Sono tredici i comaschi positivi al Covid-19. Un numero che è rimasto quasi fermo negli ultimi 2 giorni – ed è questa una delle poche notizie positive provenienti dall’unità di crisi della Regione Lombardia.Tredici positivi distribuiti in 9 comuni della provincia: Arosio, Bregnano, Brenna, Canzo, Como (2, compreso l’84enne residente a Lipomo, il primo caso lariano), Montano Lucino (3), Novedrate, San Siro e Turate. La Regione non ha comunicato in via ufficiale se queste persone si trovino tutte in ospedale o se qualcuna di loro è tuttora in cura a casa. Nelle ultime ore è stato peraltro chiarito che la persona che risulta residente a Brenna di fatto vive e lavora in un’altra provincia ed è quindi ricoverata in una struttura non comasca.Di certo – ed è questa, invece, una notizia tutt’altro che positiva – la pressione sull’ospedale Sant’Anna si va facendo di ora in ora più forte.A metà pomeriggio di ieri l’ufficio stampa dell’Ats ha comunicato il ricovero di 15 persone positive al virus nel reparto di malattie infettive, di 7 altri pazienti positivi in un’altra area del nosocomio e di 6 contagiati gravi in rianimazione.Purtroppo, sempre ieri è stata confermata la notizia della positività al Covid-19 di un operatore sanitario del blocco operatorio dell’ospedale di San Fermo della Battaglia.«Come da indicazioni regionali – ha spiegato la direzione del Sant’Anna – il personale venuto in contatto stretto con questo operatore sarà sottoposto a tampone naso-faringeo, in base alle procedure previste dai protocolli di Regione, ministero e Istituto Superiore di Sanità. Questa sera (ieri, ndr) si procederà con la sanificazione del blocco operatorio».La provincia di Como, in uno scenario che si profila ogni giorno più complicato e persino drammatico, resta al momento tra le meno colpite della Lombardia. Dopo Sondrio, ferma da tre giorni a soli 4 casi, e Lecco (11), è infatti quella meno colpita: 13 soli contagiati, come detto.Molto peggio di Como stanno ovviamente la zona rossa di Lodi (739 contagiati, quasi 200 in più rispetto ai due giorni precedenti) e la provincia di Bergamo, dove i casi erano ieri 623: anche qui, 200 in più in soli due giorni.Situazioni critiche anche a Cremona (452), Milano (267), Brescia (182) e Pavia (180).