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  • Grandate, sgomberato il parcheggio della stazione occupato dai nomadi

    Grandate, sgomberato il parcheggio della stazione occupato dai nomadi

    Sgomberato il campo rom che da alcuni giorni era sorto nel parcheggio della stazione di Grandate. Proprio qui infatti, la settimana scorsa erano arrivate nove roulotte che avevano occupato una cinquantina di posti auto.Questa mattina è così stata firmata un’ordinanza di sgombero per questa area. «Nel fine settimana sono stati effettuati diversi controlli – dicono dal Comune di Como, proprietario dell’area – tra cui l’identificazione di tutte le persone presenti e la verifica dei mezzi in sosta a Grandate. L’ordinanza è stata emessa per garantire il rispetto di adeguate condizioni igienico-sanitarie e per evitare che si prolungasse ulteriormente la permanenza in quegli spazi». Alle 13,30 di quest’oggi infine l’area risultava nuovamente a disposizione della cittadinanza. E sono stati proprio i residenti delle zone limitrofe e quanti utilizzano l’area di sosta per poi prender il treno nella vicina stazione a segnalare per primi quanto stava accadendo. In molti, utilizzando soprattutto Facebook, avevano evidenziato il disagio e il disservizio, soprattutto in una zona di sosta a favore dei molti pendolari in partenza quotidianamente da Grandate

  • Gran Mercato: 2.600 euro il bottino. L’assalto ripreso dalle telecamere del negozio

    Gran Mercato: 2.600 euro il bottino. L’assalto ripreso dalle telecamere del negozio

    Bottino quantificato in 2.600 euro e caccia all’uomo per cercare di risalire ai due malviventi che nella serata di giovedì hanno assaltato il Gran Mercato di via D’Annuncio nella frazione di Prestino.I carabinieri della stazione di Rebbio hanno effettuato il sopralluogo dopo il colpo effettuato nell’esercizio commerciale della periferia cittadina.Attività che si trova lungo la via di collegamento che conduce alle rotonde che portano in autostrada. Per questo motivo l’ipotesi investigativa è che i due rapinatori – ripresi dalle telecamere di videosorveglianza del negozio – possano aver imboccato questa direzione di fuga.I malviventi – secondo quanto raccontato dai testimoni – si sarebbero allontanati su una utilitaria di colore bordeaux e avrebbero agito entrambi armati di pistola e a volto coperto. Non da un passamontagna, ma più presumibilmente da un cappello di lana e da uno scaldacollo alzato a coprire in parte il viso.La scena, come detto, è stata ripresa dall’impianto di videosorveglianza del Gran Mercato. I due malviventi si sarebbero rivolti subito verso le casse, facendosi consegnare, dietro la minaccia dell’arma, l’incasso dell’attività che è stato poi quantificato in 2.600 euro. Non è la prima volta che in supermercato di Prestino, a due passi dalla discesa che conduce al palazzetto del ghiaccio di Casate, viene preso di mira dai rapinatori.

  • Gran Fondo, la carica degli  Amatori.  Partenza alle 7.30 di domenica in città, traguardo  a Civiglio

    Gran Fondo, la carica degli Amatori. Partenza alle 7.30 di domenica in città, traguardo a Civiglio

    Non solo Professionisti. Il “Lombardia” è una classica anche per gli amatori. Domenica, infatti, saranno oltre 1.500 i concorrenti della Gran Fondo il Lombardia. Il via alle 7.30 da viale Vittorio Veneto a Como, con un tracciato disegnato nel Triangolo Lariano, le suggestive scalate di Ghisallo e Muro di Sormano e la conclusione in centro a Civiglio.«Di fatto si tratta di un evento dalla doppia valenza – spiega Andrea Trabuio, responsabile Mass Events di Rcs Sport – La prima, ovviamente, è quella sportiva; poi c’è anche il lato turistico da non sottovalutare. Il 47% dei concorrenti arriva infatti dall’estero e visiterà luoghi che per bellezza e fascino sono unici».«Del resto sulle strade del “Lombardia” e quindi della “Gran Fondo” sono state scritte importanti pagine di storia del ciclismo. Si passa da posti significativi come il Ghisallo, con i suoi Santuario e Museo e da una salita mitica come il Muro di Sormano» aggiunge.Quest’anno l’organizzazione dell’evento è stata ravvicinata rispetto alla data, visto che la scelta di Como quale arrivo del “Lombardia” è stata comunicata pochi mesi fa. «C’è stato un po’ di ritardo – ammette Trabuio – ma ciò non ha impedito di raggiungere numeri importanti sul fronte dei partecipanti. Siamo soddisfatti e c’è un buon dialogo con l’amministrazione locale, anche guardando al futuro. Partendo da più lontano, quindi, ci sarà la possibilità di fare maggiore promozione e di poter avere al via ancora più concorrenti nelle prossime edizioni».«Abbiamo studiato i correttivi da portare rispetto al passato, in particolare per evitare un forte impatto nei confronti della città di Como – afferma ancora il responsabile Mass Events di Rcs Sport – Per questo motivo, ad esempio, abbiamo scelto di portare il traguardo della Gran Fondo a Civiglio, lontano dal centro, ma su una salita di grande importanza, e sempre decisiva, per il “Lombardia” dei Professionisti».Una Gran Fondo sulle rive del Lario che può diventare, al pari della corsa del sabato, pure una “classica” per la categoria degli Amatori, che è in costante espansione. «Sicuramente – conclude Trabuio – Importante sottolineare che il percorso deve essere come quello dei Professionisti, e quindi eventuali spostamenti varranno per entrambe le gare. Certo è che un tracciato come quello attuale del Lombardia non può non piacere agli Amatori che vorranno mettersi alla prova nella Gran Fondo il giorno dopo aver visto il finale della corsa dei Professionisti con le fasi più importanti nelle salite storiche e con il traguardo sul lungolago. Anche da un punto di vista turistico è una bella opportunità».Una competizione, la Gran Fondo, che richiederà qualche sacrificio per gli automobilisti anche se, come ha spiegato Trabuio, l’intenzione è di ridurre il più possibile i disagi.Di fatto la strada sarà chiusa per tutelare il gruppo dei primi concorrenti, che sono in competizione, come avviene in una normale prova ciclistica. Chi rimarrà indietro, dopo la vettura “fine corsa” dovrà poi inserirsi nel traffico seguendo il Codice della Strada.Per la partenza il traffico sarà fermato in città, verso le 7.30, nelle vie Vittorio Veneto, Rosselli, Masia, Recchi, Innocenzo XI, Giulio Cesare, Ambrosoli, Castelnuovo e provinciale per Lecco. Altro blocco verso le 10 sulla direttrice via Torno-Civiglio sempre per il transito dei primi. Il traguardo sarà posto in piazza V° Alpini, con parcheggio vietato dalle 5 alle 21 di domenica. Niente sosta, sempre domenica, dalle 8 a fine manifestazione in piazza Matteotti e in via Leopardi.Inoltre, traffico vietato e parcheggi off-limits fino alle 24 del 14 ottobre, lungo viale Vittorio Veneto (da intersezione in viale Rosselli fino al Monumento ai Caduti), largo Borgonovo, viale Puecher, viale Masia (lato stadio Sinigaglia).Lo scorso anno il vincitore, dopo 3h15’43”, è stato Paolo Castelnovo, 33enne milanese, scattato sul Muro di Sormano, che ha via via staccato gli avversari, incrementando il suo vantaggio nell’ascesa di Civiglio. Secondo posto per Marco Larossa (3h17’51”), pugliese, classe 1993; sul gradino più basso Fabio Motelli, 26enne di Verona, che ha chiuso la prova in 3h18’57”. Tra le donne, affermazione per la campionessa mondiale gran fondo Simona Parente (3h 38’ 41”); al suo fianco sul podio di Como Barbara Anita Manzato (3h49’31”) e Sonia Passuti (3h54’ 57”).

  • Gospel al Sacro Cuore

    Gospel al Sacro Cuore

    In occasione della Festa della Musica, giovedì 21 giugno, è in arrivo a Como una grande festa dell’amicizia per celebrare la vita. L’appuntamento è alle 20.45 presso il Santuario del Sacro Cuore in via Grossi 18 a Como  con il grande concerto “Music for life” del Coro Gospel GAP – Gospel Always Positive – e del coro di bambini in arrivo dal Canada Les Petits Chanteurs de La Maitrise du Cap, in tour in Italia. Spiega il direttore del Coro Gospel GAP, Carlo Rinaldi: «Il concerto di giovedì 21 giugno sancirà il gemellaggio tra i due cori, a evidenziare come la musica unisca e non divida e soprattutto debba essere sempre a difesa della vita. Il nostro Gospel è vita, è energia positiva. Questo vuole esprimere anche il titolo del nostro prossimo album, in uscita nel corso dell’anno, “Inno alla vita”. Sarà dedicato a Rosa e a Penny, due nostre coriste che ci hanno lasciato prematuramente e che continuano a cantare con noi dal Cielo; si tratterà di un “disco medicina” per infondere coraggio, dare speranza, invitare soprattutto i giovani ad amare se stessi, e a proteggere la propria salute anche attraverso la prevenzione». L’ingresso è libero.

    Les Petits Chanteurs de La Maitrise du Cap sono nati nel 1963-64 in occasione dell’inaugurazione della Basilica di Notre-Dame du Cap a Trois-Rivières, in Quebec (Canada), il Santuario nazionale canadese in onore della Vergine Maria. Nel 1983 venne istituita una scuola di canto per bambini e ragazzi per premettere loro di ricevere una formazione musicale complete, con sostegni statali. Attualmente il coro, diretto da Claire Bisaillon, adempie a due funzioni ben distinte: un ruolo liturgico nel canto alle cerimonie religiose nella Basilica e un ruolo culturale nella produzione di concerti in cui il repertorio sacro si mescola con la musica secolare di diversi stili ed epoche (http://maitriseducap.qc.ca).

    La domenica precedente, il prossimo 17 giugno, alle ore 21, il Coro GAP sarà impegnato per il terzo anno consecutivo in un altro grande concerto esclusivo nel Cortile delle Armi presso il Castello Sforzesco di Milano, nell’ambito della prestigiosa iniziativa “Estate Sforzesca” organizzata dal Comune di Milano.

    Il Coro Gospel GAP di Como – Gospel Always Positive – dell’Opera Don Guanella – è nato nell’aprile del 2006 dall’incontro tra il Centro Guanelliano di Pastorale Giovanile e il Centro Missionario Guanelliano con il maestro Carlo Rinaldi. Un grande progetto, sostenuto anche dalla Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, modulato attorno al motto “Metti al servizio la tua voce”, che unisce la dimensione artistica e culturale con quella sociale e pastorale.

    Racconta il maestro Carlo Rinaldi: «Nella nostra idea il coro vuole incontrare il desiderio di espressione musicale e “corale” dei giovani, dar loro la possibilità di esprimere con gratuità gioia, sensibilità, dubbi e speranze attraverso lo strumento della voce. Il Gospel, proprio per le sue caratteristiche accattivanti, coinvolgenti e profonde è parso il genere ideale per tradurre il vero senso dell’esistenza, gli ideali di pace, serenità e speranza, la gioia di cui pare esserci particolarmente bisogno oggi. Una musica d’impatto, viva, gioiosa, emozionante, travolgente, spirituale e profonda: una musica che parla dritta al cuore. Da qui il nome Coro GAP: Gospel Always Positive!». Ma non solo: tratto caratteristico del Coro GAP è da sempre la solidarietà, per sensibilizzare e contribuire a progetti concreti di sostegno alle missioni guanelliane nella Repubblica Democratica del Congo, in Nigeria e in Ghana. In questi anni di attività il Coro GAP (che oggi conta una sessantina di voci, divise nelle quattro sezioni classiche – soprani, contralti, tenori e bassi – ed è affiancato da una band di sei musicisti) è diventato un punto di riferimento sul territorio comasco e non solo, portando il suo canto e il suo messaggio anche in altre regioni d’Italia e all’estero. Il suo repertorio comprende oltre sessanta brani fra spiritual tradizionali, canti africani in lingua swahili, zulu e mahori, i grandi classici di Sister Act, colonne sonore e altri pezzi ispirati a grandi artisti come Mariah Carey, Louis Armstrong, Queen e Beatles. Il Coro comunque è costantemente impegnato a rinnovare e ampliare il proprio repertorio, proseguendo nello studio di nuovi brani e nuove sonorità vicine al mondo dei musical.

  • Gomme da neve e catene, scatta l’obbligo

    Gomme da neve e catene, scatta l’obbligo

    Il provvedimento rimane in vigore fino al 15 aprile 2019

    Scatta da oggi l’obbligo per gli automobilisti comaschi di avere gomme o strumenti – di fatto le catene – per affrontare le strade in maniera adeguata rispetto ai rischi (in particolare la neve) che la stagione può comportare. I comaschi da oggi devono dunque montare pneumatici invernali (quindi con una mescola e un intaglio adatti al periodo) o dotarsi di catene omologate a bordo.Come ogni anno la Provincia e gli enti proprietari delle strade hanno emesso l’ordinanza che impone agli automobilisti di attrezzarsi in caso di neve.

    “Tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote e i motocicli, che nel periodo dal 15 novembre 2018 al 15 aprile 2019 devono essere muniti di pneumatici invernali, ovvero devono avere a bordo i mezzi antisdrucciolevoli idonei alla marcia su neve e ghiaccio” è il testo contenuto nelle ordinanze.

    Nel documento viene inoltre specificato che le moto e i motorini dal 15 novembre al 15 aprile possono circolare solamente in assenza di neve o ghiaccio sulle strade.

    Infine le catene per le automobili, in caso di neve, devono essere compatibili con gli pneumatici del veicolo su cui devono essere installati; in caso di impiego, devono essere montate sulle ruote degli assi motori. In altre parole, davanti per le auto a trazione anteriore dietro per le vetture a trazione posteriore.

  • Goletta dei Laghi, lunedì la presentazione dei dati sul Lario

    Goletta dei Laghi, lunedì la presentazione dei dati sul Lario

    Lunedì 9 luglio alla Camera di Commercio di Como saranno presentati i dati del monitoraggio microbiologico della “Goletta dei laghi” sulla sponda comasca del Lario. Durante l’incontro sarà firmato il “Patto per il Lago di Como, il Ceresio e i laghi minori”.

    Goletta dei Laghi è la campagna di Legambiente realizzata in collaborazione con il Conoue – Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati – e Novamont, che da 13 anni attraversa l’Italia per monitorare la qualità delle acque, degli ecosistemi e dei territori lacustri.

    InterverrannoAnnarita Polacchini,coordinatrice del tavolo per la competitività della Camera di Commercio,Enzo Tiso,Circolo Legambiente Angelo Vassallo di Como,Barbara Meggetto,Presidente di Legambiente Lombardia.

  • Gol del Mantova in zona Cesarini: prima sconfitta del Como in questa stagione

    Gol del Mantova in zona Cesarini: prima sconfitta del Como in questa stagione

    Primo stop del Como nel campionato di serie D 2018-2019. Nello scontro di vertice a Mantova gli azzurri sono stati superati per 2-1 dai virgiliani. In vantaggio con Cicconi al 17′ i lariani sono stati poi raggiunti da Scotto al 37′. Nel secondo tempo, al 42′, la rete del definitivo 2-1 per i biancorossi ad opera di  Altinier.

    Grazie a questi tre punti, ora il Mantova guida solitario la classifica a quota 16. Il Como rimane fermo a 13, raggiunto da Rezzato e Pro Sesto, che hanno superato rispettivamente l’Ambrosiana (2-1) e l’Olginatese (3-1). Nel prossimo turno la squadra di mister Marco Banchini attende al Sinigaglia il Legnago, reduce dal pari interno (1-1) con il Ciserano.

  • Gli ultimi migranti hanno lasciato il campo di via Regina. Il centro è stato chiuso

    Gli ultimi migranti hanno lasciato il campo di via Regina. Il centro è stato chiuso

    Gli ultimi 10 migranti ospiti in via Regina hanno lasciato questa mattina gli alloggi-container alle spalle del cimitero maggiore. Dopo due anni termina, sicuramente con meno clamore di come era iniziata, l’esperienza del centro di accoglienza messo in piedi dal ministero dell’Interno all’apice della grande emergenza dell’estate 2016.La Prefettura di Como ha confermato  che le operazioni di trasferimento dei migranti nei centri di accoglienza disseminati in provincia sono state concluse. Il via vai dei camion della Croce Rossa ha fatto capire anche ai più scettici come il destino del campo di via Regina sia stato definitivamente segnato.Del resto, la chiusura del centro era stata annunciata già da tempo dagli esponenti comaschi del nuovo governo e, in particolare, dal sottosegretario all’Interno, il deputato canturino Nicola Molteni. Due mesi fa era stato chiarito che la Prefettura non avrebbe rinnovato alla Croce Rossa il contratto di gestione dei servizi in scadenza il prossimo 31 dicembre.Una parte dell’opposizione di Palazzo Cernezzi e molte associazioni di volontariato avevano chiesto alla giunta di valutare la possibilità di tenere aperto il campo di via Regina, anche soltanto per affrontare con strutture più idonee l’emergenza freddo in arrivo con l’inverno. Ma la risposta è stata negativa.«I flussi migratori si sono ridotti, era inutile mantenere in vita una struttura nata comunque in via temporanea – dice il vicesindaco di Como, Alessandra Locatelli – Alle associazioni che si occupano di gravi marginalità dico che il Comune è attento ai bisogni di tutti e ha investito nel 2018 più risorse che in altri anni». Inoltre, spiega ancora il vicesindaco Locatelli, «se avessimo scelto di tenere aperto il centro gli obblighi per la gestione sarebbero stati troppo elevati e non avremmo potuto sostenerli».L’ex assessore ai Sevizi sociali di Como, Bruno Magatti, ha però un’altra opinione in merito. «Chiudere via Regina è chiaramente un errore, credo che si sottovaluti la rilevanza di questa struttura come camera di compensazione del disagio di molti nuclei familiari di migranti».Magatti osserva come si sia deciso di chiudere comunque un «presidio istituzionale all’interno del quale erano state costruite esperienze di relazione tra gruppi, territorio e persone provenienti da altri Paesi». L’ex assessore insiste quindi sull’importanza del centro di via Regina quale punto di accoglienza dei migranti. «Un problema che non è stato del tutto risolto, nonostante molti dicano il contrario, e che potrebbe invece presto ripresentarsi anche a Como».

  • Gli strass e le borchie della Ramponi di Carbonate pronte per il debutto a Piazza Affari

    Gli strass e le borchie della Ramponi di Carbonate pronte per il debutto a Piazza Affari

    Ramponi Stones and Strass Spa, gruppo comasco leader nella produzione di borchie in Abs, pietre e cristalli sintetici per gli accessori moda, con sede a Carbonate, è ormai pronto alla quotazione a Piazza Affari, al segmento Aim della Borsa di Milano. Il progetto, che prevede lo sbarco in Borsa entro la fine dell’anno, è stato presentato ieri alla stampa da Alfredo Ramponi, fondatore e amministratore delegato della società. «Non c’è ancora una data precisa – ha sottolineato Ramponi – ma siamo pronti, abbiamo ultimato proprio in questi giorni le ultime formalità e se non ci saranno intoppi o condizioni di particolare contingenza negativa dei mercati, entro la fine di dicembre ci quoteremo all’Aim di Milano. Il flottante rappresenterà il 20% del nostro capitale. Abbiamo preso questa decisione perché siamo in piena attività di sviluppo e la Borsa rappresenta un’ottima leva per diventare ancora più grandi e soprattutto per competere sui mercati internazionali».

    L’azienda ha avuto negli ultimi anni una forte espansione in termini di fatturato, dipendenti e presenza sui mercati internazionali. Oggi conta 50 dipendenti più altrettanti collaboratori esterni e produce 200 milioni di pezzi all’anno, destinati al mondo della moda. Nel 2017 ha ampliato il reparto produttivo con sei nuove linee di produzione così da garantire tempi di consegna più brevi a fronte di elevati standard qualitativi in grado di superare i test più rigorosi.

  • Gli orti comunali “battono” la commissione sicurezza. De Santis: «Ostilità contro un tema delicato». Locatelli (Lega): «Punta a una poltrona»

    Gli orti comunali “battono” la commissione sicurezza. De Santis: «Ostilità contro un tema delicato». Locatelli (Lega): «Punta a una poltrona»

    Orti comunali o sicurezza cittadina? A Palazzo Cernezzi i primi sembrerebbero la vera “emergenza” da affrontare senza perdere tempo. Questo almeno a giudicare dall’ultima seduta di consiglio dove un susseguirsi incessante di interrogativi sul regolamento degli orti ha rinviato a data da destinarsi – forse la volta buona sarà la prossima seduta – la decisione, fonte di aspre polemiche interne alla maggioranza, sulla creazione di una commissione speciale su sicurezza e legalità. Organismo voluto e sostenuto da parte della maggioranza (Fratelli d’Italia e Forza Italia) ma anche dall’opposizione con Stefano Fanetti, Bruno Magatti, Fabio Aleotti e Vittorio Nessi in prima fila. Un tema che proprio per queste divisioni interne sta alzando la temperatura del centrodestra, dove l’assessore alla Sicurezza Elena Negretti e il vicesindaco Alessandra Locatelli in più occasioni hanno apertamente osteggiato l’iniziativa. E lunedì il temine più utilizzato è stato “ostruzionismo”. Va però detto che solitamente in ambito politico e parlamentare ciò si traduce in un comportamento messo in essere per ritardare o ostacolare una decisione della maggioranza da parte delle minoranze. Situazione non proprio riproducibile in consiglio comunale a Como. Tant’è, il “padre” della commissione speciale sulla sicurezza il consigliere di Fratelli d’Italia, Sergio De Santis ha le idee chiare. «Impossibile non parlare di palese ostruzionismo. Tutti i temi hanno dignità di essere trattati ma si esagerato, mettendo tra l’altro in difficoltà con una sequenza mai vista di richieste di chiarimenti sugli orti, soprattutto in arrivo dalla Lega, un assessore, Francesco Pettignano, che nulla c’entrava in quello che è apparso come uno scontro contro di me. Un pessimo spettacolo. Speriamo di riuscire almeno a iniziare la discussione lunedì prossimo». Il primo a dichiararsi disgustato dall’atteggiamento tenuto in consiglio è stato Alessandro Rapinese. «In aula si è discusso solo delle modifiche al regolamento per gli orti – dice Rapinese – e l’aspetto grave è che gente che non ha mai aperto bocca su temi essenziali si è improvvisamente posta domande elementari. È evidente che è stato fatto di tutto per rinviare la discussione sulla commissione».Non arretra di un passo il vicesindaco della Lega. «Ogni argomento ha pari dignità di essere discusso. Non c’è altro da aggiungere se non che, lo ripeto, la commissione speciale mi sembra solo un espediente per dare una poltrona a qualcuno che vuole farsi pubblicità. Abbiamo già un assessore alla Sicurezza non vedo la necessità di un simile organismo», ha detto Locatelli.Chiaro Vittorio Nessi (Svolta Civica): «È triste pensare che i problemi interni alla maggioranza si riflettano indebitamente sui tempi destinati alla trattazione di temi che interessano la città. Il tutto con spreco di energie e danaro pubblico».