Venticinque franchi svizzeri al giorno. Il Ticino, se ne parla da un anno, prova a tassare la prostituzione, ma il provvedimento – inserito in un pacchetto di normative più ampio sul tema – rischia di arenarsi. Le lucciole – circa 300 quelle note alle autorità – saranno tenute a versare al fisco una imposta forfettaria pari a 25 franchi al giorno, ma non direttamente: la dovranno versare al gestore del locale erotico in cui esercitano. Sarà lo stesso gestore – questo passaggio ha scatenato più polemiche – avrà l’obbligo di trattenere l’importo e di versarlo ogni mese all’autorità fiscale. I gestori dei locali erotici – ma anche le prostitute – sono ora pronti a dare battaglia. La legge sulla prostituzione sarebbe dovuta entrare in vigore il 1° luglio ma, come spiega il sito Internet Ticino On Line, di fatto è congelata.Uno dei punti più discussi sarebbe proprio la tassa di 25 franchi (al cambio attuale circa 23 euro), che i gestori dei locali dovrebbero riscuotere quotidianamente e anticipatamente da ciascuna ragazza.In primis, viene criticato il fatto che sia una terza persona a diventare responsabile per il pagamento di una tassa altrui. Poi, viene contestato il pagamento anticipato, anche in un giorno in cui una ragazza potrebbe decidere di non lavorare. Un altro punto sollevato dai detrattori è l’importo di 25 franchi, fisso per tutti, che non tiene conto della capacità contributiva. In Svizzera la prostituzione è legale dal 1942 (al pari di Olanda e Germania). Molti sono gli italiani che varcano il confine attratti dal mercato del sesso a pagamento nella confederazione.
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Poker di saggi al capezzale del Politeama
Un poker di saggi dovrà indicare quanto vale e quanto è malato l’ex Politeama. Si è insediata i in luglio la commissione di esperti dai collegi di Ingegneri, Architetti, Geometri e Periti Industriali di Como voluta dal liquidatore della Società Politeama Francesco Nessi per verificare lo stato dell’immobile.Si è già svolto un sopralluogo ed è stata presa visione della documentazione tecnica, dove però mancano i disegni originali.Da metà settembre si entrerà nel vivo. Il malato è da analizzare a 360 gradi, non solo dal punto di vista edilizio (struttura e suo valore architettonico) ma anche per quanto riguarda la situazione degli impianti elettrico e idraulico, dato che è inattivo dal 2005, privo di adeguamenti e nel frattempo le normative relative possono aver subito non secondari aggiornamenti.La revisione della stima dell’immobile richiederà molto probabilmente una integrazione dei documenti in possesso del liquidatore, e non è escluso che si debba partire da capo con un rilievo tecnico di tutto il Politeama che si dovrà rimappare centimetro per centimetro.La struttura inaugurata nel 1910 e chiusa dal 2005, per la quasi totalità giunta in eredità al Comune di Como, attende compratori. Ma è anche vincolata in gran parte a scopi culturali oltre che essere un malato in agonia, con infiltrazioni e ammaloramenti che ne minano la pregevole struttura in cemento armato.In attesa della perizia, rimangono sul tavolo le proposte di acquisto e gestione su due fronti.Lo scorso giugno si era fatto avanti il cantante lirico comasco Marco Berti, riconosciuto a livello mondiale come tenore “verdiano” di spicco ed erede del grande Luciano Pavarotti, sceso in campo mettendo in contatto il liquidatore Nessi con una cordata di potenziali investitori. Da parte sua il Comune che detiene l’82% delle quote del Politeama non intende versare un euro per avere il 100% delle stesse in assenza di un progetto di restauro e soprattutto di gestione. Su quest’ultima vorrebbe voce in capitolo il Conservatorio Verdi di via Cadorna a Como, che ha sete di spazi e si è dato due anni per trovare (e pare non lontano dall’averli) i 4-5 milioni necessari a un restauro minimale della struttura.
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Palazzo Cernezzi, entro dicembre 109 assunzioni
Palazzo Cernezzi, gli uffici si ripopolano. Entro fine anno infatti le croniche carenze di personale in alcuni settori strategici saranno eliminate grazie alle 109 assunzioni annunciate dall’assessore alle Risorse umane e organizzazione Elena Negretti. Un numero importante voluto per snellire e oliare la macchina comunale che così arriverà a superare le 800 unità al lavoro. L’annuncio questa mattina in Comune. I settori che andranno a beneficiare immediatamente di questi arrivi saranno «le opere pubbliche, il comparto reti e strade e anche l’anagrafe», spiegano l’assessore Negretti e il dirigente Raffaele Buononato.In quest’ultimo caso, ad esempio, l’impegno si è concentrato primariamente sulla riduzione dei tempi di attesa agli sportelli per le più svariate pratiche. «Per snellire e riportare alla normalità la lista d’attesa, ad esempio per la carta di identità, abbiamo assunto del personale specifico a tempo determinato che si concentrerà proprio su progetti specifici come il rilascio di tali documenti così da ritornare in pari e poter poi prevedere, azzerata l’attesa, l’ottenimento del documento nei tempi normali ovvero con un singolo appuntamento», aggiunge sempre l’assessore Negretti che spiega come si è arrivati a queste importanti assunzioni. «Tra i bandi che usciranno nei primi 10 giorni di settembre, i percorsi di mobilità, le assunzioni dal Centro dell’impiego e varie convenzioni stipulate con alcuni comuni come Cantù, Fino Mornasco e Casatenovo – mezzo ideale quest’ultimo per mettere in circolo le diverse necessità delle amministrazioni – entro il 2019 otterremo questo importante risultato che consentirà di dare sollievo a molti dei settori comunali», aggiunge l’assessore.Nel dettaglio le assunzioni imminenti riguarderanno 71 posti di lavoro a tempo indeterminato e 38 a tempo determinato.La maggior parte dei profili richiesti non richiede la laurea ma esclusivamente il diploma di scuola superiore e l’età media richiesta contribuirà a rendere più “giovane” Palazzo Cernezzi.Con il quadro delle nuove assunzioni completato, quindi a fine 2019, il Comune di Como potrà contare su un personale complessivo formato da oltre 800 elementi. Con il mini plotone di nuovi assunti si riuscirà a intervenire in maniera efficace anche su un settore comunale molto delicato che in un recente passato ha fatto registrare evidenti problemi e polemiche, quello degli asili nido.«Si andranno praticamente a dimezzare le liste d’attesa. A inizio luglio avevamo in sospeso 109 bambini – spiega sempre l’assessore Negretti – Il numero si era ridotto a 101 per alcune rinunce. Ma adesso, grazie al lavoro di reperimento di personale adeguato, riusciremo a introdurre in Comune e quindi negli asili un numero di educatori tale – il rapporto che deve essere assicurato è quello di un educatore ogni 6 bimbi – tale da arrivare a dimezzare questa lista d’attesa che sarà formata solo da 59 bambini. Non si tratta della risoluzione definitiva del problema ma sicuramente di un importante passo in avanti in un ambito molto sentito dalle famiglie comasche con bimbi piccoli», aggiunge sempre l’assessore Elena Negretti.
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Maltratta la moglie: marito allontanato dalla casa di famiglia
Maltrattamenti in famiglia: i carabinieri di Appiano Gentile hanno eseguito una misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare (con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa) nei confronti di un marocchino 44enne residente a Lurago Marinone. L’uomo è accusato di aver maltrattato ripetutamente la moglie nel mese di marzo: minacce, ingiurie e vessazioni di vario genere, che avrebbero causato alla donna uno stato d’ansia e di paura. Le indagini sono scattate da una querela della moglie. L’uomo non potrà dimorare nel comune di Lurago Marinone e non potrà avvicinarsi alla consorte.
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L’ottobre di Roger Waters, invasione di rock nei cinema lariani
Il multisala Cinelandia di Arosio, quello di Como Camerlata e il vicino Spazio Gloria di via Varesina, e poi l’Uci Cinemas di Montano Lucino che ha già l’evento in promozione sul sito. Pioggia di rock per tre giorni a ottobre nei cinema lariani con l’ex bassista dei Pink Floyd, che dopo lo straordinario successo diRoger Waters. The Wall, arriva in più di 2500 cinema di oltre 60 paesi con il nuovo film-concertoRoger Waters. Us + Them, presentato in anteprima alla mostra del cinema di Venezia. Nel nuovo film riprese eccezionali realizzate nel corso dell’ultimo tour di Waters, acclamato unanimemente da critica e pubblico internazionali. Nel corso degli ultimi due anni, Waters ha infatti suonato in un totale di 156 concerti davanti a 2,3 milioni di persone, viaggiando attraverso il nord America, l’Australia, la Nuova Zelanda, l’Europa, la Russia, l’America Latina e il Messico. È partito nel maggio 2017 da Kansas City, in Missouri, per concludere con l’ultimo concerto del tour, tenutosi nel dicembre del 2018 a Monterrey, in Messico. Appuntamento nelle sale dal 7 al 9 ottobre, presgto al via le prevendite nei cinema.
Da sempre, le leggendarie esibizioni dal vivo di Roger Waters sono
famose in tutto il mondo per essere esperienze sensoriali
coinvolgenti e totalmente immersive: uniche nel loro genere, possono
vantare una produzione audiovisiva all’avanguardia e un suono
‘quad’ senza precedenti.Spiega Roger Waters: “Non vedo l’ora che sia ottobre.
Questo non è il classico concerto rock and roll: alcuni spettatori
potrebbero urlare ‘yee haaaa!!!’. Che va benissimo, certo! Ma
molti piangeranno. Ed è quello che spero. US + THEM è un invito
all’azione. Oggi l’Homo Sapiens si trova ad un bivio: possiamo
far sì che l’amore sia l’elemento che ci unisce, possiamo
sviluppare la nostra capacità di entrare in empatia con gli altri e
agire collettivamente per il bene del nostro pianeta. Oppure possiamo
rimanere comodi e insensibili e continuare, come pecoroni ciechi, a
percorrere la nostra marcia omicida verso l’estinzione.Us+ Themè un voto all’amore e la vita”.Aggiunge il regista, Sean Evans: “Questo è un grande film:
un’incredibile performance messa a punto con cura, densa di
emozioni e significato. Non pensavo fosse possibile, ma credo che
abbiamo superato The Wall …“. -
L’arte incentiva lo shopping
Grandi eventi e commercio, binomio virtuoso. Dopo l’esperienza positiva in occasione del Giro d’Italia del 26 maggio scorso, Palazzo Cernezzi pubblica l’avviso per le manifestazioni di interesse a realizzare l’evento “Shopping pop up street”, dal 17 ottobre al 17 novembre, in occasione della mostra internazionale di arte tessile “Miniartextil”. L’obiettivo è integrare l’evento culturale e la rete dei negozi per una mutua promozione, con sconti e iniziative e degustazioni enogastronomiche.
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Golf benefico con il Soroptimist
Sabato31 agosto presso il Golf Club Villa d’Este si terrà una gara di golf promossa dai Soroptimist Club di Como, Lecco e Merate il cui ricavato sarà devoluto a sostegno dei progetti in Rwanda. Questa gara è l’ottava tappa dell’12° Golf Challenge Cup Soroptimist International d’Italia “Circuito per l’Africa” a sostegno del progetto “Funding the feature” che prevede corsi di formazione professionale e attività di lavoro per ragazze madri e giovani donne rwandesi in coordinamento con i Club Soroptimist di Butare e Astrida Butare. Chi volesse partecipare può iscriversi chiamando direttamente la segreteria del circolo di Montorfano (tel. 031 200200).
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Ex Sant’Anna, il degrado avanza inesorabile
Via Napoleona, tutti seduti intorno a un tavolo a inizio settembre.Il futuro dell’immensa area che un tempo era occupata dal vecchio ospedale Sant’Anna e che oggi è solo in minima parte stata riconvertita, verrà discusso a breve.E, oltre ai fondamentali passaggi formali che dovranno essere compiuti, c’è già l’interesse di soggetti pubblici e anche dei privati. Hanno infatti già contattato il Comune di Como per valutare la possibilità di occupare porzioni del complesso il ministero di Giustizia, l’Inail e il dipartimento Arpa Como – Varese.Primo passaggio fondamentale sarà però la revisione dell’accordo del dicembre 2003, con il primo tentativo dell’Asst Lariana, all’epoca Azienda ospedaliera Sant’Anna, di vendere i padiglioni non più destinati a strutture sanitarie. E così a inizio settembre in Regione tutti i soggetti interessati si metteranno intorno a un tavolo per discutere. «Asst lariana, Ats Insubria, Comune di Como e Regione Lombardia – spiega il direttore Generale dell’Asst Lariana Fabio Banfi – puntano a una revisione di questa intesa ormai datata, che consentirà di procedere a un completo spacchettamento dei diversi immobili esistenti e procedere così alla loro vendita o riconversione in base a chi vorrà subentrare. Va detto che già adesso sono pervenute diverse manifestazioni di interesse anche da soggetti privati».C’è infatti una grande volumetria che è rimasta in disuso e, oggi, a nove anni dal trasferimento dell’ospedale Sant’Anna a San Fermo, in via Ravona, i segni del degrado si fanno vedere in diversi punti nonostante alcuni degli spazi nel frattempo siano stati occupati da diversi servizi. Una situazione che rende ancora questa immensa area in gran parte inutilizzata e abbandonata, preda in passato anche di razzie e dell’ingresso di senzatetto nei vecchi padiglioni.«In effetti tutti i soggetti interessati dovranno anche prendersi in carico la manutenzione di alcune zone presenti nell’area e che, a causa della chiusura prolungata, si sono deteriorate. Anche perchè saranno interventi necessari e propedeutici anche a un’alienazione dei beni», spiega sempre il direttore Banfi, che rilancia elencando come già adesso siano diversi gli interessi mossi. «C’è la volontà già espressa da parte di alcuni soggetti privati che già hanno preso contatti – spiega Banfi – C’è poi l’interesse manifestato da parte dell’Ordine dei medici e odontoiatri, così come di Ats e del Comune di Como di procedere con un dislocamento totale dei Servi sociali nella futura cittadella».Dunque qualcosa si muove, nonostante incomba la revisione dell’accordo di programma che sarà un passaggio elaborato. «Senza dimenticare che c’è anche l’interesse dell’Agenzia di tutela della salute dell’Insubria a voler delocalizzare lì alcune attività. Abbiamo già individuato aree e padiglioni che possano accogliere i dipendenti e dunque stiamo già lavorando», aggiunge sempre il direttore generale. E anche da Palazzo Cernezzi arriva un commento. «I prossimi saranno passi importanti. Dopo anni di stallo si passerà ai fatti», dice Marco Butti, assessore all’Urbanistica.
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Como, cantieri in via Giussani e via Santa Marta
A Como per sostituire il vecchio collettore di tombinatura in via Giussani, tra via Palma e via Paoli, da lunedì al 30 ottobre, divieto di circolazione e sosta per tutte le categorie di veicoli, compresi quelli di polizia e soccorso. Il tratto tra via Varesina e via Palma rimarrà sempre percorribile per chi usufruisca del percorso alternativo costituito da via Palma e via Di Vittorio con confluenza lungo via Cecilio (itinerario percorribile in entrambi i sensi di marcia). Lavori anche in via Santa Marta all’altezza del civico 2, per allacciamenti al collettore della pubblica fognatura, il 29 e 30 agosto dalle 21alle 6 sarà sospesa la circolazione per tutte le categorie di veicoli con divieto di sosta.
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Casinò di Campione, Bruschi: «Nessun incarico»
La situazione di crisi del governo non aiuta certo il futuro di Campione d’Italia. Ieri, dopo settimane di silenzio, è tornato a parlare sul sito specializzato gioconews.it l’ex commissario straordinario del Casinò, Maurizio Bruschi. «Attualmente non ho ricevuto nessun secondo incarico da parte del Viminale – ha dichiarato Bruschi – resto in attesa di una valutazione della mia relazione».Contenuto della relazione che rimane però “segreto”. Bruschi era stato chiamato all’inizio dell’anno a “elaborare un programma di risanamento del gestore, ovvero di valutare la sussistenza delle condizioni per l’individuazione di un nuovo soggetto giuridico per la gestione della casa da gioco”. La relazione di Bruschi, secondo gli esperti, presenterebbe più di una ipotesi concreta. Una delle scelte sul tavolo, ma anche le meno praticabile, riguarda il risanamento dell’attuale società di gestione (sulla società pende una sentenza di fallimento del Tribunale di Como in seguito annullata il Appello e oggetto di due ricorsi pendenti in Cassazione) ovvero la costituzione di una società ex novo. Ente a maggioranza e controllo pubblici, ma con un possibile ingresso – come spiega anche gioconews.it – di uno o più soci diversi. Ovvero uno o più gruppi privati che in questi mesi si sono fatti avanti per sostenere la riapertura del casinò e proporre modelli di business a Campione d’Italia anche differenti dal 100% gioco d’azzardo.In particolare si sono fatte avanti nel corso dei mesi la società francese Propriétés & Co (Hpa Holding) che ha avanzato un suo businessplan e studiato anche forme di sostegno diretto alla società pubblica di gestione. Avrebbe previsto 6 milioni di euro di fondi e una fideiussione da 30 milioni di euro per il rilancio, l’assunzione di 250 persone (con priorità agli ex dipendenti residenti a Campione), l’apertura di un hotel a 5 stelle, negozi, uffici, una Spa e una galleria d’arte contemporanea, oltre alla nuove abitazioni. C’è il progetto del ticinese Artisa Group (utilizzare parte del casinò progettato da Mario Botta per installarvi una clinica all’avanguardia), quello di un gruppo cinese e infine l’abboccamento con il gruppo che fa capo all’imprenditore italiano da anni residente a Lugano, Ernesto Preatoni. Un mix di turismo (con l’attività alberghiera del gruppo Domina, Preatoni è diventato famoso nel mondo) gioco, arte e cultura, con strutture museali e commerciali.Il piano per Campione d’Italia, compresa la nomina di un commissario devono però arrivare alla presidenza del Consiglio del ministri dopo il via libera dei gabinetti dell’Interno e del Mef. Passaggi praticamente impossibili in questi giorni con l’Italia con un governo uscente e uno nuovo forse in fieri, ma solo dopo le consultazioni della prossima settimana.