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  • Il collaudo sulle emissioni del forno non prima di quattro mesi

    Il collaudo sulle emissioni del forno non prima di quattro mesi

    L’assessore Pettignano: «Io ho ereditato la delega ai servizi cimiteriali solo da metà luglio»

    «Sono andato anche oltre l’interrogazione presentata dal consigliere Fulvio Anzaldo, nella quale si chiedono dati relativi al 2007»: così l’assessore ai Servizi cimiteriali di Palazzo Cernezzi torna sul tema dei problemi del forno crematorio.«In questo caso il consigliere avrebbe dovuto chiedere l’accesso agli atti e io avrei potuto rispondere soltanto alle domande relative a ciò che interessa il mio mandato – dice sempre l’esponente di Forza Italia all’interno della giunta – Invece, tramite gli uffici, ho risposto puntualmente a tutti i quesiti contenuti nell’interrogazione». Pettignano insomma sostiene di aver ereditato una “grana” dalle precedenti amministrazioni.«La mia disponibilità è andata oltre la sua interrogazione», dice sempre l’assessore.«Da cittadino sono a conoscenza del grave disservizio che ha la città dal 2016 – ammette Pettignano ai microfoni di Espansione Tv – Io ho ereditato la delega ai servizi cimiteriali solo da metà luglio e da allora sono al lavoro con i tecnici per risolvere il problema. Non voglio scaricare le colpe sugli altri, ma neanche assumermi io colpe che non ho».Ma il possibile discorso di un nuovo impianto? Si era parlato anche di collocare un moderno impianto all’interno del camposanto di Camerlata.«Non c’è ancora nulla di concreto sul nuovo impianto che dovrebbe sorgere a Camerlata – dice sempre Pettignano – A giorni coinvolgerò l’ufficio tecnico per un sopralluogo e questa volta voglio una garanzia su dove possa essere collocato il nuovo forno».Nulla di nuovo invece sulla questione della riattivazione del servizio. Si tratta, come ha spiegato lo stesso assessore nella sua risposta scritta al consigliere Fulvio Anzaldo della Lista Rapinese Sindaco, di questioni di «collaudi dei lavori conclusi, relativi alla sostituzione del filtro a maniche, dei refrattari, delle arie compresse e dell’aggiornamento tecnico del software e dell’hardware». Sono necessarie delle «prove a caldo».La Provincia di Como, entro il 15 ottobre, dovrebbe ricevere la richiesta di autorizzazione sulle emissioni di polveri nell’atmosfera, una procedura tecnica che prevede 120 giorni di lavoro, quattro mesi.Il forno del Monumentale non sarà quindi in funzione almeno fino a metà febbraio.

  • Il circolo Acàrya punta sul nobel Brodskij

    Il circolo Acàrya punta sul nobel Brodskij

    Si sta per chiudere un anno importante per il circolo letterario Acàrya di Como, quello della tournée che ha portato sul Lario l’antologia del  quarantennale, una raccolta corposa di voci e testi, intitolata Mai la parola rimane sola. Ora si lavora ai nuovi programmi. Era il 17 novembre 1977 quando un gruppo di amici costituì il sodalizio che ha un nome che in sanscrito significa sia colui, sia il luogo dove si insegna con l’esempio. L’associazione senza scopo di lucro si prefigge di promuovere e diffondere ogni espressione di cultura a livello locale e non solo. All’inizio la sede fu in via Vitani, poi in via Palestro e ora è all’ex Circoscrizione 6 di via Grandi 21, di fronte all’ex Ticosa, con implicita funzione di avamposto poetico e simbolo di resistenza attiva, “riserva indiana” contro il caos urbanistico e il degrado sociale.

    Il fitto calendario ogni venerdì prevede un appuntamento. Il 2 novembre serata a tema, “Il suono e le vibrazioni” con letture libere di prose o poesie da parte dei presenti. Venerdì 9 novembre “Fuga da Bisanzio”, letteratura e stile di Josif Brodskij, premio Nobel nel 1987,  a cura di Ivana Cantaluppi con letture in lingua madre di Eleonora Kotova e con la partecipazione dell’arpista Daniela Moritu. Venerdì 16 novembre percorsi di poesia contemporanea con Paolo Carpi e Raffaele Rigamonti. Venerdì 23 novembre “Il senso del tempo e la comprensione della realtà”  a cura del teologo Don Teresio Barbaro. Venerdì 30 novembre “Le arti figurative tra la fine del XX secolo e l’inizio del XXI” a cura del prof. Giuliano Collina. Il 7 dicembre lettura e commento critico collettivo di composizioni poetiche anonime il cui autore, presente in sala, sarà rivelato soltanto alla fine (replica il 1° febbraio). Venerdì 14 dicembre per il ciclo “La parola e lo sguardo” si analizzerà il rapporto fra cinema e poesia nell’opera di Ermanno Olmi in collaborazione con il cineclub “Libreria del cinema”. Serata libera il 21 dicembre con scambio degli auguri e letture libere di prose o poesie da parte dei presenti, e dopo le feste venerdì 11 gennaio sarà dedicato alla elaborazione programmi marzo-giugno 2019. Ancora anonimi ma celebri nella serata del 18 gennaio con lettura e commento critico collettivo di composizioni anonime scritte da poeti famosi, il cui autore, sarà rivelato soltanto alla fine. Venerdì 25 gennaio sarà la volta di “Poesia del silensio”, l’opera poetica di Thomas Transtromer (Premio Nobel 2011) analizzata da Vincenzo Petronelli. Venerdì  8 febbraio “La murunera” versi dalla Brianza nel dialetto anarchico di Bruno Zanacca. Venerdì 15 febbraio “Signora libertà signorina poesia”, gli influssi poetici nell’opera di Fabrizio de’ Andrè a cura di Vincenzo Petronelli e Raffaele Rigamonti. Il  venerdì 22 febbraio “Nazim Hikmet poeta e patriota turco”  a cura della prof. Faustina Clerici. Tutte le serate sono a ingresso libero e si svolgono, salvo occasioni speciali, al Centro Civico (ex Circoscrizione 6) dalle 21.15. Info su www.acarya.it.

  • Il circolo Acàrya accende i riflettori sull’Olocausto

    Il circolo Acàrya accende i riflettori sull’Olocausto

    Si sta per chiudere un anno importante per il circolo letterario Acàrya di Como, quello della tournée che ha portato sul Lario l’antologia del  quarantennale, una raccolta corposa di voci e testi, intitolataMai la parola rimane sola. Ora si lavora ai nuovi programmi.

    Era il 17 novembre 1977 quando un gruppo di amici costituì il sodalizio che ha un nome che in sanscrito significa sia colui, sia il luogo dove si insegna con l’esempio. L’associazione senza scopo di lucro si prefigge di promuovere e diffondere ogni espressione di cultura a livello locale e non solo. All’inizio la sede fu in via Vitani, poi in via Palestro e ora è all’ex Circoscrizione 6 di via Grandi 21, di fronte all’ex Ticosa, con implicita funzione di avamposto poetico e simbolo di resistenza attiva, “riserva indiana” contro il caos urbanistico e il degrado sociale.

    Il fitto calendario ogni venerdì prevede un appuntamento. Venerdì 14 dicembre  è in calendario la presentazione per il ciclo “Letteratura e Sport” del libro di Paolo Balbi “ARPAD Weisz – il tempo, gli uomini, i luoghi”.Un allenatore, la grande guerra, le leggi razziali e la Shoah, attraverso trent’anni di storia e tre scudetti.Presentazione del giornalista Damiano Benzoni, studioso di storia dello sport dell’Europa dell’Est.Con la partecipazione del cantautore Andrea Parodi.

    Tutte le serate sono a ingresso libero e si svolgono, salvo occasioni speciali, al Centro Civico (ex Circoscrizione 6) dalle 21.15. Info su www.acarya.it.

  • Il Challenger di Como e la rivelazione del Roland Garros: “Contenti per lui”

    Il Challenger di Como e la rivelazione del Roland Garros: “Contenti per lui”

    «Marco Cecchinato? Un ragazzo gentile e molto educato che in due anni non mi ha mai creato un solo problema».A parlare del semifinalista del Roland Garros, che in questi giorni ha fatto appassionare tutta l’Italia al tennis, è Paolo Carobbio, direttore del Challenger di Como che ha avuto l’onore, negli ultimi due anni, di avere il palermitano non solo tra i protagonisti ma anche tra i finalisti, seppur in entrambi i casi sconfitto (dal francese Kenny De Schepper nel 2016 e dal portoghese Pedro Sousa nel 2017).

    «Al termine dell’ultima finale si era anche scusato con me per la sconfitta – scherza Carobbio – Nel torneo che organizziamo, in cui girano tennisti professionisti di ogni nazionalità, arrivano richieste di ogni tipo e genere, spesso continue. Cecchinato in due anni non ci ha mai chiesto nulla. Gli andava sempre bene tutto. Davvero una bella persona».

    «Quando arrivò nel 2016, la camera per lui era in un albergo tre stelle – ricorda il direttore del Challenger – Da allora non ha mai voluto cambiare. Anche quando, con l’andare avanti del torneo e il liberarsi di nuove camere, si aprivano buchi in location magari più ambite o comode, lui non ha mai preteso nulla ed è sempre rimasto nella sua camera».

    Quest’anno – vista la classifica (numero 27 al mondo) – Cecchinato non tornerà in città per il torneo, in quanto sarà negli Stati Uniti per gli Us Open. «Siamo contenti per lui – conclude Carobbio – Un messaggio? No, non l’ho ancora sentito. In questi giorni lo cercheranno tutti. Lo farò prossimamente». Intanto in finale a Parigi è andato l’austriaco Dominic Thiem, anche lui come Cecchinato finalista al Challenger di Como nel 2013.

  • Il Cern e la fisica delle particelle all’Uci di Montano Lucino

    Il Cern e la fisica delle particelle all’Uci di Montano Lucino

    Dal 19 al 21 novembre al multisala Uci Cinemas di Montano Lucino arrivaAlmost Nothing – Cern: La Scoperta del Futuroil lungometraggio distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection e diretto da Anna de Manincor del collettivo ZimmerFrei dedicato alle grandi scoperte dell’organizzazione europea per la ricerca nucleare.   Sul confine tra la Francia e la Svizzera, il Cern (che in origine era stato proposto a Como, ma il consiglio comunale aveva deciso per il no all’insediamento) non è solo il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, ma una vera e propria cittadella, dove menti brillanti da tutto il mondo si confrontano ogni giorno per cambiare, letteralmente, le sorti dell’umanità. Proiezione alle 20.30. Il  costo è di 11 euro per l’intero e 9 euro per il ridotto.

  • Il caso Moschea di Cantù, il Comune non si scompone

    Il caso Moschea di Cantù, il Comune non si scompone

    Non si scompone l’amministrazione comunale leghista di Cantù dopo che il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare presentata dai legali dell’associazione culturale Assalam, avvocati Mario Lavatelli e Vincenzo Latorraca, sospendendo l’esecutività della sentenza del Tar dello scorso agosto. Il Tribunale amministrativo della Lombardia aveva respinto il ricorso che chiedeva la cancellazione dell’ordinanza in cui il Municipio canturino imponeva la cessazione dell’attività di Assalam all’interno del capannone di via Milano, annunciando che in caso del mancato rispetto dell’ordinanza i locali sarebbero stati requisiti.«Non si deve fare confusione – spiega il vicesindaco di Cantù, Alice Galbiati, che svolge anche la professione di avvocato nello studio Spallino-Mauri di Como – Quella del Consiglio di Stato è soltanto un’ordinanza cautelare, che sospende gli effetti della sentenza del Tar fino a quando lo stesso Consiglio di Stato si pronuncerà nel merito della questione».La nuova udienza riguardo il futuro della moschea di Cantù dovrebbe celebrarsi nel primo trimestre del prossimo anno, la data precisa non è stata ancora fissata.«Fino a quel momento, nella sostanza – aggiunge la vicesindaco – il Consiglio di Stato ha deciso di congelare la situazione. Non si tratta di un provvedimento inusuale, anzi». L’oggetto del contendere tra le parti riguarda la presenza o meno di una vera moschea nel capannone, ipotesi sempre negata dai legali dell’associazione culturale Assalam.Da qui alla sentenza, intanto, l’associazione potrà continuare a svolgere le sue attività e a ospitare i cittadini di fede musulmana senza la preoccupazione di incorrere in sanzioni da parte della polizia locale della Città del Mobile.

  • Il caso migranti a “Nessun Dorma”. Dibattito su Etv dopo la chiusura dei centri

    Il caso migranti a “Nessun Dorma”. Dibattito su Etv dopo la chiusura dei centri

    La chiusura dei centri di accoglienza per i migranti, celebrata come una vittoria politica specialmente dai sostenitori della Lega (e non solo), apre nuovi spunti di riflessione e di dibattito.Come gestire, infatti, il flusso di persone che vengono in Italia, in fuga da situazioni critiche o alla ricerca di condizioni di vita migliori?Un flusso che non si arresta, ovviamente, alla chiusura dei centri di accoglienza, ma che continua a investire l’Italia, con intensità e forza variabili, a seconda del periodo dell’anno e delle situazioni geopolitiche nei Paesi di partenza.Se, da una parte, i centri di accoglienza hanno innescato in alcuni quartieri situazioni difficoltose, sotto il profilo sociale, dall’altra sono un punto di riferimento che consente probabilmente un maggiore monitoraggio sul flusso di migranti in transito dal territorio. Como, da questo punto di vista, è un caso d’esempio: nel 2016 venne aperto un centro migranti provvisorio in via Regina, chiuso dal ministero dell’Interno il mese scorso.Se ne parlerà nella prossima puntata di Nessun Dorma, il talk show in onda ogni venerdì sera alle 21.20 su Etv.In studio ospiti – di estrazione prevalentemente politica, ma non solo – che si confronteranno sul tema. Per prenotare un posto gratuitamente per assistere alla diretta dagli studi di Etv, chiamare lo 031.33.00.61 o inviare una mail a nessundorma@espansionetv.it.

  • Il caso del “Noir in Festival”, Rapinese annuncia un esposto alla Corte dei Conti

    Il caso del “Noir in Festival”, Rapinese annuncia un esposto alla Corte dei Conti

    Un festival noir non poteva che tingersi di mistero. E così, dopo lo scoppio delle polemiche per il contributo di 50mila euro concesso dal Comune di Como alla kermesse, nonostante non siano ancora stati presentati i consuntivi dell’evento, il consigliere Alessandro Rapinese annuncia l’intenzione di presentare un esposto alla Corte dei Conti. «Si tratta di una situazione in cui è necesario vederci chiaro. Se dovesse trovare conferma quanto sta emergendo, si tratta di un gesto doveroso che sono pronto a fare e farò sicuramente. Ci sto già lavorando. Anche perché dare 50mila euro in un colpo solo per una manifestazione è paradossale. Pochi giorni di eventi, poche persone in sala e un ritorno discutibile meritano un simile contributo? Necessario capire bene la situazione».E in queste ore anche il Pd entra nella contesa invocando immediatamente una riunione della Commissione cultura per capire come si sono sviluppati i fatti. Ma ecco che cosa è accaduto: l’aiuto è stato concesso sulla base di una richiesta del 4 dicembre, a festival già iniziato da due giorni. E questo si legge nella determina pubblicata sul sito del Comune di Como: «il preventivo delle spese che gli organizzatori hanno ipotizzato ammonta a 388.400 euro, a fronte di entrate dichiarate per 280mila euro, con un disavanzo presunto dichiarato dal legale rappresentante di 108.400 euro». I 50mila euro, quindi, sono stati concessi come «contributo straordinario» sulla base non di una rendicontazione dei costi effettivamente sostenuti ma sulla scorta di un preventivo stilato dagli stessi organizzatori. A metà novembre, la giunta aveva approvato una delibera con cui si concedeva il patrocinio alla manifestazione e si richiamava il parere favorevole alla concessione di un contributo straordinario sulla base di quanto stabilito dal regolamento comunale (articolo 5, comma 4). Ma proprio questo stesso articolo spiega che «il contributo può essere concesso, nella misura massima del 50% del costo della manifestazione, risultante dal relativo rendiconto, tenuto conto anche delle entrate». In buona sostanza, nessun contributo può essere erogato materialmente se prima non sono stati presentati i consuntivi.Da qui l’affondo di Rapinese e l’imminente esposto.«Chiederò i conti e verificherò. Di recente una mozione della nostra lista per organizzare un festival della filosofia non è stata neanche presa in considerazione e adesso 50mila euro vengono dati senza alcun tentennamento. Una somma che penso sia la più alta nel 2018 per un evento culturale», dice Rapinese.Sul tema interviene come detto anche il Pd. «L’amministrazione Lucini aveva aderito a questa manifestazione visto che, oltre all’aspetto turistico, vi era anche quello culturale. All’inizio veniva coinvolta anche l’università. Ci sembra giusto fare il punto della situazione e riteniamo utile che gli assessori riferiscano in Commissione», dicono i consiglieri del Pd Stefano Fanetti e Patrizia Lissi. «I soldi spesi in cultura sono ben utilizzati. Mi auguro che la giunta abbia fatto le opportune valutazioni e vigili sulla rendicontazione», dice inoltre Vittorio Nessi, di Svolta Civica. Nelle ore scorse era intervenuta anche Maria Antonietta Marciano, dirigente del settore Cultura del Comune, dicendo che «la procedura è stata rispettata. I soldi non saranno erogati prima della presentazione del consuntivo. La determina si è resa necessaria per ragioni tecniche, per fare in modo che i fondi, contabilizzati nel 2018, possano essere utilizzati anche l’anno successivo».

  • Il Carducci porta un coccodrillo in chiesa

    Il Carducci porta un coccodrillo in chiesa

    “E il coccodrillo come fa?” L’eterna domanda che ogni bambino si pone durante una classica baby dance estiva si ripropone, in forma plastica, nella navata centrale dell’ex chiesa di San Pietro in Atrio nella centralissima via Odescalchi a Como, fino all’8 luglio.

    Qui campeggia una grande terracotta verde che riproduce in modo realistico un esemplare di rettile con tanto di squame e denti. L’opera di Valter Pagano introduce alla passerella degli allievi dei corsi d’arte del benemerito istituto Carducci di Como.  Con una prevalenza netta del figurativo sull’astratto e della pittura sulla scultura, gli allievi mettono in scena gli stili più diversi. Non mancano omaggi al paesaggio e alla cultura lariani, con vedute del lago  nella sua dimensione più propriamente romantica e alle architetture razionaliste, ma anche riletture ironiche in chiave pop di icone del Novecento come lo scrittore francese Marcel Proust.  La mostra si visita tutti i giorni con ingresso libero  dalle 9 alle 19.30.

    Intanto il Carducci di viale Cavallotti 7 annuncia già i nuovi corsi per l’autunno: disegno, pittura, modellato, incisione a cura di Germano Bordoli, Massimo Clerici e Nicoletta Brenna. Ci si ripromette di approfondire il disegno dal vero, il chiaroscuro, il bassorilievo e le usuali tecniche di scultura e incisione, con prove pratiche  e lezioni teoriche. Quest’anno nuovi corsi di nudo con una modella professionista (aperti ai maggiorenni), acquerello e prova d’autore.

    L’Associazione Giosue Carducci  che ha sede nella grande scuola di cultura popolare fondata dall’ingegnere comasco Enrico Musa, impegnata in ambito culturale dal 1903, propone iniziative variegate in linea con i tempi. Prestigiosi artisti hanno insegnato al Carducci fin dal 1992, come Angelo Tenchio, Giuliano Collina e Massimo Clerici.

    La grande novità dei corsi è la possibilità di una esperienza interdisciplinare, soprattutto grazie al metodo capace degli insegnanti che affiancano gli allievi, cogliendone le loro personali qualità, senza condizionamenti.

    Open day il 22 settembre alle 9, lezioni dal 6 ottobre, al termine del corso ci sarà come di consueto la mostra degli allievi. Info allo 031.267365.

  • Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione, Franco Lucente, ospite domani sera del “Dariosauro”

    Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione, Franco Lucente, ospite domani sera del “Dariosauro”

    Il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale,Franco Lucente, sarà ospite domani sera della trasmissioneIl Dariosauro, in onda suEspansioneTva partire dalle 21.20.

    Avvocato, 43 anni, sposato e padre di due bimbi, Lucente è nato in Calabria (a Catanzaro), regione nella quale è vissuto fino al 1993 quando si è spostato con la famiglia a Milano.

    Iscritto ad Alleanza Nazionale, è stato anche dirigente provinciale del Popolo della Libertà, partito dal quale è poi transitato in Fratelli d’Italia.

    Nel 2009 è stato eletto sindaco di Tribiano alla guida di una lista civica di centrodestra. Lista che lo ha poi confermato nel 2014.

    Alle elezioni regionali del mese di marzo ha ottenuto 2.493 preferenze ed è stato il primo dei non eletti di Fratelli d’Italia nella circoscrizione di Milano. La nomina diRiccardo De Coratoad assessore gli ha però aperto le porte del Pirellone. Lucente ha infatti potuto sfruttare la nuova norma – approvata sul finire della passata legislatura regionale – che prevede la temporanea surroga dell’assessore eletto in consiglio.

    Come sempre, i telespettatori delDariosauropotranno intervenire in diretta per dialogare con l’ospite o con il conduttore della trasmissione, il giornalista delCorriere di ComoDario Campione. Potranno farlo chiamando il numero031.3300655oppure scrivendo un messaggioWhatsAppal numero335.7084396.

    Sui canali social Facebook, Twitter e Instagram è invece sempre attivo l’hashtag#dariosauro.