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  • Lido di viale Geno: al Comune di Como sono pervenute due offerte

    Lido di viale Geno: al Comune di Como sono pervenute due offerte

    Si apre uno spiraglio di speranza per la gestione del lido di viale Geno. Al Comune di Como sono arrivate infatti due offerte per la riqualificazione dell’area, dopo la pubblicazione del bando per la concessione che comprende la gestione del bar, del ristorante e dello stabilimento balneare. La durata della concessione è di 20 anni e la base di gara per il canone annuo del compendio di 67mila euro.Chi si aggiudicherà la concessione del lido dovrà garantirne l’apertura per la stagione estiva 2019. Manifestazioni di interesse sono arrivate da parte di Euroseta Fashion e Cafè Fleurs. Soddisfatto l’assessore al Patrimonio del Comune Francesco Pettignano. «Sono contento che siano arrivate offerte per riqualificare il lido di viale Geno. Entro martedì si formerà la commissione che dovrà esaminare le due proposte».Questa stessa commissione si riunirà poi per scegliere il progetto migliore e affidare la concessione della struttura. L’obiettivo di Palazzo Cernezzi è avviare i lavori di ristrutturazione il prima possibile e trovare un nuovo gestore per l’inizio della stagione turistica.

  • Incastrato da una lattina. Sette anni per la rapina ad Inverigo

    Incastrato da una lattina. Sette anni per la rapina ad Inverigo

    Fatale è stata la lattina sorseggiata prima di entrare a fare la rapina e abbandonata sul posto. Grazie a quell’elemento apparentemente insignificante ma individuato dai carabinieri della compagnia di Cantù nel corso del sopralluogo, un 47enne di Giussano è stato prima individuato poi processato e infine condannato alla pena di 7 anni. La decisione è stata presa dal collegio del tribunale di Como, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Simona De Salvo.

    Il fatto fa riferimento all’assalto al punto vendita In’s di Inverigo avvenuto alle ore 13 del 19 giugno 2018.Un rapinatore armato di coltello aveva minacciato la cassiera ed era scappato con mille euro. I militari, intervenuti per il sopralluogo, notarono la lattina, che era stata bevuta dal rapinatore poi entrato in azione, sbadatamente abbandonata dal malvivente e la recuperarono.Una modalità che – tra l’altro – il 47enne aveva già utilizzato in un precedente colpo sempre in un supermercato del territorio della compagnia di Cantù. Elementi che, con i successivi riscontri, hanno condotto all’arresto e al processo concluso con la condanna a sette anni.

  • Il pugilato per affrontare il   Parkinson.   Sul Lario un centro di riferimento mondiale

    Il pugilato per affrontare il Parkinson. Sul Lario un centro di riferimento mondiale

    Un importante riconoscimento per i comaschi Tiberio Roda e Paola Roncareggi, che da anni promuovono sul Lario il metodo Rock Steady Boxing, pugilato senza contatto per le persone colpite da Parkinson.A Oslo un corso di formazione per nuovi coach ha rappresentato un momento di incontro con i delegati della casa madre di Indianapolis, che hanno annunciato la designazione del sodalizio comasco “Master affiliate” per l’Italia. Di fatto la struttura di Ponte Lambro diventa la guida per il nostro Paese.«Siamo molto felici di questo riconoscimento – commenta Tiberio Roda, fondatore di Rock Steady Boxing Como Lake – In quattro anni e mezzo di lavoro abbiamo cercato di trasferire il messaggio attraverso tante iniziative: la partecipazione a eventi sportivi e di sensibilizzazione, la formazione di nuovi volontari, e la diffusione attraverso i media del metodo Rock Steady Boxing, la boxe senza contatto contro il Parkinson. Con questa designazione possiamo fare ancora di più: contribuire concretamente a diffondere il metodo in tutta Italia».«È un grande balzo in avanti – sottolinea Paola Roncareggi, cofondatrice del sodalizio – Quando nel 2014 Tiberio ed io ci siamo recati negli Stati Uniti per apprendere il metodo non c’erano altre opportunità di formazione per diventare coach. Con questa storica decisione la casa madre si apre al mondo e riconosce il lavoro di chi ha creduto in questo metodo, applicandolo sul proprio territorio, e offrendo speranza e supporto ai malati di Parkinson».Tra l’altro in occasione della Giornata mondiale del Parkinson, Rock Steady Boxing Como Lake apre le porte al pubblico nella sua sede di Ponte Lambro (alla palestra New Millenium). La sessione di allenamento serale di giovedì 11 aprile (19.45 – 21.15) sarà l’occasione per incontrare i pugili che già frequentano la palestra, i coach e tutto gruppo. Chi desidera informazioni sui benefici di questo allenamento, raccolti dalla viva voce dei protagonisti, può inviare un messaggio WhatsApp al numero 348.7252279.Un evento inserito in un 2019 che si annuncia decisamente intenso per l’associazione comasca. «La nostra priorità è permettere ai nostri pugili di vivere la miglior vita possibile, grazie ai benefici dell’esercizio fisico intenso e alla boxe senza contatto – afferma ancora Tiberio Roda – Abbiamo un gruppo ormai consolidato e molto affiatato di pugili e coach che lottano insieme per una migliore qualità della vita. È molto bello condividere questa sfida con altre persone e sentirsi uniti e motivati».Accanto all’attività ordinaria in palestra sono in cantiere diverse iniziative per far conoscere il metodo in Italia. «Il secondo obiettivo dell’anno è arrivare al maggior numero di persone possibile, grazie al coinvolgimento della stampa e dei mezzi di comunicazione – aggiunge Paola Roncareggi – Abbiamo in programma iniziative speciali per raggiungere i parkinsoniani che si nascondono, e invitarli a unirsi al nostro programma, che vede tra i benefici primari il miglioramento dell’umore e dell’equilibrio».Ma perché questa disciplina è considerata efficace? Diversi studi condotti negli anni ’80 e ’90 confermano l’importanza dell’esercizio fisico intenso nei malati, con benefici in termini di equilibrio, ampiezza di movimento, forza e ritmo. Studi più recenti, condotti alla Cleveland Clinic, suggeriscono che alcuni esercizi intensi possano svolgere una funzione neuroprotettiva, rallentando la progressione della malattia. Alcune università americane stanno documentando il miglioramento di qualità della vita proprio tra i pugili.

  • Il Duomo rinnovato attende il Coro della Scala. Evento in diretta su Espansione Tv mercoledì

    Il Duomo rinnovato attende il Coro della Scala. Evento in diretta su Espansione Tv mercoledì

    Un Duomo di Como rinnovato attende il recital del Coro del Teatro alla Scala e del Coro di Voci Bianche dell’Accademia della Scala di Milano in programma il 10 aprile prossimo alle 20.30. Nei mesi scorsi la Cattedrale è stata interessata da importanti lavori di sistemazione dell’impianto di illuminazione. L’intervento ha previsto la sostituzione delle lampade finora in uso. L’impianto, infatti, realizzato nel 1996 per la visita di san Giovanni Paolo II alla Diocesi di Como, è stato giudicato tecnicamente valido e funzionante. L’adeguamento, dunque, riguarda solo i “punti luce”, che utilizzeranno tecnologia “a led”.In questo modo l’illuminazione, che a oggi vira sui colori del giallo-arancio, sarà bianca e offrirà una visualizzazione rinnovata. L’intervento è stato possibile grazie alla generosità di una benefattrice. L’impianto sarà acceso in anteprima e quindi inaugurato durante la veglia pasquale, celebrata dal vescovo Oscar Cantoni, alle 21. Altre due serate per ammirare il Duomo illuminato con il nuovo impianto saranno il 22 aprile alle 21.30 e il 25 aprile sempre alle 21.30.Intanto il Duomo si appresta come detto a vivere un importante momento di elevazione spirituale con il recital del Coro e del Coro di Voci Bianche del Teatro alla Scala di Milano che, con la direzione del maestro Bruno Casoni, eseguiranno un programma interamente consacrato alla musica del Novecento con le Litanies à la Vierge Noire di Francis Poulenc, il Requiem, Op.9 di Maurice Duruflé e la Missa Papae Pauli di Luciano Chailly. L’evento è promosso dalla Banca di Credito Cooperativo Brianza e Laghi. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. I primi due brani saranno trasmessi in diretta da Espansione Tv.Il Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala sarà diretto da Marco De Gaspari. A Como nel “Requiem” di Duruflé si esibiranno il mezzosoprano Marzia Castellini, il baritono Marco Granata e il violoncellista Simone Groppo. Ulisse Trabacchin all’organo e Gianni Massimo Arfacchia alle percussioni completano il cast musicale.

  • Il Como vince a Caravaggio e sorpassa il Mantova. Lariani di nuovo in testa alla classifica del girone B – LE FOTO

    Il Como vince a Caravaggio e sorpassa il Mantova. Lariani di nuovo in testa alla classifica del girone B – LE FOTO

    Il Como vince per 1-0 in trasferta a Caravaggio grazie ad una rete di Toninelli segnata al 13° del secondo tempo. Una affermazione sofferta per i lariani contro una formazione che era reduce da sei risultati utili consecutivi e che non ha mai mollato fino all’ultimo per cercare di raggiungere il pareggio.

    Ma ciò che più conta è che contemporaneamente il Mantova è stato sconfitto a Rezzato per 1-0. Per effetto di questi risultati i lariani a quattro giornate dalla fine del campionato sono tornati in testa alla classifica del girone B con due punti di vantaggio sui virgiliani. Ora il destino del Como è di nuovo tornato nelle mani degli uomini di mister Marco Banchini.

    Inizia dunque nel migliore dei modi il cammino della nuova società amministrata da Michael Gandler che come prima mossa ufficiale parteciperà all’asta – fissata nei prossimi giorni – per acquistare il centro sportivo di Orsenigo.

    I risultati:Caravaggio-Como 0-1; Caronnese-Scanzorosciate 2-1; Darfo Boario-Villa d’Almè 1-0; Pro Sesto-Pontisola 1-0; Rezzato-Mantova 1-0; Seregno-Legnago Salus 2-1; Sondrio-Ambrosiana 4-3; Villafranca Veronese-Olginatese 3-3; Virtus Bergamo-Ciserano 1-0

    Classifica:Como 77 punti; Mantova 75; Rezzato 59; Pro Sesto 57; Caronnese 55; Virtus Bergamo 44; Sondrio 43; Seregno 39; Pontisola 38; Caravaggio e Villa d’Almè 37; Darfo Boario 31; Scanzorosciate 30; Villafranca 29; Legnago 28; Ciserano 23; Ambrosiana 21; Olginatese 15

    Il prossimo turno:Ambrosiana-Scanzorosciate; Ciserano-Rezzato; Como-Sondrio; Legnago Salus-Villafranca Veronese; Mantova-Darfo Boario; Olginatese-Virtus Bergamo; Pontisola-Caravaggio; Pro Sesto-Seregno; Villa d’Almè-Caronnese

  • Guerra delle multe, nuove proteste in Svizzera. Automobilisti elvetici contro i “solleciti” provenienti dall’Italia

    Guerra delle multe, nuove proteste in Svizzera. Automobilisti elvetici contro i “solleciti” provenienti dall’Italia

    La guerra delle multe tra Italia e Ticino si fa sempre più aspra. Il Corriere del Ticino, ieri in prima pagina, è tornato sull’argomento raccontando le storie dei cittadini elvetici multati in Italia e adesso “rincorsi” oltreconfine da società di recupero crediti.Una situazione che fa discutere. Anzi, a detta degli esperti intervistati dal quotidiano luganese, senza alcuna base giuridicamente sostenibile. Perché chi chiede il pagamento delle multe rimaste inevase – aggiungendo peraltro sostanziose sovrattasse – non avrebbe alcun diritto a procedere in tal senso.Ovvio che gli automobilisti e i cittadini svizzeri se ne lamentino. E si rivolgano al Touring Club Suisse per chiedere assistenza e per capire se sia meglio pagare le multe prese in Italia o infischiarsene bellamente.Una cosa è chiara: allo stato attuale non esiste una regolamentazione in tal senso.La Svizzera non fa parte dell’Unione Europea e ad essa non si possono applicare le normative comunitarie in materia di riscossione delle sanzioni amministrative.Lo spiega in modo chiaro il comandante della polizia locale di Como, Donatello Ghezzo, il quale ricorda come «il recupero del credito avviene con questo tipo di società in via stragiudiziale, senza atti esecutivi ma con solleciti di pagamento».Anche il capoluogo lariano ha stipulato un accordo «con una società che si occupa in una prima fase di recupero stragiudiziale – dice Ghezzo – ma è italiana». Il grande problema, conferma il comandante della polizia locale di Como, è la difformità di procedure e «la carenza di strumenti. Spesso c’è una evidente anti-economicità perché i nostri crediti, le multe, ammontano a poche decine di euro mentre un’azione legale può arrivare a costare anche migliaia di franchi».In ogni caso, Como ha avviato questo «progetto pilota» consegnando alla società di recupero credito 240 multe. «L’accordo prevede l’esborso di un compenso soltanto nell’ipotesi in cui la multa venga pagata. Abbiamo iniziato a ottobre e abbiamo già incassato qualcosa, i segnali sono positivi», conferma Ghezzo.La quantità di multe non pagate resta comunque molto elevata. «E a non tirare fuori i soldi non sono soltanto gli svizzeri o gli stranieri in generale, ma anche purtroppo moltissimi italiani», conclude il comandante di vigili del capoluogo.

  • Colato: «Il pubblico torni a investire su Lario Tir. L’area non è più in grado di gestire le emergenze»

    Colato: «Il pubblico torni a investire su Lario Tir. L’area non è più in grado di gestire le emergenze»

    «LarioTir torni a rivestire il ruolo per cui era stato creato, con l’aiuto di tutti: enti territoriali e Società Autostrade». A lanciare l’appello è Giorgio Colato, presidente della Fai (Federazione autotrasportatori italiani) interprovinciale di Como e Lecco che interviene dopo l’ennesima mattina di passione sul fronte traffico con lunghe code per chi utilizza l’autostrada A9, ma a cascata anche in città. Sono le conseguenze della chiusura della dogana commerciale in Svizzera a causa delle nevicate oltre il Gottardo.I camion sono stati bloccati e alla riapertura di ieri mattina la circolazione era ancora in tilt con numerosi mezzi pesanti incolonnati per le operazioni doganali.Un’emergenza che soltanto in parte è stata gestita da Lario Tir, l’area di sosta realizzata nel 1994 a Lazzago, fortemente voluta da Camera di Commercio, Comune di Como e Provincia. Per anni, attraverso una convenzione questi stessi enti hanno contribuito alla gestione dell’area di sosta, poi c’è stato un progressivo ridimensionamento dell’intervento pubblico. Oggi la gestione è in mano ai privati.«Questa struttura oggi non è più in grado di rispondere alle emergenze perché la proprietà ha deciso di ridurre, legittimamente, la superficie destinata ai tir» dice Colato. «Negli anni – aggiunge – gli autisti sono cambiati e molti non sono disposti a pagare per la sosta e si fermano con i mezzi dove capita. Per fare quadrare i conti chi gestisce la struttura ha fatto altre scelte». Quindi Colato torna a chiedere una partecipazione maggiore da parte del pubblico in vista della firma, a giorni, della nuova convenzione. «Lario Tir è uno spazio fondamentale per gli autotrasportatori che possono sostare e riposarsi e, in caso di emergenza, per non intasare la viabilità – ha chiarito – dovrebbe tornare a offrire più servizi, per esempio con personale multilingue, ma soprattutto dovrebbe offrire prezzi calmierati o addirittura la sosta gratuita. La stessa Società autostradale dovrebbe farsene carico visto che i camion viaggiano sulla rete e l’area che sorge a ridosso del confine è a servizio della fluidità del traffico».«A breve ci sarà la firma della nuova convenzione di cui noi, come associazioni di categoria non conosciamo ancora il contenuto – conclude Colato – La nostra proposta è di tornare all’origine garantendo più aiuto alla città e a chi lavora».Una proposta che arriva, come detto, all’indomani dell’ennesima giornata di caos per gli automobilisti comaschi. Numerosi i mezzi pesanti incolonnati per le operazioni doganali. Molti automobilisti hanno quindi scelto di riversarsi sulla viabilità ordinaria con conseguenti rallentamenti tra Lazzago, Montano Lucino e poi in città e a Monte Olimpino.

  • Coach Brienza: «Domani tutti  al PalaDesio per la squadra e per i dirigenti»

    Coach Brienza: «Domani tutti al PalaDesio per la squadra e per i dirigenti»

    «I playoff sarebbero una ciliegina sulla torta, ma non va dimenticata quella che è stata la nostra stagione, con tanti problemi. Il risultato ottenuto è già importante. Ovvio che a questo punto non ci dispiacerebbe conquistare la qualificazione agli spareggi per lo scudetto, ma sarebbe un qualcosa in più». Non si nasconde coach Nicola Brienza alla vigilia della gara di domani con Brescia (ore 20.45 a Desio). Un derby tra due squadre che sono al nono posto e che sono costrette a vincere per continuare a cullare la speranza di arrivare ai playoff (si qualificano le prime otto).«Brescia è una nostra diretta concorrente in classifica e per i playoff – dice l’allenatore – È una squadra complicata da affrontare a livello tecnico e tattico. Ha un roster composto da italiani di riferimento come Luca Vitali, Awudu Abass, Brian Sacchetti e Andrea Zerini, tutti giocatori smaliziati, oltre a David Moss, elemento di esperienza e qualità. Le loro vittorie passano poi dalle prestazioni individuali di Jared Cunningham e Jordan Hamilton, americani di grande talento».Lo scorso fine settimana l’Acqua S.Bernardo ha perso con onore al Forum di Assago contro Milano. Una partita che ha visto i brianzoli lungamente in vantaggio, con il sorpasso dell’Armani nel finale.«Dobbiamo prendere le cose positive dimostrate nel derby con Milano, cercando di trasferirle per la prossima sfida casalinga con Brescia – aggiunge Nicola Brienza – Una partita a cui teniamo molto e dove probabilmente avremo anche pressioni diverse rispetto alla gara del Forum, dove tenevamo a fare una bella prestazione ma dove non avevamo di certo pressioni sotto il profilo del risultato».La prevendita per il match di domani è stata un po’ fiacca. Anche per questo Brienza fa un appello al pubblico, sperando in un segnale importante rivolto alla nuova dirigenza.«Spero vivamente di poter contare su un grande aiuto da parte dei tifosi canturini – afferma – Il nostro obiettivo non è necessariamente quello di centrare i playoff. Cioè, ovvio, se capita è una cosa bella ma il nostro obiettivo primario è quello di rendere felice il nostro pubblico».«Per il lavoro, per il percorso fatto da agosto ad oggi e per le difficoltà avute – sostiene ancora – andare ai playoff sarebbe una cosa bellissima per noi, per i tifosi e per la nuova proprietà, ma sarebbe comunque un di più. Raggiungendo la salvezza con otto giornate di anticipo, la torta l’abbiamo già farcita con tanta crema. La qualificazione alla post season sarebbe la ciliegina. Se chiamo gente al palazzetto è perché mi piacerebbe condividere con tutti gli appassionati una cosa bella che abbiamo già conquistato insieme; lo meritano la squadra, Davide Marson, Andrea Mauri, Tutti Insieme Cantù e chi si sta muovendo per dare continuità a questa società».

  • Calcio Como, la squadra ceduta per meno di 2 milioni. La decisione di vendere presa l’estate scorsa

    Calcio Como, la squadra ceduta per meno di 2 milioni. La decisione di vendere presa l’estate scorsa

    «L’ho sempre detto: io, il Como, non l’avrei lasciato. Il nostro percorso era fluido, stavamo raggiungendo i nostri obiettivi». La voce di Roberto Felleca è segnata, come sempre, da un sottofondo ventoso e da un vociare tipico del pallone. Un campo di calcio in Sardegna.Il giorno dopo la cessione del Como alla Sent Entertainment Limited di Robert Budi Hartono, i sentimenti di Felleca sono constrastanti. Da un lato, dice, «so di aver agito per il bene della squadra, perché abbiamo venduto a un gruppo che tutti indicano come solidissimo». Dall’altro lato non nasconde la delusione. Soltanto in parte mitigata dal fatto che «sino alla fine della stagione la direzione tecnica resta nelle nostre mani. È l’unica condizione che ho posto».È durata meno di due anni l’avventura comasca di Felleca e soci. Il 26 luglio 2017, nella sede della Canottieri Lario, a dieci metri dallo stadio, la grande promessa di rilancio del Como, appena uscito da un altro dolorosissimo fallimento. Oggi l’addio, dopo due campionati tra i dilettanti giocati comunque nelle posizioni di vertice.Dopo i primi mesi vissuti con entusiasmo, l’intesa tra Felleca e Massimo Nicastro, l’altro proprietario della squadra, si è incrinata. Sino a rendere impossibile la gestione della società.«Le vicissitudini di questa estate – ammette ora Felleca – mi hanno spinto a cedere. Se non avessi avuto a cuore il destino del Como non avrei mai venduto». Ma andare avanti così, fa capire, non era più cosa.I nuovi acquirenti? «Mi dicono che questo gruppo sia forte e solido», conferma l’ormai ex amministratore delegato azzurro. «Ma non chiedetemi che cosa farà. Non lo so». Di certo c’è che il bonifico per l’acquisto delle quote societarie è già arrivato in banca e che il prezzo finale del Como è stato di poco inferiore ai 2 milioni, debiti compresi.In sostanza, Felleca e Nicastro si sono ripresi quanto hanno speso in questi 20 mesi. «Non è stata sicuramente un’operazione lucrosa, abbiamo pensato al bene del Como».Ma prima di vendere, vi siete chiesti perché i nuovi padroni hanno voluto comprare? «Dalle informazioni che ho – dice il dirigente sardo – chi ha comprato non fa soltanto calcio ma anche Tv e altro nel mondo della comunicazione. Sono ricchi, e i soldi fanno sempre la differenza. Bisogna però attendere e capire». Per avere successo, si lascia andare Felleca, servono molte cose: «il supporto delle istituzioni, uno stadio nuovo o rinnovato, molti investimenti. Se si guarda la sola parte sportiva, Como non è una piazza adatta per chi vuole investire poco. Bisogna risalire le categorie molto rapidamente, creare una rete di merchandising, risollevare il settore giovanile. Servono capitali».I biglietti delle «mille persone al campo» o i piccoli sponsor, pure fondamentali, non bastano. «Tra i dilettanti, solo ogni mese si devono pagare 80mila euro di stipendi. E poi provvedere a tutto il resto». Il calcio non è un affare se non riesci a entrare nel giro dei diritti Tv. Se non riesci, cioè, ad arrivare almeno in B. Era questo l’obiettivo di Felleca, naufragato però per le incomprensioni con il socio. E per i costi troppo alti di un calcio senza più anima.

  • Como sottotono. Gli azzurri sconfitti dalla Reggiana. I risultati e la classifica

    Como sottotono. Gli azzurri sconfitti dalla Reggiana. I risultati e la classifica

    Gli emiliani si impongono per 2-0

    Sconfitta per il Como, battuto per 2-0 in trasferta dalla Reggiana. Una gara nata male per gli azzurri, scesi in campo con una formazione rimaneggiata – fra infortuni e squalifiche – con i padroni di casa che hanno segnato a pochi minuti dal fischio d’inizio su rigore (esattamente al 5′) con Alessi. Al 26′ della seconda frazione Anastasi ha poi raddoppiato. Un primo tempo negativo per i lariani, che non hanno costruito molte azioni pericolose, mentre nella seconda parte, prima del 2-0, qualche tentativo di riequilibrare il match si è visto.

    Per ora, dunque, gli uomini di mister Giovanni Colella (nella foto) non hanno ancora la certezza matematica dei playoff visto che, a quattro giornate dalla fine della regular season ora sono settimi con soli sei punti di vantahhio sul Feralpi Salò, decimo in classifica, che ha avuto il merito di andare a vincere sul terreno dell’AlbinoLeffe. I lariani sono stati superati da Savona e Alto Adige. A titolo di curiosità, se il campionato finisse oggi, nei playoff l’avversario dei quarti sarebbe il Vicenza. Nel prossimo turno, il quartultimo della regular season, il Como affronta una nuova trasferta, sul terreno del Venezia, altra formazione che è candidata a disputare gli speraggi di fine anno e che ha un punto in meno degli azzurri.

    I risultati.Alto Adige-Carrarese 1-0, Reggiana-Como 2-0, Pro Vercelli-Unione Venezia 1-0, AlbinoLeffe-Feralpi Salò 2-3, Cremonese-Pavia 1-0, Pro Patria-Lumezzane 0-0, San Marino Virtus Entella 2-1, Savona-Vicenza 1-0

    Classifica.Virtus Entella 53 punti, Pro Vercelli 47, Cremonese 44, Vicenza 42, Savona e Alto Adige 40, Como 38, Unione Venezia 37, AlbinoLeffe 35, Feralpi Salò 32, Lumezzane e Reggiana 28, Carrarese 27, Pro Patria 25, San Marino 20, Pavia 19