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  • Al Sociale la stagione concertistica parte nel segno di Brahms

    Al Sociale la stagione concertistica parte nel segno di Brahms

    LaStagione Notte 2018/19del Teatro Sociale di Como  dà il via  alla stagione concertistica. Il primo appuntamento sarà domenica 18 novembre alle  17 con “Doppio concerto”, evento promosso con l’Associazione “Musica con le ali”. Sul palcoscenico di piazza Verdi Laura Marzadori, primo violino dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, insieme a Erica Piccotti, giovane violoncellista prodigio, si esibiranno per una serata tutta dedicata al compositore Johannes Brahms, insieme all’Orchestra Carlo Felice di Genova (nella foto) diretta da Giuseppe Acquaviva.

    “Due associazioni che si sono felicemente trovate nell’attenzione comune per i giovani talenti. È la stessa mission, infatti, che unisce il Teatro Sociale e Musica con le ali – spiega Fedora Sorrentino, presidente dell’AsLiCo che gestisce il Sociale – Noi promuoviamo i cantanti, soprattutto attraverso il Concorso AsLiCo, che da 70 anni scopre nuove voci da far debuttare poi nelle produzioni di OperaLombardia e Opera domani, Musica con le ali invece punta ai giovani musicisti, con l’obiettivo comune di far studiare questi ragazzi, farli crescere professionalmente e prepararli per una grande carriera artistica”.

    In programma di Johannes Brahms ilConcerto per violino e violoncello in la minoree laSinfonia n. 2 in re maggiore.

  • Al Sant’Anna nuova tecnica mininvasiva per i tumori dell’utero

    Al Sant’Anna nuova tecnica mininvasiva per i tumori dell’utero

    All’ospedale Sant’Anna una nuova tecnica chirurgica per le donne affette da tumori dell’endometrio (corpo dell’utero).

    Nel presidio di San Fermo della Battaglia è stata introdotta una metodica mininvasiva laparoscopica, cioè senza apertura della parete addominale (l’acceso avviene dall’addome attraverso 4 piccoli forellini di circa 5 mm), che consente di asportare la neoplasia e permette anche di verificare se il linfonodo “sentinella”, il primo che viene interessato da metastasi, ne risulti colpito.

    Nel caso, raro, in cui non si identificasse il linfonodo sentinella, l’esame istologico intraoperatorio, quindi durante la stessa seduta, può dare quelle informazioni che indicheranno se fare o meno la linfoadenectomia sistematica, cioè l’asportazione di tutti i linfonodi. E questo grazie alla collaborazione con l’Anatomia Patologica.

    La nuova tecnica, personalizzata e di precisione, prevede l’impiego di indocianina verde (ICG), una sostanza naturale e fluorescente che viene iniettata, dopo l’anestesia generale, nel collo dell’utero e che va a colorare il linfonodo sentinella. Questo viene identificato grazie a un innovativo sistema videolaparoscopico. Una tecnologia per la quale l’Asst Lariana ha investito risorse economiche per il potenziamento della strumentazione operatoria.

    Introdotta recentemente in Italia, ma già inserita come indicazione nelle linee guida oncologiche americane, questa tecnica consente al chirurgo di sapere se il tumore è diffuso anche ai linfonodi: in tal modo non sarà necessario asportare tutti quelli presenti nella zona interessata, ma solo il cosiddetto “sentinella”.

    “L’assenza di metastasi nel linfonodo sentinella – ha spiegato Paolo Beretta, primario dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia – assicura la negatività di tutti i linfonodi regionali con un valore predittivo negativo quasi del 100%. Questo esclude la necessità di asportare tutti i linfonodi per l’esame istologico e di ridurre le complicanze post chirurgiche, la morbilità a breve e lungo termine e la degenza, migliorando così la qualità di vita delle pazienti. In particolare, quindi, questo innovativo approccio chirurgico ha come razionale l’asportazione dei linfonodi necessari favorendo una chirurgia personalizzata e di precisione”.

    Un altro importante risultato nell’utilizzo della metodica è una maggiore appropriatezza: “La laparoscopia mininvasiva – prosegue Beretta – è ormai il gold standard in questo ambito. Possiamo offrire alle nostre pazienti una delle tecniche più moderne a disposizione e la più mirata per evitare interventi demolitivi che prevedono la dissezione totale e radicale di tutti i linfonodi e modulare le terapie successive”.

    Si amplia così l’offerta dell’ospedale Sant’Anna in ambito oncologico: “L’Azienda – ha sottolineato Fabio Banfi, direttore sanitario dell’Asst Lariana – ha voluto investire e potenziare il settore dando alle donne affette da questa tipologia di tumore la possibilità di una chirurgia più mirata, caratterizzata da un approccio multidisciplinare grazie alle competenze specialistiche presenti in ospedale”.

    Casistica e indicazioniCon questa metodica, utilizzata da circa due mesi al Sant’Anna, sono state operate 10 donne affette da neoplasie maligne dell’endometrio e per adeguare il trattamento vi è il costante coinvolgimento di un team multidisciplinare con l’anatomopatologo, il radioterapista e l’oncologo medico.La laparoscopia mininvasiva si può utilizzare, come accennato, in caso di tumori dell’endometrio, i più frequenti, ma anche in altre patologie oncologiche quali i tumori del collo dell’utero e dell’ovaio agli stadi iniziali.Si tratta di neoplasie che si possono sviluppare con l’età e colpiscono maggiormente le donne con un’età compresa tra i 50 e i 75 anni. Il tumore dell’endometrio è il più frequente nei paesi occidentali con un’incidenza, in Italia, di circa 5.000 casi/anno. Per questa neoplasia non esiste possibilità di screening, ma se la malattia viene diagnosticata in stadio iniziale e adeguatamente trattata la sopravvivenza raggiunge il 90%.

  • Al Museo della Seta la mostra dedicata a Manlio Rho, simbiosi di arte e tessuti

    Al Museo della Seta la mostra dedicata a Manlio Rho, simbiosi di arte e tessuti

    Il Museo della Seta di Como vara un modello espositivo che si spera possa essere replicato nel tempo. Ha richiesto l’intervento di due esperti impegnati dallo scorso inverno fino ad oggi, il critico d’arte Luigi Cavadini e la storica dei tessuti Francina Chiara, la disponibilità di una famiglia, i Rho, nel mettere a frutto il proprio archivio, e la liberalità di uno stuolo di collezionisti di tessuti storici e opere d’arte. Ma non c’è solo questa somma di elementi nella mostra Manlio Rho “Il senso del colore” che è stata inaugurata oggi pomeriggio (apertura fino al 31 marzo) nella struttura didattico-documentaria di via Castelnuovo 9 a Como, completandone virtuosamente il percorso come filiera del tessile a 360 gradi, dal baco all’opera d’arte da vedere o da indossare.«Il caso di Manlio Rho è peculiare, la mostra documenta la continua osmosi tra il suo lavoro nel mondo tessile e il suo impegno come artista, ed è stato appassionante il lavoro di scavo negli archivi dove è stato fondamentale il rapporto di fiducia maturato con i prestatori» ha detto ieri Francina Chiara.La mostra vede intrecciarsi fra anni Trenta e Cinquanta il ruolo di Rho docente al Setificio e storico esponente dell’Astrattismo pittorico in una continua simbiosi tra i due piani. In mostra quasi tutti pezzi inediti (da brivido il foulard con i volti di Mussolini e Hitler), tra tessuti e opere d’arte del maestro intensamente ritratto in una scultura di Aldo Galli all’inizio del percorso.

  • Al Liceo Volta piovono calcinacci. Sgombrata ieri mattina un’aula

    Al Liceo Volta piovono calcinacci. Sgombrata ieri mattina un’aula

    Calcinacci dal soffitto in una classe, nuovo caso a Como, in un’aula del liceo Volta. Ieri mattina, durante l’ultima ora di lezione, alcuni frammenti della copertura si sono staccati ed era visibile una crepa.Dalla scuola è stata subito fatta una segnalazione alla Provincia. Oggi i ragazzi fanno lezione in un’altra classe per consentire le verifiche dei tecnici. «Fortunatamente si è trattato soltanto di alcuni frammenti della copertura del controsoffitto – dice il preside del liceo, Angelo Valtorta – Per sicurezza abbiamo deciso comunque di chiudere subito l’aula e abbiamo allertato Villa Saporiti che è intervenuta subito per una prima verifica e per accertare che non vi fossero problemi di sicurezza per gli studenti».Come detto, oggi «la classe farà lezione in un’aula diversa e i tecnici incaricati torneranno per completare le verifiche – aggiunge il dirigente scolastico – Durante le vacanze natalizie, poi, si faranno gli eventuali interventi necessari».L’episodio del liceo di via Cesare Cantù si è verificato a pochi giorni di distanza dal crollo di calcinacci nella scuola media “Marconi” di Albate.In questo caso è stata necessaria la chiusura dell’intero plesso e gli alunni hanno anticipato di una settimana le vacanze natalizie. Dal soffitto sono infatti “piovuti” sul pavimento porzioni di mattoni forati di sostegno della soletta. A gennaio, al rientro dalla lunga pausa festiva la scuola riaprirà soltanto in parte e sarà necessario, come già comunicato alle famiglie, spostare i bambini di alcune classi in altri plessi.

  • Agrimercato di Natale domenica a Porlezza

    Agrimercato di Natale domenica a Porlezza

    Coldiretti Como e Lecco lancia lo shopping di Natale con l’iniziativa “Campagna Amica” nell’agrimercato a filiera corta di Porlezza, con appuntamentoa Porlezza, “ultimo nato” fra gli AgriMercati di Campagna Amica sul lago di Como. Sul lungolago Matteotti, dalle  8 alle 17) ci sarà un’esposizione di abeti di Natale a km zero che sarà altresì possibile acquistare, oltre ai cesti natalizi. Saranno presenti i produttori con le specialità a chilometro zero del territorio e, in particolare, fiori, miele e prodotti dell’alveare, ortaggi, conserve, olio, bresaole, salumi, formaggi vaccini e caprini, confetture, composte, farina per polenta, castagne.

    “Il regalo enogastronomico – spiega Francesca Biffi, presidente dell’Associazione AgriMercato Como Lecco – è uno dei regali preferiti dai consumatori per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e le tradizioni delle nostre terre lariane. Per questo abbiamo voluto essere presenti, oltreché con i nostri prodotti di stagione, anche con i cesti natalizi già pronti che i consumatori potranno acquistare, certi di “azzeccare” il regalo più gradito per i loro amici”.

  • Agraria, open day alla “Scuola di Minoprio”

    Agraria, open day alla “Scuola di Minoprio”

    Domani dalle  10 alle  18 si svolgerà il secondo open day della Scuola di Minoprio. Per i ragazzi di seconda e terza media e per le loro famiglie potrà essere l’occasione per conoscere i diversi percorsi formativi proposti dalla struttura lariana e prenotare degli stage di orientamento in classe. Saranno presentati i corsi dell’Istituto Tecnico Agraria, Agroalimentare e Agroindustria, Gestione dell’Ambiente e del Territorio, il corso quinquennale “Giordano Dell’Amore”, paritario col raggiungimento della maturità tecnico agraria, il corso di Istruzione e Formazione Professionale (Riconosciuto e finanziato dalla Regione Lombardia mediante il sistema della Dote); inoltre si parlerà del corso triennale di qualifica per operator e e operatrice  addetti alle coltivazioni arboree, erbacee e ortofloricole, e il corso annuale di Diploma Professionale per tecnico agricolo (con possibilità di proseguire gli studi, con quinto anno sperimentale, fino al diploma di maturità – “Servizi per l’agricoltura e lo Sviluppo Rurale”).

    Nel corso della giornata si potrannovisitare le aule, i laboratori, l’azienda agricola e il parco. Verranno illustrate le attività della Scuola e spiegati i piani di studio dei corsi.I ragazzi potranno cimentarsi in attività di laboratorio: di meccanizzazione, arte floreale, floricoltura, chimica, inglese…scopriteli! facendovi accompagnare dagli studenti della scuola.

    La struttura è presso la Fondazione Minoprio in viale Raimondi 54 a Vertemate con Minoprio, informazioni suwww.fondazioneminoprio.

  • Agnese Moro a Montesolaro

    Agnese Moro a Montesolaro

    Oggi alle ore 21, a Carimate, la figlia di Aldo Moro, Agnese (foto), sarà ospite per l’incontro “Ergastolano per gli uomini ma non per Dio”  presso la Parrocchia Beata Vergine Assunta di Montesolaro in Via Calvi. Con lei Carmelo Musumeci, ergastolano in libertà vigilata per 5 anni ed impegnato nelle campagne per il superamento dell’ergastolo ostativo; Suor M. Grazia Colombo Op, monaca domenicana; Nadia Bizzotto, responsabile della casa di accoglienza per detenuti in pena “Il sogno di Maria” della Comunità Papa Giovanni XXIII. Modererà la serata Fabio Arnaboldi.Agnese Moro più volte ha ripetuto: «L’ergastolo è come dire ad una persona ‘ti vogliamo buttare via’, ma io non voglio buttare via nessuno. Io ho perdonato chi ha ucciso mio padre».Nadia Bizzotto ospita Carmelo Musumeci nella sua casa che ricostruisce un clima familiare: «L’ergastolo è una pena disumana perchè toglie tutto: è una morte sociale a tutti gli effetti.  Ma per quanto grandi possano essere gli sbagli che un uomo abbia commesso, non gli si può togliere anche la dignità. Nessuno uomo può vivere senza speranza e noi non possiamo mettere la parola mai al recupero di una vita umana».Ha organizzato la serata la Comunità Papa Giovanni XXIII, associazione fondata da Don Oreste Benzi nel 1968. Gestisce in Italia 6 Comunità Educanti con i Carcerati (CEC), strutture per l’accoglienza di detenuti che scontano la pena fuori dal carcere.Spiega Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII: «la recidiva (tendenza a commettere di nuovo reati) si abbassa al 10% per le persone che scontano la pena in strutture alternative al carcere, contro il 75%-80% degli istituti penitenziari tradizionali».Per informazioni: 349.7191476.

  • Aggressioni in ospedale, 165 casi in un anno

    Aggressioni in ospedale, 165 casi in un anno

    Ieri summit al Sant’Anna per la prevenzione

    Aggressioni ed episodi di violenza negli ospedali, la maggior parte si verifica in Pronto soccorso e in Psichiatria. Nel primo semestre del 2018 nell’Asst Lariana si sono verificati 165 episodi di violenza: 87 in Pronto soccorso, 53 in Psichiatria, il resto in altri reparti o servizi. Dalla minaccia fino all’aggressione fisica.Di prevenzione delle aggressioni nelle aziende sanitarie si è discusso ieri mattina all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia il cui auditorium ha ospitato il convegno Rispettiamoci! Prevenzione delle aggressioni nelle aziende sanitarie dell’Insubria, che era organizzato da Asst Lariana. Il personale dell’Ats dell’Insubria e delle Asst dei territori di Como e Varese ha presentato le misure messe in atto per contrastare il fenomeno.«Abbiamo formato delle persone – ha detto il direttore generale dell’Asst lariana Marco Onofri – che svolgeranno questo compito affiancando i nostri operatori sanitari in servizio per aiutare l’utenza sia nel Pronto soccorso di Cantù che a San Fermo, ci avvarremo di due associazioni differenti, l’associazione A.ma.te e il Cisom legato ai Cavalieri di Malta».Da rimarcare anche la posizione polemica del sindacato che chiede da tempo più sicurezza sul posto di lavoro: «Abbiamo chiesto consulenti psicologici e legali che affianchino il personale in caso di aggressione. Ma lamentiamo lo scarso dialogo con la Regione su questi temi», ha detto Massimo Coppia, coordinatore della Rsu.

  • Aggressioni in corsia, la protesta degli infermieri di Como

    Aggressioni in corsia, la protesta degli infermieri di Como

    Chiedono maggiore sicurezza per tutti gli operatori e un tavolo di confronto regionale le rappresentanze sindacali dell’Asst Lariana che hanno organizzato un presidio sotto la Prefettura di Como per denunciare la mancanza di un’adeguata sicurezza negli ambienti di lavoro a seguito di ripetuti atti di violenza subiti in ospedale.

    Le delegazioni sindacali hanno incontrato anche il prefetto, Bruno Corda.

    Nel testo della petizione lanciata anche online con l’hashtag #nonlasciateci – soli si chiede formazione adeguata per gestire situazioni di emergenza e assunzione di nuovi addetti. Mozioni entrambe accolte dal prefetto.

    Le Rsu vorrebbe inoltre un tavolo di sicurezza regionale. «L’Asst Lariana è da tempo impegnata ad affrontare il problema – fanno sapere dall’ospedale Sant’Anna – Abbiamo realizzato una campagna per promuovere il rispetto degli operatori, aumentato le telecamere, lavorato con sindacati e Ufficio legale per la tutela dei dipendenti, promosso corsi di formazione. Collaboreremo con i sindacati».

  • Aggressione sul bus, assolti in Appello due dei quattro stranieri

    Aggressione sul bus, assolti in Appello due dei quattro stranieri

    Erano stati condannati in primo grado per aver picchiato due autisti di Asf in piazza Vittoria a Como. Fatto che era finito sulle pagine nazionali e che aveva portato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a presentarsi in città per un vertice in Prefettura. Due dei quattro imputati (stranieri e migranti), tuttavia, sono stati assolti in Appello in quanto secondo i giudici (e pure per il sostituto procuratore generale che ne aveva chiesto l’assoluzione) su quell’autobus non c’erano. Tra l’altro, anche per gli altri due imputati la pena è stata ridotta, da 1 anno e 2 mesi a un anno e 20 giorni per uno, e da un anno e 9 mesi a un anno e 7 mesi per l’altro. L’accusa era di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Secondo quanto era stato ricostruito, nel tardo pomeriggio del 5 giugno scorso, un gruppo di stranieri era salito sul bus di Asf senza biglietto. Il conducente aveva così invitato i giovani o a pagare il tagliando, oppure a scendere del mezzo. Ne era nato un diverbio che aveva bloccato la corsa e richiesto l’intervento di un altro autista che sopraggiungeva. Entrambi erano stati picchiati e malmenati in modo cruento, riportando lesioni che resero necessario (per uno dei due autisti) anche l’utilizzo di un collarino. Partì immediatamente la caccia ai presunti responsabili dell’aggressione, quattro dei quali furono individuati e portati in aula. Tutti furono condannati. Ora però, anche secondo l’accusa, almeno due di loro non erano presenti sul sub. È stata anche revocata (dopo 5 mesi) la misura cautelare e sono stati liberati.