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  • Covid: variante Uk e sudafricana in materna e nido Milano

    (ANSA) – MILANO, 18 FEB – Ats Città Metropolitana di Milano ha individuato 2 casi Covid-19 di variante inglese nella scuola dell’infanzia di via Lope de Vega, a Milano, e una di variante sudafricana nel Nido, situato nella stessa via. Lo comunica la stessa Ats, spiegando che i casi Covid nella scuola dell’infanzia sono 17, di cui 2 di variante inglese (trovata in due educatrici). Tutte le sezioni sono in isolamento e faranno un tampone molecolare a fine quarantena, compreso tutto il personale scolastico. Nel Nido, invece, i casi sono 2. Una educatrice (con variante sudafricana) e un bambino della stessa sezione. La sezione è in isolamento e farà il tampone molecolare di fine quarantena. È previsto il tampone molecolare per tutti gli altri bambini del nido e per tutto il personale. La circolazione di varianti virali nella popolazione scolastica milanese – si legge nella nota – è in linea con quanto atteso in base alla situazione epidemiologica nazionale. (ANSA).

  • Covid: Usa, i morti superano quota 490mila

    (ANSA) – ROMA, 18 FEB – Gli Stati Uniti hanno registrato ieri 68.419 nuovi casi di coronavirus e ulteriori 2.366 decessi legati alla malattia: è quanto emerge dai conteggi della Johns Hopkins University, riporta la Cnn. I nuovi dati portano il bilancio complessivo dei contagi dall’inizio della pandemia a quota 27.825.043 e quello dei morti a quota 490.447. Finora sono stati distribuite nel Paese almeno 72.423.125 dosi di vaccini e almeno 56.281.827 dosi sono state somministrate.(ANSA).

  • Covid: rifiuta il vaccino, cameriera licenziata a New York

    (ANSA) – NEW YORK, 18 FEB – Licenziata per aver rifiutato il vaccino anti-Covid. Bonnie Jacobson, 34 anni, è stata cacciata dal ristorante in cui lavorava a New York perché non ha voluto farsi il vaccino. “Non sono una no vax”, precisa Jacobson al New York Post, spiegando che il suo rifiuto è legato ai timori che il vaccino potrebbe avere sulla sua fertilità e sulle sue chance di rimanere incinta. “Voglio che ci siano più dati sui possibili effetti sulla fertilità”, aggiunge. Secondo le raccomandazioni della autorità sanitarie americane, il vaccino è una scelta personale per le donne incinte. Alle future mamme è consigliato di parlare con il proprio medico al riguardo. Al momento a New York le cameriere e i camerieri rientrano nelle categorie che possono essere vaccinate con priorità. (ANSA).

  • Covid: Regione Fvg,con numeri attuali restiamo zona gialla

    (ANSA) – TRIESTE, 18 FEB – “A meno che non si cambi qualche parametro di definizione nella classificazione, non vedo perché noi dovremmo con questi numeri andare in una zona diversa da quella gialla”. Così il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi sulle indiscrezioni circolate ieri su un possibile passaggio in arancione della regione. “I dati arrivati ieri sera sono tutti in riduzione – ha spiegato Riccardi -: Rt ha una punta più bassa di 0,74 avendo una media di 0,8 contro lo 0,94 della scorsa settimana”. Secondo indiscrezioni, il Report del Ministero della Salute relativo alla settimana dall’8 al 14 febbraio e aggiornata al 17 febbraio sull’andamento della pandemia in Fvg, presenta, oltre al calo dell’indice Rt, anche altri dati generalmente in discesa. (ANSA).

  • Covid: Lavevaz (Vda), zona bianca non è traguardo stabile

    (ANSA) – AOSTA, 18 FEB – “La zona bianca potrebbe essere una boccata d’ossigeno, ma dobbiamo essere tutti consapevoli che non sarebbe un traguardo stabile: la discesa dei contagi si è già arrestata, e dobbiamo sapere che la zona bianca potrebbe durare anche solo una o due settimane”. Così il presidente della Regione Valle d’Aosta Erik Lavevaz, commenta all’ANSA l’ipotesi di un passaggio della regione alpina in zona bianca. “Aspettiamo il riscontro ai dati inviati, che da settimane sono buoni, ma sappiamo che la situazione è fragilissima”, spiega. (ANSA).

  • Covid: italiani in casa più attenti al ‘green’

    (ANSA) – MILANO, 18 FEB – Gli italiani sono sempre più attenti alla sostenibilità nelle loro scelte d’acquisto e in casa ci tengono a mantenere il più basso possibile il loro impatto ambientale. Più di un consumatore su due predilige elettrodomestici a basso consumo, mentre, il 40% attua comportamenti volti a risparmiare e non sprecare energia in casa, e il 37% è attento allo spreco di acqua, con un incremento – rispettivamente del 4% e del 3% – a seguito del primo lockdown. E’ la fotografia scattata da LG con un’indagine commissionata a Gfk sulle abitudini di consumo degli italiani rispetto al modo di vivere in casa, alla luce dei cambiamenti imposti dalla pandemia. “La tutela del pianeta è oggi uno dei pilastri che guida le scelte dei consumatori”, evidenzia il report. In particolare, “gli elettrodomestici, quali principali responsabili dei consumi in casa, sono ritenuti dalla maggior parte delle persone la tipologia di prodotti che più di tutti dovrebbe essere sostenibile”. Il 75% degli italiani ritiene “importantissimo” avere una lavatrice che mantiene bassi i consumi e e per il 66% (+3% rispetto alla media europea) l’efficienza energetica è in testa tra i parametri rilevanti nell’acquisto. Tre intervistati su quattro trovano “molto utili” le etichette energetiche e, per il 62%, le aziende devono adottare un approccio responsabile dal punto di vista ambientale. (ANSA).

  • Covid: India, tampone per arrivi da Gb, Brasile, Sudafrica

    (ANSA) – ROMA, 18 FEB – L’India imporrà dalla settimana prossima il test anti Covid a tutti i passeggeri in arrivo – direttamente o indirettamente – dal Regno Unito, dal Sudafrica e dal Brasile per cercare di contenere la diffusione nel Paese delle rispettive varianti del coronavirus: lo riporta il Guardian. Il Paese, che finora ha registrato 187 casi di variante inglese, ha rilevato la variante sudafricana in quattro persone il mese scorso e quella brasiliana in una questo mese. (ANSA).

  • Covid: Gb, contagi in ‘forte calo’ in Inghilterra

    (ANSA) – ROMA, 18 FEB – I contagi da coronavirus in Inghilterra hanno registrato un “forte calo” da gennaio: è quanto emerge da uno studio, denominato React, dell’Imperial College London. Lo riporta la Bbc. Nel complesso, in Inghilterra i casi sono diminuiti di due terzi dall’inizio dell’attuale lockdown, con un calo dell’80% a Londra. Tuttavia, i livelli della malattia sono ancora alti, con un tampone positivo ogni 200 effettuati nel periodo 4-13 febbraio. Un livello, questo, simile a quello registrato verso la fine dello scorso settembre. Lo studio è stato realizzato su un campione di oltre 85mila tamponi. (ANSA).

  • Covid: da Ue ok a test rapidi comuni

    (ANSA) – BRUXELLES, 18 FEB – Il Comitato per la sicurezza sanitaria dell’Ue ha dato l’ok a un elenco comune di test antigenici rapidi per il Covid-19, con certificati riconosciuti da tutti i Paesi europei. “Se per un’attività sono richiesti o raccomandati test COVID-19 negativi – ha detto la commissaria per la salute, Stella Kyriakides – è essenziale che i tipi di test siano reciprocamente riconosciuti e risultino in certificati anch’essi riconosciuti in tutta l’Ue, soprattutto per i viaggi. I nostri cittadini hanno bisogno di chiarezza e prevedibilità”. (ANSA).

  • Covid: al 45,3% i vaccinati in Israele con una dose

    (ANSA) – TEL AVIV, 18 FEB – Mentre si allenta gradualmente il lockdown, Israele è arrivata al 45,3% delle persone vaccinate con almeno una dose, ovvero 4.138.000 cittadini. Ad avere avuto anche la seconda dose sono stati in 2.762.000, circa il 30,2% della popolazione. Solo ieri i vaccinati sono stati 135mila (61mila prima dose, 74mila seconda) in un dato che rilancia la campagna, un poco in affanno nei giorni passati. Per ogni cittadino del tutto immunizzato è previsto il cosiddetto ‘Green pass’ che – in base alle disposizioni – consente a partire da domenica prossima la possibilità di frequentare palestre, piscine, hotel ed altri luoghi. Tuttavia, il ‘Green Pass’ – scaricabile dal sito del ministero della Sanità, da quello della Cassa mutua che ha registrato la doppia immunizzazione o da una app – sta suscitando, secondo i media, qualche problema di sicurezza poiche’ secondo alcuni esperti è facilmente modificabile. Intanto prosegue il calo delle nuove infezioni. I dati del ministero della Sanità parlano di 4.076 casi nelle ultime 24 ore a fronte di 64.000 tamponi circa con una percentuale del 6.6%: la più bassa da gennaio. Scende anche il numero dei malati gravi, che si ferma a 928, anche questo il più basso da oltre un mese. (ANSA).