Nota dolente la riapertura del Tempio voltiano, chiuso in seguito ai danni provocati dal forte vento che aveva rotto i vetri di alcune finestre nella parte alta dell’edificio. Per motivi di sicurezza il Comune di Como aveva immediatamente sospeso le visite. Purtroppo regna ancora l’incertezza sui tempi di riapertura. La speranza è adesso che le operazioni di ripristino del tempio possano terminare entro la fine della settimana in corso, visto che la stagione turistica entrerà nel vivo con le feste pasquali e i prossimi ponti. Sempre entro Pasqua gli operai termineranno la sistemazione dell’impianto elettrico in piazza Camerlata, che da tempo aveva bisogno di un intervento. I lavori, partiti lo scorso 9 aprile, «dovrebbero infatti concludersi entro la fine di questa settimana», aggiunge sempre l’assessore Bella.
Categoria: Territorio
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Beneficenza al Sant’Anna. Due doni per la Pediatria
Doppia donazione all’Ospedale Sant’Anna di San Fermo, un ventilatore polmonare e uno spirometro per la Pediatria.La prima porta la firma dell’associazione Silvia Onlus, che ha regalato un ventilatore polmonare dal valore di 18mila euro che serve come supporto nella respirazione. L’associazione Como Sapiens ha invece presentato lo spirometro (1.700 euro) per l’ambulatorio di Pneumologia pediatrica.
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Bregnano, ancora ritardi sul cavalcavia. L’opera connessa a Pedemontana è attesa dal 2017
Pedemontana e le opere connesse non riguardano solo le zone lungo la Novedratese che attraversano Carimate e dintorni ma anche altri comuni a cominciare da quelli di Bregnano e Cermenate che da tempo aspettano l’avvio di un cantiere importante. A pochi chilometri da Cermenate, sul territorio di Bregnano, si attende infatti da anni la realizzazione del cavalcavia su via Matteotti, opera complementare di Pedemontana, vitale per il traffico. Un cantiere che doveva partire già nel 2017 ma su cui non ci sono però ancora certezze.Una buona notizia sembrerebbe però esserci anche se sono sempre le tempistiche a far sorgere ulteriori dubbi. Va infatti detto che «finalmente i lavori sono stati aggiudicati di recente – ha spiegato il sindaco di Bregnano Elena Daddi – Ci è infatti stato comunicato che le opere sarebbero potute iniziare nel mese di marzo 2019. Siamo ormai arrivati già ad aprile inoltrato e ancora nessuno si è fatto vivo. Speriamo di riuscire finalmente a partire. Ci hanno infatti anche assicurato che i lavori termineranno entro marzo 2020 (come previsto dal bando) ma è singolare che ci garantiscano la data di conclusione di un cantiere già in ritardo in fase di avvio». Questo cavalcavia, trovandosi in una via principale di Bregnano è di fondamentale importanza per il comune. Meno impattante per la confinante Cermenate, comunque sempre attenta agli sviluppi dell’operazione. «Speriamo veramente che sia la volta buona – dice il sindaco Mauro Roncoroni – Dobbiamo avere fiducia anche se è vero che quest’opera doveva essere finita già da tempo se tutto fosse andato come da previsioni iniziali».
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Conclusi i lavori in Valfresca. Si apre prima di Pasqua
Il meteo degli ultimi giorni non è stato clemente ma i lavori in via XXVII Maggio, conosciuta anche come Valfresca, sono ugualmente terminati.A breve la strada tornerà percorribile dagli automobilisti. Dopo un lunghissimo botta e risposta tra amministrazione e privati, lo scorso 27 marzo è infatti iniziato il cantiere per la messa in sicurezza della parete rocciosa, dopo i due smottamenti che si sono verificati nel mese di maggio dello scorso anno. «I lavori sono conclusi – annuncia l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Como, Vincenzo Bella – Prima di Pasqua, come promesso sarà riaperta la strada. Nei prossimi giorni provvederemo alla pulizia della strada e poi alla rimozione dei new jersey collocati nella’rea di cantiere». Tanta la rabbia e l’esasperazione di cittadini e residenti per il disagio provocato dalla chiusura della Valfresca, che per gli automobilisti rappresenta un collegamento strategico tra San Fermo della Battaglia e Como, utilizzata anche come strada alternativa alla via Nino Bixio, specialmente nelle ore di punta quando in tanti cercano di entrare in città.
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Da giovedì la Fiera di Pasqua, venerdì la processione. Le limitazioni per viabilità e parcheggi
Da giovedì 18 aprile a Como torna la tradizionale Fiera di Pasqua in viale Varese, quest’anno con 166 bancarelle tra non alimentari, alimentari e somministrazione; l’orario d’apertura, tutti i giorni, dalle 8 alle 19 fino al lunedì di Pasquetta.
Per consentire l’allestimento e lo svolgimento della Fiera, dalle 7 di mercoledì 17 a lunedì 22 aprile sarà vietata la sosta in viale Varese da piazza Cacciatori delle Alpi a viale Cattaneo. Venerdì 19, in occasione della processione del Venerdì Santo, dalle 14.30 circa fino al termine del passaggio è sospesa la circolazione di tutte le categorie di veicoli e motoveicoli lungo l’itinerario previsto: viale Varese, viale Cattaneo, via Cadorna, via Milano, piazza Vittoria, viale Cattaneo e viale Varese con ingresso in Basilica. Dalle ore 13 alle ore 16,30, termine previsto della processione, è istituito il divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli lungo le vie interessate al transito del corteo, che sarà trasmesso in diretta su Espansione Tv.
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Cernobbio, guasto alla rete idrica, tecnici al lavoro
Un guasto alla rete idrica di Cernobbio ha determinato carenze nella distribuzione dell’acqua nel territorio municipale.
“Difficoltà in particolare nelle parti di acquedotto a monte dell’abitato. I tecnici diAcsm Agam reti gas acqua, società del gruppo Acsm Agam, sono impegnati per ripristinare il prima possibile il servizio” spiegano dalla stessa società.
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Da giovedì la Fiera di Pasqua, venerdì la processione. Le limitazioni per viabilità e parcheggi
Da giovedì 18 aprile a Como torna la tradizionale Fiera di Pasqua in viale Varese, quest’anno con 166 bancarelle tra non alimentari, alimentari e somministrazione; l’orario d’apertura, tutti i giorni, dalle 8 alle 19 fino al lunedì di Pasquetta.
Per consentire l’allestimento e lo svolgimento della Fiera, dalle 7 di mercoledì 17 a lunedì 22 aprile sarà vietata la sosta in viale Varese da piazza Cacciatori delle Alpi a viale Cattaneo. Venerdì 19, in occasione della processione del Venerdì Santo, dalle 14.30 circa fino al termine del passaggio è sospesa la circolazione di tutte le categorie di veicoli e motoveicoli lungo l’itinerario previsto: viale Varese, viale Cattaneo, via Cadorna, via Milano, piazza Vittoria, viale Cattaneo e viale Varese con ingresso in Basilica. Dalle ore 13 alle ore 16,30, termine previsto della processione, è istituito il divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli lungo le vie interessate al transito del corteo, che sarà trasmesso in diretta su Espansione Tv.
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Arianna Minoretti e la lezione norvegese in tema di ponti, tunnel, viadotti e… donne
A colloquio con l’ingegnere comasco che lavora al progetto Archimede
Arianna Minoretti interviene questa mattina all’auditorium del Don Guanella di Como nel convegno “Ingegneria per il futuro dei trasporti”, che segue l’assemblea ordinaria dell’Ordine di categoria.L’ingegnere comasca Minoretti, 40enne, lavora da alcuni anni in Norvegia, è alle dipendenze dello Stato, in quella che potremmo definire, con una semplificazione estrema, l’Anas norvegese.
Riveste un ruolo importante nel maggiore progetto viabilistico mai realizzato non solo in Europa, il ponte di Archimede. Ovvero una serie di attraversamenti della costa Ovest del Paese, attraverso diverse strutture.«Alcune non sono mai state realizzate al mondo – spiega – si tratta di ponti sospesi e piattaforme tirantate al fondale».Parliamo così dei ponti più lunghi del pianeta, ma anche di un tunnel tradizionale nella roccia lungo 27 chilometri, altro record mondiale.«Sarà l’autostrada dei record, è vero – spiega – si tratta di un progetto molto ambizioso, che parte dalla ricerca scientifica. Per alcune tipologie strutturali si devono scrivere ex novo le normative».Il ponte di Archimede venne proposto all’inizio del millennio, nel 2001, anche per il Lago di Como, per collegare Menaggio e Bellano, il presidente della Provincia di Como era Armando Selva. Vennero chiesti anche fondi europei, poi dell’iter si sono perse le tracce.«Purtroppo quando si parla di Italia e di Como, realtà che io ho vissuto – spiega Arianna Minoretti – si parla di difficoltà nell’avere autorizzazioni, anche le più semplici. Ci si muove sempre in spazi di ambito storico e paesaggistico importanti, l’iter procedurale tra Sovrintendenza e richieste di permessi diventa frustrante. Così tutto si ferma prima di partire».A cosa si deve questo immobilismo, soltanto alla burocrazia secondo lei?«Si tratta anche di un problema culturale, perché in Italia e a Como, “prima ci sono i problemi delle buche e delle strade ordinarie”, si dice di solito – aggiunge – Io capisco queste osservazioni, ma credo che sia importante tenere anche la mente aperta. Serve una visione sul futuro, sul cambiamento. Non si può sempre lavorare confidando che non cambi mai nulla. Anche l’orto più bello se è in mezzo al deserto non serve. Si deve investire ora per l’Italia e la Como di domani».Mai come in questo momento l’Italia di oggi è anche condizionata da alcune tragedie che hanno riguardato i ponti, dal crollo del Morandi a Genova, a quello di Annone Brianza. Anche a Como, dove oggi si festeggia per la variante della Tremezzina, ci sono i casi del viadotto dei Lavatoi, della Novedratese.«Il crollo del ponte Morandi è stata una tragedia umana che ha coinvolto tante persone – spiega l’ingegnere Minoretti – Sono disgrazie che ti fanno sentire la tua Italia molto vicina anche all’estero. Poi si apre il discorso delle manutenzioni e del monitoraggio. Il ponte Morandi e altre grandi opere sono figlie di un’Italia che sicuramente credeva nel futuro, investiva. Considerava però i materiali di allora perfetti, eterni. Il monitoraggio delle opere è indispensabile. In Norvegia esiste da tempo. Io faccio parte di un gruppo che controlla la manutenzione di tutte le opere del Nord Europa. Si fanno manutenzioni ed ispezioni. Non si può pensare, dopo 40-50 anni, che il tempo non segni queste strutture. Per Annone Brianza si può fare lo stesso discorso».È quindi il “modello Italia” sulle infrastrutture ad avere fallito?«No, perché? Basta solo rimanere aperti, anche da oggi. Come nella vita – aggiunge – Tanto dipende dalle occasioni. Io ho scelto l’estero, ma non mi sento un cervello in fuga. Certo, mi fanno un po’ ridere colleghi che mi dicono che sono rimasti per scelta loro, poi non sanno neppure l’inglese. Questo vuol dire non essere in grado di viaggiare neanche per le vacanze. Il confronto con il resto del mondo è utile. Gli orizzonti si devono ampliare. Poi, qui in Norvegia, è più trasparente il discorso della meritocrazia ad esempio, ma non è detto che un giorno mia figlia rimarrà qui. Di certo, in Italia, dovrebbe cambiare qualcosa per le donne».In che senso?«Oggi una madre spesso deve lasciare il lavoro per anni, per crescere i figli, non esiste un sistema sociale. Chi è fortunato si appoggia ai nonni. Io e mio marito abbiamo avuto una figlia in Norvegia, abbiamo avuto un anno di maternità diviso tra mamma e papà, io, in più, avevo alcune ore per l’allattamento. A un anno, i bambini vanno all’asilo, che costa 300 euro al mese. I dormitori delle Università sono pieni di appartamenti famigliari. Perché avere un figlio anche per uno studente è molto comune. Così una nazione investe sui giovani» .Certo che in Norvegia tutto credo sia più semplice, con solo 5 milioni di abitanti, c’è benessere per tutti.«Anche questo è vero, ma qui c’è anche tanta attenzione nelle spese – spiega l’ingegnere – le missioni di lavoro e i viaggi si fanno sempre in economy, si dorme in alberghi di fascia decente, non di lusso. Essere in grado di spendere poco è un vanto per un dipendente pubblico. Qui».
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Da domenica il tradizionale rito del bacio del Crocifisso a Como
Comincia domenica pomeriggio il tradizionale rito del bacio del Crocifisso nel Santuario di viale Varese, a Como.
Prima, alle 15, il momento di preghiera sarà presieduto dall’arciprete della Basilica di San Fedele, don Pietro Mitta. Al termine sarà possibile vivere il rito del bacio miracoloso. Va invece sottolineato come – considerate le avverse previsioni meteo di questa mattina, con precipitazioni abbondanti -la processione delle Palme da San Fedele alla Cattedrale, guidata dal Vescovo Oscar, non si svolgerà. Il pontificale delle ore 10, presieduto da monsignor Cantoni, si terrà direttamente in Cattedrale.Lunedì, invece, la giornata sarà dedicata ai malati (con la Via Crucis, la Messa e la benedizione nel pomeriggio, con l’assistente Unitalsi Como don Giovanni Corradini).
Tutti i particolari delle celebrazioni pasquali domani in edicola con ilCorriere di Como.
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Il Ceresio comasco resta senza battelli giornalieri
A vuoto il vertice tra Comuni e Navigazione. In un comunicato annunciati generici buoni propositi ma nulla di concretoPorlezza e il bacino comasco del Lago di Lugano non avranno il collegamento giornaliero con il battello da Lugano. Resta confermato il taglio deciso in modo unilaterale dalla Navigazione della città ticinese. E a nulla sembra essere servito l’incontro di giovedì scorso tra i dirigenti dell’azienda di trasporto e i sindaci dei Comuni del ramo comasco del Ceresio.In un comunicato stampa diffuso ieri si parla genericamente della «volontà di collaborare fattivamente al rilancio e alla promozione del bacino della provincia di Como» e di «valutare le misure da intraprendere insieme per contribuire al raggiungimento di questo obiettivo».Quali siano queste misure, e in quali termini, risorse o moduli organizzativi si voglia raggiungere l’obiettivo non è stato detto. Il Corriere di Como ha interpellato i sindaci di Porlezza e di Claino con Osteno, Sergio Erculiani e Giovanni Bernasconi, chiedendo loro quali fossero i «punti di vista» e le «varie ipotesi di lavoro» emersi dal «non facile confronto» della riunione.Entrambi gli amministratori non hanno voluto rispondere, rimettendosi a quanto scritto nel comunicato. Si può soltanto dire con certezza che sia Porlezza sia Claino hanno delegato l’autorità di bacino del Ceresio «per un ulteriore incontro nel quale – questa è la formulazione un po’ vaga utilizzata – dovranno essere sviluppati in termini concreti e organici tre concetti di base: soluzione a breve per la stagione 2019; soluzione in prospettiva per la stagione 2020; progetti a lungo termine».Non è chiaro il motivo per cui questi «concetti» non siano stati illustrati e spiegati all’opinione pubblica in modo esplicito, senza trincerarsi dietro formule fumose e incomprensibili. Evidentemente, la trasparenza e il bisogno di chiarezza nei confronti dei cittadini non sono giudicati necessari.In ogni caso, pur tra le righe di un comunicato scritto per non dire nulla, è alla fine evidente come il risultato della riunione di giovedì sia stato totalmente interlocutorio. La Navigazione ha infatti «confermato il proprio impegno a sviluppare un sempre più efficace servizio» ricordando però di doversi «confrontare con una complessa organizzazione delle attività che deve tenere conto delle risorse», delle «esigenze effettive del territorio» e dei «dati statistici». Come dire: i soldi sono pochi, i passeggeri pure. Arrangiatevi.