Blog

  • Abbandona la figlioletta in auto per giocare alle slot: denunciato papà di Faloppio

    Abbandona la figlioletta in auto per giocare alle slot: denunciato papà di Faloppio

    Ha abbandonato la figlia di sette anni per quasi un’ora, lasciandola all’interno dell’auto. Il tutto per fermarsi al bar, comprare le sigarette e giocare alle macchinette slot machine.

    E’ accaduto a Faloppio. Un padre di 38 anni è stato denunciato a piede libero dai carabinieri del paese con l’accusa di abbandono di persone minori o incapaci

    Il fatto nel tardo pomeriggio di ieri. La figlia è stata trovata dai militari dell’Arma da sola, seduta sul sedile posteriore della propria autovettura – nella circostanza lasciata aperta, con le chiavi inserite nel quadro di accensione ed in moto – nel parcheggio del bar tabacchi.

    La bambina, in buono stato di salute, non ha necessitato di accertamenti sanitari da parte del 118.

  • A Zelbio tutti pazzi per Dürer

    A Zelbio tutti pazzi per Dürer

    Torna la serata dedicata al tema “arte”, ormai un classico della rassegna zelbiese “Zelbio Cult”, che ha ospitato – tra gli altri – Flavio Caroli, Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio, Pietro Marani, Lea Vergine.  Sabato 25 agosto alle 21  al Teatro Comunale in Piazza della Rimembranza, sarà ospite Stefano Zuffi, che a partire della mostra che si è da poco conclusa a Palazzo Reale, intitolata “Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia”, terrà una conferenza dal titolo “Il fascino irresistibile di Dürer. Vita, opere, passioni di un genio del Rinascimento europeo”, il professor Zuffi ci fa immergere nel mondo del pittore, disegnatore, incisore, artista grafico, matematico e trattatista più significativi di tutta l’arte europea. Albrecht Dürer (nella foto, il suo celebre autoritratto), infatti, portò l’arte dell’incisione a vette mai raggiunte prima, realizzando il primo libro pensato, illustrato, stampato ed edito da un artista occidentale. Fu il primo a realizzare opere senza che gli fossero state commissionate. Dipinse le prime vedute, i primi paesaggi autonomi, cioè non ridotti semplicemente a sfondi. Oltre alla sua opera, il professor Zuffi ci racconta anche l’affascinante quadro di rapporti artistici tra nord e sud Europa tra la fine del Quattro e l’inizio del Cinquecento, il dibattito religioso e spirituale della Riforma come “substrato culturale” delle sue opere.

    Storico dell’arte nato a Milano, Stefano Zuffi si dedica alla divulgazione culturale attraverso l’editoria (ha pubblicato oltre 100 libri con editori come Electa, Skira, Mondadori, Guanda, Longanesi, 24ore Cultura, alcuni dei quali tradotti in diverse lingue) e attraverso la collaborazione con mostre e musei. Come curatore ha seguito diverse mostre di arte antica e moderna a Milano, Torino, Genova, Verona, Catania e altre città. Collabora con programmi radiofonici e riviste specializzate; è consigliere degli Amici di Brera, degli Amici del Museo Poldi Pezzoli e degli Amici dei Musei Liguri.

    Ingresso libero.

  • A Zelbio il Leopardi “primitivo” di Roberto Mussapi

    A Zelbio il Leopardi “primitivo” di Roberto Mussapi

    Cosa mettere in valigia per le vacanze estive? Un’antologia di Leopardi può farvi innamorare della vera poesia.L’occasione per discuterne sarà, sabato 18 agosto alle 21, l’incontro con il poeta Roberto Mussapi, ospite del festival “Zelbio Cult” nella località lariana, dove oltre a leggere alcuni versi editi e inediti presenterà l’antologia Amor là nel profondo, una selezione di diciannove canti per la collana “Poesie per giovani innamorati” edita da Salani. Da L’infinito a Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, da A Silvia a Il sabato del villaggio.Amare Leopardi nel nostro Paese dovrebbe essere un dovere civile, ma è soprattutto un piacere dell’anima e del cuore. E una sfida al tempo e alle convenzioni. Mussapi è convinto dell’anima ribelle e controcorrente del poeta, che con la sua storia tragica è quantomai attuale e sa parlare anche al distratto ed egocentrico popolo dei social, e si propone come modello alternativo a chi crede che scrivere versi sia un modo facile per esorcizzare il male di vivere.«Leopardi – dice Mussapi – è uno dei pochi grandi poeti che va diritto al centro delle cose, e che sa far rimare idealmente concetti che oggi sono banditi anche dal festival di Sanremo, come “cuore”, “amore” e “dolore”. Giacomo non ha l’amore perché non lo trova, ma disperatamente lo cerca e crea così una consonanza quasi insostenibile con il dolore vissuto».Un punto di arrivo che gli è costato molto, ma che era fondamentale raggiungere.«Leopardi è un poeta essenziale, che sa dire cose fondamentali pur con una base culturale straordinaria. La sua erudizione, indotta maniacalmente anche dal padre Monaldo, fu concausa della sua rovina. Giacomo però ha deciso di abbandonare la pura speculazione e ha fatto una scelta radicale, una nuova dimensione di semplicità. Il suo esempio è qualcosa di straordinario. Chi ha una cattiva e nociva idea della poesia, la stessa che imperversa oggi sui social, sostiene che essa sia l’espressione spontanea di qualunque sentimento, una sorta di evacuazione. Quando invece, e Leopardi lo fa capire chiaramente, è frutto di una esperienza spirituale e linguistica fortissima. Come pochi altri, Giacomo ha saputo affrontare argomenti complessi prefiggendosi un’assoluta semplicità, e ciò fa battere il cuore anche nel XXI secolo. Grazie a una lingua che ha una assoluta incisività e trasparenza e non sente il peso del tempo».Quale Leopardi suggerisce oggi Mussapi? «Quello che parla alla Luna e agli astri, che guarda le stelle, l’infinito. Un poeta religioso, ma non certo un credente come certa critica cattolica ha voluto disegnarlo, a mio avviso in modo erroneo. Piuttosto, una sorta di uomo primigenio, primitivo, il primo essere umano che esce dalla caverna e guarda l’universo. Leopardi è Neil Armstrong che posa il piede sulla superficie della Luna».Lorenzo Morandotti

  • A Villa Olmo una mostra sulle monete antiche

    A Villa Olmo una mostra sulle monete antiche

    Il 21 novembre l’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune Simona Rossotti, presenterà alla Commissione Cultura di Palazzo Cernezzi il piano di indirizzo per la gestione degli eventi e delle esposizioni dal prossimo anno. Pare si profili per Villa Olmo, in attesa del piano gestionale relativo al monumento, una mostra sulla numismatica e le monete antiche. Non è dato sapere se vi saranno esposti i tesori numismatici scoperti nell’ex cineteatro Cressoni di via Diaz, ma l’ipotesi è suggestiva.«L’obiettivo dell’assessorato Cultura – dice Rossotti – è dare un filo conduttore a tutto l’insieme, anche in relazione al programma con cui è stato eletto il sindaco Mario Landriscina e al Dup, il documento unico di programmazione di questa giunta. Vorremmo mettere mano all’intero sistema museale civico per capire le relative modalità di gestione e i costi di manutenzione delle strutture».Siamo lontani insomma, da un piano strategico già definito con tanto di nomi dei curatori, preventivi di spesa e piano promozionale? «C’è un percorso che stiamo costruendo a poco a poco – dice Rossotti senza svelare altre carte – Stiamo lavorando tenendo presente le tendenze del mercato delle grandi mostre che è in costante evoluzione. E lavoriamo anche in relazione ai flussi turistici che vogliamo convogliare su Como, e non parlo solo degli stranieri che sono naturalmente importantissimi ma anche del turismo di prossimità, che va parimenti coltivato. Così come c’è Villa Olmo con il suo ruolo centrale, ma anche le altre strutture, da sviluppare con un concetto di cultura diffusa da affrontare su più fronti».

  • A Villa Erba il “compromesso storico”

    A Villa Erba il “compromesso storico”

    Il polo fieristico di Villa Erba a Cernobbio

    Villa Erba: la giunta di centrodestra di Como conferma Fulvio Alvisi, l’esponente nel consiglio di amministrazione scelto dalla precedente giunta di segno opposto.

    Notizia, questa, apparentemente molto tecnica, in realtà politicamente piuttosto rilevante: spesso, infatti, quando cambia il segno politico un’amministrazione comunale rinnova i propri esponenti all’interno delle società partecipate. È lo spoil system. Di certo, la posizione all’interno del consiglio di Villa Erba è piuttosto delicata: il polo fieristico ha perso oltre 260mila euro nell’ultimo esercizio, i soci stanno cercando un nuovo partner e le polemiche sul futuro e sulla gestione del complesso non mancano. Ebbene, la notizia emerge solo ora, ma già a novembre del 2017 il sindaco di Como, Mario Landriscina, ha rinnovato la fiducia a Fulvio Alvisi, esponente di Palazzo Cernezzi all’interno del cda di Villa Erba.

    Alvisi, disegnatore tessile molto noto nel panorama economico comasco, era stato indicato dal precedente sindaco di Como, Mario Lucini, a maggio dell’anno scorso. A novembre, Landriscina ha incontrato Alvisi, dopodiché ha riconfermato la sua fiducia.  «Ho fatto così non solo con Villa Erba – spiega il sindaco – preferisco lasciare lavorare le persone, anche se nominate da amministratori di segno opposto, purché abbiano poi un orientamento condiviso da parte nostra».Intanto nelle ultime ore si sta decidendo a chi andranno alcune poltrone importanti.A Palazzo Cernezzi sono infatti scattate da tempo le operazioni per individuare il rappresentante del Comune di Como in Acsm-Agam.

    I tempi sono stati dettati proprio dalla società, che dopo l’assemblea straordinaria dei giorni scorsi ha convocato le assemblee per l’approvazione del bilancio (20 giugno) e la nomina del nuovo cda (2 luglio) nell’iter del progetto di aggregazione. In base ai nuovi patti parasociali sottoscritti, il Comune di Como, che ha avuto il presidente uscente, Giovanni Orsenigo, può esprimere nel prossimo triennio uno dei due vicepresidenti. E proprio da una riunione che si è svolta ieri sera sarebbero già emersi i nomi del vicepresidente di Acsm-Agam in quota Forza Italia e anche dei presidenti di Comocalor e Acsm Agam Reti Gas Acqua.

  • A Valsolda la grande tela del pittore Paolo Pagani

    A Valsolda la grande tela del pittore Paolo Pagani

    Il Museo Casa Pagani di Castello Valsolda ha presentato ufficialmente oggi  il quadro di Paolo PaganiDiscesa al Limbo, tela di grandi dimensioni (cm. 232 x 348, nella foto) che è stata  data in comodato al museo lariano dall’amministrazione provinciale di Como.

    È intervenuto il professor Andrea Spiriti dell’Università dell’Insubria, che ha affrontato, con una prospettiva inedita, l’iconografia dell’opera individuando tutti i personaggi rappresentati nel quadro, contestualizzandoli nella storia: dai progenitori a Cristo.

    Da parte sua il direttore del museo Giorgio Mollisi, invece, ha affrontato il tema del rapporto fra la tela di Pagani e la volta di Castello, capolavoro barocco fra i più interessanti della Lombardia e testamento spirituale di Paolo Pagani nella chiesa in cui il pittore, attivo tra Seicento e Settecento, è stato battezzato. Giorgio Mollisi ha individuato riferimenti fra i personaggi rappresentati nel quadro con quelli della volta. La restauratrice Paola Villa, invece, ha parlato della conservazione e del restauro del quadro che, per la sua grandezza, è stato messo su rullo e trasportato al museo per essere poi intelaiato sul posto (non passava dalla porta).

    Il museo di Valsolda ha dovuto rinnovare l’allestimento proprio per far posto alla grande tela di Pagani.

  • A Tremezzo l’antologia del gruppo Acàrya

    A Tremezzo l’antologia del gruppo Acàrya

    Sabato prossimo 29 settembre alle ore 17,30 il Gruppo letterario Acàrya di Como sarà ospite dell’associazione “Segreta Isola” per la rassegna “Ragione e sentimento” a Villa Mainona, Località Tremezzo, con un pomeriggio di poesie, immagini e musica, presentando l’antologia “Mai la parola rimane sola – 40 anni fra poesia e cultura”. Con la partecipazione del pianista Luca Pina.  Il circolo letterario lariano Acàrya (termine sanscrito che significa sia colui, sia il luogo dove si insegna con l’esempio) prosegue così la tournée di presentazione della sua corposa antologia. Il libro (nella foto il presidente dell’associazione Antonio Bianchetti) con testi letterari di autori di ieri e di oggi, lariani e non, e testimonianze di critici e soci del circolo stesso, è dedicato ai 40 anni di attività dell’associazione culturale che si riunisce regolarmente ogni venerdì sera alle 21.15 nella sede di via Grandi presso l’ex Circoscrizione 6 del Comune di Como. Info su www.acarya.it.

  • A Sorico il mercato a chilometro zero di Coldiretti

    A Sorico il mercato a chilometro zero di Coldiretti

    Apre a Sorico mercoledì 18 luglio alle 18  l’agrimercato “estivo” del circuito “Campagna Amica” di Coldiretti che, fino a settembre, si terrà ogni mercoledì mattina in piazza Cesare Battisti, dove poi tornerà  il prossimo anno, già a partire del mese di maggio.

    Vi si troveranno i prodotti degli imprenditori agricoli lariani, tra cui i piccoli frutti dell’Alto Lago, ideali per combattere il caldo estivo, come mirtilli, ricchi di vitamine, minerali, antiossidanti e nutrienti necessari per garantire il livello ottimale di idratazione, ma anche la verdura, gli ortaggi e il miele, oltre a formaggi e confetture, conserve. Ma non mancheranno salumi, ragù di coniglio e molte altre specialità.

    Per Coldiretti Como-Lecco si tratta di un risultato importante, “già avvalorato dalla continua espansione della prima rete di vendita diretta sul territorio e non solo, che già oggi conta 12 appuntamenti sul territorio con i Mercati di Campagna Amica, sette settimanali (Cantù, Meda, Uggiate Trevano, Giussano, Erba, Mariano Comense e Limbiate) cui si aggiungono quelli quindicinali di Olgiate Comasco, Lomazzo e quelli mensili di Albavilla, Mandello Lario e Lecco” come rimarca il presidente della Coldiretti interprovinciale Fortunato Trezzi.

    Sotto i gazebo gialli di Campagna Amica, i consumatori avranno la possibilità di acquistare le specialità rurali del territorio.

  • A scuola arriva il “cuocipasta”. Impianti a cura della ditta che ha vinto la gara

    A scuola arriva il “cuocipasta”. Impianti a cura della ditta che ha vinto la gara

    La ditta di Garbagnate Milanese che si è aggiudicata la gara per la refezione scolastica e ha ottenuto l’aggiudicazione definitiva a inizio di agosto, installerà a proprie spese impianti cuocipasta nei locali di servizio in tutti i refettori comunali compresi nell’appalto. Sarà così risolta, almeno per i primi a base di pasta, la problematica del chilometraggio: il punto cottura di Euroristorazione dista infatti 3 quarti d’ora da Como. «La ditta installerà i cuocipasta – ha fatto sapere ieri Palazzo Cernezzi – in tre momenti differenziati, in base alla complessità dei lavori da realizzare, e si farà carico del consumo di energia elettrica per il funzionamento degli apparecchi una volta in funzione».Ieri la giunta comunale ha approvato i primi sette interventi nel cronoprogramma proposto da Euroristorazione, che interessano le scuole primaria di Lora, dell’infanzia di via Brambilla, primaria di Rebbio, dell’infanzia di via Volta, dell’infanzia di Prestino, dell’infanzia di Ponte Chiasso, primaria di Ponte Chiasso. In seguito saranno programmati i successivi interventi.Sempre ieri nella riunione pomeridiana la giunta comunale di Palazzo Cernezzi ha approvato 16 progetti esecutivi di riqualificazione delle centrali termiche negli edifici di proprietà comunale. Si tratta di interventi offerti da R.T.C. (Real Traction Company – raggruppamento temporaneo di imprese) – con capogruppo Nelsa Srl. L’aggiudicatario, oltre al ribasso di gara, si è impegnato a riqualificare via via un centinaio di impianti termici che risalgono a più di dieci anni fa, comprendendo questi interventi nel costo dell’energia.I progetti approvati ieri dall’esecutivo, nello specifico, riguardano una decina di istituti scolastici cittadini, il centro civico di Prestino, la Pinacoteca di Palazzo Volpi e lo stadio “Giuseppe Sinigaglia”.

  • A Roma la presentazione del libro di Vittore De Carli

    A Roma la presentazione del libro di Vittore De Carli

    Viene presentato domani pomeriggio, mercoledì 5 settembre a Roma (ore 17 – Palazzo Pio, Sala Marconi) il libro “Dal buio alla luce con la forza della preghiera. La mia storia” scritto dal giornalista comasco Vittore De Carli.

    De Carli, nel suo testo rivive la drammatica esperienza della malattia, fino al miracoloso risveglio in un letto d’ospedale e al lento recupero di una quotidianità che sembrava perduta per sempre. Il giornalista comasco, 60 anni, già collaboratore di testate locali e nazionali, per trent’anni ha scritto per il “Corriere della Sera”. E’ responsabile della comunicazione del Casinò di Campione d’Italia e dal 2011 presidente dell’Unitalsi regionale, dopo averne ricoperto la carica di responsabile comasco.

    La presentazione del libro viene introdotta da fra fra Giulio Cesareo, responsabile editoriale della Libreria Editrice Vaticana, componente del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. Intervengono Antonio Diella, presidente Nazionale dell’Unitalsi, Piero Ceriana, responsabile dell’Unità Operativa di Pneumologia riabilitativa degli Istituti Clinici Maugeri  di Pavia, dove era stato ricoverato lo stesso De Carli. Prevista anche la partecipazione di monsignor Roberto Busti, vescovo Emerito della Diocesi di Mantova e assistente dell’Uunitalsi Lombarda. Modera la serata Francesca Fialdini, giornalista e conduttrice di RaiUno.