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  • Da Albenga a Roma in bici contro sanzioni Dpcm

    (ANSA) – ALBENGA, 29 MAR – Da Albenga a Roma in bicicletta per protestare contro la sanzione che lo ha costretto a chiudere il suo locale per 5 giorni per violazione del Dpcm. A lanciare la singolare forma di protesta è Marco ‘Secco’ Sanguineti, uno dei titolari de La Taberna del Foro di Albenga (Savona). Dieci giorni fa la polizia locale ha sanzionato e chiuso il pub (insieme a un altro) per aver violato le restrizioni antiCovid, somministrando bevande fuori orario e permettendo il consumo nelle vicinanze. Un provvedimento a cui i titolari hanno risposto annunciando l’intenzione di vendere e trasferire l’attività nella vicina Alassio, supportati in questo dal sindaco Marco Melgrati che ha pesantemente attaccato il primo cittadino di Albenga (parlando di “vergogna”). Oggi per Sanguineti prima tappa a Genova, dove ha incontrato l’assessore regionale al Lavoro Gianni Berrino: “L’ho ricevuto perché la sua è una protesta civile e silenziosa che mette in evidenza le incongruenze del Dpcm, che sanziona i clienti e gli esercenti delle attività commerciali perché stazionano al di fuori dei locali anche solo per attendere la merce ordinata. La pandemia non si combatte con multe inique ma col buon senso”. L’arrivo a Roma è previsto per giovedì, dopo tappe a Sarzana, Livorno e Grosseto. (ANSA).

  • Covid: cartello in condominio, ‘attenzione ci sono positivi’

    (ANSA) – MILANO, 29 MAR – “Attenzione!!! Ci sono positivi nel condominio. Massima cautela!!!”: è quanto si legge su un cartello appeso alla porta di ingresso di un condominio a Rozzano, nel milanese, postato su Facebook da Nadia Andrisano, vicepresidente dell’associazione di volontariato MultiSolidarietà. “Cosa dicevamo un anno fa? Ne usciremo migliori.. sicuri? – ha scritto Andrisano su Facebook – Questo è quello che accade all’esterno di un condominio…Un cartello scritto da chi pensa che il covid sia un’onta, qualcosa di cui vergognarsi. Una denuncia ai danni dei vicini colpevoli di essere positivi, chiusi in quarantena nella loro casa, che solo per il fatto di esistere, si pensa possano nuocere al prossimo”. Tra i commenti del post non tutti però sono contrari al cartello “perchè dà la possibilità a chi entra in quel palazzo di ricordarsi di proteggersi” e comunque “con tutti i problemi che ci sono a Rozzano…si mobilitano per un cartello”. (ANSA).

  • Chiusure delle attività, Confesercenti ha incontrato il prefetto. Domani il presidio

    Tutto pronto per il presidio organizzato da Confesercenti che si terrà domani, martedì 30 Marzo, alle 10.30 davanti a Porta Torre a Como per chiedere la riapertura di tutte le imprese in sicurezza.

    La manifestazione è autorizzata dalla Questura di Como, sarà ovviamente obbligatorio mantenere il distanziamento sociale e ancora più ovviamente indossare la mascherina. “Ogni impresa chiusa è un sostentamento in meno ad un nucleo familiare, con costi di assistenza e ammortizzatori sociali a carico dello Stato: ecco perché è urgente riaprire tutte le imprese, definendo i protocolli di sicurezza che dovranno seguire” si legge in una nota di Confesercenti. Oggi il presidente dell’associazione di Como,Claudio Casartelli, e il direttore,Angelo Basilico, sono stati ricevuti dal prefetto di Como,Andrea Polichetti.

    Casartelli e Basilico hanno consegnato al Prefetto una lettera in cui espongono le motivazioni del presidio di domani a Porta Torre e hanno ribadito la necessità di far partecipare ai mercati quanti più operatori possibili anche in zona rossa: “Come Confesercenti rappresentiamo le imprese che operano nei mercati della provincia di Como, i bar, i ristoranti, i negozianti, tutte imprese che da oltre un anno continuano a subire chiusure ad intermittenza – si legge nella lettera – Imprese che sono ferme e chiuse anche nella fase attuale. Dietro questo imprese non vi sono solo gli imprenditori, ma anche le loro famiglie e la famiglie dei loro dipendenti: si trovano in una situazione di estrema difficoltà. Chiediamo a Lei Eccellenza e al Governo italiano di consentire a tutte le imprese attualmente chiuse del commercio, della ristorazione, del turismo, della cultura e dello sport di poter tornare ad esercitare il loro diritto costituzionale ad imprendere e di farlo secondo protocolli di sicurezza chiari e definiti. Ogni giorno di chiusura prolungata in più determinerà purtroppo il fallimento di imprese che, anche quando sarà consentito, non saranno più in grado di ripartire. Ecco perché è necessario fin da subito riaprire tutte le imprese in sicurezza. Per manifestare questa esigenza e questa richiesta che rivolgiamo al Governo martedì 30 Marzo alle ore 10.30 daremo vita ad una pacifico e democratico presidio a Como, davanti Porta Torre. Confidiamo Eccellenza che Lei possa riportare quanto da noi richiesto ed auspicato al premier Mario Draghi e all’intero Governo italiano”.

    Il prefetto di Como, Andrea Polichetti si è dimostrato disponibile a trasmettere al governo il contenuto della lettera e a “ricercare soluzioni per far partecipare il numero maggiore di imprese ai mercati, ovviamente nel rigoroso rispetto della normativa vigente” conclude la nota.

  • Capiago, sindaco-autista accompagna i medici a vaccinare a domicilio

    A Capiago Intimiano ieri mattina è partita la vaccinazione domiciliare. Il sindaco Emanuele Cappelletti si è messo alla guida e insieme con il suo vice e i volontari della Protezione civile – senza pause e seguendo la tabella di marcia – ha personalmente accompagnato il personale sanitario a casa dei cittadini fragili per eseguire l’iniezione.Tre equipaggi in tutto, ciascuno con un medico di medicina generale e due infermieri. Sono stati proprio i medici di base ad attivarsi e ottenere da Ats Insubria lo stock di vaccini, ritirato personalmente dal sindaco ieri all’alba. Una macchina organizzativa studiata in ogni minimo dettaglio per assicurare tempi precisi, assistenza e controllo post somministrazione.

    Sul territorio di Capiago i cittadini fragili sono più di 30. Ogni medico aveva disposizione 10 dosi del farmaco di Moderna e sono state utilizzate tutte.Non solo Capiago: ieri mattina sono state vaccinate a domicilio 40 persone fragili anche nei comuni di Figino Serenza e Novedrate.

  • Canton Ticino, il terziario è il settore economico che offre più posti di lavoro

    Canton Ticino, il terziario è il settore economico che offre più posti di lavoro

    Ticino terra di frontalieri. Da una radiografia analitica sugli elementi caratteristici del cantone che tanti posti di lavoro offre ai comaschi e non solo, emerge innanzitutto come la popolazione tocchi quota 351.491 persone (dato riferito al 2019, in crescita rispetto ai 353.343 del 2018) e soprattutto balza agli occhi come il tasso di attività netto – ovvero il numero degli occupati nella fascia di età compresa tra i 15 e i 64 anni – sia del 72,2% nel 2019. Mentre il tasso di disoccupazione nel 2020 (secondo la Seco, la Segreteria di Stato dell’economia) è pari al 3,6%.

    Sul fronte del reddito – uno dei richiami più forti per quanti cercano un’occupazione oltre la frontiera – emerge come il prodotto interno lordo per abitante, in base al dato più aggiornato a disposizione (relativo al 2018), sia pari a 87.612 franchi (contro gli 80.532 del 2017), con una variazione in percentuale del Pil cantonale tra il 2017 e il 2018 che fa segnare una crescita del 3,8.

    Questi e molti altri dati emergono dalla nuova edizione dell’Annuario statistico della Svizzera, presentato venerdì, che racchiude novità interessanti: nelle circa 700 pagine del tomo sono ad esempio stati integrati dati estratti dai censimenti storici della popolazione, che offrono una visione degli sviluppi demografici a lungo raggio. Inoltre si sofferma più approfonditamente su alcuni temi di attualità, come i gruppi di imprese e l’economia culturale.

    Tornando all’analisi dei tratti distintivi del Canton Ticino – nella foto la città di confine di Chiasso – va detto come le aziende operanti siano 38.952 (dato del 2018) così suddivise: settore primario 1.185, settore secondario 5.434 e terziario 32.333, con un numero di addetti che in totale è di 235.703.

    Lasciando per un attimo da parte gli aspetti prettamente economici, i dati forniti consentono poi di tracciare anche un quadro dettagliato sulla vita dei ticinesi che, innanzitutto, parlano italiano nell’88,6% dei casi, a seguire il tedesco (10,2%).

    Sul fronte della sanità, i letti ogni mille abitanti sono 5,2 e i medici del settore ambulatoriale ammontano a 236 ogni 100mila abitanti (dati riferiti entrambi al 2019).

    Spostandosi invece sul terreno della mobilità, nel 2019 erano ben 632 le automobili ogni 1.000 abitanti e il mezzo di trasporto principale dei pendolari occupati era, nel 67,2% dei casi, un mezzo privato mentre solo nel 17,8% dei casi si fa ricorso ai trasporti pubblici.

    Per quanto riguarda il mondo del turismo – i numeri inquadrano la realtà del 2019 – gli arrivi negli alberghi e negli stabilimenti di cura sono stati 1.110.128 mentre i pernottamenti sono pari a 2.309.518.

    Infine, sul fronte dell’ordine pubblico, nel 40% dei casi i reati commessi in Ticino sono di natura penale, nel 10,3% sono legati alle sostanze stupefacenti e nel 2,4% hanno a che fare con la legge federale sugli stranieri.

  • Canottaggio sedile fisso lombardo: donne alla guida del nuovo direttivo

    Canottaggio sedile fisso lombardo: donne alla guida del nuovo direttivo

    Guida femminile per il comitato regionale della Federazione canottaggio sedile fisso. Ieri il centro remiero di Eupilio, sulle rive del Lago di Pusiano, ha ospitato le elezioni del nuovo direttivo lombardo: quattro componenti su cinque sono donne, con presidente la comasca Silvia Vaccani.Al suo fianco, come consiglieri, ci saranno in quota società Ivana Valli e Davide Ferretti (entrambi di Varese), Roberta Figaroli (bergamasca, in rappresentanza degli atleti) e, per i tecnici, un’altra esponente lariana, Giulia Minnucci della Plinio Torno.

    All’inizio del mese era stato invece votato il consiglio nazionale della stessa Federazione sedile fisso. Il derby lombardo per la presidenza era andato al varesino Marco Mugnani, che aveva avuto la meglio sulla comasca Barbara Bernardinello. Mugnani, eletto la prima volta nel 2017, ha ottenuto 38 voti contro 33.

  • Borsa: Europa incerta con banche, crolla Credit Suisse

    (ANSA) – MILANO, 29 MAR – Borse europee incerte mentre gli investitori guardano al collasso dell’hedge fund Archegos, i cui effetti potrebbero investire altre banche oltre a colossi del calibro di Nomura e Credit Suisse. Londra cede lo 0,4%, Parigi è invariata mentre Francoforte sale dello 0,2%. Fiacca anche Milano (-0,1%) con lo spread Btp-Bund sostanzialmente stabile a 97 punti base. Il tonfo del Credit Suisse, che cede il 14%, pesa su Zurigo, in flessione dello 0,5%, e contagia altri grandi istituti europei come Deutsche Bank (-5,1%), Ubs (-4,5%), Bpn (-2,6%) e Hsbc (-1,1%) mentre l’indice di settore Dj Stoxx è il peggiore del Vecchio Continente (-0,9%). Le banche arrancano anche a Piazza Affari con Bper (-1,7%) e Unicredit (-1%). Sul listino milanese sono vendute Cnh (-1,3%) ed Exor (-1,3%) mentre salgono Campari (+1,2%), Recordati (+1,1%) e Moncler (+1%). Gli investitori restano in attesa del piano di incentivi alle infrastrutture del presidente Usa, Joe Biden, atteso mercoledì. Scivola il petrolio dopo che le Ever Given è tornata a galleggiare (wti -1,5 a 60 dollari e Brent -1% a 63,9 dollari) e in attesa della riunione dell’Opec+ giovedì prossimo (ANSA).

  • Bollette: da aprile +3,8% per l’elettricità, +3,9% gas

    (ANSA) – ROMA, 29 MAR – Il trend di crescita dei prezzi delle materie prime porterà nel secondo trimestre dell’anno ad un aumento delle bollette dell’energia per la famiglia tipo in tutela del 3,8% per l’elettricità e del 3,9% per il gas. Secondo Arera, per l’elettricità la spesa per la famiglia-tipo nell’anno compreso tra il primo luglio 2020 e il 30 giugno 2021 sarà di circa 517 euro, (-0,7%) rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente con un risparmio di circa 4 euro su base annua; per la bolletta gas la spesa sarà di circa 966 euro (-5,2%) con un risparmio di circa 52 euro su base annua. Il risparmio complessivo annuale sarà di circa 56 euro. (ANSA).

  • Bambino ferito a Bizzarone: primo patteggiamento per i fuochi

    Bambino ferito a Bizzarone: primo patteggiamento per i fuochi

    Ha patteggiato un anno e quattro mesi per lesioni colpose gravissime il responsabile della società di fuochi d’artificio che aveva realizzato, nel mese di agosto del 2017, lo spettacolo pirotecnico per la festa di Bizzarone durante il quale un bambino di 8 anni era stato ferito gravemente alle gambe da un razzo sparato per errore verso il pubblico anziché in aria.

    Il fuoco pirotecnico al posto di decollare aveva assunto una traiettoria orizzontale finendo in mezzo alla folla. L’uomo, 81 anni, di Tradate (Varese) avrebbe riconosciuto anche un primo, parziale risarcimento al bambino ferito. Dopo il primo patteggiamento, il processo prosegue per gli altri imputati, il sindaco e il comandante della polizia locale di Bizzarone, entrambi accusati di lesioni.

  • Asporto e menu da “zona rossa”, i consigli degli chef lariani per le festività

    Asporto e menu da “zona rossa”, i consigli degli chef lariani per le festività

    Gastronomia pasquale, un settore in crisi da oltre un anno e chissà per quanto ancora. Siamo in zona rossa e i ristoratori patiscono la crisi in modo pesante. «Alcune attività sul mercato da anni hanno dilapidato il loro patrimonio e dovranno ripartire da zero. Chi ha appena iniziato rischia lo stop – dice il presidente dei cuochi di Como, Massimiliano Tansini – Arrivano i ristori, ma sono gocce nel mare e ai cassintegrati arriva ora quanto spettava loro da novembre».Una valle di lacrime immeritata, per i tanti lavoratori della filiera del gusto sul Lario.

    «Cerchiamo lati positivi ma fatichiamo sempre più a trovarli. Teniamo duro – afferma Tansini – Ci destreggiamo tra mille difficoltà anche per rispetto nei confronti di una tradizione che abbiamo saputo consolidare e arricchire con successo, specie negli ultimi tempi. Da insegnante ho l’impressione di preparare i giovani a un futuro incerto, ma li invito anche a resistere, a guardare oltre l’istante».Cosa mettere a tavola in questi momenti difficili? La convivialità è importante, con i dovuti accorgimenti sanitari, anche per motivi psicologici. «Vi invito a servirvi dell’asporto, per darci una mano e, per chi può permetterselo, ad approfittare delle proposte di menu di qualità portati a domicilio da tanti ristoratori del Lario per la Pasqua. Valgono la spesa, per il sapere e la passione che tanti operatori, spesso giovani, spesso stellati, mettono in queste creazioni su misura».

    «Stiamo sempre più a casa – aggiunge – e il tempo ritrovato è l’occasione per aguzzare l’ingegno: ormai ci si cimenta in ricette impensabili anche solo un anno fa. La classica torta pasqualina o la colomba per chi può impegnarsi a realizzarla sono sempre simboli tradizionali che non possono mancare sulle tavole delle feste, a maggior ragione in un periodo autarchico e difficile come questo. Se posso darvi un consiglio, riscoprire i sapori autentici e semplici, non complichiamoci l’esistenza oltre misura. Nel bosco dietro casa andate a raccogliere tarassaco ed erba cipollina come facevo coi miei nonni da bambino, sono un valore aggiunto in termini di freschezza e genuinità che possono garantire il successo a tavola con poca spesa. Una tagliatella con zucchine e aglio orsino, un risottino con ortiche e pesce di lago, o gamberi appena scottati sono gusti semplici da riscoprire, una vita dal gusto vero che abbiamo perso per la fretta della vita moderna e globalizzata. Mai come oggi – conclude Tansini – dobbiamo andare verso il recupero dei sani e semplici valori di una volta».