A Como manca una visione d’insieme, una progettualità capace di coinvolgere diversi settori e di guardare al futuro della città. È il monito che proviene dal mondo dell’architettura comasco.La riqualificazione degli spazi pubblici attorno allo stadio Sinigaglia, un’area caratterizzata dalla presenza di importanti monumenti del Razionalismo italiano, è il tema attorno al quale ruota la prima edizione della “Lake Como Summer School”.Il workshop estivo, che si svolge a Villa Olmo fino al prossimo 1° agosto, è rivolto agli studenti di architettura provenienti da università italiane e straniere, organizzato da Polo di Mantova del Politecnico di Milano, assieme alle università di architettura di Lione e di Vienna.«Como, lo sappiamo, ha enormi anzi eccezionali potenzialità. Ci sono zone della nostra città e quella dello stazio è una delle principali – ha spiegato ieri mattina il presidente dell’Ordine degli Architetti di Como, Michele Pierpaoli – che decisamente meritano un nuovo progetto, un globale ridisegno in maniera da rendere compiuto e davvero pienamente vivibile e fruibile uno spazio come quello del Sinigaglia assolutamente vitale per la città di Como».L’idea di trasformare lo spazio attorno allo stadio Sinigaglia da luogo sostanzialmente di transito a luogo di sosta è tra le mission del laboratorio di quest’anno.L’architetto Matteo Moscatelli spiega la filosofia dell’approccio in questo gruppo di ricerca internazionale: «L’area è di fatto un museo a cielo aperto e quindi ogni intervento deve tener conto dell’importanza e del valore di questi edifici. L’area ha un fortissimo valore storico come il Nocovomum, la Canottieri e l’hangar è un aspetto fondamentale».
Categoria: Cultura e spettacoli
-
De Sfroos, prosegue il tour estivo
Prosegue il tour estivo di Davide Van De Sfroos. A
differenza del tour teatrale, il live estivo del cantautore comasco ha una
veste più coinvolgente per far ballare e cantare il pubblico. Lo spettacolo,
infatti, sarà arricchito da nuovi strumenti e suoni, in particolare dal basso e
dalla fisarmonica, che regaleranno ai brani più famosi del suo repertorio delle
sfumature nuove. Affiancano sul palco Davide Van De Sfroos i
musicisti Angapiemage Galliano Persico (violino, tamburello, cori), Riccardo
Luppi (sax tenore e soprano, flauto traverso), Paolo Cazzaniga (chitarra
elettrica e acustica, cori) e Francesco D’Auria (batteria,
percussioni, tamburi a cornice, hang), Alessandro De Simoni (Fisarmonica), Simone
Prina (basso).Il tour tocca mercoledì 31 luglio Piazza del Sole a Bellinzona, sabato 3 agosto il festival “Dallo Sciamano allo Showman” a Edolo nel Bresciano e domenica 4 agosto il “Rock ‘n Beer Fest” a Valledoria nel Sassarese per poi proseguire fino a settembre.
-
Gaber e Jannacci “pirateschi” con Annoni alla Como Nuoto
Omaggio a due miti della canzone d’autore e del teatro italiani sul Lago di Como. Alla Como Nuoto di viale Geno arriva domani lo spettacolo “Jaga Pirates”, evento in forma di concerto che ricorda Giorgio Gaber e Enzo Jannacci. I due mattatori attendono il pubblico in un limbo senza tempo e senza luogo tra canzoni, battute e pagine di cabaret, a loro volta ispirate da quel mitico film di John Landis del 1980 che fuBlues Brotherscon Dan Ayckroyd e John Belushi, divenuto un vero classico del cinema.Aperitivo con “Barbecue Pirata” dalle 19, spettacolo alle 21. Prenotatazioni al numero 031.30.34.66. In scena sarà la “Compagnia del Cipresso” in cui milita l’attore lariano Stefano Annoni che recita insieme con Luca Rodella, mentre le musiche sono eseguite da Roberto Dibitonto, Francesco Marchetti e Diego Paul Galtieri.Così Annoni introduce l’evento: «In un limbo, circondati da strumenti e musicisti, due anime attendono l’arrivo di una risposta. Forse per scherzo del destino o forse per un disegno preciso i due, amici meravigliosi in vita, si trovano costretti ad ammazzare il tempo eterno a suon di canzoni. Ecco il senso del nostro omaggio ai grandi Gaber e Jannacci che qui, comportandosi come i personaggi del Godot di Beckett, battibeccano nostalgici su quanto amara ma anche gioiosa sia stata la vita. Tutto ciò attraverso i versi più poetici, arrabbiati e buffi delle loro canzoni».Riascolteremo così brani classici del loro repertorio come “Io se fossi Dio” (Gaber), “ Ho visto un re” (Dario Fo – Paolo Ciarchi), “Lo shampoo” (Gaber) e “Vengo anch’io” (Jannacci).
-
Como celebra il cammino per Santiago
Venerdì 2 agosto l’associazione culturale Iubilantes propone, a Como, il suo tradizionale speciale “cammin breve” dedicato al Santo di Compostela nella ricorrenza della sua festa. Con qualche giorno di ritardo, ma in tempo utile per festeggiare non solo Giacomo, santo dei pellegrini, ma anche il soldato romano Carpoforo, martire del primo cristianesimo comense. Il “cammin breve” 2019 sarà una piacevole passeggiata serale dalla antica chiesa di S. Giacomo in Como (accanto al Duomo) alla ancora più antica basilica di San Carpoforo. Un viaggio a ritroso nel tempo, sull’asse storico della Via Francigena Renana. Ricordando (o sognando) Santiago, e per ricordare che anche da qui, per secoli, sono passati pellegrini romei e jacopei. E, come si conviene ai pellegrini, la passeggiata si concluderà con una cena in compagnia in ostello: la antica Cascina fortificata Respaù, al termine della salita della via Santa Brigida e Respaù, alle falde del Baradello.
Il ritrovo è alle ore 18 davanti alla chiesa di S. Giacomo, con visita e approfondimenti. Si proseguirà per S. Abbondio, S. Lazzaro, S. Carpoforo, con visita speciale alla Basilica. Ripresa del cammino verso Camerlata (chiesa vecchia e chiesa nuova di S. Brigida) e salita alla Cascina Respaù per la cena finale. Percorso: urbano, con tratti asfaltati (per lo più su strade secondarie), erbosi, acciottolati. Lunghezza: circa 3 km. Tratti in salita: Via Rimoldi, Via Brenta; via S. Brigida e Respaù. La difficoltà è turistica. Sono obbligatorie scarpe comode e torcia elettrica. I trasporti saranno autogestiti. Il contributo di partecipazione (da versare in loco) è di 5 euro assicurazione più kit info). Gratis per i minori (accompagnati). Cena in ostello: a menù libero, da pagare in loco. Indispensabile la prenotazione. Il cammino sarà accompagnato e illustrato da volontari Iubilantes. Per informazioni e prenotazioni (entro 25 luglio): Iubilantes, tel. 031.279684, cell. 347.7418614; e-mailiubilantes@iubilantes.it; sito internetwww.iubilantes.eu.
-
Gli studenti dell’Insubria si gemellano con la Russia
«Insubria goes to Russia»: con questa scritta su una sgargiante t-shirt rossa che esprime tutta la loro energia,venti tra i migliori studentidell’Università dell’Insubria stanno per partire per il più esteso Stato del globo, accompagnati daGiorgio Zamperetti, docente di Diritto commerciale e delegato del rettore all’internazionalizzazione. Un viaggio di dieci giorni tra Mosca e San Pietroburgo, dal 24 luglio, con l’obiettivo di consentire ai ragazzi unapproccio non convenzionalecon la vita, la cultura, la storia e l’arte del Paese degli Zar: sono infatti in programma incontri in contesti di primo piano, istituzionali e diplomatici, che possono fornire contatti professionali utili per l’ateneo e i
futuri laureati.Gli studenti, vincitori di unaborsa di studio, sono di Varese e Como e frequentanovari corsi di laureatra cui Giurisprudenza, Medicina, Economia, ma anche Comunicazione, Mediazione linguistica e Ingegneria ambientale. La missione si inquadra in unformat di successo, che ha visto esperienze analoghe svolgersi negli anni scorsi in Giappone, Stati Uniti e Cina.
Ilrettore Angelo Tagliabueha incontrato la delegazione prima della partenza: «Ragazzi, i vostri sorrisi sono i migliori biglietti da visita per l’ateneo. La curiosità positiva che emanate è quella che porta aconoscere il mondo, a fare esperienze che i social non possono offrire. Ragionate sempre con la vostra testa e sappiate poi confrontarvi con gli altri, perché la squadra è vincente e non il singolo».
DiceGiorgio Zamperetti, ideatore del format: «Saranno gli studenti a guidare me. Sono loro i nostri migliori ambasciatori: con la loro vitalità sapranno trasmettere l’immagine di un ateneo dinamico e internazionale. Il nostroroadshowsi tradurrà in contatti e occasioni di alto profilo; i neodiplomati che stanno scegliendo in questi giorni a quale corso di laurea iscriversi dovrebbero riflettere attentamente: opportunità del genere, a quanto mi consta, non le offre nessun
altro».Interviene anche ilconsole italiano a San Pietroburgo Alessandro Monti: «Siamo lieti di propiziare la bella iniziativa dell’Università dell’Insubria, un ateneo in crescita che testimonia l’eccellenza delle istituzioni accademiche italiane».
AMoscala rappresentanza dell’Insubria sarà accolta all’Ambasciata d’Italiadal ministro plenipotenziario Guido De Sanctis, che condurrà un focus sulle relazioni politico-economiche della Russia con l’Italia e gli altri Paesi dell’Unione Europea: temi delicati e cruciali dello scenario geopolitico, venuti alla ribalta con la recente
visita di Putin a Roma. Contatti interessanti si svilupperanno nell’incontro con l’associazione delleimprese italiane in Russia(Gim Unimpresa), che raduna entità del calibro di Pirelli, Luxottica e Banca Intesa ma anche aziende di media dimensione, che tra le steppe hanno saputo conquistare spazi importanti attraverso il Made in Italy.I giuristi del gruppo raccoglieranno poi stimoli e forse opportunità distagesincontrando gliavvocati di Atkp, una primarialaw firmche assiste imprese italiane e russe in complesse operazioni transnazionali, mentre gli studenti di economia – tra i quali due di madrelingua russa – si confronteranno con ilcase historydiOasis Groupdella famiglia Quaia, una azienda friulana nel campo dell’arredamento che, partita da una dimensione artigianale un secolo fa, ha saputo internazionalizzarsi grazie al dinamismo della quarta generazione.
Non mancheranno momenti culturali e accademici: dopo una visita asegrete stanze del Cremlinonormalmente non accessibili al pubblico, il menù moscovita si chiuderà con un incontro all’Università Statale per le Relazioni Internazionali (Mgimo), un ateneo da cui usciva lanomenklaturasovietica e che oggi sforna futuri ministri e diplomatici.
A quel punto, un treno ad alta velocità condurrà i giovani nella splendidaSan Pietroburgo, progettata da architetti italiani nel ‘700, dove saranno accolti dal console generale Alessandro Monti e da Maria Lucia Carnevale, delegata per i rapporti con le università, e dove li attendono l’inaugurazione di una mostra all’Accademia
delle Belle Arti, un incontro all’Istituto Italiano di Cultura e, naturalmente, la visita al museo dell’Hermitage nel celebre Palazzo d’Inverno.A San Pietroburgo Zamperetti siglerà anche due importanti accordi per collaborazioni scientifiche e scambi di docenti e studenti: con laNorth-Western State Medical Universitye con laState University of Economics,punte di diamante nei campi della medicina e dell’economia.
-
Il festival di Bellagio fa suonare il cinema
IlFestival di Bellagio e del lago di Comomercoledì 31 luglio alle 21 dà appuntamento a Civenna di Bellagio, al Cine Teatro Grigna, per sentire la voce profonda deLa Piovrache Edoardo Bencivenga realizzò nel 1919. “Magnifica l’interpretazione di tutti gli attori, a partire dall’indimenticabile diva Francesca Bertini, con Amleto Novelli, Livio Pavanelli, Giovanni Schettini. Francesca Bertini, rivive in questa Piovra i suoi tempi più belli. Una storia toccante, quella di una donna tormentata, che affronta le gelosie del suo uomo e la follia del suo amare, trovando un modo per essere pienamente se stessa in tutto il suo vivere e “sopravvivere””, racconta la direttrice artistica Rossella Spinosa. A chiudere questo raffinato trittico, ecco, il 6 agosto alle 21, all’Auditorium di Esino Lario, sono le musiche che Spinosa ha pensato per La Serpe che Roberto Roberti realizzò sempre negli anni venti, plasmandolo sulla bellezza fatale di Francesca Bertini. “Incentrato sulla figura di Nayda, donna fatale e crudele, è un classico del cinema muto italiano dalla trama complessa”, spiega ancora la direttrice del Festival. Tutto ruota intorno alla vicenda del compositore Mario Sirchi, accusato ingiustamente di omicidio, e della sua fidanzata Adonella che scopre di avere una sorella segreta: Nayda. “Un film rimusicato grazie alla Cineteca Nazionale di Roma che ha rappresentato un’ulteriore occasione per conoscere in profondità la grande diva, attrice e donna, Francesca Bertini”, chiosa Spinosa.
Il Cinema diventa così protagonista del Festival grazie all’esclusivo lavoro che Rossella Spinosa ha dedicato negli anni alla sonorizzazione di oltre 90 pellicole, fra cui alcuni dei più celebri “muti” d’autore, da Buster Keaton, ai lavori di Gabriele D’Annunzio, a quelli per Libro cuore e alle pellicole con Rodolfo Valentino. Si tratta di pellicole che stanno per compiere il secolo di storia e che, tanto più se valorizzate con la musica, sono ancora attualissime per le emozioni che sanno trasmettere. Spinosa ha dato voce a chi non ne aveva, amplificando l’emozione di questi film. “Penso che la sonorizzazione del cinema muto, su pellicole che hanno superato anche il secolo di vita, sia un’ attività compositiva molto diversa dall’accompagnamento musicale – spiega Spinosa – : per me è un lavoro di ricerca e di alto stimolo culturale, in cui cerco di commentare l’immagine, di dare un rilievo psicologico ai personaggi, sostituendo la musica alla mancanza di dialogo della pellicola, costruendo le parole dei personaggi, le loro espressioni”. Il linguaggio travalica i confini del tempo e, conclude la compositrice milanese “attinge a tutte le diverse tecniche compositive, dalle più tradizionali alle più sperimentali”. Per informazioni e dettagli sui programmi: www.bellagiofestival.com.
-
Architettura, Lario protagonista internazionale con la “Lake Como Summer School”
La prima edizione dellaLake Como Summer Schoolsi tiene a Como dal 22 luglio al 1° agosto. Il workshop estivo rivolto agli studenti di architettura provenienti da università italiane e straniere è organizzata da Polo di Mantova del Politecnico di Milano, École Nationale Supérieure d’Architecture de Lyon (ENSA Lione), Technische Universität Wien- (TU di Vienna) in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Como che ha sede nel Novocomum di Giuseppe Terragni in via Sinigaglia, con il patrocinio del Comune di Como e il contributo di Fondazione Volta.
L’iniziativa rivolta agli studenti di
architettura provenienti da università italiane e straniere ha
l’obiettivo di elaborare strumenti pratici e teorici per la
progettazione in un contesto storico. Il tema affrontato è la
riqualificazione degli spazi aperti intorno allo stadio Sinigaglia,
un’area caratterizzata dalla presenza di importanti monumenti
del Razionalismo italiano tra cui il Novocomum, Casa Giuliani
Frigerio e il Monumento ai Caduti di Giuseppe Terragni. Le attività
programmate consisteranno in una serie di lezioni e
presentazioni, visite guidate a Como e Milano, discussioni collettive
con gli insegnanti dei tre atenei coinvolti ( Polo di Mantova del
politecnico di Milano, Ensa Lione, TU Vienna) e con i docenti e
architetti invitati.“L’iniziativa, patrocinata dal Como di Como,- commenta Carola
Gentilini, assessore comunale alla Cultura- rientra favorevolmente
nelle iniziative di promozione del patrimonio architettonico della
città. Personalmente sono molto felice della nascita di questa
collaborazione con il Politecnico di Milano – Polo di Mantova, fra
l’altro cattedra Unesco. Per esperienza, i workshop di progettazione
in situ sono uno strumento estremamente interessante di ricerca che
possono generare momenti importanti di riflessione da condividere”.“È bello che gli studenti nel workshop –
osserva Michele Pierpaoli, presidente dell’Ordine degli Architetti
di Como – affrontino il tema dell’area stadio a Como che
rappresenta uno snodo fondamentale per la città. Lake Como Summer
School rilancia la sfida di aprirsi al mondo per svolgere un ruolo
nel dibattito sull’architettura del presente oltre che del
passato”.“Un’occasione di incontro e scambio
culturale – sottolinea Matteo Moscatelli, coordinatore scientifico
del workshop – fra tre importanti scuole di architettura
di livello internazionale, un’opportunità di
conoscenza diretta del grande valore dell’architettura del
Razionalismo lariano e un momento di riflessione sul progetto dello
spazio pubblico nella città contemporanea”.La cerimonia d’apertura è prevista a Como
lunedì 22 luglio, alle ore 10.00, alla sede dell’Ordine degli
Architetti PPC di Como presso il Novocomum( viale G sinigaglia 1). Le
lectures avranno luogo nella suggestiva cornice di Villa Olmo a Como.
Le visite guidate sono in programma a Como, in città, all’Archivio
Terragni (Como), all’Archivio Cattaneo(Cernobbio), alle case
d’artista di Lingeri(Isola Comacina), e a Milano. -
Crevenna ricorda Leonardo con la festa di Santa Maria Maddalena
L’annuale
incontro per la celebrazione di Santa Maria Maddalena patrono della
parrocchia di Crevenna, quest’anno assume un carattere ancor più
particolare per ricordare i 500 anni dalla morte di Leonardo.Per questo gli amici del presepe e il gruppo parrocchiale hanno lavorato per esporre anche in questa occasione le statue che riproducono fedelmente l’ultima cena leonardesca, con l’aggiunta di una novità del tutto particolare. Una ulteriore riproduzione basata sul suo dipinto leonardesco più famoso ed ammirato al mondo.
Con
l’abituale metodo della costruzione in cartapesta successivamente
decorata, gli amici di Crevenna esporranno la riproduzione della
Gioconda e dello stesso maestro Leonardo attraverso un’unica
“statua” recante i due volti in fronti contrapposti.L’opera è esposta fino a domani accanto alla riproduzione dell’ultima cena nello storico cortile conosciuto col nome de “la curt da Giuan da Baita” sita nei pressi di Villa Ceriani (ex San Giuseppe) dove si potranno visitare e ammirare le particolari sculture di questi maestri artigiani che hanno lavorato molto con Angelo Garofoli nei locali messi a disposizione dallo stesso.
Particolare
la riproduzione che riporta il volto della Gioconda ad una dimensione
volumetrica, mantenendo l’effetto del sorriso dipinto nel ‘500,
oggi ammirato nel museo parigino del Louvre. Caratteristica l’idea
di questi artisti artigiani di trasformare immagini dipinte in
oggetti volumetrici che ricalcano le sculture artistiche. Scelta
singolare che attribuisce unicità all’intenzione di celebrare i
500 anni dalla morte di Leonardo in modo singolare e forse unico.Quest’anno,
i rituali e sentiti festeggiamenti religiosi che riprendono il
ricordo della patrona Santa Maria Maddalena, ripercorreranno la
tradizione di quanto celebrato nella chiesa a lei dedicata fin dalla
sua costruzione. Secondo i riporti documentali questa risale al 1490
con successivi sostanziali rifacimenti nella prima parte del ‘700 e
negli anni a seguire fino agli importanti recenti lavori. Nel rituale
delle celebrazioni i parrocchiani intendono ricordare anche i 45 anni
di sacerdozio del parroco don Ettore Dubini. Anniversario che
evidenzieranno in modo specifico, come nella passata celebrazione
pasquale con l’esposizione delle statue riproducenti l’ultima
cena e la nuova col volto della Gioconda e di Leonardo. Oltre a
questo pare ci saranno sorprese dell’ultimo momento. -
Il “Secolo d’Oro” a Villa Carlotta
Nell’ambito della mostra “Splendori del Settecento sul Lago di Como. Villa Carlotta e i marchesi Clerici” allestita a Villa Carlotta (Tremezzina) fino al 3 novembre, domani domenica 21 luglio alle 10 a Villa Carlotta si terrà il percorso tematico Il Secolo d’oro a Villa Carlotta.Villa Carlotta ha una storia lunga tre secoli. La famiglia Clerici più di trecento anni fa fece costruire la splendida dimora affacciata sul lago. Chi erano questi nobili illustri? Cosa rimane oggi del loro passaggio? Grazie alla mostra e attraverso l’esplorazione delle parti più antiche e suggestive del parco e del museo scopriamo le radici di Villa Carlotta, che affondano in un terreno ricco di storia, arte, natura e splendori. Info:eventi@villacarlotta.it. Prenotazione:www.villacarlotta.it. Costi: ingresso + visita (euro 12,00 adulto, euro 5,00 residenti in Tremezzina e Griante).
Dopo le
celebrazioni dedicate ai novant’anni di attività (1927 – 2017)
l’Ente Villa Carlotta prosegue il percorso di valorizzazione del
patrimonio storico-artistico e botanico del museo e giardino,
rivolgendo questa volta lo sguardo al Settecento epoca d’oro in cui
la potente famiglia Clerici portò a compimento l’abbellimento
della sua villa di delizia sul Lago di Como.I Clerici
iniziarono la loro fortuna come mercanti di lana e seta proprio sulle
sponde del Lario, ma a già a partire dal primo Seicento si
trasferirono nel capoluogo lombardo, dopo una breve permanenza a
Como, iniziando una vera e propria ascesa sociale. Grazie alle
fortune accumulate e al prestigio ottenuto i marchesi Clerici con le
loro vicende storiche, in particolare con la vita fastosa condotta da
Antonio Giorgio, sono un esempio emblematico di famiglia
aristocratica del Settecento. Per dare maggiore evidenza a
questa scalata sociale costruirono una straordinaria serie di ville
di delizia nello Stato di Milano, decorando il palazzo di città con
gli affreschi di Giovan Battista Tiepolo, il pittore più richiesto
del secolo e affidando ad una serie di artisti la decorazione delle
altre residenze suburbane.Il
percorso espositivo prevede un allestimento appositamente studiato
che si articola in diverse sale del museo e nel giardino, invitando
il pubblico a seguire la storia della famiglia e della villa di
Tremezzo attraverso una serie di preziose testimonianze dai ritratti
ai dipinti di soggetto sacro che sono una preziosa testimonianza
della loro committenza artistica, ai gioielli dell’epoca, ricreando
l’atmosfera di un secolo di fasti e di splendori.Un
progetto espositivo di particolare rilevanza che permetterà di
valorizzare il patrimonio culturale non solo di Villa Carlotta, in
un’ottica multidisciplinare che consente di osservare sotto una nuova
luce opere d’arte poco note ma di grande qualità, disperse su
tutto il territorio lombardo. Restaurate ed esposte al pubblico
grazie alla fattiva collaborazione di numerose istituzioni e
associazioni pubbliche e private, la Fondazione Comasca e la Diocesi
di Como, che hanno contribuito alla buona riuscita del progetto. -
Lamberti: «Il mondo di oggi partì con l’Apollo 11»
Corrado Lamberti, astrofisico e divulgatore scientifico comasco, noto per aver diretto con Margherita Hack le riviste astronomicheL’AstronomiaeLe Stelle, era studente di fisica quando l’astronauta Neil Armstrong posò il primo piede umano sulla Luna.Lamberti era ospite oggi per commentare il “Moon day” del telegiornaleEtg Targetdi Espansione Tv. Lo scienziato originario di Lenno, molto attivo sul fronte dell’ecologia, ha rivelato che ha iniziato a studiare fisica proprio grazie all’esplorazione lunare. «Avevo 10 anni quando abbiamo visto in tv l’impresa dello Sputnik, ne parlavamo sempre a scuola tormentando le maestre. Tutto è nato da lì». Lamberti ora sta scrivendo un libro sui fenomeni cosmici che hanno lasciato il segno nella storia della scienza e sui personaggi più straordinari che abbiano frequentato nel corso dei secoli il mondo dell’astronomia. «Persone spesso eroiche, capaci di arrivare alle vette del sapere partendo da condizioni di assoluta indigenza». Per Lamberti «lo sbarco sulla Luna è stato l’inizio del mondo odierno, l’era tecnologica che viviamo. Si sono sperimentati con l’Apollo 11 i computer, progenitori di quelli con cui conviviamo oggi, mentre rimane da esplorare il suolo lunare: una promessa solo in parte compiuta. Speriamo in una nuova conquista del satellite, su cui si stanno investendo molti capitali soprattutto da parte cinese. E il prossimo passo, chissà quando, sarà posare il piede umano sul suolo di Marte».