Categoria: Cronaca

  • L’incendio alla discarica di Mariano Comense: il filmato

    L’incendio alla discarica di Mariano Comense: il filmato

    Vigili del fuoco impegnati per spegnere le fiamme che si sono scatenate nella discarica di rifiuti di Mariano Comense. Il filmato con le immagini del denso fumo che si sta alzando verso il cielo.

  • Liquidatore di un centro benessere scompare con i soldi della cassa

    Liquidatore di un centro benessere scompare con i soldi della cassa

    Era stato incaricato di fare il liquidatore di un centro benessere della periferia di Como. Nel corso del mandato, tuttavia, si sarebbe intascato decine di migliaia di euro – 20mila in contanti del saldo cassa, più tre assegni bancari – prima di scomparire nel nulla ed essere, ancora oggi (era il 2016), irreperibile.Si è aperto ieri mattina in tribunale a Como il processo a un 49enne di Cavallasca assistito dall’avvocato Oscar Romolo Fumagalli. L’accusa è quella di appropriazione indebita. Al liquidatore viene contestato anche l’aver pagato sette clienti con assegni scoperti (per un totale di oltre 12mila euro) dopo aver falsamente denunciato lo smaltimento dei libretti. Questa, almeno, è la tesi dell’accusa. Ieri sono sfilati i primi testimoni. L’udienza è poi stata rinviata al mese di giugno quando dovrebbero arrivare sia le richieste del pm, sia l’eventuale sentenza.

  • Lutto nel motociclismo per la scomparsa di Jacopo Pontiggia dopo un incidente sulla pista di Ceriano Laghetto

    Lutto nel motociclismo per la scomparsa di Jacopo Pontiggia dopo un incidente sulla pista di Ceriano Laghetto

    Lutto nel mondo del motociclismo e a Tavernerio per la scomparsa di Jacopo Pontiggia, pilota del Moto Club Intimiano, scomparso dopo un incidente avvenuto sabato scorso sulla pista di Ceriano Laghetto. Pontiggia aveva 31 anni e risiedeva a Tavernerio. Subito dopo l’incidente lo sfortunato centauro era stato portato all’ospedale Niguarda di Milano, dove ieri mattina è avvenuto il decesso. Troppo gravi i traumi riportati. Tra le manifestazioni di cordoglio per la scomparsa del pilota, che correva con il numero 907, quella di Ivan Bidorini, presidente del comitato regionale della Federazione e di Sergio Paparelli, presidente del Moto Club Intimiano.

    Ancora da chiarire la dinamica della caduta fatale. Tra le ipotesi quella di un guasto meccanico alla moto, ma gli accertamenti sono ancora in corso. Sabato pomeriggio, Jacopo si stava allenando su una pista che conosceva benissimo, in vista dell’avvio della stagione delle competizioni. La caduta sarebbe avvenuta dopo un salto, ma la dinamica è appunto ancora da chiarire. Uno schianto violento, nel quale il centauro ha riportato ferite e traumi gravissimi. Per i soccorsi è intervenuto anche l’elicottero del 118, che ha trasportato il 31enne all’ospedale Niguarda, dove è stato ricoverato in condizioni disperate e dove è purtroppo morto nonostante i tentativi dei medici di salvargli la vita.

    Domani pomeriggio alle 15, nella chiesa dello Spirito Santo di Lipomo, familiari e amici daranno l’ultimo addio a Jacopo Pontiggia. Il rito funebre sarà preceduto alle 14.30 dalla recita del rosario.

  • Fingono disgrazie e sventure per raggirare un prete. Nei guai una coppia

    Fingono disgrazie e sventure per raggirare un prete. Nei guai una coppia

    Fingevano disgrazie e sventure di ogni tipo, il tutto per raccogliere qualche soldo – mai più di 20 euro – dalle persone che avvicinavano. Tutto era ovviamente inventato, ma confidavano sul fatto che, trattandosi di somme per nulla consistenti, nessuno si sarebbe rivalso su di loro.

    I carabinieri della stazione di Dongo, invece, li hanno controllati e poi denunciati per i tentativi di truffa. Si tratta di un 57enne di Varese e di una 55enne originaria di Messina.

    L’ultima vittima della coppia è stato un prete dell’Altolago, avvicinato dalla coppia che non conosceva cui avrebbe consegnato proprio 20 euro. Le indagini proseguono per ricostruire il giro dei due sospettati.

  • La rotatoria costerà 20mila euro. Piazza San Rocco pronta al cambio

    La rotatoria costerà 20mila euro. Piazza San Rocco pronta al cambio

    La rotonda di piazza San Rocco costerà 20mila euro. Una cifra molto contenuta «proprio perché si tratterà di un’opera dal carattere provvisorio e dunque adotteremo solo alcuni accorgimenti utili a realizzare un’opera poi facilmente rimuovibile dopo la fase sperimentale che rappresenterà un passaggio determinante per capire l’efficacia dell’infrastruttura». L’assessore alla Mobilità del Comune di Como, Vincenzo Bella fornisce alcuni dettagli aggiuntivi sul rondò di San Rocco che ha ottenuto il via libera nell’ultima seduta di giunta e che vedrà la luce entro l’estate. «Ovviamente non ci affideremo a ditte esterne ma tutti gli interventi, dal rifacimento – in base alle nuove esigenze – della segnaletica orizzontale e verticale saranno affidati alle ditte che già oggi curano le strade per il Comune di Como. Così come sempre a loro sarà affidato il compito di tracciare e mettere in essere la rotonda», spiega l’assessore Bella che inoltre aggiunge come stia procedendo parallelamente anche il percorso per arrivare quanto prima alla redazione del nuovo piano del Traffico. Soddisfatto per la rotonda di piazza San Rocco, il presidente di Acus Mario Lavatelli. «Tutto è nato da uno studio di fattibilità realizzato da un nostro iscritto Giancarlo Casartelli. Lavoro che si è poi arricchito dei contributi dell’urbanista Giuseppe Tettamanti e del compianto ex assessore provinciale Pietro Cinquesanti – dice Lavatelli – è un intervento valido sia per la viabilità che così sarà più fluida che per la sicurezza di quanti arrivano da via Albricci, snodo che crea situazioni di pericolo. Adesso, parallelamente alla necessità del piano del Traffico, per il quale siamo stati interpellati dall’assessore Bella, bisognerebbe magari iniziare a rivolgere lo sguardo anche verso altri punti sensibili della rete stradale cittadina. Primo su tutti, ad esempio, l’immissione molto pericolosa in via Giulio Cesare da via Morazzone dove si vede poco e gli automobilisti spesso compiono infrazione, tagliando di netto la strada, per imboccare il piccolo raccordo che permette di tornare indietro. O la situazione sull’Oltrecolle».

  • Esuli istriani, incontro a Lurago con il tributo a Sergio Endrigo

    Esuli istriani, incontro a Lurago con il tributo a Sergio Endrigo

    il 7 febbraio alle 21 nella sala consiliare di Lurago d’Erba in occasione delGiorno del Ricordo 2019l’amministrazione comunale, in collaborazione con l’Istituto di Storia Contemporanea“Pier Amato Perretta”, organizza una serata dedicata alle vicende degli esuli istriani a Como con la partecipazione della ricercatrice Marinella Fasani che illusterà le vicende degli esuli istriani a Como, e Patrizia Di Giuseppe. Tra le testimonianze, anche la canzone “1947” di Sergio Endrigo, nativo di Pola, e “Magazzino 18” di Simone Cristicchi. Ingresso libero.

  • Cassonetti non autorizzati e abiti rivenduti in Senegal: denunciato 40enne

    Cassonetti non autorizzati e abiti rivenduti in Senegal: denunciato 40enne

    Prelevava abiti di ogni tipo, destinati dai cittadini a fini solidali e umanitari, da due cassonetti che erano stati piazzati senza tuttavia avere le dovute autorizzazioni. Indumenti che poi caricava su un furgone e che stoccava in due armadi metallici che teneva in un garage di Limbiate. Il tutto in attesa di spedire la merce in Senegal per essere rivenduta.

    La polizia locale di Cantù, da mesi lavorava al caso. Da quando cioè erano giunte segnalazioni di cittadini su uno strano giro di recupero di indumenti che ruotava attorno in particolar modo ad un cassonetto in via Milano a Cantù. Oggi gli agenti sono passati al contrattacco, fermando un sospettato mentre era intento a recuperare abiti per caricarli sul suo furgone.

    Si tratta di un italiano 40enne di origini senegalesi, residente appunto a Limbiate dove aveva il garage in cui stoccava la merce. Il furgone bianco che stava utilizzando per il trasporto è stato posto sotto sequestro come pure i due armadi. L’uomo invece è stato denunciato alla procura della repubblica con l’ipotesi di reato di traffico illecito di rifiuti non pericolosi.

    L’uomo fermato e denunciato avrebbe detto di prelevare gli indumenti da due cassonetti, da quello monitorato di via Milano e da un secondo posto in via Fossano, sempre a Cantù.

  • I nodi del 2019: Giardini a lago

    I nodi del 2019: Giardini a lago

    Il 2019 è l’anno del restyling dei giardini a lago. Della progettazione definitiva, del bando e dell’avvio dei lavori (non prima dell’autunno) che si chiuderanno nel 2020. Un passaggio molto atteso dai comaschi, stanchi di vedere il loro polmone verde che si affaccia direttamente sul primo bacino, in preda al degrado urbano e sociale. Il progetto dei giardini a lago non esaurisce però la questione della zona stadio. Difficile pensare alla riqualificazione del vecchio Sinigaglia, senza una squadra che veleggi in campionati professionistici. Lo stadio di Como, nella posizione più bella del mondo, a pochi metri dal lago, rischia così di rimanere un problema irrisolto. La Città di Volta, che continua a dare natali anche a grandi sportivi, rimane un luogo con poche e vecchie strutture in cui praticare sport. Emblematico il caso del palasport di Muggiò e di troppi passaggi a vuoto negli ultimi anni.

    10. Continua…

  • Caporalato nel Comasco, utilizzato un magazzino di Locate: sette nei guai

    Operazione della polizia di Cremona contro un’organizzazione criminale che, secondo l’accusa, sfruttava i migranti per la raccolta di abiti usati che venivano poi distribuiti nei mercati del Nord Africa. La banda operava anche in provincia di Como oltre che a Cremona, Bergamo e Reggio Emilia.Gli agenti hanno individuato un magazzino a Locate Varesino nel quale venivano stoccati grossi carichi di vestiti, che venivano poi inviati a Genova e imbarcati sulle navi per Tunisi. Le indagini della polizia di Cremona, condotte tra aprile e novembre 2018, hanno permesso di accertare che i migranti venivano pagati 3 euro l’ora e costretti a lavorare in condizioni degradanti e in assenza di qualsiasi rispetto delle norme in materia di sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro.L’operazione, denominata “stracci d’oro” ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette persone, un italiano e sei nordafricani, accusati a vario titolo di aver reclutato e sfruttato manodopera irregolare, un reato noto appunto come caporalato.L’indagine è partita da un tragico incidente costato la vita a due stranieri trasportati nel cassone di un camion. È emerso che il mezzo veniva utilizzato per portare numerosi richiedenti asilo che venivano impiegati nella raccolta di indumenti. Gli agenti della squadra mobile di Cremona hanno scoperto l’esistenza di una rete che reclutava richiedenti asilo e immigrati irregolari, costretti poi a lavorare in condizioni definite «disumane» dagli inquirenti, per 3 euro l’ora. Almeno una trentina gli immigrati che sarebbero stati impiegati in questa attività. Dalle ricostruzioni fatte dagli uomini della squadra mobile emerge che gli abiti venivano acquistati per 30 centesimi al chilo e rivenduti ad un prezzo fino a 40 volte superiore sui mercati del Nord Africa, garantendo all’organizzazione un guadagno di circa 150mila euro a container, con due spedizioni alla settimana. Dei destinatari dell’ordinanza, tre sono in carcere, l’italiano è ai domiciliari, uno è sottoposto all’obbligo di dimora e due sono ricercati.

  • Dalla battaglia con le palle di neve alla lite. Al Giovio arrivano ambulanza e polizia

    Dalla battaglia con le palle di neve alla lite. Al Giovio arrivano ambulanza e polizia

    Altro che magia della neve. I protagonisti di questo fatto di cronaca se le sono date di santa ragione. Nulla a che vedere con il film d’animazione “Snowtime!” di Jean-François Pouliot. Al liceo Giovio di via Pasquale Paoli, a Camerlata, ieri mattina sono dovuti arrivare polizia e un’ambulanza per chiudere la più classica delle battaglie a palle di neve scattata durante l’intervallo. Un gruppetto di ragazzi sarebbero usciti in cortile durante l’intervallo iniziando a giocare con la neve. Uno studente, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe colpito in faccia un compagno, forse per sbaglio. La reazione è stata però un pugno in faccia al presunto lanciatore e l’intervento di un terzo ragazzo, un amico dello studente colpito, che ha sferrato a sua volta un pugno sul naso al compagno che per primo aveva reagito. Al Giovio è stata chiamata l’ambulanza per soccorrere uno degli studenti feriti, un 18enne, e la polizia per riportare la calma e ricostruire la dinamica del gioco degenerato.