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  • Claudio Borghi Aqulini al Dariosauro: “La flat tax? Ci ragioneremo dall’anno prossimo”

    Claudio Borghi Aqulini al Dariosauro: “La flat tax? Ci ragioneremo dall’anno prossimo”

    Il leghista Claudio Borghi Aquilini ospite del “Dariosauro”, nella seconda parte della puntata che ha visto intervenire inizialmente l’ex ministro Elsa Fornero. Il presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati si è soffermato sui temi di stretta attualità, legati al Governo Lega-Movimento 5 stelle.

    “Ai nostri elettori voglio ricordare che quando si governa in una coalizione – ha sottolineato – non si possono fare soltanto le cose che piacciono ad una parte. Abbiamo fatto un contratto di Governo con il Movimento 5 Stelle che è stato approvato con un referendum nei gazebo e lo stiamo portando avanti”.

    Rispetto alla “flat tax”, rispondendo alla telefonata di una telespettatrice, Borghi Aquilini ha spiegato: “Non si tratta di cambiare una aliquota, ma l’intero sistema fiscale. La flat tax è nei nostri programmi, ma in questo momento non era possibile portare avanti il progetto: in pochi mesi si rischiava di fare un pasticcio. Ma dall’anno prossimo ci ragioneremo e ci dedicheremo alla sua costruzione”

  • Classica, Alogna lancia il festival d’autunno

    Classica, Alogna lancia il festival d’autunno

    Si avvicina  l’inaugurazione delFestival Autunno in Musica 2018di Terre di Frontiera e Comoclassica, l’associazione musicale del violinista lariano Davide Alogna, attualmente in tour in Turchia.  Le date sono tre: il 16 settembre alla Chiesa Vecchia di Faloppio, il 28 ottobre Binago e il 2 Dicembre a Bizzarone. Tutti i concerti alle 17. “Siamo alla sesta edizione  – commenta Alogna – e devo dire che in questi anni abbiamo riscosso una notevole affluenza di pubblico con una media di 150 -200 persone a concerto nei luoghi più affascinanti dei comuni dove abbiamo portato grandi nomi della musica classica. Quest’anno inaugurerò io in duo con il pianista Fiorenzo Pascalucci (Premio Rina Sala Gallo e Premio Venezia) e sará una bellissima occasione per ascoltare in anteprima ilTerzo concerto per Violino e pianofortedi Castelnuovo Tedesco che abbiamo registrato per Naxos internazionale e che uscirà il 9 novembre in tutto il mondo”. Nel cd ci saranno tre prime registrazioni mondiali del compositore ebreo (che fuggi in America in seguito alle leggi razziali) soprannominato “Il Maestro dei Maestri”. Verrà inoltre presentato il libro di Angelo Gilardino edito da Curci “Un fiorentino a Beverly Hills”. “Il resto del programma sarà dedicato al compositore che amo di più, Wolfgang Amadeus Mozart con alcuni dei suoi capolavori per violino e pianoforte” dice Alogna che si appresta a incidere per una grossa major.

    Nelle altre date del festival il 28 ottobre alla Chiesa di Santa Maria a Binago ci sarà uno spettacolo unico con due celebrità del mondo della musica classica, Luca Provenzani e Amerigo Bernardi rispettivamente primo violoncello ed il primo contrabbasso dell’Orchestra della Toscana che con il Duo “Bassi ma non troppo” proporranno pagine di Sammartini,Mozart e Rossini in occasione del suo 150esimo anniversario.

    L’ultimo concerto di musica antica il 2 dicembre alla Chiesa di Sant ‘Evasione a Bizzarone con l’Ensemble Fantazyas del Maestro Roberto Balconi, un grande esperto del repertorio con un omaggio al genio di Haendel.

  • Clarinetto e pianoforte, recital a Villa Carlotta

    Clarinetto e pianoforte, recital a Villa Carlotta

    Concerto di Antonio Puglia e Mariano Meloni, rispettivamente al clarinetto e al pianoforte, per celebrare la musica di maestri italiani quali Rossini, Verdi e Puccini, il tango di Gardel e la tradizione della musica Klezmer, il 3 agosto alle  17.30 a Villa Carlotta di Tremezzo. Il duo Puglia-Meloni, fondato nel 1983, è formato da due musicisti provenienti da prestigiose esperienze musicali. Nel corso della lunga carriera concertistica, svolta in Italia e all’Estero, questa formazione ha ottenuto larghi consensi di pubblico e di critica. Il duo vanta un vastissimo repertorio che spazia dal 1700 fino alla Musica jazz e Contemporanea, con particolare interesse rivolto alle esecuzioni di composizioni dell’Ottocento e del Novecento.

    Il consolidato affiatamento esecutivo e interpretivo, la  preparazione artistica e musicale individuale, insieme alla ricca selezione dei programmi da concerto,  sono il punto di forza del duo.

    Dove danza il respiro dell’animaè il titolo dell’ultimo cd inciso dai due musicisti, in cui il clarinetto e il pianoforte volteggiano virtuosisticamente nello spazio e nel tempo, conducendo l’ascoltatore in un piacevole viaggio nell’intimo mondo della musica, di ispirazione popolare e non, strettamente legata al movimento e alla danza.

  • La giunta boccia il progetto di viale Varese. «Si sovrappone al piano del traffico»

    La giunta boccia il progetto di viale Varese. «Si sovrappone al piano del traffico»

    CCentrodestra e centrosinistra pari sono. Almeno sul fronte di viale Varese.La giunta del capoluogo ha infatti deciso stasera, in una riunione convocata alle 20, poco prima del consiglio comunale, di non avviare la procedura di project financing relativa alla concessione dell’area a ridosso delle vecchie mura cittadine per la realizzazione di nuove aree di sosta. Com’è noto, il progetto era stato presentato dall’impresa edile Nessi & Majocchi e aveva suscitato una quantità indescrivibile di commenti e prese di posizione.Favorevoli e contrari si erano subito fronteggiati argomentando nell’una e nell’altra direzione. E dure polemiche erano anche esplose in consiglio comunale, dove soprattutto il Pd e Svolta Civica avevano annunciato una dura battaglia.L’ascia di guerra è stata però sotterrata con largo anticipo dalla stessa giunta, che ieri sera ha sostanzialmente archiviato la richiesta di Nessi & Majocchi.I motivi della decisione di Palazzo Cernezzi sono stati riassunti dall’assessore alla Mobilità, Vincenzo Bella.«Sono almeno tre i motivi che ci hanno portato a dire no alla proposta avanzata dall’impresa Nessi & Majocchi su viale Varese – ha spiegato Bella al Corriere di Como – Il primo riguarda la ripartenza dell’iter procedurale del piano del traffico urbano. Il progetto di viale Varese sarebbe anticipatorio di scelte che devono ancora essere discusse e vagliate con attenzione».Il secondo motivo, ha continuato l’assessore Bella, è legato alla conclusione della vicenda Ticosa. «Abbiamo di nuovo la disponibilità dell’area di via Grandi che è strategia in termini di progettazione della sosta – spiega il titolare della Mobilità – i futuri parcheggi in Ticosa sarebbero molto vicini a quelli di viale Varese» e forse poco giustificabili. Terzo motivo, il ruolo di Csu: «È una società che ha come scopo lo sviluppo e la gestione di posteggi. Se mai dovessimo ripensare viale Varese, daremmo l’incarico proprio alla Csu».

  • Cittadini e istituzioni, domenica prossima porte aperte al “Pirellone”

    Cittadini e istituzioni, domenica prossima porte aperte al “Pirellone”

    Palazzo Pirelli,sede del consiglio regionale, torna ad aprire le sue porte ai cittadini. Il prossimo 6 gennaio, giorno della Befana,sarà possibile infatti accedere al “Pirellone” dalle 11 alle 17,30 (ultimo ingresso alle ore 17).

    L’apertura permetterà ai visitatori di vedere le mostre realizzate in collaborazione con il Museo Diocesano di Milano e che riguardano il presepe diFrancesco Londonio, un capolavoro d’arte sacra del XVIII secolo composto da 60 personaggi del presepe,dipinti su carta o cartoncino sagomati, e  l’altorilievo di terracotta dellaNatività con Angeli.

    Sarà possibile anche visitare il Belvedere intitolato aEnzo Jannaccial 31esimo piano.

  • Cittadella sanitaria di Como, investimenti per quasi 4 milioni

    Cittadella sanitaria di Como, investimenti per quasi 4 milioni

    Utenti in aumento e nuovi servizi nella cittadella sanitaria di via Napoleona, a Como, nell’area dell’ex ospedale Sant’Anna. Dopo il trasferimento, dal gennaio scorso, del Centro vaccinale, che da solo dovrebbe registrare circa 22mila accessi all’anno, a breve saranno attivate anche nuove sedi per la Neuropsichiatria infantile e il Centro prelievi. Complessivamente, per i lavori e per le nuove attività sono previsti investimenti per quasi 4 milioni di euro.Gli spazi della Neuropsichiatria, al quarto piano del monoblocco, sono stati presentati ieri mattina dai vertici dell’Asst Lariana. La progettazione è arrivata alla fase esecutiva e la gara di appalto per l’affidamento dei lavori dovrebbe partire verso la fine dell’anno. Il reparto sarà collocato nell’area che ospitava le sale operatorie di Ortopedia e occuperà una superficie di 550 metri quadrati con 5 ambulatori, 3 palestre, studi medici, una sala riunioni e una sala d’attesa.Nell’edificio 40, attuale sede della Neuropsichiatria, saranno trasferiti il Centro prelievi e il Centro vaccinale. All’interno dell’edificio 42, dove si trovano Cup Cassa e Centro prelievi, saranno collocati Il Cup e i Servizi territoriali, l’ex distretto dell’Asl. Per via Napoleona è previsto anche lo spostamento delle attività radiologiche di ecografia e mammografia al piano terra del monoblocco.Al terzo piano del monoblocco sono stati trasferiti anche il Suw, lo Sportello unico welfare, e l’Assistenza domiciliare integrata. La collocazione, accanto al Centro servizi per la cronicità, permette secondo i vertici dell’Asst Lariana «una proficua integrazione delle due attività che spesso sono rivolte ai medesimi utenti sia a livello ambulatoriale che domiciliare».«È migliorata nel complesso l’accessibilità dei servizi – ha sottolineato Vittorio Bosio, direttore socio sanitario dell’Asst Lariana – che riguarda quasi 60mila utenti ogni anno. La presenza dell’autosilo e la collocazione su una delle principali vie d’accesso, che vede il passaggio di numerose linee urbane ed extraurbane di trasporto, rendono di gran lunga preferibile questa collocazione rispetto alla precedente».

  • Città dei Balocchi, oggi attese le risposte. Sul tavolo le nostre dieci domande

    Città dei Balocchi, oggi attese le risposte. Sul tavolo le nostre dieci domande

    Una certezza e una speranza. La prima riguarda i numeri dell’ultima edizione della Città dei Balocchi che verranno illustrati questa mattina. La speranza – per il bene della manifestazione e soprattutto per capire se la kermesse organizzata ogni anno sia per la città un valore aggiunto – è invece quella di avere risposta alla dieci domande che ilCorriere di Comoha rivolto agli organizzatori e al Comune. Dieci semplici quesiti necessari a fugare possibili ombre dietro lo splendore delle luci di Natale che per 40 giorni accendono la città, attirando migliaia di visitatori.Utile dunque riproporre l’elenco delle domande rivolte a chi gestisce l’evento e al Comune. Innanzitutto è fondamentale sapere quando verrà presentato il rendiconto analitico e dettagliato della manifestazione, come promesso dagli organizzatori e preteso da Palazzo Cernezzi. Un deciso cambio di rotta rispetto al passato quando alle relazioni conclusive veniva allegato un singolo foglio con dei numeri generici. Seconda domanda: da chi sarà certificato questo rendiconto? Proseguendo con la richiesta di sapere quanto hanno pagato gli affittuari per utilizzare ogni singola casetta. Punto controverso che ha spinto anche il consigliere Alessandro Rapinese a presentare un’interrogazione. Punto quarto: con quale criterio sono stati selezionati gli affittuari delle casette e le merceologie da mettere in vendita. Passaggio cruciale anche quello evidenziato dalla quinta richiesta presentata dal Corriere di Como: sulla scorta della segnalazione del Pd in consiglio comunale, da chi sono stati condotti tutti i necessari accertamenti preventivi per evitare possibili episodi di lavoro nero all’interno delle casette? Argomento sul quale si è già mosso l’assessore al Commercio Marco Butti. E infine, in rapida successione, ecco le ultime domande: in che misura gli organizzatori hanno partecipato alle spese non preventivate sostenute dalla città per la manifestazione? A quanto ammonta il controvalore della tassa sul suolo pubblico a cui il Comune ha rinunciato?E poi la quantificazione del costo finale sostenuto dal Comune per le misure straordinarie di sicurezza e per quella legate alla viabilità. E in conclusione: sulla base delle risultanze del rendiconto degli organizzatori e delle spese realmente sostenute, il Comune di Como è intenzionato a rivedere i termini del contratto stipulato lo scorso anno? Forse già oggi le risposte.

  • Città dei Balocchi, il Consorzio Como Turistica si aggiudica la concessione per due anni

    Città dei Balocchi, il Consorzio Como Turistica si aggiudica la concessione per due anni

    Tutto come previsto. Il Natale del capoluogo lariano sarà ancora una volta – la 25esima – appannaggio dellaCittà dei Balocchi.

    La commissione chiamata a verificare le offerte per il bando di concessione delle aree pubbliche ha assegnato le stesse all’unico concorrente in gara: ilConsorzio Como Turistica. Quest’ultimo si è aggiudicato anche l’organizzazione della manifestazione natalizia del prossimo anno. Il bando di Palazzo Cernezzi era infatti per la prima volta biennale.

    Il valore della concessione assegnata al Consorzio Como Turistica è stato calcolato dagli uffici del municipio in 800mila euro (400mila all’anno) ma su questo punto si sono già aperte molte polemiche. In particolare, il consigliere comunaleAlessandro Rapineseha chiesto l’applicazione severa del capitolato nella parte relativa ai controlli del fatturato (articolo 8).

    La 25esima edizione della Città dei Balocchi avrà inizio il 24 novembre prossimo e terminerà il 6 gennaio 2019, molto presumibilmente con la tradizionale discesa in piazza della Befana.

    Altri particolari sull’edizione di domani delCorriere di Como

  • Città dei Balocchi, è il momento del rendiconto. Dieci domande a organizzatori e Comune

    Città dei Balocchi, è il momento del rendiconto. Dieci domande a organizzatori e Comune

    Dieci domande agli organizzatori dellaCittà dei Balocchie alComune di Como. Dieci domande per capire se la kermesse organizzata ogni anno nel centro storico di Como sia davvero, in tutto e per tutto, un valore aggiunto per la città.Oppure se oltre alle sfavillanti luci che illuminano monumenti e piazze, sul capoluogo lariano – durante i 40 giorni a cavallo delle festività di fine anno – si allunghi pure qualche ombra.Per martedì prossimo è stata convocata, in un noto albergo cittadino, una conferenza stampa durante la quale saranno resi noti i dati finali della manifestazione. A questo appuntamento ilCorriere di Comoandrà con un elenco di domande – dieci in tutto – cui crediamo sarebbe importante dare risposta. Le anticipiamo sul giornale in edicola domenica 13 gennaio, per fare in modo che gli organizzatori e il Comune possano prepararsi con la necessaria attenzione. E le motiviamo. Anche per diradare il dubbio che pure qualcuno ha insinuato, ovvero che da parte nostra vi sia stato talvolta un atteggiamento pregiudiziale.

    Appuntamento domenica 13 gennaio in edicola con il Corriere di Como

  • Città dei Balocchi, affari per pochi: «Calo delle vendite in via Milano»

    Città dei Balocchi, affari per pochi: «Calo delle vendite in via Milano»

    Casartelli (Confesercenti) illustra i dati di un sondaggio

    Città dei Balocchi, un affare per pochi. Usciti dal centro e superate le mura non sembra infatti essere piaciuta a molti commercianti la kermesse natalizia appena andata in soffitta.Anzi, più che aria di festa, a pochi passi dalle strade dello shopping si è respirata aria di disfatta. A denunciare questa realtà, grazie ai dati emersi da un sondaggio, è Confesercenti Como.«Lo studio effettuato – spiega il presidente di Confesercenti Claudio Casartelli illustrando i risultati raccolti dopo aver intervistato un campione rappresentativo di negozianti del centro e di via Milano – evidenzia come a trarne beneficio siano solo gli esercenti del centro mentre le altre attività al di fuori della manifestazione vanno in sofferenza, anche perché i clienti abituali sono scoraggiati da traffico e mancanza di parcheggi».E anche una delle novità studiate per cercare di evitare l’assalto alla città da parte delle auto, ovvero il bus navetta gratuito in partenza dall’autosilo della Valmulini, non è piaciuto. «Il passaggio di questo collegamento in tangenziale invece che in via Milano, come avevamo richiesto – specifica il presidente Casartelli – è un altro elemento che non ha certo favorito le attività. Serve un confronto con gli organizzatori dell’evento e con il comune di Como per ottimizzare la manifestazione in modo che tutti i soggetti economici possano essere coinvolti e possano trarne beneficio: apriamo un tavolo di confronto per il prossimo anno in modo da includere settori più ampi della città».Questa dunque la proposta messa sul tavolo per l’edizione 2019-2020. Una richiesta avanzata con dei numeri a corredo. Ed ecco alcune cifre significative: la Città dei Balocchi è stata bocciata dagli esercenti di via Milano (che per il 53% lamentano un decremento delle vendite), mentre viene promosso dall’82% dei negozianti del centro. Anche se, proprio durante le giornate di massimo caos viabilistico, con la città murata letteralmente invasa, Marco Cassina di Federmoda Confcommercio aveva sottolineato come all’accensione delle luci in centro, vero richiamo per migliaia di turisti, gli esercenti più “tradizionali” potevano tirare giù le serrande. «Potremmo infatti tranquillamente chiudere i negozi intorno alle 17. Da quel momento in poi nessuno si interessa più alle vetrine e men che meno pensa di entrare a fare acquisti», aveva dichiarato Cassina.«Le attività di via Milano chiedono di essere incluse nella kermesse natalizia il prossimo anno», spiega il presidente Casartelli tornando a discutere dei numeri emersi dalla ricerca. E sempre in via Milano la maggiore criticità riscontrata è quella degli automobilisti in coda dopo le 17, che sono diretti unicamente verso il centro (37%), seguita dalla difficoltà di accesso ai negozi e dal blocco della viabilità (27%) e dalla assenza di luminarie nella via stessa (27%).E ancora, sempre gli esercenti di via Milano «hanno richiesto a gran forza alla Città dei Balocchi e al Comune di Como di essere inclusi insieme al resto della città il prossimo anno nella manifestazione (40%), mentre un 10% chiede che via Milano non venga mai chiusa al traffico, consentendo ai clienti di raggiungere le attività. Vi è anche un 7% di esercenti che domanda, al contrario, la chiusura di via Milano Alta e l’organizzazione di mercatini per rendere attrattiva la strada», spiega sempre Claudio Casartelli.Questo dunque quanto emerso dal sondaggio effettuato da Confesercenti il 7 e l’8 gennaio scorsi tra 50 attività dell’area della Città dei Balocchi e tra 30 attività della zona di via Milano, all’esterno della manifestazione natalizia.