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  • «Campione, approvato l’emendamento».  Ma Falanga (Uil) critica i commissari

    «Campione, approvato l’emendamento». Ma Falanga (Uil) critica i commissari

    Cinque milioni di euro all’anno per Campione d’Italia. L’emendamento sul contributo straordinario è stato approvato ieri dalla Commissione Finanza e Bilancio della Camera.«Un aiuto importante per il Comune di Campione che sta affrontando una forte crisi di liquidità tale da penalizzare e mettere a rischio le attività dell’ente» ricorda in una nota il sottosegretario con delega alla Finanza locale Stefano Candiani – Una promessa che avevamo fatto ai cittadini e un impegno preso con il commissario Zanzi, di cui tanti stanno già correndo a prendersi i meriti dopo mesi passati alla finestra».Non viene però chiarito se questi soldi verranno svincolati dal versamento del pesante mutuo (oltre 500mila euro al mese) che il Comune di Campione ha con le banche per il pagamento dell’edificio del Casinò. Intanto ieri, il segretario della Uil Funzione pubblica di Como, Vincenzo Falanga, è intervenuto sullo slittamento della relazione sulla possibile riapertura della casa da gioco.«Sembra quasi una resa. Solo ricorsi e controricorsi possono risolvere questa partita? Come rappresentante sindacale che segue la vicenda non credo che dopo quasi un anno si possa dare una simile risposta al paese» ha sottolineato Falanga.«Abbiamo subito sollevato la necessità di non lasciare in mano solo a dei tecnici il destino di centinaia di persone – ha aggiunto Falanga – Non può decidere il Tribunale. Servono interventi legislativi. Serve la politica. Queste dichiarazioni lasciano solo perplessi e amareggiati».Falanga ha confermato infine la mobilitazione in vista dello sciopero del 27 e 28 giugno. «Cercheremo di organizzare una manifestazione nazionale in luglio. A un anno dalla chiusura del Casinò la politica non può non intervenire su un tema così caldo. Gli ultimi dati del Casinò di Lugano dimostrano chiaramente il vuoto lasciato dalla casa da gioco di Campione».

  • Autovelox in Napoleona da settembre

    Autovelox in Napoleona da settembre

    In Napoleona potrebbero presto arrivare delle postazioni per il controllo della velocità. Non autovelox in funzione 24 ore su 24, ma apparecchi in cui il rilevatore di velocità può essere inserito e spostato. Per semplificare si tratta di quelle colonnine arancioni – già comparse in molti comuni – che hanno lo scopo di far rallentare l’automobilista perché potrebbero essere attive. L’annuncio è stato fatto in consiglio comunale dall’assessore alla Mobilità, Vincenzo Bella. «Al momento allo studio ci sarebbero 4 colonnine da posizionare due in salita e due in discesa – ha spiegato il comandante della polizia locale di Como, Donatello Ghezzo – Si potrebbe partire già nel prossimo mese di settembre». I costi non sono definiti perché si sta valutando se acquistare oppure noleggiare gli apparecchi.

  • Sabato la Sagra di San Giovanni: Statale Regina chiusa dalle 20 alle 24

    Sabato la Sagra di San Giovanni: Statale Regina chiusa dalle 20 alle 24

    Chiusura della Statale Regina per la Sagra di San Giovanni, in calendario a Ossuccio sabato 22 giugno. Un evento che ogni anno richiama migliaia di visitatori. “Per questa edizione, in linea con le precedenti, sono attesi 20mila veicoli. – dice il comandante della Polizia locale di Tremezzina, Massimo Castelli – Dalle 20 alle 24 è prevista la chiusura della Regina nel tratto tra Argegno e Tremezzina. Eliminati i pass prenotabili per i posteggi introdotti lo scorso anno. Sabato entro le ore 16 e fino a esaurimento posti si potrà parcheggiare a Ossuccio. Chi non troverà posto, potrà lasciare l’auto a Lenno e prendere la navetta. Previsti invece dei pass per gli ospiti dei residenti, che quindi lasceranno le loro auto nei cortili di case private”.

  • Riaperto il lungolago di Como: la situazione è tornata alla normalità

    Riaperto il lungolago di Como: la situazione è tornata alla normalità

    Il lungolago di Como è stato riaperto totalmente questa mattina al traffico. Nella giornata di ieri, infatti, la carreggiata risultava ancora ristretta in alcuni punti ma la viabilità sembra aver retto.  Da oggi la situazione è tornata alla normalità. L’emergenza esondazione – che nei giorni scorsi ha mandato in tilt il traffico cittadino e creato tanti disagi lungo la Lariana – dunque è terminata.

  • Omicidio di Veniano: «Non pensavo di averlo ucciso». E consegna il coltello

    Omicidio di Veniano: «Non pensavo di averlo ucciso». E consegna il coltello

    Quando i carabinieri, nella tarda serata di domenica, nemmeno un’ora dopo l’accoltellamento mortale, gli hanno suonato alla porta, li stava aspettando.Gabriele Luraschi avrebbe consegnato loro, spontaneamente, il coltello usato per uccidere, arma che era ancora sporco di sangue. Si tratta di un serramanico, con una lama di 9 centimetri e il manico di 12. «Lo portavo sempre con me», avrebbe riferito ai militari l’uomo accusato dell’omicidio.L’arma è stata posta sotto sequestro, così come i pantaloncini indossati dal 47enne e la maglietta, indumenti sporchi di sangue che non si era cambiato. «Non pensavo di averlo ucciso», avrebbe aggiunto l’arrestato nel corso della notte che l’ha condotto prima in caserma e poi al Bassone.Secondo quanto confermato  dai carabinieri, Luraschi avrebbe già ammesso tutte le proprie responsabilità, aggiungendo di aver perso la testa.L’articolo completo sul Corriere di Como in edicola martedì 18 giugno

  • Omicidio a Veniano: arrestato un papà 47enne di Fenegrò

    Omicidio a Veniano: arrestato un papà 47enne di Fenegrò

    Svolta immediata nelle immagini per l’accoltellamento mortale avvenuto ieri sera a Veniano. I carabinieri della compagnia di Cantù hanno arrestato un 47enne di Fenegrò, incensurato, padre di famiglia. Sarebbe stato lui a scagliare i fendenti mortali che hanno ucciso il giovane.

    I militari hanno ritrovato e sequestrato l’arma del delitto, un coltello a serramanico, e gli indumenti indossati dall’aggressore, ovvero una maglietta e dei pantaloncini. I vestiti erano ancora sporchi di sangue.

    La lite sarebbe nata per motivi più che futili: uno schizzo d’acqua fatto dal 25enne al 47enne mentre stavano bevendo. Dalle parole si sarebbe poi passati allo scontro fisico e alla coltellata.

  • Obama in arrivo a Laglio. Domani, intanto, George Clooney è atteso sulle rive del Lario

    Obama in arrivo a Laglio. Domani, intanto, George Clooney è atteso sulle rive del Lario

    Nel fine settimana la visita della famiglia Obama, intanto domani le finestre di Villa Oleandra dovrebbero essere aperte dai Clooney. Fermento sul lago di Como, a Laglio, per l’attesa visita della famiglia dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama e della moglie Michelle, invitata per il weekend dai Clooney a Villa Oleandra. Secondo indiscrezioni, George, la moglie Amal e i due figli dovrebbero arrivare già domani alla loro dimora sul Lario, qualche giorno in anticipo per accogliere nel migliore dei modi Barack Obama, la moglie Michelle e le loro due figlie.Ingente il dispositivo di sicurezza che entrerà in azione per il fine settimana.

    L’approfondimento sul Corriere di Como in edicola martedì 18 giugno

  • Il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi questa  sera al “Dariosauro” su Espansione Tv

    Il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi questa sera al “Dariosauro” su Espansione Tv

    Il presidente del consiglio regionale della Lombardia,Alessandro Fermi, sarà ospite questa  sera delDariosauro, settimanale politico in onda tutti i lunedì dalle 21.20 suEspansione Tv(tasto 19 del digitale terrestre) condotto dal cronista delCorriere di ComoDario Campione.

    Esponente di Forza Italia, Fermi è stato a lungo coordinatore provinciale a Como del partito azzurro e nella scorsa legislatura sottosegretario alla presidenza conRoberto Maroni.

    Come sempre, i telespettatori potranno intervenire in diretta durante la trasmissione chiamando il numero031.3300655oppure inviando messaggi scritti e vocali suWhatsAppal numero335.7084396.

    Sui canali social è attivo l’hashtag #dariosauro.

  • «Il cambiamento è in atto» La sfida è già in corso. Da Ecomobility il messaggio di speranza

    «Il cambiamento è in atto» La sfida è già in corso. Da Ecomobility il messaggio di speranza

    «Il cambiamento è in atto». Con questo messaggio di speranza, sorretto dai numeri, Simona Roveda, direttore editoriale e comunicazione di LifeGate, ha voluto parlare degli obiettivi per il futuro, partendo da quello che pensano e fanno in concreto le persone. «Da anni il nostro Osservatorio monitora le reazioni della gente sui grandi temi. A marzo di quest’anno ci siamo interrogati sulla mobilità alternativa e sull’ambiente. E il trend è positivo, la voglia di cambiare è reale», ha detto Simona Roveda.Tra i dati più significativi emersi dall’indagine su un campione di 800 persone spicca, innanzitutto, come il 32% degli intervistati conosca il concetto di sostenibilità (+10% rispetto 2018). Inoltre il 94% dice di essere pronto a investire, anche se con sacrifici economici, sulla mobilità alternativa. «Il 9% usa già auto elettriche (si tratta di circa 4 milioni di italiani) e il 23% acquisterebbe auto ibride e elettriche anche se più costose», ha spiegato Simona Roveda. Molto apprezzato poi l’intervento del climatologo Frank Raes. «Il settore del trasporto negli anni si è adattato alle necessità delle nuove città, dell’ambiente e del clima per arginare le conseguenze negative causate dai veicoli. Ma il grande quesito rimane invariato: come ridurre le emissioni di Co2. Ovviamente bisogna limitare i consumi delle auto grazie alla tecnologia, grazie ai mezzi elettrici e ibridi pur restando fermo il fatto che le case produttrici puntano a vendere sempre più auto – ha detto Raes – Obiettivo è modificare il parco auto anche perché i dati sono allarmanti. Negli ultimi 26 anni le emissioni di Co2 solo salite nel mondo del 63% e ormai da 5 anni non si sono più ridotte. Si deve dunque puntare a un futuro possibile dove la parola d’ordine sia sostenibilità».Concentrato sulla necessità di rivedere gli spazi urbani pensando più all’uomo che ai mezzi è anche Edoardo Croci, docente all’università Bocconi, che ha sottolineato l’importanza delle auto elettriche. «La Cina ne produce 1 milione di esemplari. Ma in cima alla graduatoria per mezzi elettrici circolanti è la Norvegia con il 7%. In Italia sono 30mila i veicoli elettrici», ha spiegato Croci. Esperto del tema in quanto ex assessore alla Mobilità a Como, anche Nini Binda. «Mi complimento con gli organizzatori di Ecomobility perché sono stati forniti dati per capire quale dovrà essere il futuro per non soccombere. Io stesso, quando ero assessore nel 2001, dotai i vigili della prima auto elettrica», ha detto Binda. Diversi poi gli interventi anche di rappresentati di aziende impegnate nell’immaginare il futuro e intente a lavorare per raggiungerlo. «Guardando avanti dobbiamo puntare a una smart city dove le auto siano connesse, autoguidate e condivise», ha detto Andrea Durante di Eldor Corporation S.p.A. «Necessario poi impegnarsi per rendere più facili e meno nocivi gli spostamenti», ha detto Gabriele Aimone Cat, di Bosch. In conclusione arrivano anche le parole del vicepresidente di Acsm-Agam, Marco Rezzonico. «Simili iniziative sono fondamentali per far capire l’importanza di puntare a linee di sviluppo sostenibili – ha detto Rezzonico – e in tal senso la nostra società ha da poco varato il primo bilancio di sostenibilità».

  • Como, il piano del traffico sarà pronto nel 2020. Successo per Ecomobility e il futuro delle auto

    Como, il piano del traffico sarà pronto nel 2020. Successo per Ecomobility e il futuro delle auto

    L’orizzonte si allarga e dalle rive del lago di Como lo sguardo si proietta fino in Cina, primo produttore, nel pianeta, di auto elettriche. Un viaggio affascinante che ha come denominatore comune un elemento ben visibile: i mutamenti climatici sono già in atto da tempo e per sopravvivere bisognerà puntare sulla sostenibilità, a partire da una mobilità che sia il meno inquinante possibile.

    L’obiettivo è creare un futuro in cui ci si muoverà a emissioni zero, in un paesaggio urbano dove ci si metterà in strada solo se obbligati e soprattutto lo si farà a bordo di mezzi elettrici, ibridi o comunque spinti da combustibili non nocivi. Intorno a questa visione del domani – che però già da alcuni anni inizia a essere sempre più reale – si sono sviluppati gli approfondimenti del convegno Ecomobility.

    L’appuntamento, organizzato da Espansione Tv, LifeGate e “Corriere di Como”, sabato ha richiamato un folto pubblico, tra cui molti specialisti del settore, nell’auditorium di via Sant’Abbondio 4. Una giornata di studio e approfondimenti che, oltre ai temi più legati alla realtà cittadina, ha affrontato svariate questioni, con un denominatore comune: la salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo.

    A questo proposito, il Comune di Como sta elaborando, ormai già da alcuni mesi, il nuovo piano del traffico «che sarà pronto entro il 2020 – ha dichiarato l’assessore alla Mobilità di Palazzo Cernezzi, Vincenzo Bella – È questo lo strumento indispensabile per costruire la mobilità di domani che dovrà essere il più sostenibile possibile. Ci stiamo confrontando con la società civile e con le associazioni del settore per elaborare un piano completo che dia spazio a esperienze come quelle del carpooling e del bike sharing. E che si concentri anche sulle infrastrutture come le colonnine di ricarica per le auto elettriche». Un lavoro lungo che dovrà tenere necessariamente in considerazione anche le caratteristiche del territorio comasco.«In effetti la realtà di Como, per la sua conformazione orografica, non è semplice. Abbiamo, è vero, autostrade, ferrovie, un idroscalo e il lago con i suoi battelli, ma in ogni caso risulta complesso l’accesso alla città – ha spiegato ieri nel corso di Ecomobility l’assessore Bella – e su ciò si deve lavorare. Su come limitare l’accesso indiscriminato dei mezzi, su come incentivare fortemente altre forme di mobilità alternativa e sostenibile».

    Tra gli interventi, tutti seguiti da un pubblico attento, anche quello del presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi. «Dobbiamo andare avanti con decisione sul piano regionale della mobilità. Obiettivo primario è quello di ottenere un aumento del 20% del trasporto ferroviario e del 19% per quanto riguarda il trasporto pubblico locale su gomma. Traguardo da centrare entro il 2020 – ha detto Fermi – A tal proposito è necessario destinare maggiori risorse a questo settore vitale e inizieremo a farlo fin dall’approvazione del bilancio regionale a luglio. La nostra attenzione dovrà essere sempre maggiore in tema di mobilità sostenibile, insistendo anche sulle piste ciclabili che oggi sono ferme a soli 265 chilometri. Stiamo poi lavorando per insistere sugli incentivi al comparto elettrico». E la conclusione è una promessa: «Ora l’impegno sarà di far scendere sempre più le persone dalle auto. Dobbiamo diffondere la cultura dell’ecomobilità».Esempi virtuosi di altre città sono giunti con gli interventi degli assessori a Mobilità e Ambiente di Parma, Tiziana Benassi, e di Milano, Marco Granelli. Quest’ultimo, in particolare, raccontando dei 52 cantieri aperti a Milano per la metropolitana, ha sottolineato l’importanza del trasporto pubblico.