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  • La guardia di finanza sequestra dodici tonnellate di combustibile illegale

    La guardia di finanza sequestra dodici tonnellate di combustibile illegale

    Oltre 12 tonnellate di combustibile privo delle indicazioni di origine, di provenienza, delle avvertenze di sicurezza e delle composizioni merceologiche. È quanto è stato sequestrato dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como. L’intervento a Veniano.

    Il materiale – come spiegato dalle Fiamme Gialle – non riportava indicazioni fondamentali che, oltre ad attestare la conformità dei prodotti agli standard di sicurezza dell’Unione Europea e nazionali, indicano che il prodotto non sia stato fabbricato con solventi, colle o comunque sostanze che possano essere tossiche per la salute pubblica e provenienti da scarti di lavorazione industriale.

    I “Baschi Verdi” della compagnia di Como, come detto, sono intervenuti nell’ambito dei normali controlli del territorio, in una ditta di Veniano, gestita da un cittadino di nazionalità moldava. Al termine dell’attività, il responsabile è stato segnalato alla Camera di Commercio di Como-Lecco per le previste sanzioni amministrative che, in base alla normativa, oscillano da 516 euro a 25.823 euro.

  • Fucile, silenziatore e puntatore: arrestato

    Fucile, silenziatore e puntatore: arrestato

    Tutto è partito dalla visione di un video pubblicato sui social in cui un uomo incappucciato con un passamontagna, armato di coltello, squartava e sezionava dei cervi.

    Una indagine della polizia provinciale, su delega della Procura di Como, ha poi portato non solo a individuare il sospettato, ma anche a condurlo in carcere al Bassone, dove ancora si trova.

    Gli agenti, infatti, sarebbero risaliti a un 47enne residente nel comune di Gravedona ed Uniti chiedendo e ottenendo di poter perquisire l’abitazione.All’interno, sarebbero state trovate non soltanto le attrezzature utilizzate per il video, compreso il presunto passamontagna e il coltello, ma anche altro. L’uomo deteneva infatti un fucile con la matricola abrasa, un silenziatore e pure un puntatore notturno, armi detenute illegalmente che l’hanno portato direttamente al Bassone (nella foto).

    L’indagine della polizia provinciale (coordinata dal pm Simona De Salvo) non è però affatto conclusa, perché ora si cerca di ricostruire anche l’attività di quello che è sospettato essere un bracconiere. Nel frigorifero dell’abitazione perquisita, infatti, sarebbero stati trovati uccelli di ogni tipo, resti di cervo ma anche altri animali come i tassi, che tra l’altro sono specie protette.

    Il 43enne di Gravedona ed Uniti si trova come detto in carcere e nelle prossime ore verrà interrogato dal giudice delle indagini preliminari. Le manette sono scattate per il possesso dell’arma clandestina, mentre il resto è ancora in indagine.

  • Da domani si entra in Italia con il documento di localizzazione

    Da domani si entra in Italia con il documento di localizzazione

    A partire da domani per entrare in Italia non sarà sufficiente il test anticovid con esito negativo, ma bisognerà compilare anche uno specifico modulo di localizzazione. Si chiama “Passenger Locator Form” e comprende informazioni sugli itinerari, sui numeri telefonici e sugli indirizzi di permanenza in Italia dei viaggiatori. Uno strumento per il tracciamento degli spostamenti.

    La compilazione obbligatoria viene introdotta per tutte le persone in arrivo in Italia. Il documento va compilato online. Occorre collegarsi al sito Internet app.euplf.eu/#/ e seguire la procedura indicata al suo interno, registrarsi al sito creando un account personale con user e password (è necessario farlo solo la prima volta).

    Una volta inviato il modulo, il passeggero riceverà all’indirizzo e-mail indicato in fase di registrazione, il documento in formato Pdf e QRcode che dovrà mostrare direttamente dal suo smartphone (in formato digitale) all’atto dell’ingresso in Italia con qualsiasi mezzo. Il documento potrà anche essere stampato in formato cartaceo.

    Il nuovo adempimento burocratico adottato dalle autorità italiane nel quadro di provvedimenti sulla sicurezza a livello europeo non ha mancato di sollevare perplessità e polemiche oltre frontiera sulle potenziali limitazioni all’accesso. Tanto che ieri si è tornati a parlare di una zona franca dove poter transitare senza tampone e senza scartoffie aggiuntive a complicare la vita.

    Ma tutto ciò condizionerà la vita dei frontalieri? No, dicono gli esperti. «Il frontaliere a livello europeo è una categoria tutelata – si parla di un milione e mezzo di persone – perché ad alta mobilità, anche se varca la frontiera una volta la settimana. Basterà esibire il permesso di lavoro. Consideriamo poi che il Ticino garantisce cinque tamponi gratis al mese ai lavoratori frontalieri» dice Pancrazio Raimondo, segretario nazionale della Uil Frontalieri, che sottolinea come già l’Italia si muova in anticipo con queste nuove norme di tracciamento rispetto all’imminente pass anticovid europeo. E Giuseppe Augurusa, responsabile nazionale frontalieri della Cgil, aggiunge: «Fino a oggi se ci si sposta per lavoro si è esentati da tutto, quindi direi che non ci sono problemi: il frontaliere che va o torna dal lavoro è esentato dalla compilazione del modulo, se va o torna per ragioni personali no».

  • Covid: 72 vittime in Italia in 24h, mai così poche nel 2021

    (ANSA) – ROMA, 23 MAG – Sono 3.995 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 4.717. Sono invece 72 le vittime in un giorno – il livello più basso del 2021 -, mentre ieri erano state 125, ma con 24 di ricalcoli della Campania relativi agli ultimi mesi. E’ la seconda volta in questo mese di maggio che i morti in un giorno si fermano sotto quota 100. Basso anche il livello dei casi, ma i tamponi molecolari e antigenici effettuati sono stati appena 179.391, a fronte dei 286.603 di ieri. Nonostante ciò il tasso di positività è del 2,2%, in aumento rispetto all’1,6% di ieri (+0,6%). Prosegue senza sosta la discesa del numero dei pazienti in rianimazione e nei reparti Covid. In terapia intensiva ci sono 1.410 persone, in calo di 20 rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri sono stati 48 (ieri 64). Sono invece 9.161 i ricoverati con sintomi negli ospedali, 327 in meno nelle ultime 24 ore. In totale i casi dall’inizio dell’epidemia sono 4.192.183, i morti 125.225. I dimessi ed i guariti sono 3.785.866 (+6.573 rispetto a ieri), gli attualmente positivi 281.092 (-2.652). In isolamento domiciliare ci sono 270.521 persone (-2.305 rispetto a ieri). (ANSA).

  • Campione paralimpico assolto dall’accusa di truffa

    Antipatica disavventura giudiziaria (a lieto fine) per il ciclista paralimpico residente a Cantù, Fabio Anobile, medagliato mondiale e in procinto di partire per le Paralimpiadi di Tokyo. Il 27enne azzurro è stato coinvolto in una accusa di truffa che si è conclusa in queste ore con l’assoluzione «perché il fatto non costituisce reato».

    Ma andiamo con ordine, partendo dai fatti e da quello che veniva contestato all’atleta italiano.La vicenda risale al primo di febbraio del 2016, quando Anobile vende una Volkswagen Polo Gti su un sito on line a 15 mila euro. Un acquirente – oggi parte lesa – si fa avanti e inizia una trattativa. L’accordo viene trovato sui 10.400 euro e viene fatta una scrittura privata. Da questo momento però iniziano i problemi perché la macchina da subito, a dire dell’acquirente, inizia a presentare «parecchi difetti». Inoltre, i querelanti segnalano come Anobile avesse dichiarato di non aver mai fatto incidenti mente l’auto era stata danneggiata e riparata, che non erano stati fatti i tagliandi e che infine in calce all’accordo era stata posta la dicitura “venduta con garanzia”.

    Il campione paralimpico ha però sempre negato tutte queste contestazioni, scegliendo di difendersi in aula di fronte al giudice. E così, assistito dall’avvocato Massimo Guarisco, sono emersi ulteriori particolari. Il primo è che l’auto aveva sì subito un incidente, ma che questo era stato comunicato via mail agli acquirenti. Poi, gli stessi interessati all’auto l’avevano provata a lungo, senza mai evidenziare i difetti raccontati. I tagliandi erano stati regolarmente effettuati, con tanto di testimonianza del titolare della concessionaria che aveva anche evidenziato la «scrupolosità» dell’Anobile nei controlli. Infine, secondo il giudice, «non può escludersi che la scritta “venduta in garanzia” possa essere stata aggiunta in un secondo momento», visto che l’imputato ha affermato «di non ricordare la scrittura e che la stessa è in discontinuità con il corpo del testo e le firme».

    La parte offesa aveva richiesto la restituzione di ulteriori 2.500 euro. Ma in aula sono poi emersi altri particolari: il primo è che il passaggio di proprietà dell’auto era stato fatto solo a fine 2017 (quindi un anno e mezzo dopo) e solo quattro giorni prima di un nuovo passaggio di proprietà successivo a una ulteriore vendita («mi continuavano ad arrivare le multe a casa prese dalle persone che mi avevano comprato l’auto», ha testimoniato l’imputato). Il secondo, è che quella vettura per cui il prezzo di 10.400 euro era stato duramente contestato tanto da fare una denuncia-querela per truffa, è poi stata rivenduta dalle stesse presunte vittime a 11mila euro.

  • La salute, non solo un diritto ma anche un dovere

    La salute, non solo un diritto ma anche un dovere

    di Mario Guidotti

    Sapevamo che qualcuno ci sarebbe stato, immaginavamo anche nel settore sanitario, ma così tanti soggetti che si sono rifiutati di sottoporsi al vaccino anti- Covid proprio non ce li aspettavamo. Quando abbiamo letto della folta schiera di operatori sanitari solo nell’Ats insubrica, cioè la nostra, siamo saltati sulla sedia. Ma come è possibile? Dove abbiamo sbagliato nella comunicazione?

    O l’errore di fondo è mantenere la volontarietà del gesto? In autunno, quando è stato annunciato l’arrivo dei vaccini, ci immaginavamo isolate astensioni, più di natura ideologica. Già scritto dei no-vax, eccetera. Poi è sembrato che il problema fosse opposto: non avremo vaccini per tutti quelli che vogliono immunizzarsi. Comunque sia, se chi rifiuta lavora nell’àmbito sanitario, è evidente che non può più stare a contatto con le persone da curare o da accudire. Indipendentemente dalle ragioni della scelta. Se queste infatti sono di natura sanitaria, doppio motivo per essere esentati dal contatto con chi è malato o potenzialmente tale.

    Dove impegnare questi lavoratori? Ruoli amministrativi, logistica, oppure anche niente, ci sono tanti altri impieghi altrove. Veniamo poi ai restanti cittadini che non accettano la vaccinazione. Che atteggiamento tenere? Scartato l’obbligo per tutti per motivi giuridici, ma facciamo fatica a capire: devono sempre prevalere i diritti del singolo? Qualcuno si preoccupa mai dei vantaggi e delle ragioni della comunità?

    Avevamo capito che la libertà di ciascun individuo arriva fin dove inizia quella del suo prossimo e se tu, caro no-vax, infetti qualcuno che magari non ha potuto vaccinarsi per sacrosanti motivi sanitari, con conseguenze gravi o meno gravi, non eserciti un tuo diritto, ma ledi la salute di altri e, quindi, dovresti risponderne. E se anche tu stesso ti ammali, quando avresti potuto evitarlo grazie a una punturina, per favore paghi.

    Le cure, l’assistenza, tutto ciò che comporta l’accesso ai trattamenti. L’abbiamo già scritto, la salute non è solo un diritto, ma è anche un dovere di ciascuno di noi fare di tutto per mantenerla tale. E se anche non ti ammali, caro cittadino che non hai voluto immunizzarti, io Stato devo proteggere gli altri, quindi, fino a che resta il rischio Coronavirus-19, e sarà probabilmente per un po’ di anni a venire, fai il piacere di non contattare gruppi e aggregazioni sociali. Tesserino o certificazione alla mano, allo stadio, al cinema, al museo, ma anche al ristorante o in palestra, entra chi è vaccinato.

    Il discorso, badate bene, non è punitivo, ma educativo e sociale. Essere liberi vuol dire soprattutto pagare il prezzo delle proprie scelte. Se qualche insegnamento questa terribile pandemia ci ha lasciato, che ci sia anche aver capito di proteggere prima la comunità del singolo. Hanno compresso, giustamente, le nostre libertà per un anno e passa, per la sicurezza di tutti. Resti quindi l’insegnamento che le nostre scelte sono anche in funzione dei diritti degli altri, non sempre e solo dei nostri.

  • Ingressi scaglionati e mascherine, linee per centri estivi

    (ANSA) – ROMA, 22 MAG – Dal “registro di presenza” per consentire il tracciamento di eventuali contagi all’obbligo di mascherine per gestori e bambini sopra i 6 anni, dalle posate monouso agli ingressi scaglionati: sono alcune delle linee guida per la riapertura dei centri estivi contenute nell’ordinanza firmata dai ministri Roberto Speranza ed Elena Bonetti. Le regole disciplinano i centri diurni ma anche i campi estivi che prevedono il pernottamento e dovranno essere seguite da tutti gli enti che organizzano, dagli asili nido alle parrocchie, dagli enti culturali agli scout. I gestori dovranno prevedere un ‘referente Covid’ e “informare e formare” operatori e volontari. (ANSA).

  • India: allarme per ‘fungo nero’ , ha tasso mortalità del 50%

    (ANSA) – ROMA, 22 MAG – Le autorità sanitarie indiane sono in allarme per un aumento significativo nel paese di casi mortali di “funghi neri”, un’infezione rara chiamata mucormicosi, che ha un tasso di mortalità del 50 per cento, e pertanto gli stati indiani interessati dovrebbero dichiarare che si tratta di una epidemia. Negli ultimi mesi, l’India ha registrato migliaia di casi che hanno colpito pazienti con Covid-19, guariti e in recupero e ieri, riferisce Bbc News online, il segretario del ministero della Salute Lav Agarwal ha scritto ai 29 stati dell’India per chiedere loro di dichiararla un’epidemia. In tal modo, il ministero sarà in grado di monitorare più da vicino ciò che sta accadendo in ogni stato e consentire una migliore integrazione del trattamento. Secondo i medici, gli ammalati di diabete che assumono steroidi sono i più esposti al rischio di contrarre il fungo: gli steroidi hanno infatti come effetto collaterale l’abbassamento del sistema immunitario, già alterato dalla presenza del virus. Nei pazienti col sistema immunitario depresso il fungo si fa strada più facilmente, da ferite, dal naso e dagli occhi, fino ai polmoni e al cervello. Per evitare che il fungo attacchi il cervello, sono spesso necessarie operazioni invasive, che prevedono la rimozione dei tessuti necrotici dal cavo orale e anche degli occhi. L’India ha finora registrato oltre 26 milioni di casi di Covid 19 e quasi 300 mila morti ed è attualmente alle prese con una seconda violenta ondata di infezioni. (ANSA).

  • Il terzo settore cresce nonostante il Covid, +25% in 10 anni

    (ANSA) – ROMA, 22 MAG – Il ruolo del non profit cresce in Italia, anche durante la pandemia. Un universo che conta 375.000 istituzioni tra associazioni, fondazioni e cooperative sociali, in aumento del 25% rispetto a 10 anni fa. Gli italiani che partecipano ad attività associative sono 10,5 milioni, vale a dire 1 su 5 tra chi ha più di 14 anni. Gli italiani che lo sostengono con contributi sono 6,7 milioni, il 13% degli over 14. Il valore della produzione è stimato in 80 miliardi di euro e sfiora il 5% del Prodotto interno lordo. Gli addetti sono 900.000 (70% donne), ai quali si aggiungono 4 milioni di volontari. E’ quanto emerge da una ricerca condotta da Cnel, Fondazione Astrid e Fondazione per la Sussidiarietà, in occasione della presentazione del volume “Una società di persone? I corpi intermedi nella democrazia di oggi e di domani”, in programma venerdì prossimo. (ANSA).

  • Gattuso, c’è la firma: «Per me è il massimo»

    Giacomo Gattuso confermato alla guida del Como con un contratto firmato fino al mese di giugno del 2023. Un accordo che era stato annunciato fin dalla vigilia della gara di Supercoppa con la Ternana, esattamente una settimana fa, e che ora è stato suggellato ufficialmente.

    «Per me è semplicemente il massimo – ha commentato Gattuso – ringrazio veramente il direttore Ludi, la società e tutti i miei ragazzi che ogni giorno ci hanno messo l’anima per raggiungere l’obiettivo Serie B. Continuerò giorno dopo giorno a lavorare senza sosta, abbiamo subito una grande sfida di fronte a noi, ma sono sicuro che con la forza della società e di questi ragazzi riusciremo a raggiungerlo».

    Nato a Como il 14 giugno del 1968, Giacomo Gattuso è cresciuto come calciatore nel vivaio del club lariano, nella scuola di Mino Favini. Ha militato nella squadra della sua città – di cui è stato anche capitano – tra il 1989 e il 1995 e tra il 1997 e il 1999. Oltre che con gli azzurri, ha giocato anche con Salernitana, Saronno, Spal, Catania e Novara. Ha chiuso la carriera agonistica nel campionato 2001-2002 alla Canzese, in cui poi ha esordito come allenatore ed è rimasto nel club del triangolo lariano fino al 2004, quando è andato al Novara. I piemontesi condannarono i lariani alla C2, ma nel cuore dei tifosi è rimasto il suo saluto in lacrime sotto la curva al termine dell’incontro.Nel torneo 2005-2006 Gattuso è stato chiamato quale tecnico degli azzurri, voluto dall’allora presidente Giangerolamo Barzaghi.Poi, dal 2007 al 2020, la lunga esperienza al Novara fino alla scorsa estate, con il ritorno sul Lario, la sostituzione a campionato in corso di Marco Banchini e la conquista della B.

    E a proposito del torneo Cadetto, le semifinali dei playoff per la A hanno rivelato i nomi di ulteriori due interlocutrici dei lariani nel prossimo campionato. La sorpresa è l’eliminazione del Monza ad opera del Cittadella. Dopo il match d’andata terminato 3-0 a favore dei veneti, i brianzoli in casa hanno vinto per 2-0 e per un soffio non sono riusciti a ribaltare la situazione a loro favore.Tornerà anche un match visto negli anni ’80 in serie A, quello contro il Lecce, che è stato eliminato dal Venezia (1-0 per i lagunari all’andata, 1-1 nella seconda partita).Con il Benevento che si è aggiunto alle altre retrocesse dalla A, Parma e Crotone, la serie B 2021-2022 è quasi completamente delineata con tre derby lombardi: oltre a quello con il Monza ci saranno la sfide con il Brescia e la Cremonese. Le altre formazioni, oltre a quelle citate, saranno Ascoli, Chievo Verona, Frosinone, Pisa, Pordenone, Reggina, Spal, Vicenza e una che salirà dai playoff dalla serie C.

    A queste vanno aggiunte, oltre al Como, le altre due promosse dalla Lega Pro, il Perugia e la Ternana, che proprio oggi alle 15 si affrontano nel match che va a chiudere la Supercoppa, torneo a tre a cui hanno preso parte i lariani di mister Gattuso, che non hanno alcuna possibilità di vincere dopo le due sconfitte con i “grifoni” (2-1 allo stadio Curi) e sette giorni fa con i rossoverdi al Sinigaglia (0-3).