Categoria: Cronaca

  • Ancora un incidente sul curvone della Napoleona: donna estratta dalle lamiere

    Ancora un incidente sul curvone della Napoleona: donna estratta dalle lamiere

    Ancora un incidente in Napoleona. Ancora uno schianto nel punto più critico, quello in prossimità del curvone. A metà aprile due ragazzi, dopo un impressionante frontale, erano finiti in ospedale in gravi condizioni.

    Oggi le cose sono andate meglio: in ospedale a Cantù, ma in codice verde, è finita una ragazza di 30 anni che era al volante della Peugeot che è uscita di strada andando a sbattere. L’incidente potrebbe essere stato agevolato dall’asfalto viscido in seguito alla pioggia, ma quel punto della via Napoleona è tradizionalmente molto delicato.

    Lo schianto alle 14. L’auto saliva in direzione di Camerlata. Poco dopo la curva ha perso il controllo ed è andata a sbattere. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco che hanno estratto dalle lamiere la giovane che è poi stata trasportata al pronto soccorso. Importanti le ripercussioni sulla viabilità. I rilievi sono stati effettuati dalla polizia locale.

  • Campione d’Italia: il liquidatore ora si oppone allo stato passivo del Casinò

    Campione d’Italia: il liquidatore ora si oppone allo stato passivo del Casinò

    Il Comune di Campione si oppone allo stato passivo del fallimento della società di gestione del Casinò di Campione d’Italia. Lo ha deciso il commissario liquidatore, Angela Pagano, con una delibera firmata il 9 aprile scorso ma pubblicata all’albo pretorio quasi due settimane dopo. Il giudice delegato, nella seduta del 28 gennaio, aveva ammesso al privilegio soltanto 27mila euro degli oltre 20 milioni chiesti dal Comune. Contro questa decisione, che di fatto impedirebbe al municipio di rientrare dei suoi crediti, è stata fatta opposizione. Il commissario liquidatore ha dato incarico a un legale comasco, l’avvocato Andrea Bassi, e previsto una spesa di 27mila euro.

  • Cassa integrazione ancora in crescita. Nel primo trimestre del 2019 sale a quota 40,9%

    Cassa integrazione ancora in crescita. Nel primo trimestre del 2019 sale a quota 40,9%

    Aumenta la richiesta di ore di cassa integrazione da parte delle imprese comasche nel primo trimestre 2019 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’analisi, che conferma le precedenti, è contenuta nel terzo Rapporto Uil del Lario. A Como si è registrata una crescita del 40,9%: i lavoratori in cassa integrazione nel periodo gennaio-marzo 2019 sono stati 2.361, 685 in più rispetto al primo trimestre 2018. A pesare sulla crescita è soprattutto il settore tessile, con 632.975 ore di cassa integrazione, +18,4% rispetto allo scorso anno. Guardando i singoli settori produttivi, si è registrato un aumento della richiesta nel settore industriale (+34%) e in particolare nel settore del commercio (+377,9%).«Il rapporto conferma una situazione in chiaro e scuro dell’economica nei nostri territori, il cui andamento dipende dalle fluttuazioni dei mercati globali e da una domanda interna che non decolla», commenta il segretario generale Cst Uil del Lario, Salvatore MonteduroI segnali dunque non sono positivi. La ripresa economica non è reale. Anzi, desta «forte preoccupazione la frenata della crescita economica della Germania, primo mercato per i prodotti delle nostre imprese. Bisogna reagire rilanciando la domanda interna attraverso maggiori investimenti pubblici in infrastrutture materiali, immateriali, essenziali per sostenere la maggiore competitività delle nostre aziende. È necessario garantire un maggiore potere d’acquisto di pensionati e lavoratori attraverso una diminuzione della pressione fiscale», conclude sempre l’analisi Salvatore Monteduro.

  • Esplosione al Bancomat di Luisago: arrestata una banda di 5 persone

    Esplosione al Bancomat di Luisago: arrestata una banda di 5 persone

    C’era un operaio di 26 anni, un barista di 41, un investigatore privato di 48, un disoccupato di 49 ed anche un titolare di ferramenta di 51 anni.Arrivavano tutti da Bologna. Avevano affittato un appartamento – che usavano come base operativa – a Pieve Emanuele, nella zona sud di Milano, vicino ad Opera. Da lì partivano per assaltare i Bancomat.

    Un percorso pianificato e studiato in ogni dettaglio: la prima tappa era un box di Vanzago, vicino a Rho, dove era tenuta la macchina, una Golf, da utilizzare. Da qui raggiungevano le banche da assaltare e infine facevano ritorno a Milano, in un altro box di via Meli. Dopo l’ultimo colpo ad attenderli c’erano però i carabinieri che li hanno arrestati, recuperando anche un “pizzino” su cui avevano annotato i Bancomat da colpire.

    Tra questi quello di Luisago della Banca Popolare di Milano, fatto esplodere sabato scorso. Il percorso era poi proseguito a Solaro, con un altro Bancomat saltato in aria. Il totale nelle mani della banda bolognese erano rimasti 91.650 euro. Ma, come detto, i carabinieri di Milano li stavano seguendo e monitorando, da quando avevano deciso di investigare su una improvvisa e inspiegabile recrudescenza degli assalti agli sportelli Bancomat.

    Il primo passo è stato capire che la mano era unica. Poi si è passato a studiare le bande note per questa attività. Infine, i fari sono stati puntati sui cinque amici bolognesi che, come è stato spiegato ieri in conferenza stampa, «si divertivano a commettere questo tipo di reato. A muoverli c’era anche l’adrenalina oltre all’obiettivo del bottino».

  • Giardini a lago, qualcosa si muove. A maggio la conferenza dei servizi

    Giardini a lago, qualcosa si muove. A maggio la conferenza dei servizi

    Progetto per la riqualificazione dei giardini a lago, qualcosa sembra muoversi. È infatti stata convocata per il mese di maggio la conferenza dei servizi. A darne notizia è l’assessore all’Ambiente del Comune di Como, Marco Galli. «Tra la metà e la fine del mese di maggio è atteso il passaggio del progetto in conferenza dei servizi», ha detto l’assessore che si occupa del piano di recupero.Si tratta di una fase tecnica e propedeutica alla discussione della delibera in giunta. L’iter del progetto che cambierà volto al polmone verde di Como stenta però a decollare. Il cantiere, non ancora iniziato, sta incontrando una serie di intoppi: lungaggini dovute a cavilli burocratici hanno di fatto modificato il cronoprogramma, facendo slittare l’inizio dei lavori.Il rischio, purtroppo sempre più concreto, è quello di perdere i contributi regionali, circa la metà di quel milione e duecentomila euro previsti per l’opera. Lo scorso autunno proprio l’assessore Galli aveva chiesto ai tecnici un’accelerazione nell’iter in modo da partire con il cantiere entro la fine dell’anno. La data di inizio dell’opera è poi slittata a ottobre 2019.Il lungo restyling che cambierà il volto dei giardini a lago dovrebbe terminare nella primavera del 2020. I lavori, secondo il cronoprogramma dureranno al massimo cinque, sei mesi. Tre le novità più importanti annunciate l’addio al minigolf, lo specchio d’acqua della fontana ridotto da 80m a 20m verso Lungolario Trento e la locomotiva che sarà spostata nella vecchia area di interscambio. La speranza resta la stessa: riuscire ad avviare il cantiere al termine di quest’anno.

  • Lancia sassi contro le auto: arrestato un 23enne straniero

    Lancia sassi contro le auto: arrestato un 23enne straniero

    Dalla serata di Pasqua, aveva iniziato a infastidire gli ospiti del “Pensionato San Giuseppe” in via Tommaso Grossi a Como. Molestie ma anche danneggiamenti alla struttura, a chi la vive e a chi ci lavora.

    La situazione sembrava rientrata nella normalità ma lunedì mattina un 23enne della Costa d’Avorio, in Italia con permesso di soggiorno per motivi umanitari, è tornato a imperversare lanciando sassi contro le auto. A chiamare le volanti è stata una donna in lacrime che si è trovata la vettura – regolarmente parcheggiata negli spazzi del Pensionato – con il lunotto e il parabrezza in frantumi.

    Il 23enne – già ben noto alle forze di polizia – era ancora nel parcheggio quando gli agenti delle volanti sono arrivati sul posto. Il ragazzo è stato fermato, identificato e trasportato in Questura non senza difficoltà. Due agenti sono infatti stati colpiti e hanno avuto bisogno delle cure del pronto soccorso, lasciando poi l’ospedale con 5 giorni di prognosi.

    L’epilogo della due giorni di follia del 23enne della Costa d’Avorio si è vissuto questa mattina in tribunale a Como, dove lo straniero è stato processato con rito “direttissimo”. L’arresto è stato convalidato e l’avvocato della difesa ha poi chiesto il differimento dell’udienza – fissata al 30 aprile – per valutare la situazione. Nel frattempo l’arrestato è stato condotto nel carcere del Bassone. La Questura di Como ha fatto sapere che «all’esito del giudizio verranno effettuate le valutazioni amministrative in ordine alla permanenza sul territorio dello stato dell’arrestato».

  • Alla prova di italiano con il trucco: 4 denunciati

    Alla prova di italiano con il trucco: 4 denunciati

    Intervento della polizia locale di Cantù(m.pv.) Hanno tentato di passare l’esame di italiano per il rilascio della carta di soggiorno con il trucco. Ovvero facendo presentare alla prova delle “controfigure” decisamente più abili con la lingua di Dante. Uno stratagemma che non è passato inosservato ai docenti, né agli agenti della polizia locale di Cantù intervenuti su richiesta nella scuola di via Palestrina dove si stavano svolgendo gli esami.

    L’episodio è avvenuto ieri mattina alle 9.15. Agli insegnanti sono parse subito palesi delle incongruenze tra alcuni volti di chi era stato convocato rispetto a chi era realmente presente. Insomma, la corporatura, l’acconciatura dei capelli, il taglio degli occhi di due aspiranti nulla avevano a che vedere con le foto presenti all’interno dei fascicoli. I sospettati hanno negato il tentativo di inganno, ma di fronte ai vigili hanno poi confessato di aver preso parte all’esame di italiano per aiutare degli amici in difficoltà. I due, un 40enne senegalese e una 16enne ghanese, sono stati identificati e denunciati per sostituzione di persona al pari degli aspiranti che invece non si erano presentati.

  • Beregazzo con Figliaro, muore giovane donna: la 37enne è stata travolta da una vettura

    Beregazzo con Figliaro, muore giovane donna: la 37enne è stata travolta da una vettura

    Tragico incidente nella notte tra sabato e domenica a Beregazzo con Figliaro. Per cause ancora in corso di accertamento, una giovane donna è stata travolta e uccisa da un’automobile in via Guglielmo Marconi. I mezzi di soccorso sono stati allertati verso le 2.30 di notte.Vittima dell’incidente una donna di 37 anni, investita da un’automobile. La ricostruzione della dinamica è ancora al vaglio delle forze dell’ordine.Sul luogo dell’investimento sono giunti i carabinieri della compagnia di Como, oltre ai mezzi di soccorso partiti da Appiano Gentile.Si sono purtroppo rivelati vani i tentativi di rianimazione della donna: troppo gravi le ferite riportate dalla 37enne, morta praticamente sul colpo.

  • Campione d’Italia: la provocazione del sindacato: «Nel decreto salva-Roma entri pure l’enclave»

    Campione d’Italia: la provocazione del sindacato: «Nel decreto salva-Roma entri pure l’enclave»

    «Si discute se e come salvare Roma e molte altre città dal fallimento. Si decida di farlo anche con Campione d’Italia».

    Il segretario generale della Uil Funzione pubblica di Como, Vincenzo Falanga, lancia quella che egli stesso definisce una «classica provocazione».Lo Stato, dice, «che ha dimenticato del tutto il piccolo paese comasco sulle rive del Ceresio, dimostri ora di saper prendere una decisione a favore dei suoi dipendenti. E non faccia differenza tra Comuni di serie A e Comuni di serie B».

    Mercoledì è in calendario il voto sul decreto crescita che dovrebbe comprendere anche le norme sulla rimodulazione dei debiti della capitale. «Roma non è paragonabile a Campione, è ovvio – dice Falanga – e in questo momento fa gola a tutti perché è diventata un caso politico-elettorale. Ma qui ci sono decine di persone che lavorano senza prendere lo stipendio da 12 mesi. È ora di intervenire. Nel decreto si mettano i soldi anche per l’enclave».

  • Imu, Tasi, Irpef: stangata storica per i comaschi

    Imu, Tasi, Irpef: stangata storica per i comaschi

    Fisco localeIl Comune di Como vara una serie di aumenti che colpiranno praticamente tutti(e.c.) Sarà difficile da dimenticare la riunione della giunta comunale di ieri pomeriggio, quantomeno per il peso futuro che avrà sulle tasche dei comaschi.L’esecutivo di Palazzo Cernezzi, su proposta diretta del sindaco nonché assessore al Bilancio, Mario Lucini, ha infatti varato alcuni ritocchi alle imposte locale che segnano uno degli aumenti più pesanti che si ricordi nella storia recente.Sono stati presi in considerazione tre balzelli: la nuova Tasi (Tassa sui servizi indivisibili), l’Irpef (Imposta sulle persone fisiche) e la

    “vecchia” Imu (Imposta municipale unica) relativa alle sole seconde case. Ebbene, soprattutto per la seconda delle voci – vale a dire l’Irpef – è davvero impossibile non parlare di maxi-stangata, visto che Lucini ha proposto, ottenendo l’approvazione, l’adeguamento all’aliquota massima possibile sostanzialmente per tutti i comaschi. Il che significa che, nella sostanza, spariscono le molte differenziazioni in base al reddito legate agli attuali scaglioni, e tutti pagheranno lo 0,8%. Forse (ma i dettagli saranno spiegati soltanto oggi in una apposita conferenza stampa) verrà applicata una qualche riduzione soltanto per i redditi bassissimi (indicativamente, sotto i 10mila euro annui).

    Pesante anche l’effetto della Tasi, la cui aliquota voluta dal sindaco è pari alla soglia massima del 3,3 per mille. Un record, dunque, anche in tale caso, visto che questa tassa viene applicata per la prima volta.Chiude il cerchio l’Imu sulla seconda casa, fissata ancora una volta al top: 9,6 per mille.