Blog

  • “Histoire du soldat”, concerto al liceo Volta

    “Histoire du soldat”, concerto al liceo Volta

    Il terzo appuntamento dellaPrimavera Musicalea Como il 25 maggio alle 21 nella sala Benzi del liceo Volta di via Cantù a Como nasce da una bella collaborazione con il Liceo Classico Scientifico “Volta” di Como, già frequentato dai tre soci fondatori dell’Associazione Gino Marinuzzi jr, Anna Bottani, Federico Mario e Giorgio Mentasti, con l’Istituto Superiore di Studi Musicale “A. Peri” di Reggio Emilia e con la prestigiosa Accademia Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola. Il programma del concerto è già stato eseguito dallo stesso ensemble al Teatro Comunale di Bologna e all’Auditorium Masini di Reggio Emilia.

    Un concerto quello comasco, a ingresso libero, che invita a riflettere sul ruolo dell’artista nella società. In programma tre pezzi per clarinetto solo di Igor Stravinskij (1882 – 1971) con il solista Nevio Ciancaglini, tre madrigali di Carlo Gesualdo da Venosa con il violinista Francesco Gaspari e la suiteHistoire du soldatdi Igor Stravinskij, 1918.

    “A differenza dei primi due concerti della stagione “Primavera Musicale – Nel tempo e nello spazio”, ambientati fra il Settecento mozartiano e il Seicento del Barocco italiano e inglese, con questa serata – dice Anna Bottani – la nostra attenzione verrà spostata al XX secolo, fino ad arrivare al contemporaneo. Proprio per questo motivo, abbiamo deciso di intitolare “Nel tempo e nello spazio” questa rassegna concertistica: essa presenta cinque secoli e l’intera Europa.Histoire du Soldatdi Stravinskij è una delle opere più particolari del secolo XX, sia dal punto di vista musicale sia da quello teatrale. L’opera completa vede, oltre alla partecipazione dei musicisti, anche quella degli attori, che recitano il libretto di Charles – Ferdinand Ramuz, raccontando la storia di un soldato che, tornando a casa per una licenza, viene blandito dal Diavolo, che, geloso della sua capacità di suonare il violino, glielo sottrae in cambio di un libro che realizza ogni desiderio. Tre giorni di sogni fatti realtà, solo tre giorni, ma quando il Soldato, senza il violino, arriva a casa, trova che sono passati tre anni, la sua donna s’è sposata, il suo posto non c’è più. A che serve il denaro senza affetti? Tornato povero, il Soldato riprende la strada del profugo, arriva nella terra governata da un re, che dice che darà in sposa sua figlia, malata, a chi riuscirà a guarirla. Il Soldato ha di nuovo il suo violino, riconquistato al Diavolo con vodka e astuzia. La Principessa è sedotta, danza un tango, un valzer e un ragtime, e cade fra le sue braccia. Sembra l’epilogo bello di una fiaba. Ma, quando i due giovani si metteranno in strada per raggiungere la patria del Soldato, il Diavolo li aspetterà all’incrocio del destino per riprendersi violino e anima, e al Soldato non resterà che seguirlo a capo chino. L’opera è stata composta a Morges nel 1918, da uno Stravinskij squattrinato ed esule in Svizzera, a causa della durissima Rivoluzione Russa, che prese piede proprio in quegli anni. L’idea era scrivere uno spettacolo da baraccone, povero, dal momento che l’arte iniziava, dagli anni della guerra, a non portare più né soldi né fama”.

    «Ho concepito la prima idea dell’Histoire du Soldat nella primavera del 1917 – racconta Stravinskij-ma non ho potuto approfondire quell’argomento perché intento alla stesura de Les Noces e a realizzare il poema sinfonico Le Rossignol. Il pensiero di comporre uno spettacolo drammatico per un teatro ambulante m’era venuto parecchie volte alla mente fin dall’inizio della Prima Guerra Mondiale. Il genere di lavoro cui pensavo doveva esigere un organico di esecutori semplice e modesto al punto da permettere una serie di allestimenti in una tournée nelle piccole cittadine svizzere, ed essere altrettanto chiaro nel suo intreccio, in modo che se ne afferrasse facilmente il senso. Il soggetto mi venne dalla lettura di quella novella di Afanasiev, che racconta del soldato e del diavolo: in quella novella, quel che mi aveva colpito particolarmente era il modo in cui il soldato adescava il diavolo a bere molta vodka per poi dargli da mangiare una manciata di piombo, convincendolo che era caviale, così che il diavolo avidamente lo mangiava e tirava le cuoia. In seguito trovai altri episodi fiabeschi sul medesimo tema e cominciai a elaborare un soggetto: soltanto lo schema del lavoro è da attribuirsi ad Afanasiev e a me, perché il testo definitivo è opera di Ramuz, mio grande amico e collaboratore, a fianco del quale lavorai attentamente, traducendogli riga dopo riga il mio testo».

    “Storia simile – prosegue Anna – è vissuta da Carlo Gesualdo da Venosa, autore rinascimentale, da cui moltissimi compositori del XX secolo presero spunto. I suoi madrigali, di cui ascolteremo una trascrizione durante il concerto, sono un esempio di anticipazione melodica e armonica del secolo XX: cromatismi, dissonanze e continui cambi di tempo sono la linfa della sua musica. Non venne mai perfettamente capito fra i suoi contemporanei, vista la provocatorietà della sua musica, ma fu molto apprezzato dai musicisti del ‘900, tanto che lo stesso Stravinskij scrisse delle trascrizioni per orchestra di alcuni suoi madrigali. Qui assisteremo sempre ad una trascrizione, ma per lo stesso organico per cui fu scritta Histoire du Soldat. Interessante il suono che, da strumenti a fiato, vuole il più possibile imitare la voce umana”.

  • Fiscalità dei frontalieri, no di Salvini. L’accordo del 2015 rimane al momento sulla carta

    Fiscalità dei frontalieri, no di Salvini. L’accordo del 2015 rimane al momento sulla carta

    Fare in fretta, ma nemmeno troppo. In prossimità del voto europeo riemerge la questione dell’accordo tra Italia e Svizzera sulla modifica del regime fiscale dei frontalieri.Berna continua a chiedere che l’intesa siglata a Milano nel febbraio 2015 tra i ministri dell’Economia di allora – Pier Carlo Padoan ed Eveline Widmer-Schlumpif – sia finalmente ratificata dal Parlamento italiano. Roma nicchia, prende tempo. Il governo gialloverde, sin dal suo insediamento (anzi ancora prima, dalla stessa campagna elettorale condotta nel 2018 dai due partiti oggi alleati), ha sempre detto che l’accordo sulla revisione del sistema di doppia imposizione penalizza troppo i frontalieri. Motivo per cui l’intesa di 4 anni fa non può essere accolta dalle Camera.Venerdì scorso, incontrando la stampa estera a Milano in vista della manifestazione del fronte sovranista, Matteo Salvini ha ribadito il concetto in forma chiara.Ne ha dato notizia ieri il “Corriere del Ticino”, il cui inviato ha posto al nostro ministro dell’Interno una domanda specifica sul tema. «L’accordo sui frontalieri è uno dei temi sui quali mi auguro si possa fare più in fretta» ha detto Salvini, aggiungendo come fosse «comprensibile l’esigenza della Svizzera che vuole firmarlo».L’Italia, però, ha spiegato Salvini, deve «tutelare la previdenza e il risparmio dei lavoratori italiani».Un modo per dire che l’accordo del 2015 non piace ed è destinato a rimanere nel freezer.Una posizione, quella del leader della Lega, che non sorprende. Nemmeno gli svizzeri, convinti ormai da tempo che l’intesa di Milano non troverà mai applicazione, nonostante le loro pressioni esercitate a ogni livello.

  • È realtà la variante di Montano. Servirà a togliere i camion dal centro

    È realtà la variante di Montano. Servirà a togliere i camion dal centro

    La variante di Montano è realtà. La strada, lunga 600 metri, dall’incrocio tra via Matteotti e via Volta a prolungamento della via Roma, dovrebbe togliere il traffico pesante dal centro e collegherà Lucino con via Leonardo da Vinci, rendendo più scorrevole il traffico verso l’Olgiatese. La strada completa il progetto partito nel 2010 con la variante di Lucino, realizzata in concomitanza con l’apertura del nuovo ospedale Sant’Anna. «Apriamo al traffico quest’opera a lungo attesa – ha dichiarato il presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca – se per il ponte di Carimate ci abbiamo messo solo 28 giorni, qui i tempi, per una serie di intoppi, sono stati ben più lunghi, ma oggi possiamo finalmente dare ai cittadini questa nuova strada che snellisce il traffico che transita dal centro Montano». Per la connessione del nuovo tracciato stradale alla viabilità esistente, sono previste due nuove rotatorie, una in corrispondenza della via Leonardo da Vinci e l’altra in corrispondenza della via Garibaldi, mentre in corrispondenza della via Roma è previsto un incrocio a raso con quattro rami stradali confluenti.

  • Cravatta rosa per il “Giro” su Garibaldi e Volta

    Cravatta rosa per il “Giro” su Garibaldi e Volta

    Sono ormai a quota cento le vetrine addobbate dai commercianti di Como in occasione del Giro d’Italia. Di queste, un’ottantina ospitano le fotografie di Fabrizio Delmati nell’ambito della mostra diffusa nelle vie dello shopping “2 ruote in rosa” organizzata dal Distretto urbano del commercio.A questi negozi che hanno aderito all’iniziativa dal principio, negli ultimi giorni si sono aggiunti un’altra ventina di commercianti tra il centro storico e i quartieri di Ponte Chiasso e Monte Olimpino, lungo la via Bellinzona.

    Oltre alle foto, diverse vetrine espongono bici e cimeli del Giro provenienti da collezioni private. In alcune vie anche l’arredo urbano è stato allestito in rosa.   Da questa sera poi le statue di Alessandro Volta e Giuseppe Garibaldi hanno indossato la cravatta rosa del Giro, fatta confezionare per l’occasione da Confartigianato che, come associazione di categoria del Duc, ha deciso di contribuire all’abbellimento della città.La stessa iniziativa infatti aveva riscosso molto successo già una decina di anni fa in occasione di Tie Art, la mostra diffusa che celebrava la cravatta ed era stata organizzata sempre dal distretto del commercio.     Intanto la mostra al Broletto ad oggi, a due settimane dall’apertura, ha registrato 1.500 visitatori.

  • Concorrente comasco in semifinale a “La prova del cuoco”, persa la prima sfida

    Concorrente comasco in semifinale a “La prova del cuoco”, persa la prima sfida

    Oggi è ripartita l’avventura in tv dello chef comasco Piergiorgio Ronchi, giovane originario dello Sri Lanka che per tutta la settimana partecipa, fino a venerdì alle semifinali della gara culinaria in tv condotta da Elisa Isoardi “La Prova del Cuoco”. In lizza la partecipazione alla finale. Oggi Ronchi ha perso la prima sfida nella squadra del “Peperone verde” a fianco del cuoco Pasquale Rinaldo, si attende la sfida di domani. Il giovane lariano era già stato ospite lo scorso ottobre nella stessa edizione del programma e abita a San Fermo della Battaglia. In occasione di una precedente puntata aveva portato in scena anche una pietanza tipicamente comasca come i missoltini, agoni lasciati essiccare al sole, utilizzati come ingrediente per il piatto composto e preparato al momento in diretta su RaiUno.

  • Como, cresce di 3 anni l’aspettativa di vita. L’età media dei residenti sale così a 83,4

    Como, cresce di 3 anni l’aspettativa di vita. L’età media dei residenti sale così a 83,4

    Il check up completo al quale è stata sottoposta la provincia di Como, ha dato ottimi risultati. Il territorio si piazza infatti in 13esima posizione generale, sulle 107 province italiane esaminate, nell’indice della Salute pubblicato dal Sole 24 Ore. In Lombardia, si collocano davanti a Como solo Brescia, la migliore realtà regionale con il settimo posto e Milano (ottava). Subito dietro invece Sondrio (13esima) e Lecco (15esima). Maglia nera in Lombardia è il territorio di Mantova addirittura in 86esima posizione. Sono dodici i parametri utilizzati per sondare lo stato di salute dell’Italia. Si parte innanzitutto con la speranza di vita (l’età attesa alla nascita), che per la provincia di Como è pari a 83,4 anni. Un dato che fa segnare un incremento di 3,1 anni di vita dal 2002 al 2017, cifra che piazza Como – nella specifica graduatoria – al 17esimo posto. Di sicuro rilievo è poi la voce sull’emigrazione ospedaliera che certifica la qualità elevata della Lombardia, collocando ben 6 province lombarde nelle prime 10. Como è al quarto posto, Bergamo in vetta, seguita da Sondrio e Lecco.

  • Carbonate, promozione del ciclismo per le nuove leve

    Carbonate, promozione del ciclismo per le nuove leve

    Open day a Carbonate dedicato alle nuove leve del ciclismo giovanile. La manifestazione, organizzata dalla locale Unione Sportiva, ha avuto successo data la presenza di numerosi ragazzi e ragazze dai 6 ai 14 anni che, raccogliendo l’invito degli organizzatori, si sono ritrovati al campo di via Don Zanchetta e hanno provato i 4 percorsi allestiti appositamente per loro. Utilizzando le biciclette da corsa e da mountain bike messe loro a disposizione, hanno potuto provare i quattro differenti percorsi approntati che prevedevano prove di abilità sia su asfalto sulla strada appositamente chiusa al traffico, che sul tracciato di Mtb all’interno del campo. Lo scopo dell’iniziativa era promuovere la pratica del ciclismo giovanile, specialità nella quale la società ciclistica carbonatese è attiva da quasi mezzo secolo. Grazie all’ iniziativa, la società sportiva ha già raccolto un buon numero di adesioni da parte di ragazzi e ragazze di Carbonate, Locate, Mozzate, Cislago e Tradate.Per chi non ha potuto partecipare, esiste comunque la possibilità di essere accolti negli allenamenti settimanali che si svolgono in questa fase tutti i martedì dalle ore 17, oppure presso la sede di via Nazario Sauro al mercoledì sera dalle 20.30 per informazioni.

  • Cambiamenti climatici, venerdì nuova manifestazione

    Cambiamenti climatici, venerdì nuova manifestazione

    Gli studenti e i giovani diFridays for Future, movimento internazionale di protesta pacifica nato dalle azioni della giovanissima svedeseGreta Thunberg, che di recente ha visitato anche il territorio insubrico passando da Lugano, rilanciano la sfida per fermare il degrado ambientale che sta erodendo sempre di più il Pianeta e con esso il futuro. Dopo il successo del primo sciopero mondiale per il Clima, che il 15 marzo ha visto milioni di ragazzi scendere in piazza in 120 Paesi, un nuovo sciopero mondiale è stato indetto il 24 maggio, con enormi nuove partecipazioni a livello globale.

    Aderisce ancheFridays for Future di Como, dove la prima manifestazione è stata sostenuta da circa 2500 persone, con il patrocinio dell’Università dell’Insubria.Venerdì 24 maggioil programma prevede: la mattina una marcia che inizia alle 8.30 alla stazione San Giovanni e si conclude verso le 12.30 al parcheggio Ippocastano, nel pomeriggio una serie di interventi, dalle 14 alle 18, sui cambiamenti climatici nell’Aula Magna dell’Insubria in via Valleggio. Qui i relatori sarannoGianluca Ruggieri, ingegnere ambientale, ricercatore all’Università dell’Insubria e attivista energetico;Francesco Pizzagalli, AD di Fumagalli Salumi e delegato alla Sostenibilità di Confindustria Como;Alberto Gariboldi, presidente del Distretto di Economia Solidale di Varese;Elena Maggi, docente di economia e Mobility Manager dell’Ateneo.

    Perché partecipare? Per i
    rappresentanti delDipartimento di
    Scienza e alta tecnologia dell’Insubriala risposta parte da quello che sono:
    studenti di facoltà scientifiche.
    Gli organizzatori della conferenzaAnna Claudia Caspani,Francesco
    Cavalleri, Francesco Agnelli e Pietro Monti-Guarnieri, affermano: «Siamo fermamente convinti che oggi più che mai si
    debba chiedere al mondo di riconoscere il valore della scienza, su cui il nostro
    studio quotidiano si basa. La comunità scientifica è pressoché unanime sul
    fatto che l’attuale entità deicambiamenti
    climaticisia influenzata notevolmente dall’uomo (il 97% degli scienziati è
    d’accordo) e che le conseguenze di questi saranno irreversibili nel corso di
    pochi anni».

  • Ballerini a Varese con “Amleto”

    Ballerini a Varese con “Amleto”

    Poliedrico, istrionico, provocatorio. Marco Ballerini, versatile attore comasco, è in scena giovedì 23 maggio a Varese dalle 21 (ingresso 10 euro) presso lo spazio teatrale “Cantine Coopuf” in via De Cristoforis 5 con la sua versione di Amleto.Da sempre a proprio agio con i classici di ogni tempo, Ballerini matura una personale versione del capolavoro di Shakespeare che rappresenta per lui una sfida nella sfida, un corpo a corpo con un testo epocale, che ha voluto intitolare Amleto solo: «William Shakespeare scrisse Amleto in cinque atti – spiega l’attore – Mettendo in scena tra l’altro una pièce che parla proprio del teatro. Il mio è un solo atto. Un Amleto espresso. 65 minuti. In cosa si differenzia? Beh, innanzitutto dalla verbosità e dalla parola aulica, non che in Amleto solo non ci sia ma è decisamente e appositamente rivisitata. Tutte le traduzioni, anche le più attuali, l’ultima è del 2018, prendono la parola di Shakespeare e appunto la si traduce in altissimo italiano andando a riprendere il nostro italiano del 1600. Risultato, un testo del 1600 con logicamente parole del 1600, tradotte. In Amleto solo di Ballerini la parola è più semplice e immediata, è sempre quella di Shakespeare, nulla è stato aggiunto e questo è un dato importantissimo da sapere. Altra piccola differenza con l’originale sono gli attori; 24 gli attori in battuta cioè parlanti, più svariate comparse che variano in base al portafoglio del produttore, nel testo di Shakespeare; mentre nel monologo di Amleto solo ci sono solo io. E il resto del cast è impersonato dal pubblico stesso».Insomma una grande riflessione sul senso del teatro oggi: «Mi metterò come sempre in gioco, interrogandomi e interrogando il pubblico – commenta Marco Ballerini – sul significato dell’esperienza drammaturgica così come la concepiamo ai giorni nostri. Lo spettacolo parte da Varese ma mi auguro che ottenga successo e che abbia in futuro numerose repliche».

  • Elezioni europee, ultima settimana di campagna elettorale. Elisabetta Fatuzzo ospite lunedì sera del “Dariosauro” su Etv

    Elezioni europee, ultima settimana di campagna elettorale. Elisabetta Fatuzzo ospite lunedì sera del “Dariosauro” su Etv

    Elisabetta Fatuzzo, avvocato e leader assieme al padre Carlo del partito dei Pensionati, sarà ospite domani sera delDariosauro, settimanale di attualità politica in onda tutti i lunedì suEspansione Tv(tasto 19 del digitale terrestre) a partire dalle 21.20.

    Fatuzzo, in passato, è stata per quattro legislature consigliere regionale della Lombardia e per una legislatura consigliere regionale della Liguria.

    Oggi è candidata alle elezioni europee con Forza Italia nella circoscrizione NordOvest.

    Come sempre, i telespettatori potranno intervenire in diretta per dialogare con l’ospite della trasmissione e con il conduttore – il giornalista delCorriere di ComoDario Campione– chiamando lo031.3300655oppure potranno inviare messaggiWhatsAppal numero335.7084396.

    Sui canali social è sempre attivo l’hashtag#dariosauro.