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  • Cantù, minoranze compatte: «Chiudiamo questa crisi»

    Di Gregorio invoca un commissario prefettizio. Pavesi: «Non si può più andare avanti così»

    «La situazione è drammatica. Siamo guidati da una classe dirigente che si sta letteralmente sfaldando». Non usa giri di parole il capogruppo del Partito democratico nel consiglio canturino, Filippo Di Gregorio, a poche ore dall’ennesima fuoriuscita di un membro della giunta Arosio. L’addio di Alessandro Brianza infatti viene giudicata come la conferma di una città in disfacimento, sul fronte amministrativo.

    «Si tratta di persone che stanno guidando una città alla cieca – afferma Di Gregorio – Molto meglio sarebbe l’arrivo di un commissario prefettizio. Non è possibile andare avanti in questo modo. Si tratta di un gruppo politico che in un anno è andato totalmente in pezzi. Dovrebbero francamente fermarsi e capire che non è più possibile proseguire. Hanno fallito».

    Aggiunge quindi Di Gregorio: «La situazione per il nostro territorio è a rischio. Non possiamo più affidarci a queste persone, è bene che lo capiscano in fretta anche quelli che li hanno votati».

    Altrettanto categorico è il consigliere Francesco Pavesi (Lavori in corso). «Bisogna distinguere le due vicende. Se per le dimissioni del vicesindaco Maspero abbiamo deciso di non dire nulla, visti i motivi personali e di salute addotti come giustificazione, adesso non è più ammissibile andare avanti così. Altre dimissioni a poche ore di distanza significano che l’esperienza Arosio deve fermarsi qui – dice Pavesi – Non abbiamo ancora analizzato bene la vicenda Brianza e non si riesce a capire chi o cosa ci possa essere dietro il suo abbandono ma in ogni caso è necessario fare in modo che si arresti questa situazione di emergenza».Pavesi sottolinea poi «l’incertezza e la preoccupazione che ci accompagnano ormai da tempo e che non possono che proseguire, visti gli ultimi sviluppi. Una situazione che per noi si è trascinata troppo. Bene avrebbe fatto il sindaco Edgardo Arosio a lasciare mesi fa senza proseguire imperterrito».E anche sul web, subito dopo la notizia, si sono immediatamente susseguiti i commenti da parte di cittadini sbalorditi per il rapido succedersi delle dimissioni da parte dei due assessori della giunta.C’è anche chi, su una pagina Facebook di natura ironica, identifica quello di ieri come l’ennesimo “dimissioni day” in una città sempre più in stato di confusione.

  • Cantù, minacciato con il coltello per una sigaretta

    Cantù, minacciato con il coltello per una sigaretta

    Minacciano un giovane con il coltello per le sigarette. Rintracciati dai carabinieri, i presunti responsabili, uno dei quali ancora minorenne, sono stati arrestati dai militari dell’Arma con l’accusa di rapina e porto abusivo di coltello.È accaduto a Cantù la notte di mercoledì.I carabinieri della locale stazione sono stati chiamati da un giovane che ha spiegato di essere stato avvicinato, nella centrale piazza Garibaldi, da due ragazzi che pretendendo di avere delle sigarette. Ignorando la richiesta dei due, la vittima ha raggiunto la sua macchina che era parcheggiata in viale Madonna.I due ragazzi, però, lo hanno seguito, continuando a importunarlo, e hanno poi estratto un coltello dallo zaino, puntandolo all’addome del giovane che a quel punto si è visto costretto a consegnare le sigarette ai balordi.Appena i due si sono allontanati, la vittima ha chiesto aiuto ai carabinieri della stazione di Cantù. I militari dell’Arma, raccolta la precisa testimonianza da parte del giovane, con la collaborazione della polizia locale della Città del mobile hanno rintracciato i due presunti aggressori a casa di uno dei due. Sono stati arrestati.Si tratta di due giovani originari del Marocco ma cittadini italiani, un 17enne di Cantù e un 18enne di Vertemate con Minoprio.Il primo è stato rinchiuso al carcere Beccaria di Milano, il secondo al Bassone di Como.

  • Cantù lotta  ma non riesce a vincere. A Desio Sassari conquista i due punti

    Cantù lotta ma non riesce a vincere. A Desio Sassari conquista i due punti

    Alla Pallacanestro Cantù non è riuscita l’impresa. Privi di capitan Ike Udanoh per una forte reazione allergica che gli ha impedito di scendere in campo, i brianzoli hanno accarezzato la vittoria contro Sassari, salvo poi doversi arrendere sul più bello, proprio negli istanti finali di gara. Nell’ultima partita del girone di andata – valida per il quindicesimo turno di serie A di basket – l’Acqua San Bernardo prima ha rimontato uno svantaggio consistente nel corso del secondo quarto, poi ha condotto più volte sia nel terzo che nel quarto periodo, ma alla fine non è riuscita a strappare i due punti, con Sassari che negli istanti conclusivi ha consolidato il vantaggio: la terza vittoria consecutiva è sfumata. Il finale: 88-97 per gli ospiti. Prossimo incontro, sabato 19 gennaio, ancora a Desio, contro Avellino.

    «Per noi è stata una partita difficile in difesa ha detto alla fine coach Evgeny Pashutin – Abbiamo subito 97 punti e questo, ad essere sincero, mi dà parecchio fastidio. Per come ragiono io, per la mia filosofia, 97 punti sono troppi».

    «Nella sconfitta sono molto felice per la prestazione di La Torre, bravo a contestare ogni tiro con le braccia molto alte – ha aggiunto l’allenatore – Abbiamo provato a combattere con Mitchell e Jefferson, che hanno giocato una buonissima partita, ma con i problemi di falli di Gaines e Blakes tutto si è complicato. Ci siamo, dunque, affidati a Mitchell che sentiva particolarmente la gara, facendoci trascinare dal suo entusiasmo».

  • Cantù, l’imperativo dopo lo stop con Avellino:  «Dobbiamo cambiare»

    Cantù, l’imperativo dopo lo stop con Avellino: «Dobbiamo cambiare»

    «Con Trento voglio vedere un’altra Cantù: dobbiamo correggere la fase difensiva, migliorare ai rimbalzi, regalare meno possessi e azioni in campo aperto».Evgeny Pashutin, coach di Cantù, guarda avanti.Dopo la sconfitta con Avellino all’esordio in campionato, il tecnico dei brianzoli è già proiettato sul secondo match. Domenica a Desio (ore 20.45) i brianzoli ricevono Trento, squadra sconfitta a sorpresa in casa nel primo turno da Cremona.Il coach ha parlato ieri in occasione del media-day della società brianzola. «Con Avellino c’è stato un approccio soft della mia squadra. Logico che serva un cambiamento» ha aggiunto.Un’occasione, ieri, per fare il punto con i giocatori, a partire dal nuovo capitanoIke Udanoh. «Il nostro obiettivo? I playoff, e per raggiungerlo dobbiamo lavorare di giorno in giorno per migliorare perché questo è un campionato molto competitivo».Sul ruolo di capitano, Udanoh, 29 anni, americano di Detroit, dice: «Per me è un grande onore e sono sincero: mi sento un leader, lo sono stato fin dal College e spero di essere un riferimento in campo e, soprattutto, nella vita di tutti i giorni».Rispetto agli obiettivi di questa squadra è più cautoTony Mitchell, una delle star della Pallacanestro Cantù 2018-2019. «Non voglio guardare alla fine del campionato, ma all’immediato – spiega lo statunitense, 29 anni, di Swainsboro – Ogni sfida sarà dura ed equilibrata; è necessario pensare a vincere qualunque match, senza pensare al piazzamento in classifica, regalando spettacolo e divertimento e tutti i nostri appassionati tifosi».Decisamente brillante l’italobrasilianoJonathan Tavernari, che si è inventato una serie di gag tra una intervista e un set fotografico, per ravvivare un po’ l’ambiente. «L’esordio con Avellino ci ha indicato la strada su cui lavorare per cercare di migliorare fin dalla prossima partita in casa con Trento – spiega il 31enne di San Paolo, tifoso, a livello calcistico, di Milan e Corinthians – Da parte nostra è mancata soprattutto la tensione difensiva e lo abbiamo pagato».«Su questo dobbiamo lavorare, per essere sempre sul pezzo – aggiunge – e farci trovare pronti quando veniamo chiamati in causa. Sicuramente questa è una squadra ancora in costruzione e il nostro compito, di partita in partita, è di fare sempre un passo in avanti».Il 26enneSalvatore Parrillo, giocatore molto stimato dai tifosi, è uno dei pochi rimasti dallo scorso anno. «Non dimentichiamo che Avellino è una delle squadre più accreditate delle nuova serie A – spiega – Detto questo, è logico che non si devono cercare pretesti ed è giusto pensare a noi stessi e a far bene fin dalla prossima partita, domenica con Trento. Saremo in casa, con il nostro pubblico, contro una formazione che all’esordio è stata sconfitta a sorpresa; ma è logico che da parte nostra ci sia una gran voglia di riscatto immediato».«Dove possiamo arrivare? L’auspicio è fra le prime otto, quindi ai playoff – concludeGerry Blakes, 25 anni, californiano – Dobbiamo giocare e lottare in ogni match e sistemare al più presto la fase difensiva, che con Avellino non ha funzionato. Abbiamo commesso sempre gli stessi errori e ciò non va bene».

  • «Cantù, le mani della malavita su piazza Garibaldi». Processo al via: in nove davanti al giudice

    «Cantù, le mani della malavita su piazza Garibaldi». Processo al via: in nove davanti al giudice

    L’Antimafia di Milano, che aveva indagato sui fatti di violenza di stampo ’ndranghetista che avevano tenuto sotto scacco per mesi piazza Garibaldi a Cantù – i locali affacciati sulla piazza, le vie limitrofe e, ovviamente, gli acquirenti degli esercizi commerciali – avevano indicato tra le possibili parti lese una decina di persone, tra cui gestori di bar, proprietari di ristoranti e clienti di discoteche e locali notturni. Ieri, all’apertura del processo contro nove persone sospettate a vario titolo di avere un ruolo in queste attività criminali, in aula – non di persona, ma rappresentata dall’avvocato – si è costituita una sola parte civile. Si tratta di un ragazzo che in compagnia di tre amici fu picchiato a sangue all’uscita di un locale notturno. Era il 10 gennaio del 2016.Trasportato in ospedale al Sant’Anna, il giovane – che all’epoca dei fatti aveva 22 anni e che era intervenuto per aiutare un amico – riportò «policontusioni con tumefazione orbitale, emorragia sottocongiuntivale e infrazione costale» per un totale di 25 giorni di prognosi. Agli amici che erano con lui le cose andarono solo lievemente meglio: 15 e 10 giorni di prognosi.L’udienza che si è aperta ieri mattina di fronte al Collegio del Tribunale di Como presieduto dal giudice Luciano Storaci, ha visto in aula nove imputati, tutti ancora detenuti (tranne uno che si trova ai domiciliari).Uno solo ha scelto di non comparire davanti ai giudici, mentre gli altri erano presenti.Sulla sedia della pubblica accusa si è seduto il magistrato della Dda di Milano, Sara Ombra. Le accuse parlano di una serie di attività criminali che ruotarono attorno al centro nevralgico della “città del mobile”, ovvero piazza Garibaldi.Vessazioni che poterono contare, come scrivevano i magistrati meneghini nei giorni delle ordinanze di custodia cautelare, su «una condizione di assoggettamento e omertà che ne derivava dal territorio di riferimento (il Canturino e il Marianese)» e che avevano come scopo «l’acquisizione e il controllo di attività economiche (esercizi commerciali ubicati nella zona centrale di Cantù) attraverso la commissione dei delitti contro il patrimonio e contro l’incolumità individuale» delle persone. Le stesse che tuttavia ieri mattina hanno scelto di non costituirsi parte civile nel processo.Fatti accaduti in rapida successione tra il 10 ottobre 2015, quando venne gambizzato in strada il nipote del boss a capo della Locale di Mariano Comense (in quelle ore, occorre ricordare, nell’apparente pacifica Brianza si arrivò ad un passo dalla guerra di mafia in pieno centro a Cantù), e i primi giorni del mese di gennaio 2016.Pestaggi, «consumazioni non pagate», «atteggiamenti di prevaricazione», allontanamento di clienti, spari di colpi di arma da fuoco contro le auto e altre “amenità” che sono poi confluite nel capo di imputazione cui, a vario titolo, saranno chiamati a rispondere i nove imputati.Tutti gli imputati hanno annunciato – tramite i loro legali – che intendono sottoporsi all’esame del pm. Si tornerà in aula in dicembre.

  • Cantù, l’assessore Brianza spiega la sua decisione

    Cantù, l’assessore Brianza spiega la sua decisione

    La città del mobile perde un altro pezzo. L’assessore a Istruzione, sociale e politiche per la famiglia Alessandro Brianza si è dimesso questa mattina.Proprio lui, che sembrava poter essere il naturale sostituto di Davide Maspero – il vicesindaco che ha lasciato l’incarico solo due giorni fa – ha invece deciso di seguire la stessa strada del collega. Ennesimo scossone dunque nella sempre più tormentata giunta guidata da Edgardo Arosio, ormai in procinto di decadere dopo la decisione del Consiglio di Stato sul famoso appalto per l’affidamento del servizio dei trasporti funebri per il periodo aprile 2017 marzo 2020, assegnato al Consorzio canturino pompe funebri di Ornella Zanfrini. Azienda tra i cui soci amministratori è presente il fratello del sindaco. Una incompatibilità questa che ha fatto crollare la poltrona di Edgardo Arosio. E proprio Davide Maspero (Lega) sarebbe dovuto probabilmente subentrare nel ruolo di sindaco tra una settimana, lasciando la poltrona di vice a Brianza, tra i più papabili per l’incarico. Ma, come un castello di carte, tutto è andato all’aria in poche ore.Maspero, nominato inizialmente assessore ai Lavori pubblici dal sindaco, era infatti solo nelle scorse settimane stato nominato vicesindaco al posto di Matteo Ferrari. Ma prima le sue dimissioni e ieri quelle di Alessandro Brianza hanno nuovamente fatto saltare il banco. E a Cantù adesso sembra regnare la più assoluta confusione.Incertezza e timore per il futuro che però non emergono dalle parole del sindaco Arosio. «Sinceramente era nell’aria. Se l’addio di Maspero mi ha colto di sorpresa, la scelta di Alessandro era oggetto di discussione già da tempo – precisa il sindaco Arosio – Lo hanno spinto per quello che ho capito motivazioni professionali. Sul fronte lavorativo sta infatti attraversando un momento di massimo impegno che richiede la sua presenza al 100% nello studio di famiglia. Da qui la decisione che peraltro non mi sento di biasimare. In ogni caso nessun atrito in sede Lega con i due fuoriusciti che anzi rimangono delle pedine fondamentali in vista delle prossime elezioni in primavera. Saranno sicuramente degli uomini che, chiarita la situazione, potranno offrire ancora molto alla città». Parole che però stridono con quanto sta accadendo nel palazzo comunale. «Adesso ovviamente interverremo per riequilibrare gli assetti che si sono complicati», aggiunge sempre il sindaco Arosio. Solo verso sera l’assessore uscente Alessandro Brianza ha spiegato le ragioni della sua scelta. «È una scelta legata al mio impegno lavorativo. Da poco ho avviato un secondo studio da commercialista che richiede il mio massimo impegno. Per serietà verso i dipendenti e le loro famiglie ho quindi deciso di dedicarmi totalmente alla mia attività principale. Anche perchè con la riduzione, a breve, della giunta a 7 membri il lavoro in comune sarebbe inevitabilmente aumentato e non me la sono sentita di proseguire. Anche perchè i miei assessorati vanno a incidere quasi sul 60% della spesa del Comune». A parlare è infine Matteo Ferrari, oggi assessore alla Cultura ma vicesindaco prima della nomina di Davide Maspero. «Mi spiace. Non conosco nel dettaglio le motivazioni. Posso solo dire che, essendo due esponenti della Lega sarà ora necessario rivalutare la composizione della giunta o il ridisegno delle deleghe», spiega Ferrari.

  • Cantù, lascia anche l’assessore Alessandro Brianza

    Cantù, lascia anche l’assessore Alessandro Brianza

    Ennesimo colpo di scena nella maggioranza che amministra Cantù. Un altro assessore lascia l’incarico. Questa volta si tratta di Alessandro Brianza,competente per Istruzione e politiche per la famiglia. Questo dunque il nome del nuovo fuoriuscito,a sole poche ore dall’addio del vicesindaco Davide Maspero, che ha infatti rassegnato le dimissioni da ogni incarico. Una scelta maturata all’improvviso e dettata da motivi personali.

  • Cantù, l’amministratore Roman Popov  pensa positivo. E Marson regala la trasferta di Trieste

    Cantù, l’amministratore Roman Popov pensa positivo. E Marson regala la trasferta di Trieste

    La quarta rata per la Federazione entro il 27 novembre e gli stipendi di staff e giocatori. Sono i primi adempimenti a cui deve far fronte la Pallacanestro Cantù nell’immediato, in attesa del controllo Comtec (la commissione tecnica che controlla i bilanci della squadre) fissato per il 16 dicembre. Ci vorrà un mese scarso per capire il destino dello storico club brianzolo.Che qualcosa in Brianza (ma anche a Roma nei palazzi della Federazione) si stia muovendo è noto, anche se è difficile capire se l’auspicato intervento di imprenditori locali possa diventare davvero concreto.Anche perché – inutile negarlo – c’è pure chi ragiona su un’altra ipotesi, ossia lasciare il club al suo destino e procedere poi all’acquisto dei diritti di una società di serie A2. Cinico finché si vuole, ma è una soluzione che comporterebbe un esborso di soldi minore e l’eventuale ripartenza da una serie comunque dignitosa.Ovvio che la soluzione auspicata da tutti sarebbe quella di proseguire il discorso con l’attuale società, con il patron Dmitry Gerasimenko che ha messo a disposizione a titolo gratuito le sue azioni.Il riferimento, in questa fase, è l’amministratore unico Roman Popov che, messo al governo da Gerasimenko, ora si trova nella scomoda posizione di “uomo solo al comando”.Proprio Popov fa il punto della situazione. «Qualcosa si sta muovendo – spiega – Da parte nostra stiamo mettendo il massimo impegno per uscire da questa situazione non facile – Sento la responsabilità per 82 anni di storia e 14 trofei nazionali e internazionali. Ho una grande stima di questa squadra e dei suoi tifosi, che voglio ringraziare». La conclusione di Popov è laconica ma lascia un margine di speranza agli appassionati: «Le possibilità ci sono sempre».L’altra sera l’amministratore unico ha seguito la sfida tra Cantù e Pesaro (vinta dai marchigiani per 87-90) a fianco del presidente della Lega Basket Egidio Bianchi. Quest’ultimo, prima del match, ha esposto la posizione dell’associazione. «La situazione è complessa – ha detto – ma bisogna avere la serenità di affrontarla nella maniera opportuna. L’aspetto più importante è capire come un eventuale piano di salvataggio si possa sposare con il rispetto delle regole».«L’obiettivo è mantenere in vita una realtà importante come Cantù – ha aggiunto Bianchi – ma seguendo allo stesso tempo le normative. La situazione è monitorata da noi e dalla Federazione e sappiamo che ci sono persone che stanno lavorando per provare a risolvere il problema. Ribadisco: bisogna operare con serenità, senza apprensione e messaggi che possano venire male interpretati. La Lega è un attore, ma forse quello che ha meno armi per intervenire; eventuali azioni istituzionali devono venire soprattutto dalla Federazione».Lo stesso Bianchi ha fatto una sottolineatura conclusiva. «C’è il mondo della normativa civilistica che va tenuto in considerazione, visto che la società sportiva è anche una impresa. Ci sono aspetti che sono determinanti in situazioni di questo tipo, con fornitori che potrebbero ad esempio fare istanze e chiedere di essere tutelati. Lo sport e le sue regole, su questo fronte, non hanno alcun rilievo».In quadro fosco come quello attuale, uno spiraglio di luce arriva dall’iniziativa dell’imprenditore Davide Marson, già sponsor del club nel recente passato con il marchio Mia. Marson ha infatti deciso di coprire economicamente l’intera trasferta di domenica prossima a Trieste, per la squadra, lo staff e i tifosi biancoblù.«Vista la risposta del pubblico nella serata di lunedì presente in massa contro Pesaro – ha detto l’imprenditore – mi sembra ancor più bello poter aiutare la società. Da qui a fine stagione gli incassi delle partite casalinghe saranno fondamentali».«Per questo motivo – ha aggiunto – in occasione di una trasferta che non permetterà al club di avere introiti, ho deciso di dare una mano alla Pallacanestro Cantù, così da arrivare al derby contro l’Olimpia Milano del 9 dicembre con la possibilità di fare cassa».«I veri amici si vedono nel momento del bisogno – ha dichiarato Roman Popov nel ringraziare Marson – Questa vicinanza è per noi un motivo di orgoglio. Un gesto di grande vicinanza per il presente ed il futuro della nostra gloriosa società».

  • Cantù, la prima avversaria è Lugano, in amichevole

    Cantù, la prima avversaria è Lugano, in amichevole

    Cambio di orario e avversario per la Pallacanestro Cantù nella prima amichevole, inizialmente prevista contro Olginate di giovedì 30 agosto.

    Al posto del team lecchese, la formazione allenata da coach Evgeny Pashutin affronterà gli svizzeri dei Lugano Tigers, ex squadra dell’assistant coach canturino Nicola Brienza. Palla a due del match alle 19.30, anziché alle 20.30.

    Invariata la sede dell’incontro, che si disputerà al “PalaMaloggia” di Chiavenna, dove la Pallacanestro Cantù è in ritiro dal 23 agosto scorso. Anche nel secondo test della preseason 2018-2019, i biancoblù affronteranno un quintetto svizzero, il 1° settembre palla a due (sempre al PalaMaloggia) contro il SAM Basket Massagno, inizio gara ore 20.

  • Cantù, la campagna abbonamenti attiva anche nel fine settimana

    Cantù, la campagna abbonamenti attiva anche nel fine settimana

    Prosegue, anche nel weekend, la vendita degli abbonamenti per la stagione sportiva 2018-2019 della Red October Pallacanestro Cantù. La prima fase della campagna abbonamenti “All 4 One” durerà fino al 3 agosto, periodo nel quale il servizio online sarà sempre garantito al tifoso biancoblù.

    Sabato 21 e domenica 22 luglio – spiega in una nota il club brianzolo –  la biglietteria del Blackcourth Store di Cucciago resterà chiusa ma gli abbonamenti potranno, dunque, essere ugualmente sottoscritti sul circuito online di Vivaticket (www.vivaticket.it), oltre che nei punti vendita autorizzati.

    Questa la lista dei punti vendita autorizzati Vivaticket:

    Bar Gallo – Via B. Oriani 45, Seregno (MB);

    Bar Sottosopra – Corso Italia 24, Meda (MB);

    Box Office Libri e Musica c/o la Feltrinelli –Via Italia 41, Monza (MB);

    Coop Desio – Via Borghetto 75, Desio (MB) SOLO CON TESSERA SOCI COOP;

    Coop Cantu – Via Lombardia, 68, Cantù (CO) SOLO CON TESSERA SOCI COOP;

    Lorbea – Via G. Songia 10/30, Mariano Comense (CO);

    SLOOP VIAGGI – Corso Milano 6, Bovisio Masciago (MB);

    Travelmania – Via Montello, 3, 22063 Cantù (CO);

    Viaggi Mentasti –Via Fratelli Recchi 17, Como (CO);

    Renata Music di Morselli & C. –Via Collegio dei Dottori 5, Como (CO).

    Per ulteriori infoi tifosi sono invitati a consultare il sito ufficialewww.pallacanestrocantu.comsulla sezione “Biglietti”, oppure inviando una mail ainfo@pallacanestrocantu.com.