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  • Lutto nello sport: è morto Domenico “Chicco” Tagliabue, tecnico di canottaggio

    Lutto nello sport: è morto Domenico “Chicco” Tagliabue, tecnico di canottaggio

    Lutto nello sport comasco e in particolare nel canottaggio: all’età di 71 anni è morto Domenico “Chicco” Tagliabue, tecnico ricordato dalla Federazione come “un pezzo di storia del canottaggio Italiano”. L’ultima società in cui è stato operativo la Canottieri Cernobbio, ma aveva lavorato anche con Plinio Torno, Carate e Moltrasio. Tra le sue maggiori soddisfazioni, l’avere portato alle Olimpiadi di Atlanta l’atleta Marianna Barelli. Tagliabue era stato anche nei quadri federali, dal 1998 al 2000 è stato presidente del Comitato Regionale della Federcanottaggio ed ha fatto parte del comitato organizzativo dei Mondiali di Milano del 2003, dove è stato responsabile del campo di gara all’Idroscalo. I funerali si svolgeranno domani, mercoledì 17 luglio, alle 14.30 nella Chiesa Parrochiale di San Giovanni a Torno. L’ultimo saluto sarà preceduto dal Rosario che si svolgerà alle 14.

  • La sinistra comasca si riorganizza. Mercoledì sera l’assemblea provinciale di Articolo 1

    La sinistra comasca si riorganizza. Mercoledì sera l’assemblea provinciale di Articolo 1

    La sinistra comasca tenta di riorganizzarsi.

    Domani sera, alle 21, nei saloni del centro civico di Prestino (in via Gabriele D’Annunzio 52) è in programma l’assemblea provinciale diArticolo 1, il movimento nato due anni fa con l’uscita dal Partito Democratico di dirigenti quali Massimo D’Alema, Pierluigi Bersani e Roberto Speranza.

    All’assemblea comasca, cui sono invitati iscritti e simpatizzanti, parteciperàSimone Oggionni, responsabile nazionale per la Cultura del movimento. Bergamasco di Treviglio, 35 anni, Oggionni è stato in passato portavoce nazionale dei Giovani Comunisti e ha fatto fatto parte da indipendente della segreteria nazionale di Sel.

  • La crisi senza fine di Campione d’Italia: ecco tutti i  problemi della direttiva doganale Ue

    La crisi senza fine di Campione d’Italia: ecco tutti i problemi della direttiva doganale Ue

    Tredici punti, dettagliati, per segnalare altrettante criticità per Campione d’Italia. Dai servizi pubblici essenziali a quelli legati alla sfera della sanità. Si tratta del documento, redatto dell’Associazione operatori economici campionesi e condiviso dal Comitato civico, che è stato fatto pervenire in Regione Lombardia dove nei giorni scorsi si è riunita la Commissione speciale per i rapporti con la Svizzera: qui si è parlato della grave situazione di crisi dell’enclave e delle possibili conseguenze legate all’entrata in vigore della direttiva doganale europea.Va ricordato che oggi il comune di Campione, dal punto di vista doganale, viene considerato territorio elvetico e l’attuazione della direttiva determinerebbe l’immediata interruzione del rapporto di collaborazione e buon vicinato tra Campione e la Svizzera, portando inevitabilmente alla cessazione e sospensione di tutti i servizi pubblici essenziali che oggi vengono garantiti agli abitanti solo grazie alla collaborazione esistente con la Svizzera e con il Canton Ticino. I tempi prevedono, entro il 31 dicembre 2019, l’adozione e la pubblicazione delle misure necessarie per conformarsi alla direttiva, misure che verranno applicate dal 1° gennaio 2020.Ma ecco i cahiers de doléances (quaderni delle lamentele), presentati nei giorni scorsi.Tanti i problemi da risolvere, a partire, per esempio, dai servizi – oggi garantiti dalla Svizzera – dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani e delle acque reflue. Per proseguire con una revisione dei trasporti pubblici su strada così come del trasporto delle persone e delle merci via lago.Inoltre ci sarebbe il problema di dover modificare le targhe dei veicoli intestati a residenti e attività economiche, con la necessità di trovare un’intesa tra Italia e Svizzera per mantenere l’attuale sistema.E ancora i servizi di telefonia fissa, via cavo, fibra e Internet andrebbero rimodulati visto che Campione d’Italia è allacciata alla rete telefonica svizzera. Italia e Svizzera dovrebbero accordarsi per continuare a garantire la situazione attuale.C’è poi il fronte dell’assistenza sanitaria: l’obiettivo, complicato, sarebbe quello di far sì che Italia, Regione Lombardia e Svizzera si accordassero per garantire l’attuale sistema in modo che i campionesi possano avere, vista la particolare posizione geografica, l’accesso sia al Servizio sanitario nazionale italiano sia all’assistenza sanitaria di base svizzera. Ma questi sono soltanto alcuni dei problemi conseguenti all’entrata in vigore della direttiva doganale europea.

  • Juventus, i comaschi Freschi e Sassi nello staff di Maurizio Sarri

    Juventus, i comaschi Freschi e Sassi nello staff di Maurizio Sarri

    Due comaschi nello staff di Maurizio Sarri, nuovo allenatore della Juventus. Sono il medico Marco Freschi e il preparatore Roberto Sassi.Freschi, classe 1973, è approdato alla società bianconera dopo una lunga esperienza ad alti livelli nel mondo agonistico. Specialista in medicina dello sport, laureatosi proprio vent’anni fa, ha iniziato la sua attività a fianco degli atleti nel 2001 nel ciclismo e negli sport invernali; grazie alla collaborazione con la Fisi ha anche partecipato a fianco degli sciatori alle più importanti manifestazioni mondiali e alle Olimpiadi. È stato operativo in società di pallavolo e pallacanestro, mentre nel calcio, prima di approdare alla Juventus, ha lavorato nel Milan.Nella società bianconera Marco Freschi è impegnato al fianco del responsabile sanitario Luca Stefanini e di Nikos Tzouroudis.Roberto Sassi, originario di Valmorea, ha una lunghissima esperienza nel mondo del calcio, dove è impegnato da oltre quarant’anni. Alla Juventus dirige la struttura “Sport science”. La sua prima collaborazione fu nel 1978 con il Varese di Giuseppe Marotta, il dirigente – ora all’Inter – che ha poi incrociato nella sua esperienza con il club torinese. Nel suo curriculum di preparatore atletico vi sono poi Lecce, Lazio, Avellino, Torino, Verona, Salernitana, Fiorentina, Valencia, Atletico Madrid, Chelsea, Parma, Sampdoria e Dinamo Mosca. «Una professionalità, la sua, cresciuta nel corso degli anni – viene spiegato sul sito della Juventus – con le diverse esperienze e l’utilizzo di metodi di ricerca innovativi, applicati con successo anche in bianconero».

  • Il caso dell’asilo di Cernobbio: revocati i domiciliari alla maestra

    Il caso dell’asilo di Cernobbio: revocati i domiciliari alla maestra

    Arresti “domiciliari” sostituiti con l’obbligo di dimora nella città di Como. È la decisione presa ieri dal giudice delle indagini preliminari di Como, Massimo Mercaldo, in merito alla maestra dell’asilo nido di Cernobbio finita sotto inchiesta per presunti maltrattamenti ai danni di cinque bambini della sezione “lattanti” della struttura pubblica. La Procura di Como – pubblico ministero Giuseppe Rose – proprio in questi giorni, come riportato la scorsa settimana, aveva chiesto il processo per la 58enne Maria Viganò. La difesa (rappresentata dall’avvocato Livia Zanetti) aveva invece fatto istanza per il rito Abbreviato, con data ancora da fissare. La donna, dal giorno dell’esecuzione dell’ordinanza, era ai “domiciliari” e su questa misura cautelare pendeva ancora la decisione del giudice. Il legale della maestra aveva infatti presentato istanza di revoca dei “domiciliari”. La riserva è stata sciolta ieri mattina. Il gip ha infatti accolto in parte le richieste della difesa, sostituendo la misura con l’obbligo di dimora nel comune di Como.In sostanza, nelle motivazioni della decisione, il giudice avrebbe valutato una sostanziale permanenza del pericolo di reiterazione del reato, alleggerendo comunque la situazione perché la maestra, che non ha precedenti, ha anche collaborato in fase di indagine ammettendo le proprie responsabilità. Fin dall’interrogatorio di fronte al giudice delle indagini preliminari già nei giorni successivi all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare a suo carico, aveva infatti raccontato al magistrato di «avere esagerato» e di «non cercare scuse».«Ho avuto due mesi difficili, con un grosso problema in famiglia – rispose la donna – Avrei dovuto fermarmi, mettermi in aspettativa. Ho sbagliato a non farlo ma i miei bambini mi hanno sempre apprezzata». Le indagini della Procura di Como hanno permesso di risalire ad almeno cinque famiglie colpite dagli atteggiamenti della maestra, genitori invitati a costituirsi come parte civile.M.Pv.

  • Giovani ubriachi al volante: tre denunce

    Giovani ubriachi al volante: tre denunce

    Tre giovani di 22, 23 (una ragazza) e 29 anni di Como, Lipomo e Appiano Gentile sono stati sorpresi al volante con un tasso di alcol oltre due volte il consentito. Sono stati denunciati per guida in stato di ebbrezza. I controlli sono stati effettuati a Como dai carabinieri del Radiomobile.

  • Funicolare Como-Brunate chiusa mercoledì sera per manutenzione

    Funicolare Como-Brunate chiusa mercoledì sera per manutenzione

    Funicolare Como-Brunate ferma, domani sera, dalle 21.30.

    Con un comunicato stampa Atm ha informato che mercoledì 17 luglio, per effettuare un intervento di manutenzione, sarà sospeso il servizio della funicolare dalle 21.30 fino al termine del servizio a mezzanotte.

    Sarà disponibile un autobus sostitutivo con una corsa ogni mezz’ora per direzione, come da programma di esercizio.

  • Festival in Ticino: grandi maestri  e giovani promesse

    Festival in Ticino: grandi maestri e giovani promesse

    Oltre settanta eventi in programma, dal 18 al 31 luglio, per la XXIII edizione del Festival Ticino Musica. Un ricco calendario che propone concerti di grandi maestri e giovani promesse, récital, un’Academy, un’opera prodotta dal Festival stesso e un appuntamento con la musica contemporanea. Il Festival verrà inaugurato giovedì 18 luglio nell’Aula Magna del Conservatorio della Svizzera italiana (via Soldino 9, Lugano), con la première del Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Info: www.ticinomusica.com

  • Da Porlezza al Piacenza: Luca Cattaneo, due anni di contratto con i biancorossi

    Da Porlezza al Piacenza: Luca Cattaneo, due anni di contratto con i biancorossi

    A più riprese sui “social” i tifosi gli hanno chiesto di vestire la maglia del Como e prima o poi è possibile che il matrimonio tra Luca Cattaneo e la società lariana possa essere celebrato per davvero.Ma non in questa stagione, perché il 30enne di Porlezza ha infatti firmato un contratto con il Piacenza e – ma tutto dipende dalla composizione dei gironi – potrebbe essere avversario della formazione di mister Marco Banchini.Cattaneo – nella foto con la moglie Alice – ha infatti sottoscritto un accordo di due anni con la squadra biancorossa, che tra l’altro, nei playoff della stagione 2016-2017 (nella veloce parentesi della proprietà di Akosua Puni Essien) è stata l’ultima interlocutrice del Como in un match di serie C, prima dei due anni nel purgatorio della D.Un giramondo, il giocatore porlezzese che, al pari di tanti calciatori dell’epoca, lasciò il Como dopo il primo fallimento, giunto nel dicembre del 2004. Nel settore giovanile aveva avuto tra i suoi allenatori anche il compianto Stefano Borgonovo. Tra le squadre in cui ha militato in questi anni, Novara, Pavia, Bassano, Gubbio, Reggiana, Brescia, Savona e Pordenone.

  • Controllo del territorio: a  Como i nuclei di sicurezza urbana e ambientale

    Controllo del territorio: a Como i nuclei di sicurezza urbana e ambientale

    In Lombardia i nuclei di sicurezza urbana e tutela ambientale della polizia locale diventano realtà. Lo ha deciso la giunta regionale. Adesso Regione Lombardia e i Comuni capoluogo di provincia, tra cui Como, che hanno aderito all’iniziativa, lavoreranno insieme per la realizzazione di progetti finalizzati all’attivazione sperimentale dei “nuclei” che opereranno per interventi a sostegno della sicurezza urbana come il contrasto ai reati ambientali. «Si tratta di un’iniziativa importante – ha spiegato l’assessore alla Sicurezza di Palazzo Cernezzi Elena Negretti – significa collaborare per gestire eventuali emergenze. Stiamo coinvolgendo anche altri Comuni avviando tavoli di confronto con Mariano Comense, Erba e Cantù». La Regione riconosce un contributo di 640mila euro nel triennio 2019-2021, destinati all’impiego del personale di polizia locale, all’acquisto di materiali tecnici di consumo e per la strumentazione tecnica.