Storia di ordinario degrado nella città sempre più visitata dagli stranieri. Ieri alle 16 una guida turistica comasca, giunta in barca alla diga foranea da Villa d’Este con una famiglia di americani, è stata presa di mira e seguita da uno dei nordafricani che solitamente bivaccano ai giardini a lago (nella foto, un recente pattugliamento da parte delle forze dell’ordine).
«L’uomo era in evidente stato di alterazione e ci ha seguiti fino a piazza Cavour – dice la guida, che è regolarmente abilitata – Non si è staccato di un millimetro e con i miei clienti, mamma, papà e una ragazzina di quindici anni, che erano spaventati, ho cercato rifugio nell’atrio dell’hotel Metropole Suisse per sfuggire al molestatore, prima di chiamare le forze dell’ordine. I miei clienti hanno rinunciato a visitare Como e sono subito ripartiti verso Milano».
«Una pattuglia della polizia è intervenuta – aggiunge la guida – e ha identificato l’uomo, verificandone lo stato confusionale». «Sono sconvolta – prosegue la donna – Di sicuro non considererò più i giardini a lago e la diga di Como zona tranquilla, non metto a rischio la mia persona, il mio lavoro e l’immagine della mia città per colpa del degrado che la rivela una meta così poco turistica. Quando l’uomo ha iniziato a importunarmi, a parte quelli come lui, non c’era nessuno in giro cui potessi chiedere aiuto».