fabio Bulgheroni, e il Comune di Como. «Nella struttura, in base alle indicazioni della commissione provinciale di vigilanza che ha visitato l’impianto, devono essere fatti determinati interventi. A partire, ad esempio, dalla realizzazione di nuovi parapetti – dice Bulgheroni – Passaggio questo che consentirebbe, insieme ad altri lavori, di poter ottenere la piena agibilità del palazzetto».

    Ovvero di aprire la struttura a 2mila persone e non, come avviene oggi e ormai da diversi anni, a sole 99 persone. «Si tratta di 50mila euro che noi non possiamo pagare e che competono al Comune di Como, come previsto dalla convenzione firmata tra noi. L’assessore Marco Galli mi ha però detto che dagli uffici è arrivata risposta negativa all’investimento. Altro fatto che non comprendo è come la politica possa essere placcata dagli uffici».

    In ogni caso lo stallo sembra essere reale e difficile da sbloccare. Si tratta solo dell’ultimo problema che ha caratterizzato i rapporti sul confine Como-Casnate. «Inoltre ci sarebbe anche bisogno, sempre da parte del Comune di Como, di interventi sull’aspetto della manutenzione della struttura. Di recente infatti ho notato una situazione di degrado», dice Bulgheroni. Va infine ricordato che la concessione al Comune di Como per utilizzare il Palasampietro (proprietario è il comune di Casnate con Bernate) durerà ancora fino al 2019. Il canone definito tra i due enti ammonta a 60mila euro annui, iva compresa.

  • Palaghiaccio, la promessa non mantenuta dell’assessore Galli

    I lavori non sono ancora terminati. Apprensione dei dirigenti delle società sportive. Mercoledì nuovo sopralluogo

    Una corsa contro il tempo, con il ghiaccio che diventa bollente. La questione del Palazzetto di Casate torna di grande attualità. Lavori in corso, campionati di hockey e attività del pattinaggio che incombono.«Sarà rispettato il tempo di consegna previsto per fine agosto o al massimo per l’inizio di settembre», aveva dichiarato su queste colonne l’assessore allo Sport, Marco Galli, il 20 luglio.

    Ma ora c’è apprensione tra le società sportive che contano centinaia di atleti.«Ci hanno fatto delle promesse che dovrebbero essere mantenute. Siamo preoccupati, perché guardando l’avanzamento dei lavori, non siamo convinti che la struttura possa riaprire a inizio settembre», lanciano l’allarme i dirigenti delle quattro società che utilizzano il Palaghiaccio.

    Uno stato dell’arte che ha costretto l’assessore Marco Galli, intervistato ieri da Etv, a rimangiarsi le promesse di luglio.

    «Sicuramente non riaprirà a inizio mese – dice – È una questione di temperatura, penso sia impossibile posare il ghiaccio adesso. Si slitterà tra il 15 e il 20 settembre. I lavori stanno andando avanti e mercoledì prossimo avrò un incontro con il direttore di Csu Marco Benzoni e con le associazioni sportive per controllare il cantiere».«Ci avevano promesso che entro l’8 settembre ci sarebbe stato il ghiaccio – ribattono i dirigenti – Guardando l’avanzamento dei lavori, inoltre, abbiamo appurato che mancano molte cose fondamentali. Ad esempio la gomma tolta perché non ignifuga. Va messa di nuovo. Le pattinatrici non possono camminare sull’asfalto».

    «Non sono ancora state posizionate le panche per i giocatori di hockey e nulla si sa dell’impianto stereo. La struttura deve essere pronta ben prima di fine settembre – dicono – Ci sono delle gare nazionali il 6 ottobre e per prepararci non possiamo girovagare tra Varese e San Donato: è un aggravio di costi e disagi per le famiglie». «Il palazzetto era stato chiuso il 30 marzo per dei lavori che avrebbero potuto essere conclusi in due mesi – spiegano sempre i dirigenti sportivi – Fa arrabbiare che, nonostante il tempo non sia mancato, si arrivi sempre all’ultimo».

    «Si è sempre aperto il palazzetto tra il 10 e il 15 settembre – ribatte Marco Benzoni, direttore di Csu – quindi anche questa volta saremo in linea con gli altri anni. Fare il ghiaccio non è come accendere una lampadina di casa. L’impianto non può riuscire a produrlo con 30 gradi esterni. Abbiamo lavorato tutta l’estate e si parla di 300mila euro di investimento. Il cantiere sarà ultimato per permettere l’utilizzo della pista e della tribuna con capienza limitata a 99 posti».L’Hockey Como il 22 settembre inizierà il campionato con la prima squadra nella Ihl, debutto sulla pista di Alleghe, primo match a Casate il 30 settembre. Il team si sta allenando tra il centro sportivo Eracle di San Fermo e il ghiaccio di Varese. Il presidente Luca Ambrosoli è preoccupato.

    «Vediamo cosa ci raccontano mercoledì – dice – Speriamo in bene. Ci hanno già detto che ci potremo allenare fino alle 20.30 perché manca il personale. Ma i nostri giocatori lavorano di giorno, così è davvero difficile fare sport a Como».

  • Palaghiaccio, chiesto un rinvio dei lavori. Il pattinaggio artistico concluderebbe così la stagione

    Il palaghiaccio di Casate oggi durante la manifestazione

    «Siamo contenti per il nuovo cantiere pronto a partire ma chiediamo che il palaghiaccio non venga chiuso a fine marzo come previsto. Dateci almeno altri 20 giorni di apertura per terminare la stagione ed evitare spese eccessive alle famiglie degli atleti».La richiesta arriva da Ivan Lodi, presidente di Asga (Associazione sportivi ghiaccio ambrosiana) che ieri mattina ha spiegato quanto sta accadendo. E lo ha fatto proprio a pochi metri dalla pista del ghiaccio di Casate, dove è andato in scena il sesto trofeo Asga che ha coinvolto atleti di ben 8 categorie. Più di 200 pattinatori, con genitori al seguito, che hanno occupato il palazzetto per il fine settimana.L’appuntamento di ieri era importante anche perché era il primo test per l’impianto dalla riapertura al pubblico con la capienza massima degli spalti fissata a 99 persone, stabilita di recente per evitare prescrizioni ben più rigide in tema di sicurezza. «Abbiamo almeno una dozzina di nostri atleti che parteciperanno, a metà aprile, ai campionati italiani a Torino – spiega Lodi – Perché non aspettare la reale conclusione della stagione e poi chiudere l’impianto? Ciò eviterebbe alle famiglie di doversi spostare a Varese per gli allenamenti con spese non indifferenti», aggiunge sempre Lodi. «L’apertura prolungata non avrebbe costi aggiuntivi per il Comune. Noi infatti continueremmo a pagare l’affitto della struttura che è di circa 3mila euro al mese», spiega Lodi. Pronta la replica di Marco Benzoni, direttore di Csu, l’azienda che gestisce l’impianto di Casate.«Innanzitutto bisogna sottolineare come non ci siano stati problemi con la capienza ridotta – dice Benzoni – Per quanto riguarda le richieste di Asga, le abbiamo ricevute ma purtroppo posso solo dire che un rinvio così lungo non è proprio possibile. Si potrà valutare magari di ritardare di un paio di giorni, ma non oltre. Stiamo infatti procedendo con l’iter per aggiudicare gli interventi e non è possibile poi attendere ulteriormente».A breve infatti dovranno partire tre lotti di lavori per 181mila euro complessivi, che si chiuderanno per il prossimo 31 agosto.