Categoria: News

  • Chiusa via Bixio nella notte del 6 dicembre

    Chiusa via Bixio nella notte del 6 dicembre

    COMOIl 6 dicembre, dalle 22.15 alle 5.45 del mattino successivo, a Como verrà chiusa al traffico via Nino Bixio, da piazzale Santa Teresa a largo Ceresio. Il transito sarà consentito ai residenti.

  • Cimitero di Camerlata, indagini dopo le proteste

    Cimitero di Camerlata, indagini dopo le proteste

    Sopralluogo di assessore e tecnici nella “finta” camera mortuaria(f.bar.) «Ho avuto conferma, dopo un sopralluogo, del modo improprio con il quale il ripostiglio del cimitero è stato utilizzato in questi anni. L’intento è ora di realizzare una camera mortuaria».Le parole sono dell’assessore ai Servizi cimiteriali di Palazzo Cernezzi, Marcello Iantorno, a poche ore dal caso – denunciato sulle pagine del Corriere di Como – di una bara abbandonata per quattro giorni in un locale adibito a magazzino per gli attrezzi e spesso usato anche come spogliatoio

    all’interno del cimitero di Camerlata.«Dopo la protesta dei familiari e la segnalazione della stampa ho effettuato, insieme con i funzionari del settore, un controllo. Abbiamo visionato le mappe della struttura, realizzata nel 2005, e abbiamo visto come in prossimità dell’ingresso i locali destinati a spogliatoio e i servizi igienici per il pubblico, comprendenti anche altri due ambienti a disposizione del personale addetto, siano stati utilizzati in maniera inaccettabile. Ciò è accaduto in questi anni in spregio ai requisiti chiesti dal regolamento». Necessario, quindi, un cambiamento.«Abbiamo innanzitutto deciso che nei locali indicati non potranno più essere depositate le bare. Ho chiesto all’ufficio tecnico di verificare i presupposti, tempo e spesa, per la trasformazione di queste stanze in una camera mortuaria. L’intento è di realizzare un luogo provvisto dei requisiti anche estetici e decorativi necessari ad accogliere familiari e amici del defunto», dice Iantorno.Attualmente in città esistono solo due camere mortuarie in funzione al cimitero monumentale e a Monte Olimpino.

  • Città assediata dai pullman turistici: i vigili multano, ma mancano i posti

    Città di Como assediata dai pullman turistici. Non siamo ancora nel picco della stagione turistica, ma lo scorso fine settimana, in un sabato di un ponte lungo ecco che la città viene stretta nella morsa dei torpedoni. Più che nel weekend di Pasqua, Como è stata invasa da pullman posteggiati anche in sosta selvaggia. Gli autisti più corretti hanno parcheggiato il mezzo negli stalli blu, normalmente dedicati alla sosta delle auto, altri hanno invaso i marciapiedi.È accaduto, ad esempio, in via Sant’Abbondio, a due passi dall’omonima basilica, dove tre pullman con targa straniera sono rimasti in sosta. Uno dei tre per diverse ore con due ruote sulla strada e due sul marciapiede. Esattamente come un automobilista che entra al bar per un caffè e – sbagliando – lascia l’auto un minuto sul marciapiede.Nel primo pomeriggio l’autobus è stato sanzionato da una pattuglia della polizia locale. Gli agenti in servizio sono stati impegnati in un duro lavoro di regolamentazione dell’accesso e della permanenza dei pullman turistici, tra piazza Roma, la zona stadio e via Regina Teodolinda.In via Regina, gli stalli dedicati alla sosta dei bus si sono subito riempiti. E così, alcuni autisti hanno proseguito oltre il cimitero monumentale, lasciando i pullman negli spazi blu, che dovrebbero essere occupati alle automobili.L’emergenza è invece proseguita tutto il giorno di sabato nella zona Stadio – dove gli autisti dovrebbero solamente scaricare i passeggeri e poi liberare l’area – via Recchi, viale Vittorio Veneto e viale Sinigaglia sono così diventati un groviglio di autobus.Se da una parte questo afflusso, al 27 aprile, è il preludio di una stagione turistica positiva, dall’altra il fenomeno va governato. Sicuramente multando gli autisti che lasciano il pullman in sosta selvaggia, ma al tempo stesso creando nuovi spazi di sosta lunga per i mezzi, perché l’area di via Regina Teodolinda nei periodi di punta evidentemente non basta più.«Negli incontri che abbiamo avuto con le agenzie turistiche, le guide e i tour operator – spiega il comandante della polizia locale di Como, Donatello Ghezzo – abbiamo spiegato chiaramente che se gli autisti non trovano posto in via Regina devono uscire dalla convalle. Una delle aree indicate è quella della piscina di Muggiò, dove i pullman possono sostare tutto il giorno. In questi giorni, con il Luna Park, diventa tutto un po’ più complesso. Miglioreremo la segnaletica se necessario, ma in ogni caso i pullman non possono restare in piazza Roma e nella zona stadio», conclude il comandante.

  • Città dei Balocchi,  sulla “trasparenza” si compattano maggioranza e opposizione. Il sindaco: «Si rispetti la delibera del consiglio»

    Città dei Balocchi, sulla “trasparenza” si compattano maggioranza e opposizione. Il sindaco: «Si rispetti la delibera del consiglio»

    Tutti d’accordo, in nome della trasparenza. Maggioranza e opposizione su questa questione hanno deciso di remare nella stessa direzione.La questione, ricordiamo, è stata più volte dibattuta su queste colonne, anche con veemenza da parte del consigliere comunale Alessandro Rapinese, capogruppo dell’omonima lista civica. Due mesi dopo la chiusura della manifestazione, gli organizzatori della Città dei Balocchi avrebbero dovuto fornire un dettagliato rendiconto delle entrate e uscite dell’evento. Documento recapitato entro i termini, ma giudicato anche dall’assessore all’Urbanistica e al Commercio, Marco Butti, «insufficiente e lacunoso» all’interno di una mail inviata dal rappresentante della giunta al Consorzio Como Turistica, che da 25 anni organizza l’evento di Natale nel capoluogo. Butti ha chiesto «approfondimenti e delucidazioni» su alcune voci del bilancio che indicavano in modo molto generico entrate o capitoli di spesa.«Abbiamo chiesto in particolare più informazioni sulle voci di costo – ha spiegato l’altro giorno l’assessore Butti – Rispetto agli anni scorsi, il bilancio è più ampio, nelle uscite ci sono 17 voci rispetto alle 8 di prima, ma mancano le specifiche. Voglio tuttavia sottolineare come, al contrario di quanto detto da qualche giullare, quest’anno gli organizzatori della kermesse abbiano pagato 75mila euro di tassa per l’utilizzo del suolo pubblico».Alle richieste di maggiore trasparenza sui conti sollevate prima da Rapinese e poi da Butti, si sono immediatamente unite le voci del Movimento Cinque Stelle, con Fabio Aleotti, di Civitas, con l’ex assessore Bruno Magatti, e del Pd, con il segretario cittadino Tommaso Legnani.Se non bastasse, ieri è giunto anche il pensiero del sindaco in materia. «Confermo la necessità di aderire compiutamente alle prescrizioni di quanto stabilito dalla delibera del consiglio comunale – sottolinea Mario Landriscina – Avevo subito confermato anche all’assessore Butti le mie indicazioni in tal senso».Pensiero sottoscritto anche dal capogruppo di Svolta Civica, Vittorio Nessi: «Reputiamo ragionevole la richiesta avanzata dall’assessore Butti. Un maggior dettaglio nella rendicontazione da parte degli organizzatori è sicuramente auspicabile».

  • Cittadini divisi sull’apertura dei  centri profughi

    Cittadini divisi sull’apertura dei centri profughi

    Ma ci vorranno mesi per il trasferimento degli ospiti da Prestino a TavernolaLa data del trasferimento dei profughi dal centro di Prestino a quello di Tavernola ancora non è nota. Passeranno mesi, probabilmente. Ma appena il Comune ha annunciato la volontà di riaprire la struttura di via Tibaldi, chiusa tre anni fa perché inadeguata, si è riacceso il dibattito in entrambi i quartieri.Prestino convive con immigrati e richiedenti asilo ospiti del centro di via Sacco e Vanzetti dal 2011. Ieri mattina, davanti al bar nel centro del quartiere, a poca distanza dalla struttura

    di accoglienza, è stato sufficiente dire «il Comune vuole trasferire gli immigrati» per scatenare un confronto, anche acceso.Ermanno Albizzati vive a Prestino da 54 anni, per 30 ha fatto il volontario sulle ambulanze e ripete in continuazione di non essere razzista. «Va bene l’accoglienza e l’assistenza – dice – ma nel quartiere da tempo c’è chi ha paura a uscire la sera. E poi c’è anche il discorso delle malattie. Non sarebbe giusto isolare gli immigrati, soprattutto chi è in fuga dalla guerra, ma non può pesare tutto sulle nostre spalle».«Dovevano averli già spostati da tempo – dice Roberto Ditta – Personalmente non mi danno alcun fastidio, ma qui bisogna pensare prima agli italiani che sono al limite della povertà, che hanno perso il lavoro, che fanno la fame».Non è il pensiero di tutti, naturalmente. Anzi, qualcuno contesta un atteggiamento definito «razzista» e invita a riflettere sulle condizioni di migliaia di persone in fuga dai loro Paesi.«Questo è già da tempo un quartiere multietnico, gli immigrati ospitati nel centro di accoglienza non creano alcun problema – dice Adriano Camporini – La difficoltà, piuttosto, è che vengono lasciati per mesi nelle strutture senza fare nulla. Anche in Svizzera ci sono i profughi, ma sono seguiti meglio e non li trovi per strada a chiedere l’elemosina».«Ci sono molti comaschi che hanno bisogno di aiuto e sostegno e bisogna pensare anche a loro – dice Domenico Rampello – Probabilmente gli extracomunitari nel centro di accoglienza non fanno nulla di male, però nel quartiere molti hanno paura».A Tavernola, il centro di accoglienza di via Tibaldi è chiuso e abbandonato. Tra i residenti negli edifici circostanti non c‘è molta voglia di parlare. «Riaprirlo? No, grazie», ripetono alcuni. Altri scuotono la testa: «Se hanno deciso lo faranno, non possiamo farci nulla». Non manca naturalmente il fronte opposto.Tra i residenti di Tavernola, molti fanno riferimento agli anni in cui il centro attivo in via Tibaldi era aperto e ripetono: «Gli ospiti del centro non hanno mai creato alcun problema, che lo riaprano pure».Anche se poi, a denti stretti, qualcuno chiosa: «Certo, forse sarebbe meglio se aiutassero di più gli italiani».

    Anna Campaniello

  • Claudio Corti chiude 16° ad Assen

    Claudio Corti chiude 16° ad Assen

    MotociclismoUn gran premio di Assen da archiviare velocemente. Claudio Corti, nella gara della Moto2 disputata sul tracciato olandese, il tempio del motociclismo, ha terminato soltanto al sedicesimo posto, fuori dalla zona punti.Il successoè andato allo spagnolo Marc Marquez, che all’ultimo giro ha superato l’italiano Andrea Iannone, in testa fino a quel momento. Per Corti (nella foto), portacolori del team Italtrans, ci sarà subito un’occasione di riscatto: la Moto2 torna infatti in pista il prossimo fine settimana in Germania.

  • Clienti Trenord, ricarica abbonamenti in banca

    Clienti Trenord, ricarica abbonamenti in banca

    PER I PENDOLARIA partire da domani, lunedì 22 ottobre, i clienti di Trenord potranno ricaricare presso gli sportelli Bancomat delle Agenzie di Banca Popolare di Milano e Banca di Legnano gli abbonamenti mensili, settimanali e “Treno Milano”. Il servizio sarà attivo per i viaggiatori delle tratte già abilitate alla vendita online, tra queste le linee “Milano Cadorna-Asso” e “Milano Cadorna-Como FN”. I clienti potranno rinnovare i loro abbonamenti anche senza essere clienti delle suddette banche e senza costi aggiuntivi.

  • Cocco e Magella nei Paesi Bassi

    Cocco e Magella nei Paesi Bassi

    LIBRIUscirà in aprile nei Paesi Bassi e in Belgio per i tipi di Anthos “Shaduw over het meer”, la traduzione in olandese (foto) del romanzo noir “Ombre sul lago” dei comaschi Giovanni Cocco e Amneris Magella edito da Guanda. L’opera, alla terza edizione, è la prima di una trilogia gialla tutta dedicata al Lago di Como. Il secondo libro uscirà a fine 2014 o inizio 2015 sempre da Guanda, e l’ambientazione toccherà, oltre il lago, anche la Brianza, la Valsolda e la Svizzera delle banche. Il lancio è mondiale, perché il progetto è stato venduto in nove Paesi e presto uscirà la versione tedesca presso il prestigioso editore Rowohlt Verlag.

  • Collettiva in arrivo alla galleria Mosaico

    Collettiva in arrivo alla galleria Mosaico

    ARTE OLTRE CONFINELa galleria Mosaico di Chiasso, chiusa per ferie dal 1° agosto al 22 agosto, tornerà a ospitare una collettiva (con opere di Luigi Capsoni, Ugo Cleis, Walter Gadda, Giuseppe Giardina, Alfio Paolo Graziani, Francesco Greco, Margherita Levo Rosenberg, Leonardo Maralla, Gianriccardo Piccoli, Rinaldo Pigola, Anke Ruehmer e Daniel Spoerri) dal 23 fino al 31 agosto. La stagione 2013-2014 per lo spazio espositivo chiassese – uno dei più longevi del Canton Ticino, che ha contribuito tra l’altro alla diffusione dell’opera del comasco Eli Riva e di maestri contemporanei come il porlezzese Bruno Bordoli – si aprirà con la doppia mostra “Geo’G’rafie Complementari” di Enzo Pelli e Aymone Poletti, che verrà inaugurata il 7 settembre. Dal 20 agosto, il nuovo numero di telefono per la galleria sarà lo 004179.446.83.09, email macconi.gianna@gmail.com.

  • Commedia benefica al cinema di San Fedele Intelvi

    Commedia benefica al cinema di San Fedele Intelvi

    Oggi alle ore 21Una commedia brillante in dialetto, scritta da Eliso Ceschina, va in scena questa sera alle 21 al cinema di San Fedele Intelvi. Lo scopo dell’iniziativa è benefico, visto che i fondi raccolti nel corso della manifestazione saranno devoluti all’Anffas Cetro Lario, che gestisce la cooperativa sociale “la rosa blu” di Grandola ed Uniti.Il titolo della pièce è “I amis I ghè sempru al mument del sò bisogn” e verrà portata sul palco dalla compagnia “I maltrainsema”.

    “La Rosa Blu” promuove l’inserimento lavorativo di persone con disabilità o in disagio sociale; l’omonima Fondazione raccoglie fondi per la realizzazione di una nuova struttura socio-sanitaria (nella foto, il progetto).