Categoria: Economia

  • Congiuntura, momento difficile per Como

    Congiuntura, momento difficile per Como

    Segno più, sebbene a volte inferiore alla media regionale, per il comparto meccanico e il legno arredo, ma il tessile è ancora in calo. Sono questi i dati essenziali della congiuntura economica dell’ultimo trimestre del 2018 secondo l’analisi della Camera di Commercio di Como.

    Le imprese manifatturiere dichiarano un fatturato stabile contro una media regionale in crescita. Bene l’export mentre il mercato interno è in contrazione. L’occupazione cresce dello 0,9%. Le aspettative degli imprenditori per il 2019 descrivono un quadro di diffusa preoccupazione. Tra i settori in maggiore difficoltà, il commercio, che registra un calo del volume d’affari dell’1,3%.

  • Domenica al via “Ristorexpo”, la fiera dell’enogastronomia a Lariofiere

    Domenica al via “Ristorexpo”, la fiera dell’enogastronomia a Lariofiere

    Parte domenica “Ristorexpo”, la fiera dell’enogastronomia a Lariofiere di viale Resegone a Erba. «Lardo ai giovani: il futuro è ciò che ci siamo dimenticati». Con questo slogan che invita a investire sulle giovani generazioni con un simpatico e carnevalesco gioco di parole si appresta ad andare in scena a Lariofiere di Erba il salone dedicato ai professionisti del Fuori Casa, promosso in collaborazione con Confcommercio e Fipe, che torna dal 3 al 6 marzo prossimi. Un progetto in forte espansione quello di Ristorexpo, presenza ormai più che consolidata nell’ambito nazionale e non solo, che, con un patrimonio di 21 edizioni, oltre 200 espositori e 20.000 operatori in visita ogni anno, a partire dal 2018 replica la programmazione con un’edizione autunnale in Liguria, negli spazi della prestigiosa Fiera di Genova. Cosa trovare a Ristorexpo? Non solo chef e piatti stellati ma l’intera filiera del food declinata attraverso un fitto programma di eventi.A spiegarlo è Giovanni Ciceri, ideatore e curatore della mostra, avvocato lariano e presidente di Confcommercio Como, che racconta: «Trent’anni fa quando abbiamo immaginato il progetto di Ristorexpo eravamo solo un gruppo di appassionati della cucina di qualità, un team di fedelissimi della cultura conviviale, mentre ora siamo diventati uno dei volani dell’economia a livello nazionale e questo ci riempie di soddisfazione perché come manifestazione nel suo complesso siamo diventati nel corso del tempo un interlocutore sicuro e autorevole – dice Ciceri – Dato che la filiera della ristorazione dà lavoro a tantissime famiglie ed è una certezza dello sviluppo. L’edizione 2019 di Ristorexpo vuole coinvolgere come sempre tutta la filiera e invita a mettere ancor più passione in questo lavoro meraviglioso che è l’accoglienza e la ristorazione, un’arte antica che si tramanda di generazione in generazione. A Ristorexpo tutto questo va in scena in un clima di festa e condivisione, che dà energia e invita a crescere e a fare sistema. Ci si incontra, ci si confronta, ci si conosce, si creano contatti e si dà vita a reti e relazioni, insomma si prepara la realtà di domani scommettendo sulle eccellenze del presente»,«Il mondo dell’enogastronomia arriva al 2019 con una grande incognita riguardo al futuro – aggiunge Giovanni Ciceri – mentre la cucina diventa sempre più un’arte, i risultati importanti stentano ad arrivare. Continua a delinearsi una non tendenza di pensiero che, di conseguenza, genera l’esigenza di reperire nuove idee. La novità non esiste; si assiste ad un remake di vecchi clichè proposti in modo diverso e composti tra loro. Questa lunga premessa per dire che la vera nouvelle vague può venire solo dai giovani a cui è fondamentale infondere nuovo coraggio e fornire gli strumenti culturali, tecnici e spirituali per affrontare questo storico passaggio. Quindi, spazio alle nuove generazioni; lasciamo che siano loro a scegliere la strada da percorrere. A chi ha maggiore esperienza, il compito di mettere a disposizione i convincimenti e le poche certezze, senza le quali non è possibile proseguire. Da qui la concretezza e la brutalità del lardo, per indicare non solo il passato e la tradizione ma anche per sottolineare la sostanza e le basi solide su cui fondare la rinascita del pensiero enogastronomico. La cucina di eccellenza non è solo lusso, intendiamoci. Il faro, la bussola, è sempre ottenere il miglior rapporto qualità/prezzo».«In 22 edizioni di Ristorexpo – osserva per concludere il presidente Giovanni Ciceri – siamo passati da una visione locale a una dimensione effettivamente globale dell’approccio alla gastronomia e alla filiera dell’accoglienza. A Ristorexpo ci mettiamo in gioco per rappresentare tutta l’enogastronomia di qualità, collaborando intensamente con gli operatori del settore, e sono convinto che il turismo sarà il futuro, specie per un territorio dai notevoli potenziali di sviluppo come quello lariano, ma in generale come tutti i territori italiani che hanno forte il senso dell’identità e sanno proporsi sul mercato. Abbiamo dimostrato di poter crescere in modo significativo in questo settore e noi come operatori ci crediamo, speriamo di poterlo fare con una sempre più solida collaborazione con il mondo istituzionale. Occorre crederci, e tutti insieme, solo con il lavoro di squadra, si potrà avere la speranza di crescere ancora e investire nel futuro; per questo contiamo sulle forze giovani del settore e ne coltiviamo l’eccellenza».

  • “Fornitore Offresi”, apertura da tutto esaurito. Si chiude il 16 febbraio

    “Fornitore Offresi”, apertura da tutto esaurito. Si chiude il 16 febbraio

    I padiglioni di Lariofiere a Erba hanno registrato il pieno di visitatori per il primo giorno di apertura dell’XI edizione di “Fornitore offresi – Metal District Days”, il Salone per le lavorazioni meccaniche di eccellenza in programma da ieri e fino al 16 febbraio. Promossa sin dalla prima edizione dalla Camera di commercio di Lecco con il Comitato di Distretto metalmeccanico lecchese, “Fornitore offresi” costituisce un modello concreto che permette alle imprese di intrecciare nuove relazioni e opportunità di scambio con Paesi esteri. Incontri business, visite con buyer e operatori esteri, focus su innovazione e digitalizzazione, eventi collaterali e workshop animeranno i tre giorni di manifestazione, vetrina d’eccellenza manifatturiera e spazio di confronto tra le imprese. Oggi sono in programma due incontri: alle 11.30, l’evento di presentazione dell’iniziativa “Fintech. Finanza digitale 4.0”, promosso dalle Camere di commercio di Como e Lecco in collaborazione con Unioncamere Lombardia e Innexta, mentre alle 14.30 l’incontro “Subfornitura, quale futuro per le aziende della meccanica?”, promosso dalla Camera di commercio di Lecco.

  • Gennaio 2019, crescita record della cassa integrazione in provincia di Como

    Gennaio 2019, crescita record della cassa integrazione in provincia di Como

    Il 2019 si apre male per l’economia lariana. Cresce infatti in maniera considerevole il ricorso agli ammortizzatori sociali. Il mese di gennaio ha fatto segnare un sostanzioso incremento nella richiesta di ore di cassa integrazione in provincia di Como. A certificarlo il 1° rapporto Uil del Lario anno 2019. In decisa salita la domanda di ore di cassa integrazione che in provincia di Como ha raggiunto addirittura, rispetto allo stesso periodo 2018, un +290,8% rispetto al segno meno della Lombardia (-23,6%). In salita anche la richiesta di ore di cassa integrazione ordinaria: Como +83,3 %, Lombardia +16,8 %. E cresce anche la cassa integrazione straordinaria in Provincia di Como. A pesare sulla crescita della richiesta di ore di cassa integrazione a gennaio a Como è soprattutto il settore tessile con 459.356 ore di cassa integrazione totale, +465,7% rispetto a gennaio 2018. Osservando la cassa integrazione nei singoli settori produttivi a gennaio 2019 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si registra una crescita della richiesta delle ore di cassa integrazione nel settore industriale con +370,2 % a Como. Scende invece nell’edilizia con -51,5 % e nel commercio con un -100 %. I lavoratori in cassa integrazione a gennaio 2019 sono stati 3575 a Como (+2.660 rispetto a Gennaio 2018). «Il 1° rapporto UIL del Lario del 2019, conferma il rallentamento della ripresa economica, una situazione già palesata nella fase finale del 2018. Permane, quindi, una preoccupazione della fase di incertezza che sta attraversando il Paese, ed è quanto mai attuale e urgente un intervento del Governo Nazionale per rilanciare gli investimenti pubblici in infrastrutture materiali ed immateriali, fondamentali per la ripresa occupazionale, l’ammodernamento e lo sviluppo e competitività del nostro sistema produttivo. Bisogna agire velocemente»., dice Monteduro

  • Giovanni Pontiggia: «Camera di commercio. Chi si candida a governarla condivida il suo progetto»

    Giovanni Pontiggia: «Camera di commercio. Chi si candida a governarla condivida il suo progetto»

    Il recente studio di Aaster, Class e Fondazione Volta sugli effetti della riunificazione delle Camere di commercio di Como e Lecco ha messo al centro, tra gli altri, anche il settore del credito, chiamato a giocare un ruolo sempre più decisivo per lo sviluppo del territorio. Giovanni Pontiggia, presidente della Bcc Brianza e Laghi e rappresentante designato dell’Abi in seno al futuro consiglio camerale, parte da qui per sottolineare alcuni punti su cui – dice – bisognerebbe soffermarsi con maggiore attenzione, «soprattutto da parte di chi si è candidato a governare la nuova Camera di commercio».Secondo Pontiggia è in primo luogo «fondamentale partire da un’idea forte, vale a dire che l’unione non è un semplice atto amministrativo ma un fatto strategico per il futuro dell’economia lariana». Grazie a questo passaggio si può «e si deve identificare un nuovo posizionamento dei corpi intermedi, delle rappresentanze e delle associazioni all’interno di un territorio che non è sfuggito alla crisi».Non solo: «questa stessa crisi – insiste il presidente della Bcc Brianza e Laghi – non è affatto superata; ci attendono anni turbolenti, motivo per cui dobbiamo creare le condizioni per una messa in sicurezza dei nostri pilastri economici che sono le imprese».Ecco perché, dice ancora Pontiggia, «il tema della governance della futura Camera di commercio è soltanto un “di cui” rispetto ai contenuti del progetto della stessa».Prima di decidere chi dovesse occupare i singoli posti di comando – è questa la tesi di Pontiggia – si sarebbe dovuto aprire un confronto nel mondo associativo per individuare le persone che meglio di altre avrebbero potuto impersonificare i contenuti e dare loro attuazione.«Meglio sarebbe stato – afferma Pontiggia – andare oltre gli schematismi della legge e la logica ormai superata degli apparentamenti. Prescindo dagli uomini, non ho niente contro nessuno, ma si sarebbe potuto arrivare agli stessi risultati con più condivisione. Chi sarà nominato, mi auguro con il consenso unanime, non può essere espressione di pochi, sarebbe troppo pericoloso per il territorio».Non manca un accenno polemico. «Purtroppo – dice il presidente della Bcc di Alzate – è significativo che al documento proposto da alcune associazioni, compresa quella che rappresento io, non sia stata data alcuna risposta. Non capisco se ciò voglia dire snobbare gli altri convinti che tutto sia deciso. Sarebbe di poco riguardo. La relazione e la capacità di dialogo restano punti fondamentali. L’economia è di tutti, non di pochi».In questo senso, Pontiggia afferma di avere «molto apprezzato quanto detto dal presidente di Lariofiere Giovanni Ciceri nella sua intervista al Corriere di Como di domenica scorsa. La sua proposta di condivisione è giusta».«In passato – conclude Pontiggia – ho collaborato con diversi presidenti della Camera di commercio, ciascuno dei quali ha segnato un’epoca: Giampiero Majocchi individuò Lariofiere come polo di sviluppo, Vico Valassi spinse per l’università, Marco Citterio diede un impulso determinante al decentramento e Paolo De Santis immaginò il polo tecnologico di Lomazzo. Il nuovo presidente deve avere anch’egli visione strategica e guidare una squadra che non sia dettata dai “pesi” ma dalla valenza e dall’autorevolezza dei singoli e dalle loro idee».

  • Gli edili: «Il Comune di Como sia capofila per il recupero delle aree dismesse»

    Gli edili: «Il Comune di Como sia capofila per il recupero delle aree dismesse»

    Il Mipim è la fiera del mercato immobiliare considerate leader nel mondo. Si svolge dal 12 al 15 marzo al Palais des Festivals in Boulevard de la Croisette, a Cannes. Istituito nel 1990, è un evento di 4 giorni che riunisce gli operatori più influenti di tutti i settori dell’industria immobiliare internazionale. Vi si ritrova ogni anno l’intera catena del valore e offre un accesso ineguagliabile a innumerevoli progetti di sviluppo e ricerca di capitali in tutto il mondo. La scheda sintetica che descrive l’evento parla di 26.000 partecipanti, 3.100 aziende espositrici da 100 Paesi, oltre 5.400 investitori coinvolti.Ance Como, l’associazione degli edili lariani, aveva proposto alla città lariana di essere presente a questa fiera con il suo ampio portfolio di aree dismesse da ripensare: Ticosa, ex Sant’Anna, San Martino, area Lechler-Albarelli. Ma l’edizione di quest’anno ormai alle porte non ne vede traccia. Ci sono invece città come Brescia e Mantova e naturalmente Milano che vive una fase di espansione edilizia e attrae capitali e investitori.«Peccato per l’occasione persa – dice il presidente di Ance Francesco Molteni – Alla fiera Mipim convergono tutti i territori di interesse edilizio e in particolare le città che hanno da proporre luoghi significativi perchè possano essere attrattivi per investimenti immobiliari, e vi convergono anche i fondi che hanno la disponibilità liquida per investire nelle città. Con la nostra proposta puntavamo a far partecipare il sistema Como con l’obiettivo di far capire quanto esso sia strettamente sinergico rispetto a Milano che oggi è un luogo dove i finanziamenti internazionali stanno arrivando. Avremmo giocato una carta importante per far capire quanto Como è attrattiva per gli asset internazionali. Como ha enormi potenzialità da sfruttare, offriamo benefit in termini di turismo, accoglienza e natura che la stessa Milano non ha».Due velocità diverse, però. Milano è “sexy”, edifica, e con qualità. E attrae capitali. A Como siamo ancora ai preliminari o a come sarebbe bello attuarli. «Il dato che emerge fortissimo in questo panorama – dice Molteni – è che Milano sta tirando moltissimo, da dopo l’Expo è diventata catalizzatrice e avrà una trasformazione significativa. Si è stati capaci di attuare e realizzare le infrastrutture oltre agli edifici, perché non può esserci disconnessione tra le due cose. I fondi internazionali partono da un principio molto banale ma solido: quanto dista l’area per fare l’investimento dal primo centro nevralgico? Se il tempo oltrepassa la mezz’ora l’investimento diventa meno appetibile. Quindi avere infrastrutture efficienti è una precondizione fondamentale»La proposta di Ance era modulare: arrivare a Cannes con una presentazione di Como come luogo di per sé meritevole di investimenti, affidando all’edizione successiva della fiera la presentazione delle singole aree su cui si è già determinata una specifica destinazione. Tutto rimandato, se va bene, al 2020. Ance aveva avuto dal Comune ampie garanzie che ci sarebbe stata una partecipazione al Mipim, ma nulla di fatto.«Un peccato perché si parla di recuperare alcune aree di Como – dice Molteni – valorizzando il loro collegamento con assi ferroviari e per Milano la carta che ha giocato alla fiera sulla Croisette è stata propria questa: presentare gli scali ferroviari come occasioni di investimento. Como ha un pregio rispetto ad altre città, ed è la presenza di aree di sostanziale disponibilità pubblica, dove l’amministrazione comunale è il motore delle idee di quello che potrebbe essere la como del 2030. Punterei sul settore del turismo e della cultura, visto che l’economia tende a quella direzione».Questo vuole dire più metri cubi, più cemento? «Oggi le opportunità di investimento vedono nell’approccio multidisciplinare la carta vincente, l’importante sarà ascoltare le esigenze della città, le sue effettive capacità di attrazione. Occorreranno quindi architetture di qualità che siano in grado di dare risposte significative per il turismo, ad esempio alberghi, o musei come quello del Razionalismo di cui tanto si parla. L’importante è che queste nuove realtà urbane siano pensate non tanto e non solo per la funzione che svolgono ma per la loro capacità di attrarre interesse. Devono essere iconiche di per sé. E solo il Comune può innescare questo percorso virtuoso, il Comune deve essere capofila per la rinascita delle aree dismesse. Che non può essere solo nutrito di idee e dibattiti: alla fine ci vogliono i soldi e il Mipim era la fiera ideale per trovarli. Ripensare le aree dismesse significa più cemento? Non per forza tutte le aree devono essere costruite. Anche un polmone verde di dimensioni significative di cui Como ha sete è una delle funzioni urbane del futuro. Una riqualificazione sensata non si fa solo con il costruito».

  • Il commissario Bruschi a Campione forse la prossima settimana

    Il commissario Bruschi a Campione forse la prossima settimana

    C’è chi pensava di trovarlo già a Campione d’Italia immerso nel faldone – decisamente voluminoso – di una delle crisi aziendali più complicate degli ultimi anni. Ma Maurizio Bruschi, appena nominato quale commissario straordinario del Governo per Campione d’Italia, non è ancora partito alla volta del Ceresio. Raggiunto telefonicamente ha infatti spiegato come «sia in attesa del decreto di nomina ufficiale che non mi è stato ancora formalmente notificato – spiega il commissario Bruschi – Solo da quel giorno potrò operare a tutti gli effetti e iniziare a dialogare con i soggetti coinvolti per cercare di trovare una soluzione o una strada percorribile per uscire da questa complessa situazione».L’incaricato del Governo avrà poi 45 giorni di tempo per verificare l’esistenza di una via d’uscita. Romano, 73 anni, Bruschi conta su una lunga carriera al Ministero dell’Interno, conclusa nel 2010 come direttore generale del Viminale. «La nomina è infatti stata registrata e attendo la notifica. Mancheranno pochi giorni», dice Bruschi. L’arrivo sembra essere previsto per la prossima settimana, quando il commissario dovrà prendere visione anche della nuova istanza di fallimento della Procura di Como.

  • La Coldiretti anticipa con le primule la Festa della Donne

    La Coldiretti anticipa con le primule la Festa della Donne

    DLe “primule a km zero” made in Como Lecco anticipano la Festa della Donna: Coldiretti le distribuisce in questi giorni agli AgriMercati del territorio, primo “assaggio” oggi a Cantù e giornata clou domani a Meda, dove l’azienda agricola Bonacina omaggerà una “primula tutta italiana” a tutte le clienti del mercato in piazza Cavour (ore 8-12).

    Il ruolo delle donne nelle imprese agricole lariane è sempre più fondamentale: negli ultimi anni, le titolari di impresa agricola hanno registrato
    numeri di crescita importanti, e sono proprio le “imprese in rosa” quelle a registrare i successi maggiori sul fronte della multifunzionalità e dell’innovazione, dall’agriturismo alle fattorie didattiche, alla loro presenza presso gli stessi AgriMercati.

    “Le nostre donne incontrano il pubblico e la società civile con impegno ed entusiasmo” dice Francesca Biffi, che proprio in questi giorni affronta una tre-giorni di specializzazione Sardegna con una delegazione di Coldiretti Donne Impresa Como-Lecco, che presiede in qualità di responsabile.

    “Gli impegni e gli esempi di successo non mancano e tra questi merita certamente una menzione particolare il progetto “Mangio sano e mi diverto” che ci porta ad incontrare oltre 900 allievi delle scuole di Lecco e dintorni. Si tratta di un progetto a tutto campo sui temi del latte e dell’ortofrutta, con il quale formiamo i consumatori di domani. Ancora le donne sono tra le protagoniste di un nuovo ruolo dell’agricoltura verso lo sviluppo di un’identità gastronomica territoriale: molto spesso sono le ultime depositarie di quelle ricette, valori e tecniche che le famiglie hanno tramandato da generazioni e divengono oggi preziosissime come punto di contatto di una cucina sempre più identitaria. E’ un pensiero che porteremo anche domani a Erba nell’intervento agli Stati Generali della Gastronomia Lariana promossi da SlowFood presso RistorExpo: ci saremo anche noi”.

    Sempre a tutela del Made in Italy, prosegue inoltre presso tutti gli AgriMercati del territorio (e domani, in particolare, a Meda) l’iniziativa #stopalciboanonimo:
    si tratta della raccolta di firme con la quale Coldiretti intente chiedere all’Europa di rendere obbligatoria l’etichettatura d’origine per tutti gli alimenti.

  • La fiera ComoCasaClima cresce e si chiamerà “Klimahouse Lombardia”

    La fiera ComoCasaClima cresce e si chiamerà “Klimahouse Lombardia”

    Cambio di nome per ComoCasaClima, edizione locale della fiera Klimahouse
    dedicata al risanamento e all’efficienza energetica in edilizia, che si
    espande e assume un ruolo sempre più strategico per gli operatori del
    settore della Lombardia. La manifestazione, giunta alla sua terza
    edizione,si presenta per la prima volta nella sua nuova veste dal 4 al 6
    ottobre a Lariofiere.

    Nuovo nome “Klimahouse Lombardia” e logo rinnovato scelti da Fiera Bolzano in accordo con i principali partner della manifestazione che si sono riuniti a fine gennaio a Lariofiere per la condivisione del programma degli eventi in calendario. Numerose le aziende che hanno già confermato la propria adesione: realtà con sede in Lombardia e molte altre provenienti da tutta Italia.

    A completamento dello spazio espositivo, Klimahouse Lombardia offrirà un ricco programma di appuntamenti di aggiornamento professionale ed eventi divulgativi aperti al pubblico per un panorama completo sugli ultimi trend dell’edilizia sostenibile e dell’efficienza energetica. Cuore del programma di eventi di questa edizione, il convegno organizzato da Fiera Bolzano, dall’Agenzia CasaClima e dal CasaClima Network Lombardia.

    Coinvolti al tavolo di lavoro anche l’Ordine dei Geometri di Como e di Lecco, l’Ordine degli Ingegneri di Como, l’Ordine degli Architetti di Lecco e Confartigianato di Como e Lecco che cureranno eventi formativi e informativi rivolti ai propri iscritti. Tema cardine del ciclo di eventi, condiviso da tutti i partner coinvolti, “Costruire ambienti salubri per vivere bene”. La qualità degli ambienti per la salute e il benessere abitativo sono, infatti, i temi portanti dell’edilizia del futuro che, dalla scelta dei materiali ai processi produttivi, devono garantire la migliore qualità della vita. Per i privati interessati a ristrutturare o costruire casa, non mancheranno consulenze gratuite a cura di esperti CasaClima e le visite guidate a edifici certificati nelle vicinanze della fiera, per un confronto diretto con chi le ha costruite e con chi vive al loro interno per scoprirne i principali vantaggi.

    L’8 maggio, nella suggestiva cornice del Mandarin Oriental di Blevio (Como), Klimahouse Lombardia verrà presentata in anteprima ufficiale riservata alla stampa, agli espositori e ai vertici delle associazioni di categoria: un’occasione unica per conoscere il “dietro le quinte” di questa manifestazione.

  • “La Nuova Via della Seta”, l’Insubria vince un bando

    “La Nuova Via della Seta”, l’Insubria vince un bando

    Il progetto si avvale inoltre delle competenze di Roberta Rita Pezzetti e Patrizia Gazzola, docenti del Dieco che hanno sviluppatorapporti con le università dei Paesi asiaticiche si collocano lungo la Nuova Via della Seta, e di Daniele Cologna, docente di lingua e cultura cinese del corso di Mediazione linguistica e culturale, che ha rapporti privilegiati conimportanti atenei cinesi. E questo, oltre a contribuire all’internazionalizzazione dell’ateneo, darà anche importanti occasioni di scambio culturale agli studenti.