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  • Obama in arrivo a Laglio. Domani, intanto, George Clooney è atteso sulle rive del Lario

    Obama in arrivo a Laglio. Domani, intanto, George Clooney è atteso sulle rive del Lario

    Nel fine settimana la visita della famiglia Obama, intanto domani le finestre di Villa Oleandra dovrebbero essere aperte dai Clooney. Fermento sul lago di Como, a Laglio, per l’attesa visita della famiglia dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama e della moglie Michelle, invitata per il weekend dai Clooney a Villa Oleandra. Secondo indiscrezioni, George, la moglie Amal e i due figli dovrebbero arrivare già domani alla loro dimora sul Lario, qualche giorno in anticipo per accogliere nel migliore dei modi Barack Obama, la moglie Michelle e le loro due figlie.Ingente il dispositivo di sicurezza che entrerà in azione per il fine settimana.

    L’approfondimento sul Corriere di Como in edicola martedì 18 giugno

  • Il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi questa  sera al “Dariosauro” su Espansione Tv

    Il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi questa sera al “Dariosauro” su Espansione Tv

    Il presidente del consiglio regionale della Lombardia,Alessandro Fermi, sarà ospite questa  sera delDariosauro, settimanale politico in onda tutti i lunedì dalle 21.20 suEspansione Tv(tasto 19 del digitale terrestre) condotto dal cronista delCorriere di ComoDario Campione.

    Esponente di Forza Italia, Fermi è stato a lungo coordinatore provinciale a Como del partito azzurro e nella scorsa legislatura sottosegretario alla presidenza conRoberto Maroni.

    Come sempre, i telespettatori potranno intervenire in diretta durante la trasmissione chiamando il numero031.3300655oppure inviando messaggi scritti e vocali suWhatsAppal numero335.7084396.

    Sui canali social è attivo l’hashtag #dariosauro.

  • «Il cambiamento è in atto» La sfida è già in corso. Da Ecomobility il messaggio di speranza

    «Il cambiamento è in atto» La sfida è già in corso. Da Ecomobility il messaggio di speranza

    «Il cambiamento è in atto». Con questo messaggio di speranza, sorretto dai numeri, Simona Roveda, direttore editoriale e comunicazione di LifeGate, ha voluto parlare degli obiettivi per il futuro, partendo da quello che pensano e fanno in concreto le persone. «Da anni il nostro Osservatorio monitora le reazioni della gente sui grandi temi. A marzo di quest’anno ci siamo interrogati sulla mobilità alternativa e sull’ambiente. E il trend è positivo, la voglia di cambiare è reale», ha detto Simona Roveda.Tra i dati più significativi emersi dall’indagine su un campione di 800 persone spicca, innanzitutto, come il 32% degli intervistati conosca il concetto di sostenibilità (+10% rispetto 2018). Inoltre il 94% dice di essere pronto a investire, anche se con sacrifici economici, sulla mobilità alternativa. «Il 9% usa già auto elettriche (si tratta di circa 4 milioni di italiani) e il 23% acquisterebbe auto ibride e elettriche anche se più costose», ha spiegato Simona Roveda. Molto apprezzato poi l’intervento del climatologo Frank Raes. «Il settore del trasporto negli anni si è adattato alle necessità delle nuove città, dell’ambiente e del clima per arginare le conseguenze negative causate dai veicoli. Ma il grande quesito rimane invariato: come ridurre le emissioni di Co2. Ovviamente bisogna limitare i consumi delle auto grazie alla tecnologia, grazie ai mezzi elettrici e ibridi pur restando fermo il fatto che le case produttrici puntano a vendere sempre più auto – ha detto Raes – Obiettivo è modificare il parco auto anche perché i dati sono allarmanti. Negli ultimi 26 anni le emissioni di Co2 solo salite nel mondo del 63% e ormai da 5 anni non si sono più ridotte. Si deve dunque puntare a un futuro possibile dove la parola d’ordine sia sostenibilità».Concentrato sulla necessità di rivedere gli spazi urbani pensando più all’uomo che ai mezzi è anche Edoardo Croci, docente all’università Bocconi, che ha sottolineato l’importanza delle auto elettriche. «La Cina ne produce 1 milione di esemplari. Ma in cima alla graduatoria per mezzi elettrici circolanti è la Norvegia con il 7%. In Italia sono 30mila i veicoli elettrici», ha spiegato Croci. Esperto del tema in quanto ex assessore alla Mobilità a Como, anche Nini Binda. «Mi complimento con gli organizzatori di Ecomobility perché sono stati forniti dati per capire quale dovrà essere il futuro per non soccombere. Io stesso, quando ero assessore nel 2001, dotai i vigili della prima auto elettrica», ha detto Binda. Diversi poi gli interventi anche di rappresentati di aziende impegnate nell’immaginare il futuro e intente a lavorare per raggiungerlo. «Guardando avanti dobbiamo puntare a una smart city dove le auto siano connesse, autoguidate e condivise», ha detto Andrea Durante di Eldor Corporation S.p.A. «Necessario poi impegnarsi per rendere più facili e meno nocivi gli spostamenti», ha detto Gabriele Aimone Cat, di Bosch. In conclusione arrivano anche le parole del vicepresidente di Acsm-Agam, Marco Rezzonico. «Simili iniziative sono fondamentali per far capire l’importanza di puntare a linee di sviluppo sostenibili – ha detto Rezzonico – e in tal senso la nostra società ha da poco varato il primo bilancio di sostenibilità».

  • Como, il piano del traffico sarà pronto nel 2020. Successo per Ecomobility e il futuro delle auto

    Como, il piano del traffico sarà pronto nel 2020. Successo per Ecomobility e il futuro delle auto

    L’orizzonte si allarga e dalle rive del lago di Como lo sguardo si proietta fino in Cina, primo produttore, nel pianeta, di auto elettriche. Un viaggio affascinante che ha come denominatore comune un elemento ben visibile: i mutamenti climatici sono già in atto da tempo e per sopravvivere bisognerà puntare sulla sostenibilità, a partire da una mobilità che sia il meno inquinante possibile.

    L’obiettivo è creare un futuro in cui ci si muoverà a emissioni zero, in un paesaggio urbano dove ci si metterà in strada solo se obbligati e soprattutto lo si farà a bordo di mezzi elettrici, ibridi o comunque spinti da combustibili non nocivi. Intorno a questa visione del domani – che però già da alcuni anni inizia a essere sempre più reale – si sono sviluppati gli approfondimenti del convegno Ecomobility.

    L’appuntamento, organizzato da Espansione Tv, LifeGate e “Corriere di Como”, sabato ha richiamato un folto pubblico, tra cui molti specialisti del settore, nell’auditorium di via Sant’Abbondio 4. Una giornata di studio e approfondimenti che, oltre ai temi più legati alla realtà cittadina, ha affrontato svariate questioni, con un denominatore comune: la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo.

    A questo proposito, il Comune di Como sta elaborando, ormai già da alcuni mesi, il nuovo piano del traffico «che sarà pronto entro il 2020 – ha dichiarato l’assessore alla Mobilità di Palazzo Cernezzi, Vincenzo Bella – È questo lo strumento indispensabile per costruire la mobilità di domani che dovrà essere il più sostenibile possibile. Ci stiamo confrontando con la società civile e con le associazioni del settore per elaborare un piano completo che dia spazio a esperienze come quelle del carpooling e del bike sharing. E che si concentri anche sulle infrastrutture come le colonnine di ricarica per le auto elettriche». Un lavoro lungo che dovrà tenere necessariamente in considerazione anche le caratteristiche del territorio comasco.«In effetti la realtà di Como, per la sua conformazione orografica, non è semplice. Abbiamo, è vero, autostrade, ferrovie, un idroscalo e il lago con i suoi battelli, ma in ogni caso risulta complesso l’accesso alla città – ha spiegato ieri nel corso di Ecomobility l’assessore Bella – e su ciò si deve lavorare. Su come limitare l’accesso indiscriminato dei mezzi, su come incentivare fortemente altre forme di mobilità alternativa e sostenibile».

    Tra gli interventi, tutti seguiti da un pubblico attento, anche quello del presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi. «Dobbiamo andare avanti con decisione sul piano regionale della mobilità. Obiettivo primario è quello di ottenere un aumento del 20% del trasporto ferroviario e del 19% per quanto riguarda il trasporto pubblico locale su gomma. Traguardo da centrare entro il 2020 – ha detto Fermi – A tal proposito è necessario destinare maggiori risorse a questo settore vitale e inizieremo a farlo fin dall’approvazione del bilancio regionale a luglio. La nostra attenzione dovrà essere sempre maggiore in tema di mobilità sostenibile, insistendo anche sulle piste ciclabili che oggi sono ferme a soli 265 chilometri. Stiamo poi lavorando per insistere sugli incentivi al comparto elettrico». E la conclusione è una promessa: «Ora l’impegno sarà di far scendere sempre più le persone dalle auto. Dobbiamo diffondere la cultura dell’ecomobilità».Esempi virtuosi di altre città sono giunti con gli interventi degli assessori a Mobilità e Ambiente di Parma, Tiziana Benassi, e di Milano, Marco Granelli. Quest’ultimo, in particolare, raccontando dei 52 cantieri aperti a Milano per la metropolitana, ha sottolineato l’importanza del trasporto pubblico.

  • Boxe Thailandese: lezioni nel parco. Il 2 luglio ospite Nif Brascia, fidanzata di Moise Kean

    Boxe Thailandese: lezioni nel parco. Il 2 luglio ospite Nif Brascia, fidanzata di Moise Kean

    Si sta rivelando un successo l’iniziativa del Thai Boxe Rogeno che organizza lezioni gratuite all’interno del parco Majnoni di Erba. Una full immersion nella cultura della boxe thailandese, con l’apprendimento di mosse di difesa personale. Il corso, come spiegano gli organizzatori, è gratuito e aperto a tutti. Le lezioni si tengono a giugno e luglio ogni ogni martedì e venerdì sera dalle 19 alle 20.30 nel parco di via Garibaldi. Il 2 luglio verrà ospitata una stella della disciplina la campionessa del mondo di kick boxing Nif Brascia, nonché – secondo i siti di gossip – splendida fidanzata dell’attaccante juventino e della nazionale Moise Kean. Per altre informazioni sul corso si può contattare direttamente l’allenatore del Thai Boxe Rogeno, Lorenzo Gerosa al 320.553.4171.

  • Asilo Sant’Elia chiuso almeno fino a Pasqua: da rifare tutti i controsoffitti

    Asilo Sant’Elia chiuso almeno fino a Pasqua: da rifare tutti i controsoffitti

    L’asilo Antonio Sant’Elia di via Alciato a Como chiuderà a fine giugno per non riaprire prima di Pasqua 2020.La conferma dell’urgenza di lavori  sulla struttura razionalista, progettata da Giuseppe Terragni negli anni Trenta è arrivata  da Palazzo Cernezzi. L’assessore ai Lavori pubblici  Vincenzo Bella ha riunito due commissioni per comunicare l’iter che porterà al completo rifacimento di 1.000 metri quadrati di controsoffitto.«Giovedì in giunta abbiamo approvato i lavori per 450mila euro – spiega Bella – I controsoffitti vanno rifatti completamente. Non sarà sufficiente la pausa estiva per il cantiere. Si tratta di controsoffitti pesanti, di calcestruzzo. Lavoreremo sotto il controllo della Sovrintendenza e d’intesa con l’Archivio Terragni. Cercheremo di ridurre il disagio che ci sarà per le famiglie degli 80 bambini. Siamo in stretto contatto con la dirigente scolastica, Valentina Grohovatz».L’approfondimento sul Corriere di Como in edicola martedì 18 giugno

  • Alta moda in scena a Villa Olmo. La storica dimora blindata per l’evento Guess

    Alta moda in scena a Villa Olmo. La storica dimora blindata per l’evento Guess

    Vip della moda e dello spettacolo, tra cui tanti volti noti della televisione come Stefano Sala, modello lariano già protagonista di una serie di trasmissioni di grande successo comeBallando con le stelleeGrande fratello. Tutti riuniti in una sera di tarda primavera sul Lario, in una cornice prestigiosa quanto versatile come Villa Olmo. Oggi blindata, dalla metà del pomeriggio fino a notte, per l’evento firmato Guess.A fare gli onori di casa ieri fin dall’ingresso di via Cantoni c’era il cofondatore del brand, Paul Marciano (nella foto). Tra gli ospiti anche Francesco Monte, noto influencer, e modelli nonché ex tronisti di Uomini e donne come Marco Fantini, Andrea Damante e Simone Susinna.

    L’approfondimento sul Corriere di Como in edicola martedì 18 giugno

  • Albavilla accoglie la sfilata degli Alpini

    Albavilla accoglie la sfilata degli Alpini

    Grande festa ad Albavilla domenica 16 giugno per il raduno annuale dei 125 gruppi alpini della sezione di Como e i 95 anni del gruppo. La cittadina ha accolto con calore le penne nere arrivate da ogni angolo della provincia per incontrarsi e ricordare chi nel corso del tempo ha donato la vita per la Patria e coloro che cento anni fa fondarono l’Associazione Nazionale Alpini, per tenere viva la loro memoria. Segno che tuttora si verifica attraverso questi incontri e le molteplici attività che gli alpini svolgono in ogni direzione.

    Presenti per l’occasione molti Gonfaloni provenienti dai vari comuni della provincia, accompagnati dai rispettivi sindaci. Una dozzina di Vessilli di sezioni alpine di Lombardia ed Emilia Romagna, numerose insegne di Associazione d’Arma.

    Nutrita la presenza di rappresentanti dell’Esercito, oltre che dei Carabinieri, Guardia di Finanza e associazioni locali.

    Dopo gli onori iniziali rivolti al Vessillo della sezione e al Gonfalone di Albavilla nella zona del ritrovo, è iniziata la sfilata nelle vie del centro cittadino nelle quali sventolavano molti tricolori posizionati dagli alpini. In piazza Garibaldi, la principale del paese, si sono resi gli onori ai Caduti di fronte al monumento (recentemente ristrutturato dagli alpini locali) attraverso l’Alzabandiera, la deposizione della corona e il canto dell’Inno Nazionale.

    La sfilata è quindi proseguita per transitare a lato del monumento agli Alpini per raggiungere poi l’ampio parco messo a disposizione dai padri Betharramiti, ove si è svolta la parte principale della cerimonia, con la riunione del migliaio di partecipanti e di altrettanto numerosi cittadini.

    Per ricordare le ricorrenze sono intervenuti: il capogruppo alpini di Albavilla Angelo Proserpio, il sindaco Giuliana Castelnuovo, il presidente del consiglio regionale lombardo Alessandro Fermi, il presidente della sezione alpini di Como Enrico Gaffuri.

    Nei loro interventi hanno ricordato il costante impegno degli alpini in favore delle comunità che si manifesta e si ripete fin dalla fondazione dell’Ana,il dovuto e indispensabile ricordo dei Caduti, la necessità di tenere viva la loro memoria per ritrasmettere alle giovani generazioni il senso del loro sacrificio per il bene attuale.

    Agli interventi ha fatto seguito la messa celebrata da don Pier Antonio Larmi parroco di Albese con Cassano nonché sergente degli alpini nel suo servizio di leva effettuato prima dei voti quale sacerdote.

    L’intera manifestazione è stata accompagnata dalle fanfare alpine di Asso e Olgiate Comasco, oltre che dalla banda locale di Santa Cecilia.

    Simpatica la presenza di appartenenti ai locali gruppi folcloristici denominati “I Paisan” e “I Contadini di Albavilla” che hanno sfilato indossando i loro costumi tradizionali.

    Tutto si è svolto ordinatamente grazie all’indispensabile collaborazione dei volontari di Protezione Civile e degli addetti al servizio d’ordine che hanno supportato la Polizia locale.

    Nella sera precedente il Coro Alpino Orobica ha tenuto un applauditissimo concerto con canti alpini e tradizionali, all’interno della chiesa principale, gremita in ogni posto.

    Gli alpini di Albavilla continueranno con i loro lavori e con ulteriori intrattenimenti che si terranno nel corso dell’anno per ricordare i 95 anni di attività associativa e i padri fondatori.

  • «Pedalare è una poesia,  un dono speciale».  Ghisallo, l’arcivescovo Mario Delpini esalta il ciclismo LE FOTO

    «Pedalare è una poesia, un dono speciale». Ghisallo, l’arcivescovo Mario Delpini esalta il ciclismo LE FOTO

    «Pedalare è una poesia, un dono speciale riservato ai ciclisti». Parole dall’omelia di Mario Delpini, arcivescovo metropolita di Milano, ieri al Ghisallo per la messa che ha aperto le celebrazioni per il 70° della proclamazione della Madonna del Santuario di Magreglio a patrona dei corridori. Un rito che è stato celebrato sul piazzale davanti alla chiesetta amata dai ciclisti alla presenza di rappresentanti delle istituzioni e degli enti sportivi.Tra i fedeli anche Sergio e Rosa Casartelli, genitori di Fabio, l’atleta di Albese tragicamente scomparso al Tour de France del 1995, l’ex assessore regionale Giuliano Sala, gli ultimi presidenti della Federazione di ciclismo comasca, Cesare Baroni e Franco Bettoni, l’ex capitano della Pallacanestro Cantù Pierluigi Marzorati, il giudice di gara internazionale Mirco Monti, che ha coordinato l’evento.Dopo la messa, l’evento si è spostato al vicino Museo del Ciclismo, che per due mesi ospiterà una mostra di cimeli del Santuario, con il taglio del nastro che è stato affidato allo stesso Delpini e al presidente della struttura, Antonio Molteni, affiancato dalla direttrice Carola Gentilini. Nell’occasione è stata donata la bicicletta utilizzata in gara da Giuditta Longari, classe 1939, pluricampionessa italiana e vincitrice di numerose gare tra il 1962 e il 1971. Al suo fianco, c’erano molte compagne di squadra dell’epoca. La chiusura con un rinfresco curato dai ragazzi dell’Istituto Romagnosi di Erba e Longone, che studiano enogastronomia e ospitalità alberghiera.Monsignor Delpini, a margine delle celebrazioni ufficiali, ha ammesso di apprezzare il ciclismo ma di non aver mai avuto un atleta per cui ha fatto il tifo. Un suo stretto collaboratore ha comunque ammesso con un sorriso che l’arcivescovo «ama prendere la bicicletta e girare per Milano. A volte gli si deve correre dietro, perché, per il ruolo che riveste, non lo si può lasciare andare da solo».L’omelia ha sicuramente colpito i presenti: «Pedalare è una poesia, intensa come un’emozione. Un dono speciale. Costa impegno e fatica; i ciclisti spesso si muovono solitari, concentrati e lieti, come se pregassero. Sperimentano benessere, mettono alla prova se stessi su salite impegnative o discese temerarie».«Il ciclismo è anche un rito condiviso – ha aggiunto Delpini – un momento di fraternità e di celebrazione dell’amicizia. Si è in un coro armonico. La poesia di chi pedala ha poche parole, ci si sostiene senza ostentazione: si è perseveranti, unanimi e concordi. Una caratteristica che spesso non si ritrova nella vita quotidiana».L’arcivescovo metropolita di Milano – della cui Diocesi Magreglio fa parte – ha poi proseguito: «Pedalando la fatica diventa sapienza, coscienza del limite, soddisfazione per aver raggiunto la meta; fatica e impegno non spaventano. La poesia del ciclismo porta al Ghisallo, un luogo di preghiera».Le celebrazioni sul Colle di Magreglio proseguono oggi. Alle 9.30, infatti, partirà una fiaccola – l’accensione è stata ieri, sempre con monsignor Delpini – accompagnata da un gruppo di ciclisti che raggiungerà il Santuario della Madonna del Boden, a Ornavasso (nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola), con cui da anni è vivo un sentito gemellaggio.

  • John Casali, un premio Oscar in vacanza  in Valle Intelvi. «Amore a prima vista con questo territorio» LE FOTO

    John Casali, un premio Oscar in vacanza in Valle Intelvi. «Amore a prima vista con questo territorio» LE FOTO

    «Mi sono innamorato a prima vista della Valle Intelvi. Ho pensato che non potevo non avere una casa qui». Giornata di festa ieri per John Casali, premiato agli Oscar 2019 per il miglior sonoro di “Bohemian Rhapsody”Casali, di origini piacentine e figlio di un emigrato a Londra, è un appassionato del lago di Como e dei suoi paesaggi; e proprio in un paese della valle con vista lago, Cerano, soggiorna spesso nei suoi momenti di relax lontano da quella Londra dove si trasferì il padre e dove lui ha avuto successo nel settore cinematografico, nel mondo delle colonne sonore.Il premio Oscar, in questi giorni in vacanza in Italia, ha accettato l’invito degli amministratori intelvesi, che gli hanno voluto dedicare una giornata di incontro e di celebrazione. John e la moglie Anita si sono così sottoposti volentieri a un bagno di folla con autografi e i consueti “selfie”.John Casali ha tra l’altro portato con sé l’Oscar ricevuto pochi mesi fa a Los Angeles e lo ha concesso volentieri agli ammiratori si sono fatti immortalare con la statuetta che costituisce il premio più importante del cinema mondiale.Il programma della celebrazione, “Una giornata da Oscar”, prevedeva a Centro Valle Intelvi un incontro con i sindaci del territorio, un aperitivo in musica – con i “Giovani musicanti” che hanno proposto le musiche di “Bohemian Rhapsody” – e la proiezione alla sera della pluripremiata pellicola.«Ho un amico a Mezzegra che mi ha portato a fare un giro qui in Valle – ha raccontato Casali – Prima siamo venuti a San Fedele, poi abbiamo visto a Cerano una casa che a me e mia moglie è piaciuta: è stato amore a prima vista e abbiamo deciso di prenderla: è diventato il nostro rifugio, il posto dove ci possiamo rilassare. Questo è un posto unico: ovviamente mi piace andare in barca sul lago, visitare posti come Bellagio e Varenna, ma alla fine il posto dove voglio ritornare è proprio questo. Mi piace camminare per le vie di Cerano o andare a fare la passeggiata che porta alla chiesa di San Zeno».Casali era visibilmente sorpreso e commosso per le tante persone che in ogni momento hanno seguito gli eventi proposti. «Una accoglienza incredibile», ha sottolineato.Infine ha regalato un aneddoto di stretta attualità, relativo a “Murder Mystery”, il film appena lanciato da Netflix. «Mi avevano proposto di fare la colonna sonora, ma ero impegnato per “Bohemian Rhapsody”. Ovviamente sarei ben felice di lavorare per un film girato sul Lario: sarebbe bellissimo».