Maggioranza di centrodestra in ordine sparso, questa sera in Comune a Como, sulla delibera che dovrebbe istituire la commissione speciale Sicurezza e Legalità.Dopo l’annunciato voto a favore di Forza Italia, sabato è stata formalizzata anche l’astensione di Fratelli d’Italia. È stato lo stesso capogruppo, Matteo Ferretti, a comunicare al sindaco la decisione, presa peraltro per ragioni ovvie. La proposta di delibera reca in calce infatti le firme di tre dei cinque consiglieri di Fd’I. In caso di voto negativo, questi ultimi avrebbero dovuto smentire sé stessi. Cosa imbarazzante e non gradita.L’idea di allargare le competenze della I commissione, sostenuta dalla Lega e dall’assessore Elena Negretti, alla fine non ha fatto breccia.A questo punto, almeno sulla carta, la maggioranza può contare soltanto su 10 voti: il sindaco, i 6 della Lega e i 3 della Civica per Landriscina.Resta in sospeso pure la scelta dell’ex capogruppo di Forza Italia, Antonio Tufano, oggi nel Misto: anch’egli aveva firmato la proposta di delibera e potrebbe quindi alla fine scegliere una posizione che non lo faccia cadere in contraddizione. Con questi numeri, è possibile che il sindaco e la giunta decidano di non andare alla conta. E di fare buon viso a cattivo gioco, ingoiando il rospo (comunque indigesto) della commissione Sicurezza.Sarebbe sì una pesante sconfitta politica, in particolare per la Lega e per l’assessore Negretti, ma eviterebbe un voto molto più traumatico; un voto dal quale emergerebbero le profonde divisioni interne al centrodestra seguite all’uscita dall’esecutivo della delegazione di Forza Italia.Sino a sabato pomeriggio il sindaco non aveva in ogni caso convocato alcuna riunione di maggioranza per discutere la questione.Una sfiducia a orologeriaAllo stesso modo non è ancora diventato argomento di dibattito interno al centrodestra la vicenda legata alla mozione di sfiducia presentata dalla Lista Rapinese contro l’assessore Negretti.Il tema dovrà necessariamente essere affrontato e si può facilmente prevedere che le tensioni interne alla maggioranza cresceranno. È scontato che Forza Italia farà pesare i suoi cinque consiglieri, sempre determinanti. In settimana, secondo quanto è stato possibile sapere, il gruppo azzurro si riunirà proprio per assumere una posizione comune sulla sfiducia a Negretti.Va detto che la mozione di sfiducia si vota a scrutinio segreto, ed è quindi sempre terreno privilegiato per gli “agguati” politici. È pur vero che sul piano formale essa non ha un valore assoluto. Il sindaco non è infatti obbligato a ritirare la delega a un assessore sfiduciato dal consiglio.Più volte, nei precedenti mandati amministrativi, assessori bocciati dall’aula hanno continuato a sedere in giunta. Resta certo il valore simbolico di una eventuale sfiducia e il segnale chiaro di una maggioranza che non è più in grado di tenere a bada le fibrillazioni dei suoi eletti.
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Commissione sicurezza, a Palazzo Cernezzi scontro aperto tra Lega e Fdi. Si infiamma la polemica
Fratelli d’Italia rilancia lo scontro con la Lega sulla commissione speciale sicurezza, dopo il rinvio alla settimana prossima della discussione in consiglio comunale sull’istituzione del nuovo organismo, già contrastato dal vicesindaco Alessandra Locatelli e dall’assessore alla Sicurezza Elena Negretti. Sul tema interviene il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia Stefano Molinari: «Spiace dover constatare come il vicesindaco Alessandra Locatelli sposti la questione da politica a personale, offendendo senza ragione il consigliere Sergio De Santis. Vorremmo inoltre capire come possa affermare “non vedo la necessità di un simile organismo” quando sia a Cantù che a Erba esiste, così come in molte altre città nelle quali la Lega è in maggioranza».All’attacco anche il capogruppo di Fratelli d’Italia, Matteo Ferretti. «Il gruppo non tollera l’attacco personale e diretto nei confronti del consigliere Sergio De Santis – dice Ferretti – La trattazione di un argomento importante quale quello della sicurezza dei cittadini e della legalità, viene ostacolato dalla Lega per mere questioni personali. È triste constatare che il vicesindaco e l’assessore alla Sicurezza Elena Negretti, dopo un anno e mezzo in giunta non conoscano e conseguentemente non rispettino le competenze e le prerogative del Consiglio Comunale. I cittadini si aspettano risposte concrete e non queste liti da cortile», chiude Ferretti.
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Commissione bicamerale sull’accordo di Schengen, entra Zoffili
Il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico ha chiamato il parlamentare leghista erbese Eugenio Zoffili a far parte comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen e di vigilanza sull’attività di Europol. «Daró tutto il mio contributo nella commissione bicamerale per la difesa dei nostri confini e per la lotta all’immigrazione clandestina, al crimine e al terrorismo a livello europeo» ha detto il deputato lariano.
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Commissario straordinario per il Casinò di Campione. Novità in materia fiscale per persone e aziende
Dopo quello sulla Tremezzina, la Commissione VI del Senato (Finanze e Tesoro) approva un altro emendamento che dà speranza a una realtà della provincia di Como, ovvero Campione d’Italia. Lunedì sera è stato accolto l’emendamento che innanzitutto apre la strada a un commissario straordinario per individuare «un nuovo soggetto giuridico» per la gestione del casinò.Il commissario in accordo con gli enti locali, Regione Lombardia e gli operatori economici dovrà predisporre in 45 giorni un piano di interventi da realizzare.Ma il passaggio in commissione non riguarda soltanto la casa da gioco chiusa dallo scorso 27 luglio. Nei sette articoli dell’emendamento definito come “Misure per il rilancio di Campione d’Italia” si prendono in considerazione tutti i residenti, i professionisti e le società del territorio.Viene infatti modificato, tra le altre cose, il cambio franco-euro, ai fini del calcolo dell’Irpef, per i redditi delle persone iscritte all’anagrafe di Campione e dei professionisti con studi nell’enclave. La stessa riduzione (30%) vale per i redditi in franchi delle imprese individuali, delle società di persone e da società ed enti. Se le società svolgono reddito fuori dal territorio di Campione, dovranno tenere una contabilità separata. Previsti anche altri abbattimenti con minimi fissati. Soddisfazione è stata espressa dalla senatrice della Lega, Erica Rivolta.«Si tratta di un primo passo concreto per fare rinascere Campione d’Italia. Dobbiamo ringraziare il viceministro dell’Economia, Massimo Garavaglia e tutto il suo staff che ha reso possibile il provvedimento. Il percorso è ancora lungo e presto arriveranno altre sfide, ma si tratta di un passaggio positivo», ha commentato Massimo D’Amico, presidente dell’Associazione operatori economici di Campione e membro, con Simone Versa, del Comitato “Tornare Campione”.Dalle possibili schiarite sul futuro alle conferme riguardo invece il passato. Il portale specializzato “gioconews casinò.it” è tornato sulla questione della procedura di fallimento del Casinò Campione. I curatori fallimentari hanno infatti inviato una memoria al Tribunale di Como. La richiesta era giunta dopo che i sindacati avevano chiesto un incontro urgente al Tribunale stesso «al fine di avere chiarimenti in merito alla procedura fallimentare in corso e per poter esporre le specificità e le implicazioni relative alla grave situazione occupazionale che ne è derivata». I curatori (Elisabetta Brugnoni, Sandro Litigio e Giulia Pusterla), «consapevoli della situazione occupazionale e dei temi sociali che investono l’intera comunità di Campione d’Italia», devono «però fare ciò che la legge impone, esattamente come stanno facendo». La procedura di licenziamento è stata avviata il 24 settembre. La prima fase si è conclusa l’8 novembre con un verbale di mancato accordo. Domani sono convocate le parti in Regione Lombardia. Secondo i curatori questa fase si chiuderà il 10 dicembre, quando verranno inviate le lettere di licenziamento.Il 13 dicembre in Corte d’Appello, a Milano, verranno discussi i ricorsi presentati da Comune, Casinò Campione e Banca popolare di Sondrio contro al sentenza che ha disposto il fallimento della società di gestione.
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Commissario a Solbiate con Cagno
Il prefetto di Como, Ignazio Coccia, ha nominato ieri il commissario del nuovo comune di Solbiate con Cagno.
Si tratta del viceprefetto aggiunto Eva Iaione. Si occuperà delle gestione provvisoria del Comune fino alle elezioni.
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“Commercianti per un giorno” a Lariofiere
Iniziato il conto alla rovescia per le festività di fine anno, il centro congressi Lariofiere di Erba torna a offrire ai lariani la possibilità di trasformarsi in “Commercianti per un giorno” (nella foto, uno stand di una passata edizione). Questo il titolo della kermesse in scena il prossimo 16 dicembre. Quale occasione migliore per rifarsi il guardaroba o trovare un oggetto particolare o perchè no, anche curioso? La vendita dell’usato è sempre più in auge. E riciclo e riuso aprono le porte a un futuro etico e sostenibile, Orari: dalle 9.30 alle 19. Ingresso 5 euro.
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Come risolvere i nodi del traffico. Ecco le proposte degli ingegneri
Traffico in tilt e inquinamento alle stelle in città nel periodo che precede il Natale: sulla situazione vissuta negli ultimi fine settimana sulle strade del territorio lariano è intervenuto il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Como Mauro Volontè.«In concomitanza con il periodo delle feste, la città si appresta a fare i conti con le solite problematiche – dice Volontè – In particolare le situazioni critiche per la ricerca del parcheggio in convalle, unitamente alla gestione del traffico di attraversamento della città, riportano alla mente le considerazioni tecniche avanzate dall’Ordine due anni fa in occasione dell’aggiornamento del Piano generale del traffico urbano del Comune di Como».«Indicazioni in buona parte non prese in considerazione dalla precedente amministrazione», sottolinea deciso Mauro Volontè.Tra le proposte presentate dagli ingegneri comaschi al Comune all’epoca della giunta di centrosinistra, capitanata dal sindaco Mario Lucini, vi erano quella di un interscambio con Trenord in corrispondenza dell’autosilo Valmulini e la riqualificazione della stazione ferroviaria di Como Borghi.Ma non soltanto. Oltre a queste venivano inoltre indicate la creazione di una navetta Grandate-Como Borghi, il completamento della Tangenziale Sud, che secondo l’Ordine «non può essere lasciato decadere».«Il tracciato Oltrecolle, che potrebbe divenire una strada panoramica “terrazzo” sulla città, ad oggi costituisce di fatto l’unica tangenziale di Como sull’asse Est Ovest – dice ancora Volontè – Sullo stesso tema il Nodo di San Martino, accesso da Est che non ha alcuna infrastruttura su ferro in alternativa».«La revisione del Piano del traffico ha costituito un’occasione per far riemergere l’esigenza di un Piano della mobilità urbana sostenibile» afferma ancora Volontè, che quindi si rivolge all’attuale giunta di centrodestra di Como, guidata da Mario Landriscina, insediata dal mese di giugno del 2017.«Si auspica – conclude il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Como – che la nuova amministrazione comunale faccia seguito agli impegni assunti di fronte ai portatori di interesse a fine luglio scorso, sviluppando insieme a una variante del Piano generale del traffico urbano adottato, anche i temi che attengono ad una visione di mobilità complessiva».
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Come evitare i colpi di calore. I consigli dell’Ats Insubria per chi lavora all’aperto
Allerta dell’Ats Insubria per il rischio di colpi di calore e problemi di salute legati ad alte temperature ed elevati tassi di umidità. «È un malessere che può colpire anche i lavoratori, prevalentemente nei settori dell’edilizia e della manutenzione del verde, tra i più esposti ad attività all’aria aperta e all’esposizione ai raggi del sole», fa sapere l’Ats. È necessario effettuare pause nelle ore centrali della giornata. «I nostri esperti – conclude l’Ats – suggeriscono anche il consumo di integratori di sali minerali e liquidi freschi per garantire l’idratazione costante, raccomandando anche l’uso di cappellini o simili, durante le attività all’aperto, nei casi in cui non sia necessario l’uso dei dispositivi di protezione specifici».
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Comasco candidato al Premio Strega
La copertina del romanzo
Domani, chiameranno domanidello scrittore comasco Andrea Salonia (Mondadori Electa), proposto da Rosellina Archinto, è tra i 41 libri di narrativa che sono stati candidati al prossimo Premio Strega giunto all’edizione numero 72. La competizione letteraria entra così nel vivo, con la selezione di tutti i libri candidati, proposti secondo tradizione da alcuni degli “Amici della domenica”.
Tra questi il Comitato Direttivo del premio selezionerà, il 19 aprile prossimo, i dodici libri concorrenti dai quali sarà scelta la cinquina il prossimo 13 giugno e il vincitore durante la serata finale del 5 luglio a Roma nella Villa di Papa Giulio.
Il romanzo racconta la storia Augusto, che è esperto dell’acciaio, sa riconoscere «l’odore degli altoforni, il rosso del fuoco, l’arancio caldo del metallo fuso, il crepitio del farsi materia solida e il suono delle sirene d’allarme» dell’acciaieria di cui è direttore, la più grande e importante d’Italia. In fabbrica, i suoi 12mila dipendenti sanno tutto di lui: quando entra in ufficio, quale macchina guida, se è al cellulare e «se bestemmia il cielo e urla».
Eppure adesso non sanno se piange la sera, come trascorre le sue giornate senza fine, recluso in casa agli arresti domiciliari, accusato di aver riversato materiali dannosi per gli uomini, gli animali, i terreni e le acque attorno alla fabbrica. In bilico tra speranza e rassegnazione; ogni giorno Augusto attende che gli inquirenti lo chiamino e gli diano l’opportunità di raccontare la sua versione. È un’attesa straziante, la sua, fatta di rituali semplici, di passi lenti e precisi che a piedi nudi calpestano ogni singolo metro quadrato del suo appartamento.
Con una lingua che ammalia, nella quale riecheggiano i ritmi e i suoni di un mondo arcaico e immortale, Salonia dà voce alle inquietudini di un uomo che nel confronto con il suo passato tenta di scendere a patti con un drammatico presente.
Il premio è promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Liquore Strega con il contributo di Camera di Commercio di Roma e in collaborazione con Bper Banca
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Coltellate alla gola e al torace: tentato omicidio a Turate
Quattro coltellate al connazionale, in parte dirette alla gola, in parte al torace. I carabinieri della stazione di Turate, nel corso della notte, hanno arrestato e portato al Bassone un albanese di 37 anni accusato ora dalla procura di Como di tentato omicidio e porto di armi o oggetti atti ad offendere.
Sarebbe lui l’autore dell’aggressione avvenuta in strada, in viale Roma, quando la mezzanotte era passata da una ventina di minuti. I contorni del fatto di sangue sono tutti da ricostruire, a partire dal movente. A lanciare l’allarme sarebbero stato alcuni cittadini presenti sul luogo del ferimento o che comunque si sarebbero accorti di quanto stava avvenendo.
L’indagine lampo è stata condotta dai carabinieri della caserma del paese che hanno ascoltato le testimonianze dei presenti, risalendo subito all’autore delle coltellate. I militari dell’Arma sono poi andati a suonare al campanello del sospettato trovandolo in casa. Addosso aveva ancora gli abiti sporchi di sangue.
L’arma utilizzata per ferire la vittima al momento non sarebbe stata trovata. L’aggressore se ne sarebbe liberato subito dopo non fornendo agli inquirenti elementi utili per poter risalire al punto dove sarebbe stata gettata. Gli abiti indossati dal fermato sono stati sequestrati. Il ferito è in prognosi riservata all’ospedale di Legnano.