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  • Amichevole a Vercelli, azzurri sconfitti. Ma tengono sempre banco ripescaggio, stadio e organigramma

    Amichevole a Vercelli, azzurri sconfitti. Ma tengono sempre banco ripescaggio, stadio e organigramma

    Sconfitta di misura per il Como nell’amichevole di Vercelli contro la “Pro”. I piemontesi si sono infatti imposti per 1-0 contro la formazione di mister Marco Banchini. Un Como che per ora, come è noto, non sa ancora il campionato a cui prenderà parte. L’attesa è per il 13 settembre per la sentenza del Tar del Lazio. Per la metà del mese, invece, quando l’attuale presidente Massimo Nicastro rientrerà dagli Stati Uniti, si svolgerà l’assemblea dei soci che dovrebbe prevedere, alla fine, la nomina a presidente di Roberto Felleca e di Enrico Garau ad amministratore delegato, l’ingresso di Stefano Verga e di altri eventuali investitori proposti da quest’ultimo, che stanno dialogando con gli attuali vertici. Felleca, peraltro, in queste ore si è mosso per avere le motivazioni della sentenza del Collegio di Garanzia del Coni che ha respinto la domanda di ripescaggio del Como in C. «Non ci sono ancora giunte – spiega – e sicuramente questo non ci facilita in vista del ricorso al Tar del Lazio, anche se in ogni caso riteniamo di avere una serie di motivazioni di carattere giuridico che ci spingono ad andare avanti nella nostra richiesta di poter giocare in C». Lo stesso Felleca mercoledì sarà a Como per parlare con l’assessore comunale Marco Galli dei lavori per lo stadio Sinigaglia.

  • Amarcord: Francesco Molinari, l’uomo del giorno, al “Villa d’Este” per gli 80 anni del club

    Amarcord: Francesco Molinari, l’uomo del giorno, al “Villa d’Este” per gli 80 anni del club

    Oggi è il personaggio del giorno, ma quell’11 settembre del 2006 in realtà fu meno “gettonato” rispetto alle grandi firme che avevano raggiunto Montorfano. Quel giorno il Golf Club Villa d’Este festeggiò 80 anni dalla sua apertura e decise di invitare quattro grandi del golf per una sfida celebrativa: Costantino Rocca, Emanuele Canonica, Edoardo e Francesco Molinari. I nomi più in auge, all’epoca erano Canonica e Rocca e tra i due fratelli Molinari, Edoardo era quello con più visibilità.

    Dodici anni dopo la situazione si è ribaltata, con Francesco Molinari che è diventato protagonista assoluto, con la sua vittoria all’Open Championship in Gran Bretagna, uno dei quattro più importanti tornei al mondo e una visibilità planetaria per la sua impresa. Ora è l’uomo del giorno e magari, compatibilmente con i suoi impegni, presto potrebbe tornare nel Comasco, alla Pinetina. Non nell’omonimo golf club, ma nel centro sportivo dell’Inter ad Appiano Gentile, squadra di cui è grande tifoso, per un incontro con mister Luciano Spalletti e la squadra nerazzurra. Peraltro per lui non sarebbe la prima volta, visto che già in passato ha fatto capolino agli allenamenti della squadra. Ma ora la sua presenza sarebbe ancora più significativa e di buon auspicio, nell’anno in cui l’Inter ha ritrovato la Champions League.

  • Amarcord De André con i Sulutumana

    Amarcord De André con i Sulutumana

    L’11 gennaio prossimo ricorrerà il ventennale della morte del cantautore Fabrizio De Andrè, che tenne uno dei suoi ultimi concerti a Villa Erba di Cernobbio. Lo ricorderanno vari eventi lariani tra cui il doppio concerto dei vallassinesi Sulutumana che con il cantautore abruzzese Alfredo Scogna suoneranno domani mercoledì 9 gennaio e poi giovedì sera nel locale canturino di via papa Giovanni XXIII 7 “All’UnaeTrentacinqueCirca”. Sarà un omaggio di devozione e ricordo, nel segno della musica e della canzone d’autore, tra brani noti e meno noti. Biglietto Ingresso 10 euro.

  • Amarcord campionese: tante star della musica nel “Salone delle Feste”

    Amarcord campionese: tante star della musica nel “Salone delle Feste”

    Un album di ricordi ricco di piume lustrini e nomi famosi, un amarcord dal sapore davvero amaro, oggi che in riva al Ceresio tira una pessima aria. Un palcoscenico, il Casinò, che nella sua lunga storia è stato calcato da star internazionali invitate non solo ad allietare con le loro esibizioni i momenti conviviali che si concede la clientela tra una partita a carte o una scommessa al tavolo della roulette, ma anche nel ruolo di protagonisti di autentici eventi. Come quello che nel 2005 vide protagonista il premio OscarDustin Hoffman, ospite di un gala organizzato nell’ambito di uno sketch perScherzi a parte.L’abbinamento tra sale da gioco e spettacoli di intrattenimento è del resto storicamente nel Dna dei Casinò in tutto il mondo, e ha avuto punte di diamante in quel di Las Vegas quando miti come Frank Sinatra e Sammy Davis Junior, seguiti da altre star gettonatissime del mercato discografico come Tom Jones e Barry Manilow, hanno calcato i palcoscenici dei locali notturni della città del Nevada.A Campione sono stati di casa artisti comeUmberto Tozzi,Milva, iPoohe iNomadi, questi ultimi tra i primi grandi gruppi a esibirsi nella nuova sede del Casinò (2008 e poi nel 2012, nella foto grande).E se prendiamo in considerazione per una rapida ricognizione solo l’album dei ricordi del terzo millennio (ricordiamo almeno che nel 1998 furono nel vecchio casinò i miticiBlondiediDebbie Harry, icona a stelle e strisce della new wave tra fine anni Settanta e primi Ottanta), il carnet è in effetti più che invidiabile.Nel 2000 suonò al Casinò una colonna del gruppo cubano di “Buena Vista Social Club”, l’allora 92enneCompay Segundo, che ha scritto le pagine più importanti della storia in note dell’Isla Granda.Nel 2001 il “cielo” diGino Paoliè entrato nella stanza di Campione dall’ingresso d’onore, forte di quattro decenni di musica d’autore italiana.Sempre nel 2001 l’archivio della memoria ci riporta al commovente live di un maestro quale l’istrianoSergio Endrigo, classico “antidivo” in un’atmosfera fatta di ricordi e nostalgie. Un artista destinato a fare in tempi brevissimi il “tutto esaurito” in prevendita è poiAntonello Venditti: accadde nel 2001.Una delle figure che meglio si adatta al contesto “leggero” e scintillante dei Casinò èGloria Gaynor, famosa artista soul dotata di grande talento vocale e regina incontrastata delle classifiche della “disco music” degli anni Settanta, in scena nel 2002.Anno in cui Campione ha potuto contare su un ospite di assoluta eccezione come il re del soulJames Brown. L’infaticabile “Mr. Dynamite”, accompagnato da una pittoresca band di 22 elementi, presentò a Campione un nuovo singolo in anteprima dal titolo Send Her Back To Me. A 69 anni non si risparmiò per il pubblico campionese regalando un live davvero memorabile. Nel 2003 si esibì a CampioneBruno Lauzi, nel 2006 suonaronoRiccardo Cocciantee l’Orchestra Italiana del miticoRenzo Arborecon i suoi successi tricolore divenuti internazionali, nel 2009 ebbe successo Massimo Ranieri e tra i concerti memorabili da ricordare quello diFiorella Mannoiadel 2014 e quello diEnrico Ruggeridel 2015. Altri artisti che negli anni sono saluti sul palco,Claudio BaglionieFranco Battiato.

  • Alzate Brianza, un’alba di fede con l’arcivescovo di Milano Delpini

    Alzate Brianza, un’alba di fede con l’arcivescovo di Milano Delpini

    Un’alba di raccoglimento e spiritualità, oggi ad Alzate Brianza, con l’arrivo di monsignor Mario Delpini, arcivescovo metropolita di Milano, per la messa delle 5.30, una tradizione della Fiera secolare di settembre della Madonna di Rogoredo. Lo scorso anno Delpini, accolto da un vero bagno di folla, giunse nel paese brianzolo alla vigilia della presa di possesso della Diocesi di Milano, che sarebbe avvenuta il giorno dopo.«Una presenza di grande valore – sostiene Don Lodovico Colombo, parroco della comunità spirituale di Alzate Brianza – anche perché quest’anno monsignor Delpini ha voluto tornare ad Alzate da arcivescovo: un segnale importante per tutta la comunità». Oggi, peraltro, per la Diocesi di Milano parte il nuovo anno pastorale.Don Lodovico tiene a sottolineare l’importanza per tutta la comunità dell’evento di questi giorni. «Alle nostre messe e ai momenti di preghiera ci sono sempre moltissime persone e questo mi fa piacere – spiega – Anche perché c’è sì la fiera, che ha una lunga tradizione, ma da più lontano arriva la devozione per la Madonna e il suo santuario».«Al di là dell’aspetto di festa esterno – spiega ancora il parroco – in questi giorni ci sarà la possibilità di manifestare devozione, pregare, tener viva la fede in quello che è uno dei Santuari più conosciuti». Non è un caso, infatti, che ad Alzate non arrivino soltanto pellegrini del territorio brianzolo e comasco. «Le persone ci raggiungono da tutta la Lombardia – conclude Don Lodovico – Possiamo considerare il nostro uno dei luoghi religiosi più significativi e che riceve più affetto dalla gente. E, al di là della fiera di questi giorni, tengo a ricordare che è aperto per tutto l’anno». Gli orari: 7.30-12, 14-17 (nella stagione invernale) e 14-18 (estate).La fiera “laica” terminerà nella giornata di lunedì, la celebrazioni al Santuario si concluderanno invece martedì. Ieri sera c’è stata la consegna del cero da parte dell’amministrazione comunale. Nella giornata di oggi, dopo la messa delle 5.30 presieduta da monsignor Delpini, al Santuario sono previste altre celebrazioni alle 7.30, 9, 10.30, 18 e 20.30. A queste si aggiungono le messe all’interno della parrocchia che fa capo ad Alzate: alle 17.30 ad Anzano del Parco e alle 18.30 ad Alserio.Gli orari delle funzioni di domani: 7.30, 9, 10.30 (presieduta da monsignor Maurizio Rolla), 16, 17.30 e 19. Appuntamento invece alle 9.30 (Anzano del Parco), 10 (Fabbrica Durini), 10.45 (Alserio) e 11 (chiesa prepositurale di Alzate Brianza).Lunedì messe alle 9, 10.30, 16.30 e 20.30 (Santuario) e ancora alle 20.30 (Anzano del Parco e Alserio). Martedì la conclusione con il rito alle 9 nella chiesa prepositurale di Alzate e alle 20.30 quella in Santuario nel ricordo di tutti i defunti.

  • Alternanza scuola-lavoro, strumento da incentivare

    Alternanza scuola-lavoro, strumento da incentivare

    di Adria Bartolich

    L’alternanza scuola lavoro  ha avuto una storia abbastanza travagliata.  Istituzionalizzata dalla legge sulla “Buona scuola” varata dal governo Renzi, è stata oggetto spesso  di critiche  e ostilità.

    Certo, la sua applicazione non è stata priva di intoppi, non siamo in Germania dove il cosiddetto sistema duale funziona da tempo e la dimensione delle aziende, in gran parte medio-grandi,  facilita l’inserimento dei ragazzi; la nostra alternanza scuola-lavoro è stata  regolamentata a  pieno titolo  solo tre anni  fa e  deve tenere conto di un tessuto produttivo fatto in maniera preponderante di piccole e piccolissime imprese, della stanchezza dei docenti italiani che in meno di vent’anni si sono visti calare sulla testa  ben quattro riforme –  Berlinguer, Moratti, Gelmini e Renzi – ed infine deve fare i conti  non solo  con la  resistenza culturale della nostra tradizione umanistico-mediterranea  nei confronti del  sapere tecnico-scientifico,  ma anche  con una disparità e una disomogeneità delle situazioni  sul territorio nazionale.

    È  un fatto che  ci siano state applicazioni distorte dell’alternanza.

    In molti casi l’attività  svolta in azienda non aveva nessuna attinenza con la programmazione didattica e in molte scuole, soprattutto in aree in difficoltà sul piano economico, l’alternanza è stata solamente simulata, perciò privata di quel carattere esperienziale che la rende invece interessante per l’apprendimento.

    In molte altre situazioni, però,  l’alternanza ha funzionato, così come il rapporto con le imprese. Sono sorti coordinamenti anche di carattere istituzionale, tra Camere di Commercio, associazioni datoriali e sindacali, Province ed enti locali,  proprio per regolamentare e seguire meglio le esperienze sul territorio, ricavando dati statistici ed elementi per migliorarne l’applicazione.

    Certo, si tratta spesso di condizioni che  si sono create nel tempo, addirittura precedenti alla “buona scuola”,   ma se si crede che il rapporto tra mondo della scuola e imprese debba essere rafforzato, la scelta del governo di ridurre drasticamente i finanziamenti per l’alternanza  rischia di compromettere  un’esperienza che si stava, seppur faticosamente, affermando sul territorio, anche se in modo disomogeneo,  e di diminuirne la portata e l’efficacia  didattica; spesso, infatti, rappresenta una possibilità, per i ragazzi che hanno più difficoltà nello studio, di dimostrare invece abilità e competenze che la scuola, per come è strutturata, non riesce a identificare, ma nemmeno  a fare emergere e sviluppare.  Senza forzature, naturalmente, ma laddove si  verificassero le possibilità di farlo, l’alternanza  andrebbe incentivata .

  • Alta Valle Intelvi in lutto per la morte del 20enne travolto dalla moto: “Non ci sono parole”

    Alta Valle Intelvi in lutto per la morte del 20enne travolto dalla moto: “Non ci sono parole”

    Un lutto tremendo per tutta l’Alta Valle Intelvi. La famiglia del 20enne morto in seguito alle ferite rimediate dopo essere stato travolto da una Vespa, è molto conosciuta nella comunità. La Pro Loco di Pellio, comune dove è avvenuto l’investimento, in segno di lutto ha sospeso la Cena Argentina prevista al PalaLanzo.

    «Non ci sono parole che possano esprimere lo stato d’animo di tutti noi di fronte ad una morte così assurda e improvvisa – è stato il messaggio della Pro Loco – Il destino ha voluto così, ma è una realtà che tutti quelli che ti amavano e conoscevano non riescono a sopportare. Ci stringiamo intorno alla tua famiglia e il nostro pensiero caldo e affettuoso ti accompagni. Nel cielo, ora brilla una nuova stella. Ciao».

    Il giovane, originario di Seregno, veniva spesso a trascorrere le vacanze nella casa di famiglia a Schignano. Lunedì sera aveva trascorso la serata alla Festa delle Corti di Pellio. Al momento dell’incidente, a piedi, stava tornando verso la propria auto.

  • Alpinista comasco perde la vita in Valle d’Aosta sul Monte Grivola

    Alpinista comasco perde la vita in Valle d’Aosta sul Monte Grivola

    Ancora una tragedia in montagna per un appassionato comasco. Oggi la discesa con gli sci dalla Grivola, la cima che sfiora i quattromila metri (3.969) tra la Valle di Cogne e la Valsavarenche, è costata la vita a Roberto Caminada, 61 anni di Brienno. L’uomo, grande appassionato di montagna, era in compagnia della figlia, che ha assistito alla caduta mortale. È stata la donna a lanciare l’allarme e a indicare il punto in cui si trovava il padre.

    I soccorsi, portati con l’elicottero del Soccorso Alpino della Valle d’Aosta, non hanno però potuto fare altro che constatare il decesso dello sciatore comasco. La figlia, sotto shock, è stata trasportata al pronto soccorso assistita da uno psicologo che le sta fornendo ogni tipo di supporto necessario per tragedie tanto grandi.

    Caminada era molto noto sul lago e anche in città. Comune alla famiglia – e alle figlie – la passione per tutto ciò che riguardava la montagna. Sulla dinamica dell’incidente stanno ora lavorando gli uomini della guardia di finanza di Entrèves. Secondo una prima ricostruzione, padre e figlia avrebbero affrontato la scalata della parete quando era ancora buio, per poi intraprendere la discesa con gli sci. E proprio nel corso della discesa, ieri mattina, l’uomo – 61 anni – sarebbe scivolato per circa 400 metri. Una caduta in cui l’alpinista comasco avrebbe riportato diversi traumi poi rivelatisi fatali. L’allarme è stato lanciato dalla figlia. Il corpo è stato individuato e recuperato a circa 3.000 metri di altezza, sulla parete Nord della montagna situata nel massiccio del Gran Paradiso.

    Quella di oggi è la seconda tragedia in montagna di questo mese che colpisce appassionati comaschi. A inizio maggio sui monti del Canton Vallese, tra Chamonix e Zermatt, a morire sorpresi dal maltempo furono in sei, compresi due comaschi, Andrea Grigioni, 45 anni di Lurate Caccivio e la guida Mario Castiglioni. Morta anche la moglie di Castiglioni, Kalina Damyanova.

  • Alpini, megaraduno a Mariano in ottobre

    Alpini, megaraduno a Mariano in ottobre

    Migliaia di alpini sono attesi a Mariano Comense il 20 e 21 ottobre  in occasione del Raduno 2018 del 2° Raggruppamento A.N.A.

    Il raggruppamento dell’Associazione Nazionale Alpini è formato dalle sezioni della Lombardia e dell’Emilia-Romagna. Dopo gli onori al labaro e i discorsi ufficiali, domenica 21 ottobre migliaia di alpini sfileranno  per le vie dalla città briantea dove è attivo un Gruppo alpini tra i più numerosi della sezione di Como. Gli Alpini lariani della sezione di Como che ha sede in via Zezio 53  sono da tempo impegnati nell’organizzazione dell’evento che presto sarà ufficializzato in tutti i suoi particolari con una conferenza stampa.

    Nella foto, la sede degli Alpini di Mariano.

  • Alpe del Vicerè: 74enne travolto da un albero durante una passeggiata

    Alpe del Vicerè: 74enne travolto da un albero durante una passeggiata

    Incidente nella tarda mattinata di oggi ad Albavilla, nella zona dell’Alpe del Vicerè. Un uomo di 74, residente a Briosco, durante una passeggiata con la moglie è rimasto seriamente ferito da un albero che, secondo le prime ricostruzioni, gli sarebbe caduto addosso. La moglie ha dato subito l’allarme e nelle operazioni di recupero e soccorso sono stati coinvolti i vigili del fuoco di Como, il Soccorso Alpino del Triangolo Lariano e la Croce Rossa di Montorfano oltre all’automedica del 118. L’uomo è stato recuperato e trasportato in ospedale in codice giallo, quindi media gravità.