Nei guai uno spagnolo e una cilena accusati di furto
Una donna cilena, di 40 anni, faceva il “palo”; l’amico, un 29enne di nazionalità spagnola, entrava in azione colpendo le macchine dei turisti parcheggiate a Ossuccio e, più in generale, nell’area del comune di Tremezzina, lungo le rive del Lario.L’obiettivo erano le automobili parcheggiate e, soprattutto, i bagagli al loro interno. Il modo di agire era sempre lo stesso, rapidissimo: l’uomo rompeva il vetro fisso della portiera posteriore, apriva la portiera e poi il bagagliaio, prendeva la valigia al malcapitato di turno e poi scappava, sempre scortato dalla donna.
A incastrarli sono stati i carabinieri della stazione di Tremezzina, che hanno potuto usufruire del prezioso supporto delle immagini del circuito di videosorveglianza del Comune. I militari dell’Arma sono riusciti ad attribuire ai due sospettati, grazie alle indagini effettuate, responsabilità in merito a due colpi, ma altri sono ancora al vaglio. Quelli già contestati sono un furto andato in scena il 7 luglio scorso ai danni di alcuni turisti tedeschi, ed uno avvenuto il 19 luglio su un’automobile a noleggio guidata da turisti in arrivo da Brescia. In questo secondo caso la valigia è poi stata recuperata ma già svuotata di tutto il suo contenuto.I militari, in queste ore, stanno anche cercando di ricostruire i movimenti della coppia, che non risulta residente nel territorio del Comasco.Non è escluso dunque che possano essere giunti sul Lario appositamente per colpire, come pure non è escluso che l’abbiano fatto in altri comuni affacciato lungo le sponde del Lago di Como.L’accusa che viene loro contestata, in concorso, è quella di furto aggravato e la segnalazione è stata girata alla Procura della Repubblica. Le auto prese di mira era parcheggiate lungo la via.