Categoria: Notizie locali

  • Coronavirus, in Ticino confermati 33 casi di contagio

    Coronavirus, in Ticino confermati 33 casi di contagio

    I casi di Coronavirus riscontrati in Canton Ticino sono 33.

    Lo ha detto pochi minuti fa il ministro della Salute del Cantone di lingua italiana, Raffaele De Rosa, durante la giornaliera conferenza stampa convocata a Palazzo delle Orsoline, a Bellinzona.

  • Coronavirus, tredici i comaschi contagiati in nove diversi comuni

    Coronavirus, tredici i comaschi contagiati in nove diversi comuni

    Sono tredici i comaschi positivi al Covid-19. Un numero che è rimasto quasi fermo negli ultimi 2 giorni – ed è questa una delle poche notizie positive provenienti dall’unità di crisi della Regione Lombardia.Tredici positivi distribuiti in 9 comuni della provincia: Arosio, Bregnano, Brenna, Canzo, Como (2, compreso l’84enne residente a Lipomo, il primo caso lariano), Montano Lucino (3), Novedrate, San Siro e Turate. La Regione non ha comunicato in via ufficiale se queste persone si trovino tutte in ospedale o se qualcuna di loro è tuttora in cura a casa. Nelle ultime ore è stato peraltro chiarito che la persona che risulta residente a Brenna di fatto vive e lavora in un’altra provincia ed è quindi ricoverata in una struttura non comasca.Di certo – ed è questa, invece, una notizia tutt’altro che positiva – la pressione sull’ospedale Sant’Anna si va facendo di ora in ora più forte.A metà pomeriggio di ieri l’ufficio stampa dell’Ats ha comunicato il ricovero di 15 persone positive al virus nel reparto di malattie infettive, di 7 altri pazienti positivi in un’altra area del nosocomio e di 6 contagiati gravi in rianimazione.Purtroppo, sempre ieri è stata confermata la notizia della positività al Covid-19 di un operatore sanitario del blocco operatorio dell’ospedale di San Fermo della Battaglia.«Come da indicazioni regionali – ha spiegato la direzione del Sant’Anna – il personale venuto in contatto stretto con questo operatore sarà sottoposto a tampone naso-faringeo, in base alle procedure previste dai protocolli di Regione, ministero e Istituto Superiore di Sanità. Questa sera (ieri, ndr) si procederà con la sanificazione del blocco operatorio».La provincia di Como, in uno scenario che si profila ogni giorno più complicato e persino drammatico, resta al momento tra le meno colpite della Lombardia. Dopo Sondrio, ferma da tre giorni a soli 4 casi, e Lecco (11), è infatti quella meno colpita: 13 soli contagiati, come detto.Molto peggio di Como stanno ovviamente la zona rossa di Lodi (739 contagiati, quasi 200 in più rispetto ai due giorni precedenti) e la provincia di Bergamo, dove i casi erano ieri 623: anche qui, 200 in più in soli due giorni.Situazioni critiche anche a Cremona (452), Milano (267), Brescia (182) e Pavia (180).

  • Asilo di Cernobbio, seconda indagata. È accusata di maltrattamenti ai bambini

    Asilo di Cernobbio, seconda indagata. È accusata di maltrattamenti ai bambini

    A sorpresa, la Procura di Como ha chiuso nelle scorse ore l’inchiesta a carico di una seconda maestra dell’asilo nido di Cernobbio finito al centro della cronaca (un anno fa) per una prima educatrice della struttura già condannata in primo grado e, di recente, firmataria di un ricorso in Appello a Milano per chiedere il giudizio di secondo grado.Questa volta nei guai è finita la collega, Loretta Fasana, 50 anni di Cernobbio, il cui nome era già stato iscritto sul registro degli indagati anche se i fari per mesi erano stati puntati sull’altra maestra.Il pubblico ministero Giuseppe Rose le contesta il «maltrattamento degli infanti del reparto “lattanti” a lei affidati».Secondo il capo di imputazione, avrebbe inserito «forzatamente il cibo nel cavo orale dei bambini», li avrebbe strattonati per le braccia, li avrebbe «presi per le orecchie e per i capelli», colpendoli con schiaffi sulle mani e sul sedere. Sono almeno 17 gli episodi elencati, racchiusi in un arco di tempo che va dal 5 febbraio del 2019 al 27 marzo dello stesso anno. Le presunte vittime sarebbero invece sette.La Procura di Como contesta anche l’aggravante di aver «abusato dei poteri» in violazione dei «doveri inerenti un pubblico servizio» danneggiando dei minori.La difesa della maestra, rappresentata dagli avvocati Massimo Ambrosetti e Lisa Epifani, contesta però la ricostruzione dell’accusa, sostenendo che gli episodi cui si farebbe riferimento nel capo di imputazione non sarebbero affatto dei maltrattamenti di bambini. La vicenda dell’asilo nido di Cernobbio, come detto in apertura, era già approdata nella cronaca cittadina nel marzo dello scorso anno con l’operazione dei carabinieri che aveva riguardato la collega dell’educatrice.Una vicenda, questa, che aveva percorso una strada parallela e, soprattutto, più rapida visto che si è già arrivati alla condanna di primo grado (a 4 anni in Abbreviato) ma anche al ricorso in Appello contestando tutte le accuse formulate prima dalla Procura di Como e poi dal giudice con le motivazioni della sentenza. La data dell’udienza – in questo altro fascicolo – deve ancora essere fissata.

  • Cocaina nascosta sotto il sedile. Doppio arresto dei carabinieri a Gironico

    Cocaina nascosta sotto il sedile. Doppio arresto dei carabinieri a Gironico

    La droga – 40 grammi di cocaina – era nascosta sotto il sedile del lato passeggero. A trovarla sono stati i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Como che hanno collaborato con il gruppo cinofili della guardia di finanza di Ponte Chiasso. In manette sono finiti un uomo e una donna, lui di 45 anni, lei di 49, residenti a Viggiù, in provincia di Varese.Il controllo è avvenuto nel pomeriggio di martedì a Gironico.L’auto, una Opel Astra, si trovava in un parcheggio pubblico. Nella borsa della donna sono stati trovati e sequestrati anche 2.170 euro.I due ieri sono stati processati per direttissima. L’udienza è stata rinviata al 12 marzo. Entrambi sono stati scarcerati.

  • Como pronto a ripartire   con sette gare a porte chiuse

    Como pronto a ripartire con sette gare a porte chiuse

    Anche il campionato di serie C si avvia ad una fase – almeno fino al 3 aprile – di incontri a porte chiuse. Lo ha di fatto annunciato il presidente della Lega Pro, in una intervista al sito TuttoC.Francesco Ghirelli e i suoi collaboratori avevano studiato un calendario con le gare rinviate allo scopo di poter ospitare il pubblico sugli spalti, ma la situazione che si è venuta a creare porterà ad una soluzione differente.«Noi abbiamo lavorato in una certa direzione – ha dichiarato Ghirelli – ma di fronte all’emergenza del Paese siamo coerenti con quanto detto. C’è una catena di comando, dobbiamo lasciar da parte quanto pensato e, come Garibaldi, dire tutti insieme “obbedisco”». Il presidente ha anche ribadito che, anche per questa situazione contingente legata ai mancati incassi, insisterà con il Governo sulla richiesta di sgravi fiscali per i club di Lega Pro.Sfide a porte chiuse quindi, per il Como e le altre squadre. La prima è in calendario per mercoledì prossimo a Gorgonzola, la gara contro la Giana Erminio, la prima rinviata dopo che è scoppiata l’emergenza Coronavirus. Poi sono saltati i match contro Alessandria, Pontedera e Carrarese. Tutti incontri che sono già stati riprogrammati in un calendario che per le squadre sarà sempre più fitto. Di fatto gli azzurri saranno attesi da 12 incontri – di cui sette a porte chiuse – da disputare tra l’11 marzo e il 26 aprile, giorno in cui, in teoria, dovrebbe terminare la regular season, con la gara in trasferta, ancora a Gorgonzola, contro l’AlbinoLeffe.Tranne che in un paio di occasioni (tra il 5 e l’11 aprile e il 18 e il 26 aprile) il Como scenderà in campo anche di mercoledì.L’ultimo incontro giocato dalla squadra di mister Marco Banchini – che in questo periodo di stop alle partite si è sempre allenata regolarmente – è stato quello interno perso con l’Olbia, nella foto. In classifica i lariani sono dodicesimi a 32 punti, a -4 dalla Juventus Under 23, decima e ultima della zona playoff.

  • Como, riparte il torneo di  serie A2 con le sfide di Bogliasco e Firenze

    Como, riparte il torneo di serie A2 con le sfide di Bogliasco e Firenze

    Como Nuoto Recoaro, sia maschile che femminile, in acqua il prossimo fine settimana, ma con le note limitazioni che riguardano la presenza degli spettatori.La formazione maschile, dopo aver saltato la trasferta del 29 febbraio con la Vela Ancona, riparte da Bogliasco, in Liguria. La gara andrà in scena sabato alle 18.La classifica del girone Nord di serie A2 di pallanuoto vede in testa il San Donato Metanopoli Sport a punteggio pieno, con dieci vittorie su altrettante partite disputate. Il Bogliasco attualmente è quinto a quota 16, mentre la Como Nuoto è nona – e quartultima – a 12. Nell’ultimo incontro disputato, sabato 22 febbraio, i lariani si sono imposti per 11-9 in casa contro la Zero9 Roma.Sul fronte femminile, si prepara a tornare in acqua la formazione allenata da Stefano “Tete” Pozzi, che in questo momento comanda la classifica del suo girone alla pari con Bologna. Entrambe le squadre hanno vinto tutte le partite finora disputate.“Rane Rosa” ed emiliane sono dunque in testa con 15 punti; la prima inseguitrice, Imperia, è a 9. Proprio le liguri sono state superate in trasferta dalla truppa biancoazzurra nell’ultimo match disputato prima dello stop forzato legato alla questione Coronavirus.Domenica le lariane saranno impegnate alle 15.15 a Firenze. Le toscane hanno tre punti in classifica e sono penultime davanti al fanalino di coda Brescia, ancora fermo a 0.«Ci siamo allenati bene e conto sulla motivazione delle mia ragazze, ce, ne sono sicuro, non sottovaluteranno questo match» sostiene coach Pozzi.

  • Coppa Rally di Zona,  varato il montepremi. La finalissima nel mese di novembre a Como

    Coppa Rally di Zona, varato il montepremi. La finalissima nel mese di novembre a Como

    La Coppa Rally di Zona Aci Sport 2020 – che avrà il suo epilogo in terra lariana – avrà un montepremi estremamente ricco.La competizione nazionale si svolgerà anche quest’anno in due momenti: la fase di qualificazione strutturata nelle 9 zone in cui è stata divisa l’Italia, quindi la finalissima Rally Cup Italia che si svolgerà nuovamente nel contesto del Trofeo Aci Como-Etv.La gara sarà disputata venerdì 6 e sabato 7 novembre sulle strade del Lario. L’incrocio con le date delle competizioni di tutto il Paese – e il dover attendere la definizione delle classifiche di ogni singola zona – ha portato a questo cambio del periodo della corsa che una volta si svolgeva a fine settembre, poi è passata a metà ottobre e, dal 2020, ancora più in avanti, ai primi di novembre appunto.«La Coppa Rally di Zona – commenta il presidente della Commissione Rally Aci Sport, Daniele Settimo – è stata una dei grandi successi nella passata stagione. C’è stata grande partecipazione in ognuna delle zone e in occasione della finale di Como abbiamo raccolto l’apprezzamento da parte dei partecipanti. L’intenzione per il 2020 è di fare ancora meglio. Costi ridotti, rally di primo livello ed un montepremi sempre più importante fanno di questa serie un’opportunità unica per i partecipanti».Per l’edizione che sta per iniziare è stato già ufficializzato il nuovo montepremi stanziato da parte della Federazione, quasi raddoppiato rispetto al passato. A questo si sommano i premi stabiliti dai produttori di pneumatici Michelin, Pirelli, i trofei monomarca Peugeot, Renault e Suzuki oltre alla new entry R Italian Trophy che hanno fatto lievitare la cifra complessiva fino a quota 350mila euro.Tutti i concorrenti qualificati alla finale nazionale della Coppa Rally di Zona avranno in premio l’iscrizione gratuita alla prova comasca. Tra gli incentivi economici, il premio di 10mila euro al vincitore assoluto e i 2mila euro destinati ai primi di classe, Over 55 e femminile.Nell’ambito di questo campionato la Lombardia è abbinata alla Liguria. Le due regioni costituiscono dunque un’unica zona. La prima gara doveva il Rally Internazionale dei Laghi, in programma a Varese il 28 e 29 marzo, ma rinviato per le note problematiche legare alla diffusione del Coronavirus.Gli altri appuntamenti del calendario sono il “Sanremo”, il “1000 Miglia” a Brescia, il “Lanterna” a Genova, il “Camunia” ancora nel Bresciano e il “Coppa Valtellina”.

  • Coronavirus, esperti a confronto in diretta Tv. Domani sera torna alle 21.20 “Nessun Dorma”

    Coronavirus, esperti a confronto in diretta Tv. Domani sera torna alle 21.20 “Nessun Dorma”

    Nuovo appuntamento televisivo, domani sera, con Nessun Dorma, il talk show del venerdì in onda dalle 21.20 su Espansione Tv (tasto 19 del digitale terrestre) e condotto in studio da Andrea Bambace.I riflessi della crisi scatenata dall’epidemia di Coronavirus saranno ancora una volta al centro della discussione.Medici, economisti e rappresentanti del mondo delle imprese e della politica discuteranno sulle ultime decisioni prese dal governo per arginare il contagio e sulle conseguenze che il Coronavirus sta avendo su tutto il sistema socio-economico del Paese.Come sempre i telespettatori potranno chiamare in diretta la trasmissione al numero 031.3300655 o inviare messaggi scritti su WhatsApp al numero di cellulare 335.7084396.

  • Coronavirus, il messaggio agli italiani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella – IL VIDEO

    Coronavirus, il messaggio agli italiani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella – IL VIDEO

    Nel video, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il messaggio rivolto ai cittadini italiani dedicato all’emergenza Coronavirus. «Supereremo insieme questo momento. Siamo un grande Paese moderno, abbiamo un eccellente sistema sanitario nazionale che sta operando con efficacia e con la generosa abnegazione del suo personale, a tutti i livelli professionali».

  • Coronavirus, sesto contagio a Como, è un cittadino del capoluogo. In Canton Ticino i casi sono saliti a 20

    Coronavirus, sesto contagio a Como, è un cittadino del capoluogo. In Canton Ticino i casi sono saliti a 20

    Salgono a sei i casi di cittadini comaschi che hanno contratto il Coronavirus. All’84enne di Lipomo – il primo paziente lariano – si erano aggiunti nei giorni successivi i casi dell’Erbese, di Montano Lucino, di Turate e della Bassa Comasca. Ieri, un nuovo contagio: una persona residente in città. Nel frattempo, è guarito – ed è stato dimesso dal Sant’Anna – un giovane di Tradate curato per otto giorni dai medici dell’ospedale lariano. Il tampone è risultato negativo.Como resta, al momento, una delle zone meno colpite dal Coronavirus. Soprattutto se si considera che il contagio, in Lombardia, si estende al momento rapidamente e in modo diffuso.L’emergenza oltreconfineAnche il Canton Ticino, come fa da una settimana, ha aggiornato ieri il bollettino quotidiano dei contagi. I casi oltreconfine sono 20, compreso il milite di Bellinzona trovato positivo in una caserma a Wangen, nella Svizzera tedesca. L’ultimo caso rivelato ieri riguarda una guardia di confine di Chiasso, collega dell’uomo che qualche giorno fa era stato trovato positivo al Covid-19. Altri tre in Ticino riguardano operatori della sanità attivi in strutture ospedaliere del Cantone.

    Il consueto approfondimento sul Corriere di Como in edicola venerdì 6 marzo