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  • Due ricercatori comaschi dell’Insubria premiati a Torino

    Duplice riconoscimento per due ricercatori dell’Università degli Studi dell’Insubria. Davide Campagnolo e Andrea Spinazzè, assegnisti di ricerca del Gruppo di Igiene Ambientale e Occupazionale coordinato dal professor Domenico Maria Cavallo, afferente al Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia, sono stati premiati nell’ambito del 35° Congresso Nazionale di Igiene Industriale e Ambientale, svoltosi a Torino dal 13 al 15 giugno e organizzato dall’Associazione Italiana degli Igienisti Industriali .

    Davide Campagnolo, 31 anni di Como, laureato in Scienze Ambientali all’Università degli Studi dell’Insubria, è risultato vincitore del Concorso per Giovani Igienisti Industriali, che premia il miglior contributo scientifico presentato al Congresso da giovani igienisti, grazie al contributo “Studio dei determinanti di composti organici volatili e aldeidi in edifici adibiti ad uso ufficio”.

    Ad Andrea Spinazzè, 31 anni di Como, anche lui laureato in Scienze Ambientali all’Università degli Studi dell’Insubria, è stato invece assegnato il premio di studio “Gianfranco Sciarra”, per il progetto “Development of a probabilistic and exposure-based modeling approach for risk assessment of nanomaterials”. Il premio, rivolto ai giovani Igienisti Industriali e istituito per ricordare Gianfranco Sciarra, figura di primo piano dell’Igiene e Tossicologia Industriale Italiane, intende supportare la crescita della conoscenza scientifica finalizzata alla ricerca nell’ambito dell’Igiene, della Tossicologia e dell’Epidemiologia occupazionali e ambientali.

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  • Dalla Tunisia Azouz Marzouk ricorda il suocero: «Dispiaciuto per la morte di Carlo Castagna. Gli vorrò sempre bene»

    Dalla Tunisia Azouz Marzouk ricorda il suocero: «Dispiaciuto per la morte di Carlo Castagna. Gli vorrò sempre bene»

    Azouz Marzouk fotografato nella sua casa in Tunisia

    Dalla Tunisia, dove vive da anni, sono arrivate stasera le parole di Azouz Marzouk, il marito di Raffaella Castagna.

    «Non me lo aspettavo, sono davvero tanto dispiaciuto per il signor Castagna – ha detto Marzouk raggiunto telefonicamente – È stato una persona della famiglia, nel bene e nel male e gli vorrò sempre bene. Non l’ho più sentito dal 2012 e mi dispiace. Se fossi stato in Italia sarei andato senza pensarci al funerale. Sarebbe stato il minimo».

    Azouz Marzouk, che da tempo si dice convinto dell’innocenza di Olindo Romano e Rosa Bazzi, i due autori della strage dell’11 dicembre 2016, ha poi aggiunto: «Avrei voluto che il processo fosse riaperto affinché anche il signor Castagna conoscesse la verità».

  • Como, da lunedì asfaltatura d’urgenza in via Nino Bixio

    Como, da lunedì asfaltatura d’urgenza in via Nino Bixio

    Date le condizioni del fondo stradale di via Bixio a Como, l’amministrazione comunale ha deciso di anticiparne l’asfaltatura. Pertanto da lunedì prossimo, 9 luglio, fino a venerdì 13 luglio dalle 9 alle 19 sarà istituito il senso unico di marcia in salita con direzione piazzale Santa Teresa – Largo Ceresio per tutte le categorie di veicoli.

    Come spesso segnalato dal nostro giornale, via Bixio che è una importante arteria del traffico cittadino è da tempo un tour de force per i veicoli e in passato, specie dopo abbondanti precipitazioni, nel manto stradale si sono aperte vere e proprie voragini che hanno messo a rischio la sicurezza di mezzi e conducenti.

  • Cura delle ulcere cutanee, nuovo ambulatorio a Villa Aprica

    Inaugurato oggi il nuovo ambulatorio dedicato alla vulnologia dell’Istituto clinico Villa Aprica di Como. Il nuovo servizio, affidato alla guida del dottor Roberto Brambilla, chirurgo generale, già direttore del Centro di Vulnologia degli Istituti Clinici Zucchi di Monza, è rivolto a tutti quei pazienti che presentano ulcere cutanee, ovvero quelle lesioni, specie degli arti inferiori, di origine vascolare, di origine reumatica, diabetica o da decubito, dolorose e infiammate, che non guariscono spontaneamente e che diventano croniche.“La vulnologia – la cura delle ferite – è un’arte medica antichissima – spiega il dottor Roberto Brambilla – il curare le ferite, isolandole dall’ambiente esterno, favorendo la capacità del corpo di guarirsi da sé è stato forse il primo atto in assoluto della medicina. Vi sono però ferite che non guariscono in modo spontaneo e che per troppo tempo sono state considerate “incurabili”: i pazienti che ne sono affetti sono stati per lunghi anni stigmatizzati e trascurati, sia dalla scienza medica sia dalla considerazione sociale. Oggi questo campo è invece caratterizzato da terapie avanzate e dall’uso di prodotti di ingegneria tissutale. Acido ialuronico, collagene, cellule da donatori o cellule mesenchimali prelevate dai tessuti adiposi ci consentono, insieme ai nuovi approcci chirurgici, di dare risposte concrete e efficaci a questi pazienti e di condurli a una migliore qualità di vita.”Si calcola che in Italia siano interessati da ulcere che non guariscono più di due milioni di persone e che il 76% abbia piaghe aperte da almeno un anno. Purtroppo non sono rari i pazienti con lesioni aperte anche da decenni.L’ambulatorio di Vulnologia, convenzionato con il Servizio Sanitario regionale, è attivo ogni lunedì e ogni giovedì dalle 14 alle 16. Per informazioni e prenotazioni: telefono 031.579411.

  • Crisi e lavoro, si consolida il fondo diocesano

    Crisi e lavoro, si consolida il fondo diocesano

    Nel 2009 la diocesi di Como fu tra le prime Chiese, in Italia, su esempio di quanto avvenuto in primis in Diocesi di Milano, con l’allora arcivescovo il cardinale Dionigi Tettamanzi, ad avviare un “Fondo diocesano Famiglia-Lavoro”, per quei nuclei familiari in situazione di difficoltà economica a causa della crisi finanziaria e occupazionale nel nostro Paese. Da allora, e con la successiva trasformazione in “Fondo Dona Lavoro”, sono stati raccolti e distribuiti, in tutta la diocesi di Como, quasi 1 milione e 100mila euro, che hanno permesso di sostenere in vario modo, compresa l’erogazione di borse lavoro, circa 1000 famiglie. Ora, con la crisi ancora presente ma in un contesto mutato rispetto a quando il percorso partì nove anni fa, il Fondo diventa “Rete Lavoro”. Domenica 10 giugno le offerte raccolte durante le Sante Messe in tutta la Diocesi saranno destinate alla costituzione del “Fondo Rete Lavoro”. Questa nuova fase è stata presentata ieri nel corso di una conferenza stampa  al Centro Pastorale Cardinal Ferrari

    Nelle precedenti fasi del Fondo si è cercato di sostenere le famiglie con gravi difficoltà lavorative per mezzo di contributi economici ed anche di utilizzare gli strumenti tecnici a disposizione per garantire piccoli spazi di impiego tutelati e correttamente retribuiti. Ora si cerca di progredire su questa linea, che si è rivelata fruttuosa e capace di dare opportunità e speranza, provando a dare un semplice contributo nella formazione e nell’inserimento lavorativo. L’obbiettivo è quello di aiutare la persona a passare da una condizione di non-lavoro a quella di occupazione, il più possibile stabile e dignitosa. Le azioni saranno prevalentemente concordate con gli operatori istituzionali che si occupano di inserimento lavorativo. L’aiuto può essere economico, ma anche correlato ad altre esigenze come ad esempio la cura di un figlio o di un anziano durante l’attività formativa o di inserimento lavorativo. Qualsiasi contributo sarà comunque legato alla effettuazione del percorso definito dal Fondo d’intesa con gli operatori accreditati.

    Si parte dalla compilazione di una apposita scheda da parte di un operatore a cui la persona si è rivolta in cui è delineata la volontà della persona di intraprendere un percorso e le sue condizioni dal punto di vista lavorativo, famigliare, reddituale ed abitativo.Una volta che il Fondo Rete Lavoro dà il suo parere positivo l’attività individuata è operativa. Seguirà il monitoraggio della stessa in collaborazione con i referenti territoriali e gli operatori interessati. I promotori e attuatori delle attività del Fondo, la Pastorale Sociale e del Lavoro, la Caritas, le ACLI, la Compagnia delle Opere, si avvalgono di collaborazioni consolidate sul territorio. Hanno infatti pensato che questo strumento, che ha finalità di promozione della persona e di coinvolgimento delle realtà parrocchiali ed ecclesiali nelle problematiche legate al lavoro, non necessita, nella nostra Diocesi, di strutture operative proprie, ma di collaborare con gli operatori già presenti e dare il proprio contributo per la migliore riuscita delle azioni in atto. Per questo si interfaccia con Centri per l’Impiego, soggetti accreditati per i servizi al lavoro, Centri di Formazione Professionale, Cooperative, Associazioni che operano nel settore e sono di volta in volta individuati come i più idonei ad accompagnare le persone nel percorso di inserimento. Un altro versante importante è quello delle associazioni datoriali, dell’industria, del commercio, dell’artigianato, della cooperazione e le organizzazioni sindacali: tutti questi soggetti sono stati informati e coinvolti nella gestione delle future attività.

  • Corsia chiusa ad “Argenno”. L’Anas sbaglia pure il nome

    Corsia chiusa ad “Argenno”. L’Anas sbaglia pure il nome

    Il pannello a messaggio variabile di Tavernola con il nome errato: “Argenno” al posto di Argegno

    Oltre il danno, la beffa. Da quasi 200 giorni la Regina è chiusa a metà, ad Argegno, a causa dei detriti di una piccola frana che nessuno ha avuto la capacità di spostare. Le proteste e gli sfottò non sono serviti a nulla.

    Adesso, a rendere ancora più grottesca la vicenda, compare sui pannelli a messaggio variabile dell’Anas, a Tavernola, il nome sbagliato del paese. “Argenno” invece di Argegno.

    Un errore veniale, per carità. Una svista che può colpire chiunque. Ma che, come si dice, fa piovere sul bagnato.

    I cittadini aspettano inutilmente da oltre sei mesi il cantiere. E i turisti cercheranno adesso sui loro navigatori la frana di Argenno.

    Che dire? Buona Pasqua a tutti.

  • Corretto riposo: al Sant’Anna l’incontro “Ninnamamma”

    Corretto riposo: al Sant’Anna l’incontro “Ninnamamma”

    Il sonno è un fattore importante per il benessere della mamma e del bambino. Per scoprire tutti i segreti di un corretto riposo l’Asst Lariana propone alle donne in gravidanza e alle famiglie l’incontro“Ninnamamma”, in programmavenerdì 11 maggioalle14.30nello Spazio Eventi dell’ospedale Sant’Anna a San Fermo della Battaglia (piano -1 rosso). Per partecipare occorre inviare una mail acomunicazione@asst-lariana.it. L’ingresso ègratuito.

    Durante l’incontro specialisti in ostetricia e ginecologia, pediatria e neuropsichiatria infantile forniranno i consigli utili per dormire bene durante la dolce attesa e dopo il parto e facilitare la nanna di neonati e bambini. Interverranno PaoloBeretta, nuovo primario di Ostetricia e Ginecologia, AlfredoCaminiti, primario di Pediatria dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù e nuovo direttore del Dipartimento Materno Infantile, PatriziaConti, primario di Neuropsichiatria infantile e dell’Adolescenza, con il collega SalvatoreArcieri.

    Al termine degli interventi degli esperti, l’Azienda omaggerà tutte le mamme con un momento di intrattenimento musicale. Nell’ambito dell’iniziativa“Note… per il Sociale”,  promossa dalla Fondazione La Società dei Concerti di Milano, nel presidio comasco si svolgerà il“Concerto per due violini”. EnricaCiccarelli Mormone, presidente e direttore artistico della Fondazione, introdurrà EdoardoZosi e Liù Pellicciariche proporranno una ninnananna musicata (op. 41 n.19) da Strauss, la sonata op. 3 n. 5 di Leclaire e il Gran Duo Concertante n. 2 op. 57 di de Beriot.

    Al termine è prevista una visita delle sale parto e del reparto di Ostetricia  e Ginecologia. L’evento vanta anche la collaborazione diAbio Como: le volontarie dell’associazione allestiranno un’area gioco per i bambini.

  • Concorso musicale nazionale a Pistoia: trionfo comasco

    Concorso musicale nazionale a Pistoia: trionfo comasco

    Il giovane gruppo musicale “5 Quarters” di Como – composto da nove ragazzi, quasi tutti liceali – ieri sera a Pistoia, al Teatro Bolognini, dopo la vittoria nelle varie selezioni, ha vinto le finali di un contest nazionale legato al Pistoia Blues Festival. Grazie a questo exploit la band lariana aprirà di diritto proprio il  Pistoia Blues Festival in programma nella città toscana il prossimo 15 luglio. Il gruppo che si può fregiare del titolo di “best italian band” è composto da Diego Albonico, Martino Branca, Simeon Caccia, Riccardo Cappi, Giovanni Elli,  Federico Gemignani, Tommaso Imperiali, Tommaso Roscio, Leonardo Ruggeri.

  • Ciclismo, Greg Van Avermaet prenota la trasferta sul Lago di Como

    Ciclismo, Greg Van Avermaet prenota la trasferta sul Lago di Como

    «Il Lombardia? Troppo duro per me. Ma, se mi volete invitare sul Lago di Como, un giro dalle vostre parti lo farei volentieri». Greg Van Avermaet, vincitore della Parigi-Roubaix 2017 e migliore ciclista nel ranking mondiale sempre dello scorso anno, è stato sincero. Del “Lombardia”, e non solo, Van Avermaet ha parlato in occasione della consegna del “Mendrisio d’Oro”, che la giuria del premio internazionale gli ha assegnato per i risultati ottenuti nella scorsa stagione, che di fatto lo hanno consacrato migliore corridore del mondo.

    A precisa domanda sulla gara che il prossimo 13 ottobre terminerà a Como, Van Avermaet ha ammesso: «Il percorso è bello e di grande fascino e tocca luoghi dove sono stato anche come turista, che mi piacciono. Ma devo essere sincero: per le mie caratteristiche il finale è troppo duro. Soprattutto il Muro di Sormano». E parlando di questa salita al corridore belga è scappata una risata. «Too hard», ha detto, «Troppo duro».Il campione olimpico ha però aggiunto: «Qualche anno fa sono stato con la mia squadra ospite sul Lario e mi ricordo bene Villa d’Este e Villa Erba. Mi piacerebbe davvero tornare dalle vostre parti».

    Paolo Frigerio, presidente di CentoCantù e coordinatore locale dell’arrivo del “Lombardia”, non si è fatto sfuggire l’occasione e ha invitato Van Avermaet a Como per un incontro con i tifosi – come quelli già organizzati con successo con Vincenzo Nibali, Paolo Bettini e Damiano Cunego – e al Ghisallo per la consegna della sua maglia al Museo del Ciclismo.Una trasferta che avrebbe una ulteriore valenza, visto che il belga è anche campione olimpico in carica, un titolo che nel 1992 fu conquistato dall’albesino Fabio Casartelli.

    Oltre a Van Avermaet, Paolo Frigerio e il suo stretto collaboratore Mauro Viotti hanno invitato sul Lario anche Oliver Zaugg, l’ex ciclista professionista svizzero che conquistò – con arrivo a Lecco – il “Lombardia” 2011. Ora Zaugg, originario del Canton Zurigo, vive in Ticino e ha un negozio di biciclette e abbigliamento sportivo.All’evento organizzato da Renzo e Massimiliano Bordogna, Zaugg ha premiato con il “Mendrisio d’Argento” la promessa svizzera Filippo Colombo.Massimo Moscardi

    L’idea del “Mendrisio d’Oro” nacque nel 1972, nel ricordo dei Mondiali di ciclismo organizzati l’anno prima nella città ticinese. L’albo d’oro è dunque lungo e comprende i più grandi nomi del pedale. Il primo a essere premiato fu il belga Eddy Merckx, l’ultimo il suo connazionale Greg Van Avermaet.Tra gli altri corridori che hanno ricevuto il riconoscimentovi sono Vincenzo Nibali, Paolo Bettini, Felice Gimondi, Bernard Hinault, Francesco Moser, Gianni Bugno, Claudio Chiappucci, Peter Sagan,Fabian Cancellara, Giuseppe Saronni, Miguel Indurain, Tom Boonen, Cadel Evans (tra l’altro presente alla premiazione con Van Avermaet), Fiorenzo Magni e Rogerde Vlaeminck.