Categoria: Cultura e spettacoli

  • Il circolo Acàrya festeggia l’8 marzo

    Il circolo Acàrya festeggia l’8 marzo

    Tornano gli appuntamenti letterari del circolo Acàrya di Como. Era il 17 novembre 1977 quando un gruppo di amici costituì il sodalizio che ha un nome che in sanscrito significa sia colui, sia il luogo dove si insegna con l’esempio. L’associazione senza scopo di lucro si prefigge di promuovere e diffondere ogni espressione di cultura a livello locale e non solo. All’inizio la sede fu in via Vitani, poi in via Palestro e ora è all’ex Circoscrizione 6 di via Grandi 21, di fronte all’ex Ticosa, con implicita funzione di avamposto poetico e simbolo di resistenza attiva, “riserva indiana” contro il caos urbanistico e il degrado sociale.

    Il fitto calendario ogni venerdì prevede un appuntamento, a partire dalle 21.15. Si parte il 1° marzo con Immagini dal mondo, proiezione del Circolo Fotografico “La Spina Verde” di Cavallasca, l’8 marzoLibere tutte!, serata di letture con prose e poesie di donne famose a cura dei presenti. Il 15 marzo presentazione del libroFari di Bretagna, storie di uomini e di maredi Susy Zappa, il 22 marzoIran, terra di antichi imperi,  dal monte Damavand a Yazd, la città delle torri del vento passando per Persepoli, Shiraz e Esfahan con proiezioni a cura di Antonio Signoriello e Chiara Botta. L’ultimo appuntamento del mese di marzo, il 29 saràL’amore va oltre… Come goccia d’infinito,  incontro con la poesia di Samuele Cappellini con la partecipazione dell’arpista Silvia Capè. Aprile partirà il 5 conStorie di confine, Como tra Italia Svizzera e Africa, presentazione del libro fotografico sui migranti a Como a cura di Mattia Vacca, Emanuele Arrighetti e Philip Di Salvo (Delicious Editions). Il 12 aprile presentazione del romanzoBurrasca sul lagodi  Graziella Molinari, il 19 aprile lettura e commento critico collettivo di composizioni anonime il cui autore, presente in sala, sarà rivelato soltanto alla fine. La serata del 26 aprile sarà dedicata invece alla elaborazione dei programmi Luglio / Ottobre 2019. Il 3 maggio il circolo tornerà a celebrare Fabrizio De André conSignora libertà, signorina poesia, analisi degli influssi poetici nell’opera di Fabrizio De Andrè (seconda parte) a cura di Vincenzo Petronelli e Raffaele Rigamonti con la partecipazione del cantautore Andrea Parodi. Il 10 maggio presentazione del libro di liricheVoglia di cielodi Grazio Caliandro, il 17 serata sul tema “Melanconia o passionalità?” con letture di testi da parte dei presenti; il 24  maggioLa sirenetta ora usa lo smartphone,divagazioni poetiche intorno alle fiabe di Hans Christian Andersen a cura di Luciana Galimberti Beretta e Luigi Besana. Il 31Una volta erano fratelli, storie di vita e di sport nella ex Jugoslavia a cura di Vincenzo Petronelli e Damiano Benzoni. Il 7 giugno ancora lettura e commento critico collettivo di composizioni anonime. Il carnet di giugno riserva il 14 una conversazione con la poesia di Flavio Almerighi e il 21 letture libere di poesie sul tema del confine.Tutte le serate sono a ingresso libero e si svolgono, salvo occasioni speciali, al Centro Civico (ex Circoscrizione 6) dalle 21.15. Info su www.acarya.it.

    SERATA LIBERA A TEMA: “Melanconia o passionalità?”Letture libere di prose o poesie sul tema in questionea cura dei presenti

    ; il 24  maggioLa sirenetta ora usa lo smartphone,divagazioni poetiche intorno alle fiabe di Hans Christian Andersen a cura di Luciana Galimberti Beretta e Luigi Besana. Il 31Una volta erano fratelli, storie di vita e di sport nella ex Jugoslavia a cura di Vincenzo Petronelli e Damiano Benzoni. Il 7 giugno ancora lettura e commento critico collettivo di composizioni anonime. Il carnet di giugno riserva il 14 una conversazione con la poesia di Flavio Almerighi e il 21 letture libere di poesie sul tema del confine.Tutte le serate sono a ingresso libero e si svolgono, salvo occasioni speciali, al Centro Civico (ex Circoscrizione 6) dalle 21.15. Info su www.acarya.it.

  • Il Nobel Wole Soyinka a Chiasso

    Il premio Nobel Wole Soyinka aprirà, venerdì 3 maggio alle 18.30, la quattordicesima edizione diChiassoLetteraria, festival internazionale di letteratura in programma dall’1 al 5 maggio con il titolo “Il mondo nuovo”. Il drammaturgo, poeta, scrittore e saggista nigeriano Wole Soyinka è considerato uno dei più importanti esponenti della letteratura dell’Africa sub-sahariana, nonché il maggiore drammaturgo africano. Ha ricevuto il Premio Nobel per la letteratura nel 1986. A Chiasso, presenterà in anteprima la sua prossima pubblicazione in uscita per Jaca Book a maggio. Il libro si intitola Ode Umanista per Chibok (traduzione di Alessandra Di Maio), opera sulla violenza e i soprusi perpetrati dall’organizzazione terroristica jihadista di Boko Haram e in modo particolare su ciò che avvenne nel 2014 a Chibok, cittadina del nord-est della Nigeria, in cui il gruppo fece rapire le studentesse della scuola femminile dove musulmane e cristiane studiavano fianco a fianco. Oltre a questa uscita, Jaca Book renderà disponibile in libreria anche una raccolta di saggi politici in cui Wole Soyinka interviene sull’attualità internazionale, il senso della storia e alle radici dell’umanità, la rilevanza della figura di Nelson Mandela e i compiti di solidarietà e giustizia con cui l’uomo deve fare i conti oggi.

  • Annalisa, arpa comasca all’Ariston di Sanremo

    Annalisa, arpa comasca all’Ariston di Sanremo

    La giovane arpista comasca Annalisa De Santis (foto) accompagnerà nelle serate del 69° festival della canzone italiana di Sanremo partito oggi i cantanti Briga, rapper ex di “Amici” alla sua prima all’Ariston, e Patty Pravo, diva che è alla sua decima prova al Festival. Cresciuta nel quartiere cittadino di Prestino dove ancora vivono i genitori (il papà Cosimo è pittore) Annalisa ha intrapreso una brillante carriera che l’ha portata ad esibirsi sia come solista che in formazioni orchestrali con importanti direttori.

  • “Campo Urbano”, arriva la ristampa del catalogo

    “Campo Urbano”, arriva la ristampa del catalogo

    Il 21 settembre del 1969 a Como andò in scena “Campo Urbano”, manifestazione d’arte diffusa nel centro storico a cura di Luciano Caramel (critico, storico dell’arte già professore e animatore culturale, allora poco più che trentenne), che vide tra gli artisti coinvolti Giuliano Collina e soprattutto Ico Parisi (1916–1996) e Francesco Somaini (1926–2005). Un plotone di una cinquantina di artisti (una decina le donne) tra pittori, scultori, musicisti, grafici che scirssero una pagina della storia dell’arte contemporanea firmata Como. L’evento infatti che suscitò molto scalpore in città e sollevò le proteste dei benpensanti è tuttora considerato una delle prime manifestazioni del genere, sulla scia della rivoluzione sociale di quel tempo. E viene studiato nelle università e nelle accademie. Il catalogo di quella storica manifestazione con foto di Ugo Mulas e grafica Bruno Munari edito da Cesarenani tornerà in libreria. L’annuncio è dell’editrice NodoLibri di Como che, annuncia sul suo sito, coltiverà la memoria di quell’evento «con altre iniziative e la collaborazione di associazioni culturali e di Enti».Un evento è già in calendario e sarà nello spazio “Campo Quadro” della Pinacoteca di Como a Palazzo Volpi che proprio in settembre allo scoccare del mezzo secolo ospiterà una commemoraizone storica della manifestazione artistica curata da Caramel e dagli artisti da lui coinvolti nel capoluogo lariano.

  • Festival di Sanremo, scatta l’edizione 2019. Lariani in gara nel passato, tra ricordi e curiosità

    Festival di Sanremo, scatta l’edizione 2019. Lariani in gara nel passato, tra ricordi e curiosità

    Al via questa sera il Festival di Sanremo 2019, affidato aClaudio Baglioni, affiancato daClaudio BisioeVirginia Raffaele.Oggi la prima serata. Un cammino che andrà avanti fino a sabato, quando ci sarà la proclamazione della canzone vincitrice. Tra i cantanti dati per favoriti in questa edizione,Nek,Il Voloe i giovaniIramaeUltimo.Nessun comasco doc, quest’anno, a Sanremo. Ma fin dai tempi remoti della tv in bianco e nero, l’amore degli artisti comaschi – doc o d’adozione – per il festival della canzone è una certezza. Un parterre di nomi importanti, tra solisti e gruppi, quello che ha partecipato in rappresentanza dell’area lariana alla kermesse musicale sul palcoscenico del festival.Tra i nomi spiccaPiero Cassano, che da anni vive nel Triangolo Lariano, autentico decano della Città dei Fiori. Due successi, nel suo palmares, con iMatia Bazar, nel ’78 conE dirsi ciaoe nel 2002, 24 anni dopo, conMessaggio d’amore, senza scordare il terzo posto del 2001 con Questa nostra grande storia d’amore. Da produttore diEros Ramazzotti– che per anni è vissuto a Inverigo – festeggiò il successo nel 1986 conAdesso tu.Recente protagonista su Rai 1 in una puntata di “Ora o mai più”,Marco Ferradiniè conosciuto soprattutto per la suaTeorema. Il cantautore di Casasco Intelvi ha alle spalle due Sanremo, nel 1978 (con il branoQuando Teresa verrà, singolo che darà anche titolo a un album) e nel 1983 (conUna catastrofe biondascritta con Mogol, Renzo Zenobi e Herbert Pagani).Icona comasca per eccellenza al Festival èDavide Van De Sfroos. La partecipazione in gara conYaneza Sanremo nel 2011 ha segnato un punto di svolta della sua carriera e l’apice del successo. Il Festival ha dato al musicista lariano la possibilità di conoscere molti artisti di cui poi è diventato amico. Davide arrivò a un inatteso quarto posto finale.Un altro lariano doc che ha avuto successo grazie al Festival èSimone Tomassini. Il cantante di Vertemate ricorda con affetto la sua partecipazione al festival del 2004 conÈ stato tanto tempo fa. Aveva appena firmato il primo contratto discografico con la Bollicine, storica etichetta di Vasco Rossi. «Mi rimarrà sempre nel cuore Como tappezzata di manifesti con la scritta “Forza Simo, la città è con te”», ha ricordato Tomassini.Sul fronte della musica d’autore, ha fatto storia la partecipazione sanremese diRenato Abate, in arteGarbo.Sono passati oltre trent’anni dalla prima presenza al Festival di Sanremo dell’autore della celebre A Berlino… va bene. Successo poi bissato nell’84 conRadioclima, canzone lanciata sempre all’Ariston, e dalla successiva Cose veloci (nel 1985). Canzoni avveniristiche per l’epoca, dai testi sempre attuali, che meritano un riascolto anche ai giorni nostri.Nel 2006 parteciparono nella sezione giovane ancheAndrea Orie la bandDeasonikarispettivamente con i braniNel tuo mareeNon dimentico più.Tre presenze per il marianeseDj Francesco-Francesco Facchinetti: nel 2004 conEra bellissimo(nella stessa edizione di Simone Tomassini), nel 2005 conFrancescae nel 2007 in coppia con il padre Roby conVivere normale.«Ricordo Sanremo con simpatia: ero all’inizio. L’Ariston mi ha portato fortuna» ha avuto modo di sottolineare poiViola Valentino, la canzese giunta al successo nel 1979 con il branoCompramie in gara all’Ariston conRomanticinel 1982 (400mila copie vendute) e con il branoArriva arrival’anno successivo: si piazzò terzultima davanti a un certoVasco Rossi, penultimo con Vita spericolata.E sempre nel novero delle artiste femminili (come dimenticare nel parterre lariano anche le biondeAnna OxaeIvana Spagna, e la produttrice ed ex cantanteCaterina Caselli, comasche d’adozione), un posto d’onore lo merita una veterana del festival comeWilma De Angelis: per lei, che ha scelto Guanzate come residenza, nove partecipazioni alla kermesse.Un gruppo mitico, che è sinonimo di Sanremo ed è legato al Lario, è stato ilQuartetto Cetra(ossia Felice Chiusano, Giovanni “Tata” Giacobetti, Lucia Mannucci e Virgilio Savona). La loro prima presenza fu nel 1954, nella quarta edizione.

  • Corso di cucina con il circolo sardo e il cuoco di Masterchef

    Corso di cucina con il circolo sardo e il cuoco di Masterchef

    Sabato 9 e domenica 10 febbraio presso La Cartiera, via Piadeni 14/16 a Como si terrà un percorso culinario in due tappe alla scoperta dei sapori antichi della Sardegna a cura diDaniele Cui, il primo partecipante Sardo del noto programma televisivo MasterChef Italia. Sabato 9 febbraio alle ore 15:30 si terrà un Corso di cucina. L’antica arte pastaia della Sardegna diventa protagonista nel primo corso di cucina organizzato dal Circolo “Sardegna” di via Isonzo a Como. Daniele Cui illustrerà a tutti i partecipanti come realizzare, cucinare e condire i Culurgiones, i classici ravioli sardi con ripieno di patate presenti sul territorio in diverse varianti e che si caratterizzano per la particolare chiusura a spiga di grano. Il corso dura 2 ore, solo 20 i posti disponibili, costo 30 euro, per i soci del circolo 20 euro. Domenica 10 alle 13 pranzo la scoperta dei profumi, colori, sapori e prodotti di eccellenza della cucina sarda attraverso un menu degustazione proposto dallo chef  Daniele Cui, nel quale troveranno posto i classici Malloreddus allo zafferano con ragù alla Campidanese, l’agnello sardo IGP in umido con il carciofo spinoso sardo DOP e l’inconfondibile nota dolce delle Seadas con miele di Corbezzolo. Gli eccellenti vini della Cantina di Mogoro, sapientemente abbinati alle varie portate, renderanno questa esperienza sensoriale indimenticabile a tutti i commensali. Costo 35 euro. Info su www.circolosardegnacomo.it.

  • Cucina sarda nel segno di “Masterchef”

    Tutti pazzi per malloreddus e culurgiones a Como. Tutto esaurito nel segno della buona cucina per il corso organizzato dal Circolo “Sardegna” di via Isonzo a Como. Si terrà sabato 9 dalle 15.30 presso “La Cartiera” in via Piadeni 14/16 a Como. Il percorso culinario in due tappe (lezioni e degustazione) alla scoperta dei sapori antichi della Sardegna sarà a cura di Daniele Cui (foto), il primo partecipante sardo del noto programma televisivoMasterChef Italia. Il corso ha già registrato il sold out e sarà dedicato all’antica arte pastaia della Sardegna. E domenica 10 alle 13 pranzo alla scoperta dei sapori della cucina sarda sempre con lo chef Daniele Cui. Info su www.circolosardegnacomo.it.

  • I comici della tv al Lucernetta

    I comici della tv al Lucernetta

    In tempi cupi come questi una risata può seppellire la malinconia e tornare a far guardare al futuro con maggiori speranze. Torna la comicità televisiva nel centro di Como, al teatro Lucernetta di piazza Medaglie d’Oro la compagnia Teatro in Centro presenta sabato 26 gennaio alle 21  la serata di Cabaret con i comici tvComicomo.   Presenta il celebre postino diZeligBruce Ketta. Sarà di nuovo alla guida  di una banda di comici folli e irriverenti, che fanno parte del cast di popolari trasmissioni comeZelig,Colorado,Le IeneeComedy Central.

    Sul palco il 26 gennaio Gigi Rock (Zelig), Riky Bokor (Comedy Central), Francesco Rizzato (Zelig), Carlo Della Santa (Colorado). Subito dopo la serata i comici aspettano tutto il pubblico alla “Comicena” in un locale del centro.

    Oltre alla serata del 26 gennaio  sono previsti altri appuntamenti: sabato 23 febbraio, sabato 23 marzo, sabato 13 aprile e sabato 11 maggio, sempre alle ore 21. Ogni serata vedrà la presenza di un cast differente.

    I  biglietti possono essere acquistati sul sito della compagnia  www.teatroincentro.com alla sezione biglietteria, presso i punti Sisal pay previa prenotazione tramite call center dedicato o direttamente presso la biglietteria del teatro che sarà aperta  sabato 26 gennaio dalle ore 19.  Per informazioni contattare la biglietteria: (dal lunedì al giovedì dalle 15 alle 18, dal venerdì alla domenica  dalle 9.30. alle 13) al numero 345.67.15.852  oppure scrivere abiglietteria@teatroincentro.com. Il costo dei biglietti è di 11/10 euro.

  • Evento su Leonardo da Vinci al “Corriere di Como” il prossimo 8 febbraio

    Evento su Leonardo da Vinci al “Corriere di Como” il prossimo 8 febbraio

    Il prossimo 8 febbraio alle ore 18 nell’Auditorium di Espansione Tv e del “Corriere di Como” in via S.Abbondio 4 a Como ci sarà la presentazione  del primo romanzo-giallo del pittore Ernesto Solari, che da oltre trent’anni studia Leonardo e i suoi capolavori. Il libro si intitola “Il segreto del principe” ed è edito da Colibrì ed è distribuito da Unicopli in Libreria o sui maggiori siti librari italiani.

    Per Solari, che dialogherà con Vincenzo Guarracino, autore della prefazione del libro, e Lorenzo Morandotti, giornalista del “Corriere di Como”, sarà anche l’occasione per parlare del 500° anniversario della scomparsa di Leonardo da Vinci (1519) con una sintesi dei suoi studi leonardeschi e di quanto sta preparando (incontri, pubblicazioni e mostre), per rendere tale circostanza ancora più coinvolgente per gli appassionati di Leonardo. Si proseguirà con la presentazione del romanzo: un “giallo” che, come si addice a una narrazione di tal fatta, istituzionalmente ruota intorno a un misterioso dipinto dalla vita quanto mai avventurosa, giunto in Italia e qui dimenticato da alcuni rappresentanti della corte dello Zar Nicola II, e intorno al quale si intrecciano storie che coinvolgono numerosi personaggi anche importanti, come lo scrittore di origine ebraica Guido da Verona, lo scapigliato Luigi Conconi o il napoletano Principe Sansevero.

    La storia ha fra i suoi principali protagonisti una giovane principessa russa, inviata in Italia dalla Zarina alla ricerca di un dipinto che, con molta probabilità, avrebbe dovuto essere destinato all’ Ermitage di San Pietroburgo, ma che a causa della rivoluzione d’ottobre e del conseguente assassinio della famiglia imperiale,  non giunse mai a destinazione finendo per restare nel nostro paese diventando per questo protagonista di una serie di vicende complicate e ricche di misteri e colpi di scena, che si svolgono a largo raggio e in uno spazio-tempo molto dilatati, a tal punto che si stenta a credere nella sua veridicità, inducendo a pensare che si tratti di una storia totalmente inventata.

    Tra scomparsa, tentativi di recupero, depistaggi e agnizioni, per questa ragione la vicenda del quadro, intorno a cui, in un gioco tra ragione e irrazionalità, si accanisce quella che in termini di narratologia si definisce la quête, l’inchiesta, ossia la ricerca e identificazione della sua paternità, a poco a poco, nel corso della narrazione, finisce per diventare secondaria,  e il racconto va ben oltre la “fabula”, per rivelarsi un puro pretesto narrativo, quasi una metafora per rappresentare un cammino alla ricerca di un qualcosa, di sé soprattutto, da parte di ogni individuo, un itinerarium mentis, come l’avrebbero chiamato i filosofi della Scolastica.

    Letta in questa chiave, il romanzo diventa così qualcosa di più intrigante e significativo, qualcosa da leggere attentamente, spostando l’attenzione sull’oggi dell’autore nella sua essenza e nel suo valore. Ingresso libero.

  • I comaschi del Titanic oggi su RaiUno: da Liorni le storie di Portaluppi e Peduzzi

    I comaschi del Titanic oggi su RaiUno: da Liorni le storie di Portaluppi e Peduzzi

    Sguardi sulla storia oggi dalle 16.40 ad “Italia sì”, programma televisivo condotto da Marco Liorni e trasmesso su Rai Uno. Ospite del programma è Claudio Bossi, esperto delle vicende e dei misteri del transatlantico Titanic affondato nel 1912. Uno dei tre italiani sopravvissuti alla tragedia del Titanic era comasco, si chiamava Emilio Ilario Giuseppe Portaluppi ed era scultore. Su di lui Bossi, che nel frattempo ha rintracciato altri due italiani mai prima segnalati a bordo, sta scrivendo una monografia. Pare sia stata la vicenda di Portaluppi a ispirare la figura dell’artista Jack in Titanic di James Cameron. Bossi, di recente ospite ad “Angoli” su Espansione Tv, parlerà anche di un altro passeggero comasco, scomparso nella tragedia, Giuseppe Peduzzi di Schignano.