Il settecentesimo anniversario della morte di Dante ispira anche il jazz. La ricerca di Luca Radaelli e del jazzista comasco Arrigo Cappelletti estrae dalle tre cantiche dallaDivina Commediai brani in cui la musicalità costituisce un elemento caratterizzante. La capacità compositiva e improvvisativa di Cappelletti crea una scenografia sonora, all’interno della quale la voce di Radaelli conduce gli spettatori in un viaggio poetico ultraterreno. Il trailer dello spettacolo che vede protagonisti l’attore e il musicista nel segno di Dante è stato appena pubblicato sul sito teatroinvito.it.
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Israele: Gerusalemme questa mattina svegliata con la neve
(ANSA) – TEL AVIV, 18 FEB – Nell’ondata di maltempo che ha colpito dall’altro ieri notte Israele, Gerusalemme questa mattina si è risvegliata con una coltre di neve tra i 10 e i 20 centimetri. L’evento – che non è raro in città – ha avuto ripercussioni sui servizi (traffico incluso) e anche sulle scuole – quelle consentite per l’allentamento delle restrizioni del lockdown – che hanno aperto in ritardo. Sulla situazione complessiva si è svolta una riunione presieduta dal sindaco Moshe Lion. (ANSA).
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Intercettazioni e confische: i conti della Procura
Un milione e mezzo di euro destinati alle intercettazioni autorizzate dai giudici per supportare le indagini dei fascicoli penali, ma anche un milione e 400 mila euro in entrata, per le casse dello Stato, grazie a confische successive a indagini principalmente per reati tributari.Sono i conti della Procura di Como, che sono stati comunicati al Ministero.Partiamo come detto da quanto viene speso, ogni anno – il periodo che in questo caso è stato preso in esame va da 1 luglio 2019 al 30 giugno 2020 – per effettuare intercettazioni su telefoni cellulari delle persone indagate e iscritte sul registro delle notizie di reato.La cifra complessiva sborsata dallo Stato, per la Procura di Como, è di 1 milione 587mila e 110 euro, mentre sono quattro le società esterne sui vengono affidati i servizi di captazione e che forniscono un servizio completo.Il costo citato sopra è comprensivo di tutto, mentre una singola giornata di intercettazioni (24 ore su un solo telefono cellulare) costa alla Procura lariana 4 euro (cui poi vanno aggiunti tutti i costi fissi legati agli ammortamenti degli impianti e altro). Ma, come detto, le indagini hanno portato anche a recuperare soldi in favore dello Stato, soprattutto per quanto riguarda i reati tributari. Nell’anno solare 2020, ad esempio, le confische hanno toccato la cifra di 1 milione 472mila e 674 euro, con un notevole balzo in avanti rispetto al 2019, quando erano state appena di 111.954 euro. In calo sono invece i numeri dei sequestri chiesti dalla Procura di Como e concessi dai giudici, che sono scesi dai 13 milioni 813mila 300 del 2019, ai 9.668.102 del 2020.
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Inps: a novembre 664.000 posti lavoro in meno su anno
(ANSA) – ROMA, 18 FEB – Il saldo annualizzato dei rapporti di lavoro a novembre 2020, ovvero la differenza tra quelli registrati nel mese rispetto a quelli di novembre 2019 è negativo per 664.000 unità. Lo rileva l’Inps nell’Osservatorio sul precariato. Nel corso degli undici mesi del 2020 le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati sono state 4.755.000 (-30% sullo stesso periodo del 2019 anche per gli effetti legati all’emergenza da Covid-19. Il calo ha riguardato soprattutto i contratti a termine. Le cessazioni negli 11 mesi sono state 5.051.000 (-20%). La variazione netta negli 11 mesi è stata negativa per 295.696 posti di lavoro. (ANSA).
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India: vacanza alla beauty farm per 26 elefanti dei templi
(ANSA) – NEW DELHI, 18 FEB – Un mese e mezzo in una beauty farm, nella giungla. È la vacanza appena iniziata per Lakshmi, Swarnavalli, Sengamalam e Kasthuri, il più anziano dei quattro elefanti del tempio di Thekkampatti, in Kerala, che da oggi passeranno 48 giorni, accuditi con trattamenti ringiovanenti, balle di cibo sostanzioso, capriole nel fango e bagni nel fiume, nella riserva di Thekkampatti, assieme ad altri 22 compagni di vacanza, provenienti da altre città. Tutti gli animali accolti nella speciale welllness farm provengono da templi del Tamil Nadu e di Puducherry, dove vengono considerati sacri, e sono ospitati a spese di un’associazione di beneficenza indù, la Hindu Religious and Charitable Endowments (HR& CE) Trust. “Questi animali conducono tutto l’anno una vita sedentaria, vivono in spazi ristretti nei dintorni dei templi, dove prendono parte alle cerimonie religiose. Qui ritrovano il loro habitat naturale, si muovono e camminano per almeno venti chilometri al giorno”, dice S Ravikumar, uno dei veterinari responsabili del progetto, iniziato tredici anni fa. Per alcuni degli elefanti la vacanza è anche una riunione di famiglia: alcuni di loro sono “imparentati”: c’è una elefantessa che ritrova il figlio e due sorelle che vivono in templi distanti migliaia di chilometri, raccontano i “mahout”, gli addetti specializzati che si prendono cura di loro abitualmente. I mahout, che spesso dedicano l’intera vita ad un solo elefante, ne conoscono il carattere e affermano che questi animali, se ben trattati, ricambiano affetto e amicizia, meglio degli esseri umani. (ANSA).
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Inail: 147.875 contagi sul lavoro fino a gennaio, 461 morti
(ANSA) – ROMA, 18 FEB – Sono 147.875 i contagi sul lavoro da Covid denunciati all’Inail fino a gennaio e quasi due terzi (il 62,3%) sono riferiti alla seconda ondata, tra ottobre e gennaio 2021. Lo fa sapere l’Inail sottolineando che solo a gennaio sono arrivate 16.785 denunce di contagio sul lavoro. Le morti sul lavoro per Covid denunciate sono state nel complesso dall’inizio dell’epidemia 461, 38 delle quali nel mese di gennaio. Le denunce di contagio da Covid sul lavoro sono pari a circa un quarto delle denunce complessive di infortunio sul lavoro pervenute dall’inizio del 2020 e al 5,8% dei contagiati nazionali totali comunicati dall’Istituto superiore di sanità (Iss) alla fine di gennaio. Un quarto dei casi denunciato si è concentrato a novembre (25,3%) che supera marzo (19,2%), ottobre (15,9%), dicembre (15,1%) e aprile (12,4%) mentre gennaio 2021 segna il 6% del totale. I casi mortali rilevati fino al 31 gennaio sono circa un terzo del totale dei decessi sul lavoro denunciati dal gennaio 2020, con un’incidenza dello 0,5% rispetto al complesso dei deceduti nazionali da Covid-19 comunicati dall’Iss alla stessa data. (ANSA).
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Il nuovo ministro e le doppie graduatorie
di Adria Bartolich
Come sempre, alla formazione di un nuovo governo i pettegolezzi si moltiplicano. Prima il tema è chi saranno i ministri, poi che intenzioni hanno nei confronti dei temi caldi del loro dicastero. Nessuna eccezione quindi per il ministro della Pubblica istruzione Patrizio Bianchi, verso il quale, com’è ovvio, anche e soprattutto per il complicato anno che il nostro sistema scolastico sta attraversando, c’è un carico di aspettative persino esagerato.
A quanto ci è dato di intendere, Bianchi, che certamente di scuola ne capisce essendo ex rettore dell’Università di Ferrara, ex assessore alla Scuola dell’Emilia Romagna e già coordinatore della task force ministeriale, sa bene che uno dei problemi più difficili da affrontare sarà quello della presenza in cattedra degli insegnanti all’inizio dell’anno scolastico. Su questo punto, inutile quasi ricordarlo, le pressioni sono enormi, perché , molto banalmente sono voti per la politica e tessere per i sindacati.
Intendiamoci, niente che sia illegale o illegittimo. Il consenso è la linfa in un Paese democratico, solo che chi pretende di governare un sistema, e non stiamo parlando solo del ministro ma anche di tutto quello che, nel nostro caso, attorno alla scuola si muove, deve avere ben chiaro che la ricerca del consenso non può prescindere o essere addirittura in contrasto con la finalità che il sistema si deve prefiggere.
Nella fattispecie, la qualità dell’istruzione e l’educazione dei nostri giovani, rese ancora più precaria dalle misure antivirus. Per cui Bianchi tutto deve fare tranne che accettare un ritorno al doppio canale per le assunzioni dei docenti, cioè le due graduatorie diverse per il passaggio in ruolo, con concorso e con servizio; in altre parole quel sistema istituito con la legge n. 417/1989 che, introducendo i concorsi triennali per titoli, anche “quando non vi sia disponibilità di posti o cattedre”, ha dato origine alla proliferazione del precariato. Anche se richiesto da più parti a gran voce.
L’unica condizione possibile per iniziare l’anno con l’organico delle scuole in ordine e completo (siamo ancora in fase Covid) sarebbe quella di dare ai dirigenti degli istituti, coadiuvati da una commissione interna per ragioni di trasparenza, la facoltà provvisoria di confermare o meno i docenti precari già sulle cattedre quest’anno.
Nel frattempo si dovrebbe studiare un sistema efficace da introdurre a regime ma lo si farebbe con una sperimentazione già avviata e verificabile a cui riferirsi, incentrata su una maggiore autonomia scolastica e responsabilizzazione degli istituti.
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Henkel, il prefetto chiede di posticipare lo stop
In ginocchio 160 famiglie (81 dipendenti e 79 fornitori attivi nell’indotto) con la crisi della Henkel di Lomazzo prossima alla chiusura per decisione della multinazionale tedesca omonima. L’azienda comasca cesserà la sua attività entro fine giugno 2021. Come hanno precisato i sindacati tracciando un primo bilancio del presidio di protesta di martedì e di ieri, i lavoratori «hanno dimostrato tutta la loro contrarietà alla decisione – scrivono in una nota Filctem Cgil Lombardia, Femca Cisl Lombardia, Uiltec Uil Lombardia – Abbiamo già inviato una richiesta di incontro a livello internazionale, abbiamo sollecitato anche tramite il sindacato europeo del settore chimico e tramite il Comitato aziendale europeo, la necessità di sospendere la chiusura dello stabilimento».I sindacati rimarcano tra l’altro che «i lavoratori a Lomazzo hanno fatto straordinari fino a ottobre con zero ore di cassa integrazione ordinaria. A dicembre inoltre sono state “congelate” ferie e permessi dei lavoratori fino alla prima settimana di gennaio a fronte di un importante carico di lavoro».Come detto non finisce qui la protesta: la prossima settimana continuerà negli stabilimenti italiani.Le istituzioni non stanno a guardare. Ieri mattina il prefetto di Como, Andrea Polichetti, nella foto, ha incontrato i vertici di Henkel Italia srl, un rappresentante di Confindustria Como e il sindaco di Lomazzo Giovanni Rusconi.Nella nota diffusa dalla Prefettura si legge che «l’amministratore delegato di Henkel Italia ha esposto le motivazioni alla base della decisione di chiudere il sito produttivo di Lomazzo, legate alla necessità di ricondurre, per strategie di produzione, ad un unico stabilimento, situato in Ferentino (Frosinone), la presenza di Henkel sul territorio nazionale».Da parte sua il sindaco Rusconi ha sottolineato le ricadute negative per il territorio che tale decisione comporta, in un momento di grave crisipandemica. A tal proposito lo stesso prefetto ha chiesto all’azienda di valutare la possibilità di differire ogni decisione sul futuro dello stabilimento di Lomazzo successivamente alla conclusione della attuale fase di pandemia.Anche la politica continua a mobilitarsi per la vertenza. «Esprimo massima vicinanza ai lavoratori e alle famiglie dell’azienda Henkel che rappresenta una realtà fortemente radicata nella comunità di Lomazzo, ed è anche per questo che la priorità di tutti rimane quella di salvaguardare i posti di lavoro di più di 150 dipendenti» ha dichiarato il comasco Fabrizio Turba, sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega ai Rapporti con il Consiglio regionale. Da parte sua il consigliere regionale comasco del Pd Angelo Orsenigo, che ieri ha preso parte al presidio di Lomazzo a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della Henkel, ha denunciato: «Henkel abbia il coraggio di metterci la faccia e venga in Regione Lombardia per riferire davanti alla Commissione Attività produttive. Solo così potremo iniziare un dialogo per trovare una soluzione che scongiuri la chiusura».
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Harry ‘pronto a partire’ se il principe Filippo peggiorasse
(ANSA) – ROMA, 18 FEB – Il principe Harry si sarebbe messo in autoisolamento a casa con sua moglie Meghan e con il figlio Archie, in modo da potere essere pronto a raggiungere il Regno Unito senza rimanere bloccato, in caso le condizioni del principe Filippo, ricoverato da due giorni in ospedale, dovessero peggiorare. Il duca di Sussex, secondo una fonte citata dal Daily Mirror, ha deciso di non spostarsi dalla sua villa californiana, avrebbe già preso accordi per volare con un jet privato e viene tenuto “regolarmente informato” sulle condizioni del nonno. Il principe Filippo, consorte quasi centenario della regina Elisabetta, è stato ricoverato due giorni fa in un ospedale di Londra dopo un malessere. (ANSA).
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Governo: fiducia quasi record, ma 15 di M5s votano no
(ANSA) – ROMA, 18 FEB – Non sfonda la ‘quota Monti’ e resta sotto di 19 voti, la fiducia al governo di Mario Draghi al Senato. Complice l’opposizione annunciata e solitaria di Fratelli d’Italia, la squadra dell’ex presidente della Bce vanta comunque numeri record, con i suoi 262 sì, 40 no e due astensioni. Meglio ha fatto il governo Andreotti IV nel 1978 con 267 sì e quello di Enrico Letta nel 2013 con 233. Gli astenuti sono stati Tiziana Drago del gruppo Misto, ex M5s, e Albert Laniece delle Autonomie. Contrari invece tutti i 19 senatori di FdI e 15 del del Movimento 5 stelle. A spiccare sono proprio i cosiddetti ‘dissidenti’ pentastellati, più della decina prevista nei giorni scorsi. Si tratta di Laura Granato, Virginia La Mura, Elio Lannutti, Barbara Lezzi, Matteo Mantero, Cataldo Mininno, Vilma Moronese, Nicola Morra, Fabrizio Ortis, Rosa Abate, Laura Angrisani, Mattia Crucioli, Silvana Giannuzzi, Fabio Di Micco, Margherita Corrado. In sostanza, a parte 2 assenti giustificati (Orietta Vanin in congedo e Francesco Castiello in missione) e altri 6 che non hanno partecipato al voto (Giuseppe Auddino, Elena Botto, Antonella Campagna, Emanuele Dessì, Vincenzo GArruti, Simona Nocerino), i favorevoli del M5s sono stati 69 sui 92 complessivi. Anche se resta il gruppo più numeroso al Senato con 92 parlamentari, segna un netto calo di consensi rispetto ai tre governi precedenti. Dal 2018 a oggi tra espulsioni e addii il Movimento ha ‘perso’ 15 senatori, più due deceduti (Franco Ortolani nel 2019 e Vittoria Bogo Deledda nel 2020). (ANSA).